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    Delta Air Lines, primo utile trimestrale dal 2019 grazie aiuti federali

    (Teleborsa) – Delta Airlines registra il suo primo profitto dal 2019 grazie agli aiuti federali per il coronavirus che hanno compensato alcuni dei suoi costi. La società ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 652 milioni di dollari. Il fatturato è stato pari a 7,13 miliardi, in calo del 43% rispetto ai 12,54 miliardi generati nello stesso periodo del 2019, ma più dei 6,22 miliardi previsti dagli analisti. Per il terzo trimestre, Delta ha dichiarato di aspettarsi che le entrate diminuiranno dal 30% al 35% rispetto al 2019, quando ha guadagnato 12,56 miliardi.Delta è il primo dei vettori statunitensi a riportare i risultati del secondo trimestre. American Airlines, United Airlines e Southwest Airlines dovrebbero pubblicare i conti trimestrali la prossima settimana. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen rivede al rialzo target di reddività operativa al 2025

    (Teleborsa) – Volkswagen ha aumentato il suo obiettivo per il ritorno operativo sulle vendite al 2025. Il gruppo automobilistico tedesco ha rivisto al rialzo la propria previsione originale del 7-8% fino all’attuale 8-9%. L’annuncio è arrivato durante la presentazione di NEW AUTO, la nuova strategia della società al 2030.”Ci siamo posti un obiettivo strategico per diventare leader del mercato globale dei veicoli elettrici e siamo sulla buona strada. Ora stiamo impostando nuovi parametri”, ha affermato il CEO Herbert Diess durante l’evento. “Grazie ai cambiamenti nel software, il prossimo cambiamento – molto più radicale – è la transizione verso auto più sicure, intelligenti e finalmente autonome”, ha aggiunto.Entro il 2030, il gruppo prevede di ridurre la propria carbon footprint per la divisione auto del 30% (rispetto al livello 2018), in linea con l’accordo di Parigi. Nello stesso arco di tempo, la quota di veicoli elettrici a batteria dovrebbe salire al 50%, mentre nel 2040 quasi il 100% di tutti i nuovi veicoli di Volkswagen nei principali mercati dovrebbe essere a emissioni zero. Entro il 2050, al più tardi, il gruppo tedesco intende operare in piena neutralità climatica. LEGGI TUTTO

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    Boeing taglia produzione e target consegne del 787 Dreamliner

    (Teleborsa) – Boeing ha tagliato il proprio obiettivo di consegne per gli aerei 787 Dreamliner e ha affermato che ridurrà temporaneamente i tassi di produzione, dopo che è stato rilevato un nuovo difetto su alcuni dei aeromobili a fusoliera larga.”Boeing sta ridefinendo le priorità delle risorse di produzione per alcune settimane – si legge in una nota della società aeronautica statunitense – Il tasso di produzione del 787 sarà temporaneamente inferiore a cinque al mese e tornerà gradualmente a tale tasso. Boeing ora prevede di consegnare meno della metà dei 787 attualmente in inventario quest’anno”.”Continueremo a prenderci il tempo necessario per garantire che gli aeroplani Boeing soddisfino la massima qualità prima della consegna. In tutta l’azienda, i nostri team rimangono concentrati sulla sicurezza e sull’integrità mentre lavoriamo sulla stabilità, sulla qualità e sulla produttività delle nostre operazioni”, ha aggiunto la società. LEGGI TUTTO

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    ITA, Lazzerini: “Puntiamo su sostenibilità, flessibilità e lungo raggio”

