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    Toscana Aeroporti, CdA approva semestrale. Dati distanti da pre-pandemia

    (Teleborsa) – Il CdA di Toscana Aeroporti, società quotata sull’MTA che gestisce gli scali aeroportuali di Firenze e Pisa, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021. I ricavi operativi sono stati pari a 11,9 milioni di euro (19,5 milioni di euro nel primo semestre 2020), l’EBITDA negativo per 8,3 milioni di euro (-5,4 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso) e il risultato netto negativo per 13,3 milioni di euro (-8,9 milioni un anno fa).A luglio (+87,8% su giugno 2021) e agosto (+21,5% su luglio 2021) sono stati confermati i segnali di ripresa del traffico passeggeri registrati a partire da giugno, dati comunque ancora distanti da quelli pre-Covid (-55,2% su luglio 2019 e –46,3% su agosto 2019).”Il costante e progressivo incremento del traffico passeggeri registrato nei due aeroporti di Firenze e Pisa nei mesi di giugno, luglio e agosto, unito ai segnali di dinamismo provenienti dalle compagnie aeree, ci consente di guardare con ottimismo ai prossimi mesi pur consapevoli della difficoltà del settore aeroportuale”, ha commentato il Presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai. “L’implementazione del green pass e il positivo andamento della campagna vaccinale sono stati fattori fondamentali nel favorire la ripresa – ha aggiunto – Auspichiamo, ora, l’adozione definitiva di standard univoci a livello internazionale”.Al 30 giugno 2021 l’indebitamento finanziario netto adjusted, ovvero al netto degli impegni per pagamenti differiti per acquisizioni societarie e per passività finanziarie per diritti d’uso, è pari a 98,3 milioni di euro, a fronte dei 72,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e dei 51,1 milioni di euro al 30 giugno 2020. Gli investimenti complessivi del gruppo al 30 giugno 2021 ammontano a 9,8 milioni di euro, principalmente a seguito degli interventi sulla pista dello scalo fiorentino e sui sistemi BHS di entrambi gli scali aeroportuali. LEGGI TUTTO

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    ITA incontra i sindacati: dalla proroga della CIGS alle tutele occupazionali

    (Teleborsa) – Sta per iniziare l’incontro fra ITA, la nuova compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia, ed i sindacati rappresentativi, per discutere degli aspetti relativi al personale ed ai contratti. Nodo centrale della trattativa, avviata lunedì scorso con la proposta presentata dall’azienda ai sindacati, è quello di assicurare lo slittamento della cassa integrazione, che però implica l’intervento del governo nella trattativa.L’incontro di oggi è stato confermato dall’azienda per le ore 15, dal momento che ITA aveva già indicato le 17 come termine ultimo per definire un accordo con i sindacati, mentre i rappresentanti dei lavoratori avevano chiesto uno slittamento sino alle 18, per consentire il completamento delle assemblee in corso a Fiumicino. Sono oltre 500 i lavoratori di Alitalia che hanno partecipato oggi alle assemblee indette dalle varie sigle sindacali – Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl ed il sindacato autonomo Usb – presso l’area tecnica Alitalia. Scopo delle assemblee la stesura di una proposta alternativa a quella avanzata dall’azienda lunedì scorso. Nel corso della mattinata, i sindacati hanno inviato a ITA una controproposta. Fra le richieste emerse dalle assemblee dei lavoratori – a quanto si apprende – vi sono la proroga della CIGS sino al 2025, misure di tutela occupazionale, i ritardi nell’erogazione del Fondo di solidarietà del trasporto aereo (Fsta) e proposte per la definizione del bando di gara per la manutenzione e l’handling. LEGGI TUTTO

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    JPMorgan acquisisce il 75% della piattaforma di pagamento di Volkswagen

    (Teleborsa) – JPMorgan ha stipulato un accordo con Volkswagen Financial Services per acquisire una partecipazione di controllo vicina al 75% nella piattaforma di pagamento della casa automobilistica tedesca, gestita da Volkswagen Payments SA. Il colosso bancario statunitense ha affermato che l’accordo lo aiuterò ad espandersi nel settore dei pagamento digitali ed entrare per la prima volta nel settore automobilistico.L’accordo – di cui non sono stati divulgati i dettagli finanziari – dovrebbe concludersi nella prima metà del 2022, quando le due società delineeranno una strategia per aprirsi ad altre società del settore automobilistico. “Abbiamo in programma di basarci sulla piattaforma innovativa di Volkswagen Financial Services per soddisfare le aspettative in evoluzione dei clienti nel settore automobilistico e oltre”, ha detto Shahrokh Moinian, Head of Wholesale Payments EMEA presso JPMorgan.Fondata nel 2017 in Lussemburgo, Volkswagen Payments SA gestisce una piattaforma di pagamento progettata per l’industria automobilistica. Operando in 32 mercati in tutto il mondo, l’azienda offre una gamma di servizi di pagamento digitale quali acquisto iniziale e leasing, pagamenti a bordo del veicolo, rifornimento di carburante e ricarica di veicoli elettrici, parcheggio e servizi in abbonamento come assicurazioni e intrattenimento. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, Sindacati confermano sciopero 24 settembre

