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    Archer Aviation si avvicina a operatività. Nuovo supporto da Stellantis

    (Teleborsa) – Archer Aviation, società statunitense attiva nel settore dei velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL), ha fatto una serie di annunci che rafforzano il suo percorso verso la certificazione FAA e le operazioni commerciali nel 2025. In particolare, Archer ha ottenuto un investimento azionario di 215 milioni di dollari da colossi come Stellantis, Boeing e United Airlines, nonché da altre istituzioni finanziarie, tra cui ARK Invest, aumentando il finanziamento totale dell’azienda a oltre 1,1 miliardi di dollari fino ad oggi. Inoltre, ha ricevuto l’approvazione della FAA per iniziare a far volare il suo aereo Midnight eVTOL e ha raggiunto un accordo con Boeing e Wisk per avviare una collaborazione di volo autonoma e risolvere il contenzioso tra le società. Infine, ha annunciato di essere sulla buona strada per completare quella che ritiene sarà la prima consegna di velivoli eVTOL a un cliente come parte dei suoi contratti recentemente annunciati con il Dipartimento della Difesa (DoD).Scendendo nei dettagli dell’equity investment, la società ha spiegato che è stato guidato da Stellantis, partner strategico a lungo termine di Archer. Il round di investimento include un’accelerazione di 70 milioni di dollari da Stellantis nell’ambito dell’accordo di finanziamento strategico stipulato nel gennaio 2023, con 55 milioni di dollari rimanenti disponibili nell’ambito di tale struttura. “L’impegno di Stellantis è stato impareggiabile, dalla sua lungimiranza nel fornire l’esperienza di produzione e il capitale necessari per accelerare gli obiettivi di business di Archer, alla visione strategica e al costante supporto del CEO Carlos Tavares e del Chief Engineering and Technology Officer Ned Curic”, viene sottolineato.”Nell’ultimo trimestre, abbiamo visto il governo degli Stati Uniti impegnarsi fermamente affinché l’America aprisse la strada alla commercializzazione degli aerei eVTOL, la FAA ha convalidato la tempistica per l’inizio delle operazioni degli aerei eVTOL negli Stati Uniti nel 2025 e i leader nella mobilità industria, Stellantis, United Airlines e Boeing, si sono unite per investire nel futuro di Archer – ha affermato il CEO Adam Goldstein – Il ritmo con cui il nostro settore sta avanzando è senza precedenti”. LEGGI TUTTO

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    Stretta su caro voli, fonti Mimit: “Stupore per le dichiarazioni di Ryanair”

