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    American Airlines prevede 4° trim migliore delle attese su forte domanda

    (Teleborsa) – American Airlines, compagnia aerea statunitense, prevede che i ricavi totali del quarto trimestre 2022 aumenteranno dal 16% al 17% rispetto al quarto trimestre del 2019, un livello superiore alla sua previsione precedente dall’11% al 13%. Il margine operativo rettificato è atteso tra il 10,25% e il 10,5% nello stesso periodo, superiore alla precedente previsione del 5,5-7,5%. Inoltre, la società prevede di riportare utili rettificati per azione compresi tra 1,12 e 1,17 dollari, rispetto alla precedente guidance compresa tra 0,50 e 0,70 dollari.Il consensus, secondo dati Refinitiv, era per un utile per azione di 0,60 dollari su ricavi per 12,7 miliardi di dollari.American Airlines ha anche comunicato di aver raggiunto più della metà del suo obiettivo di ridurre il debito totale di 15 miliardi di dollari entro la fine del 2025, con un debito totale in calo di oltre 7,5 miliardi di dollari nei primi 18 mesi del programma.Durante il quarto trimestre, la compagnia ha volato per 66 miliardi di miglia totali di posti disponibili, in calo del 6,1% rispetto al quarto trimestre del 2019, vicino al punto medio della sua precedente previsione dal 5% al 7%.(Foto: Joshua Hanson / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    d'Amico esercita opzione di acquisto per MT High Freedom

    (Teleborsa) – d’Amico International Shipping (DIS), società attiva nel trasporto marittimo e quotata su Euronext STAR Milan, ha comunicato che la propria controllata operativa d’Amico Tankers D.A.C. ha esercitato la sua opzione di acquisto prevista dal contratto di noleggio a scafo nudo relativo alla MT High Freedom, una “MR” di portata lorda pari a 49.999 tonnellate costruita a gennaio 2014 presso Hyundai-Mipo, Corea del Sud, per un importo pari a 20,1 milioni di dollari.È previsto che d’Amico Tankers acquisisca la piena proprietà della nave ad aprile 2023. Ad oggi, la flotta DIS comprende 36 navi cisterna a doppio scafo (MR, Handysize e LR1, di cui 20 navi di proprietà, 8 a noleggio e 8 a noleggio a scafo nudo), con un’età media relativa alle navi di proprietà e a noleggio a scafo nudo pari a circa 7,6 anni.”Sono lieto di annunciare l’esercizio da parte di DIS di un’altra opzione di acquisto relativa ad una delle nostre navi a noleggio a scafo nudo – ha commentato l’AD Paolo d’Amico – Grazie a questa transazione, acquisiamo la piena proprietà della MT High Freedom, una MR moderna ed Eco, costruita nel 2014 da uno dei principali cantieri coreani, che nel 2018 avevamo venduto e ripreso in leasing e che, almeno per il momento, intendiamo lasciare priva di debito”. “Questa operazione ci consente pertanto di proseguire con il nostro piano di riduzione della leva finanziaria e del breakeven di DIS, incrementando al contempo la nostra flessibilità strategica”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti USA, ripartono attività dopo guasto FAA

    (Teleborsa) – Gli aerei tornano a volare negli aeroporti statunitensi dopo l’interruzione dei computer della FAA. “Le normali operazioni di traffico aereo stanno riprendendo gradualmente negli Stati Uniti a seguito di un’interruzione notturna del sistema di avviso alle missioni aeree che fornisce informazioni sulla sicurezza agli equipaggi di volo. Il ground stop è stato revocato. Continuiamo a esaminare la causa del problema iniziale”, ha detto FAA in un Tweet Cosa è successoGli Stati Uniti si sono svegliati con un guasto al sistema informatico della FAA. Il problema riguardava la trasmissione dei Notam (acronimo della dicitura inglese NOtice To AirMen), ovvero gli avvisi utilizzati dai piloti di aeromobili o elicotteri per essere aggiornati sulla situazione in un determinato aeroporto o in una determinata area di cielo.”Il Presidente è stato informato dal Segretario dei Trasporti sull’interruzione del sistema FAA. Non ci sono prove di un attacco informatico a questo punto, ma il presidente ha ordinato al Department of Transportation di condurre un’indagine completa sulle cause”, ha detto la portavoce della Casa Bianca. LEGGI TUTTO

