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    AdSP, al MIT chiesti 830 milioni per Piani regolatori dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

    (Teleborsa) – I lavori per l’accessibilità stradale al porto di Civitavecchia e quelli per la realizzazione della prima darsena del nuovo porto commerciale di Fiumicino si confermano la priorità per la portualità della Regione Lazio. Ma dopo le parole della Ministra Paola De Micheli e il Decreto Infrastrutture che ha stanziato 100 milioni di euro per gli interventi con l’ok della Conferenza Stato-Regioni, arriva anche la posizione di AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale che ha chiesto ulteriori fondi per il completamento dei Piani Regolatori dei porti del Lazio.”Gli interventi supportano il piano di azione che l’AdSP ha intrapreso negli ultimi anni per far diventare i tre porti del Lazio (Civitavecchia, Gaeta e Fiumicino), anche attraverso la prossima istituzione della Zona Logistica Semplificata, gli scali commerciali di riferimento della Capitale e della Regione – ha spiegato Francesco Maria di Majo, Presidente dell’Autorità portuale – in un’ottica di sviluppo dell’economia di prossimità e quindi di trasporto intelligente e sostenibile (riducendo le percorrenze chilometriche/miglia sia lato mare che lato terra)”.”Ma oltre ai finanziamenti appena accordati – ha spiegato di Majo – abbiamo richiesto ulteriori contributi a fondo perduto per un valore complessivo di circa 830 milioni di euro per il completamento dei Piani Regolatori dei tre porti. In particolare, la settimana scorsa, abbiamo presentato al Ministero le schede che dimostrano la maturità tecnica dei progetti infrastrutturali sviluppati negli ultimi circa 4 anni da questa amministrazione e, segnatamente, dall’area tecnica”. LEGGI TUTTO

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    Enac, via libera a lavori di ampliamento e ammodernamento Aeroporto di Genova

    (Teleborsa) – Via libera dell’ENAC al progetto definitivo per l’ampliamento e ammodernamento dell’aerostazione del “Cristoforo Colombo” di Genova. La firma dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile è arrivata nei tempi previsti dal cronoprogramma e consentirà di procedere con la fase successiva, ovvero l’affidamento dei lavori. A realizzare il progetto è stato lo studio di architettura One Works, specializzato nella progettazione delle infrastrutture di trasporto e dei nodi intermodali.La spesa complessiva per la realizzazione dell’opera, spiega in una nota Aeroporto di Genova, sarà di circa 20 milioni di euro, al lordo dei ribassi di gara. Di questi, 11,3 milioni verranno stanziati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale nel quadro del Programma Straordinario d’Investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e delle relative infrastrutture di accessibilità e per il collegamento intermodale dell’Aeroporto Cristoforo Colombo con la città di Genova.L’intervento relativo al terminal passeggeri prevede anche la realizzazione di un nuovo fabbricato di circa 5.500 metri quadri, su tre livelli, e il restyling dell’edificio esistente, concentrato in particolare sull’area accettazione e imbarchi. Il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo impianto di smistamento bagagli, con la consulenza di Airport Development Engineering & Trading SA (AD-ET), e la predisposizione per il futuro collegamento intermodale aeroporto-ferrovia.I lavori dovranno essere completati entro la primavera del 2023, ma il nuovo fabbricato sarà completato già nel 2022.”Lo scalo genovese, forte di una crescita che negli ultimi anni ha ridefinito la sua posizione e importanza tra gli aeroporti italiani, si sta attrezzando non soltanto per accogliere un maggior numero di viaggiatori, ma anche per rispondere meglio alla sua identità di porta per Genova e la Liguria, destinazione molto conosciuta e amata in tutto il mondo”, ha dichiarato Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria.”L’ampliamento dell’aeroporto rientra in quelle opportunità che Genova dovrà sfruttare nei prossimi anni per presentarsi al mondo più competitiva e svolgere il proprio ruolo di città che punta ad essere la capitale del Mediterraneo”, ha affermato Marco Bucci, Sindaco di Genova.”Il progetto approvato, finanziato in parte con fondi propri della società di gestione e in parte con le risorse afferenti al cosiddetto “Decreto Genova”, rappresenta un’occasione di rilancio e sviluppo per l’aeroporto e per la città di Genova – ha dichiarato Claudio Eminente, Direttore Centrale Vigilanza Tecnica dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) – Sono state inoltre rese più sicure e funzionali le aree terminali che potranno così accogliere un maggior numero di passeggeri contribuendo, pertanto, ad aumentare l’indotto sull’economia e, più in generale, sul territorio”.”La conferma di questo importante investimento, nonostante le pesanti ricadute della pandemia sul trasporto aereo a livello globale, è un segnale di fiducia e di volontà di rilancio – commenta Piero Righi, Direttore Generale dell’Aeroporto di Genova – Lavoreremo per garantire tempi rapidi nella realizzazione del nuovo aeroporto. I clienti del “Cristoforo Colombo” avranno uno scalo più bello, comodo e accogliente, ma anche più funzionale e capace di rispondere alle esigenze dei passeggeri e delle compagnie aeree” LEGGI TUTTO

