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    Trasporto aereo, McKinsey: “Da SAF contributo maggiore per decarbonizzazione”

    (Teleborsa) – Le compagnie aeree di tutto il mondo stanno adottando obiettivi di decarbonizzazione ambiziosi per raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050. Tra le possibili misure di decarbonizzazione, il carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) darà il contributo maggiore, fino al 50 percento della riduzione, a seconda della compagnia aerea. I carburanti sostenibili, il cui utilizzo nei motori a reazione odierni è già certificato, producono, infatti, circa l’80% di emissioni di gas serra in meno rispetto al cherosene fossile. È quanto emerge dallo studio “How the aviation industry could help scale sustainable fuel production” a cura di McKinsey & Company. La ricerca analizza le sfide e le prospettive per l’industria dell’aviazione per sviluppare e scalare la produzione di carburante sostenibileLa domanda di carburante per aviazione sostenibile – evidenzia l’analisi – potrebbe superare l’offerta entro il 2030, a meno che si verifichi un aumento significativo del volume della capacità produttiva. In questo contesto, gli attori più proattivi del settore aereo stanno adottando diverse strategie in materia di approvvigionamento di SAF, tra cui investimenti azionari, al fine di sostenere la crescita dell’ecosistema.L’industria del SAF è ancora agli inizi. Nel 2024, la capacità produttiva non supererà 1,5 milioni di tonnellate metriche (Mt), appena lo 0,5 percento del fabbisogno totale di carburante per jet, secondo le stime dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo. “Tuttavia, – rileva McKinsey & Company – ci aspettiamo che la domanda aumenti, sostenuta dalle regolamentazioni e degli impegni volontari delle compagnie aeree. La domanda globale stimata di SAF obbligatorio è di circa 4,5 milioni di Mt nel 2030. Considerando la domanda obbligatoria e quella target, questa cifra aumenta di 2 milioni di Mt dall’Asia e di 10 milioni di Mt dall’America del Nord, per un totale di 16 milioni di Mt o più”. Le compagnie aeree si sono impegnate volontariamente a utilizzarne ancora di più: gli annunci delle più grandi compagnie aeree prevedono un totale di oltre 20 milioni di Mt nel 2030. Tuttavia, – prosegue lo studio – in un settore particolarmente interessato dalla volatilità, da un’intensa competizione globale e margini ridotti, alcune compagnie aeree potrebbero non riuscire a raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione, se il SAF rimane costoso e in poca disponibilità di approvvigionamento, ad esempio, il SAF costa attualmente circa 3 volte di più rispetto al cherosene fossile.Dal lato dell’offerta, sono in corso progressi in tutto il mondo. Le principali aziende energetiche, le compagnie aeree, le start-up e le scale-up stanno perseguendo più di 200 progetti di produzione di SAF. Alcuni – spiega lo studio – sono già in funzione, mentre altri sono in fase di sviluppo, in attesa delle decisioni finali sugli investimenti (FID). Tenendo conto di tutti gli impianti già annunciati, McKinsey stima che la capacità produttiva annuale globale di SAF possa avvicinarsi a 11 milioni-25 milioni di Mt entro il 2030. Tuttavia, queste forniture sono accompagnate anche da incertezze. Ad esempio, non tutti i progetti annunciati si concretizzeranno. L’espansione della produzione oltre l’uso degli oli di scarto richiederà lo sviluppo di tecnologie nuove e immature, con i tassi di interesse relativamente elevati e i premi di rischio che potrebbero scoraggiare gli investimenti, specialmente in tecnologie immature come i carburanti sintetici.Dal 2022, la capacità produttiva annunciata che dovrebbe essere operativa entro il 2030 è aumentata in modo significativo, mentre la capacità che si prevedeva diventasse operativa a breve termine ha registrato un rallentamento.Le compagnie aeree possono implementare alcune di strategie approvvigionamento mirate per gestire l’incertezza e l’accesso a SAF.Espandere la produzione di SAF richiede finanziamenti significativi, che vanno dal venture