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    Alitalia, Giovannini: ancora possibile chiudere la trattativa con l'Ue prima dell'estate

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini ha dichiarato che ci sono i margini per una soluzione del dossier Alitalia entro l’estate. Interrogato a SkyTg24 Economia sui tempi della chiusura della trattativa con l’Europa, Giovannini ha risposto: “in realtà spero entro poco tempo. Bisogna consentire a Ita di partire il più rapidamente possibile dunque cogliere. Il tempo è assolutamente cruciale e per questo il governo in queste settimane e tutt’ora è impegnato nella discussione con l’Ue”.Il ministro ha inoltre confermato che l’ipotesi che Ita parta con il brand Alitalia è una delle possibilità ancora sul tavolo. Sulle dimensioni che avrà Ita, il ministro ha puntualizzato che “dipende dalla conclusione dell’accordo con la commissione Ue. Però attenzione: sappiamoche la crisi da Covid ha colpito duramente il trasporto aereo e che i comportamenti delle persone e delle imprese cambieranno,adottando lo smart working più di prima e questo avrà degli effetti duraturi sulle scelte di mobilità”. “Una compagnia che, come nel piano di Ita, ha un processo di crescita, potrebbe trovarsi paradossalmente in una posizione migliore di chi parte da una flotta molto ampia e si vedrà costretto a ridurre – ha aggiunto Giovannini – La variabilità è molto aperta ed è importante che il piano industriale che Ita ha preparato sia capace di cogliere il vento favorevole. La fotografia di partenza non è necessariamente veritiera rispetto ai piani di sviluppo”. LEGGI TUTTO

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    BCE, aumento costi di trasporto avrà impatto modesto su ripresa globale

    (Teleborsa) – Il forte rimbalzo dell’attività manifatturiera globale nella seconda parte del 2020 (ad un livello maggiore delle attese) e le prospettive di ripresa della prima parte del 2021 hanno causato un forte aumento degli ordini internazionali e determinato alcuni colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento. Queste frizioni – secondo un nuovo studio della BCE – si sono manifestate nell’aumento dei tempi di consegna e nei maggiori costi del trasporto merci marittimo internazionale. I ricercatori della Banca centrale si sono però chiesti in che misura questi problemi possono contribuire all’aumento dell’inflazione.Di solito gli importatori trasferiscono parte dell’aumento dei costi di trasporto sui consumatori attraverso prezzi più elevati, che potrebbero dar luogo a pressioni inflazionistiche. L’analisi della BCE suggerisce però che, dopo un anno, il trasferimento dei prezzi di spedizione nell’inflazione degli Stati Uniti (Paese preso come riferimento nello studio) è piuttosto limitato. “Anche un aumento annuo del 50% dell’indice Harpex (un benchmark internazionale per i costi dei trasporti marittimi), simile a quello registrato fino al gennaio 2021, potrebbe aumentare l’inflazione annuale solo fino a 0,25 punti percentuali un anno dopo – rileva la BCE – L’entità di questo effetto è spiegata anche dal fatto che i costi di spedizione internazionale rappresentano solo una quota relativamente piccola del costo finale della produzione.La previsione è quindi che l’aumento dei costi di trasporto avrà un impatto modesto sull’attività economica globale. Inoltre, man mano che l’offerta si adegua all’aumento della domanda, i costi di trasporto potrebbero diminuire di nuovo. Nel complesso, costi di spedizione più elevati e tempi di consegna più lunghi hanno causato attriti temporanei nelle catene di approvvigionamento, ma questi colli di bottiglia dovrebbero ritardare ma non far deragliare la ripresa globale. Allo stesso tempo – sottolinea lo studio nelle sue conclusioni – con la fine dei lockdown i consumatori dovrebbero riequilibrare i loro acquisti favorendo i servizi, e quindi allentando l’attuale pressione su certe categorie di beni. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Zegna, partnership con Stellantis per elettrificazione della flotta aziendale