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    Asset Air Italy poco appetibili

    (Teleborsa) – Nessuna offerta è prevenuta per il polo manutentivo di Air Italy a Olbia. Un asset che in questo particolare momento del trasporto aereo sembra non rientrare negli interessi delle compagnie aeree, nonostante il valore delle competenze che affonda le proprie radici in Meridiana maintenence.Stessa sorte anche per l’unico asset immobiliare che afferisce alla compagnia aerea in liquidazione, vale a dire il palazzo ex sede Eurofly, in via Ettore Bugatti a Milano. Dopo la restituzione a Qatar Airways degli aeromobili 737 Max (fermi da marzo 2019) e A330, restano appetibili gli slot dell’aeroporto di Milano-Linate, che non possono essere ceduti ad Alitalia che possiede già il 65% delle fasce orarie del city airport milanese, e quelli relativi ai collegamenti con gli Usa, legati al certificato di operatore aeronautico ancora in possesso di Air Italy. LEGGI TUTTO

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    Ryanair aumenterà frequenze voli in Italia da settembre

    (Teleborsa) – La compagna low-cost irlandese Ryanair ha annunciato che aumenterà il numero di frequenze sulle rotte nazionali italiane per i mesi di settembre e ottobre, ampliando il proprio operativo per l’estate 2020, a causa della “forte domanda”.L’aumento di frequenze interessa le seguenti le rotte Catania–Roma (17 voli settimanali), Roma–Palermo (15 voli settimanali) Catania-Milano Malpensa (17 voli settimanali a settembre e 18 da ottobre), Palermo–Pisa (14 voli), Milano Malpensa–Palermo (15 a settimana) Alghero–Bologna (5 voli).(Foto: ph. Kamal Haroui) LEGGI TUTTO

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    Enac, Memorandum con Ufficio Federale Svizzero su sorveglianza e addestramento

    (Teleborsa) – L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha reso noto che nei giorni scorsi è stato firmato un Memorandum di Intesa (MoU) tra l’Ente e l’Ufficio Federale dell’Aviazione Civile (FOCA) della Svizzera per l’impegno reciproco tra le parti a fornire, a richiesta, supporto nella sorveglianza sulle imprese di addestramento (secondo Parte147- MTOA), approvate da una delle autorità, quando erogano esami e corsi sul territorio dello Stato dell’altra.Il superamento di uno specifico set di tali esami è condizione necessaria, nell’ambito del processo per il conseguimento della Licenza di Manutenzione Aeronautica (in accordo alla regolamentazione Parte 66 dell’UE), per verificare che il personale sia in possesso delle competenze fondamentali per rilasciare in servizio gli aeromobili dopo l’effettuazione della manutenzione, nel rispetto degli standard di sicurezza richiesti.Il Memorandum siglato rappresenta un primo esempio a livello europeo di accordo formale stabile tra Autorità degli Stati membri EASA – Agenzia Europea Sicurezza Aerea – in materia di sorveglianza di impresa nel settore della Parte 147 e ha riscontrato apprezzamento anche da parte della stessa EASA. LEGGI TUTTO

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    Webuild, Salini: “Italia sta ripartendo da Nord a Sud”

    (Teleborsa) – Prende il via il rinascimento delle infrastrutture in Italia, motore della ripresa dell’economia tricolore. Lo ha spiegato Pietro Salini, Amministratore delegato di Webuild (Salini-Impregilo) in una intervista al Corriere della sera.Secondo l’imprenditore, l’Italia sta ripartendo “da Sud a Nord” a beneficio di infrastrutture, lavoro e territorio. In questo contesto l’impresa di costruzioni si pone come punto di riferimento per il rilancio del Paese, con la creazione di posti di lavoro e l’effetto indotto sulle PMI della supply chain.”Il nostro gruppo occupa complessivamente in Italia circa 11mila persone tra diretti e indiretti, che diventeranno oltre 15mila nel 2022″, spiega Pietro Salini nell’intervista, ricordando che “una quota superiore all’85%” è impiegato nella catena di fornitura che coinvolge molte imprese di piccole e medie dimensioni.Il costruttore ha parlato anche del progetto per l’AV Verona-Padova, annunciato ieri, auspicando che segua l’esempio del ponte di Genova e “permetta la realizzazione di un progetto altrettanto veloce e di qualità”, che andrà ad arricchire l’offerta ferroviaria e la sua integrazione con la rete europea, riducendo l’impatto ambientale e l’incidentalità associata alla mobilità stradale. L’opera – ha spiegato – ha già impegnato 2 miliardi di euro e raggiungerà 4 miliardi. Il primo lotto funzionale prevede un investimento di RFI (Gruppo FS Italiane) di 2,7 miliardi e la consegna nel 2027.Salini ha poi affermato che non basta solo la realizzazione di nuove opere, occorre anche “un programma di manutenzione di tutte le infrastrutture per rimettere a posto il Paese”.Sulla possibilità di sostituire un tunnel al ponte sullo Stretto di Messina taglia corto: “l’importante è che si costruiscano le opere”, “va bene sia il ponte che il tunnel. Purché si faccia”. LEGGI TUTTO

