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    PNRR, Giovannini: la sfida dell'economia circolare

    (Teleborsa) – “Nei prossimi giorni fisseremo incontri con i rappresentanti delle istituzioni territoriali per affrontare la programmazione delle infrastrutture e trasporti”. E’ quanto si legge in un’intervista rilasciata dal ministro ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini al quotidiano La Nuova Sardegna sulla progettazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).”Noi siamo a disposizione per identificare anche le buone pratiche e consentire alle Regioni di procedere più speditamente”, ha aggiunto parlando della semplificazione delle procedure per la quale, afferma, di non vedere rischi per l’ambiente. “Le nuove linee guida per gli studi di fattibilità tecnico-economica dei progetti, ad esempio, prevedono una valutazione di sostenibilità ambientale e non solo una valutazione di impatto ambientale. Non ho cambiato il nome del ministero tanto per dare una spennellata di verde ma per cambiare in profondità il modo in cui si realizzano le infrastrutture e gli investimenti nel nostro Paese, in linea con le scelte europee. I rischi esistono sempre, ma basta leggere i contenuti di queste linee guida per capire che le imprese, nel presentare i progetti, saranno obbligate a esplicitare molti più dettagli di prima, specialmente sugli aspetti ambientali”.”Con l’economia lineare si individua un bisogno, si prendono le materie prime, si fa un prodotto e lo si usa. E alla fine lo si scarta ed eventualmente si pensa a come riciclarlo. Nell’economia circolare – osserva – c’è il concetto di ecodesign e fin dalla progettazione di un prodotto si pensa a come potrà essere riutilizzato. Per la prima volta introduciamo questo principio anche nelle infrastrutture e molte imprese italiane sono già molto attive su questo fronte” LEGGI TUTTO

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    ITA, attivi sito vendita biglietti e piattaforma lavoro

    (Teleborsa) – Aperto da oggi il sito di ITA per la vendita dei biglietti ed attiva anche la piattaforma per la raccolta delle candidature per le figure professionali da inserire successivamente nelle aree operative di volo e di terra e in quelle di staff. Ieri, intanto, primo incontro azienda-Sindacati che hanno confermato lo sciopero del 24 settembre anticipando che nella giornata di oggi sarà inviata una lettera al Governo chiedendo il suo intervento nella trattativa con Ita. “Le organizzazioni sindacali confederali – si legge nella nota ufficiale rilasciata a margine dell’incontro -hanno manifestato la netta contrarietà all’ impostazione di ITA rispetto al dimensionamento della flotta e degli organici, alla mancata inclusione delle attività di handling e manutenzione sulle quali le scriventi hanno chiesto il proseguimento del confronto in sede istituzionale”.”Ieri c’è stato un primo confronto e abbiamo acquisito prime anticipazioni sulle strategie” e “riteniamo necessario e urgente salvaguardare i posti di lavoro, la nuova società deve restare nel perimetro del contratto nazionale di lavoro”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a Coffee Break su La7 all’indomani del primo confronto, partito in salita, tra i vertici ITA e i sindacati.Per Sbarra, inoltre, “il Governo deve fare un passo in avanti attivando un confronto sul piano industriale, sul recupero di operatività della nuova Società”. E’ necessario poi per ITA “un progetto sulle politiche attive che consenta alle persone che, temporaneamente, sono sospese dall’attività lavorativa, di formarsi” per “essere pronte nella fase di ripartenza”. LEGGI TUTTO

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    Delta Air Lines rincara l'assicurazione per i dipendenti senza vaccinazione