    (Teleborsa) – “Abbiamo sviluppato 15 scenari di piano industriale in cui abbiamo inserito tutti i parametri di lavoro che abbiamo definito con la Commissione europea. L’interazione con la Commissione europea è stata sempre costruttiva anche se molto difficile perché si richiedono diversi parametri di discontinuità rispetto al passato. Credo, tuttavia, che ci stiamo avvicinando davvero al punto decisivo. Il primo piano industriale che abbiamo fatto aveva partenza il primo aprile con l’obiettivo di intercettare la ripartenza del traffico che stiamo vedendo. Ad oggi penso che per l’autunno saremo pronti. Abbiamo mappato 2135 processi che dobbiamo eseguire nei 90 giorni dopo l’ok per riuscire a essere operativi: sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo come farlo, stiamo solo aspettando che qualcuno schiacci il bottoncino per farci partire”. È quanto ha annunciato l’amministratore delegato di Ita, Fabio Maria Lazzerini, illustrando il piano industriale delle nuova compagnia, nata dalle ceneri di Alitalia, nel suo intervento presso il Centro Congressi Enav Ciampino in occasione della celebrazione del quarantennale della Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia.”Il piano industriale che abbiamo presentato al nostro Parlamento, e che stiamo difendendo con le unghie e con i denti difronte alla Commissione europea, – ha spiegato Lazzerini – prevede un’integrazione di lungo, breve e medio raggio. Questo è infatti il tratto distintivo di una compagnia che non vuole essere una low cost. Noi nasciamo come compagnia tradizionale che fa del servizio che si basa su un hub, nel nostro caso Fiumicino e una parte importante di Linate, la sua strategia fondamentale. L’hub funziona aumentando i voli a lungo raggio in maniera coerente con i voli di breve e medio raggio che possono alimentare il lungo raggio e viceversa. Non trascuriamo il lungo raggio: uno dei fattori che hanno contribuito alle perenni crisi del vettore di bandiera è stato un progressivo disinvestimento dal lungo raggio. Per fare il piano industriale di una compagnia nuova è necessario guardare a quello che è successo sia in Italia che all’estero. Abbiamo rilevato che tutte le crisi più importanti di Alitalia hanno determinato un taglio dei collegamenti intercontinentali per preservare il ‘Milano- Roma’ considerato la ‘gallina dalle uova d’oro’. Qualche anno fa Alitalia ha fatto un piano industriale che puntava sul Milano-Roma mentre stavano finendo di imbullonare i binari dell’Alta Velocità, cosa che faceva facilmente prevedere un certo shift di traffico tra l’aereo e il treno come è poi puntualmente avvenuto. Questo continuo taglio del lungo raggio ha fatto sì che anche le rotte a breve e medio raggio facessero fatica a sostenersi perché poi non hanno uno sbocco. Il nostro piano prevede un coerente armonico sviluppo del breve e medio raggio ma con anche un importante ritorno sul lungo raggio che sicuramente non sarà nei primissimi anni del piano dal momento che stiamo uscendo da una fase complicata”.Riguardo alle previsioni di ripresa del traffico l’ad ha sottolineato che “se si guarda la curva di crescita del trasporto aereo mondiale si vede che è perennemente in salita a parte qualche piccolo calo. Dopo l’11 settembre – ha proseguito Lazzerini – c’è stato un forte calo ma fu un calo immediato che poi è stato recuperato abbastanza velocemente. Questa attuale è, invece, una valle molto profonda che prosegue da un anno e mezzo e non sappiamo quanto durerà. Noi stiamo basando le nostre previsioni di domanda sulle quali abbiamo costruito il piano industriale sulle previsioni della Iata di ottobre, poi aggiornate ad aprile. Sono, tuttavia, previsioni molto variabili: rispetto al 2019 la Iata prevede una crescita tra il 30% e il 70%, dunque con forchette molto ampie. Nascendo da zero la massima flessibilità possibile deve essere uno degli asset principali della nuova compagnia sia nella modalità di lavoro che negli investimenti. Bisogna essere in grado di scalare gli investimenti nel momento in cui la domanda riprenderà meglio del previsto senza impegnare, però, troppo il capitale per evitare di arrivare invece con il fiato corto nel momento in cui la ripresa dovesse essere un po’ più lenta di quello che si pensa”. Elemento centrale di Ita sarà la sostenibilità. “Nel nostro settore – ha evidenziato l’ad di Ita – la sostenibilità ambientale è un elemento centrale: avere aerei che consumano di meno ha impatto sia sull’ambiente che sul conto economico considerando che il carburante è la seconda voce di costo. Il nostro piano prevede che entro la fine del 2025 l’80% della flotta di Ita sarà una flotta di nuova generazione con aerei che hanno un consumo di carburante inferiore del 25-27% e un costo di manutenzione inferiore del 40% rispetto agli aerei di vecchia generazione ovvero quelli sui quali si basa attualmente la flotta Alitalia. Ciò sarà accompagnato da una forte digitalizzazione”. LEGGI TUTTO

