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    Auto, MIT: ad aprile vola il mercato con 125.805 immatricolazioni (+29,21%)

    (Teleborsa) – Ad aprile 2023 sono state immatricolate 125.805 autovetture a fronte delle 97.365 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 29,21%. I trasferimenti di proprietà sono stati 370.132 a fronte di 357.473 passaggi registrati ad aprile 2022, con un aumento del 3,54%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 495.937, ha interessato per il 25,37% vetture nuove e per il 74,63% vetture usate. Complessivamente, nei primi quattro mesi dell’anno, sono state vendute 552.850, pari al 26,89% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso. Questi i dati comunicati oggi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Nel dettaglio il gruppo Stellantis ha immatricolato nel mese di aprile in Italia 42.791 auto, il 23,4% in più dello stesso mese del 2022. La quota è pari al 34,1% a fronte del 35,6%. Nei primi quattro mesi dell’anno le auto vendute da Stellantis sono 186.918, in crescita del 17,7% con la quota che scende dal 36,4% al 33,9%. Ad aprile nella top delle auto più vendute, al primo posto c’è Fiat Panda (7.367 unità), seguita da Fiat 500 (3.753), Lancia Ypsilon (3.720), Dacia Sandero (3.496), Fiat 500 X (2.772), Ford Puma (2.634), Peugeot 3008 (2.585), Volkswagen T-Roc (2.481), Peugeot 208 (2.259) e Jeep Renegade (2.198). Fra i costruttori Stellantis registra una quota di mercato del 34,1%, seguita da Volkswagen al 18,7%, Renault al 10%, Hyundai al 5,9%, Ford 5,9%, Bmw 5,1%”La situazione dl mercato italiano – sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – è comunque allineata a quella del mercato dell’Unione Europea, con però una importante differenza nella composizione delle immatricolazioni. In tutta l’Unione cresce la quota delle auto elettriche che nei principali paesi è già da tempo a due cifre, mentre in Italia siamo ancora ben lontani da questa situazione. Il Governo ha dichiarato di voler rivedere il sistema degli incentivi in vigore che sta dando risultati molto modesti proprio per auto elettriche e dintorni, ma a tutt’oggi alle parole non sono ancora seguiti i fatti. E tra l’altro va segnalato che fra le intenzioni dichiarate dal Governo vi è anche quella di rifinanziare gli incentivi per l’acquisto di autovetture tradizionali (con emissioni comunque contenute) con l’obiettivo di accelerare la sostituzione del parco circolante italiano, che è il più vecchio d’Europa, con tutto quello che ne consegue i termini di sicurezza della circolazione di inquinamento. Sostituire le auto più vecchie con soluzioni verdi fa certamente bene all’ambiente – osserva Quagliano – ma fa bene all’ambiente e alla sicurezza della circolazione anche rottamare vetture ante Euro4 e sostituirle con nuove auto Euro6″.”C’è da augurarsi che si lavori fattivamente, in modo coordinato con tutti i soggetti coinvolti e con una strategia pragmatica,per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035 – afferma Michele Crisci, presidente dell’UNRAE cherappresenta in Italia le Case automobilistiche estere – .In questa ottica – aggiunge Crisci – continuiamo a sollecitare da tempo, siamo arrivati a maggio, e i dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. È urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno. Aspettiamo quindi una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi. Inoltre – prosegue Crisci – è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, accelerando l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche, in particolare lungo le autostrade e strade statali, evitando la formazione di nuovi divari geografici all’interno del Paese e, anzi, andando a sanare quelli già esistenti”. Il presidente dell’UNRAE chiede pertanto di “accelerare l’emanazione delle norme previste dai decreti MASE e di quelle per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, senza dimenticare una politica infrastrutturale ad ampio raggio e diorizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva AFIR”. Crisci ricorda anche che la discussione in Parlamento sul DDL Delega Fiscale “rappresenta l’opportunità attesa da tempo per rivedere la fiscalità per le auto aziendali in uso promiscuo, modulando la detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2, con una parallela riduzione del periodo di ammortamento a tre anni, perché – conclude – le auto aziendali possono svolgere il ruolo di traino nella diffusione della mobilità a zero emissioni”.”Ad aprile 2023, il mercato auto italiano realizza la quarta crescita mensile consecutiva a doppia cifra (+29,2%) – afferma Paolo Scudieri, presidente di ANFIA – anche grazie al confronto con un aprile 2022 che aveva chiuso in forte calo(-33%) a causa dell’attesa dell’effettiva entrata in vigore delle misure di incentivazione. A proposito di effetto attesa, onde evitarlo nei prossimi mesi, chiediamo di accelerare la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni e di provvedere alla riallocazione degli oltre 250 milioni di euro avanzati dall’ecobonus 2022 per l’incentivazione delle fasce 0-20, per supportare la ripresa e la crescita del mercato delle auto elettriche (BEV), anche aumentandone l’incentivo unitario, e 61-135 g/km di CO2. Alle buone performance del mercato di questo inizio 2023 ha probabilmente contribuito anche lo sblocco degli ordini rimasti inevasi nei mesi precedenti a causa dei rallentamenti nella catena di fornitura, per via della crisi dei microchip e delle materie prime”. LEGGI TUTTO