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    Mobilità elettrica, Fondazione Symbola ed Enel presentano “100 Italian E-Mobility Stories 2023”

    (Teleborsa) – Dai grandi studi di design impegnati a ridefinire forme e stile dei veicoli del futuro, ai produttori di componenti chiamati ad alleggerire il peso dei veicoli grazie all’impiego di nuovi materiali (come leghe leggere, alluminio e titanio al posto dell’acciaio) fino ai produttori di veicoli, anche piccoli, per le diverse forme di mobilità che nel frattempo sono emerse, prime tra tutte il car sharing. Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way raccolgono e raccontano l’esperienza di cento eccellenze dell’e-Mobility Made in Italy, nella quarta edizione dello studio “100 Italian E-Mobility Stories 2023” presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Francesco Starace, amministratore delegato Enel; Elisabetta Ripa, responsabile Enel X Way; Pietro Gorlier, amministratore delegato Comau e da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy il cui intervento è stato letto nel corso dell’evento. All’evento hanno inoltre preso parte Silvia Bodoardo, professore ordinario del Politecnico di Torino; Francesco Ausiello, referente dei progetti strategici di ART-ER e Cristina Favini, chief design officer & strategist Logotel. Attraverso le storie di imprese, centri di ricerca e associazioni che, nel proprio segmento, stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità elettrica emerge il ruolo di primo piano occupato dall’Italia nella rivoluzione della mobilità sostenibile.Come emerge dallo studio, la mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed efficiente. Un settore che proprio nella delicata fase economica che stiamo attraversando vede confermati gli investimenti da parte delle case produttrici e dell’Europa attraverso il Green Deal che è uno degli assi principali della ripartenza. L’evoluzione della tecnologia, la necessità di ridurre gli impatti, la crisi climatica e gli effetti sulla salute umana della mobilità tradizionale nelle megalopoli del mondo, il moltiplicarsi delle politiche e gli ingenti investimenti delle case automobilistiche fanno affermare con fondato ottimismo che siamo a un punto di svolta per la mobilità elettrica. Negli ultimi anni gli italiani hanno visto progressivamente crescere le colonnine di ricarica, le automobili ibride ed elettriche circolanti, ma soprattutto e-bike e monopattini elettrici che ormai fanno parte del nostro paesaggio urbano. “Le 100 storie di imprese, associazioni e centri di ricerca rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica – ha affermato Realacci – e ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Fondazione Symbola ed Enel ci dice anche che il nostro Paese ha tutte le condizioni per affrontare le crisi. Occorre costruire insieme – con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come afferma il Manifesto di Assisi – un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive. Un percorso per superare le crisi che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l’economia orientandola verso un nuovo futuro. Il percorso che raccontano è spesso statoavviato dalle imprese senza un adeguato accompagnamento pubblico. È ora di recuperare questo ritardo”.”Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola, giunto alla quarta edizione, racconta una tra le filierepiù innovative e dinamiche del Paese – ha dichiarato Starace –. La strada del cambiamento è tracciata come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che con talento e passione sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica e, in linea con i principi del Manifesto di Assisi, contribuiscono a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita”. La diffusione di auto elettriche nel mondo cresce rapidamente – Attualmente nel mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di veicoli elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici e stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie BEV (Battery Electric Vehicle). I principali mercati sono la Cina e l’Europa, quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (ECV) rispetto al 2020 e ha visto a dicembre le vendite di auto elettriche sorpassare per la prima volta quelle dei veicoli diesel. La Germania si conferma il principale mercato europeo, con 682 mila immatricolazioni, seguita da Regno