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    Il direttore generale ENAC Alessio Quaranta è stato eletto presidente ECAC

    (Teleborsa) – Alessio Quaranta, direttore generale dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), è stato nominato presidente dell’European Civil Aviation Conference (ECAC), l’organizzazione aeronautica più ampia e più longeva d’Europa. L’ECAC riunisce 44 Paesi membri (i 27 comunitari più 17 non comunitari) e fa parte dell’ICAO – International Civil Aviation Organization. Il suo obiettivo è promuovere il sistema del trasporto aereo europeo in maniera sicura, efficiente e sostenibile, oltre ad armonizzare le politiche nel settore dell’aviazione civile.Quaranta, il secondo italiano ad assumere la carica di presidente dalla fondazione dell’organizzazione (1955), succede alla canadese Ingrid Cherfils. L’incarico di presidente ECAC ha durata triennale, con decorrenza immediata. All’interno dell’organizzazione, il direttore generale dell’ENAC ha già ricoperto, nel corso degli ultimi anni, il ruolo di vice presidente e Focal Point Security & Facilitation, cioè responsabile per la sicurezza (incluso antiterrorismo e prevenzione da atti illeciti in ambito aereo e aeroportuale) e per le Facilitazioni (comprese le questioni relative all’immigrazione e alle procedure di controllo delle frontiere).”Complimenti per il nuovo prestigioso incarico di Alessio Quaranta, chiamato alla guida dell’aviazione civile del continente europeo – ha dichiarato il presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma – Sono certo che il neo presidente ECAC saprà affrontare con equilibrio istituzionale le sfide che attendono il settore nel continente europeo, tra cui la ripartenza dopo la pandemia che ha compromesso l’economia del settore, la sostenibilità ambientale, la crescita del traffico, gli investimenti infrastrutturali, la garanzia della sicurezza, la centralità del passeggero e i nuovi concetti di mobilità aerea”.Attestati di stima sono arrivati anche da Assaeroporti. Il presidente Carlo Borgomeo, a nome dei vertici e del consiglio direttivo, ha espresso “le sue più vive congratulazioni” e augurato buon lavoro ad Alessio Quaranta “per il prestigioso incarico a presidente dell’ECAC”. “La nuova nomina è un importante riconoscimento al direttore generale Alessio Quaranta e al ruolo dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile nel promuovere la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità del trasporto aereo a livello europeo e internazionale”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Aegean dimezza le perdite nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Aegean ha annunciato di avere dimezzato le perdite durante il primo trimestre del 2021 rispetto all’analogo periodo del 2020 e prevede di tornare a offrire il 75-80% della capacità nel terzo trimestre di quest’anno.Nel primo trimestre, quando ha trasportato 460.000 passeggeri (-78% rispetto a un anno fa), la perdita netta è stata di 44,5 milioni di euro rispetto agli 85,4 milioni di euro del gennaio-marzo 2020. I ricavi sono diminuiti del 70% a 44,3 milioni di euro. “L’attività di volo del gruppo si è attestata su livelli particolarmente bassi nel primo trimestre del 2021, a causa della seconda ondata della pandemia e delle misure restrittive che hanno influito sui nostri risultati ha dichiarato il chief executive di Aegean Dimitros Gerogiannis. Questa tendenza è continuata fino all’inizio di giugno, quando il traffico turistico ha iniziato a mostrare “graduali segni di ripresa”. LEGGI TUTTO

