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    Autostrade, Tomasi: “Governo, accelerazione senza precedenti per avvio cantieri”

    (Teleborsa) – “È un inizio di collaborazione assolutamente positiva quella avviata con il nuovo governo che, con il Decreto Aiuti, ha impresso sin da subito un’accelerazione senza precedenti, per dare il via a cantierizzazioni su territorio nazionale per 12 miliardi di euro”. È quanto ha dichiarato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia nel corso della conferenza stampa al Comune di Bologna per la presentazione del progetto del nuovo Parco Nord. “In questo contesto, il Passante – ha proseguito Tomasi – rappresenta certamente una delle opere più importanti, assieme alla Gronda di Genova. Progetti fondamentali per l’economia nazionale e lo sviluppo dei territori. Per il Passante stiamo accelerando per poter far partire i lavori entro il 2023. Già alla fine dell’anno in corso, avvieremo le attività di risoluzione delle interferenze”. LEGGI TUTTO

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    Webuild (in consorzio) raggiunge financial closure per ferrovia a Toronto

    (Teleborsa) – Webuild, con i partner del consorzio Connect 6ix, ha raggiunto il financial closure del contratto per la realizzazione del lotto “Rolling Stock, Systems, Operations and Maintenance (RSSOM)” della Ontario Line, la nuova linea di trasporto veloce che attraverserà il centro di Toronto.Il gruppo italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, il cui consorzio era risultato preferred bidder lo scorso settembre, partecipa al progetto con una quota del 65%, pari a 450 milioni di euro circa per la joint venture che realizzerà le opere civili, e con una quota pari al 10% del consorzio internazionale più ampio Connect 6ix, a cui farà capo l’intera iniziativa.Webuild continua a crescere in mercati strategici e a basso rischio, con l’Italia che rappresenta il 10% dei progetti aggiudicati e in corso di finalizzazione nel 2022, l’Australia il 34%, l’Europa il 28%, il Nord America il 14%. I nuovi ordini al di fuori del mercato domestico raggiungono il 90% nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Brennero a rischio paralisi, Conftrasporto: “Subito incontro Ue fra Italia, Austria e Germania”

    (Teleborsa) – Brennero a rischio paralisi: Conftrasporto chiede un incontro urgente a livello comunitario, che veda coinvolte l’Italia, la Germania e l’Austria. “Bisogna affrontare una situazione insostenibile da molti anni, cui si aggiunge il rischio ingorgo lungo la direttrice del Brennero già dalle prossime settimane, con l’inizio dei lavori di ristrutturazione del ponte Lueg, sul versante tirolese dell’autostrada”, sottolinea il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che guida anche la Federazione degli Autotrasportatori Italiani (FAI).”Mentre i precedenti governi per 11 anni, nonostante sollecitati, si sono limitati a incontri e parole senza risolvere il problema, oggi vediamo un interesse determinante da parte del nuovo esecutivo – prosegue Uggè –. Lo sollecitiamo ad andare avanti: Conftrasporto è al suo fianco, ma bisogna agire in fretta proponendo un incontro che veda protagonisti i governi dei tre Paesi europei perché a breve ‘quel’ corridoio rischia l’ostruzione, e l’Italia perderebbe una via d’uscita per le proprie merci, che rappresentano circa un terzo del proprio sistema produttivo.Conftrasporto da anni si batte perché si arrivi a una soluzione del problema delle limitazioni del traffico al Brennero decise unilateralmente dall’Austria a danno dell’Italia, ci siamo spinti fino alla denuncia per omissione di atti d’ufficio nei confronti di Ursula Von Der Leyen. Sosteniamo l’iniziativa determinata del ministro Salvini, ma – conclude il presidente di Conftrasporto – non limitiamoci solo alle parole”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit: opzione Lithium di Allianz ai possessori di auto elettriche e plug-in hybrid

