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    Appalti, MIT: nuove norme per micro e PMI in correttivo Codice

    (Teleborsa) – “Il correttivo al nuovo codice degli appalti fortemente voluto dal Vicepremier e Ministro Matteo Salvini contiene una robusta valorizzazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI)”. Lo scrive il Mit in una nota, specificando che si tratta di un decreto legislativo che è entrato in vigore alla fine dell’anno. Tra le novità: in materia di subappalto, prevedendo che nei medesimi contratti si debba stabilire una quota riservata, pari al 20 per cento delle prestazioni, in favore delle Pmi. A tale previsione si può derogare solo nei casi in cui la stazione appaltante accerti l’impossibilità di applicazione di tali soglie, da motivare nella delibera a contrarre. Prevista inoltre l’obbligatorietà dell’inserimento di clausole di revisione prezzi riferite alle prestazioni o lavorazioni oggetto del subappalto o del subcontratto, ciò anche al fine di tutelare, in particolar modo, le micro, piccole e medie imprese che risultano maggiormente coinvolte dai subaffidamenti. Inoltre, in materia di contratti riservati, prevedendo che, per gli affidamenti sottosoglia europea, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di affidamento (ovvero la sola esecuzione) a piccole e medie imprese. Poi, in materia di suddivisione in lotti, prevedendo la possibilità di aggiudicare “lotti quantitativi” anche in assenza del requisito di “autonomia funzionale” del lotto stesso che, di fatto, limitava l’utilizzo di tale modalità di affidamento. Infine, in materia di accordo di collaborazione, prevedendo espressamente che tra gli obiettivi collaterali dell’accordo, volti al conseguimento di premialità, possa essere ricompresa la promozione della partecipazione ai subappalti o sub-contratti delle piccole e medie imprese con sede operativa nell’ambito territoriale di riferimento delle prestazioni. Inoltre, il correttivo apporta modifiche che, trasversalmente, incidono positivamente sulla valorizzazione delle MPMI. LEGGI TUTTO

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    Pasquarelli Auto, accordo per inserire in portafoglio il marchio BYD

    (Teleborsa) – Pasquarelli Auto, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel commercio e noleggio di vetture e veicoli commerciali nuovi e usati, ha sottoscritto l’accordo di commercializzazione con il produttore di auto elettriche cinese BYD, che si aggiunge al portafoglio di marchi della società e completa l’offerta di vetture premium.L’accordo ha efficacia immediata e consente dunque a Pasquarelli Auto di commercializzare le autovetture BYD già da gennaio 2025, si legge in una nota. BYD rappresenta il principale produttore mondiale di veicoli elettrici a batteria (BEV) e ibridi plug-in (PHEV) con il record di 4,25 milioni di autovetture vendute nel 2024, in crescita del 41% rispetto al 2023. In Italia sono state immatricolate nel corso dell’ultimo anno 2.886 unità e solo nell’ultimo trimestre del 2024 sono stati firmati oltre 3.200 contratti, di cui 1.500 nel mese di dicembre, triplicando la propria quota di mercato.Pasquarelli Auto ha inoltre avviato i lavori per la realizzazione di una nuova sede BYD a San Giovanni Teatino (CH), ideata per rappresentare pienamente l’identità del marchio. La sede sarà completata entro il primo quadrimestre 2025.”Questo accordo di commercializzazione rappresenta un passo importante nella nostra strategia di crescita e per rispondere in modo sempre più mirato alle diversificate esigenze della nostra clientela, con una concreta attenzione alla sostenibilità ambientale che ci ha spinti ad essere tra i primi concessionari in Italia a puntare su questo segmento di mercato”, ha commentato l’AD Marco Pasquarelli. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, ASSOTIR: “L’aumento dei pedaggi autostradali è l’ennesima stangata per il settore”