capital agli investimenti in infrastrutture per la costruzione di impianti di SAF. Tuttavia, gli investitori sono frenati dall’incertezza riguardante la domanda futura e la preparazione tecnologica. In questo, i protagonisti del settore dell’aviazione – evidenzia l’analisi – possono svolgere un ruolo chiave aiutando a creare slancio per l’ulteriore espansione della capacità produttiva di SAF. I player più proattivi del settore stanno implementando una serie di strategie di approvvigionamento in materia di SAF, a partire da contratti di acquisto fino ad investimenti azionari in fornitori e produzione: accordi individuali di offtake, partnership e consorzi, investimenti diretti, fondi SAF. Questo tipo di assetto consente di ottenere una serie di vantaggi: un consorzio sinergico di investitori fornisce alla società in portafoglio competenze e supporto lungo la catena del valore, mentre la struttura del fondo riduce i rischi per ciascun partecipante, massimizzando il budget complessivo dell’investimento. Alcuni investitori possono richiedere crediti di carbonio per le emissioni generate dal SAF prodotto e venduto. I coinvestitori, come le altre compagnie aeree, possono anche assicurarsi condizioni più flessibili e prezzi più bassi.L’organizzazione dei fondi e la gestione degli investimenti non rientrano tra le competenze principali della maggior parte delle compagnie aeree, ma alcuni strumenti avanzati possono offrire dei vantaggi. Rispetto agli investimenti diretti, dal punto di vista dell’allocazione del capitale, i fondi possono ridurre il rischio attraverso la diversificazione ma le compagnie aeree possono avere difficoltà ad assicurarsi il capitale, soprattutto in tempi di incertezza finanziaria, senza la promessa di ritorni immediati.I principali fondi di sostenibilità hanno le competenze per individuare le operazioni, valutare i rischi e le opportunità sulla base di una profonda esperienza nei percorsi SAF, nell’economia e nelle tecnologie di produzione, guidare la strategia di portafoglio, gestire i fondi e riunire un’ampia gamma di partner di investimento nelle fasi iniziali. Poche compagnie aeree o OEM dispongono internamente di queste capacità nella misura richiesta e la loro creazione potrebbe richiedere spese e sforzi significativi.Negli ultimi anni, i fondi SAF sono emersi come una nuova categoria di veicoli di investimento legati alla sostenibilità nel settore dell’aviazione. Possono assumere forme diverse: ad esempio, possono essere entità indipendenti come fondi di venture capital o, più vicini alle compagnie aeree, fondi di venture capital aziendali (corporate venture capital funds – CVC)Lo studio di McKinsey individua tre best practice per la progettazione e la costituzione di fondi SAF: 1) Stabilire obiettivi e target di investimento chiari: I management team sono più efficaci quando sono allineati sui target che si intende raggiungere. Non solo i leader all’interno della compagnia aerea devono essere allineati, ma anche l’intero consorzio di stakeholder e le potenziali aziende target devono concordare obiettivi generali e metriche di successo. 2) Coinvolgere i partner giusti per favorire sinergie e supporto alle società in portafoglio: sebbene alcuni fondi siano istituiti da una singola azienda, la collaborazione con un consorzio di partner può fornire vantaggi sinergici che vanno oltre la scala, ad esempio unendo gli stakeholder in tutto l’ecosistema, aumentando la consapevolezza e l’impatto e consentendo ai partner di sostenere congiuntamente le politiche di supporto. Alcuni fondi coinvolgono partner di tutta la catena del valore dell’aviazione, tra cui compagnie aeree, clienti aziendali, finanziatori, OEM, società di gestione dei viaggi e aeroporti. 3) Plasmare la governance con l’obiettivo di agire rapidamente, concentrarsi sui rendimenti e coinvolgere gli esperti: Le best practice per i fondi di venture capital aziendali prevedono la creazione di una struttura di governance simile a quella dei fondi di venture capital indipendenti, con decisioni di investimento autonome nell’ambito del mandato concordato del fondo. LEGGI TUTTO

