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    Ford, nuovo record di vendite di veicoli elettrificati a maggio

    (Teleborsa) – Le vendite di veicoli elettrificati Ford sono cresciute del 184% a maggio negli Stati Uniti, rispetto a un anno fa, raggiungendo un nuovo record a quota 10.364 veicoli. Le vendite totali della casa automobilistica di Detroit sono state pari a 161.725, in aumento del 4,1% rispetto allo stesso mese del 2020.”Le vendite Ford sono aumentate del 4,1% a causa delle scorte limitate, mentre le vendite da inizio anno sono aumentate dell’11,3% – ha commentato Andrew Frick, vicepresidente Ford Sales USA e Canada – Ford e i suoi concessionari stanno lavorando più che mai per raggiungere il giusto mix di scorte e soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti a livello locale”. “I SUV del marchio Ford hanno registrato le migliori vendite di maggio in 18 anni, mentre i SUV Lincoln hanno registrato un nuovo record di maggio”, ha aggiunto.Intanto avanza a Wall Street Ford Motor, che guadagna bene, con una variazione dell’1,91%, portandosi a 15,2. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 15,29 e successiva a 15,53. Supporto a 15,04. LEGGI TUTTO

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    NIO, consegne di veicoli rallentano per carenza di semiconduttori

    (Teleborsa) – NIO, casa automobilistica cinese quotata a Wall Street e specializzata nella progettazione e sviluppo di veicoli elettrici, ha consegnato 6.711 veicoli nel mese di maggio. Il dato rappresenta una notevole crescita del 95,3% su base annua, ma anche un calo di circa il 5% rispetto al mese precedente.La motivazione l’ha fornita la stessa società: “A maggio la consegna dei veicoli ha subito un impatto negativo per diversi giorni a causa della volatilità della fornitura di semiconduttori e di alcuni adeguamenti logistici”. NIO prevede comunque di accelerare le consegne a giugno per compensare i ritardi di maggio e ha confermato la propria guidance, che prevede la consegna da 21.000 a 22.000 veicoli nel secondo trimestre del 2021.Nel dettaglio, le consegne di maggio hanno compreso 1.412 ES8, il SUV elettrico premium a sei e sette posti dell’azienda, 3.017 ES6, il SUV elettrico premium ad alte prestazioni e 2.282 EC6, il SUV coupé elettrico a cinque posti. Al 31 maggio 2021, le consegne totali di ES8, ES6 ed EC6 hanno raggiunto quota 109.514 veicoli. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, domani sciopero di 24 ore di autobus, tram e metropolitane

    (Teleborsa) – Domani, martedì 1 giugno, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno proclamato uno sciopero di 24 ore di autobus, tram e metropolitane. Le sigle hanno ribadito che la “la protesta è stata proclamata per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da più di tre anni”. “Sempre domani, a sostegno dello sciopero – hanno proseguito le organizzazioni sindacali – sono previsti presidi in varie città, tra queste a Roma, dalle 10, presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per portare all’attenzione del Governo le responsabilità di Anav, Asstra e Agens, le associazioni delle aziende, e delle circa 900 aziende interessate che sono responsabili di non voler riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore il diritto al rinnovo del contratto e al miglioramento delle condizioni lavorative, normative e salariali, nonostante, con i diversi provvedimenti legislativi siano stati stanziati in favore delle aziende circa 2,8 miliardi di euro, a copertura dei mancati ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio”. Data la compensazione erogata dal Ministero, per i sindacati è “ingiustificabile questo ritardo e chiediamo al Mims di sostenere la vertenza in atto, dal momento che i ristori pubblici erogati sono superiori a 2 miliardi e dunque i dipendenti del settore hanno diritto al rinnovo del Ccnl”. “Rinnovare subito il contratto di lavoro di autoferrotranvieri e internavigatori – hanno spiegato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna – significa anche avviare quanto prima una riforma dell’intero settore ed avere una rete di trasporto pubblico più efficiente, capillare ed affidabile. Per questo chiediamo la solidarietà e la comprensione degli utenti a cui creeremo dei disagi”. LEGGI TUTTO

