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    EasyJet rinnova il suo impegno per un’aviazione sostenibile

    (Teleborsa) – In occasione del secondo anniversario del lancio della sua Net Zero Roadmap, easyJet rafforza il proprio impegno verso la sostenibilità annunciando una nuova collaborazione con JetZero, una start-up americana che sta sviluppando un innovativo modello di aeromobile sostenibile. Inoltre, la compagnia ha effettuato un’analisi approfondita delle proprie operazioni, evidenziando l’urgenza di rendere più efficiente lo spazio aereo europeo.L’importanza della tecnologia e l’impegno per un’aviazione sostenibile emergono anche dalle preferenze dei consumatori. Una recente survey condotta da easyJet tra i passeggeri italiani mostra che il 93% degli intervistati è ottimista riguardo al ruolo delle nuove tecnologie nella riduzione dell’impatto ambientale del settore. La maggioranza ritiene che le tecnologie a zero emissioni di carbonio, come gli aerei alimentati a idrogeno, rappresentino la soluzione ideale per decarbonizzare l’aviazione. Inoltre, l’81% degli intervistati crede che entro 15 anni tali aerei saranno operativi.Per contribuire a ridurre l’impatto ambientale del settore, easyJet ha stretto una partnership con JetZero per sviluppare aeromobili Blended-Wing Body, che potrebbero ridurre fino al 50% il consumo di carburante e le emissioni di gas serra rispetto ai modelli tradizionali, grazie all’alimentazione a idrogeno. EasyJet sarà anche la prima compagnia aerea a far parte del nuovo Airline Working Group di JetZero, un team che studierà le implicazioni pratiche di questi nuovi aerei su aeroporti e compagnie aeree, per ottimizzare le operazioni sia a terra che in volo.Infine, easyJet ha condotto per la prima volta un’analisi sull’impatto della gestione inefficiente dello spazio aereo in Europa sulle emissioni di CO2. I risultati evidenziano che l’inefficienza dello spazio aereo contribuisce a un significativo aumento del consumo di carburante, delle emissioni di CO2 e della durata dei voli in Europa. In particolare, l’Italia è uno dei Paesi che richiede maggiori miglioramenti, insieme al Regno Unito, Francia, Spagna e Svizzera. LEGGI TUTTO

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    A4 Milano-Brescia, ASPI: “Varato nuovo cavalcavia dello svincolo di Dalmine”