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    Air Navigation Conference, ENAC al Resource Mobilization Seminar

    (Teleborsa) – Il presidente Enac Pierluigi Di Palma, il rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Amb. Sergio Martes, e il vicedirettore generale Fabio Nicolai, hanno partecipato al Resource Mobilization Seminar organizzato dall’ICAO in occasione della 14esima Air Navigation Conference. Nel corso dell’evento, le cui conclusioni sono state affidate a Juan Carlos Salazar, segretario generale dell’ICAO, presenti i Capi delegazione dei principali Paesi che contribuiscono alle attività dell’Organizzazione attraverso elargizioni economiche e risorse umane, sono state presentate le priorità strategiche e i progetti futuri dell’ICAO in materia di Environment, Air Navigation, Safety, Security e Facilitation per favorire l’allineamento tra le priorità dell’ICAO e degli Stati donatori.”L’Italia ha sempre cercato, come Paese e Stato membro dell’UE, di andare incontro alle esigenze dell’ICAO. In questo frangente, – ha detto Di Palma – siamo inoltre particolarmente sensibili alle tematiche ambientali e alla necessità di passare in tempi rapidi alla produzione estesa di SAF, una delle più grandi sfide attuali per il futuro dell’aviazione civile. Sulla scia della CAAF/3 di Dubai e del Convegno “SAF – The Bet To Win” organizzato a Roma con il supporto di Eni, al quale, tra gli altri autorevoli relatori, ha partecipato il Presidente ICAO, Salvatore Sciacchitano, Enac ha garantito un contributo di € 200.000,00 per lo sviluppo di progetti ICAO nel settore SAF”. LEGGI TUTTO

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    TAP Air Portugal, secondo trimestre in utile e con ricavi in crescita

    (Teleborsa) – TAP Air Portugal, compagnia aerea portoghese, ha trasportato 7,7 milioni di passeggeri nei primi sei mesi dell’anno, in crescita del 2,4% rispetto allo stesso periodo della’nno precedente, mentre il load factor è aumentato di 0,8 punti rispetto all’anno precedente all’81,1%.Il secondo trimestre si chiuso con un utile netto positivo, che consente alla compagnia aerea di chiudere i primi sei mesi dell’anno con un utile di 0,4 milioni.I ricavi operativi della compagnia aerea hanno raggiunto 1.969 milioni, con un aumento del 3,3% rispetto al primo semestre 2023, con una crescita significativa dei ricavi nel segmento Manutenzione e Ingegneria (+36,7%). LEGGI TUTTO

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    Chiusura Monte Bianco, Uggè: (FAI-Conftrasporto): Ue e Governo italiano intervengano

    (Teleborsa) – “Al peggio non c’è mai fine. Dopo la prolungata chiusura del tratto del Frejus, dal 2 settembre si ferma anche il Monte Bianco. L’autotrasporto italiano cosa dovrebbe fare? Che piaccia o meno, le merci vengono ancora trasportate per la quasi totalità via gomma”. Così FAI-Conftrasporto in una nota nella quale si sottolinea che lo scambio di merci tra l’Italia e i Paesi europei rischia una paralisi, non dimenticando i soliti problemi al Brennero. Grazie all’intervento dei Parlamentari europei Carlo Fidanza, Paolo Borchia, Massimiliano Salini e Pierfrancesco Maran la Commissione Europea è intervenuta nel mese di agosto sulla necessità di riaprire il Frejus. Ora si aggiunge anche il Monte Bianco.E’ giunto il momento di rimettere in discussione i contenuti del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi e noi siamo pronti a contribuire portando la voce delle imprese dell’autotrasporto e della logistica.A questo punto la FAI-Conftrasporto chiede un incontro urgente ai Vice Premier e Ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini e al Commissario Europeo ai Trasporti per scongiurare una crisi che sarebbe non solo per il comparto dell’autotrasporto e della logistica, ma dell'intera economia italiana”, dichiara Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.(Foto: Franco Pecchio, CC BY 2.0) LEGGI TUTTO

