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    UPS acquista la società tedesca di logistica sanitaria Frigo-Trans

    (Teleborsa) – UPS, società americana di trasporto pacchi e spedizioni internazionali, ha annunciato l’acquisizione di Frigo-Trans e della sua consociata BPL, fornitori leader del settore di logistica sanitaria complessa con sede in Germania. Una volta completata, l’acquisizione migliorerà le capacità end-to-end di UPS in tutta Europa per i clienti UPS Healthcare che richiedono sempre più una logistica sensibile alla temperatura e critica nel tempo.”L’innovazione frenetica nel settore farmaceutico sta creando la necessità di avere catene di fornitura del freddo e del congelato più integrate – ha affermato Kate Gutmann, EVP e Presidente di International, Healthcare and Supply Chain Solutions di UPS – Frigo-Trans ci aiuterà ad ampliare il nostro portafoglio di soluzioni per i nostri clienti e ad accelerare il nostro percorso per diventare il fornitore di logistica sanitaria complessa numero uno al mondo”.UPS prevede che la transazione si concluda nel primo trimestre del 2025. Non sono stati divulgati i termini della transazione. LEGGI TUTTO

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    Volotea e Enilive: accordo per promuovere un trasporto aereo più sostenibile

    (Teleborsa) – Volotea ed Enilive, società di Eni per una mobilità più sostenibile, hanno siglato una Lettera di Intenti (LoI) per favorire un accordo commerciale per la fornitura a lungo termine di SAF (Sustainable Aviation Fuel) in 15 aeroporti italiani in cui opera il vettore. L’accordo potrebbe consentire a Volotea di avere accesso fino a 15 milioni di litri di SAF tra il 2025 e il 2030. Volotea, già a partire dal 2022, ha iniziato a introdurre SAF nei suoi aerei e, tra il 2022 e il 2023, ha utilizzato un milione di litri di carburante sostenibile SAF. Le due aziende lavoreranno insieme per promuovere l’adozione di SAF, il biocarburante Enilive prodotto prevalentemente da rifiuti e scarti biologici nelle proprie bioraffinerie e che può essere utilizzato in miscela con jet convenzionale fino al 50%.Secondo studi dell’IATA, il SAF è l’alternativa più immediata per incentivare in modo concreto la decarbonizzazione del settore aereo, perché in grado di ridurre fino all’80% le emissioni di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali durante tutto il ciclo di vita (dalla produzione al consumo).”La sigla di questa lettera di intenti è un ulteriore passo avanti verso un’aviazione più sostenibile e il primo atto di un nuovo percorso insieme a un partner importante come Enilive, che speriamo ci consentirà di fornire SAF ai nostri aerei in alcuni degli aeroporti italiani in cui operiamo – ha commentato Gloria Carreras, direttore ESG di Volotea –. Nel corso degli anni abbiamo avviato diverse iniziative per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e adottare un approccio più responsabile per i viaggi low-cost. Grazie a questo impegno costante e ai rapidi progressi ottenuti nell’ultimo periodo, saremo in grado di ridurre le nostre emissioni dirette di CO2 per passeggero-chilometro del 50% entro il 2025, con ben 5 anni di anticipo rispetto al target iniziale”.”Questo accordo è un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader mondiali nella produzione di biocarburanti HVO, basata sull’offerta di prodotti più sostenibili a livello globale. Stiamo investendo da oltre dieci anni con l’obiettivo di aumentare la capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di produzione di SAF fino a 2 milioni di tonnellate/anno – ha aggiunto Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive –. Da fine anno sarà operativo l’impianto per la produzione di SAF nella nostra bioraffineria a Gela e dal 2026 a Porto Marghera. Ciò ci consentirà di soddisfare le richieste delle compagnie aeree come Volotea per raggiungere gli obblighi previsti dal Regolamento europeo ReFuelEU Aviation, che stabilisce quote minime di carburante sostenibile, a iniziare dal 2% minimo dal 1°gennaio 2025 fino al 70% dal 2050″.Il programma di sostenibilità di Volotea, “Voloterra”, si basa su cinque pilastri: un modello di business efficiente, la riduzione delle emissioni di CO2, innovazione e sviluppo, compensazione delle emissioni e trasparenza. Questo programma di sostenibilità ha superato per il secondo anno consecutivo l’accurata audit di Bureau Veritas, che conferma l’impegno della compagnia per un’aviazione più sostenibile.Enilive è tra i leader mondiali nella produzione di biocarburanti da materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva europea sulle energie rinnovabili) nelle bioraffinerie di Venezia, di Gela, nella bioraffineria SBR negli Stati Uniti d’America. Dal 2026 Enilive produrrà biocarburanti anche a Livorno, dove è in corso la trasformazione di una raffineria Eni, e dal 2028 in Malesia, dove sarà operativa una bioraffineria in joint venture con PETRONAS ed Euglena. I biocarburanti HVO sono ottenuti prevalentemente dalla lavorazione di scarti, come gli oli esausti da cucina e i grassi animali, e di residui provenienti dall’industria agroalimentare, e sono una soluzione già disponibile per contribuire a decarbonizzare la mobilità su strada, aerea, ferroviaria e marina. LEGGI TUTTO