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    Easyjet, al via due nuove rotte da Milano Bergamo

    (Teleborsa) – EasyJet espande il proprio network di destinazioni raggiungibili dall’aeroporto di Milano Bergamo, mettendo oggi in vendita due nuovi collegamenti internazionali verso gli aeroporti di Parigi Charles de Gaulle e Amsterdam Schipol.A partire dal 6 settembre 2021 la compagnia volerà verso Amsterdam con 3 frequenze a settimana, il lunedì, il venerdì e la domenica, e verso Parigi con 4 frequenze, il lunedì, il giovedì, il venerdì e la domenica. Le nuove rotte sono in vendita da oggi sul sito della compagnia, sull’app mobile e sui canali GDS.EasyJet ha iniziato ad operare dal “Caravaggio” lo scorso 28 maggio, inaugurando le proprie operazioni dall’aeroporto con il collegamento quotidiano tra Bergamo e Olbia, che raddoppierà a due volte al giorno a partire dal 19 luglio. Lo stesso giorno, inoltre, decollerà anche il primo volo di easyJet verso Malaga, rotta che sarà operata con 3 collegamenti alla settimana: il mercoledì, il venerdì e la domenica.Con l’aggiunta di queste nuove rotte, salgono dunque a 4 le destinazioni nazionali e internazionali raggiungibili dall’aeroporto di Milano Bergamo con voli EasyJet, per un totale di 70 rotte nazionali e internazionali con cui la compagnia collega la Lombardia. LEGGI TUTTO

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    Spedire un container dalla Cina all'Italia costa il 500% in più di un anno fa

    (Teleborsa) – Non accenna a rallentare l’aumento dei prezzi delle spedizioni globali, che – dopo un primo consistente aumento alla fine del 2020 – è schizzato alle stelle negli ultimi tre mesi. Il World Container Index di Drewry, un indice che traccia la variazione dei prezzi lungo le rotte principali del costo di spedizione di un container, è aumentato del 4,7% (o di 397 dollari) nell’ultima settimana, risultando più alto del 333% rispetto a un anno fa e attestandosi a 8.795 dollari per container da 40 piedi.L’indice composito medio della società di consulenza marittima ha toccato i 5.760 dollari per un container da 40 piedi, ovvero 3.716 dollari in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni, pari a 2.044 dollari.Su alcune rotte i rialzi sono anche maggiori. Un esempio sono quelle che vanno dalla Cina all’Europa: le tariffe di trasporto sulle rotte Shanghai – Genova e Shanghai – Rotterdam sono aumentate, rispettivamente, da 852 a 592 dollari, per raggiungere i 12,626 e i 12,795 dollari per container da 40 piedi. Ciò corrisponde a un aumento anno su anno, rispettivamente, del 514% e del 596%.Allo stesso tempo, la crescita della domanda globale di container è in una fase di stallo. Secondo i dati di Container Trade Statistics, a maggio 2021 la domanda è cresciuta del 14% rispetto allo stesso mese del 2020 (su cui però impattava la prima ondata della pandemia) e solo dell’1% rispetto al 2019. Ciò evidenzia anche un rallentamento significativo rispetto al periodo gennaio-aprile 2021, dove la crescita media annua dal 2019 è stata di circa il 3%.”I nuovi dati confermano il trend già osservato nei mesi scorsi e consolidano l’opinione che gli attuali problemi di mercato siano legati alla capacità e alle strozzature e non alla domanda, con il Nord America come principale eccezione”, ha commentato Lars Jensen, esperto di trasporto marittimo e CEO della Vespucci Maritime. “In linea di massima, ciò significa che la soluzione ai problemi attuali è legata alla risoluzione dei colli di bottiglia nel sistema, e non all’acquisto di più navi e container”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO