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    Una compagnia aerea per la Sardegna

    (Teleborsa) – Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e i sindacati confederali condividono il progetto per la creazione della compagnia aerea Regional, che dovrebbe essere l’erede di Air Italy e salvare i posti di lavoro del vettore in liquidazione.Dopo l’incontro che si è svolto ieri in Regione Sardegna, il presidente Solinas ha contattato il ministro dello sviluppo economico Giorgetti, in merito all’applicazione della cassa integrazione per i lavoratori. Cassa integrazione in imminente scadenza e che riguarda 1383 dipendenti su cui incombe l’ incubo del licenziamento. Secondo Solinas, quella di Air Italy è una grande vertenza nazionale che non può essere derubricata a vicenda regionale. Ragion per cui il governatore sardo chiede di garantire gli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2021. La creazione di una compagnia aerea sarda, secondo il governatore, può rappresentare un’opportunità per garantire diritto alla mobilità ai sardi e l’accessibilità della Sardegna soprattutto per la filiera turistica gli ostacoli alla creazione della nuova compagnia aerea. Secondo Solinas, i problemi non sono di natura economica né organizzativa ma di natura burocratica in sede europea con particolare riferimento al regime degli aiuti di Stato. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Battisti (FS Italiane): “Cambierà assetto logistico Paese con benefici su occupazione e PIL”

    (Teleborsa) – Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane si conferma il “primo grande investitore del Paese”, avendo bandito nel 2020 gare per 21 miliardi di euro, ma l’impegno del gruppo non si concretizza solo nell’infrastruttura ferroviaria, avendo “messo a terra anche in tecnologia 4 miliardi di gare”. Lo ha affermato Gianfranco Battisti, Amministratore delegato di FS Italiane, nel corso di un webinar delle testate del gruppo Caltagirone Editore. Rispondendo all’Amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, sull’importanza di “velocizzare i percorsi di gare” per consentire l’apertura dei cantieri, Battisti ha anticipato che “entro i prossimi 2 mesi saranno attivi” sette cantieri con “una ricaduta importante di 130mila nuovi posti di lavoro ed una straordinaria leva di crescita del PIL”.A proposito dell’alta velocità, l’Ad di Ferrovie ha affermato “stiamo ripensando un sistema di alta velocità non più focalizzato sull’asse fondamentale Salerno-Napoli-Torino, passando da Milano, ma redistribuendolo su altre aree con potenziale di domanda importante e connettendolo con la rete fondamentale”.Battisti ha poi fatto cenno alle risorse stanziate dal PNRR, sottolineando “ci aspettavamo quei 25 miliardi che vanno a completare quelle grandi opere che vanno in connessione con i grandi corridoi europei”. Queste infrastrutture – ha concluso – cambieranno l’assetto logistico del Paese, creando posti di lavoro ed una “straordinaria crescita di quei territori che hanno squilibrio di accessibilità”, soprattutto al Sud e in una logica di redistribuzione dei flussi turistici. LEGGI TUTTO

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    Tirrenia, CIN: “Governo usi Golden Power. A rischio 6mila posti di lavoro”

    (Teleborsa) – Verrà lasciato altro tempo a Cin, la Compagnia italiana di navigazione del gruppo Onorato, per trovare un accordo di ristrutturazione del debito. È quanto ha deciso il Tribunale di Milano concedendo un rinvio fino al 24 maggio dell’udienza per decidere sull’istanza avanzata dal pm Roberto Fontana di dichiarare il fallimento di Cin. I legali della Compagnia in aula hanno fatto presente che se non si raggiungerà l’accordo, la stessa società dichiarerà lo stato di insolvenza per l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria.La Cin – come si legge nella lettera inviata all’esecutivo – ha chiesto l’intervento del governo per sbloccare la trattativa su Tirrenia respingendo la proposta dei commissari straordinari, ricordando come “il traporto marittimo costituisce un ambito di applicazione del Golden Power” . Nella lettera si rileva che “la struttura del piano di risanamento e di ristrutturazione della Cin condiviso con l’Investitore non prevede l’utilizzazione di denaro pubblico attraverso l’intervento del Patrimonio Destinato”. Cin ricorda inoltre che “il mancato accordo con la Tirrenia in A.S. con la conseguente inevitabile dichiarazione d’insolvenza della Cin determinerebbe: la perdita, o comunque grave pregiudizio, per oltre 6mila lavoratori marittimi quasi tutti residenti in zone economicamente depresse del Paese; il rischio di gravi impatti sul servizio di continuità territoriale con Sardegna e Sicilia, nonché inevitabili conseguenze sugli operatori economici delle isole oltre che sugli autotrasportatori e sul relativo indotto”. Fra gli effetti anche “l’utilizzo di ingenti risorse pubbliche per garantire la continuità aziendale in amministrazione straordinaria; un impatto sulla concorrenza nel servizio traghetti con rischio di incremento delle tariffe per i clienti”. Sulla questione è atteso – secondo quanto riferito al termine dell’udienza – per oggi pomeriggio un tavolo tecnico, richiesto stamani dalla stessa Cin, con la partecipazione del Mise, del Mef, del Ministero dei Trasporti e della Presidenza del Consiglio. Il tavolo interministeriale è stato predisposto perché i commissari straordinari di Tirrenia hanno chiesto che Cin rimanga coobbligata nella concessione delle ipoteche sulle navi – che passeranno alla nuova società creato con l’accordo – a garanzia della stessa amministrazione straordinaria di Tirrenia. Sarebbe, invece, stato raggiunto – secondo quanto si apprende – l’accordo sui circa 180 milioni di euro di debito di Cin nei confronti dell’amministrazione straordinaria della Tirrenia. Il debito sarebbe stato ridotto a 160 milioni, di cui 23 da versare a breve e il resto rateizzati. Si è in attesa, dunque, di trovare una soluzione sui perfezionamenti all’accordo (Cin aveva già depositato una bozza di accordo quadro) richiesti dai commissari straordinari. Il pm Fontana lo scorso aprile aveva chiesto il fallimento evidenziando un passivo di circa 200 milioni e debiti scaduti per una cifra che va dai 350 ai 400 milioni, di cui appunto 180 nei confronti dell’amministrazione straordinaria della Tirrenia. Cin aveva presentato una richiesta di concordato in bianco nel luglio scorso, come la capogruppo Moby, senza però, alla scadenza, concludere con una proposta di concordato preventivo o di omologa di accordo di ristrutturazione del debito, nonostante fossero state concesse una serie di proroghe. Il sindacato Federam-Cisal ha annunciato uno sciopero immediato dei marittimi e del personale di terra di Tirrenia qualora saltasse la firma dei commissari della compagnia e del Mise per il salvataggio della compagnia. “Bloccheremo le navi di tutto il gruppo Onorato – ha annunciato la sigla con il segretario generale Alessandro Picco –. È inammissibile mettere a rischio 6mila posti di lavoro e il futuro di altrettante famiglie”. LEGGI TUTTO