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    Atlantia, assemblea approva cessione Aspi a consorzio CDP

    (Teleborsa) – L’assemblea ordinaria degli azionisti di Atlantia, riunitasi oggi, sotto la presidenza di Fabio Cerchiai, ha approvato la cessione dell’intera partecipazione in Autostrade per l’Italia (Aspi) al consorzio guidato da CDP.”La proposta del Consiglio di Amministrazione, descritta nella Relazione Illustrativa messa a disposizione sul sito della società il 30 aprile scorso, è stata approvata con il voto favorevole di 1.129 azionisti pari al 86,86% del capitale sociale rappresentato in assemblea – si legge nella nota di Atlantia -. Hanno espresso voto contrario 60 azionisti pari al 12,75% del capitale rappresentato e si sono astenuti 12 azionisti pari allo 0,39% del capitale rappresentato”.All’assemblea, convocata per deliberare sull’offerta per Aspi presentata da CDP in consorzio con i fondi Blackstone e Macquarie, hanno partecipato 1.201 azionisti pari al 70,39% del capitale sociale.Il titolo Atlantia, già ben intonato nella prima parte della seduta, mostra un rialzo del 3,19% a 16,15 euro confermandosi in vetta al principale paniere FTSE MIB. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, i sindacati hanno annunciano uno sciopero generale di 24 ore di bus, tram e metro

    (Teleborsa) – Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno annunciato per martedì 1 giugno lo sciopero nazionale di 24 ore di bus, tram e metropolitane. Scopo dell’iniziativa è il “rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da più di tre anni”. “Rinnovare subito il contratto di lavoro degli autoferrotranvieri – hanno spiegato i sindacati – significa avviare quanto prima una riforma dell’intero settore utile a raggiungere l’obiettivo dell’aggregazione delle oltre novecento aziende esistenti e ad avere una rete di trasporto pubblico più efficiente, capillare ed affidabile”. “Le aziende – hanno aggiunto – non possono continuare ad ignorare le esigenze dei loro dipendenti e a non preoccuparsi dell’utenza. Inoltre molte lavoratrici e lavoratori che, pur continuando a fornire il loro indispensabile contributo, sono stati sospesi dal lavoro e posti in cassa integrazione vedendo, come molti altri lavoratori nel Paese, drasticamente ridotto il proprio reddito”. “Se l’atteggiamento delle aziende non cambierò – hanno annunciato infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – la protesta proseguirà con maggiore forza e convinzione, attraverso tutte le azioni consentite, nella consapevolezza che, purtroppo, il disagio maggiore, oltre che sui lavoratori del settore, per il sacrificio economico che esse comportano, si ripercuoterà come sempre sulla cittadinanza, che ne soffrirà l’impatto sulla libertà di movimento, libertà tanto attesa dopo tante restrizioni subite”. LEGGI TUTTO

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    ADR, Troncone: “Sustainability-Linked Bond dimostra che si può volare in modo sostenibile”