    (Teleborsa) – Il mercato delle auto elettriche e ibride è in costante crescita, fattore sempre più importante per conseguire i traguardi che l’Italia si è posta nel Piano per la Transizione ecologica (PTE), approvato a marzo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale a giugno. Entro il 2030, infatti, il belpaese dovrà raggiungere i due target prefissati: 6 milioni di veicoli in circolazione e una quota di mercato al 25% per le auto full electric e ibride plug-in. Secondo l’Istat, alla fine del 2021, il totale delle auto elettriche e ibride (con tutti i gradi di elettrificazione) era di circa1.150.000 unità nella Penisola, pari al 2,9% del parco circolante. Un numero che è quasi raddoppiato rispetto al 2020, con una crescita del 92,9% anno su anno. A fare meglio di tutti sono state le full electric, più che raddoppiate, passando da 53.000 a 118.000 unità (a settembre 2022 sono quasi 160.000). Passando alle auto ibride la crescita, nello stesso periodo, è pari al 90%. In tale scenario, grazie alla partnership tra UniCredit e Allianz, UniCredit e UniCredit Allianz Assicurazioni presentano l’opzione Lithium di Allianz che offre garanzie e servizi specifici e su misura per le auto elettriche o plug-in hybrid. Allianz Lithium, – spiega una nota – è una copertura nata a seguito di un attento studio del mercato e delle esigenze dei clienti, tenendo in considerazione le peculiarità delle nuove tecnologie ecosostenibili: le auto ad alimentazione elettrica sono altamente tecnologiche, si guidano in modo diverso, si riparano con procedure nuove e sono dotate di una batteria di trazione molto costosa, che può valere fino al 50% del costo dell’auto.”L’inclusione nell’offerta ai nostri Clienti di una soluzione innovativa come Allianz Lithium è un risultato tangibile della partnership annunciata da UniCredit e Allianz lo scorso gennaio che offre servizi e risposte di valore ai nuovi bisogni connessi al processo di transizione energetica che è uno dei pilastri del PNRR – spiega Annalisa Areni, responsabile Client Strategies di UniCredit. –. La sostenibilità, e in generale i criteri ESG, sono integrati nel nostro modello di business, e come UniCredit desideriamo dare l’esempio e accompagnare i nostri clienti nei processi di cambiamento sociale e di transizione verde”.”La prontezza con la quale abbiamo esteso alla Rete di UniCredit la grande innovazione di Allianz Lithium, – spiega Norbert Lommer, direttore generale di UniCredit Allianz Assicurazioni – testimonia l’efficacia del modello di joint-venture con il quale diamo risposta ai bisogni di protezione dei clienti della banca. Anche quelli che oggi impropriamente possono apparire di nicchia ma che rappresentano invece il futuro”. LEGGI TUTTO

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    Webuild, nuovi ordini fuori dall'Italia raggiungono il 90% nel 2022

    (Teleborsa) – Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, ha comunicato che i nuovi ordini al di fuori del mercato domestico raggiungono il 90% nel 2022. Europa, Australia e Nord America sono le prime regioni del 2022 per nuovi ordini, che da inizio anno registrano complessivamente un valore di 13,1 miliardi di euro, inclusi 5,1 miliardi di euro di progetti per cui risulta migliore offerente.Il gruppo registra un totale di oltre 30 progetti, acquisiti, in corso di finalizzazione o per cui Webuild risulta ad oggi migliore offerente, di cui il 90% ottenuti al di fuori del mercato domestico, prevalentemente in aree geografiche a basso rischio, tra cui l’Australia (34%), l’Europa (28%) e il Nord America (14%).Oltre 6 miliardi di euro dei nuovi ordini si riferiscono a linee ferroviarie nei principali mercati, in particolare in Europa, Australia e Canada. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, per raggiungere obiettivo Net Zero necessari 106 miliardi di dollari/anno a livello globale

