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    Leonardo, Profumo: ci sarà ripresa verso EAU, revocati vincoli

    (Teleborsa) – Sono stati revocati i “vincoli alle esportazioni” di alcune tipologie di prodotti verso gli EAU (Emirati Arabi Uniti, ndr) “quindi siamo convinti che ci sarà una ripresa della operatività”. Così l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, a margine del Meeting di Rimini. “Credo che sia importante dire che le problematiche” dei mesi scorsi “sono nate in relazione a una delibera del Parlamento connessa alla operatività all’esportazione di alcune tipologie di prodotti verso gli EAU – ha precisato Profumo -. Ad agosto c’è poi stata un’altra delibera del Parlamento che ha revocato questi vincoli alle esportazioni e quindi siamo convinti che ci sarà una ripresa della operatività”.Quello della sicurezza informatica “non è solo un problema tecnologico ma anche comportamentale”, ha aggiunto Profumo sottolineando che “nel periodo della pandemia, con il lavoro a distanza, abbiamo aumentato moltissimo la superficie di ciò che può essere attaccato. Nel caso della Regione Lazio abbiamo visto che “l’attacco da parte degli hacker è stato nei confronti di “un operatore che operava da casa”. “Il nostro Paese – ha precisato – si sta attrezzando in modo estremamente significativo, con il cloud nazionale” ma anche con l’istituzione di un’Agenzia per la cybersecurity. “Noi come Leonardo siamo iperattivi: abbiamo una divisione totalmente focalizzata su questo tema; abbiamo due software in Italia e in Inghilterra che hanno la capacità di proteggere noi stessi e i nostri clienti dagli attacchi”. Anche per questo, ha concluso l’a.d. “abbiamo creato una scuola di cybersecurity a Genova dedicata a dare formazione per far sì che gli operatori abbiano comportamenti coerenti con la massimizzazione della sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    Automotive, l'aumento dei casi Covid in Asia peggiora la carenza di chip

    (Teleborsa) – Non accenna a finire, e anzi riprende nuovo vigore, la carenza di semiconduttori che ostacola l’industria automobilistica globale. Nell’arco di poche ore tre dei maggiori costruttori al mondo – Toyota, General Motors e Ford – hanno annunciato nuove interruzioni nelle loro linee di assemblaggio per le prossime settimane. Un quarto, Volkswagen, ha detto di non poterlo escludere. A peggiorare una situazione già difficile ha contribuito un aumento dei casi di coronavirus in Asia (Giappone, Filippine, Thailandia, Vietnam e Malesia), area che svolge un ruolo fondamentale nella produzione di chip, componenti e prodotti di elettronica per il comparto auto.L’impatto maggiore è quello segnalato da Toyota: la più grande casa automobilistica del mondo ridurrà del 40% la sua produzione globale nel mese di settembre. Il gruppo giapponese ha detto che costruira 540.000 veicoli il mese prossimo, in calo rispetto ai 900.000 originariamente previsti. I tagli alla produzione riguarderanno tutte le operazioni globali dell’azienda, dagli stabilimenti in Nord America a quelli in Cina, da quelli giapponesi a quelli europei. “È diventato difficile garantire il volume necessario per diverse componenti, il che ha portato a questo taglio improvviso e su larga scala della produzione”, ha affermato Kazunari Kumakura, capo degli acquisti globali di Toyota. Grazie a una politica di inventario che risale a dieci anni fa – dal terremoto del 2011 e dal disastro nucleare di Fukushima – la società era finora riuscita in gran parte a evitare i tagli alla produzione che hanno pesato sui suoi concorrenti da inizio anno.Ford, con sede negli Stati Uniti, ha dichiarato che uno dei suoi stabilimenti interromperà l’assemblaggio del suo pick-up F-150 per una settimana a partire da lunedì. La causa è “una carenza di parti relativa ai semiconduttori a causa della pandemia di Covid-19 in Malesia”, ha dichiarato al Financial Times Kelli Felker, responsabile della produzione e delle comunicazioni del lavoro.General Motors ha invece aggiunto o esteso i tempi di fermo alle linee di produzione in tutto il Nord America. La casa automobilistica ha dichiarato di stare adeguando i propri programmi negli Stati Uniti, in Messico e in Canada a causa di “vincoli di fornitura di semiconduttori dai mercati internazionali che subiscono restrizioni legate al Covid-19”. Tra i modelli prodotti negli stabilimenti impattati ci sono la Cadillac XT5, la GMC Acadia e la Chevrolet Blazer.Volkswagen si è limitata a dire di non poter escludere ulteriori problemi alle sue linee di produzione a causa della carenza di chip. “Al momento prevediamo che la fornitura di chip nel terzo trimestre sarà molto volatile e limitata – ha detto un portavoce della società a Reuters – Non possiamo escludere ulteriori modifiche alla produzione”. Il gruppo con sede a Wolfsburg si aspetta un miglioramento della situazione entro la fine dell’anno e punta a recuperare il terreno perso a causa della carenza di chip nel secondo semestre. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen, possibili ulteriori tagli alla produzione per carenza semiconduttori