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    G7 Trasporti: “Rilanciare i collegamenti internazionali in piena sicurezza per operatori e utenti”

    (Teleborsa) – Un rilancio progressivo degli spostamenti internazionali e la condivisione delle buone pratiche a livello multilaterale per garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale di bordo su ogni mezzo di trasporto. È quanto ha auspicato oggi, intervenendo alla Ministeriale G7 Trasporti, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini sottolineando, altresì, l’importanza delle campagne vaccinali, delle connessioni covid tested. “I voli covid tested fino ad ora sperimentati – ha detto Giovannini – hanno aumentato la sicurezza e la fiducia dei viaggiatori. Ora questo modello va esteso anche ad altri mezzi di trasporto, come abbiamo fatto in Italia inaugurando di recente il primo treno ad alta velocità covid tested nella tratta Roma-Milano. Occorre inoltre lavorare sulle certificazioni digitali per facilitare gli spostamenti. Il lavoro in Europa sul Digital Green Certificate sarà basato su evidenze scientifiche e assicurerà misure di sicurezza standard e condivise, nel rispetto della privacy”. Nel suo intervento il ministro ha ricordato il ruolo essenziale dei lavoratori e delle aziende dei trasporti e della logistica al fine di assicurare la resilienza e la ripresa del sistema economico internazionale. “L’importanza della vaccinazione per gli equipaggi e per gli operatori così come una comunicazione efficace verso gli utenti è fondamentale – ha rimarcato Giovannini –. L’inclusione e la solidarietà sono principi che dovranno caratterizzare l’approccio del G7. Nessun Paese o area geografica dovrà essere lasciata indietro nella lotta contro la pandemia che deve continuare a richiedere uno sforzo comune a livello globale”.I ministri del G7 – fa sapere il Mit in una nota – hanno condiviso l’opportunità di conservare uno stretto coordinamento al fine di sostenere la ripresa in sicurezza dei viaggi e dei collegamenti internazionali anche in vista della stagione estiva e dell’avanzamento delle campagne vaccinali. In tale ottica si impegnano a lavorare in modo costruttivo per facilitare soluzioni condivise e coerenti nei principali fori internazionali di riferimento, tra cui l’Organizzazione Internazionale Marittima (IMO), l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (Icao) e l’Ocse. Ricordando come la crisi pandemica stia cambiando le abitudini di viaggio, Giovannini ha suggerito, infine, di avviare un monitoraggio sul cambiamento delle preferenze degli utenti e dell’impatto del settore trasporti nel perseguimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2.? LEGGI TUTTO

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    Tesla perderà 200 milioni da decisione Stellantis su crediti green