    (Teleborsa) – “L’aumento dei pedaggi su una parte consistente della rete autostradale si traduce in una vera e propria stangata per l’autotrasporto. Le tratte interessate ospitano infatti quasi la metà del traffico pesante, e inoltre l’aumento dei pedaggi aggrava ancora di più lo stato di sofferenza del settore, già travolto dall’inasprimento generalizzato dei costi”. Lo sottolinea ASSOTIR, stigmatizzando il comportamento delle Istituzioni.”Riscontriamo una contraddizione forte tra le dichiarazioni e gli atti – commenta il segretario generale Claudio Donati –. Anche se le Istituzioni professano la massima vicinanza al settore, adottano poi provvedimenti simili, dimostrando di non preoccuparsi affatto delle difficoltà che gli addetti e le aziende devono fronteggiare. La comunicazione opaca del Ministero dei Trasporti sembra un’ulteriore dimostrazione di questo atteggiamento”.Il MIT infatti il 31dicembre scorso ha emesso un comunicato dal titolo “Autostrade, nuovo anno senza aumenti: tariffe congelate per 22 concessionari”. Nel testo tuttavia – sottolinea ASSOTIR – si specificava che su una parte significativa della rete (2.800 chilometri sui 7mila totali) dal primo gennaio 20205 veniva autorizzato un aumento dell’1,8%, che oltretutto segue i due aumenti già attuati nel corso dell’anno appena concluso.”Al di là del fatto che un simile modo di comunicare non sembra in linea con il requisito di trasparenza che si deve pretendere dalle istituzioni – prosegue Donati – dobbiamo sottolineare che questi aumenti colpiscono sì tutti gli utenti, ma per le imprese di trasporto rappresentano un aggravio su una voce di costo aziendale fondamentale. Anche perché sulle tratte autostradali interessate circola quasi la metà del traffico pesante”.”Dopo qualche anno di tregua – aggiunge il presidente nazionale di ASSOTIR, Anna Vita Manigrasso – siamo, dunque, tornati all’antica prassi che prevede che Capodanno coincida con un aumento dei pedaggi. Aggravio che contribuisce a peggiorare la situazione di sofferenza causata dall’ondata di aumenti generalizzati dei costi (dai noli marittimi, ai veicoli, ai tassi d’interesse bancari, al personale, etc.) da cui le imprese si vedono travolte, praticamente senza particolari armi di difesa”. LEGGI TUTTO

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    Delta Air Lines chiude 2024 con risultati record

    (Teleborsa) – Delta Air Lines ha chiuso il quarto trimestre con ricavi e profitti operativi record, confermando anche la leadership del settore e la forte domanda per i servizi premium offerti dal vettore statunitense. Per l’intero anno 2024, la compagnia aerea statunitense ha riportato ricavi per 57 miliardi di dollari, in aumento del 4,3% rispetto al 2023, mentre l’utile operativo è salito a 6 miliardi di dollari e l’utile ante imposte a 5,2 miliardi di dollari. Flusso di cassa operativo pari a 8 miliardi di dollari di dollari e free cash flow a 3,4 miliardi di dollari.”Il 2024 è stato un anno eccezionale per Delta”, ha affermato Ed Bastian, amministratore delegato di Delta, annunciando una compartecipazione agli utili dei dipendenti per un ammontare di 1,4 miliardi di dollari ed anticipando che prevede di chiudere anche l’esercizio 2025 con risultati record (utile ante imposte superiore a 6 miliardi di dollari, un utile per azione superiore a 7,35 dollari e un flusso di cassa libero di oltre 4 miliardi di dollari).Nel primo trimestre dell’anno, delta prevede una crescita dei ricavi compresa tra il 7 e il 9% con utili per azione compresi tra 0,70 e 1 dollari per azione. LEGGI TUTTO

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    Aerei, nuovo sciopero il 10 gennaio: ecco tutti gli scali coinvolti

