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    Il 29 luglio mobilitazione dei dipendenti Air Italy

    (Teleborsa) – I 1500 dipendenti di Air Italy manifesteranno mercoledì 29 luglio a Roma davanti alla sede del ministero del lavoro per chiedere risposte sul loro futuro e quello della compagnia aerea, la cui liquidazione ‘in bonis’ è stata avviata lo scorso mese di febbraio.La preoccupazione è alta, dal momento che la procedura di licenziamento collettivo è destinata a riprendere il prossimo 17 Agosto. I sindacati sperano che AirItaly rientri nel provvedimento di ‘sospensione dei licenziamenti’, attualmente all’esame del governo, anche se allo stato attuale non è stato attuato alcun ammortizzatore sociale per i dipendenti del vettore, sebbene sia stato inizialmente previsto dal Decreto “Cura Italia” all’art. 94. Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl chiedono “l’attivazione della Cigs, come previsto dal decreto, al fine di garantire, in prima istanza, una continuità di reddito ai lavoratori e l’apertura di un tavolo di crisi con tutte le istituzioni coinvolte, Governo e regioni Lombardia e Sardegna, per individuare la soluzione industriale più idonea al fine di garantire un futuro occupazionale ai 1500 lavoratori e le loro famiglie”. LEGGI TUTTO

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    Russia riprende voli internazionali da primo agosto

    (Teleborsa) – La Russia riprende il traffico aereo internazionale dal primo agosto: lo ha dichiarato il Premier Mikhail Mishustin, ripreso dalle agenzie. Inizialmente i voli partiranno da Mosca, dalla regione di Mosca, da San Pietroburgo e da Rostov sul Don.La Vicepremier Tatiana Golikova ha precisato che nella prima fase i voli saranno effettuati verso la Gran Bretagna, la Tanzania e la Turchia. La Russia aveva sospeso i voli internazionali alla fine di marzo a causa della pandemia di Covid-19. Le trattative per la ripresa dei servizi aerei coi singoli Paesi vanno avanti dal 15 luglio.(Foto: © Igor Nilov / 123RF) LEGGI TUTTO

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    UniCredit: finanziamento da 10 milioni con Garanzia Italia di SACE per Generale Costruzioni Ferroviarie Spa

    (Teleborsa) – Generale Costruzioni Ferroviarie Spa, Gruppo attivo da oltre 60 anni nel settore dell’armamento ferroviario, ha definito con UniCredit un’operazione di finanziamento da 10 milioni di euro, assistita dalle garanzie rilasciate in poche ore da SACE nell’ambito del programma Garanzia Italia.L’azienda, che conta circa 1000 dipendenti, ha nel tempo ampliato la sua attività anche ai segmenti dell’elettrificazione e del segnalamento operando, oltre che nell’originario ramo ferroviario, anche in quello tranviario e metropolitano, con commesse sia in Italia che all’estero. Il Gruppo è fornitore di riferimento di RFI Rete Ferroviaria Italiana. L’attività operativa è svolta in particolare dalla Generale Costruzioni Ferroviarie SpA, dalla Gefer Spa nonché dalla Transalp Renouvellement Sas, società di diritto francese partecipata dal gruppo al 40%.“Non posso che esprimere il mio apprezzamento – ha dichiara Edoardo Rossi, Presidente del Gruppo Rossi – per la prontezza con cui UniCredit sa interpretare il proprio ruolo di banca paneuropea con acume e realismo. Una concretezza di vision tanto più preziosa a fronte dell’attuale, contingente momento di fragilità del sistema economico e che rafforza il ruolo che Banche e imprese debbono svolgere per una compiuta ripresa del sistema Paese”.“Con quest’operazione – ha sottolineato Salvatore Pisconti, Regional Manager Centro Italia di UniCredit – proseguiamo nel nostro percorso di affiancamento delle imprese sul territorio, in un periodo ancora molto delicato, nel processo di ripartenza. Ancora una volta confermiamo la nostra piena operatività su tutte le possibili soluzioni previste dal Decreto Liquidità. Nel Lazio siamo arrivati a 11 operazioni finalizzate grazie a Garanzia Italia di Sace per un ammontare di circa 70 milioni di euro”.“Siamo lieti di aver supportato Generale Costruzioni Ferroviarie Spa – ha dichiarato Mario Melillo, Responsabile Mid Corporate del Centro-Sud di SACE – a testimonianza della nostra costante presenza sul territorio a sostegno delle imprese italiane. Questa operazione ci vede al fianco ancora una volta del gruppo bancario Unicredit, forti dell’impegno di fare sistema per la ripartenza del nostro Paese”. LEGGI TUTTO

