More stories

  • in

    Alitalia, MiSE: stallo con UE, serve nuova strategia

    (Teleborsa) – Un dossier complesso e delicato che non riesce a decollare. “È stata valutata la situazione di Alitalia alla luce dello stallo delle negoziazioni con la commissione Europa per il decollo della Newco Ita. Si ritiene dunque necessaria una nuova strategia di azione da concertarsi con MEF e MIMS per permettere la continuità operativa della compagnia aziendale”. Così una nota del Mise al termine dell’incontro di questo pomeriggio tra il ministro Giancarlo Giorgetti e i commissari straordinari di Alitalia.Oggi, intanto, giornata di protesta segnata dalla manifestazione di tutti i lavoratori Alitalia e Cityliner che questa mattina si sono dati appuntamento davanti al Ministero dello Sviluppo Economico. Ad organizzarla unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo per “l’incertezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del fondo straordinario del trasporto aereo”. “Diciamo no ad una compagnia di bandiera “bonsai” ed ai ricatti delle lobbies europee, sottolineano le organizzazioni sindacali che chiedono a gran voce “un vero rilancio di Alitalia per il paese e per tutti i lavoratori”. E, a margine dell’incontro, un primo importante risultato è arrivato: il sottosegretario al tesoro, Claudio Durigon, insieme alla delegazione sindacale, ha comunicato che sono stati sbloccati dal ministero i 24,7 miliardi di ristori autorizzati dalla Commissione europea. “Abbiamo fatto il mandato di cassa all’amministrazione straordinaria in modo che nei prossimi giorni possano essere pagati gli stipendi ai lavoratori Alitalia”. “Stiamo combattendo con la Vestager – ha aggiunto – per far capire l’importanza di avere una nostra compagnia”. LEGGI TUTTO

  • in

    Trasporto aereo, Simioni (ENAV), dati primo bimestre meglio del previsto

    (Teleborsa) – Il traffico aereo in Italia è risultato migliore delle previsioni di Eurocontrol nei primi due mesi dell’anno, segnando una contrazione del 66% rispetto al 2019, ultimo anno di “normalità” pre-Covid” contro il -72% indicato dalle previsioni dell’organismo internazionale. Lo ha detto l’Amministratore delegato di ENAV, Paolo Simioni in audizione alla Camera, indicando che le prime proiezioni di marzo segnalano un calo del 65%.La ripresa del traffico aereo in Italia sui livelli pre-Covid però avverrà “intorno al 2025-2026”, ha spiegato il manager, ricordando che la pandemia ha avuto un effetto “dirompente” sul comparto aereo.”A maggio e giugno dell’anno scorso si era innescata una ripresa fino ad agosto che poi non è proseguita”, ha ricordato Simioni, aggiungendo che si attende per quest’anno una ripresa nei mesi di settembre, ottobre e novembre, grazie “ai progressi della campagna vaccinale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Alitalia, ok del MEF al passaggio di cassa dei 24,7 milioni di ristori autorizzati dall'UE

    (Teleborsa) – Gli stipendi ai dipendenti di Alitalia potrebbero essere pagati in settimana. La notizia è arrivata direttamente dai sindacati che questa mattina hanno incontrato il sottosegretario al MEF Claudio Durigon che ha riferito loro che il Ministero ha disposto il passaggio di cassa dei 24,7 milioni di ristori autorizzati dalla Ue alla compagnia. “Siamo stati ricevuti dal sottosegretario Claudio Durigon – ha spiegato il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi – che ci ha anticipato che è stata data disposizione per il trasferimento della tranche autorizzata dalla Ue di 24,7 milioni di euro alla compagnia. Domani ai commissari chiederemo che questi soldi siano utilizzati per pagare gli stipendi”. “Abbiamo inoltre chiesto di attivare un tavolo interministeriale sulla nuova ITA, sul quale Durigon ha assicurato il suo impegno – ha aggiunto – con la richiesta che nel nuovo decreto sullo scostamento di bilancio ci sia una soluzione che permetta all’Alitalia di affrontare la stagione estiva e nel frattempo lavorare per dotare ITA degli asset necessari, oppure far partire ITA da subito in discontinuità come chiede l’Unione europea”.Quest’ultima opzione era stata caldeggiata dai sindacati che questa mattina prima dell’incontro al MEF hanno manifestato di fronte alla sede del ministero dello Sviluppo economico. “Vogliamo che i lavoratori abbiano lo stipendio e che il Governo si decida a far partire ITA anche senza il permesso della Ue, perché è la palese che Bruxelles non vuole vuole una grande compagnia”, aveva detto prima dell’incontro lo stesso Tarlazzi ad Askanews. Una posizione che era stata condivisa anche da Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl: “il Governo attivi immediatamente tutte le operazioni volte a far decollare Ita, la nuova società che dovrà ereditare da Alitalia la missione di compagnia di bandiera. Altrimenti le lungaggini decisionali di Bruxelles affosseranno il progetto, con danni ingenti per il nostro Paese”.”È fondamentale che il nuovo Esecutivo assicuri in tempi rapidissimi il decollo di Ita – aveva aggiunto – siamo ‘in guerra’ per combattere il Covid a colpi di vaccini, ma con lo stesso spirito dobbiamo impedire che l’economia vada a rotoli. Per il nostro trasporto aereo la priorità è evitare che lo stallo dell’attuale compagnia di bandiera si ripercuota su quella futura”. LEGGI TUTTO