    (Teleborsa) – Lo sciopero nel settore dei trasporti pubblici indetto per domani 10 gennaio creerà disagi anche sul fronte del trasporto aereo. A incrociare le braccia per 24 ore saranno i lavoratori di Airport Handling di Milano Linate e Milano Malpensa, il personale Sea degli scali milanesi di Linate e Malpensa, il personale Aviation Services dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Disagi anche all’aeroporto di Pisa per lo sciopero indetto dai lavoratori della Filcams Cgil, ma più in generale l’intero comparto del trasporto aereo potrebbe subire un forte contraccolpo con ritardi che coinvolgeranno anche voli non interessati in modo diretto dalle cancellazioni. Durante gli scioperi nel settore aereo – ricorda la società specializzata RimborsoAlVolo, pronta a fornire assistenza ai passeggeri che subiranno ritardi e cancellazioni a causa delle proteste indette dai sindacati – dovranno essere rispettate le fasce di garanzia, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati.”È bene ricordare – sottolinea RimborsoAlVolo – che anche in caso di sciopero i diritti dei passeggeri devono essere pienamente garantiti. In particolare il Regolamento CE 261/2004 stabilisce che in tutti i casi in cui un volo viene cancellato senza un preavviso di almeno 14 giorni o subisce un ritardo prolungato, la compagnia aerea ha l’obbligo di garantire assistenza ai passeggeri (pasti, bevande, sistemazione in albergo, trasferimenti dall’aeroporto all’hotel, ecc.). Se l’assistenza non viene garantita e il passeggero ha dovuto pagare i pasti, le bevande, i taxi o gli hotel, la compagnia aerea deve rimborsare le spese sostenute, purché ragionevoli e appropriate: a tal fine è bene conservare tutte le ricevute attestanti tali spese. Nel caso in cui un volo venga cancellato la compagnia aerea deve offrire la scelta tra: il rimborso del biglietto e, in caso di coincidenza, un volo di ritorno all’aeroporto di partenza non appena possibile; l’imbarco su un altro volo verso la destinazione finale non appena possibile, oppure l’imbarco su un altro volo in una data successiva”. LEGGI TUTTO

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    Sciopero dei trasporti del 10 gennaio 2025, tutti gli orari per ogni città

    Venerdì 10 gennaio i lavoratori di diversi segmenti del settore dei trasporti andranno in sciopero. Saranno coinvolti il trasporto ferroviario, il trasporto pubblico locale e anche il trasporto aereo. Possibili disagi, inoltre, seppur molto limitati, anche per la scuola. Gli orari precisi delle mobilitazioni variano a seconda sia del segmento coinvolto che delle città in cui si svolgeranno gli scioperi.
    Le motivazioni di queste mobilitazioni sono per lo più economiche. I rappresentanti del trasporto pubblico locale denunciano gli stipendi troppo bassi per condurre una vita dignitosa nelle grandi città, mentre quelli dei lavoratori delle ferrovie protestano contro il mancato rinnovo del contratto nazionale.
    Tutti gli orari dello sciopero del 10 gennaio
    Venerdì 10 gennaio ben tre segmenti diversi del settore dei trasporti saranno interessati da scioperi. Si tratta delle ferrovie, del trasporto aereo e di quello locale. Per quanto riguarda il primo, si tratta di una mobilitazione dei dipendenti di Rfi, la società statale che gestisce la rete ferroviaria, e dei ferrovieri. I sindacati che hanno indetto lo sciopero sono Cub Trasporti e i Cobas. LEGGI TUTTO

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    Toscana Aeroporti, 2024 da record: supera per la prima volta 9 milioni di passeggeri

