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    I Grandi Viaggi, utile di 2,8 milioni di euro al 31 ottobre 2023

    (Teleborsa) – I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata su Euronext Milan, ha chiuso il bilancio al 31 ottobre 2023 con ricavi della gestione caratteristica pari a 56,98 milioni di euro, con un incremento di 7,99 milioni rispetto al precedente esercizio (+16,30%). La ripartizione del fatturato della capogruppo indica vendite delle destinazioni relative ai villaggi di proprietà, nazionali ed esteri, per il 79,42%, pari a 37,13 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio pari al 13,77%. Il settore Tour Operator ha invece registrato vendite per 9,38 milioni, con un incremento pari a 1,81 milioni rispetto al precedente esercizio (+23,85%). I villaggi commercializzati hanno registrato vendite per 237 migliaia, con un incremento pari a circa 77 migliaia (+48,13%) rispetto al precedente esercizioL’EBITDA è stato pari a 5,9 milioni di euro, contro i 3,07 milioni fatti registrare nell’esercizio precedente (+92,27%). Il bilancio consolidato ha quindi registrato un utile, al netto delle imposte, di 2,84 milioni di euro dopo aver rilevato ammortamenti per 2,63 milioni.La posizione finanziaria netta consolidata è positiva per 8,80 milioni di euro, in aumento di 0,77 milioni rispetto a quella del precedente esercizio, che risultava positiva per 8,03 milioni.Al 16 gennaio 2024, il volume complessivo delle vendite è pari a 10,88 milioni di euro contro 9,38 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente; l’incremento del volume complessivo delle vendite (+15,96%) riflette principalmente le maggiori delle vendite di soggiorni delle strutture italiane ed estere di proprietà, nonché delle vendite di pacchetti di viaggio verso le destinazioni estere commercializzate.”I dati gestionali rilevati a metà gennaio 2024 evidenziano una fase di ripresa del settore turistico, con un incremento delle vendite sia per quanto riguarda le destinazioni italiane che le vendite inerenti alla maggior parte delle destinazioni estere in area extra Schengen, confermando l’interesse e la preferenza della clientela verso i nostri prodotti – si legge in una nota – Le previsioni economiche per il 2024, unite ai conflitti in corso i cui esiti non sono prevedibili, tendono a ridurre la propensione alla spesa specie di quelle a carattere voluttuario. Come in passato in casi analoghi l’obiettivo che il gruppo si pone è comunque quello di raggiungere un sostanziale equilibrio finanziario”. LEGGI TUTTO

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    Immobili turistici, FIMAA-NOMISMA: nel 2023 crescono compravendite e affitti

    (Teleborsa) – Continua a crescere il mercato degli immobili ad uso turistico. Nel 2023 il trend dei prezzi delle compravendite e delle locazioni è ancora marcatamente positivo, con un andamento delle compravendite di seconde case, tuttora in ascesa rispetto al tradizionale mercato delle abitazioni. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2023 di FIMAA-Confcommercio (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia) condotto in collaborazione con NOMISMA, analizzando le dinamiche del mercato immobiliare di 126 località di mare e 59 di montagna e laghi. Il trend delle abitazioni turistiche si sta dimostrando più consistente di quello delle normali abitazioni. Nel 2023, il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia si attesta a 2.820 euro al mq commerciale, con un aumento del 4,6% annuo, che si aggiunge alla crescita del 3,2% già registrata nel 2022. In cima alla classifica delle principali località turistiche – per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi – spiccano anche quest’anno destinazioni montane. A Madonna di Campiglio (TN) e a Cortina d’Ampezzo (BL) si raggiungono i 15mila euro a mq. A seguire, Forte dei Marmi (LU) e Capri (NA) con 14mila euro a mq e Santa Margherita Ligure (GE), con valori massimi pari a 13mila euro a mq. I canoni di locazione nel 2023 segnano un incremento medio del 5,9%, che anche in questo caso si aggiunge alla crescita già messa a segno nel 2022 (4,8%). L’aumento ha interessato maggiormente le località marittime (+6,3% in media) e le località montane (+4,7%), mentre i canoni medi delle località lacuali registrano un aumento più contenuto (+3,2%).”Dopo l’emergenza sanitaria il mercato delle abitazioni turistiche si è mosso in maniera consistente – commenta Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa –. Con la fine della pandemia non è venuta meno l’esigenza del lavorare in smart-working che, sommata all’aumento del costo del denaro per la ripresa dell’inflazione, sono elementi che tuttora contribuiscono ad alimentare l’investimento nel comparto immobiliare. Gli immobili, da sempre sono ritenuti cassaforte di risparmi contrariamente ai prodotti finanziari maggiormente soggetti a subire oscillazioni e rischi elevati. Fattori che stanno portando gli italiani a soggiornare in case di villeggiatura amplificando la domanda di unità al mare o in montagna, favorendo compravendite e locazioni di queste località”.Un ulteriore elemento che sta influenzando positivamente le compravendite turistiche è infatti l’andamento dei tassi di interesse. “Nel primo periodo erano molto favorevoli, ed era inevitabile che favorissero le transazioni – aggiunge Fabrizio Savorani, referente settore turistico Ufficio studi Fimaa –. Le compravendite tuttavia sono rimaste elevate anche nel corso del 2023, nonostante la forte impennata del costo del denaro. Dai dati preliminari del 2023 emerge che le compravendite di abitazioni turistiche stanno crescendo maggiormente rispetto a quelle di altre località. E questo dimostra che gli immobili turistici siano tuttora una sorta di bene rifugio su cui si investe per proteggere il valore dei propri risparmi. Insomma, si acquistano immobili in località turistiche non solo per uso proprio ma anche come investimento in grado di produrre reddito. Questo si riversa anche sui prezzi, che sono in ulteriore crescita, per il fatto che la domanda è tuttora maggiore rispetto all’offerta”. LEGGI TUTTO

