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    Ryanair pronta a investire 3 miliardi di dollari per far ripartire voli civili in Ucraina

    (Teleborsa) – Il ceo del gruppo Ryanair, Michael O’Leary, insieme a Eddie Wilson, Ryanair DAC CEO, si è recato a Kiev per illustrare al vicepremier ucraino, Oleksandr Kubrakov, il piano da 3 miliardi di dollari per ricostruire l’industria dell’aviazione civile una volta terminate le ostilità nel Paese invaso dalle truppe russe. I vertici di Ryanair hanno incontrato anche il CEO del Boryspil Airport di Kiev, Oleksiy Dubrevskyy, e i dirigenti degli altri principali aeroporti ucraini, Leopoli e Odessa. Durante la visita, sono state esaminate le condizioni dei terminal aeroportuali, delle aree di ritiro bagagli e di check-in e imbarco dei passeggeri, dei punti di controllo e dei piazzali, constatando l’eccellente stato delle infrastrutture aeroportuali e la loro prontezza operativa a riprendere i voli quando sarà sicuro farlo. Ryanair si è congratulata con gli sforzi compiuti dai dipendenti dell’Aeroporto Internazionale di Boryspil per preservare e mantenere l’operatività delle infrastrutture dell’aeroporto durante la guerra. Ryanair prevede di offrire, nei 12 mesi successivi alla fine della guerra, una capacità di 5 milioni di posti sui voli da e per l’Ucraina, capacità destinata a raddoppiare nell’arco di 5 anni. Ryanair baserà fino a 30 nuovi aeromobili Boeing 737 MAX per un valore di oltre 3 miliardi di dollari nei 3 principali aeroporti ucraini. LEGGI TUTTO

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    FS, Milano-Monaco in poco più di quattro ore

    (Teleborsa) – Forte dell’esperienza maturata in Italia in un mercato dell’alta velocità aperto da anni alla concorrenza, il Gruppo Fs guarda con attenzione all’Europa, come il vero futuro mercato domestico dove la competizione non sarà soltanto quella tra le imprese ferroviarie ma “fra il trasporto collettivo e quello privato”. Lo ha sottolineato Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS Italiane, intervistato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) che in un lungo articolo ha affrontato, fra i tanti temi, anche il progetto di portare il Frecciarossa in Germania, in cooperazione con Deutsche Bahn, riducendo a poco più di quattro ore il tempo di viaggio fra Milano e Monaco di Baviera.Prosegue, dunque, l’iter tecnico che consentirà al Frecciarossa del Gruppo FS di viaggiare sulla rete tedesca, ampliando così le possibilità di scelta dei viaggiatori. Seppur in questo caso in cooperazione con Deutsche Bahn, Ferraris sottolinea nell’intervista l’importanza della concorrenza “che rende le aziende più veloci, efficienti e d’impatto” e che fa aumentare anche il numero complessivo di passeggeri, come dimostrato dal caso italiano dell’alta velocità, il primo in Europa a testare la concorrenza fra due diversi operatori.L’AD del Gruppo FS Italiane è consapevole che “i francesi hanno annunciato di voler entrare nel mercato italiano” così come “anche i tedeschi sono liberi di subentrare, qualora prendessero questa decisione”. Una scelta che potrebbe migliorare ancora di più i già alti livelli di servizio fra le principali città italiane. Non si esclude, inoltre, la possibilità di sviluppare il sistema infrastrutturale dell’alta velocità anche in altri Paesi extraeuropei portando know-how ed esperienza.Il FAZ si è poi soffermato sul patrimonio culturale italiano, un caso unico al mondo, che merita maggiore attenzione anche dal punto di vista dei trasporti. Lo dimostra il recente viaggio inaugurale Roma – Pompei di domenica 16 luglio e l’annuncio di estendere a ogni domenica il collegamento in Frecciarossa fra la Capitale e gli Scavi della città campana.In questa direzione va anche la nascita di una nuova società controllata, che mira a raggiungere le destinazioni turistiche non particolarmente note. “Ci sono alcuni collegamenti ferroviari, come ad esempio quello diretto a Ravenna, che possono essere valorizzati – ha sottolineato l’AD del Gruppo FS Italiane – Con il rilancio dei nostri treni storici, abbiamo preso atto di come paesi situati in valli poco conosciute possano di nuovo prendere vita”. LEGGI TUTTO

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    EasyJet batte le stime nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – EasyJet batte le aspettative con i numeri del terzo trimestre che si è chiuso con un utile ante imposte di 203 milioni di sterline (+278%) contro i 161 milioni stimati dagli analisti. Tuttavia la compagnia aerea ha avvertito che gli scioperi in tutto il settore stanno creando “condizioni sfidanti” nel periodo di punta per i viaggi.I ricavi sono in crescita del 34% a 2,36 miliardi di sterline. Sale anche l’utile operativo del 528% a 201 milioni di sterline contro una precedente perdita di 47 milioni. LEGGI TUTTO