  • in

    Alitalia, domani manifestazione: nota del MiSE

    (Teleborsa) – “Dispiace vedere come alcuni sindacalisti strumentalizzino vicende e sofferenze personali. Nel rispetto dei diritti di ognuno e fermo restando che nell’ambito delle proprie competenze il MiSE tutelerà i diritti di tutti, si vuole però chiarire che non è questo ministero l’interlocutore naturale e appropriato per i manifestanti che domani intendono venire in via Molise”. Lo scrive il MiSE in una nota in relazione alla manifestazione annunciata dai sindacati per domani di fronte al Ministero.”Per chiedere chiarimenti i sindacati dovrebbero andare al MEF che ha titolarità decisionali su ITA e sul relativo personale da assumere – aggiunge la nota -. Per quanto riguarda questo ministero si ricorda che nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra sindacati e commissari straordinari che danno attuazione al programma e prendono decisioni anche sul pagamento degli stipendi dei dipendenti. In ogni caso il Governo italiano sta tutelando al massimo gli interessi del Paese”. LEGGI TUTTO

  • in

    Alitalia, Zeni: 2020 anno drammatico. Ristori limitati e lenti

    (Teleborsa) – “Il 2020 è stato un anno drammatico, ha determinato una paralisi della domanda, l’ordine di grandezza è del -90% dall’inizio della pandemia questo ha fatto si cha abbiamo subito un calo dei ricavi di 2 miliardi e 40 milioni”. Lo ha detto il direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni al convegno Rilancio del trasporto aereo nel mondo post Covid organizzato dalla senatrice M5s Giulia Lupo. “Nella settimana appena conclusa la società PWC ha finito l’asseverazione dei nostri numeri”, ha spiegato Zeni, aggiungendo che il “risultato operativo è risultato purtroppo in peggioramento di 20 milioni, che è l’1% dei ricavi dell’anno”.Zeni rileva che “è impossibile operare questa attività, che è diventata quasi un servizio pubblico essenziale, senza dei ristori”. “E su questo devo dire che Alitalia ha superato quest’anno usufruendo di un aiuto tra i più bassi in Europa – ha detto -: ha ricevuto ristori per 9 euro per posto offerto, mentre altri concorrenti europei ne hanno ricevuti 88 euro a posto offerto. E non solo ne abbiamo ricevuto in maniera limitata, ma anche con grande lentezza: se pensate che oggi stiamo ancora aspettando quelli di novembre e dicembre vi dà l’idea del grado di tensione finanziaria con il quale si è dovuto lavorare”.Viene poi fornito “qualche numero sul quadro del malato che è stata l’immagine con cui viene etichettata la compagnia di bandiera. Questa azienda dal 2017 al 2019 ha ricevuto 1,3 miliardi di finanziamenti pubblici. Di questi i questi ha già restituito la metà, 645 milioni, pagando imposte e tasse”. “Inoltre ha versato un indotto di prossimità di oltre 3 miliardi, circa 1,3 di pagamenti agli aeroporti, più di 330 milioni all’ente del traffico aereo, oltre 1 miliardo di retribuzione nette ai dipendenti. E oltre ad aver fatto affluire nelle casse dei fornitori nazionali oltre 2,6 miliardi, ha generato un indotto indiretto di 19 miliardi. Quindi – ha concluso Zeni – ho visto soldi pubblici spesi molto peggio di questo 1,3 miliardi per tutto quello che ha innescato: ogni euro ne ha innescati 20”.Piuttosto critico il giudizio sulle richieste di Bruxelles. “Trovo questo approccio di ricerca della discontinuità una ricerca di dissoluzione di Alitalia”, ha detto Zeni. “Quando sono arrivato qui avevamo 113 aerei, non conosco nessuna norma che dica che la discesa da 113 a 93 aere non soddisfi un requisito di discontinuità”, ha osservato. “L’UE ha un approccio assolutamente discriminatorio con noi. Noi certo le abbiamo reso le cose semplici, perché con 22 anni senza un intervento preciso si perde completamente la credibilità”, ha rilevato, evidenziando le limitazioni imposte negli anni da Bruxelles. “Quando oggi sento che vogliono imporre senza nessun confronto il rilascio di slot, chiesti come dei remedy in situazioni di rafforzamento competitivo, lo trovo eccessivo”.Nel frattempo, i Sindacati riferiscono che i dipendenti di Alitalia sono ancora in attesa degli stipendi del mese di marzo. Le retribuzioni avrebbero dovuto essere pagate sabato scorso. Il 26 marzo è arrivato il semaforo verde della Commissione europea ai 24,7 milioni di euro per compensare i danni derivanti dall’impatto della pandemia tra il primo novembre e il 31 dicembre. Al momento, riferiscono le stesse fonti, nessuna comunicazione da parte di Alitalia. In programma, per il 31 marzo l’incontro tra organizzazioni sindacali e la terna commissariale di Alitalia, slittato più volte.Domani, 30 marzo dalle 9:30, a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico manifestazione di tutti lavoratori Alitalia e Cityliner. A organizzarla unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo per “l’incertezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino Airport riparte con 58 collegamenti estivi