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    Enac: conclusi i lavori del 73esimo Special Meeting ECAC

    (Teleborsa) – Concluso oggi a Maastricht il 73esimo Special Meeting dell’ECAC a cui ha partecipato la delegazione italiana guidata dal presidente Enac Pierluigi Di Palma. I lavori sono stati presieduti dal DG Enac Alessio Quaranta, nel suo ruolo di presidente ECAC, e sono stati incentrati sulle priorità strategiche e sulle proposte che, a livello europeo, saranno portate al tavolo della 42esima Assemblea dell’ICAO, in programma per il 2025.”L’Italia – ha detto Di Palma – continua a svolgere un ruolo chiave, all’interno dei maggiori consessi internazionali, contribuendo a innalzare gli standard in materia di trasporto aereo. Oltre alla riconciliazione del comparto con l’ambiente e all’apporto che il nostro Paese può offrire per una policy comune sull’impiego dei SAF, abbiamo rimarcato l’importanza dell’innovazione tecnologica, quale risorsa strategica per un’aviazione civile ancora più sicura, inclusiva e a misura d’uomo”.””UE e l’Italia – ha sottolineato Quaranta – portano un contributo determinante per attuare quegli obiettivi strategici che, a livello globale, ridisegneranno il futuro dell’aviazione civile. Un approccio armonizzato, resiliente e aperto allo scambio ci consente di anticipare le sfide che ci attendono e di dare compimento alle priorità individuate”.Tra i principali temi trattati durante il Meeting, le elezioni del Consiglio ICAO, la lista europea dei candidati e lo stato di ratifica dei Protocolli che modificano la Convenzione di Chicago. Unanime l’impegno da parte di tutti gli Stati a proseguire gli sforzi volti a rafforzare la cooperazione internazionale. LEGGI TUTTO

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    ENAC: Di Palma e Quaranta al 73esimo Special Meeting Ecac

