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    Trasporti, Cingolani: “Decarbonizzazione solo con auto elettrica rallenta transizione ecologica”

    (Teleborsa) – “Che l’elettrificazione dei trasporti sia un processo irreversibile su cui siamo tutti d’accordo senza se e senza ma credo sia superfluo sottolinearlo. L’Europa stabilisce un grande target di decarbonizzazione insieme alle grandi organizzazioni internazionali, come ridurre i gas serra del 55% al 2030 rispetto al 1990 e questo va bene, però la stessa commissione europea non può pretendere di dire che quel target si raggiunge in un solo modo, nel caso specifico dei trasporti con l’auto elettrica”. È quanto ha affermato Roberto Cingolani, fisico ed ex ministro della Transizione ecologica del governo Draghi, intervenuto oggi a Focus Economia di Sebastiano Barisoni su Radio 24. “Bisogna stare molto attenti, nessuno si è opposto all’elettrificazione delle auto, anzi. Stiamo tutti lavorando per cambiare la filiera, per cambiare i modelli produttivi – prosegue Cingolani –. Chi dice solo con l’auto elettrica in realtà sta rallentando la transizione ecologica. In Europa ci sono 400milioni di veicoli e una grossa percentuale è inquinante, non è nemmeno euro 6″.”In Europa – ha detto Cingolani commentando l’idea di puntare tutto sull’auto elettrica per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione – c’è una differenza di reddito pro-capite che va dai 115mila euro annui del cittadino Lussemburghese agli 8600 del bulgaro. Siccome oggi un’auto elettrica costa, a parità di categoria, 15mila euro in più dell’equivalente endotermica, se l’Europa pretende di dire che si arriva a questa decarbonizzazione per il 2030/2035 ma solo con auto elettrica comincia a a creare una discriminazione paurosa. Il cittadino lussemburghese si compra l’auto elettrica con 6 mesi di stipendio, il bulgaro con 6 anni di stipendio. Questo è un ambientalismo da ricchi, che crea discriminazione. Chi ha la macchina euro 2 o euro 3 in Europa non è che ce l’ha perché gli piace inquinare, ce l’ha perché non ha i soldi per cambiarla. Esistono delle tecnologie che consentono di decarbonizzare anche le vecchie automobili, nel caso specifico è l’esempio dei sintetic fuel, che sono costosi, vanno incentivati come si incentiva qualsiasi cosa che va per l’ambiente ci mancherebbe. Quello che ha detto l’Italia e che ha appoggiato la Germania con la stessa logica è: benissimo l’elettrico, ma nel frattempo consentiamo anche a quelli che non hanno i soldi di decarbonizzare. La posizione di neutralità tecnologica dice: ‘utilizziamo qualunque mezzo tecnologico abbiamo che consenta a chiunque al meglio delle proprie possibilità di decarbonizzare’. Come si fa ad essere contro a una cosa del genere?”.”Abbiamo – ha detto Cingolani – una geografia lunga 1330 km e larga 250, ben diverso è un paese a geometrica circolare a quadrata, dove si arriva da punto a punto con un pieno elettrico, in Italia no. Io guido un’ibrida perché comunque sono attento alla produzione di gas serra. Non posso comprare un’auto elettrica perché non ho dove ricaricarla vicino a casa e perché purtroppo per il tipo di vita che faccio io come guidatore non mi consente degli spostamenti in tempi ragionevoli, preferisco andare in treno. Detto ciò, l’Italia ha un piano nel PNNR di mettere 27mila colonnine nei prossimi 5 anni, non deve perdere un secondo sull’elettrificazione, sta accelerando molto sulla produzione di energia rinnovabile, deve mantenere gli impegni presi e deve predisporre il futuro della mobilità elettrica. Però l’Italia su 35 milioni di autoveicoli ne ha una dozzina che sono meno di euro 6. Mentre noi predisponiamo tutto, a questi italiani – ha concluso Cingolani – possiamo dare l’opportunità di decarbonizzare i loro autoveicoli?”. LEGGI TUTTO

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    Pink Motor Day 2023, UNRAE: “Legame fra le donne e auto si conferma solido anche nel 2022”