    (Teleborsa) – “Il green bond che abbiamo lanciato si innesta in una strategia più ampia di ripresa, resilienza e sostenibilità, che assume un significato particolare visto che il settore aeroportuale è uno dei più vessati dalla crisi. Siamo stati uno dei primi settori entrati nella crisi e saremo uno degli ultimi a uscirne, con un impatto severissimo”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone nel corso del webinar organizzato da Aeroporti di Roma in partnership con Milano Finanza dal titolo “Green Finance – Un catalizzatore per lo sviluppo sostenibile”, aperto dal ministro delle Infrastrutture Sostenibili e della Mobilità, Enrico Giovannini, e al quale hanno preso parte anche il direttore Generale Enac Alessio Quaranta, il vice ministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde e la presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Alessia Rotta. “La nostra logica di finanza sostenibile – ha spiegato Troncone – nasce già lo scorso anno con una prima emissione, con successo, da 300 milioni. Non era scontato andasse così bene perché gli aeroporti sono visti, in maniera immeritata, un po’ male e come settore inquinante. Ma non è così. Il secondo step, a febbraio, da 500 milioni è invece stato mirato proprio anche solo ad evitare percezioni di ‘greenwashing’, ovvero di un ecologismo di facciata: ci impegniamo a portare risultati concreti. Ad esempio, azzerando le emissioni di Co2 nell’aeroporto di Fiumicino entro il 2030, anticipando di 20 anni l’obiettivo fissato per il 2050 dall’Europa. Ed ora altri 90 aeroporti ci hanno seguito su questa strada. Un obiettivo da centrare in maniera determinata entro i prossimi 7-10 anni e sui saremo monitorati e revisionati costantemente. Dimostriamo così che si può e si deve fare una transizione ecologica nel settore Aviation e che si può volare in modo sostenibile. E lo dobbiamo dimostrare in modo sostenibile ed efficace, anche per meritare un aiuto ed una politica di supporto, tale da poter ricevere delle risorse”.Parlando di ripresa, dopo oltre un anno di fase Covid e la severa crisi d’impatto sul settore aeroportuale europeo con perdite per circa 30 miliardi di euro (e altrettanti attesi per il 2021), Troncone ha evidenziato la necessità di “credere, con un atteggiamento di vitalità e ottimismo, in una risposta ora positiva di mercato. Crediamo – ha aggiunto l’ad – che ci possa essere una ripresa dei consumi anche drastica. Il primo step sarà rappresentato dall’estate, con il primo effetto dopo la scelta del Governo di dare ampio respiro all’apertura dei corridoi puliti, i voli Covid Tested intercontinentali, di cui Adr è stata pioniera, ora disponibili su ampia scala, che portano turisti. La risposta del mercato è stata repentina: dal 16 maggio già 12 voli attivi ed oltre 40 annunciati prossimamente da Usa, Canada, Giappone ed Emirati arabi. Gli americani – ha proseguito – stanno tornando. Oltre due terzi di loro che arrivano a Fiumicino sono già vaccinati. Sono indizi complessivamente positivi per le prospettive di ripresa”.Nel suo intervento Troncone ha posto l’accento anche sul tema dei biocarburanti. “Più che sull’idrogeno, che ha soluzioni molto complesse e impatta strutturalmente sull’aeromobile, – ha affermato l’ad – c’è la strada del biocarburante, già disponibile, un carburante non inquinante, che deriva dal riutilizzo degli oli. Su questo c’è molto sviluppo, è necessario realizzare produzione locale, domestica, noi come aeroporto garantiamo la possibilità di realizzare tutte le reti di distribuzione, a renderlo disponibile da qui a tre anni. Su questo è importante portare delle idee, non solo ingegneristiche e strutturali ma anche di policy making. Noi abbiamo varie idee di un set di regole in questo settore, le vogliamo raccogliere, consegnandole all’Enac”.”Tutti speriamo che l’economia sia in fase di recupero e che stia entrando in una fase veloce di crescita. Attendiamo anche i dati Istat più recenti – ha detto, aprendo i lavori del webinar, Giovannini –. Il settore del trasporto, da quello aereo a quello su gomma, legato al turismo ed alle attività economiche ha sofferto tanto. Non sappiamo quali saranno le scelte degli operatori ma le premesse ci sono. Ad esempio, c’è una crescita dal settore delle costruzioni e speriamo che anche altri settori si affianchino in questa tendenza. È evidente però che abbiamo bisogno di seguire strettamente le indicazioni sanitarie, per evitare di ritrovarci come l’anno scorso, seppur con il vantaggio della campagna vaccinale che sta andando bene”. Per il ministro delle Infrastrutture Sostenibili e della Mobilità “bisogna evitare i rischi del green washing, ossia che gli investimenti green restino solo a parole. Abbiamo bisogno – ha aggiunto – di indicatori di impatto certi e confrontabili. Questo problema riguarda anche il settore pubblico. Il mio ministero dovrà gestire 62 miliardi di euro da qui al 2026 e abbiamo provato a fare delle scelte che riguardano aspetti economici e ambientali. Nel Pnrr c’è una quota minima del 40% per la lotta al cambiamento climatico, nel nostro Ministero questa quota è molto più alta. Sostituiremo autobus, navi, treni, certo costruiremo anche tratte di Alta Velocità o andremo a elettrificare zone del sud Italia ma questo non vuol dire cementificazione e saranno infrastrutture sostenibili usando materiali che potranno essere riusati. Non si tratta solo di fare di più ma anche diversamente rispetto al passato”. LEGGI TUTTO