    (Teleborsa) – Al centro delle polemiche il decreto sul caro voli. Dopo le rimostranze delle compagnie aeree la Commissione Europea chiede al governo “chiarezza” sulla stretta alle tariffe da e per Sicilia e Sardegna dagli altri aeroporti italiani. Sempre ieri è arrivato anche l’attacco di Ryanair, che col suo amministratore delegato, Eddie Wilson, ha stroncato il decreto definendolo “ridicolo e illegale”, perché “interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue” ed è quindi “da cancellare”.”Stupiscono le dichiarazioni dell’Ad di Ryanair circa l’inesistenza di meccanismi di profilazione. Sull’uso della profilazione nella vendita dei biglietti aerei sono disponibili ampie evidenze riportate da prestigiose riviste internazionali e l’America, e dunque “non lo Stato sovietico”, indaga il fenomeno già da molti anni” commentano fonti del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le stesse fonti del Ministero aggiungono che resta la disponibilità “ad un confronto sereno e costruttivo per raggiungere soluzioni equilibrate per passeggeri e compagnie, tenendo però sempre al centro della nostra azione i diritti degli utenti, in particolar modo quelli di tutte le aree meno soggette alla concorrenza perché non raggiungibili con altre forme di trasporto”.”Il fatto che la Commissione Europea chieda, in base a quanto riportato da un portavoce della Commissione stessa, notizie sulle misure adottate contro il caro-voli è del tutto fisiologico e rientra nelle normali interlocuzione tecniche fra gli uffici – fanno sapere fonti del Mimit in merito alla richiesta di chiarimenti da parte dell’Ue sul decreto che riguarda il caro voli –. Del resto nella nota Ue si discorre di principi che sono pienamente rispettati dalle misure che si stanno varando a tutela degli utenti sulla base dei rilievi fatti dalle Autorità di controllo che operano a garanzia dei diritti dei cittadini e dell’efficienza del mercato. Nel dicembre scorso – proseguono le fonti del ministero delle Imprese e del made in Italy – è stata infatti avviata una indagine dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha interessato i voli verso Catania e Palermo a ridosso delle festività natalizie, operati tra l’altro da Ryanair. Il Garante della concorrenza nell’atto di avvio dell’indagine ha indicato come l’incremento, in alcuni casi del 700% dei prezzi dei biglietti aerei verso Catania e Palermo, possa essere frutto di un comportamento collusivo tra i vettori aerei, facilitato dall’utilizzo di algoritmi di prezzo. Dal canto suo – proseguono le fonti – Enac ha poi osservato come in occasione del deragliamento del treno merci nei pressi della stazione di Firenze Castello o dell’alluvione in Emilia-Romagna, e dunque in seguito a eventi catastrofali che hanno determinato un’impennata della domanda di trasporto aereo causata dalla soppressione dei collegamenti ferroviari e dall’inagibilità di alcuni tratti autostradali, è conseguito un eccessivo incremento dei prezzi dei biglietti aerei che, con riferimento a specifiche rotte domestiche, sono arrivati a toccare anche i 1.000 euro l’uno”.Tutti esempi, concludono le fonti, “che dimostrano come il libero mercato in questa vicenda c’entri poco o nulla, mentre sembra entrarci molto la speculazione causata dalla scarsa concorrenza e il mancato contrasto ai comportamenti distorsivi della normale dinamica domanda-offerta”. LEGGI TUTTO

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    Ryanair: “Decreto su voli interferisce con il libero mercato. Va cancellato”