Unito (306 mila) e Francia (303 mila). Il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. Guardando alle immatricolazioni delle auto BEV da gennaio a ottobre 2022, il mercato italiano registra 39.400 unità, con la Fiat 500E ancora in cima alla top 5 delle BEV più vendute nel nostro Paese (5.585 unità ad ottobre 2022).L’Italia può essere in prima fila – In questo nuovo mercato l’Italia, come raccontato nel presente rapporto, può avere un ruolo di primo piano avendo un ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera: dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici. Nella componentistica troviamo il cuore pulsante di questa filiera, in cui le nostre aziende creano, prototipano e realizzano motori, statori, freni, elettronica e componentistica, fino a scocche e pacchi batterie con la presenza di un Battery Hub dedicato per l’assemblaggio a Torino. Ma anche designer, chiamati in tutto il mondo a ripensare le nuove forme della mobilità elettrica. Non mancano, per arrivare alle forme più avanzate di mobilità, i servizi di sharing, le multiutility, le soluzioni per la ricarica, le relative app e la comunicazione e gli studi di associazioni a supporto della filiera. In Italia avanzano progetti per la realizzazione di gigafactory: oltre allo stabilimento FIB Teverola 2, nel casertano, che dovrebbe aggiungersi all’omonima centrale dalla capacità produttiva di 350 MWh, sono in sviluppo i progetti di Italvolt, che a regime ospiterà 3 mila dipendenti e sorgerà nell’ex Olivetti di Scarmagno, nella provincia di Torino, e quello di Automotive CellsCompany (ACC), joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che mira ad una produzione di almeno 120 GWh entro il 2030 con una nuova gigafactory negli ex stabilimenti Stellantis in provincia di Campobasso, a Termoli. Come dimostra “100 Italian E-Mobility Stories”, le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sono pronti e stanno affrontando la sfida della nuova mobilità. L’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrico di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare. Leggendo le storie del rapporto si evidenzia la crescita della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride: nel 2019 rappresentavano solo lo 0,1% della produzione complessiva di autovetture, mentre nel 2021 superano il 40%. Ma anche la produzione di mezzi dell’ultimo miglio, complice lo sharing e l’accelerazione del digitale nella creazione di app e servizi di gestione. Si evidenzia una forte crescita della produzione made in Italy di e-bike, mentre i monopattini elettrici si sono oramai attestati come veicolo condiviso più diffuso in Italia: nel 2021, 1 veicolo su 3 in sharing nel nostro Paese è un monopattino elettrico e diventano addirittura 9 su 10 se escludiamo le automobili.Le 100 storie raccontate – 1000 Miglia, Acea Innovation, Alkè, Alma mater studiorum – Università di Bologna, Alpitronic, ANFIA, Angelantoni Test Technologies, ART-ER, Askoll EVA, Atala, Atlante, Be Charge, Benevelli, BeonD, Bitron, Bonfiglioli, Brembo, Cecomp, CNR, Cobat, COMAU, Corrente, DACA-I Powertrain Engineering, Daze Technology, Ducati, Duferco Energia, e-GO! Drivalia (ex LeasysGo), E-Lectra, Edison next, Eldor, Elettricità Futura, ENEA, Energica Motor Company, Estrima, Eurogroup lamination, FAAM, Ferrari, FIVE – Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici, Flash Battery, Free To X, Free2Move eSolutions, Generali, Gewiss, Green Energy Storage, Gruppo A2A, Gruppo Hera, IIT, IMA ATOP, Industria Italiana Autobus, Iren, Italdesign, Italmatch Chemicals, Iveco, JRC – Joint Research Centre di Ispra, Ewiva, Kyoto Club, Legambiente, Linky Innovation, Loccioni, Logotel, Manz Italia, Marposs, Marsilli, Maserati, Mavel EDT, Metelli Group, MIDAC Batteries, Motus-E, Neogy, NITO – Nuova Industria Torinese, Piaggio, Pininfarina, Pirelli, Podium Advanced Technologies, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Privè, Rampini Carlo, RESSOLAR, Route220, RSE, S&h, Scame Parre Sifà, Stellantis, STMicroelectronics, Streparava, Targa Telematics, Tecnobus Industries, Terna, The European House – Ambrosetti, To Move, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Pavia, Università di Palermo, Università di Pisa, Vaielettrico, Vaimoo (ex Sitael). 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    USA, aerei a terra dopo guasto FAA. Casa Bianca: non è cyberattacco