    (Teleborsa) – Due auto su cinque vendute negli ultimi tre anni sono state acquistate da una donna. Nel 2022 le autovetture acquistate dalla componente femminile sono state il 41,6% del totale, sostanzialmente stabile rispetto al 43% del 2021. “Anche se il trend di progressivo incremento delle acquirenti di auto nuove si è fermato, il legame fra le donne e l’automobile si conferma solido anche nel 2022, soprattutto se si considera che la quota potrebbe essere anche più alta se si potessero includere anche le donne che utilizzano vetture intestate agli uomini”. È quanto ha affermato Cristiana Petrucci, responsabile del Centro Studi e Statistiche di UNRAE, presentando il 9 marzo scorso i dati aggiornati al Pink Motor Day, l’evento annuale dedicato alla mobilità al femminile.Nella scelta delle motorizzazioni fra le automobiliste la leadership, diversamente dal mercato maschile dove è passata alle ibride, spetta ancora alle auto a benzina con una quota più o meno stabile al 36,8%, 20 punti in meno rispetto al 57% del 2019. Prosegue invece la corsa delle ibride che salgono al 35,4%, mentre continua la discesa delle diesel sotto il 10%, superate al terzo posto dalle auto a Gpl (13,2%). “È prevedibile nel prossimo anno il posizionamento delle ibride al primo posto anche fra le donne come già accaduto nel mercato maschile, dove però – prosegue Petrucci – il sorpasso è avvenuto a spese del diesel, sceso più velocemente per le stringenti normative ambientali”. Quanto all’età delle acquirenti, la fascia 46-55 anni resta la più rappresentativa a quota 27,1%, seguita dalla fascia 30-45 anni al 26,4% e al terzo posto si confermano le 56-65enni col 22,4%. Le over 65 pur in calo al 15,2% sono salde al quarto posto, mentre le più giovani 18- 29enni risalgono al 9% dopo aver perso oltre un punto nel 2021. Sul fronte maschile, le tre classi intermedie di età presentano una quota molto allineata fra loro (intorno al 23%), mentre rispetto alle donne risultano molto più rappresentativi gli over 65 con il 22,1%. Si vanno uniformando con quelli maschili i gusti in fatto di tinta della carrozzeria. E allora il grigio, che sale al 35,4%, è ormai il colore preferito e il bianco, che in passato deteneva la leadership, ora è al secondo posto ma in calo al 22,8%. Sul terzo gradino del podio c’è il nero che sale a quota 13,6%, seguito nell’ordine dall’azzurro/blu in discesa all’11,9% e dal vivace rosso stabile all’11,1%.In rialzo il prezzo medio delle auto nuove, sia quelle acquistate dalle donne che dagli uomini. Le prime, come tradizione, hanno però speso di meno, in linea con la differenza dimensionale dei modelli scelti (l’84% acquista auto dei segmenti A e B contro il 63% nel mondo maschile) e in media 22.400 euro per un’auto nuova acquistata nel 2022, contro circa 28.500 euro spesi dagli uomini.In conclusione, sul totale del parco auto circolante a privati in Italia a fine 2022, il 40% è posseduto da donne (che in relazione alla popolazione totale over 18 anni sono il 52%), e inoltre, più della metà delle auto guidate da donne sono a benzina (52,1%) e circa il 35% sono diesel, mentre al contrario la metà degli uomini guida una diesel e il 39% un’auto a benzina. Nel 2021, infine, le donne che hanno preso la patente, secondo i dati più aggiornati del Ministero dei Trasporti, sono state oltre 454.800 (il 37% del totale neopatentati).(Foto: birdlkportfolio | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Atlante per To Dream: oltre 130 punti di ricarica rapida e ultra-rapida per l'urban district di Torino

