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    Ryanair non riconosce carte imbarco emesse da Kiwi.com

    (Teleborsa) – Ryanair dichiara guerra al sito Kiwi.com, le cui carte di imbarco non permetteranno di accedere all’imbarco sui voli del vettore low cost irlandese.Dara Brady, direttore marketing di Ryanair, ha invitato i passeggeri che hanno effettuato una prenotazione tramite Kiwi.com a richiedere allo stesso sito Kiwi.com il riferimento di prenotazione Ryanair necessario e l’indirizzo e-mail per poter completare correttamente il check-in online. Di contro, Kiwi.com asserisce che le carte d’imbarco emesse sono inserite su uno sfondo del proprio marchio. Ryanair contesta questa procedura ritenendo che solo la propria carta d’imbarco risponda all’obbligo previsto dalle normative UE da parte della compagnia aerea di informare direttamente i passeggeri di tutte le politiche di sicurezza e protezione relative al loro volo. LEGGI TUTTO

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    ITA: si parte con 2.800 dipendenti, possibili 5.750 al 2025

    (Teleborsa) – Italia Trasporto Aereo (ITA) ha convocato i sindacati per domani, 25 agosto alle 10.30. Oggetto dell’incontro, il primo tra sindacati e compagnia, l’acquisizione da parte di ITA del settore Aviation di Alitalia in amministrazione straordinaria. All’incontro, si legge nella convocazione firmata dal presidente di ITA Alfredo Altavilla, sono inviate le sigle di categoria dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, l’Usb lavoro privato, Anpac e Anpav.La nuova compagnia che raccoglie il testimone di Alitalia avvierà le proprie attività con 2.800 dipendenti. Lo si legge nella comunicazione inviata dall’azienda ai sindacati in vista dell’avvio del confronto. L’organico “inizialmente necessario per l’avvio delle attività” è “pari, secondo il Piano industriale, a 2.800 dipendenti”, spiega ITA, che si dice “disponibile” a comporre l’organico “valutando anche le candidature all’assunzione eventualmente presentate dagli attuali dipendenti di Alitalia Sai”. Il Piano prevede poi che la società possa “successivamente incrementare l’organico iniziale”, fino al “raggiungimento del numero complessivo massimo di circa 5.750 dipendenti nel 2025”.Sempre nella comunicazione, si legge che ITA intende applicare al proprio personale il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto aereo – parte specifica i vettori, “a condizione che il nuovo Ccnl sia rinnovato, entro e non oltre la data del 20 settembre 2021, con contenuti discontinui rispetto al passato e coerenti con le esigenze del Piano industriale”. “Il termine del 20 settembre – si spiega – è indicato al fine di consentire alla società, in mancanza di accordo, di sviluppare soluzioni regolamentari alternative”. In mancanza di accordo, infatti, si aggiunge, “ITA definirà con apposito regolamento aziendale i trattamenti transitoriamente applicabili al personale” LEGGI TUTTO

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    Tpl, Giovannini: giovedì l'incontro con le Regioni in vista del ritorno a scuola a settembre

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, incontrerà giovedì mattina i governatori sui piani per il trasporto pubblico locale in vista della ripresa delle attività e delle scuole. La notizia arriva da Rai News 24 che ha intervistato il ministro. “Ci incontreremo giovedì con i presidenti delle Regioni per fare le nostre osservazioni. Il Governo ha messo in campo risorse senza precedenti. Per il secondo semestre dell’anno ci sono oltre 600 milioni di euro per i servizi aggiuntivi che le Regioni devono mettere in campo sulla base dei tavoli prefettizi, cioè i luoghi dove provincia per provincia viene fatta la pianificazione, e 800 milioni per compensare i maggiori costi”. Per Giovannini “il tema cruciale sono i controlli. Si ripristina la figura del controllore sui mezzi o a terra per ridurre l’affollamento su mezzi pubblici”. Il ministro ha ricordato che a partire da settembre il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i passeggeri su tutti i mezzi a lunga percorrenza (treni, aerei, navi) – “Questa è una misura di sicurezza per tutti” – mentre sulla possibilità di prevederlo anche per autisti di autobus e categorie di lavoratori a contatto con il pubblico ha dichiarato che è in corso una discussione: “è un tema complesso, tema legato all’evoluzione della campagna vaccinale”.”Più noi acceleriamo sulla campagna vaccinale più mettiamo in sicurezza tutto il Paese – ha aggiunto Giovannini – Naturalmente gli operatori che sono a contatto con il pubblico dovrebbero essere i primi ad essere ancora di più protetti. I comportamenti delle persone sono importanti. Noi raccomandiamo l’uso della mascherina FFP2”. LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo Stretto, Morelli non ha dubbi: opera necessaria