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    Turkish Airlines festeggia il miliardesimo passeggero in 90 anni di storia

    (Teleborsa) – È un passeggero in viaggio fra Istanbul e Adiyaman il miliardesimo passeggero trasportato da Turkish Airlines nella sua storia, ed è stato premiato con un milione di miglia.Il presidente del consiglio di amministrazione di Turkish Airlines, Ahmet Bolat, ha dichiarato che la compagnia aerea, fondata nel 1933, punta a raggiungere i due miliardi di passeggeri nel 2031, vale a dire prima del centenario. Il network di Turkish Airlines è destinato a passare, secondo le previsioni a lungo termine, dalle oltre 340 destinazioni attualmente servite a 400 destinazioni entro il 2033, arrivando ad avere in flotta 800 aeromobili rispetto ai 411 attuali. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, erogati bonus per quasi 21 milioni

    (Teleborsa) – Sono quasi 21 i milioni di euro (esattamente 20.971.218 euro) messi a disposizione in una sola settimana dal Bonus trasporti per cittadini con reddito 2022 non superiore a 20mila euro. Lo rende noto il Ministero del Lavoro che gestisce la piattaforma dedicata che ha registrato oltre un milione di visite. I contributi, spiega il Dicastero in una nota, per lo più vanno a favore dell’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico mensili, plurimensili e annuali da parte di giovani under 30: il 23,39% dei richiedenti ha infatti meno di 19 anni, mentre la fascia d’età tra i 20 e i 29 anni è quella percentualmente più rilevante, con il 36,59% dei buoni emessi. Il 73,9% degli utenti transitati all’indirizzo dedicato ha poi effettuato il login per navigare nell’area riservata e procedere alla richiesta del contributo.Alle 14 del 24 aprile 2023, sono stati 426.775 i bonus richiesti, di cui 381.632 quelli emessi al netto dei voucher annullati o rifiutati; 106.991 i bonus riscattati, per un valore complessivo di 5.293.266 euro. Nel corso della prima settimana di erogazione, rispetto alla prima rilevazione a poche ore dalla riapertura della piattaforma, sono aumentate le aziende per le quali è stato emesso almeno un bonus (836) ma non cambia la graduatoria di quelle scelte dagli utenti: Trenitalia resta in prima posizione, seguita da ATM e Trenord.Il Ministero ricorda che per la richiesta del Bonus trasporti 2023 è necessario accedere – tramite SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE) – sulla piattaforma dedicata all’interno della quale è possibile trovare il link alle FAQ aggiornate e all’Urp online del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. LEGGI TUTTO

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    Ryanair chiude i voli da Comiso, Aeroitalia li apre dal 15 maggio

    (Teleborsa) – Porte girevoli all’aeroporto di Comiso, dove, alla vigilia di una conferenza stampa che si sarebbe dovuta tenere nell’aeroporto ragusano, Ryanair ha annunciato la sospensione di tutti i voli accusando la SAC di avere modificato i termini dell’accordo alla base del programma operativo. Per contro, la società di gestione dello scalo di Catania e Comiso ha negato questa circostanza, auspicando la ripresa del dialogo con il vettore.In questa controversia si è inserita la compagnia aerea Aeroitalia, che attraverso il proprio sito web e i profili social ha annunciato l’attivazione dei collegamenti da Comiso con Roma Fiumicino, Forlì e Milano Bergamo a partire dal 15 maggio prossimo. Un subentro che sarebbe stato definito dopo colloqui intercorsi tra il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e il CEO di Aeroitalia, Gaetano Intrieri. Resta da capire quale sarà la contromossa di Ryanair, che opera da e per la Sicilia 50 rotte nazionali e 56 internazionali, trasportando oltre 10 milioni di passeggeri l’anno. LEGGI TUTTO