    (Teleborsa) – Atlante, la società del Gruppo NHOA dedicata all’infrastruttura di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici, diventa partner esclusivo per l’elettrificazione di To Dream di Torino, il più importante progetto di riqualificazione dell’intero Piemonte: un innovativo urban district che rappresenta l’avanguardia dell’integrazione tra shopping, intrattenimento, cultura, sport, servizi, uffici e ospitalità. Ad accogliere i primi clienti il giorno dell’inaugurazione ci saranno i punti di ricarica quick, rapida e ultra-rapida fino a 300kW di Atlante, pronti ad offrire la migliore esperienza di ricarica del torinese.Promosso dall’immobiliare Romania Sviluppo e a firma degli architetti di Lombardini22, To Dream nasce dalla riqualificazione dell’ex area industriale Michelin di Torino, con l’obiettivo di diventare il più grande polo d’attrazione della città: da chi si sposta per affari, alle famiglie, passando per i turisti e gli amanti del design, con un concept di livello internazionale. Questo nuovissimo urban district si estenderà su un’area di 270mila metri quadrati, all’interno dei quali si alterneranno aree verdi, boutique di design, ristoranti internazionali, un’arena per eventi, sale cinema, palestre e persino una struttura alberghiera a 4 stelle. Situato in una zona di forte passaggio e altamente strategica di Torino, To Dream si trova in una posizione chiave, all’uscita dell’autostrada A4 Torino-Venezia, una delle tratte più importanti per la mobilità italiana nonché di fondamentale collegamento con la Francia tramite il traforo del Frejus. La presenza di un hub che intercetta tutte le esigenze di ricarica, dal destination charging all’ultra-rapida, rappresenta un valore aggiunto sia per To Dream che per i viaggiatori verso Milano o la Francia che potranno fruire dei servizi mentre si ricarica il veicolo. Grazie alla sua collocazione a forte intensità di traffico, ai 4mila posti auto e all’utilizzo di pannelli fotovoltaici che produrranno energia una volta e mezzo superiore al fabbisogno dell’intero complesso, To Dream rappresenta un’icona per la rete di Atlante, con oltre 130 punti di ricarica rapida e ultra-rapida alimentati al 100% da energia pulita direttamente prodotta nello stesso luogo.Atlante installerà sia nei parcheggi coperti che scoperti, stazioni di ricarica fino a 300kW adatte a ogni tipologia di veicolo elettrico. L’hub di ricarica sarà gestito dall’energy management system proprietario di Atlante che permette di fornire il miglior servizio di ricarica attraverso il perfetto bilanciamento tra energia solare e potenza di rete, permettendo inoltre la possibilità di integrazione con sistemi di accumulo. “Questi 130 punti di ricarica a To Dream rappresentano un’accelerazione importante nell’elettrificazione di uno dei più grandi snodi autostradali italiani, al centro della direttrice tra Milano, Torino e la Francia. Siamo orgogliosi – ha commentato Stefano Terranova, CEO di Atlante – di poterlo realizzare presso un polo commerciale iconico, il più grande progetto di riqualificazione urbana dell’intero Piemonte, e di poterlo alimentare integralmente con energia pulita prodotta direttamente sul posto”. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Bologna, a febbraio 535.395 passeggeri (-9,1% su 2019)

    (Teleborsa) – Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, società quotata su Euronext STAR Milan che gestisce lo scalo aeroportuale bolognese, ha registrato a febbraio 535.395 passeggeri, che evidenziano un incremento importante sullo stesso mese del 2022 (+35,9%), ma che rappresentano anche un arretramento del 9,1% rispetto a febbraio 2019. Nel dettaglio, i passeggeri su voli nazionali sono stati 127.477 (-0,7% sul 2022 e -7,7% sul 2019), mentre i passeggeri su voli internazionali, a quota 407.918, sono risultati in forte crescita sul 2022 (+53,6%) e in calo (-9,5%) sul 2019.I movimenti aerei del mese sono stati 4.238, in aumento sul 2022 (+20,8%), ma ancora inferiori rispetto al 2019 (-15,4%). Più stabili i volumi di merci trasportate per via aerea, pari a 3.335 tonnellate, in calo del 2% sul 2022 e in crescita del 4,5% sul 2019.Le mete preferite di febbraio 2023 sono state: Catania, Barcellona, Madrid, Parigi Charles de Gaulle, Tirana, Palermo, Londra Heathrow, Bucarest, Istanbul e Francoforte.Considerando i primi due mesi, i passeggeri sono stati 1.125.484 (in crescita del 58,4% sul 2022 e in calo dell’8,5% sul 2019), con 8.882 movimenti complessivi (+26,2% sul 2022 e -14,4% sul 2019), mentre le merci trasportate sono state 6.656 tonnellate (+0,4% sul 2022 e +2,4% sul 2019). LEGGI TUTTO

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    ACI World: per sesto anno consecutivo Fiumicino “Best Airport”

    (Teleborsa) – Per il sesto anno consecutivo, ACI World ha assegnato il prestigioso riconoscimento “Best airport over 40 millions passengers in Europe” all’aeroporto di Fiumicino, arrivato sulla base dei risultati del sondaggio “Airport service Quality 2022”, il programma internazionale di rilevazione della soddisfazione dei passeggeri sviluppato dall’organizzazione in oltre 300 aeroporti in tutto mondo.In particolare, lo scalo romano ha ottenuto nel 2022 4 awards su 5 totali previsti: “Miglior aeroporto sopra i 40 milioni di passeggeri”, “Aeroporto con il personale più dedicato”, “Aeroporto più gradevole” ed “Aeroporto più pulito”. Riconoscimenti che evidenziano ulteriormente il “livello di eccellenza” raggiunto dal Leonardo da Vinci in termini di soddisfazione per i servizi offerti ai Passeggeri. Proprio di recente sono stati attivati i nuovi controlli di sicurezza per portare nel bagaglio a mano liquidi anche superiori ai 100 ml, oltre che computer, tablet e telefonini senza necessità di estrarli e separarli dalla valigia e il QPass, il servizio gratuito che consente di prenotare un appuntamento ai varchi di sicurezza per usufruire di ingresso e percorso dedicati.I voti espressi dai passeggeri hanno consentito all’aeroporto di Roma Fiumicino di posizionarsi per sei volte consecutive (dal 2017 al 2022), in vetta alla classifica tra gli aeroporti europei con più di 40 milioni di passeggeri all’anno. LEGGI TUTTO