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    Taxi, Salvini: “Lavoriamo a una riforma complessiva”

    (Teleborsa) – “Siamo al lavoro per una riforma complessiva, attesa da anni, e avere più auto in strada da subito”. È quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante il tavolo di confronto al Mit che ha coinvolto più di trenta sigle sindacali per affrontare il dossier taxi. Presenti al tavolo i viceministri Galeazzo Bignami ed Edoardo Rixi, il sottosegretario Tullio Ferrante, i tecnici del dicastero di Porta Pia e di quello delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso. “Dal codice degli appalti al nuovo codice della strada, in questo ministero abbiamo sempre scelto di dialogare e confrontarci per non imporre ma condividere” ha detto il vicepremier. Salvini – fa sapere il Mit in una nota – ha sottolineato la “necessità, anche alla luce di futuri appuntamenti rilevanti, già fissati o potenziali (per Roma Giubileo o Expo 2030, per Milano le Olimpiadi) di trovare soluzioni per migliorare il servizio nell’interesse dei cittadini”. Il ministro – evidenzia il Ministero – “ha ascoltato con la massima attenzione le osservazioni della categoria, ripromettendosi di esaminarle per studiare le migliori soluzioni possibili”. La determinazione del Mit – ha ribadito Salvini – “è concretizzare una riforma complessiva per garantire un servizio migliore”.Tra i temi sul tavolo c’è anche quello delle licenze con il Mit che ha annunciato, al termine del confronto, un approfondimento per verificare i numeri aggiornati. Stando alle cifre più recenti riportate dall’Ansa, attualmente Roma è dotata di quasi 7.800 licenze taxi e l’ultimo bando risale al 2006, all’epoca del sindaco Walter Veltroni. Inutile dire come in 17 anni la domanda di auto bianche sia aumentata, anche in ragione di un afflusso sempre maggiore di visitatori stranieri. Questo, insieme al macigno rappresentato dai cronici disservizi del trasporto pubblico, rende arduo spostarsi in città in periodi e fasce con forte domanda di mobilità. A Roma il sindaco Roberto Gualtieri punta sulla doppia guida, ovvero la possibilità di nominare un altro conducente svolgendo così un secondo turno, permettendo alla stessa vettura di effettuare il servizio fino a 20 ore giornaliere. Il primo cittadino ha invitato la categoria ad aderire all’iniziativa lanciata dal Comune lo scorso 23 giugno. Milano può contare invece su circa 4.800 licenze a fronte di un analogo boom di turisti. Per questo la scorsa settimana la giunta del Comune ha deliberato di chiedere 1.000 licenze in più alla Regione Lombardia, che ne ha la titolarità. Il confronto proseguirà domani, con un analogo incontro programmato con le associazioni del noleggio con conducente (NCC). LEGGI TUTTO

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    ASPI: “nuovo CCNL introduce innovazione e garantisce competitività, rafforzando tutele per i lavoratori”

    (Teleborsa) – Autostrade per l’Italia esprime soddisfazione per il rinnovo, avvenuto oggi, del Contratto di Lavoro del settore Autostrade e Trafori che coinvolge circa 13 mila persone del settore e avrà validità fino al 30 giugno 2025.L’accordo, frutto di un anno di lavoro tra le associazioni datoriali e i sindacati, è particolarmente innovativo e rivoluziona il sistema precedente scaduto a giugno 2022: “E’ un successo per tutti – afferma Gian Luca Orefice, Direttore Human Capital Organization and HSE del Gruppo Aspi – L’introduzione del concetto di filiera rafforza il comparto e garantisce competitività e sistemi di gestione innovativa, con un rafforzamento delle tutele per i lavoratori: il nuovo CCNL rappresenta un ulteriore fondamentale tassello alle strategie di cambiamento e di trasformazione del Gruppo Autostrade per l’Italia, nel segno della sicurezza”. “Il nuovo contratto – aggiunge Antonio Cavallera, Responsabile People Management and Industrial Relations – rafforza il sistema delle relazioni industriali basato su un modello partecipativo e prevede la prosecuzione del confronto tra le parti su specifici approfondimenti relativi a temi come la sostenibilità ambientale e sociale, le politiche di genere e inclusione, la formazione continua e tutela delle professionalità, e quanto ancora più importante, la sicurezza del lavoro elemento portante della politica aziendale”.Il nuovo CCNL parte dall’idea di ampliare il campo di applicazione, con una parte generale in cui si estendono e si migliorano i diritti delle persone, attraverso l’identificazione di un minimo comune denominatore per tutti i lavoratori. In particolare, sono stati introdotti diversi miglioramenti in merito al tema dei congedi per la maternità e la paternità, tutele per i lavoratori con problemi di salute, miglioramenti del sistema della previdenza complementare e un forte rafforzamento del sistema di welfare. Un’attenzione particolare è stata data anche all’equilibrio dei tempi di vita e di lavoro, salute, sicurezza e benessere dei lavoratori, con le parti sociali che, tra l’altro, si sono date l’impegno di avviare un confronto che miri a sperimentare forme e modelli innovativi di organizzazione del lavoro.”Il valore di questo accordo – afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – si incardina nello schema di relazioni con le organizzazioni sindacali sviluppato in questi ultimi due anni, volto a rendere partecipi i lavoratori del piano di trasformazione e di rilancio dell’azienda in una prospettiva di mobilità sostenibile. Una mobilità in grado di accelerare lo sviluppo del Paese e la libertà degli spostamenti delle persone”. LEGGI TUTTO