    (Teleborsa) – Al via oggi, a Maastricht, il 73esimo Special Meeting dell’ECAC, la conferenza intergovernativa paneuropea di cui il dg Enac Alessio Quaranta è presidente, con la partecipazione della delegazione italiana guidata dal presidente Enac Pierluigi Di Palma. “Di pochi giorni fa un importante riconoscimento per l’Enac è arrivato dal Consiglio di Stato che ha confermato la legittimità del nostro Regolamento, coerente con la disciplina europea, che, per salvaguardia della sicurezza, impedisce di poter praticare un costo aggiuntivo a carico degli accompagnatori per prenotare posti vicini ai minori di 12 anni e ai disabili” ha detto Di Palma nel suo intervento in rappresentanza dell’Italia ricordando il costante impegno Enac in tema di tutela dei diritti del passeggero.Di Palma ha poi preso la parola sull’andamento della stagione summer in Italia. “I dati di traffico – ha detto Di Palma – hanno superato quelli del periodo pre-covid pur registrando alcuni disservizi riconducibili a problematiche legate alla interconnessione dei collegamenti aerei che, a volte, sono determinati anche da problemi riconducibili alla safety. Come Italia proponiamo di assegnare a EASA un ruolo di leadership esclusiva, delegando, quindi, alle Autorità nazionali i controlli sui vettori, specialmente nei Paesi con capacità limitate, per garantire una gestione della safety più coerente ed efficace”.La giornata di lavori era stata avviata dal presidente ECAC Quaranta. “Meeting come questi, che coinvolgono tutte le istituzioni del comparto, – ha detto Quaranta – sono occasioni importanti per un confronto aperto sui risultati ottenuti dall’UE nell’ambito dell’aviazione civile e sulle priorità per affrontare un futuro sempre più sfidante”.A comporre la delegazione italiana, la direttrice centrale Coordinamento Relazioni Internazionali Sicurezza e Ricerca Enac, Giovanna Laschena, il rappresentante Permanente d’Italia a Montreal, Amb. Sergio Martes e Luca Demicheli, esperto di politiche ambientali alla Rappresentanza Permanente presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi. LEGGI TUTTO

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    Maltempo, il Mit monitora le conseguenze su strade e ferrovie

    (Teleborsa) – “Il vicepremier e ministro Matteo Salvini sta seguendo con particolare attenzione le conseguenze del maltempo sulle infrastrutture e le ricadute sui trasporti. In particolare, le strade Anas e le ferrovie sono minuziosamente monitorate”. È quanto fa sapere il Mit in una notaalla luce della forte ondata di maltempo che sta investendo l’Italia. LEGGI TUTTO

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    EasyJet rinnova il suo impegno per un’aviazione sostenibile

    (Teleborsa) – In occasione del secondo anniversario del lancio della sua Net Zero Roadmap, easyJet rafforza il proprio impegno verso la sostenibilità annunciando una nuova collaborazione con JetZero, una start-up americana che sta sviluppando un innovativo modello di aeromobile sostenibile. Inoltre, la compagnia ha effettuato un’analisi approfondita delle proprie operazioni, evidenziando l’urgenza di rendere più efficiente lo spazio aereo europeo.L’importanza della tecnologia e l’impegno per un’aviazione sostenibile emergono anche dalle preferenze dei consumatori. Una recente survey condotta da easyJet tra i passeggeri italiani mostra che il 93% degli intervistati è ottimista riguardo al ruolo delle nuove tecnologie nella riduzione dell’impatto ambientale del settore. La maggioranza ritiene che le tecnologie a zero emissioni di carbonio, come gli aerei alimentati a idrogeno, rappresentino la soluzione ideale per decarbonizzare l’aviazione. Inoltre, l’81% degli intervistati crede che entro 15 anni tali aerei saranno operativi.Per contribuire a ridurre l’impatto ambientale del settore, easyJet ha stretto una partnership con JetZero per sviluppare aeromobili Blended-Wing Body, che potrebbero ridurre fino al 50% il consumo di carburante e le emissioni di gas serra rispetto ai modelli tradizionali, grazie all’alimentazione a idrogeno. EasyJet sarà anche la prima compagnia aerea a far parte del nuovo Airline Working Group di JetZero, un team che studierà le implicazioni pratiche di questi nuovi aerei su aeroporti e compagnie aeree, per ottimizzare le operazioni sia a terra che in volo.Infine, easyJet ha condotto per la prima volta un’analisi sull’impatto della gestione inefficiente dello spazio aereo in Europa sulle emissioni di CO2. I risultati evidenziano che l’inefficienza dello spazio aereo contribuisce a un significativo aumento del consumo di carburante, delle emissioni di CO2 e della durata dei voli in Europa. In particolare, l’Italia è uno dei Paesi che richiede maggiori miglioramenti, insieme al Regno Unito, Francia, Spagna e Svizzera. LEGGI TUTTO

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    A4 Milano-Brescia, ASPI: “Varato nuovo cavalcavia dello svincolo di Dalmine”

