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    Sicurezza stradale: il progetto nelle scuole promosso da Aspi e Polizia di Stato fa tappa a Bologna

    (Teleborsa) – Si è tenuto l’incontro con circa cento studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Crescenzi-Pacinotti-Sirani di Bologna, nell’ambito del progetto educativo sulla sicurezza stradale per i più giovani, organizzato da Autostrade per l’Italia, in collaborazione con Polizia di Stato. A confrontarsi con gli studenti il direttore del Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia Stefano Vimercati, il responsabile Esercizio del Tronco di Bologna di ASPI Marco Brini e operatori della Polizia Stradale.Questo nuovo ciclo di sessioni, porterà Autostrade per l’Italia e la Polizia di Stato a incontrare più di mille alunne e alunni che frequentano istituti situati su tutto il territorio attraversato dalla rete autostradale in gestione. L’iniziativa fa seguito a quelle degli anni scorsi che hanno visto la partecipazione di oltre 220 istituti scolastici e circa 19mila giovani, della scuola secondaria di secondo grado.”Promuovere la cultura della sicurezza stradale e diffonderla soprattutto tra i più giovani – afferma la dirigente del Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna Simonetta Lo Brutto – è tra le strategie fondamentali per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità stradale che ancora purtroppo permane la principale causa di morte per le fasce di età giovanili, in Italia ed in Europa: affinché la strada sia sempre un ambiente di vita sereno e gioioso e non un teatro di tragedie, è fondamentale educare e sensibilizzare i giovani all’adozione di comportamenti e condotte consapevoli e responsabili. Con tali propositi la Polizia di Stato, con la Specialità Polizia Stradale, da anni ha intrapreso e porta avanti un complesso di iniziative miranti appunto a fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità stradale con la promozione di campagne di sensibilizzazione, di educazione alla legalità ed al rispetto delle regole di convivenza, rivolte principalmente ai giovani, avvicinati nei luoghi di ritrovo e soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado. Anche questa iniziativa sinergica tra Polizia di Stato e ASPI ribadisce la volontà di perseguire sempre con il massimo impegno gli stessi propositi e obiettivi, consapevoli che una sicurezza stradale partecipata e condivisa tra più soggetti chiamati quotidianamente ad operare sulle strade ed autostrade italiane, arricchendosi di più contributi e sforzi, raggiunge certamente auspicati livelli superiori”.Il progetto prevede inoltre approfondimenti in classe con il supporto dei professori, con workshop e materiale educativo multimediale predisposto da ASPI. Secondo l’Osservatorio “Non chiudere gli Occhi” di Skuola.net e Autostrade per l’Italia, sono proprio le nuove generazioni, infatti, la parte più recettiva degli utenti alla guida e sono anche la categoria che, sulla scorta del cattivo esempio degli adulti, tende ad assumere comportamenti scorretti.”La sicurezza stradale non è soltanto il rispetto delle norme – ha affermato il direttore del III Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia, Stefano Vimercati – ma un valore fondante della convivenza civile. Una responsabilità che coinvolge tutti. Il Gruppo Autostrade per l’Italia avverte il dovere di contribuire a una mobilità più sicura, anche promuovendo il dialogo e una maggiore consapevolezza collettiva. La sicurezza è un principio irrinunciabile, che permea ogni aspetto delle nostre attività. Per questo investiamo costantemente in iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte ai nostri dipendenti, nella convinzione che solo attraverso un impegno diffuso e partecipato sia possibile radicare una cultura della sicurezza autentica e duratura”.La Regione Emilia-Romagna vanta un’infrastruttura autostradale tra le più estese del Paese. Nello specifico, la Direzione di Bologna di Aspi gestisce oltre 425 km di autostrada, con 260 ponti e più di 330 cavalcavia, coinvolgendo dieci diverse Province e 60 amministrazioni comunali. Le tre principali arterie autostradali – A1, A13 e A14 – rappresentano punti di snodo cruciali della viabilità tra l’Adriatico e il Tirreno e tra il Nord e il Sud del Paese. LEGGI TUTTO

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    Salvini: “Investimenti mirati per piccoli Comuni e infrastrutture più sicure”