    (Teleborsa) – La Federal Aviation Administration (FAA), che sovraintende ogni aspetto riguardante l’aviazione civile negli Stati Uniti, ha ordinato a tutti i voli statunitensi di ritardare le partenze fino alle 9:00 Eastern Time (le ore 15:00 italiane), con le compagnie aeree che avevano già iniziato a bloccare i voli.Gli Stati Uniti si sono infatti svegliati con un guasto al sistema informatico della FAA. Il problema riguarda la trasmissione dei Notam (acronimo della dicitura inglese NOtice To AirMen), ovvero gli avvisi utilizzati dai piloti di aeromobili o elicotteri per essere aggiornati sulla situazione in un determinato aeroporto o in una determinata area di cielo.Alle 13:29 la FAA ha affermato di stare “ancora lavorando per ripristinare completamente il sistema di avviso alle missioni aeree a seguito di un’interruzione”, mentre in un aggiornamento precedente aveva evidenziato che “le operazioni in tutto il sistema dello spazio aereo nazionale sono interessate”.”Il Presidente è stato informato questa mattina dal Segretario dei Trasporti sull’interruzione del sistema FAA – ha detto la portavoce della Casa Bianca – Non ci sono prove di un attacco informatico a questo punto, ma il presidente ha ordinato al Department of Transportation di condurre un’indagine completa sulle cause”.Più di 1.100 voli all’interno, in entrata e in uscita dagli Stati Uniti sono stati ritardati e più di 90 sono stati cancellati, secondo FlightAware, una sito di monitoraggio dei voli.United Airlines ha dichiarato di aver temporaneamente ritardato tutti i voli nazionali, mentre American Airlines ha affermato che la situazione “ha un impatto su tutte le compagnie aeree” e che “stava lavorando con la FAA per ridurre al minimo l’interruzione delle nostre attività e dei nostri clienti”.Il vettore irlandese Aer Lingus, la tedesca Lufthansa e la francese Air France hanno affermato di continuare a operare voli da e per gli Stati Uniti.Un totale di 21.464 voli sono programmati per partire dagli aeroporti degli Stati Uniti mercoledì con una capacità di carico di quasi 2,9 milioni di passeggeri, secondo i dati di Cirium. LEGGI TUTTO

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    AutospedG (gruppo Gavio) acquisisce Aldo Ferrari Trasporti

    (Teleborsa) – G&A, società leader nel settore dei trasporti di prodotti petroliferi rete ed extrarete, ha siglato un accordo per l’acquisizione della maggioranza del capitale di Aldo Ferrari Trasporti – FA Chemical Logistic, azienda lodigiana che opera dal 1961 nel campo della logistica per trasporti di prodotti chimici, petrolchimici e dei rifiuti industriali. FA Chemical Logistic, con un fatturato di circa 25 milioni di euro nel 2021, opera attraverso circa 350 mezzi di proprietà, conta circa 110 dipendenti e ha 4 sedi in Italia e una nel Nord Europa (Anversa).L’operazione consentirà a G&A – controllata dal gruppo AutospedG (gruppo Gavio) e partecipata dalla famiglia Agogliati – di diversificare la gamma di prodotti trasportati e di posizionarsi tra gli operatori leader anche nel settore del trasporto di prodotti chimici.La struttura dell’operazione prevede l’acquisto da parte di G&A dell’80% del capitale della società, mentre i soci storici della Famiglia Ferrari manterranno il restante 20%.”Siamo entusiasti di entrare nel settore dei trasporti di prodotti chimici e di poter supportare, in qualità di partner industriale di lungo periodo, FA Chemical Logistic che la famiglia Ferrari, grazie alla sua visione e capacità imprenditoriale, ha guidato con grande successo negli ultimi 60 anni”, ha commentato Luca Giorgi, amministratore delegato di AutospedG. LEGGI TUTTO

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    Noleggio a lungo termine, contratti crescono a doppia cifra in 2022