    (Teleborsa) – Con il varo della scorsa notte del cavalcavia che collegherà il casello di Dalmine con la rotatoria della Tangenziale di Bergamo, i lavori di adeguamento del nuovo svincolo di Dalmine sulla A4 Milano-Brescia entrano nella loro fase finale, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma. Le attività – fa sapere il Gruppo Autostrade per l’Italia in una nota – sono state realizzate dalle squadre di Amplia Infrastructures, società del Gruppo Aspi, in collaborazione con altre tre aziende italiane leader nel settore della produzione e movimentazione di strutture complesse.Le operazioni – spiega la nota – sono state effettuate grazie all’utilizzo di due piattaforme SPMT (trasportatori modulari semoventi) concepite appositamente per il trasporto di carichi eccezionali: il nuovo impalcato infatti ha una lunghezza complessiva di 50 metri, una larghezza di circa 20 metri e un peso totale di 425 tonnellate.La struttura dell’impalcato è stata prima assemblata in un’area di cantiere dedicata, sollevata sulle due piattaforme a un’altezza di 5 metri da terra e infine trasportata nell’area di posizionamento definitiva. La movimentazione della struttura è stata effettuata a una velocità massima di 0.5 km/h da parte del convoglio che si è spostato verso la sua destinazione finale, percorrendo circa 80 metri una volta entrato sul sedime autostradale. Nella sua posizione finale è stato infine calato e posizionato sulle spalle completando così l’operazione che ha avuto una durata complessiva di circa 4 ore. Terminate le operazioni di finitura, che verranno eseguite nelle prossime notti, prenderanno il via le ultime fasi progettuali al fine di consentire l’apertura funzionale al traffico dello svincolo entro fine 2024, come da cronoprogramma condiviso con istituzioni e territorio.L’intero progetto di adeguamento dello svincolo di Dalmine del valore complessivo di circa 25 milioni di euro prevede inoltre la realizzazione di due sottovia, la realizzazione di barriere acustiche fonoassorbenti per una lunghezza complessiva di circa 480 metri e di opere a verde.La riconfigurazione dello svincolo, definita – fa sapere Aspi – grazie al costante confronto con le Istituzioni locali e con le strutture tecniche del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nel più ampio progetto di Autostrade per l’Italia per il potenziamento del tratto di A4 e migliorerà notevolmente la gestione dei flussi in uno dei contesti a più alta densità industriale in Italia e in Europa. La nuova configurazione del nodo di Dalmine aumenterà infatti la permeabilità tra le infrastrutture stradali – A4 e Tangenziale – diversificando i flussi di traffico, con il duplice beneficio di accorciare i tempi di percorrenza e diminuire le interferenze con la viabilità ordinaria. La soluzione progettuale adottata risponde inoltre ai più moderni criteri di potenziamento infrastrutturale sostenibile, aumentando la capacità della rete e limitando al contempo il consumo di suolo e le emissioni di CO2.”L’intervento di questa notte – ha dichiarato Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche – è un passo importante per lo sviluppo del cantiere: si aggiunge un tassello fondamentale per terminare, nei tempi previsti, l’adeguamento dello svincolo di Dalmine sulla A4. Da dalminese mi sento molto orgogliosa di vedere realizzata un’opera di cui si parlava da decenni e che Regione Lombardia ha testardamente voluto. La Regione ha giocato un ruolo fondamentale in questa partita, che sembrava non avere più corso: si è relazionata con gli enti interessati sino a raggiungere un progetto condiviso tra i comuni di Dalmine e Stezzano, ha accelerato l’iter di approvazione del progetto, i cui lavori sono stati affidati alla società Amplia Infrastructures controllata da Aspi. Mi congratulo inoltre per la gestione eccellente del cantiere a svincolo aperto. Riqualificare lo svincolo di Dalmine significa rendere più sicura e fluida la viabilità della zona. Diminuendo così le code in ingresso e in uscita dall’autostrada ed efficientando anche la Tangenziale Sud di Bergamo. Questo progetto risulta integrato a quello della Bergamo – Treviglio, permettendo così in futuro la connessione tra A4 e IPB. Siamo in uno dei contesti a più alta densità industriale d’Europa e il livello del traffico è in costante aumento, con il nuovo assetto del casello ci aspettiamo ripercussioni positive nei collegamenti tra l’autostrada A4, l’asse interurbano e la viabilità locale, a beneficio delle nostre comunità e territorio”.”Con il varo del nuovo cavalcavia di stanotte, eseguito attingendo alle migliori e più moderne tecnologie di costruzione disponibili a livello globale, – ha affermato Luca Fontana, direttore Ingegneria e Realizzazione di Autostrade per l’Italia – mettiamo le basi per il completamento, nei tempi annunciati, dei lavori di potenziamento dello svincolo di Dalmine, un crocevia di persone e merci fondamentale per il continuo sviluppo di questo territorio. Autostrade per l’Italia si conferma un partner solido e affidabile per le istituzioni e comunità del nostro paese”. LEGGI TUTTO