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito l’importanza di sostenere i piccoli Comuni, spesso carenti di infrastrutture, attraverso investimenti mirati. Durante il question time alla Camera, Salvini ha sottolineato che è stato istituito il fondo per gli investimenti stradali nei piccoli Comuni, destinato alla messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti. Dal suo insediamento al ministero, nel 2023 e nel 2024, tutte le risorse disponibili sono state utilizzate, dimostrando che assegnare fondi direttamente ai sindaci è una strategia efficace. In particolare, sono stati stanziati 38 milioni di euro per 136 Comuni nel 2023 e per altri 151 Comuni nel 2024.Il ministro ha inoltre annunciato che le prime rate dei finanziamenti sono già state erogate ai Comuni che hanno rispettato i termini per l’affidamento dei lavori. Grazie al successo dell’iniziativa, nei mesi finali del 2024 è stato deciso di destinare ulteriori 2,3 milioni di euro al rifinanziamento dei fondi per lo scorrimento della graduatoria, permettendo di finanziare interventi in altri 39 Comuni. Per il 2025, il ministero è pronto ad avviare le procedure per assegnare 12 milioni di euro ai Comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti, garantendo fino a 150mila euro di cofinanziamento per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade comunali.Salvini ha anche affrontato il tema dell’applicazione del decreto legislativo n. 209 del 2024 in materia di utilizzo dei lavori subappaltati ai fini della certificazione Soa, difendendone la costituzionalità. Tale decreto è stato introdotto per risolvere le criticità del precedente codice degli appalti, eliminando la possibilità per gli appaltatori di utilizzare i lavori realizzati dai subappaltatori per ottenere la propria qualificazione, evitando così benefici non proporzionati rispetto all’attività svolta. Il ministero monitorerà attentamente la fase attuativa di questa innovazione normativa.Infine, il ministro ha espresso la necessità di reintrodurre le Province per garantire una migliore gestione delle infrastrutture scolastiche e stradali. Ha criticato le riforme passate che ne hanno ridotto il ruolo, affermando che il depotenziamento delle Province ha causato un deterioramento della manutenzione delle scuole superiori e delle strade provinciali, settori fondamentali per i cittadini. LEGGI TUTTO

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    Emilia-Romagna si pone obiettivo 20 milioni passeggeri nei 4 scali regionali

    (Teleborsa) – Vertice in Regione Emilia-Romagna con i sindaci delle città che ospitano aeroporti sul territorio regionale, vale a dire Bologna, Parma, Rimini e Forlì e i rappresentanti delle quattro società di gestione aeroportuale. Obiettivo: una strategia di crescita condivisa del traffico passeggeri secondo criteri di sostenibilità.Il Governatore De Pascale ha sottolineato la volontà di “costruire un modello di crescita integrato, in cui ogni scalo possa contribuire allo sviluppo del territorio e alla competitività dell’Emilia-Romagna, mirando a raggiungere complessivamente, nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità, nel medio lungo periodo, 20 milioni di passeggeri per il sistema aeroportuale regionale. Per questo motivo, la Regione “intende svolgere un ruolo attivo nel coordinamento del sistema aeroportuale, pur nel rispetto delle diverse nature giuridiche e delle concessioni statali”. La legge regionale rappresenterà uno strumento fondamentale per garantire una pianificazione strategica di lungo periodo e strutturare un dialogo stabile tra istituzioni, società di gestione e città. La crescita del traffico di passeggeri e merci deve andare di pari passo con il potenziamento delle infrastrutture e con una strategia turistica e industriale che valorizzi ogni scalo nella sua specificità”. LEGGI TUTTO

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    Ultima tappa del “Treno del Ricordo” per non dimenticare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata

    (Teleborsa) – Si è tenuta alla Stazione di Sassari la visita istituzionale del “Treno del Ricordo”, progetto promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani, che chiude in Sardegna il suo viaggio nel 2025. Il Treno del Ricordo è un treno storico messo a disposizione da Fondazione FS Italiane insieme al Gruppo FS che ha attraversato l’Italia in sette tappe e ha ripercorso, con una mostra itinerante allestita al suo interno, il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati nel Dopoguerra.All’evento hanno partecipato Marina Elvira Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali; Tommaso Tanzilli, presidente di Ferrovie dello Stato Italiane; Grazia La Fauci, prefetto di Sassari; Giuseppe Mascia, sindaco di Sassari; Antonio Piu, assessore regionale dei lavori pubblici, oltre ad associazioni e scolaresche.Nelle quattro carrozze del treno i visitatori hanno modo di conoscere e approfondire la tragedia delle foibe e dell’esodo attraverso un percorso multimediale, in cui si alternano pannelli informativi, immagini di repertorio e testi originali recitati da una voce narrante. La mostra – che chiuderà domani, 25 febbraio, alle 18.00 – è arricchita dall’esposizione di alcune delle masserizie degli esuli, conservate e custodite dall’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata nel Magazzino 18 di Trieste.L’edizione 2025 del Treno del Ricordo ha toccato sette città. La partenza è stata a Trieste il 10 febbraio, per poi proseguire a Padova, Bologna, Roma, Napoli e Lecce. Il treno ha terminato il suo viaggio a Sassari, mentre la cerimonia di chiusura si è tenuta a Fertilia, frazione di Alghero che nel 1948 ha accolto gli esuli partiti da Chioggia a bordo di 13 pescherecci.Il Treno del Ricordo è realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata. LEGGI TUTTO

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    Ponte Stretto, Salvini: E’ una delle strutture più studiate e monitorate al mondo, chi dice “no” lo fa per scelta ideologica

    (Teleborsa) – “Rispondo a nome degli ingegneri che a centinaia ci stanno lavorando e a nome dei siciliani e calabresi che da un secolo aspettano di essere collegati senza perdere ore e ore di tempo. Il 13 novembre scorso l’opera ha registrato il parere favorevole della Commissione di Valutazione di impatto ambientale. Associato a 62 prescrizioni. Confermo inoltre che come richiesto dalla Commissione Via, 60 prescrizioni saranno ottemperate in sede di approvazione del progetto esecutivo mentre 2 prescrizioni saranno ottemperate dopo l’entrata in esercizio del Ponte”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini nel corso del Question Time al Senato, come riporta l’Agenzia stampa Energia Oltre.IL PIANO DETTAGLIATO DELLE MISURE COMPENSATIVE È ATTUALMENTE AL VAGLIO DELLA COMMISSIONE VIA – Circa la valutazione di incidenza ambientale, “la Commissione Via al momento del rilascio del parere favorevole ha richiesto alla società Stretto di Messina di predisporre un piano di maggior dettaglio delle misure compensative nonché di trasmettere alla Commissione europea le ulteriori considerazioni prescritte dalla Direttiva Habitat – ha proseguito Salvini -. Il piano dettagliato delle misure compensative è stato trasmesso al Mase a fine dicembre e a gennaio è stato pubblicato sul sito del ministero. Attualmente al vaglio della Commissione Via. Inoltre è in corso di predisposizione l’ulteriore documentazione da trasmettere alla Commissione europea”.”EVITATO IL POSIZIONAMENTO SU FAGLIE ATTIVE” – In relazione al rischio sismico e alla presenza di faglie “i tecnici e gli ingegneri sottolineano che la geologia dello Stretto di Messina è stata accuratamente studiata individuando tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto, i punti di contatto con il terreno del ponte sulla base degli studi geosismotettonici eseguiti sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive”.NELLE PROSSIME SETTIMANE IN CHIUSURA INTERLOCUZIONI CON LA COMMISSIONE VIA PER POI PROCEDERE AGLI ADEMPIMENTI PREVISTI DALLA DIRETTIVA HABITAT. – Quanto all’impatto dei cantieri sul traffico “evidenzio che durante la realizzazione del ponte il traffico dei mezzi provenienti dai cantieri sarà regolato in modo da evitare le fasce orarie soggette a maggiore traffico. L’obiettivo delle prossime settimane è concludere le interlocuzioni con la Commissione Via e procedere tempestivamente con gli ulteriori adempimenti previsti dalla direttiva Habitat. Questo ci consentirà di arrivare all’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess e quindi finalmente partire con la cantierizzazione. Il Ponte sullo Stretto penso sia una delle strutture più studiate e monitorate da punto di vista tecnico a livello mondiale, e chi dice di no al ponte legittimante dovrebbe aver il coraggio di ammettere che è una scelta ideologica”, ha concluso Salvini. LEGGI TUTTO