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    UE, Eurostat: picco dei viaggi turistici nazionali a dicembre

    (Teleborsa) – A dicembre 2022, i residenti nell’Unione europea hanno effettuato circa 92 milioni di viaggi turistici, pari all’8,6% di tutti i viaggi effettuati durante quell’anno. Di questi, 73 milioni erano viaggi nazionali, pari al 9,0% del totale dei viaggi nazionali effettuati nel 2022. Ulteriori 19 milioni di viaggi sono stati effettuati all’estero, pari al 7,1% del totale dei viaggi esteri. Lo comunica Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea.Viene evidenziato che “la tradizione duratura di favorire i viaggi nazionali durante le vacanze invernali e il periodo natalizio provoca un picco visibile nei mesi invernali piuttosto inattivi”. A dicembre 2022 il numero dei viaggi nazionali è stato quasi 4 volte superiore al numero dei viaggi esteri (negli altri mesi dell’anno il numero dei viaggi nazionali è stato in media 3 volte superiore al numero dei viaggi esteri).L’aumento dei viaggi nazionali durante il periodo di fine anno “può essere attribuito alle persone che visitano amici e parenti”, viene sottolineato. Questo è stato lo scopo segnalato per più della metà dei viaggi nazionali nel mese di dicembre (mentre negli altri mesi dell’anno questo scopo ha rappresentato circa 1 viaggio turistico su 3).Osservando i dati nazionali, i residenti in Romania si distinguono con la maggior parte dei viaggi del 2022 concentrati a dicembre (17,1%). Seguono i residenti di Bulgaria (12,5%) e Malta (11,8%). Al contrario, i viaggi nel mese di dicembre hanno rappresentato il 5,2% del totale dei viaggi effettuati dai residenti in Grecia, il 6% dei viaggi effettuati dai residenti in Lituania e il 6,4% dei viaggi effettuati dai residenti in Svezia. LEGGI TUTTO

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    Turismo organizzato frena per le Feste: -5,4% su 2022

    (Teleborsa) – Inflazione, tariffe elevate e conflitto in Medio Oriente raffreddano le partenze per le prossime festività natalizie. Saranno quasi 500mila gli italiani che quest’anno si metteranno in viaggio durante le feste con un pacchetto vacanze completo prenotato presso le agenzie di viaggio, di cui 286mila raggiungeranno una destinazione internazionale. Un numero che sale a circa 2 milioni se si considera pure chi ha acquistato anche solo un servizio – dai biglietti ai servizi turistici – in agenzia, circa 114mila in meno rispetto al 2022 (- 5,4%). È quanto emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoviaggi Confesercenti, su un campione di 523 imprenditori del turismo organizzato. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, UE approva regime italiano da 39 milioni per agenzie di viaggio