    (Teleborsa) – Con il varo della scorsa notte del cavalcavia che collegherà il casello di Dalmine con la rotatoria della Tangenziale di Bergamo, i lavori di adeguamento del nuovo svincolo di Dalmine sulla A4 Milano-Brescia entrano nella loro fase finale, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma. Le attività – fa sapere il Gruppo Autostrade per l’Italia in una nota – sono state realizzate dalle squadre di Amplia Infrastructures, società del Gruppo Aspi, in collaborazione con altre tre aziende italiane leader nel settore della produzione e movimentazione di strutture complesse.Le operazioni – spiega la nota – sono state effettuate grazie all’utilizzo di due piattaforme SPMT (trasportatori modulari semoventi) concepite appositamente per il trasporto di carichi eccezionali: il nuovo impalcato infatti ha una lunghezza complessiva di 50 metri, una larghezza di circa 20 metri e un peso totale di 425 tonnellate.La struttura dell’impalcato è stata prima assemblata in un’area di cantiere dedicata, sollevata sulle due piattaforme a un’altezza di 5 metri da terra e infine trasportata nell’area di posizionamento definitiva. La movimentazione della struttura è stata effettuata a una velocità massima di 0.5 km/h da parte del convoglio che si è spostato verso la sua destinazione finale, percorrendo circa 80 metri una volta entrato sul sedime autostradale. Nella sua posizione finale è stato infine calato e posizionato sulle spalle completando così l’operazione che ha avuto una durata complessiva di circa 4 ore. Terminate le operazioni di finitura, che verranno eseguite nelle prossime notti, prenderanno il via le ultime fasi progettuali al fine di consentire l’apertura funzionale al traffico dello svincolo entro fine 2024, come da cronoprogramma condiviso con istituzioni e territorio.L’intero progetto di adeguamento dello svincolo di Dalmine del valore complessivo di circa 25 milioni di euro prevede inoltre la realizzazione di due sottovia, la realizzazione di barriere acustiche fonoassorbenti per una lunghezza complessiva di circa 480 metri e di opere a verde.La riconfigurazione dello svincolo, definita – fa sapere Aspi – grazie al costante confronto con le Istituzioni locali e con le strutture tecniche del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nel più ampio progetto di Autostrade per l’Italia per il potenziamento del tratto di A4 e migliorerà notevolmente la gestione dei flussi in uno dei contesti a più alta densità industriale in Italia e in Europa. La nuova configurazione del nodo di Dalmine aumenterà infatti la permeabilità tra le infrastrutture stradali – A4 e Tangenziale – diversificando i flussi di traffico, con il duplice beneficio di accorciare i tempi di percorrenza e diminuire le interferenze con la viabilità ordinaria. La soluzione progettuale adottata risponde inoltre ai più moderni criteri di potenziamento infrastrutturale sostenibile, aumentando la capacità della rete e limitando al contempo il consumo di suolo e le emissioni di CO2.”L’intervento di questa notte – ha dichiarato Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche – è un passo importante per lo sviluppo del cantiere: si aggiunge un tassello fondamentale per terminare, nei tempi previsti, l’adeguamento dello svincolo di Dalmine sulla A4. Da dalminese mi sento molto orgogliosa di vedere realizzata un’opera di cui si parlava da decenni e che Regione Lombardia ha testardamente voluto. La Regione ha giocato un ruolo fondamentale in questa partita, che sembrava non avere più corso: si è relazionata con gli enti interessati sino a raggiungere un progetto condiviso tra i comuni di Dalmine e Stezzano, ha accelerato l’iter di approvazione del progetto, i cui lavori sono stati affidati alla società Amplia Infrastructures controllata da Aspi. Mi congratulo inoltre per la gestione eccellente del cantiere a svincolo aperto. Riqualificare lo svincolo di Dalmine significa rendere più sicura e fluida la viabilità della zona. Diminuendo così le code in ingresso e in uscita dall’autostrada ed efficientando anche la Tangenziale Sud di Bergamo. Questo progetto risulta integrato a quello della Bergamo – Treviglio, permettendo così in futuro la connessione tra A4 e IPB. Siamo in uno dei contesti a più alta densità industriale d’Europa e il livello del traffico è in costante aumento, con il nuovo assetto del casello ci aspettiamo ripercussioni positive nei collegamenti tra l’autostrada A4, l’asse interurbano e la viabilità locale, a beneficio delle nostre comunità e territorio”.”Con il varo del nuovo cavalcavia di stanotte, eseguito attingendo alle migliori e più moderne tecnologie di costruzione disponibili a livello globale, – ha affermato Luca Fontana, direttore Ingegneria e Realizzazione di Autostrade per l’Italia – mettiamo le basi per il completamento, nei tempi annunciati, dei lavori di potenziamento dello svincolo di Dalmine, un crocevia di persone e merci fondamentale per il continuo sviluppo di questo territorio. Autostrade per l’Italia si conferma un partner solido e affidabile per le istituzioni e comunità del nostro paese”. LEGGI TUTTO

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    Crescita settore trasporti in Italia: immatricolazioni positive (+6,9%) ma transizione ecologica lenta

