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    Aeroporti, ACI Europe: “Piena ripresa traffico rinviata al 2025”

    (Teleborsa) – I volumi di passeggeri nel 2023 si attesteranno ancora al -9% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019) e, per una piena ripresa, bisognerà attendere il 2025 anziché il 2024 come era stato previsto in precedenza, nel maggio scorso. È quanto rileva Aci Europe, l’associazione dei gestori aeroportuali europei, nella previsione rivista del traffico passeggeri pubblicata oggi. “Il traffico passeggeri – afferma Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe – ha registrato una forte ripresa dalla scorsa primavera ed è stato finora molto resiliente di fronte ai crescenti venti contrari geopolitici ed economici. Tuttavia, ora ci aspettiamo che la ripresa del traffico passeggeri si stabilizzi andando avanti, con la tempistica spostata al 2025 prima che gli aeroporti europei tornino finalmente al punto in cui si trovavano prima che Covid-19 colpisse. L’anno prossimo, perderemo ancora 220 milioni di passeggeri, il che significa che i nostri volumi raggiungeranno solo i livelli del 2017. Tutto ciò riflette un mix di determinanti con più aspetti negativi che positivi, insieme a significativi rischi al ribasso”.Le continue tensioni geopolitiche e la guerra in Ucraina continueranno ad avere un impatto su diversi mercati nazionali e domineranno i rischi al ribasso. Anche il deterioramento della macroeconomia e le pressioni inflazionistiche dovrebbero pesare sulla domanda, con tariffe aeree che sono aumentate bruscamente nel terzo e quarto trimestre 2022. L’inflazione dei viaggi aerei passeggeri è a due cifre nell’Ue da oltre un anno, con i dati di ottobre 2022 che mostrano che i prezzi dei viaggi aerei passeggeri sono aumentati del +30,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento dei costi normativi si tradurrà anche in pressioni inflazionistiche sostenute sulle tariffe aeree. Sul fronte dell’offerta, anche la stretta gestione della capacità principalmente da parte dei vettori Full Service e la permanenza delle restrizioni di viaggio verso la Cina limiteranno ulteriormente la crescita del traffico. Allo stesso tempo, Aci Europe prevede che l’impatto di queste determinanti negative sul traffico passeggeri sarà parzialmente compensato da un certo grado di resilienza della domanda leisure e dalla continua espansione dei vettori Ultra-Low Cost. La fine della deroga alle bande orarie aeroportuali concessa alle compagnie aeree a partire dalla prossima estate dovrebbe anche allentare le pressioni sull’offerta. Tutti questi fattori avranno un impatto diverso sugli aeroporti a seconda della loro posizione, dimensione, posizione di mercato e modello di business. Ciò significa che le crescenti lacune nelle prestazioni del traffico che già vediamo in tutta la nostra impronta sono destinate a rimanere, almeno mentre ci muoviamo nell’anno a venire. “Prevediamo – evidenzia Jankovec – che diversi mercati aeroportuali, in particolare quelli che si affidano prevalentemente al turismo, supereranno i volumi di passeggeri pre-pandemia già dal prossimo anno. Ma molti altri non se la passeranno così bene e impiegheranno molto più tempo per recuperare. Nell’orizzonte più lungo, una volta che gli ultimi impatti Covid-19 saranno finalmente partiti, gli aeroporti europei dovranno affrontare livelli di rischio più elevati rispetto al passato. I nostri regolatori devono riflettere e tenere pienamente conto di questo”. LEGGI TUTTO

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    ADR, Troncone: “Su biocarburanti servono regole incentivanti”