    (Teleborsa) – Toscana Aeroporti, società quotata su Euronext Milan che gestisce gli aeroporti di Firenze e di Pisa, ha chiuso il 2024 con un risultato da record: per la prima volta nella sua storia, il traffico passeggeri ha superato i 9 milioni, raggiungendo quota 9.063.933. Questo traguardo rappresenta una crescita del 10,7% rispetto al 2023 ed è stato reso possibile grazie all’aumento dei voli passeggeri commerciali (+7,5%) e al miglioramento del tasso di riempimento degli aeromobili, che ha guadagnato 1,6 punti percentuali, attestandosi all’85,3%.Da febbraio a dicembre 2024, il Sistema ha registrato record mensili consecutivi, con il mese di agosto che, per la prima volta, ha superato il milione di passeggeri. Anche il traffico cargo ha mostrato un andamento positivo, con oltre 13.000 tonnellate di merce e posta trasportate (+0,8% rispetto al 2023).”Il superamento della soglia dei 9 milioni di passeggeri segna una tappa storica per il Sistema Aeroportuale Toscano – ha commentato il presidente Marco Carrai – Questo importante risultato è frutto della fiducia dei passeggeri e della dedizione di tutti i professionisti che operano nei nostri aeroporti. Oggi guardiamo al futuro con rinnovata determinazione: i lavori di ampliamento e ristrutturazione del terminal di Pisa, attualmente in corso, rappresentano un progetto chiave per migliorare l’esperienza di viaggio e accogliere un numero crescente di passeggeri. Al contempo, proseguiamo con le attività legate al Master Plan di Firenze, confermando il nostro impegno per lo sviluppo del territorio e per affrontare con successo le sfide future”.L’aeroporto di FirenzeL’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze ha chiuso il 2024 con un nuovo record storico: 3.516.925 passeggeri, in crescita del 14,3% rispetto all’anno precedente. Ogni mese ha segnato un nuovo record per lo scalo fiorentino, confermando il trend positivo. L’incremento è stato sostenuto sia dall’aumento dei voli passeggeri commerciali (+9,7%) sia dal miglioramento del tasso di riempimento (+2,0 punti percentuali, raggiungendo l’81,8%). La giornata di maggior traffico è stata il 15 settembre, con 13.921 passeggeri in arrivo e partenza. Significativo anche l’aumento del traffico passeggeri nazionale (+20,9%) e internazionale (+13,2%). Quest’ultimo rappresenta l’85,1% del traffico commerciale totale, con le principali destinazioni dirette che includono Parigi, Londra, Amsterdam, Roma e Barcellona.L’aeroporto di PisaL’aeroporto Galileo Galilei di Pisa ha raggiunto un nuovo traguardo: con 5.547.008 passeggeri, lo scalo ha superato per la prima volta i 5,5 milioni, registrando una crescita dell’8,6% rispetto al 2023. Questo risultato è stato trainato dall’aumento dei voli passeggeri commerciali (+5,5%) e dal miglioramento del tasso di riempimento (+1,4 punti percentuali, pari all’87,6%). Sia il traffico internazionale (+10,8%) che quello nazionale (+2,9%) hanno mostrato un andamento positivo, con il traffico internazionale che rappresenta il 75,8% del totale. Le destinazioni più popolari per i passeggeri dello scalo pisano sono state Londra, Tirana, Palermo, Catania e Parigi. Anche il traffico cargo ha segnato una crescita positiva, con 12.967 tonnellate di merce e posta trasportate (+1,1% rispetto al 2023). LEGGI TUTTO

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    Lufthansa-ITA: c’è la data, ecco quando si chiude

    (Teleborsa) – Habemus data: il 13 gennaio prossimo Lufthansa completerà la procedura di acquisizione della compagnia italiana. Lo comunica l’agenzia tedesca DPA, citando fonti vicine al dossier provenienti da un’assemblea dei lavoratori. Manca tuttavia una conferma ufficiale della compagnia tedesca come pure del governo italiano.Lufthansa intanto comunica che per il 2025 sono previste 10.000 nuove assunzioni per personale di bordo, di terra, per i processi tecnici e amministrativi.I posti a disposizione sono per tutto il mondo, circa la metà sono previsti in Germania. Lufthansa sottolinea il trend positivo degli ultimi tre anni, con oltre 30.000 nuove assunzioni. Ad oggi lavorano per la compagnia aerea più di 100.000 persone in oltre novanta Paesi.Intanto, lo scorso 20 dicembre, l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di ITA Airways ha deliberato l’aumento di capitale per 325 milioni di euro da offrire a Deutsche Lufthansa, che dovrà essere sottoscritto dalla stessa entro il 15 gennaio 2025. Tale passaggio consentirà alla compagnia tedesca il suo ingresso in ITA Airways con una partecipazione del 41% del capitale.L’Assemblea ha anche approvato il nuovo Statuto sociale, che prevede una serie di prerogative e diritti tipici in operazioni straordinarie di tale tipologia destinati ai due azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Lufthansa, in relazione alla gestione congiunta di ITA Airways. LEGGI TUTTO