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    Alaska Air annuncia acquisto Hawaiian Holdng per 1,9 miliardi dollari

    (Teleborsa) – Alaska Air, compagnia aerea quotata al Nyse, ha accettato di acquistare Hawaiian Holdings, casa madre della compagnia di volo Hawaiian Airlines, per 1,9 miliardi di dollari, entro i prossimi 12-18 mesi. Il valore dell’acquisizione, pari a 18 dollari per azione, supera largamente il valore del titolo quotato al Nasdaq, che si riallinea al corrispettivo offerto, registrando un rialzo del 180%. Alaska Air invece cede al Nyse il 13% circa, penalizzata da un’acquisizione giudicata un po’ onerosa.Più in dettaglio, Alaska Air pagherà 1 miliardo di dollari per le azioni acquistate e si accollerà 8900 milioni dio debito, per un totale di 1,9 miliardi-.La compagnia nata dalla fusione delle due compagnie aeree sarà guidata dal Ceo di Alaska Air, Ben Minicucci. La transazione dovrebbe favorire sinergie, attraverso risparmi per 235 milioni, ed accrescere gli utili del nuovo gruppo. LEGGI TUTTO

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    Air France-KLM e Apollo, closing del finanziamento da 1,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Air France-KLM e Apollo Global Management hanno completato la transazione riguardante un finanziamento quasi-equity da 1,5 miliardi di euro.Il finanziamento da parte di veicoli di investimento gestiti da Apollo e di terzi supporta un’affiliata operativa di Air France-KLM che detiene il marchio e la maggior parte dei contratti dei partner commerciali relativi al programma fedeltà congiunto di Air France e KLM (Flying Blue), nonché il diritto esclusivo di emettere “Miglia” per le compagnie aeree e i loro partner.L’aumento della transazione a 1,5 miliardi di euro riflette la forte fiducia degli investitori e la qualità dell’attività di emissione di Miglia Flying Blue di Air France-KLM, si legge in una nota.”Siamo lieti di confermare oggi l’aumento e il closing di questo finanziamento quasi-equity che rappresenta un ulteriore passo avanti significativo per rafforzare il bilancio di Air France-KLM a condizioni di finanziamento interessanti – ha commentato Steven Zaat, CFO di Air France-KLM – Ciò rappresenta anche una pietra miliare strategica e un chiaro riconoscimento del successo della nostra attività di miglia del programma Flying Blue, nonché della sua potenziale scalabilità”. LEGGI TUTTO

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    TPL, trovata l’intesa fra Regioni a riparto risorse

    (Teleborsa) – Alla Conferenza delle Regioni si è raggiunta l’intesa al riparto tra le Regioni a statuto ordinario delle risorse del Fondo nazionale per il Trasporto Pubblico Locale e ferroviario per il 2023. La Conferenza delle Regioni ha espresso l’Intesa in sede di Conferenza Unificata, condizionata all’impegno del Governo a costituire un tavolo di lavoro, per affrontare le criticità del finanziamento del TPL ed in particolare dei bilanci delle aziende, in considerazione che, soprattutto in alcuni territori, manca la sostenibilità economica per garantire i servizi. Il tavolo dovrà definire i necessari interventi di riequilibrio auspicabilmente entro il primo quadrimestre del 2024. LEGGI TUTTO

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    Sciopero, Salvini: “Valuterò precettazione anche per il 15 dicembre”