    (Teleborsa) – Con i 12 miliardi per realizzare l’Alta Velocità fino a Reggio Calabria e altri 6 per la velocizzazione delle ferrovie in Sicilia, non fare il Ponte sullo stretto di Messina è una “stupidaggine atomica”.Lo ha detto il Viceministro delle Infrastrutture, Alessandro Morelli, intervenendo al meeting di Rimini. “Non sono nè di Messina nè di Reggio Calabria, sono lombardo, milanese – ha affermato – e da milanese dico che non fare il ponte sullo stretto di Messina sarebbe una stupidaggine atomica”.Morelli ha aggiunto che è “un’assurdità assoluta” essere contrari alla costruzione del Ponte e, pertanto, “deve essere risolta”.”Non è vero che il Governo la ritiene inutile. E’ un’opera che ha motivazioni di carattere trasportistico, economico e sociale”, aveva detto i primi di agosto il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, in audizione, presso la commissione Trasporti della Camera, sul Ponte sullo Stretto di Messina in cui ha fatto il punto sulle risultanze del gruppo di lavoro, sottolineando che “si dovrebbe procedere con la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica al fine di confrontare le due soluzioni di collegamento individuate dal Gruppo di lavoro come più promettenti, ovvero quella del ponte a una e a più campate”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, Profumo: ci sarà ripresa verso EAU, revocati vincoli

    (Teleborsa) – Sono stati revocati i “vincoli alle esportazioni” di alcune tipologie di prodotti verso gli EAU (Emirati Arabi Uniti, ndr) “quindi siamo convinti che ci sarà una ripresa della operatività”. Così l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, a margine del Meeting di Rimini. “Credo che sia importante dire che le problematiche” dei mesi scorsi “sono nate in relazione a una delibera del Parlamento connessa alla operatività all’esportazione di alcune tipologie di prodotti verso gli EAU – ha precisato Profumo -. Ad agosto c’è poi stata un’altra delibera del Parlamento che ha revocato questi vincoli alle esportazioni e quindi siamo convinti che ci sarà una ripresa della operatività”.Quello della sicurezza informatica “non è solo un problema tecnologico ma anche comportamentale”, ha aggiunto Profumo sottolineando che “nel periodo della pandemia, con il lavoro a distanza, abbiamo aumentato moltissimo la superficie di ciò che può essere attaccato. Nel caso della Regione Lazio abbiamo visto che “l’attacco da parte degli hacker è stato nei confronti di “un operatore che operava da casa”. “Il nostro Paese – ha precisato – si sta attrezzando in modo estremamente significativo, con il cloud nazionale” ma anche con l’istituzione di un’Agenzia per la cybersecurity. “Noi come Leonardo siamo iperattivi: abbiamo una divisione totalmente focalizzata su questo tema; abbiamo due software in Italia e in Inghilterra che hanno la capacità di proteggere noi stessi e i nostri clienti dagli attacchi”. Anche per questo, ha concluso l’a.d. “abbiamo creato una scuola di cybersecurity a Genova dedicata a dare formazione per far sì che gli operatori abbiano comportamenti coerenti con la massimizzazione della sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    Automotive, l'aumento dei casi Covid in Asia peggiora la carenza di chip

