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    Autostrade verso lo spin-off e la quotazione in Borsa

    (Teleborsa) – Si profila una quotazione in Borsa di Autostrade, prima lo spin-off da Atlantia, poi l’IPO e un aumento di capitale sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti allo stesso prezzo di collocamento. Non l’ingresso diretto per fasi successive, come era stato ipotizzato inizialmente. Sarebbe questa l’ipotesi di memorandum che CDP ha consegnato ad Atlantia, che il CdA sta valutando, ma a data della sigla dell’intesa, che scadeva oggi 27 luglio, sembra aver subito un leggero slittamento di qualche giorno.IPO e Aumento di capitaleSi profila dunque un’operazione totalmente di mercato, che partirebbe con lo spin-off e l’IPO di ASPI, effettuata a prezzi di mercato, quindi tali da esprimere il reale valore dell’asset, in parte vendendo quote di Atlantia, in parte in aumento di capitale, che sarebbe sottoscritto da CDP in qualità di operatore di mercato indipendente, come certificato dal suo stesso statuto.La sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte della Cassa consentirebbe di apportare quelle risorse fresche necessarie a finanziare il nuovo piano di investimenti.Nell’ambito dell’IPO sarebbe poi consentito l’ingresso di altri partner finanziari. Tra le manifestazioni di interesse che sarebbero giunte quelle di investitori internazionali come Macquarie, Blackstone, il Fondo del Qatar, Poste Vita e le Casse previdenziali.I vantaggiL’operazione così strutturata sarebbe un’operazione di mercato, trasparente, quindi tale da superare le perplessità recentemente manifestate dagli investitori internazionali.Fra questi il più agguerrito è TCI, un hedge fund londinese, che ha accusato il governo italiano di voler “statalizzare” Autostrade con procedure non in linea con il mercato. LEGGI TUTTO

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    ASPI, fondo TCI boccia statalizzazione: “Pronti a ricorrere a Bruxelles”

    (Teleborsa) – La City di Londra boccia ancora l’affare Autostrade, che penalizza gli investitori internazionali e non porterà benefici neanche a CDP, ma soprattutto muove alcuni passi formali per portare la questione all’attenzione di Bruxelles.Lo ha detto Sir Christopher Hohn, gestore di TCI, uno dei più grandi fondi internazionali basati a Londra, in una intervista a Il Messaggero, che segue di un paio di giorni le critiche mosse all’operazione dalle pagine del Financial Times.Secondo il gestore dell’hedge fund londinese, la scelta del governo di “statalizzare” ASPI, controllata dal Gruppo Atlantia, viola la Costituzione italiana e la normativa comunitaria, contravvenendo ai principi di certezza del diritto e costituendo, di fatto, un esproprio e determinando una fuga degli investitori internazionali dall’Italia. Giudizio negativo soprattutto sul Milleproroghe, che rischia di dissuadere gli investitori esteri, inclusi gli attuali azionisti Silk Road Fund e Allianz, dall’investire ancora in Italia.Hohn, ricordando che l’investimento effettuato da Silk Road Fund, Allianz e Edf in ASPI, nel 2017, fu di 15 miliardi di euro, indica un valore “equo” dell’asset di 11-12 miliardi, superiore alla prezzo “coercitivo” risultante dall’aumento di capitale che il governo italiano conta di realizzare. Diversa la questione se l’accordo prevedesse lo spin-off di Autostrade e l’IPO ad un prezzo equo di mercato, perché in questo caso l’operazione garantirebbe trasparenza.Il gestore di TCI, nell’intervista a Il Messaggero, definisce anche un “cattivo affare” l’investimento di CDP, se le tariffe autostradali non venissero adeguate per coprire gli investimenti.Il giudizio sull’operato del governo italiano? Il parere espresso dal Fondatore di TCI è indubbiamente negativo, in quanto si penalizzano ingiustamente gli investitori, tanto che il miliardario londinese ha deciso di presentare a Bruxelles un “reclamo formale”, che si dice convinto sarà probabilmente sposato da altri gestori esteri. Un atto “doveroso” lo definisce Hohn, ricordando che TCI investe in tutto il mondo e “quanto abbiamo visto in Italia non accade altrove”. LEGGI TUTTO

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    ASPI, MIT: presentato nuovo piano economico, in corso valutazione