    (Teleborsa) – “Esprimo, da ministro dei Trasporti, soddisfazione perché questo lunedì stiamo garantendo a 20 milioni di pendolari e lavoratori di prendere i mezzi pubblici perché se dovessimo assecondare gli scioperi di 24 ore del lunedì o del venerdì di questo o quel sindacato saremmo a piedi una settimana sì è una no”. È quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini commentando rinvio al prossimo 15 dicembre dello sciopero annunciato per oggi. “Continueremo a garantire il diritto allo sciopero perché la Costituzione lo prevede, però penso a un altro sciopero, quello annunciato per il 15 dicembre, un altro venerdì, sotto Natale. Farò tutto quello che la legge mi permette – ha assicurato Salvini – per ridurre al minimo i disagi per pendolari studenti e lavoratori”. E il ministro non esclude un’altra precettazione. “Intanto – ha detto Salvini – sono contento che questo lunedì la gente possa viaggiare. Poi valuterò quanto sia utile fermare il Paese per 24 ore il penultimo venerdì prima di Natale”.”Oggi l’Italia avrebbe dovuto essere ferma con il trasporto locale per 24 ore indetto da alcuni sindacati di base. Lungi da me mettere in discussione il diritto alla sciopero, però come deve essere costituzionalmente garantito il diritto alla sciopero per una minoranza, deve essere ugualmente garantito il diritto al lavoro, alla mobilità, allo studio, alla salute per quelli che sono 20 milioni di italiani che ogni giorno prendono l’autobus, il tram, il treno e la metropolitana – ha aggiunto Salvini, intervenendo all’evento di Direzione Nord –. Per carità di Dio non entro nel merito delle rivendicazioni contrattuali, salariali, politiche. Non entro nel merito, ne faccio una questione di metodo e oggi i mezzi pubblici funzionano”.”Le norme sul diritto di sciopero sono chiare: nessuno pensi minimamente di mettere in discussione un diritto fondamentale e costituzionale alzeremo davvero le barricate in questo paese – ha affermato il leader Cisl, Luigi Sbarra –. Detto questo bisogna affidarsi alle valutazioni di una commissione di garanzia che deve restare autonoma, indipendente e contemperare il giusto diritto di sciopero con l’altrettanto diritto dei cittadini a rivolgersi ai servizi pubblici essenziali di questo paese”.”Abbiamo impugnato assieme alla Uil la precettazione decisa da Salvini perché è un atto autoritario e antidemocratico che lede il i diritto allo sciopero che non è un diritto dei sindacati ma delle singole persone. Attaccare il diritto di sciopero e metterla in discussione vuol dire limitare la libertà delle persone. È inaccettabile questa logica antidemocratica che parla anche di gabbie salariali e attacca la magistratura. È una logica pericolosa” ha affermato il leader Cgil Maurizio Landini a margine della manifestazione a Cagliari in occasione dello sciopero generale di Cgil e Uil in Sardegna. “Dovrà essere il Governo che ci dice cosa vuol fare, perché ad oggi – ha aggiunto Landini alla vigilia dell’incontro coi sindacati, convocato per domani dal governo – non ha voluto fare alcuna discussione. Questa legge di bilancio, così come le riforme, sono state fatte senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, senza tener conto delle piattaforme che noi abbiamo presentato. Quindi, noi stiamo dicendo che con con politiche di quel genere il nostro Paese va a sbattere. Noi vogliamo dare un futuro al nostro Paese. In particolare, c’è un tema di fondo che si chiama fisco; bisogna andare a prendere i soldi dove sono. Vuol dire combattere l’evasione fiscale vuol dire far pagare le tasse a chi non le paga; vuol dire tassare la rendita finanziaria, la rendita immobiliare e smetterla di tassare i lavoratori dipendenti pensionati e di fare cassa, su chi questo Paese lo tiene in piedi. Vedremo se saremo ascoltati. Fino ad ora questo non è avvenuto. Allo stesso tempo c’è bisogno di fare una politica di investimenti seria che guardi al futuro del nostro Paese, a partire dal Mezzogiorno che sta pagando un prezzo altissimo, e a partire dalla condizione delle donne che insieme ai giovani sono quelli più precari meno pagati e che hanno meno prospettive”. LEGGI TUTTO

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    FS, UE giudica ammissibile trasferimento cespiti infragruppo