    (Teleborsa) – Dopo la notizia che Toyota si prepara a ridurre la produzione globale del 40% a settembre, rispetto al suo programma precedente, a causa della carenza mondiale di semiconduttori, anche Volkswagen segnala la possibilità di ulteriori tagli alla produzione per la stessa motivazione.”Al momento prevediamo che la fornitura di chip nel terzo trimestre sarà molto volatile e limitata – ha detto un portavoce del gruppo tedesco a Reuters – Non possiamo escludere ulteriori modifiche alla produzione”. Il gruppo con sede a Wolfsburg si aspetta un miglioramento della situazione entro la fine dell’anno e punta a recuperare il terreno perso a causa della carenza di chip nel secondo semestre.Intanto Volkswagen registra una flessione del 2,40% sulla Borsa di Francoforte, dove rispetto alla vigilia si attesta a 193,8. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 192,6 e successiva a quota 191,5. Resistenza a 194,9. LEGGI TUTTO

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    Regolamento minori-disabili, Ryanair replica a ENAC: “Affermazioni non corrette”

    (Teleborsa) – “Le affermazioni dell’ENAC non sono corrette. Ryanair ha implementato misure temporanee il 13 agosto per garantire che i passeggeri adulti che accompagnano minori o passeggeri che necessitano di assistenza abbiano diverse opzioni per usufruire di posti assegnati gratuitamente. Questa attuale soluzione è temporanea in quanto non è stato possibile modificare completamente il sistema di prenotazione nei tempi irragionevoli fissati dall’ENAC”.Così Ryanair in una nota replica a ENAC (che ieri aveva annunciato sanzioni nei confronti della compagnia aerea per non essersi adeguata alle diposizioni regolamentari dell’Autorità a tutela dei disabili e dei minori) sottolineando che “in data 8 settembre è prevista un’udienza su questi temi”. “L’affermazione dell’ENAC secondo cui il provvedimento sarebbe giustificato da motivi di sicurezza – si legge nella nota ufficiale rilasciata dal vettore – è inesatta. È sempre stato previsto dalla policy di Ryanair che i minori e i passeggeri che necessitano di assistenza si siedano accanto al passeggero che li accompagna. È fuorviante che l’ENAC etichetti la sua interferenza con la libertà commerciale della compagnia aerea di fissare i prezzi come una questione di sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    WTO, il rimbalzo del commercio globale potrebbe essere vicino al suo picco

    (Teleborsa) – Il rimbalzo del commercio globale potrebbe essere vicino al suo picco, pur restando a livelli molto alti, secondo quanto dichiarato dal WTO, l’Organizzazione mondiale del commercio. Il Goods Trade Barometer – un indicatore composito che fornisce indicazioni sulla traiettoria del commercio rispetto alle tendenze recenti – è salito a 110,4 a marzo, secondo un report diffuso oggi, registrando il livello record da quando l’indicatore è stato rilasciato per la prima volta a luglio 2016 e un aumento di oltre 20 punti anno su anno.”L’aumento del barometro riflette sia la forza dell’attuale espansione commerciale sia la profondità dello shock indotto dalla pandemia nel 2020 – evidenzia il WTO – È da notare che, sebbene ancora ben al di sopra della tendenza, l’indice abbia iniziato a salire a un ritmo decrescente, che potrebbe segnalare un picco al rialzo negli scambi”.Tutti gli indici che compongono il barometro sono stati sopra la tendenza nell’ultimo mese, a dimostrazione della natura ampia della ripresa. Gli indici per il trasporto aereo (114), il trasporto di container (110,8) e le materie prime (104,7), in particolare, hanno continuato a salire, segnalando una crescita degli scambi più elevata della media.Anche l’indice dei prodotti automobilistici (106,6) è cresciuto nonostante la produzione e le vendite di auto siano diminuite a luglio in alcuni Paesi a causa della carenza di semiconduttori. L’aumento, spiega il WTO, può essere spiegato con i livelli depressi dei mesi della pandemia. La carenza di chip si riflette anche in un lieve calo dell’indice dei componenti elettronici (112,4).”Le prospettive per il commercio mondiale continuano a essere oscurate da rischi al ribasso, comprese le disparità regionali, la continua debolezza nel commercio dei servizi e il ritardo nei tempi di vaccinazione, in particolare nei paesi poveri – conclude il WTO – La Covid-19 continua a rappresentare la più grande minaccia per le prospettive del commercio, poiché nuove ondate di infezione potrebbero facilmente minare la ripresa”. LEGGI TUTTO