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, un regime italiano da 39 milioni di euro per risarcire le agenzie di viaggio e i tour operator nel contesto della pandemia di coronavirus.Secondo la misura, l’aiuto assume la forma di sovvenzioni dirette per risarcire le imprese per i danni subiti durante la pandemia di coronavirus, si legge in una nota. Il regime approvato copre il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021, periodo in cui le agenzie di viaggio e i tour operator sono stati interessati dalle misure restrittive imposte dalle autorità italiane per limitare la diffusione del virus.La Commissione ha riscontrato che il regime di aiuti italiano prevede un risarcimento per i danni direttamente collegati alla pandemia di coronavirus. Ha inoltre ritenuto che la misura sia proporzionata, in quanto il risarcimento non supera quanto necessario per risarcire il danno. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato. LEGGI TUTTO

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    ITHIC 2023, Lupoi (Speri): “Settore hospitality in forte crescita, Roma ritrova suo glamour”

    (Teleborsa) – “Negli ultimi anni stiamo assistendo a cambiamenti strutturali nel settore dell’ospitalità, accelerati dalla crescente attenzione a un’offerta più autentica, locale e sostenibile. I viaggiatori post-Covid, dagli ostelli al lusso, non cercano solo un luogo dove soggiornare, ma esperienze uniche e autentiche. Nei primi mesi del 2023, i pernottamenti di ‘non residenti’ nelle strutture ricettive ammontano a 12,7 milioni, il doppio di Spagna e Francia. Con 5 milioni di presenze nazionali l’Italia ha raggiunto i livelli pre-Covid. Roma, in particolare, sta ritrovando il suo glamour, diventando una delle destinazioni più affascianti nel mondo. Le presenze nella Capitale hanno visto un aumento rispettivamente del 176,46% e del 190,30% rispetto al 2021”. Così l’architetto Francesco Lupoi, partner di Speri, Studio di ingegneria e architettura, specializzato nella progettazione e costruzione, a margine dell’ITHIC 2023 (Italian hospitality investment conference), conferenza nazionale interamente dedicata a investimenti e real estate nel settore alberghiero, che quest’anno ha riunito a Roma esperti e professionisti del settore immobiliare, finanziario, alberghiero.Lupoi ha preso parte all’ITHIC con il team specializzato della LupoiDesignStudio ltd, società nata per sviluppare nuovi progetti nel settore del design di interni, con un focus sull’edilizia alberghiera e degli uffici, orientata all’innovazione dei materiali, alla ricerca di spazi umano-centrici e alla qualità estetica e ambientale di questi per i loro utilizzatori. All’ITHIC, LupoiDesignStudio ltd ha presentato, con il suo direttore creativo, Massimo Barbera, lo speech “New Standards, Profitable Concepts, Well-Designed Hotels”, per approfondire le nuove tendenze del settore dell’ospitalità e condividere idee innovative con i leader del settore.”A Roma – ha sottolineato Lupoi – la rinascita della dolce vita è evidente dalle molteplici ristrutturazioni nel centro storico, sull’iconica Via Veneto e dalle tante nuove aperture che vedranno nei prossimi anni una città totalmente trasformata. Questo fervore si riscontra in tutto il Paese, con un interesse sempre maggiore per i resort. Toscana, Sardegna e Puglia sono mete già tra le più richieste, alle quali se ne aggiungeranno presto molte altre, se sapremo investire sulle infrastrutture. L’interesse per la Sicilia è emblematico di come si potrebbe fare di più e meglio. Attualmente – ha sottolineato Lupoi – stiamo lavorando, citando unicamente i cantieri di Roma, all’hotel Alexandra, al Baccarat, al Four Seasons e TSH a San Lorenzo. Inoltre, collaboriamo con MTK per l’intervento di rigenerazione urbana alla stazione Tiburtina e Colliers per il progetto di trasformazione dell’ex sede centrale della Banca Nazionale del Lavoro a Via Veneto. ITHIC è quindi una straordinaria opportunità di apprendimento e networking, utile per continuare a contribuire alla trasformazione positiva del settore alberghiero nel nostro Paese”. LEGGI TUTTO

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    CleanBnB, gross booking balza a 31 milioni di euro nei 9 mesi