    (Teleborsa) – Sul fronte della sostenibilità i biocarburanti sono oggi la “risposta” da mettere sul tavolo nel medio e lungo termine affinché nel 2050 il settore sia net zero. È quanto ha affermato oggi Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma (Adr) nel corso dell’evento “Gas e combustibili: bio si può – Nuova frontiera per l’industria del Sud”, organizzato su iniziativa della Fondazione Merita, in collaborazione con Eni, presso la Bioraffineria di Gela, sala Convegni Eni Corporate University.Riguardo ai carburanti sostenibili o green per l’aviazione – ha sottolineato Troncone – “siamo attivi ma vorremmo esserlo di più; è vero che la produzione sta salendo ma siamo lontani dai numeri che servirebbero. Qualcosa si muove ma siamo lontani: oggi la produzione è in quantità non adeguata. La domanda c’è, l’interesse anche, ma sono necessari un quadro di regole incentivanti ed una politica di vantaggi fiscali come avviene in America, dove ci sono sgravi fiscali. Stiamo chiedendo una politica di supporto come è stato fatto per il lancio delle rinnovabili dove c’è stata una campagna che ha avuto successo e qualcosa di simile lo vediamo anche per i biocarburanti”. “Adr, che ha siglato il Patto sulla decarbonizzazione, – ha aggiunto l’ad – sente, come tutta l’economia nazionale e mondiale, sente l’urgenza di sviluppi per il tema di sostenibilità e del raggiungimento del net zero: un Patto siglato con tutte le realtà del nostro settore e con tutti i nostri attori, Eni in primis, per concorrere alla transizione dell’aviazione. Questo Tavolo ha prodotto un primo monito, ovvero che è necessario fare sistema: per accelerare la strada della decarbonizzazione non servono posizioni ideologiche ma bisogna usare tutti le opportunità che scienze e tecnologia ci mettono a disposizione”.Il presidente di Adr, Claudio De Vincenti, ha evidenziato il ruolo del seminario odierno che “vuole essere quello di ragionare su un settore decisivo sulla strada della decarbonizzazione sui biogas e biocarburanti, e che possono svolgere un ruolo importante soprattutto per la politica industriale ed anche per il Mezzogiorno per le opportunità che ne possono derivare”. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, Consiglio Ue adotta decisione su obblighi compensazione emissioni

    (Teleborsa) – Il Consiglio ha adottato la decisione sulla notifica degli obblighi di compensazione previsti dal regime CORSIA (regime di compensazione e riduzione delle emissioni di carbonio del trasporto aereo internazionale), tesa a contribuire agli ambiziosi obiettivi globali di neutralità climatica. Gli Stati membri potranno infatti adempiere al loro primo obbligo annuale di notificare agli operatori stabiliti nell’Unione i rispettivi obblighi di compensazione, in linea con gli impegni internazionali assunti in sede di ICAO.Il regime CORSIA è un meccanismo globale per compensare le emissioni di CO2 del trasporto aereo internazionale adottato nel 2018 dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO), al quale gli Stati membri dell’UE si sono impegnati a partecipare fin dalla fase pilota, iniziata nel gennaio 2021.”L’UE attuerà ora il regime di compensazione obbligatoria delle emissioni di CO2, avvicinandosi così all’obiettivo di realizzare la neutralità climatica entro il 2050. Combattere i cambiamenti climatici è una responsabilità collettiva globale e l’UE sostiene pienamente gli sforzi multilaterali in seno all’ICAO volti a ridurre l’impatto climatico del trasporto aereo internazionale”, ha dichiarato Martin Kupka, ministro ceco dei TrasportiLa decisione sul regime CORSIA consentirà agli Stati membri di onorare i loro impegni internazionali e di adempiere ai loro obblighi di notifica conformemente alle norme stabilite dall’ICAO fino a quando nuove norme nel quadro della revisione dell’ETS per il trasporto aereo saranno adottate dai colegislatori e saranno recepite nel diritto degli Stati membri. LEGGI TUTTO

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    Trenitalia: “Carta Blu estesa anche agli assistiti INAIL”