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    Enac: al via i lavori della 14esima Air Navigation Conference ICAO

    (Teleborsa) – La delegazione italiana guidata dal presidente Enac, Pierluigi Di Palma, e composta dal direttore generale Enac Alessio Quaranta, dal vicedirettore generale Enac Fabio Nicolai e dal rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Amb. Sergio Martes, ha partecipato alla quattordicesima edizione dell’Air Navigation Conference, organizzata a Montreal presso la sede dell’ICAO, che si concluderà il 6 settembre. Nel corso della Conferenza, dal tema “Performance Improvement Driving Sustainability”, verranno condotte discussioni tecniche volte alla definizione di una serie di raccomandazioni nei settori della navigazione aerea e della sicurezza da sottoporre al Consiglio ICAO. L’obiettivo – fa sapere Enac in una nota – è raggiungere un consenso globale sulle iniziative di miglioramento delle prestazioni che consentiranno all’ICAO, agli Stati membri e all’industria di affrontare le sfide ambientali e l’evoluzione delle operazioni e delle tecnologie aeronautiche.Nel corso della prima giornata, Di Palma, capo Delegazione, è intervenuto a supporto del documento “Need for a global framework for aviation safety data and intelligence management”, presentato nel corso dei lavori dalla Commissione europea, evidenziando che la definizione di un framework globale per la gestione dei dati e dell’intelligence, basato sull’aggregazione delle informazioni provenienti da diverse iniziative regionali, è fondamentale per colmare eventuali lacune informative e incrementare i livelli di safety dell’aviazione.I lavori della prima giornata sono stati preceduti dal primo Coordinamento europeo, presieduto da Quaranta, in qualità dipPresidente ECAC, con la partecipazione della Commissione europea e dei rappresentanti degli Stati membri dell’ECAC, per definire le priorità e le linee guida europee da seguire nel corso della Conferenza.Completano la delegazione italiana Marco Silanos, vice rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Yonara Capitani della Direzione Relazioni Istituzionali e Comunicazione, Donato Corrado, funzionario Enac presso la Rappresentanza italiana all’ICAO e Francesco Maria Bartimmo della Direzione Generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari del MIT. LEGGI TUTTO

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    Air France-KLM completa acquisizione partecipazione del 19,9% di SAS

    (Teleborsa) – Il gruppo Air France-KLM ha completato con successo l’acquisizione di una quota del 19,9%di SAS AB, compagnia aerea di bandiera scandinava. Questa operazione – ricorda una nota – fa seguito al ricevimento delle approvazioni antitrust in Europa e negli Stati Uniti.Parallelamente alla transazione, Air France-KLM e SAS hanno firmato accordi di interline e codeshare di vasta portata per collegare i loro hub e reti. Questi accordi, che coprono i reciproci programmi fedeltà, entreranno in vigore già dal 1° settembre 2024. Lo stesso giorno, SAS entrerà a far parte dell’alleanza Skyteam, di cui Air France e KLM sono membri fondatori.”Siamo lieti di aver completato questa transazione strategica. – ha dichiarato Benjamin Smith, CEO del gruppo Air France-KLM – SAS rafforzerà la presenza del Gruppo nei mercati scandinavi. I clienti di SAS, Air France e KLM avranno ora un numero maggiore di destinazioni tramite codeshare. Skyteam otterrà immediatamente un nuovo membro strategico”.Questa transazione è stata conclusa dal gruppo Air France-KLM nell’ambito di un consorzio di investitori di cui fanno parte anche Castlelake L.P. per conto di alcuni fondi o affiliati, Lind Invest ApS e lo Stato danese. I membri del consorzio detengono ora di fatto una partecipazione complessiva dell’86,4% nel capitale sociale della riorganizzata SAS AB, avendo investito 1,2 miliardi di dollari nella società, sottoscrivendo 475 milioni di dollari di azioni ordinarie e acquistando 725 milioni di dollari di titoli convertibili garantiti senior.Il gruppo Air France-KLM ha investito complessivamente 144,5 milioni di dollari in SAS AB, sottoscrivendo 109,5 milioni di dollari di azioni ordinarie e acquistando 35, milioni di dollari di titoli convertibili senior garantiti. Tra i membri del Consorzio sono state concordate disposizioni specifiche in base alle quali la partecipazione di Air France-KLM potrebbe aumentare in modo tale che la compagnia francese possa diventare un azionista di controllo, dopo un minimo di due anni, subordinatamente, tra l’altro, a determinate condizioni normative e performance finanziaria. LEGGI TUTTO