    (Teleborsa) – “Ridicolo, illegale, interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue. Deve essere cancellato. Il decreto del governo è una trovata da pubbliche relazioni, una roba populista. C’hanno provato a Mosca nel 1917”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato della compagnia Ryanair, Eddie Wilson, commentando – in un’intervista all’Ansa – le norme contro caro voli contenute nel decreto Omnibus Asset/investimenti approvato lunedì dal Consiglio dei ministri. Nel dettaglio il Ceo di Ryanair che questa mattina ha incontrato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è scagliato in particolare contro la parte del decreto che interviene sulle tariffe da e per Sicilia e Sardegna dagli altri aeroporti italiani, sottolineando che “se non verrà cancellato ci sarà un impatto sull’operatività di Ryanair in Italia”. “Non siamo parte di un cartello, non mi lascio insultare. Ryanair ha raggiunto oltre 185 milioni di passeggeri perché abbiamo abbassato i prezzi e diamo valore, non abbiamo bisogno di parlare con compagnie incompetenti. Non ho mai parlato con nessuno, mai parlato con qualcuno in Ita – ha detto Wilson –. Chi dice che Ryanair abbia fatto cartello sui voli per Sicilia e Sardegna, come per esempio il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, dice spazzatura, nient’altro che spazzatura”. Wilson ha affermato che la compagnia non effettua nessuna profilazione dei clienti. “Algoritmo? Mio Dio! Non ci sono algoritmi. Non sappiamo chi compra i nostri biglietti a 20, 30, 40 euro. Non facciamo profilli dei nostri clienti. Come potremmo? Penso che queste persone che dicono queste cosa hanno guardato troppo Netflix, non vivono nel mondo reale. Noi iniziamo offrendo i prezzi più bassi e poi andiamo su progressivamente – ha detto l’amministratore delegato di Ryanair –. Non possiamo convincere la gente a volare con noi se non vogliono, solo il prezzo li può convincere ed è per questo che abbiamo tanto successo. Da anni offriamo i prezzi più bassi”.”Mi è dispiaciuto dire al ministro che lui è il governo e può cambiare la legge, ma non ci possono obbligare a volare in Sicilia e Sardegna. Per abbassare i prezzi occorre aumentare la capacità, cioè aumentare i posti a disposizione – ha detto Wilson, dopo l’incontro con Urso–. Le persone che lo stanno consigliando non sanno nulla del settore aereo, non sanno nulla di economia. Nelle scuole la prima lezione di economia che ti danno è che se aumenti l’offerta, diminuiscono i prezzi. Ma se interferisci e restringi i prezzi, le aziende se ne vanno da un’altra parte. Se il decreto dovesse rimanere così, invece di aprire nuove rotte da una qualsiasi città italiana voleremo di più verso la Spagna. A Malta, a Cipro, alle Canarie stanno esultando per questo decreto perché sanno che noi voleremo di più verso di loro. Il ministro ha ascoltato ciò che avevamo da dire, ha riconosciuto che Ryanair è un buon partner per l’Italia, noi vogliamo continuare a crescere e gli chiederemo di parlare con i suoi consulenti economici sull’impatto economico che questo decreto avrà perché da questo ci saranno delle conseguenze non volute per la Sicilia e la Sardegna, per cui il governo ci ripensi. Ryanair non vuole essere contro questo governo, che è un governo pro-business”.”Stamattina ho incontrato il ceo di Ryanair che mi ha illustrato i piani di sviluppo significativi nel Paese e le problematiche che affronta, sono disponibile a incontrare anche le altre compagnie per capire se il provvedimento può essere migliorato in conversione parlamentare” è stato il commento di Urso. Il Ministro ha spiegato di aver stabilito con il ceo di Ryanair di “avviare un costruttivo confronto per raggiungere soluzioni equilibrate per passeggeri e compagnie”.Il decreto vietata la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale e se conduce a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo. Si tratta, in pratica, dell’algoritmo applicato dai sistemi di prenotazione. È, inoltre, considerata “pratica commerciale scorretta” l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe – da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale – basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico. Le compagnie aeree dovranno sempre informare l’utente, per gli acquisti di biglietti online, circa l’utilizzo di strumenti di profilazione.Contro le affermazioni di Ryanair sul fenomeno del caro-voli in Italia sono intervenute le associazioni dei consumatori. “Negare che in Italia su alcune tratte come quelle per la Sicilia ci siano rincari abnormi delle tariffe aeree non fa certo onore a Ryanair – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi in una nota –. Così come non fa onore alla società affermare che non esistono algoritmi in grado sia di profilare i clienti, sia di far salire i prezzi all’aumento della domanda da parte dei viaggiatori. Le affermazioni dell’amministratore delegato Wilson sono offensive dell’intelligenza degli italiani, e farebbe bene la compagnia aerea a scusarsi con i cittadini del nostro paese. Qualsiasi algoritmo che danneggia gli interessi dei consumatori va vietato in quanto pratica scorretta, senza condizioni, per tutte le compagnie e su tutte le tratte.Solo così sarà possibile evitare anomalie nel settore del trasporto aereo come quelle a cui abbiamo tristemente assistito questa estate”.”La dichiarazione di Ryanair, secondo la quale il decreto contro gli algoritmi è ridicolo e illegale, dimostra che l’idea del ministro Urso di incontrare le compagnie per capire se il provvedimento poteva essere migliorato, era pessima – afferma il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, in una nota –. Se vuole capire come migliorare il testo dovrebbe incontrare chi rappresenta i viaggiatori, costretti a pagare prezzi astronomici per poter volare. L’algoritmo andrebbe vietato sempre, senza se e senza ma! È una pratica scorretta. Quanto alla soglia del 200%, non solo il divieto non troverà mai applicazione, ma rischia di diventare un incentivo a speculare fino al triplo della tariffa media del volo”. LEGGI TUTTO

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    Decarbonizzazione trasporto aereo: pubblicato bando Enac-ENEA per selezionare un progetto