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    Mobilità sostenibile, CDP e TEB insieme per linea tramviaria T2 Bergamo-Villa d'Almè

    (Teleborsa) – CDP supporterà TEB – Tramvie Elettriche Bergamasche nella realizzazione della linea tramviaria T2 Bergamo-Villa d’Almè, mediante una attività di consulenza tecnico-finanziaria, che accompagnerà la società in tutto il percorso procedurale, amministrativo e tecnico.È stato firmato oggi il Protocollo d’Intesa fra Cassa Depositi e Prestiti e TEB, a valle dell’intesa firmata lo scorso 28 febbraio dall’Amministratore delegato di CDP, Fabrizio Palermo, e dal Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.CDP, in collaborazione con eventuali consulenti esterni, fornirà a TEB consulenza tecnico-finanziaria durante le varie fasi di sviluppo del progetto, dell’eventuale valutazione di impatto ambientale, di messa a gara di servizi e lavori, nonché di realizzazione dell’opera. La sua attività l’iter procedurale amministrativo, la programmazione ed il monitoraggio delle attività di gestione, le modalità di appalto, sia di lavori che di servizi di ingegneria, la definizione dei documenti di gara ed il processo approvativo del progetto.Commentando il Protocollo, Gianni Scarfone, Amministratore Delegato TEB, ha affermato che oggi si aggiunge “un nuovo e importante tassello al quadro delle azioni finalizzate alla realizzazione di un’infrastruttura di primaria importanza per il territorio”.”Insieme – ha spiegato Scafone – sono state definite le attività di supporto alla definizione del piano operativo e del cronoprogramma, di assistenza dalla fase di affidamento dei servizi di progettazione e project management alla fase di affidamento dei contratti di appalto e di monitoraggio della realizzazione dell’intera infrastruttura”.L’accordo apre a nuove future modalità di collaborazione, ad esempio per il rinnovo green del parco autobus programmato per i prossimi anni.Tommaso Sabato, Direttore CDP Infrastrutture e Pubblica Amministrazione, ha ricordato che la Cassa ha “l’obiettivo di accelerare il processo di sviluppo delle infrastrutture del Paese al fianco degli enti locali e delle imprese”, evolvendo “da mero finanziatore a punto di riferimento operativo per tutte le fasi legate alla progettualità delle nuove iniziative”.La Linea T2, un investimento del valore complessivo di 178,5 milioni di euro, è co-finanziato dal MIT per 125 milioni, pari al 70% del totale, dalla Regione Lombardia per circa 40 milioni e dal Comune e Provincia di Bergamo e degli altri Comuni interessati dal tracciato per complessivi 13,5 milioni di euro. La Linea si sviluppa per circa 11,5 Km, attraversa 5 comuni per un totale di 17 fermate, compresi i due capolinea, e si stima che una volta entrata in funzione nel 2025 trasporterà oltre 4 milioni di passeggeri anno. LEGGI TUTTO

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    Alitalia: a Linate siamo al 50% dei voli pre-Covid

    (Teleborsa) – Alitalia interviene con una nota per precisare sulla presenza della compagnia all’aeroporto di Milano Linate e sul presunto ruolo di Alitalia nell’applicazione della Cassa Integrazione a 500 lavoratori di Airport Handling, sottolineando che “il volume dell’attività sullo scalo di Linate è attualmente inferiore del 50% rispetto alla programmazione prevista in epoca pre-Covid”.”Per tutelare i suoi circa cento dipendenti – si legge nella nota di Alitalia – la compagnia aerea ha quindi internalizzato l’intera assistenza front line (check-in, imbarchi, ecc), mentre tutte le attivita’ di pista (carico e scarico bagagli, assistenza aeromobile con scale e mezzi, autobus, ecc) restano affidate alla società Airport Handing, articolazione prevista dal contratto vigente fra le due società. Tale iniziativa ha permesso a Alitalia di richiamare al lavoro il proprio personale di Linate che nel periodo di trasferimento dei voli a Malpensa era stato posto in cassa integrazione quando l’attivita’ di assistenza era stata trasferita integralmente alla stessa Airport Handling. In totale il personale impiegato da Alitalia su Linate, tutto adeguatamente addestrato e certificato, è di 116 risorse fra contratti a tempo determinato ed indeterminato, numero in linea con le risorse impiegate negli anni precedenti”.”Relativamente al ruolo che Alitalia avrebbe avuto circa il regime di applicazione della cassa integrazione ai lavoratori Airport Handling di Linate – conclude la nota – la compagnia aerea fa inoltre presente di essere stata la principale promotrice della riapertura dell’aeroporto di Linate, ancorchè operando un programma voli inferiore allo storico come avviene per le altre compagnie aeree assistite da Airport Handling” LEGGI TUTTO