    (Teleborsa) – L’aeroporto di Torino ha presentato l’operativo dell’estate 2021 che prevede 58 collegamenti, di cui 30 nazionali (+60% in termini di frequenze settimanali rispetto all’estate 2019) e 28 internazionali. A garantirli sono 14 compagnie aeree. In quattro opereranno verso la Sardegna, con i collegamenti per Alghero, Cagliari e Olbia; lo stesso numero che servirà gli aeroporti siciliani (Catania, Palermo, Trapani, Lampedusa e Pantelleria); tre i vettori che voleranno verso Bari e Brindisi.Le nuove rotte nazionali da Torino per il periodo estivo sono: Olbia e Palermo di Blue Air; Cagliari, Lamezia Terme e Napoli, operate da Ryanair; Bari e Palermo di Wizz Air; Olbia operata da easyJet.A livello internazionale, dal 7 luglio 2021 saranno disponibili i collegamenti per Mykonos e Palma di Maiorca di Volotea. Ryanair introduceil volo per Lviv in Ucraina e Wizz Air quello per Bacau in Romania. LEGGI TUTTO

  • in

    Canale di Suez, la nave bloccata è stata parzialmente liberata

    (Teleborsa) – Non è chiaro quando il canale di Suez sarà riaperto al traffico, ma è stato compiuto un primo importante passo in questa direzione. Nella notte, intorno alle 4.30 ora locale, la portacointainer Ever Given è stata disincagliata e portata di nuovo a galleggiare, secondo quanto riferito dal fornitore di servizi marittimi Inchcape Shipping Services e poi confermato alle agenzie internazionali da persone che stanno lavorando all’operazione.”Al momento (la nave, ndr) è al sicuro – ha scritto Inchcape Shipping Services su Twitter – Ulteriori informazioni sui passaggi successivi seguiranno una volta che saranno noti”. La nave della compagnie taiwanese Evergreen Line è bloccata da martedì, causando la chiusura di una delle più importanti arterie per il commercio globale e facendo pressione sui prezzi di commodities e spedizioni.La Suez Canal Authority aveva in precedenza reso noto che un totale di dieci traghettatori sono coinvolti nelle operazioni di liberazione della Ever Given. Gli escavatori hanno già spostato 27.000 metri cubi di sabbia, fino a una profondità di 18 metri, e questa operazione ha permesso di appurare che la parte anteriore della nave è stata danneggiata, anche se l’imbarcazione è rimasta stabile. Ciò aggiunge incertezza ai tempi di sblocco del canale, in quanto probabilmente la portacontainer non è operativa al 100%. L’Egitto aveva fissato a domani la scadenza per iniziare a scaricare la nave dai container se non fosse stata ancora messa a galla.Intanto si è allungata la lista di navi in attesa che il canale venga sbloccato: secondo i dati raccolti da Bloomberg, ieri c’erano 453 navi in coda, rispetto alle circa 100 all’inizio del blocco. In questo totale sono comprese 90 navi portarinfuse (navi usate per trasportare carichi non-liquidi e non contenuti in container), 27 petroliere, 82 portacontainer, 22 vettori GPL o GNL, 31 navi cisterna e 17 navi che trasportano veicoli.Anche se l’importante snodo per il commercio mondiale fosse liberato nei prossimi giorni, le conseguenze sugli scambi globali potrebbero durare settimane o mesi. “Le tessere del domino sono state rovesciate – ha scritto sui social media Lars Jensen, amministratore delegato di SeaIntelligence Consulting – I ritardi e i cambi di rotta, che sono già avvenuti, causeranno effetti a catena su navi e attrezzature vuote, che si faranno sentire per diversi mesi”. LEGGI TUTTO