    (Teleborsa) – Il 2023 si è chiuso positivamente per il settore dei trasporti in Italia, con un aumento delle nuove immatricolazioni sia per il trasporto merci che per quello passeggeri. Secondo i dati dell’Osservatorio Continental sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti, il trasporto merci oltre le 16 tonnellate ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, segnando un incremento del 6,9% rispetto al 2022. La Lombardia ha seguito questo trend positivo con una crescita del 15,8%, pari a 4.089 nuovi mezzi. Milano, in particolare, ha visto un aumento del 23,4%, raggiungendo 1.360 nuove targhe, il valore più elevato a livello regionale.Anche il mercato italiano degli autobus ha segnato una crescita significativa, con un +45,8% e 5.434 nuove immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. La Lombardia si è distinta con un balzo del 78,9%, grazie a 762 nuove targhe. Milano ha registrato un incremento simile del 78,7%, con 470 nuovi autobus, superando di gran lunga le altre province lombarde.Nonostante i segnali di crescita, la transizione verso alimentazioni più sostenibili procede lentamente. Il parco merci circolante in Italia nel 2023 rimane dominato dal gasolio, che copre il 90,3% dei veicoli, seguito da benzina (4,5%) e metano (2,1%). Le alimentazioni alternative mostrano solo lievi segnali di crescita: il GPL raggiunge l’1,5%, gli elettrici lo 0,4%, e gli ibridi si attestano allo 0,5% (diesel) e allo 0,6% (benzina).In Lombardia, il gasolio ha registrato una leggera diminuzione, attestandosi all’88,9%, mentre gli ibridi hanno mostrato una crescita, raggiungendo l’1,2%. Milano ha visto un calo più marcato del gasolio (-1%), ora all’85,5%, con una crescita degli ibridi che raggiungono l’1,8%, il valore più alto della regione. Anche il metano si mantiene stabile al 3,1%, mentre l’elettrico è cresciuto fino allo 0,4%.Per quanto riguarda il parco autobus, la situazione nazionale mostra un lento passaggio alle alimentazioni alternative, dovuto principalmente alla transizione nelle flotte di trasporto pubblico locale. A livello nazionale, il gasolio copre ancora il 91,1% dei veicoli, mentre il metano è al 6,1%, e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono complessivamente il 2,2%.In Lombardia, il gasolio è sceso dal 92,3% all’89,8%, mentre l’elettrico ha registrato una crescita significativa, passando dal 2% al 2,8%. Anche l’ibrido e il metano hanno visto un aumento, rispettivamente al 2,7% e al 4,3%. Milano si distingue come la provincia lombarda più avanzata sul fronte dell’elettrificazione degli autobus, con un 5,2% del parco totale, un incremento di 1,6 punti percentuali rispetto al 2022. Parallelamente, il gasolio è sceso all’87,5%, mentre il metano è cresciuto fino all’1,6%. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, McKinsey: “Da SAF contributo maggiore per decarbonizzazione”