    (Teleborsa) – CleanBnB, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo del property management per il mercato degli affitti a breve e medio termine, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un’importante crescita del proprio portafoglio immobili, che ha raggiunto le 2.310 unità (+45% rispetto alle 1.597 di fine 2022), distribuite in oltre 70 località` italiane e gestite direttamente e in esclusiva.I soggiorni gestiti da CleanBnB nel corso dei primi nove mesi 2023 sono stati pari complessivamente a 75.088 (+53% rispetto ai 49.194 dello stesso periodo del 2022). Questo risultato operativo si è riflesso anche nel volume di gross booking, ovvero gli incassi dagli ospiti per i soggiorni gestiti, che hanno superato quota 31,1 milioni di euro, con una crescita del 57% rispetto a 19,8 milioni di euro incassati nello stesso periodo del 2022.”I risultati gestionali del terzo trimestre confermano un’altra stagione record per CleanBnB, con un incremento del numero di soggiorni di oltre il 50% rispetto allo scorso anno e un volume di incassi (gross booking) che a fine estate 2023 ha già superato i valori dell’intero 2022: dato particolarmente significativo se consideriamo che ci confrontiamo con un’estate 2022 che già non risentiva più dell’impatto della pandemia”, ha commentato il presidente Francesco Zorgno.”I risultati premiano il grande sforzo della società, che nonostante i grandi investimenti per lo sviluppo organico delle attività ha comunque chiuso il primo semestre dell’anno (tipicamente di bassa stagione) in sostanziale pareggio di EBITDA – ha aggiunto – Il forte contributo delterzo trimestre ai risultati di CleanBnB è premessa importante per un miglioramento significativo della redditività della società nel corso dell’intero 2023″. LEGGI TUTTO

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    Il turismo in Italia, CDP: “I visitatori stranieri trainano la ripresa”

    (Teleborsa) – Sono gli stranieri a trainare la ripresa del settore turistico in Italia. Lo dimostra il bilancio dell’estate appena conclusa che ha confermato un fenomeno in corso almeno da due decenni: dal 2003 le presenze estere nei mesi estivi sono cresciute del 54%, compensando quelle nazionali, scese del 7%. È quanto evidenzia il brief degli analisti di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sul settore del turismo italiano, comparto strategico per l’economia del Paese e che risulta essere tra i cinque meno inquinanti dell’Unione Europea. L’aumento dei flussi turistici globali previsto nel prossimo decennio potrebbe valere per l’Italia fino a circa 30 milioni di arrivi in più, evidenzia l’approfondimento intitolato “La ripresa turistica in Italia: quale futuro dopo l’estate?”. I grandi eventi come il Giubileo del 2025, le Olimpiadi 2026 di Milano Cortina, e l’eventuale Expo 2030 a Roma potranno essere i principali catalizzatori.Il Paese – spiega CDP – ha il potenziale per intercettare la crescita del turismo internazionale. Guardando alle stime, i mesi tra giugno e agosto di quest’anno hanno fatto raggiungere un nuovo record, con oltre 100 milioni di presenze straniere, mentre per gli italiani si è registrato un orientamento verso mete estere meno costose, che ha portato ad un dato sotto le attese per la componente domestica dei movimenti turistici. L’analisi indica tre tendenze che stanno emergendo a livello globale e con cui il settore turistico sarà chiamato a confrontarsi nel prossimo decennio: i flussi proverranno soprattutto dall’Asia, dove sarà più marcata la crescita della classe media, e saranno caratterizzati da una crescente ricerca di esperienze uniche, meglio se di lusso; la vacanza sarà ancor più sostenibile e digitalizzata, spingendo gli operatori a competere su servizi green e su offerte che, ricorrendo alla tecnologia, potranno essere sempre più personalizzate;saranno più apprezzate mete ad oggi meno comuni, con gli impatti del riscaldamento globale che eserciteranno un’influenza crescente sulle scelte delle destinazioni. Già oggi l’Italia – evidenzia il rapporto – vanta un punto di forza, poco conosciuto, in materia di sostenibilità: il turismo italiano infatti è tra i cinque meno inquinanti nell’Unione europea grazie all’elevata incidenza delle rinnovabili sul consumo energetico totale degli alberghi. Ma per restare competitivi, massimizzando il potenziale offerto ai visitatori stranieri, il documento indica un mix di interventi volti a indirizzare il comparto verso: una crescente industrializzazione dei suoi operatori, anche attraverso un maggior ricorso al capitale di rischio e a modelli di gestione alberghiera più flessibili, così da ridurre la frammentazione dell’offerta ricettiva e favorire la creazione di campioni nazionali; un accorciamento del divario tra domanda e offerta di lavoro, facendo leva su un miglioramento dei programmi di formazione, un numero maggiore di scuole dedicate all’ospitalità e di percorsi di aggiornamento e potenziamento per gli operatori del comparto; una valorizzazione di località secondarie e forme di turismo meno stagionali, attrattive non solo in un limitato periodo dell’anno, come il cicloturismo, il turismo montano non sciistico, quello termale ed enogastronomico. LEGGI TUTTO