    (Teleborsa) – Enac ed ENEA insieme per favorire la decarbonizzazione del trasporto aereo e per individuare nuove soluzioni per un’aviazione sostenibile, come previsto dal protocollo di collaborazione firmato nel maggio di quest’anno. È stato pubblicato sul sito Enac, in cooperazione con ENEA, un bando per la selezione di un progetto pilota finalizzato alla sperimentazione dell’utilizzo dei vettori energetici sostenibili nell’ambito delle infrastrutture aeroportuali.Un focus particolare è riservato ai carburanti alternativi – SAF Sustainable Aviation Fuels – e all’idrogeno che rappresentano le soluzioni maggiormente promettenti della roadmap europea di decarbonizzazione al 2050.Gli aeroporti devono farsi trovare pronti per questa sfida, come settore trainante per la sperimentazione e l’implementazione dei vettori energetici sostenibili nel mondo dei trasporti. Per favorire questo percorso è stato pubblicato un bando rivolto ai gestori aeroportuali:l’obiettivo è individuare un’idea progettuale (concept note) che possa rappresentare un modello significativo a livello nazionale per far emergere le possibili opportunità legate all’introduzione dei vettori energetici innovativi e a basso impatto nei processi aeroportuali.Il bando premierà l’idea progettuale che, oltre a coinvolgere attivamente le infrastrutture aeroportuali, riesca a valutare i benefici dell’estensione dell’iniziativa anche alle comunità circostanti, alle Istituzioni, ai produttori di mezzi e tecnologie, agli enti e società diapprovvigionamento e dispacciamento energia/carburante e operatori logistici.La proposta, oltre a sviluppare i temi dell’idea progettuale, dovrà consentire, sotto la supervisione e con il supporto di Enac e di ENEA, di individuare modelli e soluzioni scalabili funzionali alla redazione di linee guida applicabili a livello nazionale. Quella più meritevolesarà selezionata anche in base alla capacità di rappresentare scenari, strategie e soluzioni che possano rendere l’aeroporto di riferimento uno smart energy hub e un incubatore tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno e dei SAF. LEGGI TUTTO

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    Treni, Alta Velocità tornata regolare su tutta la rete nazionale

    (Teleborsa) – Dopo la segnalazione della presenza di “estranei in galleria”, è rimasta interrotta dalle ore 19 di ieri sera e per molte ore, la circolazione ferroviaria della Linea Alta Velocità tra Bologna e Firenze, tornata regolare dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Come ha annunciato Trenitalia sul proprio portale. “In questo momento la circolazione si svolge regolarmente su tutta la rete ferroviaria nazionale”. La circolazione – spiega la nota – è tornata regolare dopo l’intervento delle forze dell’ordine. I treni Alta Velocità e Intercity hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 400 minuti. I treni Alta Velocità hanno subito limitazioni di percorso”.”Eventuali ritardi registrati – puntualizza Trenitalia – si riferiscono a precedenti inconvenienti già risolti”. LEGGI TUTTO

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    Auto, UNRAE: in calo acquisti privati con Partita IVA

    (Teleborsa) – Retromarcia nelle immatricolazioni di auto dei privati con Partita IVA: dopo la ripresa registrata nel 2021 con circa 179 mila unità, nel 2022 le immatricolazioni sono scese a quota 163.094 in calo dell’8,7%.I dati, elaborati da UNRAE con l’Istat, mostrano una flessione inferiore rispetto al trend negativo delle immatricolazioni a privati nello stesso anno (-15,6%), con un aumento della quota delle partite Iva rispetto al totale delle immatricolazioni a privati, salita dal 19,4% del 2021 al 20,9% del 2022.Per quanto riguarda le preferenze per il tipo di alimentazione, le vetture ibride sono saldamente al primo posto fra le partite Iva con il 35,1% guadagnando 5,4 punti sul 2021.I motori a benzina restano stabili al 25,9% e il diesel arretra al 21,4% (-4 p.p.). Le elettriche sono a quota 4,3% e fanno meglio rispetto al 2,7% del totale degli acquirenti privati.(Foto: © Sittipong Leetangwattana / 123RF) LEGGI TUTTO

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    FS, linea Napoli – Bari: inizia lo scavo della galleria di Grottaminarda