    (Teleborsa) – Le compagnie aeree di tutto il mondo stanno adottando obiettivi di decarbonizzazione ambiziosi per raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050. Tra le possibili misure di decarbonizzazione, il carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) darà il contributo maggiore, fino al 50 percento della riduzione, a seconda della compagnia aerea. I carburanti sostenibili, il cui utilizzo nei motori a reazione odierni è già certificato, producono, infatti, circa l’80% di emissioni di gas serra in meno rispetto al cherosene fossile. È quanto emerge dallo studio “How the aviation industry could help scale sustainable fuel production” a cura di McKinsey & Company. La ricerca analizza le sfide e le prospettive per l’industria dell’aviazione per sviluppare e scalare la produzione di carburante sostenibileLa domanda di carburante per aviazione sostenibile – evidenzia l’analisi – potrebbe superare l’offerta entro il 2030, a meno che si verifichi un aumento significativo del volume della capacità produttiva. In questo contesto, gli attori più proattivi del settore aereo stanno adottando diverse strategie in materia di approvvigionamento di SAF, tra cui investimenti azionari, al fine di sostenere la crescita dell’ecosistema.L’industria del SAF è ancora agli inizi. Nel 2024, la capacità produttiva non supererà 1,5 milioni di tonnellate metriche (Mt), appena lo 0,5 percento del fabbisogno totale di carburante per jet, secondo le stime dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo. “Tuttavia, – rileva McKinsey & Company – ci aspettiamo che la domanda aumenti, sostenuta dalle regolamentazioni e degli impegni volontari delle compagnie aeree. La domanda globale stimata di SAF obbligatorio è di circa 4,5 milioni di Mt nel 2030. Considerando la domanda obbligatoria e quella target, questa cifra aumenta di 2 milioni di Mt dall’Asia e di 10 milioni di Mt dall’America del Nord, per un totale di 16 milioni di Mt o più”. Le compagnie aeree si sono impegnate volontariamente a utilizzarne ancora di più: gli annunci delle più grandi compagnie aeree prevedono un totale di oltre 20 milioni di Mt nel 2030. Tuttavia, – prosegue lo studio – in un settore particolarmente interessato dalla volatilità, da un’intensa competizione globale e margini ridotti, alcune compagnie aeree potrebbero non riuscire a raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione, se il SAF rimane costoso e in poca disponibilità di approvvigionamento, ad esempio, il SAF costa attualmente circa 3 volte di più rispetto al cherosene fossile.Dal lato dell’offerta, sono in corso progressi in tutto il mondo. Le principali aziende energetiche, le compagnie aeree, le start-up e le scale-up stanno perseguendo più di 200 progetti di produzione di SAF. Alcuni – spiega lo studio – sono già in funzione, mentre altri sono in fase di sviluppo, in attesa delle decisioni finali sugli investimenti (FID). Tenendo conto di tutti gli impianti già annunciati, McKinsey stima che la capacità produttiva annuale globale di SAF possa avvicinarsi a 11 milioni-25 milioni di Mt entro il 2030. Tuttavia, queste forniture sono accompagnate anche da incertezze. Ad esempio, non tutti i progetti annunciati si concretizzeranno. L’espansione della produzione oltre l’uso degli oli di scarto richiederà lo sviluppo di tecnologie nuove e immature, con i tassi di interesse relativamente elevati e i premi di rischio che potrebbero scoraggiare gli investimenti, specialmente in tecnologie immature come i carburanti sintetici.Dal 2022, la capacità produttiva annunciata che dovrebbe essere operativa entro il 2030 è aumentata in modo significativo, mentre la capacità che si prevedeva diventasse operativa a breve termine ha registrato un rallentamento.Le compagnie aeree possono implementare alcune di strategie approvvigionamento mirate per gestire l’incertezza e l’accesso a SAF.Espandere la produzione di SAF richiede finanziamenti significativi, che vanno dal venture capital agli investimenti in infrastrutture per la costruzione di impianti di SAF. Tuttavia, gli investitori sono frenati dall’incertezza riguardante la domanda futura e la preparazione tecnologica. In questo, i protagonisti del settore dell’aviazione – evidenzia l’analisi – possono svolgere un ruolo chiave aiutando a creare slancio per l’ulteriore espansione della capacità produttiva di SAF. I player più proattivi del settore stanno implementando una serie di strategie di approvvigionamento in materia di SAF, a partire da contratti di acquisto fino ad investimenti azionari in fornitori e produzione: accordi individuali di offtake, partnership e consorzi, investimenti diretti, fondi SAF. Questo tipo di assetto consente di ottenere una serie di vantaggi: un consorzio sinergico di investitori fornisce alla società in portafoglio competenze e supporto lungo la catena del valore, mentre la struttura del fondo riduce i rischi per ciascun partecipante, massimizzando il budget complessivo dell’investimento. Alcuni investitori possono richiedere crediti di carbonio per le emissioni generate dal SAF prodotto e venduto. I coinvestitori, come le altre compagnie aeree, possono anche assicurarsi condizioni più flessibili e prezzi più bassi.L’organizzazione dei fondi e la gestione degli investimenti non rientrano tra le competenze principali della maggior parte delle compagnie aeree, ma alcuni strumenti avanzati possono offrire dei vantaggi. Rispetto agli investimenti diretti, dal punto di vista dell’allocazione del capitale, i fondi possono ridurre il rischio attraverso la diversificazione ma le compagnie aeree possono avere difficoltà ad assicurarsi il capitale, soprattutto in tempi di incertezza finanziaria, senza la promessa di ritorni immediati.I principali fondi di sostenibilità hanno le competenze per individuare le operazioni, valutare i rischi e le opportunità sulla base di una profonda esperienza nei percorsi SAF, nell’economia e nelle tecnologie di produzione, guidare la strategia di portafoglio, gestire i fondi e riunire un’ampia gamma di partner di investimento nelle fasi iniziali. Poche compagnie aeree o OEM dispongono internamente di queste capacità nella misura richiesta e la loro creazione potrebbe richiedere spese e sforzi significativi.Negli ultimi anni, i fondi SAF sono emersi come una nuova categoria di veicoli di investimento legati alla sostenibilità nel settore dell’aviazione. Possono assumere forme diverse: ad esempio, possono essere entità indipendenti come fondi di venture capital o, più vicini alle compagnie aeree, fondi di venture capital aziendali (corporate venture capital funds – CVC)Lo studio di McKinsey individua tre best practice per la progettazione e la costituzione di fondi SAF: 1) Stabilire obiettivi e target di investimento chiari: I management team sono più efficaci quando sono allineati sui target che si intende raggiungere. Non solo i leader all’interno della compagnia aerea devono essere allineati, ma anche l’intero consorzio di stakeholder e le potenziali aziende target devono concordare obiettivi generali e metriche di successo. 2) Coinvolgere i partner giusti per favorire sinergie e supporto alle società in portafoglio: sebbene alcuni fondi siano istituiti da una singola azienda, la collaborazione con un consorzio di partner può fornire vantaggi sinergici che vanno oltre la scala, ad esempio unendo gli stakeholder in tutto l’ecosistema, aumentando la consapevolezza e l’impatto e consentendo ai partner di sostenere congiuntamente le politiche di supporto. Alcuni fondi coinvolgono partner di tutta la catena del valore dell’aviazione, tra cui compagnie aeree, clienti aziendali, finanziatori, OEM, società di gestione dei viaggi e aeroporti. 3) Plasmare la governance con l’obiettivo di agire rapidamente, concentrarsi sui rendimenti e coinvolgere gli esperti: Le best practice per i fondi di venture capital aziendali prevedono la creazione di una struttura di governance simile a quella dei fondi di venture capital indipendenti, con decisioni di investimento autonome nell’ambito del mandato concordato del fondo. LEGGI TUTTO

