(Teleborsa) – Big data da acquisire, elaborare, proteggere per difendersi ed espandersi. Ne ha parlato stamani al seminario sull'”Intelligence economica nell’era digitale” organizzato dalla Luiss anche Luigi Ferraris, AD di Ferrovie dello Stato Italiane, riferendosi a un mercato ferroviario interno e internazionale in espansione. “Per i Paesi dell’Europa centrale andremo verso un mercato unico dell’alta velocità – ha detto Ferraris – con infrastrutture avanzate che permetteranno di connettere Berlino con Parigi in 4-5 ore. “Da qui l’importanza di conoscere sempre meglio quei mercati e gli scenari in continua evoluzione. “Prima di entrare nel mercato francese abbiamo fatto un’attenta analisi dei dati, anche se non tutte le informazioni erano disponibili. Sul nostro Frecciarossa Milano – Parigi avevamo previsto – ha proseguito Ferraris – una domanda che pensavamo di poter soddisfare riempiendo i nostri treni al 60-70%, invece siamo attualmente oltre l’80%”.Un successo oltre le attese che non può costituire un traguardo, ma che deve essere difeso e consolidato.”Dobbiamo misurare la qualità del servizio con ogni strumento utile, monitorando le reazioni dei nostri viaggiatori sui social e analizzando i dati che i nostri clienti ci consentono di usare e che abbiamo il dovere di proteggere. Abbiamo un data base di oltre 9 milioni di clienti (5 milioni hanno dato il consenso al loro trattamento ndr)”.Ma l’intervento di Ferraris ha voluto ricordare come il Gruppo FS non sia solo mobilità di persone, ma anche potenziamento e realizzazione di infrastrutture, gestione di stazioni, mobilità e logistica integrata, aree urbane, nonché della possibilità di diventare fattore abilitante della connettività con l’estensione della fibra ottica lungo i suoi 17mila km di binari. E ha ricordato come in tutte le aree di business l’acquisizione e l’elaborazione dei dati sia di fondamentale importanza strategica, come lo sono appunto i processi digitali e questa efficiente e diffusa connettività sia per trasferire in maniera celere ed efficace questi dati in centri di elaborazione, ma anche per migliorare la qualità del viaggio in treno e con il treno. “Abbiamo bisogno di infrastrutture digitali per le merci, per il monitoraggio in tempo reale del loro trasporto, come per monitorare lo stato delle infrastrutture, e abbiamo bisogno di chi sappia leggere ed elaborare questi dati. Occorrono analisti e un centro ricerca che abbiamo (FS Research Centre ndr) ma poi serve velocità di reazione, capacità di catturare i trend, interpretrarli e anche di intercettare i traffici commerciali”.Una considerazione finale Ferraris l’ha voluta dedicare proprio al commercio, alla logistica e allo scenario internazionale parlando del ruolo dell’Italia come piattaforma logistica nel mediterraneo, dei nostri porti meridionali, come Gioia Tauro, dell’evoluzione dello scenario geo-politico con un ruolo sempre più rilevante dei Paesi del nord Africa nelle dinamiche, sociali ma anche economiche, dell’Europa.Il panel al quale ha partecipato Ferraris, che ha occupato la seconda parte del seminario, è stato moderato dalla giornalista di Bloomberg Alessandra Migliaccio e ha visto la partecipazione anche di Paolo Scudieri, presidente Gruppo Adler, di Flavio Valeri, presidente Lazard Italia e di Leonardo Bellodi corporate secretary di Enel.A chiudere la prima parte del seminario, durante il quale sono state illustrate due relazione da parte di Christian Harbulot, direttore dell’École de Guerre Économique di Parigi, sugli scenari della guerra economica contemporanea, e del generale Mario Mori, già direttore del Sisde, sui servizi di intelligence e la guerra economica, è stato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. LEGGI TUTTO