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    Polo Infrastrutture FS, nel primo semestre aggiudicate gare per 14,3 miliardi

    (Teleborsa) – Appalti aggiudicati per 14,3 miliardi di euro e ulteriori dieci miliardi di valore per le gare lanciate. Sono i numeri del primo semestre del 2023 del Polo Infrastrutture del Gruppo FS che in questo modo conferma il piano di rinnovo e miglioramento delle infrastrutture già annunciato da Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS Italiane.In particolare, 11,9 miliardi sono stati aggiudicati da Rete Ferroviaria Italiana, la società capofila del Polo Infrastrutture guidata da Gianpiero Strisciuglio. Di questi, 7,63 miliardi provengono dai fondi stanziati dal PNRR. Focus particolare sul Sud Italia che ha visto assegnare ben sette miliardi di nuove gare. Anas, altra società del Polo Infrastrutture di FS guidata da Aldo Isi, ha invece aggiudicato gare per 2,4 miliardi di euro tra manutenzione e nuove opere. Aggiudicazioni che stanno proseguendo all’inizio del secondo semestre, come confermato anche oggi con quelle dei lavori nel nodo ferroviario di Verona da 253 milioni di euro al consorzio di imprese formato da Pizzarotti, Saipem e Salcef e per la linea Codogno – Cremona – Mantova dal valore di 470 milioni di euro (anche con fondi PNRR) al raggruppamento di imprese composto da Pizzarotti, Saipem, ICM e Salcef.Per quanto riguarda le gare lanciate dal valore di 10 miliardi di euro, invece, 5,1 miliardi riguardano RFI, di cui 1,72 miliardi sono fondi del PNRR, e 4,9 miliardi di euro riguardano Anas. Come recentemente evidenziato dall’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, sono oltre 180 i miliardi di investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali previsti dal Piano Industriale del Gruppo FS nei prossimi dieci anni, per migliorare la mobilità e i servizi, colmare il gap tra Nord e Sud d’Italia e collegare il Sud all’Europa. Di questi 125 miliardi riguardano le ferrovie e 55 le strade. Un ruolino di marcia pienamente rispettato al momento, come confermano anche i dati del 2022 che hanno visto il Polo Infrastrutture lanciare gare dal valore totale di oltre 25,5 miliardi e 15 miliardi di appalti aggiudicati.Attualmente il Polo ha in corso circa 4mila cantieri in tutta Italia per oltre 49 miliardi di euro tra nuove opere strategiche e manutenzione delle linee esistenti con il coinvolgimento di 8mila imprese. Per quel che riguarda gli obiettivi annuali, entro fine anno saranno avviati altri 107 cantieri per nuove opere ferroviarie e stradali, per oltre 12 miliardi di euro (RFI 90 cantieri, 11 miliardi; Anas 17 cantieri, 1,1 miliardi). Il Piano industriale prevede circa 80 miliardi di investimenti dieci anni nel mezzogiorno, di cui circa 47 miliardi in infrastrutture ferroviarie attraverso RFI. Tra le principali opere che FS sta realizzando tramite RFI, anche con fondi PNRR, ci sono il Terzo Valico dei Giovi e il nodo di Genova, la Fortezza-Verona, dove sono iniziate anche le attività per la circonvallazione di Trento, la Brescia-Verona-Padova, la Venezia-Trieste, il completamento del raddoppio della tratta adriatica tra Pescara e Bari, la Palermo-Catania-Messina, dove tutti i lotti sono stati appaltati, e la linea Napoli-Bari.Un impegno deciso per ammodernare le infrastrutture e costruirne di nuove, grazie al lavoro dei circa 40mila dipendenti, a cui il Polo Infrastrutture prevede di aggiungerne 8mila con nuove assunzioni nel 2023 (5,1mila RFI) e oltre 31mila nuovi ingressi nel corso del piano industriale decennale (17mila RFI). Un impegno anche in questo caso concentrato sul Sud del Paese, tanto che nell’arco di piano RFI assumerà oltre 5mila persone nel Mezzogiorno. Una squadra sempre più grande, ma anche sempre più giovane, visto che sempre RFI è riuscita ad abbassare l’età media da 48 a 40 anni negli ultimi 4 anni. LEGGI TUTTO