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    MIMIT, Valentini a tappa tour Vespucci a Tokyo. Focus su investimenti

    (Teleborsa) – Nave Amerigo Vespucci, accompagnata dal Villaggio Italia, è arrivata a Tokyo per una nuova tappa nel viaggio intorno al mondo per promuovere le eccellenze italiane. Nella capitale giapponese, fino al 30 agosto, si legge in una nota, è allestito il Villaggio Italia e sono stati organizzati due appuntamenti, a cui parteciperà il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini. Domani si terrà la tavola rotonda “Invest in Italy: where innovating is tradition. A foreign direct investment Round Table”, a cui prenderà parte anche il vice ministro giapponese dell’Economia, Industria e Commercio Nobuhiro Yoshida, oltre a rappresentanti di aziende giapponesi.”Obiettivo dell’incontro – prosegue la nota – presentare le opportunità offerte dall’Italia agli investitori, anche in virtù degli ottimi rapporti di collaborazione tra i due Paesi”.La giornata proseguirà con la visita alla mostra “Italia Geniale”, insieme ai rappresentanti delle aziende giapponesi e successivamente con una sessione di B2G in cui alcune delle aziende partecipanti all’evento “Invest in Italy” si confronteranno con Valentini. Al termine è previsto un tour della nave. La mattinata del 29 agosto è dedicata all’Expo di Osaka del 2025 con una conferenza stampa a cui parteciperà la ministra giapponese per l’Expo Hanako Jimi. Il pomeriggio del 29 agosto si aprirà con l’incontro bilaterale tra Valentini e Yoshida e proseguirà con la conferenza “Blue & Space Economy”, dedicata all’economia dello spazio e del mare. La giornata terminerà con un ricevimento presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia con rappresentanti delle aziende italiane e giapponesi dell’Italy Japan Business Group (IJBG) e la comunità imprenditoriale italiana a Tokyo. Venerdì 30 agosto si terrà la cerimonia di chiusura della tappa di Tokyo della nave Vespucci, che riprenderà la propria navigazione LEGGI TUTTO

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    Spagna boccia OPA su Talgo e cita “sicurezza nazionale”. Titolo sospeso a Madrid

    (Teleborsa) – Il governo spagnolo ha detto “no” all’offerta presentata dal gruppo ungherese Ganz Mavag sul 100% della spagnola Talgo, costruttore di treni. Il motivo? Difendere gli interessi strategici e della sicurezza nazionale, ha spiegato in una nota il Ministero dell’Economia, dopo che il titolo Talgo era stato sospeso in tarda mattinata dalla Commissione Nazionale del Mercato Valori (Cnmv), in attesa di un comunicato.Prima della notizia i titoli di Talgo registravano una flessione di circa l’1%.Lo scorso marzo, il consorzio, di cui faceva parte anche il fondo pubblico ungherese Corvinus, aveva presentato una offerta pubblica da circa 600 milioni di euro. LEGGI TUTTO