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    Air Navigation Conference, ENAC al Resource Mobilization Seminar

    (Teleborsa) – Il presidente Enac Pierluigi Di Palma, il rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Amb. Sergio Martes, e il vicedirettore generale Fabio Nicolai, hanno partecipato al Resource Mobilization Seminar organizzato dall’ICAO in occasione della 14esima Air Navigation Conference. Nel corso dell’evento, le cui conclusioni sono state affidate a Juan Carlos Salazar, segretario generale dell’ICAO, presenti i Capi delegazione dei principali Paesi che contribuiscono alle attività dell’Organizzazione attraverso elargizioni economiche e risorse umane, sono state presentate le priorità strategiche e i progetti futuri dell’ICAO in materia di Environment, Air Navigation, Safety, Security e Facilitation per favorire l’allineamento tra le priorità dell’ICAO e degli Stati donatori.”L’Italia ha sempre cercato, come Paese e Stato membro dell’UE, di andare incontro alle esigenze dell’ICAO. In questo frangente, – ha detto Di Palma – siamo inoltre particolarmente sensibili alle tematiche ambientali e alla necessità di passare in tempi rapidi alla produzione estesa di SAF, una delle più grandi sfide attuali per il futuro dell’aviazione civile. Sulla scia della CAAF/3 di Dubai e del Convegno “SAF – The Bet To Win” organizzato a Roma con il supporto di Eni, al quale, tra gli altri autorevoli relatori, ha partecipato il Presidente ICAO, Salvatore Sciacchitano, Enac ha garantito un contributo di € 200.000,00 per lo sviluppo di progetti ICAO nel settore SAF”. LEGGI TUTTO

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    TAP Air Portugal, secondo trimestre in utile e con ricavi in crescita