    (Teleborsa) – Con lo sviluppo di veicoli green da parte di altre case automobilistiche, Tesla dovrà progressivamente fare a meno dei crediti di compensazione per emissioni che hanno spinto i suoi profitti negli ultimi anni. Un grande contraccolpo su questo fronte è arrivato oggi dalla decisione di Stellantis di smettere di fare ricorso ai crediti green.La casa automobilistica nata dalla fusione di FCA e PSA nel 2021 non farà ricorso ai crediti per compensare lo sforamento dei limiti delle emissioni di CO2 fissate dall’Unione europea e potrà disinvestire la parte di pooling relativa all’Europa “allargata” (circa 200 milioni) fatto con Tesla. Lo ha detto il CFO di Stellantis, Richard Palmer, durante la conference call odierna con gli analisti.”Grazie al nostro portafoglio di modelli elettrificati e quelli che lanceremo nel corso dell’anno, non avremo più bisogno di partecipare al pooling con Tesla per l’Europa allargata. Il capitale liberato sarà messo a servizio delle attività europee”, ha spiegato Palmer. Fiat Chrysler aveva annunciato per la prima volta accordi di acquisto di crediti con Tesla nel maggio 2019, affermando che sarebbero costati alla società 1,8 miliardi di euro in tre anni. La gamma di modelli ibridi plug-in e completamente elettrici di PSA ha aiutato il nuovo gruppo a mettervi fine.Seduta decisamente positiva per Stellantis, che tratta in rialzo del 6,50% a Wall Street. Allunga timidamente il passo Tesla Motors, che tratta con un modesto progresso dello 0,84%. LEGGI TUTTO

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    Autogrill, trimestrale in perdita. Aumento di capitale entro primo semestre

    (Teleborsa) – Autogrill ha registrato ricavi consolidati pari a 370,6 milioni di euro nel primo trimestre 2021, in calo del 59,3% a cambi correnti rispetto ai 910,8 milioni registrati nel primo trimestre 2020. L’EBIT è stato pari a -102,2 milioni di euro (-80,3 milioni di euro nel primo trimestre 2020) e il risultato netto pari a -128,3 milioni di euro (-88 milioni di euro nel primo trimestre 2020).A fine marzo, il free cash flow è negativo per 119,7 milioni da -289,9 milioni, la posizione finanziaria netta è negativa per 1,2 miliardi (1,08 miliardi a fine dicembre 2020) e la liquidità del gruppo è pari a circa 500 milioni. La società sottolinea che “il trend è in miglioramento dall’inizio dell’anno nonostante lo scenario globale ancora sfidante” e che “la guidance al 2021 e gli obiettivi al 2024, rivisti lo scorso 31 marzo 2021 per riflettere l’impatto della cessione del business autostradale statunitense, restano confermati”.Con riferimento all’aumento di capitale approvato dall’assemblea straordinaria a febbraio, la società dice che “allo stato, si prevede che, qualora le condizioni dei mercati lo permettano, e subordinatamente alla pubblicazione di un prospetto informativo e al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti, l’aumento di capitale possa essere completato entro il primo semestre 2021”.(Foto: © ricochet64 / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Dopo Renault anche Nissan vende la sua quota in Daimler

    (Teleborsa) – Nissan segue “l’alleato” Renault (Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance è un gruppo industriale legato attraverso partecipazioni incrociate) nel vendere la propria intera quota detenuta in Daimler, gruppo tedesco che controlla anche il marchio Mercedes-Benz. Nissan sta vendendo 16,4 milioni di azioni che possiede in Daimler attraverso una vendita gestita da BofA Securities e Société Générale, secondo quanto riporta Bloomberg. Le azioni sono offerte a investitori istituzionali dopo la chiusura delle contrattazioni odierne. Renault aveva venduto la sua quota pari all’1,54% del capitale a metà marzo per 1,14 miliardi di euro, sottolineando però che la partnership industriale sarebbe proseguita.L’uscita dal capitale da parte della casa automobilistica giapponese segue l’uscita di scena degli ex leader di lunga data delle due società coinvolte, forti sostenitori del patto tra le società: Dieter Zetsche (ha lasciato la guida di Daimler nel 2019) e Carlos Ghosn (ex numero uno di Nissan arrestato nel 2018 per illeciti finanziari). LEGGI TUTTO

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    Antitrust, chiusa l'istruttoria su Vueling: impegni assunti idonei a sanare le irregolarità

    (Teleborsa) – L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria nei confronti di Vueling che lo scorso anno, adducendo come causa il Covid, aveva cancellato dei voli pur essendo programmati per un periodo nel quale non erano più vigenti i limiti di circolazione imposti dai provvedimenti governativi. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come è stato spiegato nel Bollettino settimanale, ha ritenuto infatti che gli impegni assunti dalla compagnia aerea “siano idonei a sanare i possibili profili di illegittimità della pratica commerciale contestati nella comunicazione di avvio del 24 settembre 2020”. Tra gli impegni presi da Vueling oltre al fatto di aver effettuato rimborsi entro 7 giorni, ci sono stati la possibilità di richiederli con una linea telefonica gratuita messa a disposizione dei passeggeri interessati dalle cancellazioni, l’invio agli stessi passeggeri di un promemoria della cancellazione per assicurarsi che tutti i coloro che non si siano attivati per la richiesta di rimborso in denaro o tramite voucher possano essere in qualche modo ristorati, l’incremento del valore dei voucher offerti sino al 20% e la disponibilità di un apposito link cliccabile direttamente dall’e-mail, con procedura automatizzata per la gestione delle prenotazioni relative a voli cancellati e delle richieste di rimborsi in danaro e con la quale il passeggero viene informato della cancellazione del volo(Foto: Enrico Massidda) LEGGI TUTTO