    (Teleborsa) – Il noleggio a lungo termine di autovetture è cresciuto del 15,8% nel 2022, con un totale di 617.776 contratti registrati. Lo rende noto l’UNRAE spiegando che la ripartizione tra le due macro-aree di utilizzatori vede la quota maggioritaria dell’85,2% sempre appannaggio delle Società, titolari di 526.606 contratti (+16,3% sul 2021), e la restante quota del 14,8% a favore degli utilizzatori Privati, che con 91.170 contratti crescono del 12,8% sull’anno precedente.Il diesel continua ancora ad essere l’alimentazione preferita fra quasi tutti gli utilizzatori del noleggio a lungo termine, anche se il trend generale è in costante discesa a vantaggio soprattutto delle ibride (HEV), in crescita in tutti i canali, e dei tradizionali motori a benzina. A utilizzare i diesel più di tutti sono sempre le Aziende non automotive (dove questa alimentazione raggiunge il 63,9% di quota), mentre nei motori a benzina prevalgono le Società di noleggio a breve (39,5% di quota). La regione dove si fa il maggiore ricorso al noleggio a lungo termine sul totale Italia è la Lombardia (31,2% dei contratti), seguita da Lazio (13,9%) e Piemonte (13,3%). Ma la Calabria ha il primato dei contratti nel canale degli utilizzatori Privati (39%), seguita da Puglia (30,9%) e Molise (29,9%) che supera di poco la Campania (29,7%). Napoli (30%) e Bari (27,6%), dove pesano gli alti costi delle assicurazioni, mantengono il primato fra le province.(Foto: © Brasoveanu George Bogdan/123RF) LEGGI TUTTO

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    Aeroporto Bologna: 8,5 milioni di passeggeri nel 2022, -9,7% sul 2019

    (Teleborsa) – Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, società quotata su Euronext STAR Milan che gestisce lo scalo aeroportuale bolognese, ha registrato 8,5 milioni di passeggeri nel 2022, in aumento del 107,1% sul 2021 e in calo del 9,7% sul 2019, ultimo anno pre-Covid. La società evidenzia che, dopo due anni molto difficili, l’andamento del traffico aereo ha registrato un progressivo miglioramento a partire dalla primavera. In particolare, i dati dei passeggeri mensili sono passati dal -50,6% di gennaio 2022 su gennaio 2019 al +2,4% di giugno 2022 su giugno 2019, con dati in crescita per tutta la stagione estiva, per poi tornare a calare negli ultimi due mesi dell’anno.In particolare, nel 2022 i passeggeri su voli nazionali sono stati 2.217.001, in crescita del 44,3% sul 2021 e del 13,2% sul 2019, mentre i passeggeri su voli internazionali – più penalizzati dalle limitazioni agli spostamenti e con una ripresa più lenta in quanto maggiormente influenzata da dinamiche globali – sono stati 6.268.289, in aumento del 144,8% sul 2021, ma ancora in calo del -15,7% sul 2019.I movimenti aerei annuali sono stati 65.505, in crescita del 72,3% sul 2021 e in calo del 10,1% sul 2019, mentre le merci trasportate per via aerea sono state 42.926 tonnellate in crescita sia rispetto al 2021 (+10,5%) sia rispetto al 2019 (+12,9%). “Il cargo si conferma quindi il settore in cui il Marconi ha reagito meglio alla crisi pandemica, grazie anche alla vitalità del sistema economico del territorio”, si legge in una nota.Nella classifica delle destinazioni “più volate” nel 2022 ci sono Catania, Barcellona e Palermo ai primi tre posti. Seguono: Madrid, Parigi Charles de Gaulle, Bari, Tirana, Brindisi, Londra Heathrow e Francoforte. Si evidenzia, rispetto al 2021, un progressivo ritorno di mete internazionali e business, rispetto a quelle in prevalenza nazionali che hanno caratterizzato gli ultimi anni.Con riferimento ai dati del solo mese di dicembre 2022, i passeggeri complessivi sono 577.974, pari ad una crescita del 23,3% sullo stesso mese del 2021, ma in calo del 18,4% su dicembre 2019. I passeggeri su voli nazionali sono stati 142.557 (-10,0% sul 2021 e -5,4% sul 2019), quelli su voli internazionali 435.417 (+40,3% sul 2021 e -21,9% sul 2019). LEGGI TUTTO