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    UE: Airbus conforme a WTO, USA ritiri dazi

    (Teleborsa) – L’UE e gli Stati membri del consorzio Airbus si sono conformati alla decisione del Wto che ha condannato il costruttore di aerei per aiuti illegali e questo “elimina qualsiasi motivo per cui gli Stati Uniti mantengano le loro contromisure sulle esportazioni dell’Ue”.È quanto scrive la Commissione europea in una nota in merito alla vicenda, precisando che se gli Usa “scelgono di mantenere i dazi o decidono di aumentarli”, l’Unione “agirà per esercitare i propri diritti, non appena il livello delle contromisure è stabilito dal Wto nel caso Boeing”.In una nota, Airbus precisa inoltre di aver “concordato con i governi di Francia e Spagna di apportare delle modifiche ai contratti Repayable Launch Investment (RLI) dell’A350”, chiudendo dopo 16 anni di contenzioso “una controversia di vecchia data” così da “rimuovere i dazi statunitensi”.Il Gruppo sottolinea infatti i “dazi imposti dalla United States Trade Representative (USTR) stanno attualmente danneggiando tutti i settori industriali interessati, inclusi i vettori statunitensi, e sono in aggiunta ad uno scenario molto difficile conseguente alla crisi dovuta al COVID-19”.Da qui la decisione di “fare un ultimo passo per rimuovere l’ultimo punto controverso e modificare i contratti francesi e spagnoli”, in modo da essere “pienamente conforme a tutte le decisioni del Wto”.”Abbiamo rispettato in pieno tutti i requisiti dell’Organizzazione mondiale del commercio. Questi ulteriori emendamenti agli RLI dell’A350 dimostrano che Airbus non ha lasciato nulla di intentato per trovare una soluzione”, ha dichiarato Guillaume Faury, CEO di Airbus, che ha definito la scelta del Gruppo “un chiaro segnale di sostegno a coloro che stanno soffrendo per il grave impatto dei dazi imposti dall’USTR, soprattutto in un momento in cui le industrie sono duramente colpite dalle conseguenze della crisi” Covid-19. LEGGI TUTTO

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    CDP: al via finanziamento da 75 milioni di euro a SEA per sviluppo di Malpensa e Linate

    (Teleborsa) – Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha sottoscritto un finanziamento da 75 milioni di euro in favore di S.E.A. – Società per Azioni Esercizi Aeroportuali Spa, società di gestione degli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, finalizzato a supportare gli investimenti previsti per il loro sviluppo. Le nuove risorse verranno destinate, tra l’altro, all’adeguamento delle infrastrutture, al miglioramento della qualità dei servizi, della sicurezza e dell’efficienza operativa degli aeroporti di Malpensa e Linate, anche in relazione all’emergenza sanitaria COVID-19.I due terminal rappresentano infrastrutture cruciali per l’economia nazionale, trattandosi del secondo sistema aeroportuale in Italia con oltre 35 milioni di passeggeri nel 2019 (circa il 18% del traffico passeggeri totale del Paese). Gli aeroporti di Malpensa e Linate sono inoltre identificati come nodi strategici della rete TEN-T europea.”Con questa operazione – ha commentato Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti – CDP conferma di essere in prima linea nello sviluppo infrastrutturale del Paese, anche nella fase di ripartenza dopo il COVID-19. Riteniamo infatti che il settore aeroportuale, fortemente impattato dall’emergenza sanitaria mondiale, costituisca un settore strategico e di primaria importanza per il rilancio del Paese. In particolare, gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, rappresentano snodi fondamentali del traffico aereo nazionale e il finanziamento di SEA consentirà di migliorarne le infrastrutture e la qualità dei servizi”. LEGGI TUTTO