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    Crescita settore trasporti in Italia: immatricolazioni positive (+6,9%) ma transizione ecologica lenta

    (Teleborsa) – Il 2023 si è chiuso positivamente per il settore dei trasporti in Italia, con un aumento delle nuove immatricolazioni sia per il trasporto merci che per quello passeggeri. Secondo i dati dell’Osservatorio Continental sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti, il trasporto merci oltre le 16 tonnellate ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, segnando un incremento del 6,9% rispetto al 2022. La Lombardia ha seguito questo trend positivo con una crescita del 15,8%, pari a 4.089 nuovi mezzi. Milano, in particolare, ha visto un aumento del 23,4%, raggiungendo 1.360 nuove targhe, il valore più elevato a livello regionale.Anche il mercato italiano degli autobus ha segnato una crescita significativa, con un +45,8% e 5.434 nuove immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. La Lombardia si è distinta con un balzo del 78,9%, grazie a 762 nuove targhe. Milano ha registrato un incremento simile del 78,7%, con 470 nuovi autobus, superando di gran lunga le altre province lombarde.Nonostante i segnali di crescita, la transizione verso alimentazioni più sostenibili procede lentamente. Il parco merci circolante in Italia nel 2023 rimane dominato dal gasolio, che copre il 90,3% dei veicoli, seguito da benzina (4,5%) e metano (2,1%). Le alimentazioni alternative mostrano solo lievi segnali di crescita: il GPL raggiunge l’1,5%, gli elettrici lo 0,4%, e gli ibridi si attestano allo 0,5% (diesel) e allo 0,6% (benzina).In Lombardia, il gasolio ha registrato una leggera diminuzione, attestandosi all’88,9%, mentre gli ibridi hanno mostrato una crescita, raggiungendo l’1,2%. Milano ha visto un calo più marcato del gasolio (-1%), ora all’85,5%, con una crescita degli ibridi che raggiungono l’1,8%, il valore più alto della regione. Anche il metano si mantiene stabile al 3,1%, mentre l’elettrico è cresciuto fino allo 0,4%.Per quanto riguarda il parco autobus, la situazione nazionale mostra un lento passaggio alle alimentazioni alternative, dovuto principalmente alla transizione nelle flotte di trasporto pubblico locale. A livello nazionale, il gasolio copre ancora il 91,1% dei veicoli, mentre il metano è al 6,1%, e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono complessivamente il 2,2%.In Lombardia, il gasolio è sceso dal 92,3% all’89,8%, mentre l’elettrico ha registrato una crescita significativa, passando dal 2% al 2,8%. Anche l’ibrido e il metano hanno visto un aumento, rispettivamente al 2,7% e al 4,3%. Milano si distingue come la provincia lombarda più avanzata sul fronte dell’elettrificazione degli autobus, con un 5,2% del parco totale, un incremento di 1,6 punti percentuali rispetto al 2022. Parallelamente, il gasolio è sceso all’87,5%, mentre il metano è cresciuto fino all’1,6%. LEGGI TUTTO