    (Teleborsa) – Delta Air Lines chiederà ai suoi dipendenti 200 dollari in più al mese per l’assicurazione sanitaria se scelgono di non vaccinarsi contro il Covid- 19 e li obbligherà a sottoporsi a tampone settimanalmente. Il supplemento assicurativo entrerà in vigore il prossimo 1° novembre, per tutti coloro che non presenteranno adeguata documentazione della vaccinazione effettuata, mentre i test anti-Covid settimanali inizieranno il prossimo 12 settembre.Attualmente, il 75% dei dipendenti di Delta ha una vaccinazione, quindi il provvedimento riguarderà il 25% che ancora non ha una copertura vaccinale.Il Ceo della compagnia Ed Bastian ha affermato che il supplemento è necessario per affrontare il rischio finanziario che la compagnia aerea è costretta a sostenere per la decisione di non vaccinarsi, giacché una degenza ospedaliera media per un’infezione da Covid-19 ha un costo di circa 40mila dollari.La Air Line Pilots Association di Delta ha affermato che non intende opporsi al supplemento proposto, perché non influenza il piano sanitario che l’associazione rappresentativa dei piloti ha negoziato con la compagnia aerea.Il contributo aggiuntivo sull’assicurazione sanitaria non è cosa nuova e rappresenta l’ultima mossa strategica di alcune aziende americane per spingere il personale a fare la vaccinazione. Il Presidente Joe Biden ha esortato le aziende statunitensi a chiedere la vaccinazione ai propri dipendenti, per rallentare la diffusione della variante Delta, ma di obbligo non si può certo parlare. LEGGI TUTTO

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    Trasporti e Covid: i nodi da sciogliere in vista della ripartenza

    (Teleborsa) – Con il PNRR cambia anche il modo di realizzare le infrastrutture “che andranno fatte con una nuova logica”. Lo ha detto il Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, al Meeting di Cl a Rimini. “Non si potrà più costruire un ponte come è stato fatto fino ad ora – ha aggiunto Giovannini -. Non si tratta di fare di più, ma di farlo diversamente”. “Le linee guida per la progettazione delle opere, che stanno per uscire – ha concluso il ministro -, avranno la sostenibilità ambientale come elemento cruciale”.”Domani mi incontrerò con il presidente delle Regioni” Massimiliano Fedriga “per discutere dei materiali che abbiamo ricevuto e per eventualmente adeguare i piani” dei trasporti in base alle nuove regole dei anti-Covid, ha detto Giovannini. “Mi sembra ci sia un ampio spettro di strumenti – ha spiegato – tutto questo richiede sistemi di controllo adeguati, non solo micro ma anche rispetto ai soggetti che devono attuare le linee guide. Stiamo dialogando con i vari soggetti per assicurarci che tutti adottino gli strumenti necessari per attuare correttamente le linee guida”.In vista della ripartenza di settembre, cruciale la questione dei trasporti che “non riguarda solo la scuola, ma anche il ritorno alle attività anche lavorative. Per questo da mesi stiamo lavorando con Regioni, Comuni e gestori dei diversi mezzi di trasporto per preparare questa ripartenza – ha ricordato Giovannini -. Le linee guida sono state definite in collaborazione con le Regioni, sono all’attenzione del Cts (Comitato Tecnico Scientifico, ndr). Lunedì è scaduto il termine entro il quale le Regioni dovevano inviarci i loro piani per il potenziamento”. In merito ai nuovi investimenti fatti per il potenziamento del trasporto pubblico, in particolare per il servizio scolastico, il ministro ha ricordato che “nei mesi scorsi i finanziamenti dati dallo Stato hanno consentito al trasporto pubblico locale nelle ore di punta di essere maggiorato del 15/20% in media. In più, d’accordo con il Cts, abbiamo portato il tasso di copertura sui mezzi pubblici all’80%. Sappiamo da una serie di rilevazioni che molte persone sceglieranno il mezzo privato: questa non è una buona notizia per il traffico ma fa prevedere una riduzione della domanda”.Inoltre “abbiamo obbligato tutte le imprese con oltre 100 addetti a istituire la figura del mobility manager che hanno il compito di distribuire nella settimana le attività, in particolare l’uso dei trasporti. Per chi entro il 31 agosto ha predisposto i piani c’è un finanziamento di 50 milioni proprio per aiutare le imprese e le amministrazioni pubbliche ad andare verso una ‘spalmatura’ al di fuori degli orari di punta. Infine ci sono tavoli prefettizi: luogo in cui i diversi soggetti fanno programmazione”. LEGGI TUTTO

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    ITA “bonsai” non piace ai Sindacati: confermato sciopero il 24 settembre