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    ITA scalda i motori, passi avanti nel negoziato Roma-Bruxelles

    (Teleborsa) – La Commissione Europea ha notificato oggi di aver raggiunto un’intesa comune sui parametri che garantiranno la discontinuità economica fra Ita, la nuova Alitalia, e la vecchia compagnia di bandiera nazionale. Lo riferisce una nota dell’esecutivo comunitario, diramata a Bruxelles subito dopo l’incontro, in collegamento, – definito “positivo” – fra la vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per la concorrenza Margrethe Vestager, Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, e Daniele Franco, ministro dell’Economia.”Fra gli altri temi si è parlato del dossier Alitalia e della nuova compagnia aerea Ita. La Commissione sostiene gli sforzi dell’Italia per preparare quanto prima, in linea con le norme dell’UE, il lancio di Ita come attore di mercato nuovo e vitale. A seguito di discussioni intense e costruttive ad ogni livello, la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sui parametri chiave per garantire la discontinuità economica fra Ita e Alitalia. I contatti continueranno ora a pieno ritmo a livello tecnico”. “Separatamente – conclude la nota – la Commissione sta anche portando a termine la sua indagine in corso sul sostegno passato concesso ad Alitalia” con i prestiti ponte degli anni scorsi.”Inizia il percorso tecnico per la nascita di una compagnia sostenibile, la nuova Alitalia che dovrà essere operativa il prima possibile, ragionevolmente ad agosto”: questo il commento di Giorgetti al termine dell’incontro. Nel corso del colloquio “serrato e costruttivo” il Ministro ha posto l’attenzione anche su altre urgenze a partire dalla necessità di sostenere finanziariamente le imprese nel processo di decarbonizzazione che penalizzano fortemente settori dell’industria italiana, in particolare della ceramica e della siderurgia. Altro dossier riguarda il prolungamento delle garanzie dello Stato alle aziende in difficoltà per la pandemia.Su Alitalia e le condizioni per l’avvio della nuova compagnia aerea Ita, con la Commissione europea “abbiamo fatto dei passi in avanti, ma non è finita, ci sono tanti passaggi tecnici e non solo; però sicuramente quella di oggi e’ una tappa importante verso la soluzione del problema”. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad alcuni giornalisti oggi a Bruxelles. “Abbiamo il dovere – ha aggiunto Giorgetti – di garantire l’operatività” di Alitalia “nella stagione estiva; poi ci sarà una nuova compagnia che partirà alle condizioni che si stanno definendo”. Ad un giornalista che chiedeva se sia ora garantita la discontinuità economica, chiesta dalla Commissione, fra la vecchia Alitalia e la nuova Ita, il ministro ha replicato: “La discontinuità è una condizione indispensabile, quindi evidentemente ci sarà. Non la chiede solo la Commissione, anche il Governo vuole che la nuova compagnia nasca in condizioni di discontinuità economica”. “Quindi – ha continuato – ci sono delle condizioni di mercato” da rispettare, “perchè non si puo’ fare semplicemente un’azienda di Stato. Deve essere un’azienda che dimostri di poter stare sul mercato.”. Quanto alla questione se Ita possa usare il vecchio marchio Alitalia, il Ministro ha precisato: “La nuova compagnia potrà partecipare alla gara per il marchio, sicuramente”. Infine, rispondendo a una domanda su quando ci sarà il primo volo di Ita, Giorgetti ha concluso: “Questo posso sperarlo ma non lo posso dire”.”Positivo finalmente lo sblocco della situazione di stallo con la commissione europea”. E’ quanto afferma il segretario nazionale Filt-Cgil Fabrizio Cuscito su Alitalia, sottolineando “è importante però che l’accordo trovato, come invece leggiamo da indiscrezioni giornalistiche, non sia mortificante per l’industria del trasporto aereo italiano”. Secondo Cuscito “l’intesa deve poter garantire lo sviluppo industriale dell’azienda, il mantenimento dell’attività di volo, di manutenzione, di handling ed amministrative e la tutela dell’attuale occupazione del personale Alitalia. In un momento difficile come quello che sta attraversando tutto il Paese ed in particolar modo il settore del trasporto aereo ulteriori perdite di posti di lavoro, per di più ad opera dello Stato, non sarebbero accettabili”. Da qui la richiesta urgente di “convocare subito le parti sociali per condividere un percorso che permetta di finalizzare l’intera operazione, garantendo la mobilità dei cittadini, la connettività del Paese e soprattutto di mantenimento dell’occupazione”.Parlano di “balletto di cifre che preoccupa i lavoratori mentre la vicenda Alitalia non vede ancora una conclusione positiva” i segretari generali di Filt-Cgil Stefano Malorgio, Fit-Cisl Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti Claudio Tarlazzi confermando lo sciopero del 18 giugno. “Non è possibile – scrivono – che Alitalia resti commissariata dal 2017, con versioni altalenanti sul numero degli aerei e quindi degli esuberi”. “E in tutto questo il tempo passa; la stagione estiva, la più redditizia, è già cominciata; la cassa viene bruciata; gli stipendi non arrivano regolarmente; la concorrenza si mangia gli spazi della compagnia di bandiera. La situazione insomma continua a peggiorare – sottolineano i tre sindacalisti – e noi continuiamo ad apprendere le notizie dai media nonostante abbiamo sollecitato già da febbraio l’attivazione di una cabina di regia coi quattro Ministeri competenti per trovare le soluzioni necessarie al rilancio del vettore”. “Deve essere chiaro una volta per tutte se vogliamo o no una compagnia di bandiera all’altezza delle concorrenti degli altri paesi europei. Tenuto conto anche degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza che mira al rilancio dell’economia italiana: un progetto di difficile attuazione qualora la NewCo partisse con le ali tarpate”. LEGGI TUTTO