    (Teleborsa) – L’aviazione oggi è responsabile di circa il 2,5% delle emissioni di CO2 a livello globale, il dato più basso tra i mezzi di trasporto. La gran parte delle emissioni, circa l’84%, sono generate durante il volo, mentre le operazioni di terra che vedono coinvolti l’aeroporto e gli spostamenti per raggiungerlo contribuiscono per il 7% del totale. In linea con il programma Fit for 55, l’aviazione europea ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del volo del 55% al 2030 e di diventare completamente Net Zero entro il 2050. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo è fondamentale intervenire sulle principali leve di decarbonizzazione: rinnovo della flotta e miglioramenti tecnologici permetteranno di ridurre le emissioni del 19%; le nuove procedure ATM e di ground operations dell’8%; e l’utilizzo dei nuovi carburanti SAF avrà un impatto del 42%. È quanto emerge dal webinar “Verso un’aviazione a impatto zero: progetti innovativi per coniugare la sostenibilità ambientale e la crescita del settore”, secondo appuntamento di Adl Aviation Talks, il ciclo di incontri organizzato da Arthur D. Little dedicato al rilancio dell’aviazione in Italia.Aeroporti Green, rinnovo delle flotte, carburanti sostenibili e intermodalità, sono stati i temi al centro della conversazione introdotta da Saverio Caldani, amministratore delegato di Arthur D. Little; e guidata da Francesco Marsella, managing partner di Arthur D. Little; con Marco Troncone, amministratore delegato Aeroporti di Roma; Fabio Lazzerini, amministratore delegato ITA Airways e proprio oggi riconfermato dall’Assemblea degli azionisti; Fabrizio Favara, chief strategy officer Gruppo Ferrovie dello Stato; Claudio Eminente, direttore Centrale Programmazione Economica Sviluppo Infrastrutture ENAC. Ad aprire e chiudere il dibattito sono intervenuti rispettivamente Nicola Zaccheo, presidente ART e Pierluigi Di Palma, presidente ENAC.”Il trasporto aereo – ha dichiarato Zaccheo – tra l’altro in forte ripresa specie in Italia, richiede grande attenzione alle tematiche relative alla sostenibilità ambientale. Ancor più se consideriamo la necessità di ridurre la dipendenza energetica dagli idrocarburi. La sostenibilità deve però essere anche economica ed è qui che il ruolo del regolatore diventa cruciale. L’autorità di regolazione dei trasporti già negli attuali modelli per i diritti aeroportuali prevede tariffe articolate in modo da ottimizzare la capacità degli scali, ridurre l’inquinamento acustico e ambientale, grazie a sistemi incentivanti una maggiore qualità degli investimenti in tecnologie sostenibili. Nei nuovi modelli aeroportuali ART, ormai prossimi alla loro approvazione, sono inserite misure che favoriscono ancor più investimenti green, quali, ad esempio, meccanismi che introducono premialità nel tasso di rendimento degli investimenti previsti in materia di tutela ambientale”.”L’aeroporto è il luogo dove si possono implementare sin da subito tecnologie mature per migliorare l’impatto ambientale – ha evidenziato Marsella – le iniziative possono essere molteplici come l’efficienza energetica per diminuire i consumi, elettrificazione dei mezzi di terra, auto-produzione di energia da fonti rinnovabili, soluzioni di storage e flessibilità. Oggi l’aeroporto è un microcosmo in cui le iniziative di sostenibilità possono avere grande impatto sulle comunità locali e rappresentare anche nuove linee di business ancillare”.”L’azzeramento delle emissioni nel trasporto aereo richiede uno sforzo corale, ma – ha sottolineato Troncone – sarà necessario non ragionare più solo in termini di sostenibilità ma di crescita sostenibile. Il focus deve infatti spostarsi sullo sviluppo e sulla crescita per assicurarsi che siano prodotte le risorse per la transizione. Oggi la Tassonomia europea non va in questa direzione, anzi appare molto restrittiva e sembra