    (Teleborsa) – I sindacati confermano lo sciopero del trasporto aereo indetto per il 24 settembre. Lo hanno annunciato uscendo dal tavolo di confronto con ITA che si è svolto nella giornata di oggi anticipando che invieranno una lettera al Governo chiedendo il suo intervento nella trattativa con Ita.”Si è appena conclusa la riunione prevista con i vertici di Italia Trasporto Aereo – ITA – si legge in una nota dei sindacati Filt, Fit, Uilt e Ugl Taeb al termine del confronto- e le delegazioni delle Organizzazioni Sindacali Confederali e delle Associazioni Professionali. Il Presidente di ITA, Alfredo Altavilla, pur ribadendo che ITA non ha alcun collegamento e dovere nei confronti di Alitalia in Amministrazione Straordinaria e di Alitalia Cityliner in Amministrazione Straordinaria, ha illustrato a grandi linee i temi principali relativi alla partenza e allo sviluppo del piano industriale della nuova realtà industriale. ITA, a detta del Presidente partirà, come indicato in precedenza a mezzo stampa, con 52 aeromobili e un totale di 2800 dipendenti, per traguardare a termine piano 105 aeromobili e circa 5750 lavoratori”. Il Presidente Altavilla – prosegue la nota – ha comunicato che ITA parteciperà alla gara per aggiudicarsi il marchio Alitalia.ITA ha comunicato inoltre che sarà valutata la possibilità, in caso di opportunità industriale, di partecipare alle gare per aggiudicarsi le due aree due aree di manutenzione con quota di minoranza come indicato dalla Commissione Europea e di handling, con quota di maggioranza come da accordi con Bruxelles. E’ stata presentata una proposta con una ipotesi di ridefinizione di un nuovo CCNL di lavoro per il Personale Navigante e per il Personale di Terra (business unit collegate al ramo aviation). La piattaforma e’ ancora poco definita nel dettaglio e sprovvista dei benchmark di riferimento per le Categorie. Il Presidente Altavilla ha proposto una calendarizzazione serrata di incontri per arrivare al 20 settembre, data ultima rispetto alle tempistiche assegnata ad ITA, per la dedizione dei contratti di lavoro parte economica e normativa”.”Le organizzazioni sindacali confederali – aggiunge la nota -hanno manifestato la netta contrarietà all’ impostazione di ITA rispetto al dimensionamento della flotta e degli organici, alla mancata inclusione delle attività di handling e manutenzione sulle quali le scriventi hanno chiesto il proseguimento del confronto in sede istituzionale. Le organizzazioni sindacali stigmatizzano inoltre l’uscita dall’associazione datoriale Assaereo, annunciata dal Presidente, che potrebbe configurare la disapplicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro con condizioni altamente penalizzanti per i lavoratori, e contestualmente, favorendo in maniera autolesionistica il dumping salariale e salariale vanificando gli effetti dell’articolo 203 del decreto rilancio rendendolo inesigibile e vanificandone gli effetti, azione paradossale attuata da un’azienda di proprietà dello stesso Stato che ha emanato la norma”. “Nelle prossime ore – conclude la nota – verranno comunicate tutte le iniziative sindacali che metteremo in atto a tutela di tutti i lavoratori propedeutiche allo sciopero di 24 ore proclamato per il giorno 24 settembre”.”ITA vuole avere mano libera sul contratto, vuole scegliersi i propri dipendenti, non tenendo conto delle esperienze lavorative”. Lo ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, uscendo dall’incontro con l’azienda. “Restano molti punti di distanza con l’azienda, chiediamo l’intervento di Palazzo Chigi nella trattativa e sul nodo dell’occupazione”, ha spiegato Tarlazzi.”E’ una trattativa molto difficile ed in salita. Non siamo d’accordo sul piano occupazionale, chiediamo che tutti i dipendenti di Alitalia siano trasferiti in Ita. Va garantita l’occupazione”. Così Cleofe Tolotta, esponente di Usb, uscendo dall’incontro con i vertici di Ita. “E’ stato fissato un calendario molto fitto di incontri fino a metà settembre”, ha aggiunto la sindacalista. LEGGI TUTTO

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    Call center ITA, centinaia di lavoratori Almaviva rischiano il posto