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    Autostrade per l’Italia: “Avanza il piano di potenziamento della rete toscana”

    (Teleborsa) – Avanza il piano di potenziamento della rete gestita da Autostrade per l’Italia in Toscana, dove sono previste risorse per circa 7 miliardi di euro, di cui sono state già eseguite opere per quasi 4 miliardi di euro. È quanto reso noto a margine di un sopralluogo ai cantieri in corso in A1 nell’ambito del lotto 2 dell’ampliamento tra Firenze sud e Incisa, alla presenza, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e, per Autostrade per l’Italia, della presidente Elisabetta Oliveri e dell’amministratore delegato Roberto Tomasi. Al centro dell’incontro l’avanzamento del potenziamento della rete toscana e per mostrare le lavorazioni attualmente in corso nell’ambito del lotto 2 dell’ampliamento tra Firenze Sud e Incisa, area che vede al momento circa 250 persone, tra tecnici e maestranze, impegnate per la realizzazione delle opere (350 al picco). Nel complesso, per il potenziamento di questo tratto sono state previste risorse per 500 milioni di euro. Il tratto è interessato da intensi flussi di traffico con oltre 60mila transiti giornalieri, notevolmente superiori alla media di rete ASPI (+36%). Al termine degli interventi il potenziamento permetterà risparmi complessivi dei tempi di viaggio per oltre 600mila ore l’anno, contribuendo al contenimento delle emissioni di CO2 e garantendo il mantenimento di buoni standard anche in futuro, a fronte di una costante crescita della domanda. Nel dettaglio il progetto – in continuità con il tratto di circa 6 km di Lotto 1 già aperto al traffico – prevede ulteriori 12,5 km di nuova terza corsia, alternando ampliamenti in sede con interventi fuori sede in carreggiata Sud, in corrispondenza del colle di San Donato. All’interno del cantiere del lotto 2, visitato dalla delegazione, è prevista inoltre la realizzazione della nuova galleria San Donato e del viadotto Ribuio, oltre all’installazione di 16 km di barriere a protezione acustica. La nuova galleria San Donato, una delle opere più complesse del tracciato, coprirà circa 960 metri e verrà realizzata attraverso uno scavo di tipo tradizionale, anche per non impattare sulla piena transitabilitàdella vecchia galleria attigua. Lo scavo, che verrà avviato entro il mese di luglio, prevede l’avanzamento parallelo da entrambi gli imbocchi per ottimizzare i tempi di esecuzione. Attualmente sono in corso le attività necessarie all’avvio dello scavo che consistono in rinforzi e consolidamenti degli imbocchi. Nell’ambito del piano sono inoltre previste opere a beneficio del territorio come la piantumazione di alberi e arbusti, la realizzazione di piste ciclopedonali, attività di riqualificazione del patrimonio culturale del territorio, oltre a interventi per il miglioramento della viabilità cittadina. La piena operatività del cantiere di Incisa prosegue in parallelo con le attività avviate da Aspi sui restanti grandi interventi previsti nell’ambito del piano di potenziamento della rete Toscana. Si tratta della A11 Firenze-Pistoia, della A1 Incisa-Valdarno e dalla riqualifica delle carreggiate esistenti della A1 tra Barberino e Firenze Nord in direzione Nord. Autostrade per l’Italia ha infatti voluto anticipare le prime attività (il cosiddetto “Lotto 0”) con l’obiettivo di entrare nel pieno della fase realizzativa dei progetti una volta completato l’iter autorizzativo. “In Toscana stiamo portando avanti una parte ingente del nostro piano nazionale, caratterizzato da un’azione capillare di ammodernamento e potenziamento dei tratti ormai saturi in termini di traffico. Si tratta di un’azione imprescindibile, nell’ottica della sostenibilità del viaggio e della crescita dei territori – ha detto Tomasi –. È proprio qui che possiamo toccare con mano i benefici di questa imponente strategia di sviluppo: dalla Variante di Valico alla Galleria Santa Lucia, all’ampliamento autostradale fino a Firenze Sud. Siamo operativi anche sugli ultimi grandi progetti toscani previsti dal piano ASPI: penso all’ampliamento della A11 e della A1 fino a Valdarno, e alla riqualificazione dell’A1 nel tratto tra Barberino e Firenze Nord, dove abbiamo scelto di anticipare i lotti zero per garantire continuità alle nostre attività sul territorio. Occasioni come quella di oggi – ha concluso Tomasi – sono molto importanti poiché ci consentono di illustrare alla cittadinanza, oltre che alle istituzioni presenti, il grande lavoro portato avanti giorno dopo giorno dalle persone del Gruppo Aspi che – con convinzione, competenza e determinazione – si impegnano per raggiungere il grande obiettivo comune”. LEGGI TUTTO