    (Teleborsa) – Non accenna a finire, e anzi riprende nuovo vigore, la carenza di semiconduttori che ostacola l’industria automobilistica globale. Nell’arco di poche ore tre dei maggiori costruttori al mondo – Toyota, General Motors e Ford – hanno annunciato nuove interruzioni nelle loro linee di assemblaggio per le prossime settimane. Un quarto, Volkswagen, ha detto di non poterlo escludere. A peggiorare una situazione già difficile ha contribuito un aumento dei casi di coronavirus in Asia (Giappone, Filippine, Thailandia, Vietnam e Malesia), area che svolge un ruolo fondamentale nella produzione di chip, componenti e prodotti di elettronica per il comparto auto.L’impatto maggiore è quello segnalato da Toyota: la più grande casa automobilistica del mondo ridurrà del 40% la sua produzione globale nel mese di settembre. Il gruppo giapponese ha detto che costruira 540.000 veicoli il mese prossimo, in calo rispetto ai 900.000 originariamente previsti. I tagli alla produzione riguarderanno tutte le operazioni globali dell’azienda, dagli stabilimenti in Nord America a quelli in Cina, da quelli giapponesi a quelli europei. “È diventato difficile garantire il volume necessario per diverse componenti, il che ha portato a questo taglio improvviso e su larga scala della produzione”, ha affermato Kazunari Kumakura, capo degli acquisti globali di Toyota. Grazie a una politica di inventario che risale a dieci anni fa – dal terremoto del 2011 e dal disastro nucleare di Fukushima – la società era finora riuscita in gran parte a evitare i tagli alla produzione che hanno pesato sui suoi concorrenti da inizio anno.Ford, con sede negli Stati Uniti, ha dichiarato che uno dei suoi stabilimenti interromperà l’assemblaggio del suo pick-up F-150 per una settimana a partire da lunedì. La causa è “una carenza di parti relativa ai semiconduttori a causa della pandemia di Covid-19 in Malesia”, ha dichiarato al Financial Times Kelli Felker, responsabile della produzione e delle comunicazioni del lavoro.General Motors ha invece aggiunto o esteso i tempi di fermo alle linee di produzione in tutto il Nord America. La casa automobilistica ha dichiarato di stare adeguando i propri programmi negli Stati Uniti, in Messico e in Canada a causa di “vincoli di fornitura di semiconduttori dai mercati internazionali che subiscono restrizioni legate al Covid-19”. Tra i modelli prodotti negli stabilimenti impattati ci sono la Cadillac XT5, la GMC Acadia e la Chevrolet Blazer.Volkswagen si è limitata a dire di non poter escludere ulteriori problemi alle sue linee di produzione a causa della carenza di chip. “Al momento prevediamo che la fornitura di chip nel terzo trimestre sarà molto volatile e limitata – ha detto un portavoce della società a Reuters – Non possiamo escludere ulteriori modifiche alla produzione”. Il gruppo con sede a Wolfsburg si aspetta un miglioramento della situazione entro la fine dell’anno e punta a recuperare il terreno perso a causa della carenza di chip nel secondo semestre. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen, possibili ulteriori tagli alla produzione per carenza semiconduttori

    (Teleborsa) – Dopo la notizia che Toyota si prepara a ridurre la produzione globale del 40% a settembre, rispetto al suo programma precedente, a causa della carenza mondiale di semiconduttori, anche Volkswagen segnala la possibilità di ulteriori tagli alla produzione per la stessa motivazione.”Al momento prevediamo che la fornitura di chip nel terzo trimestre sarà molto volatile e limitata – ha detto un portavoce del gruppo tedesco a Reuters – Non possiamo escludere ulteriori modifiche alla produzione”. Il gruppo con sede a Wolfsburg si aspetta un miglioramento della situazione entro la fine dell’anno e punta a recuperare il terreno perso a causa della carenza di chip nel secondo semestre.Intanto Volkswagen registra una flessione del 2,40% sulla Borsa di Francoforte, dove rispetto alla vigilia si attesta a 193,8. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 192,6 e successiva a quota 191,5. Resistenza a 194,9. LEGGI TUTTO

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    Regolamento minori-disabili, Ryanair replica a ENAC: “Affermazioni non corrette”

    (Teleborsa) – “Le affermazioni dell’ENAC non sono corrette. Ryanair ha implementato misure temporanee il 13 agosto per garantire che i passeggeri adulti che accompagnano minori o passeggeri che necessitano di assistenza abbiano diverse opzioni per usufruire di posti assegnati gratuitamente. Questa attuale soluzione è temporanea in quanto non è stato possibile modificare completamente il sistema di prenotazione nei tempi irragionevoli fissati dall’ENAC”.Così Ryanair in una nota replica a ENAC (che ieri aveva annunciato sanzioni nei confronti della compagnia aerea per non essersi adeguata alle diposizioni regolamentari dell’Autorità a tutela dei disabili e dei minori) sottolineando che “in data 8 settembre è prevista un’udienza su questi temi”. “L’affermazione dell’ENAC secondo cui il provvedimento sarebbe giustificato da motivi di sicurezza – si legge nella nota ufficiale rilasciata dal vettore – è inesatta. È sempre stato previsto dalla policy di Ryanair che i minori e i passeggeri che necessitano di assistenza si siedano accanto al passeggero che li accompagna. È fuorviante che l’ENAC etichetti la sua interferenza con la libertà commerciale della compagnia aerea di fissare i prezzi come una questione di sicurezza”. LEGGI TUTTO