far prevalere lo stigma nei confronti del settore piuttosto che lo stimolo ad assicurare le risorse per supportare la transizione energetica. Siamo convinti che la direzione possa essere diversa: Aeroporti di Roma ha una politica molto aggressiva di green finance, mettendo in gioco progettualità e obiettivi chiari e verificabili che diano maggiori garanzie di solidità della roadmap e del raggiungimento dei target. Le direttrici di sviluppo industriale nazionale, nel solco già positivamente tracciato da ENAC, anche per comporre gradualmente il gap di connettività del Paese, dovranno concentrarsi sulla crescita infrastrutturale per incentivare il rispetto dei massimi requisiti green. In tal modo sarà possibile evitare crisi di capacità nel medio termine e al contempo assicurare focus massimo sull’intermodalità, intesa non solo come treno/aereo ma anche come terrestre elettrica, nonché aria/aria con gli e-Vtol, i c.d. taxi volanti, velivoli a impatto zero”.”L’impegno di tutti – ha dichiarato Eminente – deve andare verso la sostenibilità: sociale, economica e ambientale da raggiungere utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e in particolare l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’intermodalità. Questi principi sono alla base del Piano Nazionale degli Aeroporti che Enac sta sviluppando e che rappresenta la visione strategica del nostro Paese per il trasporto aereo per i prossimi 15 anni”.”Nei prossimi vent’anni saranno introdotti nel mercato circa 40mila velivoli di nuova generazione, che garantiranno migliore efficienza grazie all’evoluzione dell’aerodinamica, dei materiali e della propulsione (incluso ibrido e elettrico). Il 40% dei nuovi velivoli – ha detto Marsella – andrà a sostituire la flotta attuale, mentre il 60% soddisferà le esigenze di crescita del settore. Ma la sfida più grande è rappresentata dall’introduzione dei carburanti alternativi, per i prossimi trent’anni l’aviazione dovrebbe concentrarsi sulla produzione e adozione di Biofuel e Synfuel e, contestualmente, prepararsi per lo shift all’Idrogeno Liquido (post-2050)”.”Abbiamo avuto la fortuna incredibile di partire come compagnia aerea in modalità di start up, per cui fare della sostenibilità uno dei nostri pilastri è stata una scelta naturale – ha dichiarato Lazzerini – L’aspetto ambientale di sostenibilità per noi deve comunque andare di pari passo con quello economico, perché un’azienda deve fare profitti per sostenere investimenti legati a progetti green. La nostra ambizione è quella di diventare entro il 2026 la compagnia aerea più green d’Europa, infatti il prossimo anno entreranno in flotta 39 nuovi aeromobili di ultima generazione. Il nostro è un obiettivo di ampio respiro che rappresenta sia un asset di valorizzazione per la Compagnia sia un tassello fondamentale per fare sistema”.Gli aeroporti italiani scontano ancora un gap importante in termini di intermodalità, un aspetto fondamentale per migliorare l’esperienza del passeggero e assorbire in maniera sostenibile il previsto aumento di traffico presso gli scali italiani. “Ad oggi – ha evidenziato Marsella – il collegamento aeroporto-centro città è affidato per il 70% dei passeggeri ai mezzi privati, poiché sono ancora pochi gli aeroporti con un collegamento ferroviario efficiente con il centro città. I nuovi Masterplan prevedono per il 2030 la costruzione di 11 nuovi collegamenti con importanti aeroporti che consentiranno di servire l’80% del traffico passeggeri domestico”. “L’intermodalità – ha commentato Favara – rappresenta la sostenibilità del settore dei trasporti. Il Gruppo FS sta aumentando e potenziando l’accessibilità ai territori, partendo dai collegamenti tra i nodi di trasporto, come aeroporti e stazioni. Stiamo lavorando per realizzare nuovi collegamenti ferroviari con gli aeroporti e connetterli con destinazioni oggi non servite direttamente da voli aerei, in una logica