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha riconosciuto che i trasferimenti di attività ferroviarie, avvenuti fra il 2007 ed il 2011 nell’ambito del Gruppo FS Italiane, non costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme europee ed ha inoltre constatato che la compensazione concessa dall’Italia a Trenitalia per la fornitura di servizi di trasporto ferroviario di merci è conforme alle norme europee in materia di aiuti di Stato. Fa eccezione la compensazione concessa in relazione ad alcuni tragitti, che la Commissione ha ritenuto incompatibile in base alla normativa sugli aiuti di Stato. Nel marzo 2014 la Commissione aveva avviato un’indagine approfondita sulle seguenti misure: trasferimenti a titolo gratuito di taluni beni dell’infrastruttura ferroviaria dal gestore RFI all’operatore ferroviario di trasporto merci dell’epoca Trenitalia ed alla società di logistica FS Logistica tra il 2007 e il 2011; le compensazioni versate dall’Italia a Trenitalia per la fornitura di servizi pubblici di trasporto ferroviario di merci tra il 2000 e il 2014.Esaminando la documentazione, la Commissione ha dunque valutato le misure in questione alla luce delle norme europee sugli aiuti di Stato, stabilendo che i trasferimenti di attivi effettuati tra il 2007 e il 2011 a favore di Trenitalia e FS Logistica non costituiscono aiuti di Stato, poiché non conferiscono un vantaggio economico a Trenitalia e FS Logistica, dal momento che sono stati effettuati in linea con le condizioni di mercato.La compensazione versata a Trenitalia per la fornitura di determinati servizi pubblici di trasporto ferroviario di merci tra il 1º gennaio 2000 e il 31 dicembre 2014 è pure conforme alle norme in materia di aiuti di Stato, perché non era tale da incidere sugli scambi né falsare la concorrenza nel mercato unico.La Commissione ha invece valutato l’inquadramento come aiuto di stato della compensazione per la fornitura di servizi di trasporto ferroviario internazionale di merci attraverso il porto di Trieste Marittima, tra il 15 marzo 2003 e il 31 dicembre 2008, in quanto la natura degli obblighi di servizio pubblico non è stata sufficientemente definita dall’Italia, e di servizi nazionali di trasporto ferroviario di merci su determinati collegamenti tra l’Italia settentrionale e meridionale, tra il 4 dicembre 2012 e il 31 dicembre 2014, che non si qualificano come un effettivo servizio di interesse economico generale, in quanto l’Italia non ha dimostrato l’esistenza di un fallimento del mercato su tali collegamenti prima di affidare la missione di servizio pubblico a Trenitalia.L’Italia deve ora recuperare l’aiuto incompatibile da Trenitalia e determinare l’importo da recuperare, inclusi gli interessi, in linea con la decisione della Commissione adottata oggi. LEGGI TUTTO

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    AdE: Fisco, al via scambio dati in Ue per piattaforme online