    (Teleborsa) – Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, estende il diritto di beneficiare della Carta Blu – la tessera gratuita nominativa che riconosce ad alcune categorie di persone con disabilità il diritto di usufruire di condizioni agevolate per viaggiare sui treni in territorio nazionale – anche ai titolari di rendita Inail con assegno per assistenza personale continuativa (APC), riconosciuto dall’Istituto per inabilità o menomazioni derivanti da infortunio sul lavoro o malattia professionale. Dal 20 dicembre, infatti, per i titolari dell’assegno Inail per APC – fa sapere Trenitalia in una nota – è possibile richiedere in modo totalmente gratuito l’emissione della Carta Blu presso gli Uffici Assistenza e nelle biglietterie. Della durata di cinque anni, con possibilità di rinnovo a ogni scadenza per lo stesso periodo, la Carta Blu consente ai beneficiari di acquistare un unico biglietto per sé e per il proprio accompagnatore al prezzo intero previsto per i collegamenti regionali e per le Frecce, Intercity Notte e Intercity, in prima e seconda classe, nei livelli di servizio Business, Premium e Standard e nei servizi cuccetta o vagone letto.Per la fase di avvio del servizio l’Inail sta estraendo dai propri archivi i nominativi degli aventi diritto, ai quali sarà inviato direttamente a casa l’attestato di titolarità di assegno per APC, che deve essere presentato insieme al modulo di richiesta per il rilascio della Carta Blu. Per ottenere l’attestato anche è possibile rivolgersi alla sede dell’Istituto che gestisce rendita e assegno. “L’accordo con l’Inail – spiega la società – si inscrive nel percorso di interlocuzione costante con le associazioni e le federazioni di categoria e di inclusione nel sistema ferroviario, tracciato sia da Trenitalia che dal Gruppo FS, che si pone come obiettivo quello di rendere sempre più accessibili treni e infrastrutture, promuovendo una diffusa conoscenza sui temi legati alla disabilità”. LEGGI TUTTO

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    Mobilità, Ue: ok Commissione a 110 milioni per trasferimento merci su ferrovia

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, una sovvenzione diretta all’Italia da 110 milioni di euro per incoraggiare il trasferimento modale delle merci dalla strada alla ferrovia.Obiettivo del regime – spiega una nota – è promuovere il trasferimento modale del trasporto merci verso la ferrovia, la quale rappresenta un modo di trasporto più ecologico, e contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e della congestione stradale”. Nell’ambito del regime, l’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta.Il regime è aperto alle imprese che utilizzano servizi di trasporto ferroviario intermodale e/o trasbordato e agli operatori del trasporto multimodale che commissionano alle imprese ferroviarie treni che circolano con sistema di trazione elettrica. L’importo massimo dell’aiuto è di 2,5 euro per treno-km. Il livello di sostegno riflette i risparmi sui costi esterni del trasporto ferroviario rispetto al trasporto su strada. Il piano sarà in vigore fino al 31 dicembre 2027. La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 93 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e delle linee guida sugli aiuti di Stato alle imprese ferroviarie. La Commissione “ha ritenuto che il regime sia necessario e proporzionato per promuovere l’uso del trasporto ferroviario, che è meno inquinante del trasporto su strada e contribuisce a ridurre la congestione stradale”.La misura sarà pertanto vantaggiosa sia per l’ambiente che per la mobilità. Inoltre, la Commissione ha constatato che l’aiuto avrà un “effetto di incentivazione” in quanto i beneficiari non effettuerebbero lo spostamento nella stessa misura in assenza del sostegno pubblico. La Commissione “ha pertanto concluso che la misura contribuirà ad agevolare il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia, in linea con gli obiettivi della strategia dell’Ue per una mobilità sostenibile e intelligente e del Green Deal europeo. Secondo Bruxelles il regime è proporzionato, in quanto limitato al minimo necessario, e ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su tale base, la Commissione ha concluso che il regime italiano è in linea con le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato”. LEGGI TUTTO

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    Mesa, accordo con United Airlines. Chiude contratto con American Airlines