    (Teleborsa) – TAP Air Portugal, compagnia aerea portoghese, ha trasportato 7,7 milioni di passeggeri nei primi sei mesi dell’anno, in crescita del 2,4% rispetto allo stesso periodo della’nno precedente, mentre il load factor è aumentato di 0,8 punti rispetto all’anno precedente all’81,1%.Il secondo trimestre si chiuso con un utile netto positivo, che consente alla compagnia aerea di chiudere i primi sei mesi dell’anno con un utile di 0,4 milioni.I ricavi operativi della compagnia aerea hanno raggiunto 1.969 milioni, con un aumento del 3,3% rispetto al primo semestre 2023, con una crescita significativa dei ricavi nel segmento Manutenzione e Ingegneria (+36,7%). LEGGI TUTTO

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    Chiusura Monte Bianco, Uggè: (FAI-Conftrasporto): Ue e Governo italiano intervengano

    (Teleborsa) – “Al peggio non c’è mai fine. Dopo la prolungata chiusura del tratto del Frejus, dal 2 settembre si ferma anche il Monte Bianco. L’autotrasporto italiano cosa dovrebbe fare? Che piaccia o meno, le merci vengono ancora trasportate per la quasi totalità via gomma”. Così FAI-Conftrasporto in una nota nella quale si sottolinea che lo scambio di merci tra l’Italia e i Paesi europei rischia una paralisi, non dimenticando i soliti problemi al Brennero. Grazie all’intervento dei Parlamentari europei Carlo Fidanza, Paolo Borchia, Massimiliano Salini e Pierfrancesco Maran la Commissione Europea è intervenuta nel mese di agosto sulla necessità di riaprire il Frejus. Ora si aggiunge anche il Monte Bianco.E’ giunto il momento di rimettere in discussione i contenuti del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi e noi siamo pronti a contribuire portando la voce delle imprese dell’autotrasporto e della logistica.A questo punto la FAI-Conftrasporto chiede un incontro urgente ai Vice Premier e Ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini e al Commissario Europeo ai Trasporti per scongiurare una crisi che sarebbe non solo per il comparto dell’autotrasporto e della logistica, ma dell'intera economia italiana”, dichiara Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.(Foto: Franco Pecchio, CC BY 2.0) LEGGI TUTTO

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    Enac: al via i lavori della 14esima Air Navigation Conference ICAO

    (Teleborsa) – La delegazione italiana guidata dal presidente Enac, Pierluigi Di Palma, e composta dal direttore generale Enac Alessio Quaranta, dal vicedirettore generale Enac Fabio Nicolai e dal rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Amb. Sergio Martes, ha partecipato alla quattordicesima edizione dell’Air Navigation Conference, organizzata a Montreal presso la sede dell’ICAO, che si concluderà il 6 settembre. Nel corso della Conferenza, dal tema “Performance Improvement Driving Sustainability”, verranno condotte discussioni tecniche volte alla definizione di una serie di raccomandazioni nei settori della navigazione aerea e della sicurezza da sottoporre al Consiglio ICAO. L’obiettivo – fa sapere Enac in una nota – è raggiungere un consenso globale sulle iniziative di miglioramento delle prestazioni che consentiranno all’ICAO, agli Stati membri e all’industria di affrontare le sfide ambientali e l’evoluzione delle operazioni e delle tecnologie aeronautiche.Nel corso della prima giornata, Di Palma, capo Delegazione, è intervenuto a supporto del documento “Need for a global framework for aviation safety data and intelligence management”, presentato nel corso dei lavori dalla Commissione europea, evidenziando che la definizione di un framework globale per la gestione dei dati e dell’intelligence, basato sull’aggregazione delle informazioni provenienti da diverse iniziative regionali, è fondamentale per colmare eventuali lacune informative e incrementare i livelli di safety dell’aviazione.I lavori della prima giornata sono stati preceduti dal primo Coordinamento europeo, presieduto da Quaranta, in qualità dipPresidente ECAC, con la partecipazione della Commissione europea e dei rappresentanti degli Stati membri dell’ECAC, per definire le priorità e le linee guida europee da seguire nel corso della Conferenza.Completano la delegazione italiana Marco Silanos, vice rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Yonara Capitani della Direzione Relazioni Istituzionali e Comunicazione, Donato Corrado, funzionario Enac presso la Rappresentanza italiana all’ICAO e Francesco Maria Bartimmo della Direzione Generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari del MIT. LEGGI TUTTO