    (Teleborsa) – Il gruppo Ermenegildo Zegna, società a conduzione familiare attiva nel settore dell’abbigliamento lifestyle di lusso, ha stretto un accordo con il gruppo Stellantis per il passaggio alle alimentazioni green per tutta la flotta aziendale, che attualmente è di oltre 200 veicoli, entro il 2025. La nuova Car Policy Green del gruppo introduce nel parco di auto aziendali vetture ibride plug-in e full electric al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico generato dalle emissioni di CO2. Inoltre, il gruppo Zegna installerà colonnine di ricarica in tutte le proprie sedi e sosterrà i dipendenti con un maggior contributo aziendale sul canone di noleggio per le auto plug-in e full electric.”La qualità dei nostri prodotti non può prescindere dal rispetto della natura – afferma Gildo Zegna, CEO della società – In Zegna la preservazione e la tutela dell’ambiente è un valore fondamentale da oltre 110 anni e continuiamo a impegnarci concretamente per sostenerla. Sono molto orgoglioso della partnership con il gruppo Stellantis, con il quale condividiamo valori e visione per costruire insieme un mondo migliore”. “L’annuncio di oggi è un esempio perfetto della capacità di Stellantis di supportare il gruppo Zegna, con auto ecologiche all’avanguardia, verso un obiettivo di emissioni zero per i suoi dipendenti e per la sua supply chain – afferma John Elkann, presidente di Stellantis – Oggi, i temi di Environmental, Social e Corporate Governance sono al centro di ogni decisione di gestione responsabile ed è nostro obiettivo comune dimostrare che le aziende ricoprono un ruolo chiave per far fronte il riscaldamento globale”. LEGGI TUTTO

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    FNM, assemblea approva bilancio. Niente dividendo su spinta Regione Lombardia

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di FNM, società quotata attiva nel settore della mobilità integrata, ha approvato il bilancio 2020, la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi e nominato il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale per il triennio 2021-2023. Rinnovata, inoltre, l’autorizzazione all’acquisto e disposizione delle azioni proprie, previa revoca dell’autorizzazione conferita dall’assemblea del 27 maggio 2020.Confermato alla carica di presidente Andrea Gibelli. Il nuovo CdA risulta composto da Andrea Gibelli, Marcello Caradonna, Gianantonio Arnoldi, Ivo Roberto Cassetta, Barbara Lilla Boschetti, Mauro Miccio. L’assemblea ha deliberato di non distribuire i dividendi e di destinare a riserva legale 1.194.591,22 euro e a utili portati a nuovo 22.697.233,16 euro.In particolare, si legge in una nota. “alla luce dell’emergenza sanitaria tutt’ora in corso, l’azionista di maggioranza Regione Lombardia, pur considerando positivamente la proposta del CdA di distribuzione degli utili, in quanto indice della sana conduzione di una società e doveroso riconoscimento all’impegno finanziario e alla fiducia che i soci hanno riposto nelle prospettive di sviluppo di FNM, ha suggerito un approccio prudenziale”. LEGGI TUTTO

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    Norwegian punta sul corto raggio

    (Teleborsa) – La ripresa del mercato di Norwegian passa dal corto raggio, segmento su cui punta a operare entro fine 2021 con una flotta di 50 aeromobili, da portare a 70 nel 2022. Finora la compagnia aerea, dopo aver interrotto i voli a lungo raggio, ha operato finora con nove aeromobili. Norwegian stima che la domanda di viaggi aerei a corto raggio tornerà ai livelli pre-Covid non prima del 2023 o 2024. Nel primo trimestre 2021 Norwegian ha trasportato 210.000 passeggeri, il 96% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Anche i ricavi sono diminuiti del 96%, con una perdita operativa di 1,5 miliardi di corone norvegesi, contro i – 2,1 miliardi di corone nel primo trimestre 2020.(Foto: Jon Flobrant on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Alitalia, Vestager: aspettiamo nuova proposta da Italia