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    Polo logistica FS: inaugurata Sonlog la nuova sala operativa per la logistica del paese

    (Teleborsa) – Inaugurata oggi la nuova Sala Operativa Nazionale Logistica – SONLOG di Mercitalia Rail, società del Polo Logistica del Gruppo FS. Una vera e propria cabina di regia che monitora 24 ore su 24 la circolazione di oltre 80mila treni l’anno, che trasportano circa 37 milioni di tonnellate di merce in Italia e in Europa. La sala è stata inaugurata da Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics, e Silvio Damagini, Amministratore Delegato di Mercitalia Rail.Le tecnologie di ultima generazione consentono ai 90 operatori, con un’età media sotto i 40 anni e distribuiti su tre turni nell’arco della giornata, di monitorare costantemente tutto il traffico merci nazionale e internazionale gestito dalle società del Polo Logistica del Gruppo Fs Italiane. “L’inaugurazione di oggi apre un’altra nuova pagina del Polo Logistica, una pagina che abbiamo dedicato al cuore pulsante dell’operation aziendale: la nostra sala operativa – ha dichiarato Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics -. È in questo luogo che ogni giorno lavoriamo per i nostri clienti, grazie ad un’attività sempre più coordinata tra le diverse anime del Polo e finalizzata a mettere al centro del nostro agire quotidiano la qualità del servizio”.Per garantire la massima sinergia con il gestore dell’infrastruttura, da oggi è attivo il presidio nella Sala Operativa Nazionale di Rete Ferroviaria Italiana, in collegamento diretto con la SONLOG di Milano. All’interno della Sala è inoltre presente una struttura Post Vendita e Assistenza Clienti che lavora in stretta collaborazione e sinergia con la Sala Operativa, con l’obiettivo di assicurare a tutti i clienti la massima efficienza nella gestione delle loro merci e di rispondere prontamente alle loro esigenze, sia in Italia sia in Europa.”Siamo costantemente impegnati nell’adozione di soluzioni e tecnologie all’avanguardia per rispondere alle esigenze dei nostri clienti, velocizzando lo scambio di informazioni e consentendo una gestione sempre più efficace delle merci trasportate” ha aggiunto Silvio Damagini, AD di Mercitalia Rail.La sala si trova all’interno dello Scalo milanese di Segrate, realizzato nei primi anni del ‘900, e nelle ultime settimane è stata oggetto di un importante restyling, per renderla più moderna, confortevole, funzionale e dotarla delle migliori tecnologie per monitorare in tempo reale tutti gli eventi di circolazione ferroviaria. Inoltre, la SONLOG è stata allestita con un percorso grafico e comunicativo che caratterizza gli ambienti: le foto della storia del trasporto merci dal Novecento fino ai giorni nostri sono collegate da binari in un percorso immaginario che unisce passato, presente e futuro. LEGGI TUTTO

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    Enac: designato dal MIT Autorità nazionale di vigilanza per attuazione cielo unico europeo

    (Teleborsa) – Importante riconoscimento per Enac da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha designato l’Ente quale Autorità nazionale di vigilanza (NSA) ai sensi del Regolamento UE 2024/2803, relativo all’attuazione del cielo unico europeo.Si tratta – spiega l’Enac in una nota – di un’ulteriore conferma delle capacità professionali e dell’esperienza di Enac per svolgere il ruolo e le attività relative a: valutazione e sorveglianza dell’adempimento, da parte dei fornitori di servizi di navigazione aerea, dei requisiti in materia di solidità finanziaria, responsabilità, copertura assicurativa, assetto proprietario e struttura organizzativa; verifica del rispetto e dell’adempimento, da parte dei fornitori di servizi, dei requisiti di sicurezza e di difesa nazionali previsti dal medesimo regolamento; valutazione e approvazione della fissazione dei prezzi per la fornitura dei Servizi Comuni di Informazione (CIS); attuazione e monitoraggio dei sistemi di prestazioni e di tariffazione; la sorveglianza sulla trasparenza della contabilità dei fornitori di servizi di navigazione aerea. LEGGI TUTTO

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    Road Safety, Anas alla 4th Global Ministerial Conference di Marrakech