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    Assoporti-SRM, porti italiani crescono nel 2022: +1,9% merci movimentate (+1,9%)

    (Teleborsa) – I porti italiani crescono nel 2022 con oltre 490 milioni di tonnellate movimentate in aumento dell’1,9% sul 2021 e 61,4 milioni di passeggeri transitati, di cui 9 milioni di crocieristi. È quanto emerge dall’ultimo numero di “Port Infographics 2023”, la newsletter con le statistiche e i dati aggiornati sui trasporti marittimi e la portualità a cura di Assoporti e SRM, centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il sistema portuale italiano si conferma a vocazione multi-purpose, avendo gestito lo scorso anno rinfuse liquide per 169 milioni di tonnellate, Ro-Ro per 120,9 milioni, container per 119,5 milioni, rinfuse solide per 61,1 milioni e “altre merci” per 19,7 milioni. Inoltre, hanno visto la movimentazione di oltre 61,4 milioni di passeggeri di cui 9 di croceristi.”Come ho già avuto modo di dire, la collaborazione con SRM, che dura oramai da tempo, – ha commentato il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri – ci aiuta ad interpretare i dati delle AdSP, che confermano un ruolo importante nel Mediterraneo, e tradurli in strategie. L’attività che portiamo avanti ci aiuta a fornire quello che reputiamo possa essere un utile strumento per tutti i player del settore. In questa fase di profonda trasformazione del mondo i porti possono avere un ruolo sempre più strategico e centrale per lo sviluppo della nostra Nazione. Attraverso questa analisi, abbiamo anche dei focus importanti su elementi di innovazione, anche nel campo energetico, che riteniamo siamo utili anche per chi deve affrontare le politiche del nostro settore”.”Prosegue la ormai consolidata collaborazione con Assoporti rivolta a mostrare analisi, statistiche e soprattutto le nuove sfide che sta affrontando il nostro sistema portuale. I porti – ha dichiarato il direttore generale di SRM, Massimo Deandreis – hanno movimentatocirca mezzo miliardo di tonnellate di merci e oltre 61 milioni di passeggeri e stanno riprendendo a marciare nonostante guerra e pandemia. Transizione energetica, investimenti e competizione nel Mediterraneo sono solo alcuni dei fenomeni che abbiamo tenuto in considerazione. Un prodotto sempre più al servizio degli operatori e che mette in chiara luce l’importanza dei nostri scali a livello economico e geostrategico”.I porti italiani hanno mostrato una resilienza maggiore rispetto alle altre aree competitor. Nel settore container (tenendo conto degli scali con una movimentazione oltre il milione di TEU) crescono dell’1,3% nel 2022 contro le flessioni registrate dalle aree competitor dal Northern range, al Mediterraneo e all’Atlantico. Migliora la connettività marittima dei porti italiani con 4 scali presenti nella Top 15 dei porti Mediterranei. Maggiore presenza nel network internazionale dei collegamenti di linea dei container accresce la competitività del sistema Paese. Per l’Italia forte la “dipendenza” dal mare del commercio internazionale: il 39% dell’import – export avviene via nave per un valore di 377 miliardi di euro; l’interscambio marittimo ha mostrato una ripresa molto solida nel 2022, con un + 38%, 10 punti percentuali in più rispetto alla performance dell’interscambio nel suo complesso.Le prime 5 categorie di merci in entrata nel Paese via mare concentrano il 72% dell’import marittimo (oil & gas; metalli; macchinari; prodotti chimici e tessile e abbigliamento). Le prime 5 categorie di merci in uscita dal Paese via mare concentrano il 76% dell’export marittimo (macchinari; prodotti raffinati; prodotti chimici mezzi di trasporto; alimentari e bevande). La Cina si conferma il primo fornitore per l’Italia: rappresenta un quinto delle merci in entrata via mare nel nostro Paese. Gli Stati Uniti si confermano un grande mercato di sbocco per l’export italiano via mare: un quarto delle nostre merci in uscita su nave sono dirette nel Paese nordamericano.Le previsioni del trasporto marittimo mondiale segnalano una crescita in termini di tonnellaggio pari a +1,6% per il 2023 e +2,8% per il 2024. Oil & Gas sono le commodities che incontreranno le prospettive più favorevoli, spinte dalla necessità di trasporto conseguenti alla guerra in corso. A livello internazionale avanza l’area del Mediterraneo: +3,5% le previsioni di crescita della movimentazione media annua dei container nei prossimi 5 anni contro il 2,8% del mondo. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Bologna, nuovo attacco hacker al sito internet