    (Teleborsa) – Mesa Air Group, vettore aereo regionale che opera con propri marchi o per conto di grandi partner, ha annunciato una significativa ristrutturazione delle sue operazioni con American Airlines e United Airlines, colossi dell’aviazione commerciale statunitense. Come risultato delle operazioni non redditizie in corso con American Airlines, guidate principalmente da salari più alti dei piloti, Mesa ha finalizzato una liquidazione consensuale delle sue operazioni con la compagnia. Inoltre, Mesa sta finalizzando un nuovo accordo quinquennale con United Airlines, che compenserebbe Mesa per i maggiori costi associati al volo su jet regionali. Il nuovo accordo coprirebbe tutti i voli esistenti di Mesa presso American e potrebbe aumentare a 38 velivoli CRJ-900, a seconda del numero di E-175 che Mesa sta operando.”Una volta finalizzato, il nostro accordo ampliato con United dovrebbe consolidare le nostre operazioni e, insieme ai nostri accordi modificati con le principali parti interessate, migliorare significativamente la nostra posizione finanziaria – ha commentato il CEO Jonathan Ornstein – Ancora più importante, dopo anni di riduzione del servizio alle comunità più piccole e rurali, questo accordo contribuirà a invertire la tendenza e si prevede che aggiungerà oltre 100 voli di jet regionali alla rete United”.Al 30 settembre 2022, Mesa gestiva o noleggiava una flotta di 158 aeromobili con circa 306 partenze giornaliere e 2.500 dipendenti. Mesa opera tutti i suoi voli come voli American Eagle, United Express o DHL Express in conformità ai termini degli accordi di acquisto di capacità stipulati con American Airlines, United Airlines e DHL. LEGGI TUTTO

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    ASPI, negli ultimi tre anni raddoppiato numero donne in posizione manageriale

    (Teleborsa) – Autostrade per l’Italia è una delle prime aziende del settore a ottenere una delle più importanti certificazioni per la parità di genere, la UNI/Pdr 125:2022 introdotta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), per il programma di Diversity Equity & Inclusion. L’attestazione – spiega l’azienda in una nota – conferma l’impegno di Autostrade per l’Italia nel garantire il riequilibrio di genere, attraverso un percorso strutturato e continuativo di rinnovamento per ridurre il gender gap e il gender pay gap. La società è infatti impegnata nell’adozione e attuazione di politiche, strategie e pratiche volte a garantire pari opportunità, puntando sul riconoscimento del merito con percorsi di crescita professionale, che rafforzano la presenza delle donne nei diversi ruoli dell’organizzazione in un settore in cui la presenza maschile è dominante.La certificazione di parità ha il principale obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policies e misure concrete per garantire un riequilibrio di genere, favorendo l’occupazione e l’empowerment femminile. Sei le aree dell’organizzazione messe sotto osservazione durante il processo di analisi – cultura e strategia, governance, processi del personale, opportunità di crescita in azienda neutrali per genere, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità – e 33 i KPI (Key Performance Indicator) qualitativi e quantitativi, per misurare e rendicontare il sistema di gestione aziendale per la parità di genere, con l’obiettivo di colmare gli eventuali gap e favorire un percorso ancora più virtuoso di empowerment delle donne.Il processo di valutazione di Autostrade per l’Italia è stato condotto da Bureau Veritas, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione, tra i primi enti ad accreditarsi presso Accredia per il rilascio di tale certificazione.”Il nostro Piano di trasformazione culturale e generazionale – sottolinea Gian Luca Orefice, direttore Human Capital, Organization & HSE di Autostrade per l’Italia – pone al centro oltre 9000 lavoratori di un Gruppo integrato lungo tutta la filiera dell’ingegneria e delle costruzioni, con l’obiettivo di promuovere qualunque forma di diversità e di diffondere un ambiente di lavoro inclusivo dove i talenti possano liberare le loro energie, in un processo di crescita diffusa e virtuoso e dove ci sia spazio per tutti soprattutto per le donne. L’obiettivo è portare oltre il 40% la componente femminile dei nuovi collaboratori e raddoppiare le posizioni di vertice coperte da donne grazie a programmi di accelerazione delle carriere femminili. È il tempo della centralità delle persone, inclusività e valorizzazione delle diversità sono elementi che fanno parte del profondo ripensamento del ruolo dell’impresa che si propone come infrastruttura sociale attenta a tutte le relazioni con gli stakeholder interni ed esterni”.”E con questa consapevolezza – prosegue Alessia Ruzzeddu, responsabile Welfare, Diversity, Equity & Inclusion Management del Gruppo ASPI – abbiamo messo in campo molteplici iniziative nell’ambito di un vasto ed ambizioso programma di DE&I che ci ha permesso di raggiungere due importanti traguardi: la certificazione di parità di genere (UNI/Pdr 125:2022), insieme alla attestazione del grado di maturità del framework D&I ai sensi dello standard internazionale ISO 30415 (ottenuta nel mese di maggio 2022), a conferma dell’impegno concreto nella promozione di un ambiente di lavoro inclusivo orientato a valorizzare il merito di ogni persona, e a sostenere l’empowerment femminile per uno sviluppo sostenibile e fortemente innovativo di un Gruppo che ha l’ambizione di affermarsi come leader europeo della mobilità sostenibile”.Questa rapida trasformazione ha consentito al Gruppo Autostrade per l’Italia di raggiungere importanti traguardi nelle politiche di valorizzazione dei talenti femminili: l’azienda conta oggi il 37% delle donne con una laurea STEM, percentuale cresciuta di oltre 7 punti nell’ultimo triennio; il 22% delle posizioni di responsabilità è ricoperto da donne, negli ultimi 3 anni c’è stato un raddoppio delle donne in posizioni manageriali. L’azienda ha anche definito una policy per garantire una sempre più numerosa rappresentanza femminile nei board di tutte le società del Gruppo; quanto alle retribuzioni non registra gender pay gap, anzi nelle ultime assunzioni di posizioni manageriali ne registriamo uno addirittura rovesciato con uno 3% a favore delle dipendenti donne. LEGGI TUTTO