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    Autogrill in rally, aiutano dati traffico aeroporti americani

    (Teleborsa) – Si muove in rialzo Autogrill che passa di mano con un aumento del 3,26%.A fare da assist al titolo contribuiscono i dati del traffico passeggeri negli aeroporti degli Stati Uniti. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Transportation Statistics, nel mese di giugno è salito del 304%, anche se resta inferiore del 21% rispetto al 2019 anno prima della scoppio della pandemia. La tendenza del titolo analizzata su base settimanale mostra un andamento analogo a quello del FTSE Italia All-Share. Ciò significa che il titolo viene supportato da elementi provenienti dal mercato piuttosto che da notizie legate alla società stessa.L’analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva della società attiva nella ristorazione, mentre se si analizza il grafico a breve, viene evidenziato un indebolimento delle quotazioni al test della resistenza 6,547 Euro. Primo supporto visto a 6,319. Tecnicamente, si attende nel breve periodo, un’evoluzione in senso negativo della curva verso il bottom visto a 6,175. LEGGI TUTTO

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    Cresce la congestione dei porti globali: a Ningbo si aggiunge Long Beach

    (Teleborsa) – Sono 37 le navi cargo – secondo i dati di VesselFinder – che stazionano davanti al porto di Long Beach (Los Angeles), il principale porto statunitense per gli scambi con il continente asiatico. Il numero è molto vicino a 40, il record raggiunto il primo febbraio di quest’anno, e più che dobbio rispetto alla media dei mesi di giugno e luglio. L’attesa media per l’ormeggio è invece di 6,2 giorni, rispetto ai 5,7 di fine giugno, secondo i dati del porto di Los Angeles. L’impatto di questi numeri va oltre il singolo porto californiano: la congestione dell’importante snodo commerciale potrebbe avere effetti a catena su altre località, far diminuire i margini per chi si occupa di importazione e far aumentare i prezzi finali per i consumatori. Per ora le prospettive non sono rosee: già una settimana fa Hapag-Lloyd – colosso tedesco delle spedizioni via mare – aveva affermato che “tutti i terminal rimangono estremamente congestionati e si prevede che continueranno ad esserlo” e di prevedere “un’ulteriore impennata delle importazioni con l’avvicinarsi dell’alta stagione”.Quello di Long Beach non è però l’unico porto mondiale in una situazione di congestione. Le operazioni al terminal Meishan del porto cinese di Ningbo-Zhoushan rimangono interrotte per il sesto giorno consecutivo, dopo che un membro del personale è risultato positivo al Covid-19 e le autorità dello scalo hanno immediatamente bloccato gli sbarchi a tempo indeterminato in quella porzione del porto.”Sembra che non ci sia ancora una tempistica per la riapertura del terminal Meishan a Ningbo. Non ci sono notizie provenienti dal terminal stesso e l’ultimo avviso proviene dal vettore Yangming lunedì mattina, il quale ha avvertito di ritardi a servizi specifici e congestione – ha commentato Lars Jensen, esperto di trasporto marittimo e CEO della Vespucci Maritime – Ciò significa che ora siamo al sesto giorno della chiusura e che dovrebbero essere previsti crescenti problemi di congestione negli altri terminal di Ningbo e si dovrebbe prevedere anche un impatto su Shanghai”. LEGGI TUTTO

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    Tesla, agenzia USA apre indagine su guida autonoma dopo serie di incidenti

    (Teleborsa) – La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) – agenzia governativa statunitense che fa parte del Dipartimento dei Trasporti – ha aperto un’inchiesta formale sulla sicurezza del pilota automatico del sistema di assistenza alla guida di Tesla, dopo una serie di incidenti.Da gennaio 2018, la NHTSA “ha identificato undici incidenti in cui modelli Tesla di varie configurazioni hanno incontrato scene di primo intervento e successivamente hanno colpito uno o più veicoli coinvolti in quelle scene”. L’agenzia sottolinea che la maggior parte degli incidenti si è verificata dopo il tramonto e che sulla scena degli incidenti erano presenti luci dei veicoli di soccorso, razzi, frecce luminose o coni stradali. I veicoli Tesla coinvolti erano in modalità Autopilot o Traffic Aware Cruise Control durante l’avvicinamento agli incidenti.L’indagine valuterà “le tecnologie e i metodi utilizzati per monitorare, assistere e rafforzare l’impegno del conducente nell’attività di guida dinamica durante il funzionamento del pilota automatico”, e analizzerà le circostanze che hanno contribuito agli 11 incidenti confermati e altri incidenti simili. LEGGI TUTTO