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    TPL, sindacati: 1 giugno sciopero di 24 ore per rinnovo contratto

    (Teleborsa) – Previsto per il prossimo 1 giugno uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale per il mancato rinnovo del contratto nazionale. La mobilitazione è stata annunciata dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna. “Governo, Regioni, Anci in rappresentanza dei Comuni e Upi delle Province hanno avviato la discussione sul trasporto pubblico locale in vista della riapertura delle scuole a settembre – spiegano in una nota i sindacati –. Sicuramente è una scelta giusta e tempestiva in quanto la stiamo chiedendo da aprile 2020. Riteniamo però che escludere i rappresentanti dei lavoratori dal confronto sia un errore. Governo, Regioni ed enti locali devono sapere che, nonostante alle aziende siano arrivati i previsti contributi pubblici economici, gli autoferrotranvieri aspettano il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2017. Tale situazione è inaccettabile oltre che ingiustificabile. Autoferrotranvieri e internavigatori rivendicano legittimamente il diritto al rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre tre anni, chiedendo di sanare criticità come quelle dei titoli abilitativi, del basso salario e della salute e sicurezza sul lavoro. Questa situazione dimostra che non è più rinviabile una riforma del settore, che favorisca le aggregazioni delle oltre 900 aziende esistenti per uno sviluppo del settore che elimini diseconomie, inefficienze, sprechi, oltre che una bassa qualità del servizio”. LEGGI TUTTO