  • in

    SACBO, Sanga: “Non abbandono il campo, la strada continua insieme”

    (Teleborsa) – “L’Aeroporto di Bergamo è a terza infrastruttura nazionale. La storia di questi dieci anni è stata una storia di successo, ora invece ci misuriamo su delle difficoltà, su delle fatiche nuove, su dei percorsi inesplorati fino ad oggi. Anche per noi è una scommessa. C’è tanto da fare e, proprio per questo, io non abbandono il campo: la settimana prossima presenterò alla Camera dei deputati le mie dimissioni da parlamentare e continuerò, con grande entusiasmo e grande passione, a lavorare in una struttura che ha delle eccellenze da un punto di vista delle sue risorse umane, del suo gruppo dirigente. Una realtà che vanta un consiglio di amministrazione, attento e rigoroso, che vuole investire, e dei soci, istituzionali e privati, che vogliono mantenere questo aeroporto ad altissimi livelli. Per questo dico: la strada continua insieme”. È con queste parole che oggi Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, durante la conferenza stampa organizzata per celebrare il decennale di intitolazione dell’Aeroporto di Bergamo a “Il Caravaggio”, ha annunciato la sua intenzione di restare al timone di Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, con la carica che attualmente ricopre di presidente e quindi di rinunciare al seggio in Parlamento a cui da gennaio aveva diritto come primo dei non eletti del Partito Democratico, a seguito delle dimissioni dell’altro bergamasco del Pd, Maurizio Martina, dimessosi per aver ottenuto la nomina di vicedirettore della Fao. La Giunta per le elezioni stava verificando la compatibilità dei due ruoli del politico della Val Cavallina, ma ora la decisione è stata presa. Nel corso della conferenza Sanga ha illustrato i valori generati dallo scalo nel periodo 2011-2020, i programmi per la ripartenza, ed è stato presentato il libro “Bergamo e il suo aeroporto” curato da Eugenio Sorrentino e edito da Morcelliana per i 50 anni di Sacbo. “Questo libro porta la mia firma ma dentro c’è il vissuto di quelli che in occasione del cinquantennale abbiamo definito i mille dell’aeroporto e che hanno dato a vario titolo il loro contributo affinché questa splendida realtà potesse avere successo e affermarsi nel panorama del trasporto aereo” ha commentato Sorrentino. “L’Aeroporto di Bergamo non si è mai fermato. Dal 2011 al 2020 sono proseguiti gli investimenti senza difficoltà. Sono stati realizzati investimenti importanti anche lo scorso anno nelle settimane più difficili della pandemia dal momento che i cantieri non si sono mai fermati” ha affermato Sanga passando in rassegna le tappe più importanti del decennio scorso, con un movimento passeggeri che, dopo avere superato nel 2015 per la prima volta il tetto dei 10 milioni, ha toccato il massimo storico a fine 2019 pari a 13.857.257, per poi scendere a 3,8 milioni nel 2020, anno dell’esplosione della pandemia. Terzo scalo nazionale per le merci dopo Fiumicino e Malpensa, l’Aeroporto di Bergamo ha visto volumi annui pari a oltre 120mila tonnellate fino a prima della pandemia. Il fatturato, salito a oltre 165 milioni nell’esercizio 2019, lo scorso anno ha registrato una perdita di 100 milioni. Tuttavia, Sacbo – come ha sottolineato Sanga – gode di uno status patrimoniale solido e nel decennio 2011-2020 ha maturato utili per 111 milioni distribuendone 40 in dividendi. I 16 milioni di utili registrati nell’esercizio 2019 sono stati accantonati, mentre nell’esercizio 2020, che il Cda si prepara a esaminare per sottoporre il progetto di bilancio all’assemblea degli azionisti, le perdite sono nell’ordine dei 20 milioni. A fare da contraltare a questo andamento, reso altalenante dall’emergenza sanitaria, è la voce relativa agli investimenti, sempre in crescita nel decennio scorso per un totale di 293 milioni (2011-2020). Nel decennio scorso – ha aggiunto Sanga – Sacbo ha, inoltre, erogato a vario titolo sul territorio 6 milioni. Tra gli interventi più rilevanti Sanga ha citato il rifacimento della pista