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    ITA, Ferraris: “Possibili accordi commerciali. Non gestiamo compagnie aeree”

    (Teleborsa) – “Abbiamo le competenze per gestire i treni e da qui dobbiamo partire. Guardiamo al mondo del trasporto aereo con attenzione, in ottica commerciale, come abbiamo fatto recentemente firmando un accordo anche con Aeroporti di Roma”. Con queste parole Luigi Ferraris, Amministratore delegato del Gruppo FS Italiane ha commentato l’ipotesi di un intervento delle FS nella privatizzazione di ITA Airways. L’accordo con AdR – ha ricordato l’Ad di FS – “prevederà una piena integrazione del biglietto fra trasporto aereo e trasporto su rotaia. Stiamo portando avanti l’idea di avere un biglietto unico per un cliente che sale a Chicago e vuole andare a Napoli e potrà farlo direttamente, eseguendo tutte le pratiche di sbarco del bagaglio e di sdoganamento direttamente a Napoli”.”E’ chiaro che ormai tutti i mezzi di trasporto si devono parlare – ha proseguito Ferraris – però la gestione è diversa ed è evidente che le competenze per gestire una compagnia aerea non ce le abbiamo, facciamo un altro mestiere, dopodiché ci possono essere degli sviluppi commerciali interessanti che stiamo portando avanti a 360 gradi”.”Crediamo nell’integrazione del trasporto per i passeggeri e per le merci, ormai i vari vettori devono convergere su un’offerta sempre più integrata”, ha concluso il numero uno del0 Gruppo. Ferraris ha fornito anche qualche anticipazione sul bilancio 2022, confermando che è previsto un fatturato in crescita del 14% perchè quello che sta per chiudersi è stato “anno molto positivo”, mentre dal punto di vista della redditività, l’Ad ricorda che anche il Gruppo ha sentito gli effetti de caro energia, ma complici i maggiori volumi sarà in grado di chiudere con un utile consolidato, seppur controbilanciato dai contributi Covid ricevuti nel 2021 nell’ordine dei 600-700 milioni.Parlando infine delle gare del PNRR, Ferraris ha parlato di una rivisitazione del codice degli appalti e del processo di acquisizione, affermando che “questo è un tema sul quale si sta lavorando”, ma “c’è anche un tema legato inevitabilmente alla dinamica dei prezzi, che non è ancora risolta, perché il 2022 ha visto interventi importanti e si sta lavorando sul 2023 in modo da creare le condizioni per continuare ad aprire le gare”. “Abbiamo introdotto clausole bidirezionali – ha sottolineato – nel senso che siamo attualmente in una fase di bolla e penso che, fra qualche anno quando andremo a spendere, i prezzi saranno più bassi, quindi bisogna creare delle condizioni perchè ci possano essere anche delle rivisitazioni di prezzo al ribasso. Ci vuole più rapidità e flessibilità, ma mi sembra che da quesot punto di vista vedo molta spinta da parte del governo”. LEGGI TUTTO