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    Incendio nell’aeroporto di Catania: quasi 120 mila passeggeri coinvolti

    (Teleborsa) – Sono già sedici i voli che da Catania sono stati dirottati a Palermo, un numero destinato ad aumentare nelle prossime ore. Da questa mattina gli aeroporti di Palermo e Trapani stanno affrontando insieme l’emergenza voli, dopo la chiusura dell’aeroporto dello scalo Fontanarossa a causa dell’incendio scoppiato la scorsa notte. Sono previsti numerosi voli in arrivo e partenza da Catania. La Società di gestione dell’aeroporto di Catania in mattinata ha comunicato che, “a causa dell’incendio sviluppatosi nell’aerostazione, le operazioni di volo sono sospese fino alle 14 di mercoledì 19 luglio”. “Non si registrano danni a persone – ha sottolineato su Twitter la Sac –. RingraziamoVigili del fuoco, enti di stato, primo soccorso e comunità aeroportuale per aver agito tempestivamente”.Secondo le rime stime comunicate all’Ansa da ItaliaRimborso sono quasi 120 mila i passeggeri coinvolti nello stop all’aeroporto di Catania. “L’aeroporto di Catania serve 91 destinazioni di cui 24 italiane – spiega Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso –, collegate con 229 movimenti (voli partenze/arrivi) e in questi tre giorni di chiusura sono coinvolti più di 38.900 passeggeri al giorno, per un totale di 116.700 passeggeri”.La Regione Sicilia ha attivato il tavolo di coordinamento per garantire che i voli sospesi siano riprotetti negli scali di Palermo, Trapani e Comiso. “La Regione, in raccordo con la Sac ha attivato un tavolo di coordinamento con Trenitalia, Ast e con le principali associazioni di categoria delle aziende di trasporto pubblico extraurbano – ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Alessandro Aricò –. Così cerchiamo di rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini e dei turisti, riducendo il disagio che in queste ore e nei prossimi giorni sono costretti ad affrontare”. Da oggi e fino al cessare dell’emergenza, saranno attivati collegamenti straordinari tra l’aeroporto di Catania e gli altri scali siciliani attraverso treni e autobus che offriranno il servizio di trasporto gratuito dei passeggeri, grazie alla disponibilità assicurata dai vari attori coinvolti. In caso di eventuali comportamenti anomali delle compagnie aeree, l’assessore Aricò ha già allertato l’Osservatorio regionale per il trasporto aereo.”Ita Airways è al lavoro insieme all’aeroporto di Catania e agli altri aeroporti siciliani per minimizzare i disagi per i passeggeri, in seguito all’incendio che ha colpito lo scalo di Fontanarossa – comunica in una nota la compagnia aerea –. I voli odierni su Catania – prosegue – saranno riprogrammati sull’aeroporto di Comiso ‘Pio La Torre’. Nel dettaglio, la Compagnia opererà 5 voli da Milano Linate e 5 voli da Roma Fiumicino, per tutelare i passeggeri che devono raggiungere la Sicilia senza cancellare voli in andata verso l’isola. I voli ripartiranno dall’aeroporto ‘Pio La Torre’ in modalità ferry flight sugli scali di Milano e Roma, data l’impossibilità presso l’aeroporto di Comiso di procedere con le operazioni di imbarco e accettazione. In questo modo – prosegue la nota – la compagnia si assume l’onere economico per garantire la mobilità dei passeggeri in andata, a dimostrazione dell’attenzione di Ita Airways per la Sicilia ed i suoi cittadini. Ita Airways – conclude – assicura la massima collaborazione con le autorità competenti e la Regione Siciliana al fine di garantire a tutti i viaggiatori il minor disagio possibile e sta lavorando per rafforzare i voli dall’aeroporto di Palermo, con il supporto dei collegamenti via terra che saranno garantiti dagli operatori di trasporto locali e regionali. Già stasera sono previsti due voli aggiuntivi, uno per Roma Fiumicino e uno per Milano Linate”. LEGGI TUTTO

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    Incendio all’Aeroporto di Catania, voli sospesi

    (Teleborsa) – Un incendio è divampato nella tarda serata di ieri all’interno dell’Aeroporto di Catania. I vigili del fuoco hanno prima circoscritto e poi spento le fiamme. Lo scalo, a lungo invaso dal fumo, è stato evacuato. Al momento non risultano feriti gravi, ma solo persone intossicate dal fumo e sotto choc per la paura. La Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania, ha comunicato che a causa dell’incendio nello scalo le operazioni di volo sono sospese fino alle 14 di mercoledì 19 luglio. LEGGI TUTTO