    (Teleborsa) – Come da cronoprogramma, ASPI ha presentato ieri il nuovo piano economico finanziario che è ora in corso di valutazione. Lo comunica il MIT in una nota.Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze – si legge – “stanno procedendo ad una puntuale verifica dei singoli elementi contenuti nel Piano Economico Finanziario – PEF – presentato nella tarda serata di ieri, come da cronoprogramma, dal concessionario Autostrade per l’Italia”.”All’esame del tavolo tecnico, in corso di svolgimento in queste ore – prosegue la nota – l’erogazione degli oneri compensativi per un importo pari a 3,4 miliardi di euro, a esclusivo carico di Aspi, e il relativo piano di distribuzione delle misure al netto delle risorse destinate alla demolizione e ricostruzione del Ponte sul Polcevera. Ne seguirà un confronto con il concessionario già entro la prossima settimana nel quale si affronteranno i dettagli per garantire puntualmente la coerenza del PEF con le condizioni definite nelle interlocuzioni per la chiusura dell’accordo negoziale con il concessionario, nonché per discutere dell’atto aggiuntivo”. LEGGI TUTTO

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    ANAS, al via Piano mobilità estiva 2020

    (Teleborsa) – Al via il Piano mobilità estiva 2020 sulla rete Anas (Gruppo FS Italiane). In vista delle prime partenze per le vacanze, la società ha annunciato di aver programmato una serie di attività e misure volte a facilitare gli spostamenti dei vacanzieri lungo la rete di strade e autostrade gestita.Per quanto riguarda le previsioni della mobilità sull’intero territorio nazionale, – fa sapere Anas in una nota – l’emergenza sanitaria continuerà a condizionare le scelte in tema di vacanze, durante tutto il periodo estivo. Gran parte degli italiani si sposterà all’interno del Paese contribuendo a un incremento del traffico sulle strade maggiore rispetto allo scorso anno. Non sono previsti fenomeni di esodo, come accadeva in passato, ma tanti spostamenti su breve e medio raggio. I giorni di maggior traffico verso le principali destinazioni vacanziere riguarderanno l’ultimo weekend di luglio, interessato dalle prime significative partenze, e quelli di agosto su cui si concentreranno gli spostamenti locali, con traffico in uscita dalle grandi città verso le più vicine località di mare.”Il compito di Anas, che gestisce 30 mila km di rete che uniscono ogni parte della Penisola, – si legge nella nota – è quello di offrire un viaggio sicuro, confortevole e informato, con il monitoraggio h24 della rete attraverso le nostre sale operative, il dispiegamento dei nostri cantonieri, la rimozione, ove possibile, dei cantieri che possono avere impatto sulla viabilità estiva e con l’impiego di molteplici canali di diffusione delle notizie sul traffico”.PIANO ESODO 2020 – Il Piano 2020 – spiega Anas – è stato redatto in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme a Viabilità Italia, al ministero degli Interni, all’Aiscat, alla Protezione Civile, alla Polizia Stradale, alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Anas sarà presente sulle strade e autostrade di competenza con circa 1.100 automezzi, 6011 telecamere fisse, 1079 pannelli a messaggio variabile e 2.500 addetti. Il monitoraggio h24 della rete e l’assistenza per il pronto intervento saranno gestiti con 200 operatori impegnati tra la Sala situazioni nazionale e le 21 sale operative territoriali, tra cui quella dell’autostrada A2 “Autostrada del Mediterraneo”, che opera in affiancamento alla Polizia Stradale.Il monitoraggio 24 ore su 24 del traffico riguarderà in particolare i principali assi strategici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, rientrata in gestione ad Anas a gennaio 2019 nell’ambito del piano “Rientro Strade” e arteria particolarmente trafficata, che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e il Garigliano; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna; sui versanti tirrenico e adriatico del centro Italia le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Abruzzo ed Emilia Romagna). Infine al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli Venezia Giulia verso i valichi di confine; la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia; la SS45 di Val Trebbia in Liguria; la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia Romagna e Veneto. LEGGI TUTTO

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    Il 29 luglio mobilitazione dei dipendenti Air Italy

    (Teleborsa) – I 1500 dipendenti di Air Italy manifesteranno mercoledì 29 luglio a Roma davanti alla sede del ministero del lavoro per chiedere risposte sul loro futuro e quello della compagnia aerea, la cui liquidazione ‘in bonis’ è stata avviata lo scorso mese di febbraio.La preoccupazione è alta, dal momento che la procedura di licenziamento collettivo è destinata a riprendere il prossimo 17 Agosto. I sindacati sperano che AirItaly rientri nel provvedimento di ‘sospensione dei licenziamenti’, attualmente all’esame del governo, anche se allo stato attuale non è stato attuato alcun ammortizzatore sociale per i dipendenti del vettore, sebbene sia stato inizialmente previsto dal Decreto “Cura Italia” all’art. 94. Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl chiedono “l’attivazione della Cigs, come previsto dal decreto, al fine di garantire, in prima istanza, una continuità di reddito ai lavoratori e l’apertura di un tavolo di crisi con tutte le istituzioni coinvolte, Governo e regioni Lombardia e Sardegna, per individuare la soluzione industriale più idonea al fine di garantire un futuro occupazionale ai 1500 lavoratori e le loro famiglie”. LEGGI TUTTO