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    Astm prequalificato per appalto autostrada negli Stati Uniti

    (Teleborsa) – Nell’ambito del proprio piano di crescita internazionale, il Gruppo Astm è stato prequalificato negli Stati Uniti per un progetto di PPP nello Stato del Maryland relativo all’ammodernamento, con la costruzione di nuove corsie aggiuntive a pedaggio e la relativa gestione per un periodo di 50 anni, di un primo lotto di circa 60 km della cosiddetta “Capital Beltway”, sistema autostradale di collegamento con la città di Washington.Lo ha comunicato il committente “Maryland Department of Transportation”. Alla fase finale sono stati ammessi altri tre consorzi internazionali.In un comunicato l’azienda italiana spiega che tale prequalifica rappresenta un ulteriore step del processo di crescita del Gruppo negli Usa: ASTM, infatti, risulta già prequalificata per un ulteriore progetto relativo alla costruzione e gestione di un tratto autostradale in Georgia denominato “SR 400 Express Lane”, parte del sistema viario intorno alla città di Atlanta.L’accesso alla fase finale di due importanti progetti infrastrutturali nel settore dei PPP autostradali negli USA, in cui ASTM è l’unico player italiano, costituisce un importante riconoscimento di un percorso che il Gruppo ha iniziato alcuni anni fa con l’acquisizione della società Halmar International, tra le principali società di costruzione di infrastrutture di trasporto dell’area metropolitana di New York, che ha consentito di entrare autorevolmente nel mercato statunitense, e creare una piattaforma che ha studiato il mercato e valutato, sulla base delle competenze maturate, i principali progetti in corso.Gli Stati Uniti rappresentano una importante area di crescita per il Gruppo analogamente al Brasile, Paese in cui attraverso Ecorodovias, il Gruppo guarda al nuovo programma di privatizzazioni nel settore delle infrastrutture di trasporto promosso dal Governo che nel solo settore autostradale prevede investimenti per circa 147 miliardi di Reais nei prossimi anni.(Foto: Roman Logov on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Camanzi: ART esempio in Europa per attività regolatoria infrastrutture