    (Teleborsa) – Al via lo scambio di informazioni tra amministrazioni fiscali nei settori e-commerce, locazioni, servizi e noleggio di mezzi di trasporto. Entro il 31 gennaio 2024 i gestori di piattaforme digitali residenti in Italia e ad alcune condizioni i gestori stranieri “non-Ue” (Fpo), dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati sulle vendite di beni e prestazioni di servizi realizzate dagli utenti attraverso i loro siti e app. E, entro il successivo 29 febbraio, il Fisco italiano condividerà queste informazioni con le autorità degli altri paesi Ue, in base allo Stato di residenza del venditore, ricevendo a sua volta quelle relative ai venditori (persone fisiche o giuridiche) residenti in Italia. Lo annuncia l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento firmato dal direttore, Ernesto Maria Ruffini, che rende, così, operativa la direttiva europea sullo scambio automatico delle informazioni sul reddito degli utenti che vendono prodotti o forniscono servizi attraverso le piattaforme digitali, come recepita nell’ordinamento italiano. Il provvedimento definisce i contenuti, i termini della comunicazione e le regole per i gestori tenuti all’invio. A dover comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate sono, nello specifico, i gestori di piattaforme residenti ai fini fiscali o costituiti o gestiti in Italia o dotati di una stabile organizzazione nel nostro Paese.In particolare, la direttiva stabilisce che rientrano nell’obbligo di comunicazione: l’e-commerce, l’affitto di beni immobili, l’offerta di servizi personali e le attività di noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto. Restano tuttavia fuori dall’obbligo di comunicazione sia i dati relativi ai grandi fornitori di alloggi nel settore alberghiero (quelli con oltre 2mila attività “pertinenti”), per i quali l’Amministrazione finanziaria dispone di altri flussi di dati, sia quelli relativi ai “piccoli inserzionisti” (venditori per i quali il gestore di piattaforma ha facilitato meno di 30 attività “pertinenti” e l’importo totale del relativo corrispettivo versato o accreditato non è superiore a 2mila euro nell’anno). I gestori esonerati sono comunque chiamati a inviare una “Comunicazione di assenza di dati da comunicare”. Il provvedimento detta le regole anche per i Foreign Platform Operator (Fpo), ovvero i gestori stranieri non qualificati non-Ue, tenuti a comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate: è il caso, solo a titolo di esempio, degli operatori che facilitano la locazione di immobili situati in Italia. I gestori di piattaforma comunicano le informazioni entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello cui si riferisce la comunicazione. Le prime informazioni, con riguardo al 2023, dovranno quindi essere comunicate entro il 31 gennaio 2024. L’Agenzia delle Entrate e le altre Autorità degli Stati membri condivideranno i dati relativi ai venditori entro due mesi dalla fine del periodo di comunicazione. Il primo scambio quindi, sarà effettuato entro il 29 febbraio 2024. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, S&P conferma rating “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating S&P ha confermato l’Issuer Credit Rating di Lungo Termine di FS a “BBB” e l’outlook stabile, che riflette quello della Repubblica Italiana.S&P ha inoltre confermato lo “Stand Alone Credit Profile” (SACP) di FS pari a “bbb+”, un notch superiore a quello della Repubblica Italiana. LEGGI TUTTO

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    d’Amico, azioni ammesse su OTCQX Best Market negli USA

    (Teleborsa) – d’Amico International Shipping (DIS), società attiva nel trasporto marittimo e quotata su Euronext STAR Milan, ha ricevuto l’approvazione per la negoziazione delle proprie azioni sull’OTCQX Best Market negli Stati Uniti, a partire dal 20 novembre 2023 (ticker OTCQX: DMCOF). Le azioni di DIS, oltre al segmento STAR di Borsa Italiana, sono attualmente negoziate over the counter (OTC) negli Stati Uniti, nel segmento OTC Pink market, gestito da OTC Market Group. L’azienda spiega che il segmento OTCQX International Market fornisce agli investitori americani un’alternativa di cross-trading più trasparente, liquida ed efficiente rispetto all’OTC Pink market. Inoltre, le aziende quotate sull’OTCQX ottengono anche una conformità ‘Blue sky’ valida in 37 stati degli USA (non disponibile nell’OTC Pink market), che consente ai broker di sollecitare ordini e distribuire ricerca agli investitori statunitensi in tali stati.”Questa iniziativa mira a potenziare la visibilità dell’azienda tra gli investitori statunitensi, offrendo loro una piattaforma più trasparente ed efficiente per negoziare le nostre azioni – ha commentato l’AD Paolo d’Amico – Gli investitori americani avranno accesso allo stesso livello di informazioni e dati che attualmente forniamo nei mercati europei. Consideriamo questa evoluzione come un passo in avanti significativo per DIS, poiché ci aiuterà a espandere la nostra base azionaria all’interno della più grande comunità di investitori del mondo. Ciò, a sua volta, dovrebbe aumentare la liquidità e sostenere il prezzo delle nostre azioni, generando valore per i nostri azionisti”. LEGGI TUTTO