    (Teleborsa) – Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, società quotata su Euronext STAR Milan che gestisce lo scalo aeroportuale bolognese, ha comunicato che il proprio sito è stato colpito da un nuovo attacco informatico hacker, che sta rallentando e in parte bloccando la navigazione delle pagine web. La stessa problematica era stata comunicata il 22 marzo.”Nessun impatto si sta verificando sull’operatività dei voli e sui servizi aeroportuali – si legge in una nota – L’attacco hacker, infatti, non ha colpito i sistemi operativi interni della società, che funzionano regolarmente”. La parziale indisponibilità dei contenuti diffusi dal sito internet, in particolare sullo stato dei voli in tempo reale in un giorno di sciopero nazionale del trasporto aereo, sta però rendendo più difficile l’accesso alle informazioni per i passeggeri.La società ha reso noto che i suoi tecnici, con il supporto di consulenti esterni, stanno lavorando per ripristinare la completa operatività del sito.Da una prima rivendicazione, l’attacco sarebbe partito dal gruppo hacker NoName057, come per il precedente. Questo tipo di azione (attacco DDoS) sembra simile alle precedenti, effettuate contro enti e società legati all’aviazione, alle infrastrutture o contro organizzazioni che sostengono l’Ucraina. LEGGI TUTTO

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    AdR, Troncone: “Innovazione, qualità e bellezza asset strategici per crescita e sviluppo”

    (Teleborsa) – L’innovazione è un elemento centrale per Aeroporti di Roma, che punta a migliorare la qualità del servizio offerto ai passeggeri. E’ quanto spiegato dall’Amministratore delegato di AdR Marco Troncone, in una intervista al Festival delle Scienze 2023, in corso a Roma fino al 23 aprile presso l’Auditorium Parco della Musica.”Stiamo lavorando per un aeroporto del futuro che sia parte effettiva del viaggio, dove l’automazione sarà sempre più integrata nei processi”, ha spiegato Troncone ad una platea di studenti, ricordando che il robot che consegna gli acquisti direttamente al gate è già una realtà a Fiumicino e vi saranno servizi dedicati alle persone con ridotta mobilità per consentire loro di muoversi autonomamente.”Abbiamo approfittato delle crisi trasformandola in occasione per investire in ricerca e sviluppo – ha proseguito Troncone – e inaugurando un Innovation Hub dentro il nostro aeroporto, uno spazio disegnato in modo smart da cui le nostre start-up possano osservare da vicino cosa succede in aeroporto e testare sul tessuto operativo le loro sperimentazioni”. Il manager ha ricordato che la seconda Call for Ideas ha attratto 120 progetti di cui 55 in Italia, e verrà fatta una short list per portarli nell’acceleratore e farli sviluppare. Fra le altre iniziative troncone ha citato Adr Ventures, per finanziare le start-up.L’Ad ha fatto cenno anche alla realizzazione a Fiumicino del primo vertiporto in Italia, per lo sviluppo della Urban Air Mobility. “Pensiamo che Roma sia la candidata ideale per la progettazione di vertiporti e per questo abbiamo aperto una società con Nizza, Venezia e Bologna candidandoci a farlo anche a livello internazionale”, ha detto Troncone.Un altro elemento importante per AdR è la bellezza, che sta diventando sempre più strategica in un aeroporto che va concepito non solo come una destinazione, ma anche come uno snodo della connettività internazionale. LEGGI TUTTO