    (Teleborsa) – Una convocazione di garanzia in sede istituzionale delle parti interessate, “al fine di scongiurare le conseguenze del mancato rispetto della clausola sociale nel cambio appalto per il call center di ITA (Italia Trasporto Aereo), che mette a rischio immediato la continuità occupazionale di centinaia di lavoratori a Palermo e Rende, impegnati da vent’anni sul medesimo servizio assistenza clienti per Alitalia. Perchè la tutela del lavoro non può ammettere discontinuità”.Questa la richiesta urgente che la società Almaviva Contact ha avanzato al ministro delle Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, dopo aver appreso che ITA, società interamente pubblica, ha assegnato ad altro fornitore la gara per la gestione dei servizi di contact center, sostitutivi di quelli tuttora in capo ad Alitalia, “senza applicare la clausola sociale prevista per il settore dei call center in outsourcing che, in base al Ccnl di settore e alla legge, riconosce il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro con l’eventuale nuovo fornitore delle stesse attività”.Il bando ITA, “con termini senza precedenti per gare di simili dimensioni, è stato reso noto sabato 31 luglio, chiuso nelle successive due settimane di agosto e assegnato ieri, fissando a giorni la partenza di un servizio caratterizzato dalle stesse attività che Almaviva Contact eroga per l’analogo customer care Alitalia, attraverso 621 persone specificamente formate, oltrechè dalla previsione di volumi di lavoro persino crescenti rispetto a quelli attuali”, comunica Almaviva. Un bando di gara per servizi di call center “privo di riferimenti alla clausola sociale, comprensivo invece di un punteggio premiale per l’indicazione di una sede operativa a Roma, con evidente penalizzazione per chi operi da tempo nel Mezzogiorno del Paese, guidato dal criterio del massimo ribasso economico e da una base d’asta insufficiente a coprire anche il solo costo del lavoro, elemento determinato con Decreto dal ministero del Lavoro perchè non riducibile”. A fronte delle preoccupazioni espresse “su tempistica e contenuti del bando da parte sindacale e istituzionale, nonostante ITA avesse dichiarato pubblicamente che un eventuale fornitore entrante, diverso dall’attuale datore di lavoro, avrebbe dovuto garantire l’applicazione della clausola sociale al personale attualmente addetto ai medesimi servizi, l’esito comunicato ieri attraverso un nota della Società ITA non attiva la necessaria procedura e ne certifica il mancato rispetto, con la drastica ed elusiva sostituzione dei lavoratori di Almaviva Contact, fin dai prossimi giorni”.Una responsabilità “grave, quella assunta da ITA, che provocherebbe non solo il conseguente, obbligato ingresso in regime di ammortizzatore sociale al 100% entro i prossimi giorni per le 621 persone finora impegnate sullo stesso servizio, ma si dimostrerebbe un segnale ancora più distruttivo per l’intero settore, provenendo da una società totalmente pubblica”. Gli effetti delle scelte di ITA, “che mettono a rischio immediato la continuità occupazionale di centinaia di persone in territori del Paese già fortemente provati dalla fase tormentata dell’emergenza sanitaria, richiedono un intervento di garanzia istituzionale per assicurare l’indispensabile tutela del diritto di ogni singolo lavoratore del settore al mantenimento del proprio impiego, riconosciuto dalla legge e dal contratto collettivo di riferimento”. LEGGI TUTTO

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    Nuovi aiuti per Air Europa

    (Teleborsa) – Nuovi aiuti per Air Europa, ancora in attesa del via libera della UE all’integrazione in Iberia. Ai 475 milioni di euro già concessi dal governo spagnolo dovrebbe aggiungersi una cifra di danaro pubblico compresa tra 100 e 150 milioni di euro. Non è escluso che il prezzo di vendita della compagnia aerea a Iberia, già ridotto dall’iniziale miliardo di euro a 500 milioni, possa subire un ulteriore taglio. LEGGI TUTTO

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    Air France, nuova lounge al Paris Charles De Gaulle

    (Teleborsa) – Air France ha inaugurato la nuova lounge all’interno del terminal 2F dell’aeroporto di Paris-Charles de Gaulle, terminal dedicato ai voli Schengen compresi quelli per l’Italia. La lounge, con una superficie di 3.000 m² e 570 posti a sedere distribuiti su due livelli, è dedicata ai clienti business e ai soci flying blue elite plus che viaggiano sulla rete Schengen a corto e medio raggio di Air France. LEGGI TUTTO