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    ITA, Spohr (Lufthansa): negoziati costruttivi, mercato italiano “strategico”

    (Teleborsa) – “Il mercato italiano è strategico per noi e l’investimento in ITA è fondamentale”. Lo ha detto l’ad di Lufthansa, Carsten Spohr, durante la conferenza stampa annuale, parlando delle trattative col Tesoro sull’acquisto di una quota di minoranza di ITA e sottolineando che “puntiamo a rendere ITA redditizia nel giro di pochi anni”. “Sono negoziati in esclusiva, stanno andando bene, sono costruttivi ma non posso dire altro”, ha detto Spohr spiegando che “L’acquisto di ITA non solo porterà benefici a ITA ma anche a Lufthansa e all’economia italiana e per questo che questa trattativa deve continuare ad essere costruttiva ed orientata a trovare una soluzione”, ha sottolineato l’a.d. “A tempo debito, quando saremo pronti col governo italiano e con ITA, riferiremo”. Spohr ha anche sottolineato che “l’acquisto di ITA al momento ha la precedenza ma non chiuderemo gli occhi davanti ad altre opportunità di consolidamento”, in risposta a una domanda su un eventuale interesse anche per Air Portugal (Tap). Lufthansa che ha quasi raddoppiato i suoi ricavi a 32,8 miliardi di euro nell’anno finanziario 2022 (anno precedente: 16,8 miliardi).”Lufthansa è tornata – ha commentato nelle scorse ore il CEO Spohr – In un solo anno abbiamo raggiunto una svolta finanziaria senza precedenti. Con un utile operativo di 1,5 miliardi di euro, il gruppo ha ottenuto un risultato molto migliore del previsto. La domanda di viaggi aerei rimane elevata nel 2023″.In totale, sono stati accolti a bordo 102 milioni di passeggeri, più del doppio rispetto al 2021 (47 milioni). La capacità offerta dalle compagnie aeree passeggeri del gruppo Lufthansa è stata del 72% rispetto all’anno pre-crisi del 2019. LEGGI TUTTO

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    Carsten Spohr confermato CEO Lufthansa fino al 2028

    (Teleborsa) – Carsten Spohr è stato confermato nel ruolo di chief executive officer di Lufthansa per altri cinque anni. Insieme al suo, il consiglio di sorveglianza ha prolungato fino al 2028 la funzione di direttore finanziario a Remco Steenbergen.Spohr, ingegnere e pilota, ha 56 anni e ha guidato Lufthansa dal 2014, facendole superare il crollo della domanda innescato dalla pandemia. Il suo contratto è stato prorogato fino alla fine di dicembre 2028.Steenbergen ricopre il ruolo di direttore finanziario di Lufthansa dal 2021. Anche il suo contratto è stato prorogato fino alla fine di dicembre 2028. LEGGI TUTTO

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    UE, approvato piano aiuti Germania a ferrovie elettriche da oltre 1 miliardo di euro

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato il piano della Germania da 1,1 miliardi di euro per compensare gli operatori del trasporto ferroviario che utilizzano la trazione elettrica nel contesto del recente aumento dei prezzi dell’elettricità. È quanto fa sapere l’esecutivo comunitario in una nota. La misura contribuirà a garantire che il settore ferroviario rimanga competitivo preservando al contempo le prestazioni ambientali delle ferrovie elettriche, in linea con gli obiettivi della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente della Commissione e del Green Deal europeo.L’aiuto assumerà la forma di riduzioni mensili delle bollette dell’elettricità degli operatori del trasporto ferroviario di merci e passeggeri. I fornitori di energia elettrica saranno quindi rimborsati dallo Stato tedesco solo per il sostegno economico fornito agli operatori del trasporto ferroviario. Il regime coprirà l’elettricità consumata tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.”Questo piano da 1,1 miliardi di euro – ha affermato la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Margrethe Vestager – consentirà alla Germania di supportare la trazione elettrica che rappresenta una modalità di trasporto più sostenibile a livello ambientale. Aiuterà la Germania a realizzare i propri obiettivi nell’ambito del Green Deal europeo riducendo, allo stesso tempo, i crescenti costi dell’elettricità per gli operatori dei trasporti e apportando benefici ai passeggeri”. LEGGI TUTTO