(Teleborsa) – L’Italia post-lockdown fa le prove generali di ripartenza con più di un nodo da sciogliere: la ripresa delle scuole e delle attività in presenza rappresentano un’incognita con la quale dovremo fare i conti da qui ai prossimi mesi.Una delle questioni più urgenti da risolvere è quella legata al trasporto pubblico, direttamente chiamato in causa in questa fase.”A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale, dei mezzi del trasporto ferroviario regionale e degli scuolabus del trasporto scolastico dedicato è consentito, in considerazione delle evidenze scientifiche sull’assunto dei tempi di permanenza medi dei passeggeri indicati dai dati disponibili, un coefficiente di riempimento non superiore all’80%, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti”. Lo annuncia una nota del Mit spiegando che sono state approvate dalla Conferenza Unificata le “Linee guida” del trasporto pubblico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le misure organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 e le modalità di informazione agli utenti.”La differenziazione e il prolungamento degli orari di apertura degli uffici, degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici e delle scuole di ogni ordine e grado – chiarisce il MIT – è importante per modulare la mobilità dei lavoratori e prevenire conseguentemente i rischi di aggregazione connessi alla mobilità dei cittadini. E’ raccomandata, quando possibile, l’incentivazione della mobilità sostenibile (biciclette, e-bike, ecc.). Inoltre, per aumentare le corse dei mezzi di trasporto, soprattutto durante le ore di punta, possono essere destinate ai servizi di linea per trasporto di persone anche le autovetture a uso di terzi attraverso procedure semplificate per l’affidamento dei servizi”.Viene, inoltre, previsto da parte del Governo nella Legge di Bilancio lo stanziamento 200 milioni per le Regioni e 150 per Comuni e Province per i servizi aggiuntivi di trasporto ritenuti indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico.Infine, chiarisce il Ministero competente, “nel trasporto pubblico locale il distanziamento di un metro non è necessario nel caso si tratti di persone che vivono nella stessa unità abitativa, nonché tra i congiunti e le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili”.”Regole di sicurezza uguali per tutti sui mezzi del trasporto pubblico e fondi agli enti locali che avranno necessità di incrementare i servizi. Dopo un confronto serrato abbiamo raggiunto un accordo all’unanimità con le Regioni, Comuni e Province per far ripartire la mobilità delle persone”. Così in post su Facebook il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli, a margine dell’intesa. LEGGI TUTTO