    (Teleborsa) – Anas, Società del Gruppo FS, partecipa alla 4th Global Ministerial Conference on Road Safety in programma da oggi fino al 20 febbraio a Marrakech, in Marocco. La manifestazione, il massimo evento mondiale sulla sicurezza stradale che coinvolge 198 Stati, è organizzata dal Regno del Marocco e dall’Agenzia Nazionale di Sicurezza Stradale Marocchina (NARSA), insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e in partnership con le Nazioni Unite.Per l’occasione, Anas presenta il suo impegno sul fronte della sicurezza stradale a livello internazionale. Una priorità assoluta per l’azienda, che illustrerà agli operatori del settore e alle istituzioni mondiali il lavoro quotidiano per garantire condizioni di efficienza funzionale sulla sua rete di oltre 32mila km di strade e autostrade, con 18.720 ponti e 2.157 gallerie, che servono 3.500 comuni sui quasi 8.000 presenti sull’intero territorio. Ogni giorno sulle strade Anas circolano 8 milioni di persone e ogni anno vengono percorsi 91,5 miliardi di chilometri, di cui 84,1 miliardi di chilometri da veicoli passeggeri e i restanti 7,3 miliardi di chilometri annui da veicoli merci.Oltre alla sensibilizzazione di tutti al rispetto delle regole della strada, Anas sta lavorando per potenziare gli standard di sicurezza della propria rete con un ampio piano di interventi su specifici profili: nuove opere, manutenzione programmata e innovazione tecnologica. Lo sfidante obiettivo dell’azienda è quello di ridurre al 2030 del 50% le vittime di incidenti stradali; obiettivo previsto dalle Nazioni Unite che sarà oggetto, durante la 4th Global Ministerial Conference on Road Safety, anche della sottoscrizione della Marrakech Declaration, condivisa con più di 190 paesi del mondo.Sul fronte del potenziamento e del miglioramento degli standard di sicurezza della rete, Anas può contare su sei miliardi in più di finanziamenti rispetto al Contratto di Programma precedente, che svilupperanno nuovi investimenti pari a 16,2 miliardi. Gli investimenti previsti dal Contratto di Programma 2021-2025 sono pari a circa 44 miliardi di euro, di cui 37 miliardi in nuove opere, 5 miliardi in manutenzione programmata, i restanti 2 miliardi a supporto di progetti in fase di approvazione per lavori in corso e per investimenti in tecnologia.Per la manutenzione programmata nel 2024 sono stati spesi 1.620 milioni di euro, + 6.3% in più rispetto al 2023, in continuità con le performance degli anni precedenti. Nel dettaglio sono stati spesi circa 690 milioni di euro in opere d’arte (ponti e gallerie), 385 milioni di euro in rifacimento del piano viabile, 265 milioni di euro in opere complementari, 166 milioni di euro per le barriere di sicurezza e 117 milioni di euro per gli impianti.L’impegno dell’azienda si declina attraverso le ispezioni delle opere d’arte, passate da 3.886 del 2019 alle 18.634 del 2024 e l’implementazione di uno dei programmi più ambiziosi, lo SHM-Structural Health Monitoring. Avviato nel 2022 e finanziato con 275 milioni di euro dal Fondo Complementare del PNRR, mira a realizzare un sistema integrato di monitoraggio diagnostico dello stato di salute degli asset infrastrutturali. L’obiettivo sarà ottenere informazioni continue sullo stato di salute delle strutture, riconoscere e prevedere i danni oltre a supportare la pianificazione di interventi di manutenzione. I target operativi definiti prevedono, dopo 250 opere connesse nell’ultimo biennio, 500 nel 2025 e 1.000 nel 2026.L’impegno di Anas è anche di tipo internazionale. Insieme a Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e PIARC Italia, lo scorso novembre Anas ha ospitato le delegazioni dei Paesi aderenti al EuroMed Transport Support Project a Roma per la Conferenza Internazionale sulla Sicurezza stradale.In Marocco Anas è presente, insieme a PIARC Italia e con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche con uno stand che accoglie le eccellenze nazionali in materia di mobilità e sicurezza della circolazione in ambito extraurbano e urbano, tra cui AISCAT, il Politecnico di Milano e la Polizia di Stato. LEGGI TUTTO