    (Teleborsa) – Crisi sanitaria, concessioni al settore trasporti, liberalizzazione del settore ferroviario. Sono alcuni dei temi contenuti nel settimo Rapporto annuale al Parlamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti presentato questa mattina dal Presidente Andrea Camanzi di fronte alle istituzioni dello Stato.È tempo di bilanci per ART e per il suo Presidente giunti all’ultima relazione della consiliatura. “Particolare è il contesto in cui presento questa relazione, fortemente condizionato dalle conseguenze della pandemia e dalle persistenti incertezze sul suo futuro corso – ha esordito Camanzi – Inizialmente, il sistema dei trasporti è stato tra i veicoli della diffusione del virus. Oggi, questo è tra i settori industriali più esposti alle conseguenze della crisi, per quanto in misura e modi diversi a seconda delle modalità. Data la sua natura strumentale, d’altra parte, è anche tra i settori che maggiormente può contribuire alla ripresa e trarne beneficio”.Andrea Camanzi ha poi voluto evidenziare il ruolo di esempio che l’Autorità ha avuto in Europa durante il suo mandato: “abbiamo avuto riscontro che la metodologia da noi applicata per determinare gli obiettivi di efficienza dei gestori delle infrastrutture è considerata come un benchmark; l’Autorità di regolazione spagnola (CNMC), in particolare, si è ispirata al nostro modello in occasione dell’apertura alla concorrenza del mercato dei servizi di trasporto via ferrovia ad alta velocità che, tra l’altro, ha visto Trenitalia tra i protagonisti”.”Abbiamo dedicato molta attenzione al settore autostradale e dato esecuzione alla volontà del legislatore che un unico sistema tariffario, stabile, trasparente e fondato su un metodo rigoroso ed oggettivo, sostituisse i diversi sistemi preesistenti”, ha spiegato il Presidente.In ambito aeroportuale il Presidente di Art si è focalizzato sui nuovi modelli di gestione in cui l’Autorità ha “ritenuto di accompagnare il sistema del dual till con misure di maggiore trasparenza sulle modalità di impiego dei ricavi commerciali per finalità di incentivazione dell’attività volativa. Quanto agli obiettivi di efficienza delle gestioni aeroportuali, i gestori saranno tenuti a motivare eventuali scostamenti dai valori definiti dall’Autorità sulla base di indicatori oggettivi”.Per quanto riguarda l’ambito portuale, Camanzi ha auspicato una riforma del sistema di gestione dei porti: “la creazione del mercato unico europeo dei trasporti di cui abbiamo evocato l’opportunità, richiede che almeno il ‘fronte terra’ dei porti sia integrato in un modello unico di regolazione economica che comprenda l’accesso alle infrastrutture e agli impianti di servizio, l’affidamento delle concessioni portuali, l’accesso e l’utilizzo della rete ferroviaria e autostradale per favorire il trasporto combinato”Un appunto è arrivato anche sull’annoso tema dei voucher di rimborso nel settore dei trasporti, tornato di attualità con le tante cancellazioni durante il periodo di lockdown: “Nell’esercizio dei previsti poteri di vigilanza, l’Autorità interverrà per garantire la concreta applicazione dei diritti di fonte europea disapplicando, ove necessario, la norma nazionale in contrasto”. E ha aggiunto: “Riteniamo corrisponda ai compiti del regolatore economico spingere i soggetti regolati a condotte virtuose, più ancora che irrogare sanzioni”.Infine il Presidente dell’Autorità dei Trasporti nel passare il testimone ha lasciato sul tavolo tre questioni che condizionano il compiuto perseguimento del disegno di ART e della sua evoluzione: “la prima attiene ai rapporti concessori in relazione ai quali l’Autorità adotta modelli di regolazione e sistemi di tariffazione”, da rivedere sia in ambito aeroportuale, sia in ambito autostradale; la seconda questione attiene alla portata del sindacato giurisdizionale, “da affrontare, evidentemente, senza contendere in alcun modo il principio dell’effettività della tutela. La terza, infine, “attiene alla necessità che l’indipendenza del regolatore si sostanzi anche nella disponibilità di risorse economiche adeguate e stabili”.”Guardando avanti, la regolazione è, più che mai, chiamata ad accrescere la consapevolezza delle scelte attraverso la misurazione delle grandezze economiche coinvolte e il confronto degli effetti. Occorre, d’altra parte, azionare la leva del cambiamento. Non tutti i nodi che oggi si pongono come questioni irrisolte possono essere sciolti all’interno delle tematiche regolatorie del settore dei trasporti; le soluzioni, come abbiamo visto, sono spesso di natura istituzionale e ordinamentale”, ha concluso Camanzi. LEGGI TUTTO

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    Ecobonus, dal 22 luglio possibile prenotare contributi per acquisto moto e scooter ibridi o elettrici

    (Teleborsa) – Con la conversione in legge del Decreto Rilancio sono diventate operative le nuove misure che ridefiniscono i contributi dell’ecobonus per l’acquisto di moto e scooter elettrici o ibridi.Come spiega il Ministero dello Sviluppo economico in una nota, per veicoli nuovi di categoria L a due, tre o quattro ruote, ibridi o elettrici ( L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e.) è stato, infatti, introdotto sia il contributo al 30% del prezzo d’acquisto senza ricorrere alla rottamazione, sia aumentato al 40% il contributo già previsto con la rottamazione.In particolare, le percentuali dell’ecobonus sono così ridefinite: 30% del prezzo d’acquisto fino a massimo 3.000 euro senza rottamazione e 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo 4.000 euro con rottamazione.A partire dal 22 luglio è infatti possibile prenotare, sulla piattaforma online predisposta dal Mise, il contributo per l’acquisto con la rottamazione, mentre a giorni, rassicura il Ministero, potrà essere prenotato il contributo senza rottamazione. LEGGI TUTTO