di servizio integrato hub-spoke. Per una vera intermodalità è importante che tutti gli stakeholder lavorino insieme, valorizzando i differenti servizi di trasporto. Il servizio Leonardo Express, che con fino a 126 treni al giorno collega la stazione ferroviaria di Roma Termini a Fiumicino Aeroporto, ha raggiunto quest’estate i livelli pre covid (2019) in alcuni giorni anche superandoli, con oltre 350mila passeggeri al mese”.”ENAC, attraverso la sua leadership, accompagna la trasformazione in chiave green di tutto il settore aereo in maniera orchestrata – ha affermato Di Palma –. L’orizzonte temporale decennale di tali trasformazioni necessita di una continuità di supporto istituzionale e di finanza pubblico/privata per assicurare competitività al sistema italiano. In tale contesto sarebbe necessaria una rimodulazione del PNRR per sostenere gli ingenti investimenti indispensabili per assicurare la transizione del settore aereo”.”L’investimento stimato per portare a termine questa trasformazione ammonta a 106 mld di dollari/anno a livello globale. L’aviazione non solo non ha da sola le risorse da investire, ma si trova anche in una situazione di alto indebitamento ereditato dalla crisi del Covid19. È fondamentale quindi – ha concluso Marsella – avere accesso a programmi di finanza pubblica e privata attivabile sulla base di progetti selezionati e condivisi da tutto il settore”. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti, Troncone (AdR): “necessario ragionare in termini di crescita sostenibile”

    (Teleborsa) – “L’azzeramento delle emissioni nel trasporto aereo richiede uno sforzo corale, ma sarà necessario non ragionare più solo in termini di sostenibilità ma di crescita sostenibile. Il focus deve infatti spostarsi sullo sviluppo e sulla crescita per assicurarsi che siano prodotte le risorse per la transizione”. E’ quanto affermato da Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, intervenendo al webinar “Verso un’aviazione ad impatto zero”. Il manager segnala che la Tassonomia europea “non va in questa direzione, anzi appare molto restrittiva e sembra far prevalere lo stigma nei confronti del settore piuttosto che lo stimolo ad assicurare le risorse per supportare la transizione energetica”.”Siamo convinti che la direzione possa essere diversa: Aeroporti di Roma ha una politica molto aggressiva di green finance, mettendo in gioco progettualità e obiettivi chiari e verificabili che diano maggiori garanzia di solidità della roadmap e del raggiungimento dei target attesi”, ha sottolineato Troncone.Parlando di sviluppo industriale ed azzeramento del gap di connettività, l’Ad di Aeroporti di Roma ha suggerito che occorrerà “concentrarsi sulla crescita infrastrutturale per incentivare il rispetto dei massimi requisiti green, evitando crisi di capacità nel medio termine e al contempo assicurare focus massimo sull’intermodalità”, non solo quella treno/aero, ma anche quella aria/aria con i cosiddetti taxi volanti, velivoli elettrici a impatto zero.Parlando di ITA Airways, Troncone ha affermato che “è un progetto essenziale per lo sviluppo e la connettività del Paese” ma è anche essenziale che “sia solida e ben strutturata così da garantire competitività, la massima integrazione intermodale e assicurare il recupero di quote di mercato, assecondando la crescita progressiva e attesa della domanda”.Il manager ha anche ricordato che oggi “quasi 6 milioni di passeggeri scelgono altri hub europei per raggiungere destinazioni di lungo raggio” e quindi “è necessario per il Paese recuperare questo traffico, garantendo al passeggero un’offerta adeguata anche in una prospettiva di medio-lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Mobilità aerea avanzata: siglato accordo tra Enel X Way e UrbanV