    (Teleborsa) – “Siamo molto vicini, quasi pronti a prendere la decisione sui precedenti aiuti ricevuti da Alitalia”. Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, durante una conferenza stampa, riferendosi ai due prestiti ponte da 900 e 400 milioni concessi ad Alitalia nel 2017 e 2019.Quanto alla newco Ita “continuo a credere che possiamo trovare una soluzione, spetta all’Italia presentare una proposta rivista su che ci consenta di soddisfare i nostri diversi criteri”, ha aggiunto rispondendo ai giornalisti. “Il mio team sta aspettando da tempo una proposta per poter riprendere le trattative”, ha chiarito Vestager, precisando che “prima di questa pausa si stavano facendo buoni progressi”.Rispondendo a una domanda sull’eventualità che l’Italia proceda con un piano B su Alitalia, ha detto: “È importante che qualunque lavoro di preparazione sia fatto non abbia conseguenze non intenzionali o irreversibili”. Quindi, l’incoraggiamento “a lavorare insieme, continuo a credere che riusciremo a trovare una soluzione che funzioni”. STIPENDI, FUMATA BIANCA – Si sblocca intanto la questione stipendi. Fnta (Anpac, Anpav, Anp) comunica che i commissari straordinari del Gruppo Alitalia hanno dato informativa che gli stipendi di aprile verranno corrisposti in due tranches (50% + 50%) con valuta 3 e 4 maggio.”Inizialmente – riferiscono Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA – i commissari avevano garantito esclusivamente il pagamento del 50% delle retribuzioni di aprile per la giornata di lunedì 3 maggio. Le organizzazioni sindacali hanno ritenuto inaccettabile quanto comunicato in merito e hanno richiesto la garanzia del pagamento del 100% degli stipendi e l’immediata attivazione del confronto tra Alitalia in AS, Ita e le organizzazioni sindacali, in merito alla Crisi Alitalia e alla partenza della nuova Compagnia”. “I Commissari – proseguono i sindacati – hanno chiesto una sospensione dell’incontro onde potersi confrontare con il Mise. Alla ripresa del confronto, successivamente alle verifiche intervenute fra le Parti, richieste dalle scriventi, veniva comunicato l’accoglimento delle nostre istanze e veniva effettuata la disposizione, in data odierna, dell’erogazione del restante 50% delle retribuzioni, che sarà disponibile sui conti correnti nella giornata di martedì 4 maggio. Inoltre, come da noi richiesto, all’esito della riunione, è stato contestualmente convocato un tavolo di confronto, per la giornata di mercoledì 5 maggio, tra Alitalia in AS, Ita e le organizzazioni sindacali, interessando anche il Mise e il Mef, sui temi della crisi Alitalia e della partenza della Newco, coerentemente con il Decreto Rilancio, onde rendere esigibile il finanziamento di 3 miliardi già stanziato per il progetto del vettore Nazionale”. “Proseguiremo – concludono i sindacati – con tutte le azioni necessarie ad ottenere un vero rilancio di Alitalia a tutela di tutti i lavoratori e nell’interesse del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Alitalia, Lazzerini: “Lettera era idea per avviare trattativa, ma non è stata inviata”

    (Teleborsa) – “La lettera noi non l’abbiamo mandata”. Così il numero uno di ITA, Fabio Lazzerini, in una audizione alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera, ripresa oggi, in merito alle indiscrezioni relative alla lettera contenente la manifestazione d’interesse per il ramo aviation. Il manager ha spiegato che si stava cercando di “accelerare il processo” per il decollo di ITA e che in questa direzione si era pensato di mandare una lettera, che non è stata più inviata e che era “una delle idee sul tavolo” per “cercare di iniziare una trattativa, garantendo un polmone finanziario, per l’interesse di Alitalia e di ITA”.Il manager ha parlato di “colloqui importanti” con Lufthansa e Delta-Air France-KLM per una “futura alleanza”, ma non per un ingresso nell’azionario. Quanto all’handling, si parla di “quattro operatori economici, uno abbastanza prevedibile, interessati a entrare per fare un polo”.Parlando delle condizioni poste dall’UE, Lazzerini ha ricordato che a Lufthansa e Air France-KLM, in cambio del supporto finanziario, è stato richiesto il rilascio di una percentuale di slot “infinitesimale”, mentre ad ITA da subito di chiede il il 50%, “un moltiplicatore che ci sembra decisamente un po’ tanto”. Lazzerini ha ribadito che l’Italia è una “superpotenza” nel settore turistico ed ITA deve assumere “un ruolo di componente di un sistema”. I grandi investimenti che farà ITA sono sul lungo raggio e sulla flotta, perché la compagnia a fine paino avrà “l’80% degli aerei di nuova generazione”. LEGGI TUTTO

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    Airbus: nel I trimestre consegnati 125 veivoli commerciali, ricavi pari a 10,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Airbus ha presentato i risultati finanziari consolidati relativi al primo trimestre del 2021. Nei primi tre mesi dell’anno sono stati consegnati 125 veivoli commerciali. I ricavi si sono attestati a 10,5 miliardi di euro con un EBIT Adjusted pari a 0,7 miliardi. Il flusso di cassa consolidato è stato pari 1,16 miliardi. La posizione di cassa netta è risultata pari a 5,6 miliardi al 31 marzo 2021 con una posizione di cassa lorda di 22,6 miliardi. “La posizione di liquidità della Società rimane forte – si legge in una nota della compagnia aerea – La scadenza della linea di liquidità supplementare è stata estesa di 6 mesi, mantenendo un elevato livello di flessibilità nalla situazione di incertezza causata dal Covid-19”.”I buoni risultati del primo trimestre riflettono principalmente le nostre prestazioni di consegna degli aerei commerciali, contenimento dei costi e della liquidità, i progressi con il piano di ristrutturazione, nonché i contributi positivi delle nostre attività di elicotteri, difesa e spazio – ha dichiarato Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus – Il primo trimestre mostra che la crisi non è ancora finita per il nostro settore e che il mercato rimane incerto. Stiamo investendo nell’innovazione e nella trasformazione della nostra azienda per realizzare le nostre ambizioni a lungo termine su tutto il portafoglio “. LEGGI TUTTO