    (Teleborsa) – Un’altra tappa nel completamento della linea veloce Napoli – Bari: inizia lo scavo di una nuova galleria a Grottaminarda e prosegue l’impegno del Gruppo FS, guidato dall’AD Luigi Ferraris, per il rinnovo delle infrastrutture ferroviarie del Paese e migliorare il relativo sistema di mobilità. Un piano che – riporta FS News, il portale di informazione del Gruppo FS – prevede investimenti per 125 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per la costruzione di nuove linee, l’innalzamento delle prestazioni di quelle esistenti, l’upgrading tecnologico e digitale anche dei sistemi di circolazione. A conferma di questo impegno è iniziato proprio oggi lo scavo della fresa Aurora (la talpa meccanica lunga 100 metri con 18 motori da 6,3 Megawatt totali) per la realizzazione della galleria di Grottaminarda, in provincia di Avellino, sulla tratta fondamentale Apice-Hirpinia della nuova linea AV/AC Napoli-Bari. L’attività è condotta dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS, con Rete Ferroviaria Italiana committente dell’opera e Italferr alla direzione lavori, e condurrà alla realizzazione di una linea ferroviaria che permetterà di collegare Bari in due ore da Napoli e in tre da Roma.L’evoluzione dell’opera potrà essere seguita passo dopo passo, perché rientra nel progetto Cantieri Parlanti, realizzato dal Gruppo FS in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per raccontare in maniera trasparente le attività e le finalità dell’opera attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una sezione del sito di FS Italiane, continuamente aggiornato, dedicata alle opere strategiche.La galleria di Grottaminarda è lunga circa 2 km ed è la prima delle tre gallerie previste sul tracciato fra Apice e Hirpinia (lungo 18 km di cui 12 in sottosuolo). Il cantiere della fresa lavorerà ininterrottamente per circa 5 mesi con un ciclo lavorativo di 24 h, 7 giorni su 7. Inoltre, verrà realizzato un anello di rivestimento della galleria che sarà formato da nove conci prefabbricati spessi 55 cm e lunghi 1.80 metro ciascuno. Per garantire lo scavo in continuo sono impiegate oltre 100 persone altamente specializzate, divise su 4 squadre. I lavori della tratta hanno un investimento di circa 628 milioni di euro.”Proseguiamo senza sosta – ha dichiarato l’AD di RFI Gianpiero Strisciuglio – i lavori fondamentali per lo sviluppo della nostra rete infrastrutturale. L’avvio dello scavo della galleria di Grottaminarda è una tappa importante per il completamento della nuova linea Alta Velocità e Alta Capacità Napoli – Bari. Opera altamente strategica, che rappresenta un volàno per lo sviluppo economico del Sud e dell’intero Paese. Con i suoi 5,8 miliardi di investimenti produce ricadute economiche importanti su imprese e lavoratori, con oltre 7mila persone impegnate ogni giorno. La Napoli – Bari permetterà di migliorare le connessioni della Puglia e delle province più interne della Campania con la linea AV Napoli – Roma – Milano, con notevoli ricadute occupazionali e significativi benefici per l’economia delle regioni coinvolte”.La nuova linea AV/AC Napoli – Bari fa parte del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo e rappresenta la prima e più avanzata opera che il Polo Infrastrutture del Gruppo FS sta realizzando per il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud Italia con un’investimento di 5,8 miliardi di euro finanziato anche con i fondi del PNRR. Il completamento dell’opera è previsto per il 2027 e velocizzerà il collegamento diretto trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico, migliorando le connessioni della Puglia e delle province campane più interne con la linea AV/AC Milano – Roma – Napoli. LEGGI TUTTO

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    ASPI, Free To X: concluso in Umbria piano installazione stazioni di ricarica ad alta potenza

    (Teleborsa) – È arrivato a conclusione il piano di installazione delle stazioni di ricarica ad Alta Capacità per i veicoli elettrici in Umbria, che Free To X, società del gruppo ASPI dedicata allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità, sta portando avanti sulla rete nazionale in gestione. In questa regione, in particolare, sono state attivate 3 stazioni di ricarica lungo la A1 Milano-Napoli, Fabro Est, Fabro Ovest e Giove Ovest, per un totale di 9 colonnine elettriche in grado di poter supportare 18 auto in contemporanea, con una interdistanza di 49 km tra una stazione e l’altra.Il progetto – fa sapere Aspi in una nota – prevede lungo la rete di Autostrade per l’Italia di avere 100 stazioni di ricarica entro la fine l’estate. Ad oggi sono 76 quelle attive, 12 in attesa di attivazione e 11 in fase di completamento, e lungo la Milano-Napoli l’interdistanza media delle aree di servizio è di 49 km in linea con i livelli europei e con il regolamento europeo (Alternative Fuel Infrastructure Regulation – AFIR). LEGGI TUTTO