di volo nel 2014, con un cronoprogramma e una soluzione operativa diventata caso di studio, che ha limitato a soli 20 giorni il tempo di chiusura; l’apertura della nuova area Schengen con ampliamento dell’area commerciale nella primavera 2015; la realizzazione della nuova area check-in, dotata di 33 postazioni; più recentemente, la nuova ala est dell’aerostazione che ospita la nuova area extra-Schengen, costata 15 milioni, inaugurata lo scorso 16 luglio in occasione del 50ennale di Sacbo alla presenza della ministra dei trasporti De Micheli; il nuovo sistema di controllo dei bagagli da stiva (BHS) rispondente al più alto standard di sicurezza oggi disponibile, realizzato nella volumetria della nuova ala est; inoltre, i lavori in corso di ampliamento dell’area Schengen sul lato ovest, che saranno ultimati nel mese di dicembre 2021, e realizzati con una spesa di 21 milioni. La nuova ala ovest sarà in connessione con la futura stazione ferroviaria. Il collegamento ferroviario – come evidenziato da Sacbo – rappresenta il tassello che completa il mosaico dell’accessibilità e consente di attuare l’intermodalità in forma completa, concorrendo al decongestionamento del traffico su gomma e richiamando almeno il 30% dell’utenza aeroportuale.Diverse, inoltre, le opere in programma. L’area a nord del sedime aeroportuale – dove sorgono già i tre hangar utilizzati per l’attività di manutenzione aeronautica degli aeromobili Ryanair – è stata destinata alle attività courier e a servizi aeroportuali con una valenza polifunzionale e flessibilità d’uso. La rilocalizzazione dell’area cargo, con una nuova viabilità e accesso dedicati che permette la connessione diretta con l’asse interurbano, – ha spiegato Sacbo – si è resa necessaria per attuare la separazione da attività e servizi rivolti ai passeggeri, concentrate a sud del sedime aeroportuale tra la pista di volo principale e l’autostrada A4. A tale riguardo, è stato pubblicato il bando di gara per la realizzazione dei 2 capannoni, per un importo a base d’asta di circa 28 milioni L’Aeroporto di Bergamo aspira a diventare anche il primo Airport bike friendly d’Italia, grazie a una rete di ciclovie in connessione con l’aerostazione. “È un progetto a cui teniamo, abbiamo in programma il completamento di un anello ciclabile e anche interventi ulteriori per realizzare il raccordo con i tanti percorsi bergamaschi e internazionali” ha spiegato Sanga. In vista dell’estate, il presidente di Sacbo ha salutato positivamente il lancio del ‘passaporto vaccinale’ da parte delle istituzioni europee. “Quest’estate – ha annunciato Sanga –, se tutto procederà correttamente sul piano dei vaccini, arriveremo intorno a 130-140 mete che potranno essere rimesse a disposizione dei passeggeri”. Sul fronte della mitigazione ambientale, Sanga ha ricordato che Sacbo ha messo in atto intervento per oltre 11 milioni. “Continueremo su questa strada anche nel 2021 perché – ha sottolineato il presidente di Sacbo – si tratta di una scelta di fondo che vuole essere anche una caratterizzazione del nostro aeroporto, uno dei pochi in Italia che fa mitigazione ambientale”. Per la Summer ’21 Ryanair ha annunciato a BGY 100 rotte e 20 aereomobili basati, uno in più rispetto a prima. “Scelte significative che confermano il nostro aeroporto come una base importantissima per Ryanair – ha commentato Sanga –. Arriveranno, inoltre, velivoli come i Boeing 737-8200 che consentiranno di avere un risparmio del 16% dei consumi e, soprattutto, un abbattimento del 40% del rumore. La scelta di Ryanair di investire nel nostro aeroporto ci fa guardare in prospettiva con un certo sollievo perché le compagnie stanno investendo molto sul periodo, scommettendo su una ripresa che ci auguriamo possa arrivare al più presto. Come già annunciato, inoltre, AlbaStar da giugno farà voli da Bergamo per Catania e Lampedusa. Da oggi riprende il collegamento con Mosca e questo ci dice che qualcosa si sta muovendo: per il momento sarà un volo settimanale ma segna senza dubbio una ripartenza”. LEGGI TUTTO