    (Teleborsa) – Sviluppare nuove soluzioni per il settore della mobilità aerea avanzata ampliando gli ambiti di applicazione del proprio business. Enel X Way, la società di Enel dedicata alla mobilità, ha firmato un protocollo d’intesa con UrbanV, società specializzata nella Advanced Air Mobility, per far leva sulle rispettive competenze al fine di sviluppare sinergie su progetti congiunti a livello globale, studiando soluzioni energetiche per i vertiporti di UrbanV che consentano di ricaricare in maniera sostenibile gli eVTOL, velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. I progetti riguarderanno lo studio e realizzazione di infrastrutture elettriche di Enel X Way integrate con sistemi di accumulo nei vertiporti, gli hub dedicati agli eVTOL, la definizione di casi d’uso specifici e di una customer experience da adattare alle esigenze dei diversi mercati.”Con la firma di questo protocollo d’intesa diventiamo la prima azienda in Italia a fornire soluzioni integrate di ricarica al mondo dell’aviazione elettrica a decollo verticale, tagliando un traguardo molto importante dopo quello della nautica elettrica, che ci permette di esplorare un ambito nuovo per lo sviluppo della mobilità sostenibile – ha dichiarato Lorenzo Rambaldi, responsabile Innovability di Enel X Way –. La mobilità aerea avanzata è un settore altamente innovativo e in rapida espansione, sia in Italia che a livello globale e supportarne la crescita rappresenta per Enel X Way un’occasione per rafforzare l’impegno nello sviluppo di tecnologie di ricarica avanzate per alimentare i diversi tipi di mezzi elettrici”.”Con questa intesa – ha commentato Carlo Tursi, amministratore delegato di UrbanV – avviamo una collaborazione con un partner di assoluta eccellenza a livello internazionale, che dimostra la volontà di due aziende con grande spinta verso il futuro di fare sistema per individuare soluzioni innovative, sostenibili e realmente efficaci in questo nuovo ecosistema di mobilità. UrbanV si sta affermando come una delle aziende leader a livello globale nel settore della Advanced Air Mobility, lavorando per posizionare Roma come una delle prime città al mondo capaci di offrire collegamenti diretti con velivoli elettrici. Stiamo già lavorando a network di vertiporti in altre regioni in Europa (ad es. Venezia, Bologna, la Costa Azzurra) e nel mondo, per accelerare la transizione verso una mobilità che aiuti non solo a ridurre le emissioni di CO2 ma anche l’inquinamento acustico”.L’accordo – si legge nella nota – consentirà la realizzazione di un trasporto pubblico veloce, completamente green e su grande scala e porterà all’implementazione di soluzioni integrate di ricarica di Enel X Way, innovative e sostenibili, nei vertiporti di UrbanV a partire da Roma e Fiumicino. I velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale utilizzano esclusivamente l’energia elettrica per viaggiare attraverso l’uso di motori elettrici e batterie che rappresentano la scelta vincente per rispondere alla crescente attenzione e domanda verso questo settore della mobilità elettrica a livello globale, sia per la loro sostenibilità che per la praticità degli spostamenti, in alternativa ai veicoli su strada. Rispetto agli elicotteri, gli eVTOL hanno un costo operativo inferiore del 35% secondo le stime di settore e potranno diventare un’alternativa economica e sostenibile al trasporto su gomma, specialmente in città molto trafficate. Una realtà che sta già prendendo piede in Italia, dove UrbanV ha recentemente inaugurato il primo vertiporto di test presso l’aeroporto di Fiumicino, consentendo il primo volo di un eVTOL con pilota. Presto tutti potranno vivere l’esperienza di recarsi presso un vertiporto e imbarcarsi su un eVTOL ed Enel X Way fornirà l’infrastruttura tecnologica che permetterà la gestione dei vertiporti e la ricarica di questi taxi volanti. Dopo una prima fase di test, il servizio sarà operativo già dal 2024, consentendo ai passeggeri di effettuare voli rapidi e senza emissioni in contesti urbani. LEGGI TUTTO