    (Teleborsa) – I sindacati confermano lo sciopero proclamato il 24 settembre per il settore del trasporto aereo, chiedendo al Governo risposte sulla crisi del settore, aggiungendo che sono “indifferibili una serie di interventi atti a garantirne la tenuta industriale”.”Confermiamo lo sciopero di tutti gli addetti del trasporto aereo, eccetto Enav, da noi indetto per il 24 settembre: lo abbiamo proclamato ormai più di un mese fa e ancora i Ministeri competenti (Sviluppo economico, Infrastrutture e Mobilita’ sostenibili, Lavoro) non ci hanno convocato”, si legge nella nota Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.”Le ragioni dello sciopero – proseguono – si fanno ogni giorno più urgenti. Il settore, infatti, ancora sta pagando il conto della pandemia, per cui sono indifferibili una serie di interventi atti a garantirne la tenuta industriale, in particolar modo sui seguenti temi: blocco dei licenziamenti sino ad avvenuta ripresa del comparto; rivisitazione del piano nazionale degli aeroporti; vertenza Alitalia/ITA, che coinvolge circa 10.500 lavoratori, per i quali chiediamo un programma di ammortizzatori sociali che duri per tutta la durata del piano industriale della nuova compagnia di bandiera, al fine di tutelare tutti i lavoratori. Fino ad ora registriamo la grande assenza del Governo dalla trattativa mentre per noi è imprescindibile il mantenimento dei livelli occupazionali. Inoltre “la vertenza Air Italy con 1.450 lavoratori in cassa integrazione in scadenza il 31 dicembre prossimo e con il rischio di essere licenziati in caso di mancato intervento del governo; la crisi delle compagnie aeree Norwegian, Ernest e Blue Panorama e delle compagnie aeree straniere basate in Italia tutte sotto regime di ammortizzatori sociali e le vertenze verso quelle societa’ che rifiutano il confronto con il sindacato; le crisi delle società di gestione aeroportuali, degli handlers e delle aziende di catering che sono i settori piu’ pesantemente colpiti dalla crisi delle compagnie aeree. Serve il rifinanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo (Fsta) e l’avvio di un confronto immediato affinchè vengano emessi una serie di provvedimenti integrativi e correttivi della attuale normativa riguardo il complesso degli ammortizzatori sociali del settore e l’inserimento dei lavoratori delle aree operative aeroportuali nella categoria dei lavoratori usuranti per superare il difficile e lungo periodo che ci aspetta in termini di tenuta occupazionale ed industriale”.Chiediamo “l’applicazione puntuale dell’articolo 203 del decreto Rilancio sul contratto collettivo nazionale di settore per combattere efficacemente l’inaccettabile dumping sociale e salariale attuato da quelle imprese che applicano regolamenti unilaterali o contratti aziendali con salari inferiori al ccnl stesso e siamo contro la delocalizzazione industriale attuata da aziende italiane, spesso anche sostenute da aiuti pubblici Covid-19, verso paesi stranieri”, concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che invocano con urgenza l’intervento del Governo. LEGGI TUTTO

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    Ryanair rinuncia al 737 Max 10

    (Teleborsa) – Ryanair non acquisirà i 737 Max 10, considerato troppo costoso. La low cost irlandese aveva in programma di ordinarne 230, ma non ha raggiunto l’accordo con il costruttore. A ufficializzare la decisione, Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo Ryanair, il quale ha rassicurato che il portafoglio ordini è sufficiente a garantire la crescita programmata nei prossimi cinque anni. LEGGI TUTTO

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    Latam riapre volo tra Milano e San Paolo

    (Teleborsa) – Dal prossimo mese di dicembre si potrà volare da Milano Malpensa a San Paolo in Brasile. Si tratta della ripresa del collegamento operato da Latam Airlines. La compagnia aerea riparte con i voli diretti tra Europa e Brasile. Dopo la riapertura con Madrid e Parigi, tocca a Barcellona, mentre è previsto da novembre l’aumento delle frequenze anche con Lisbona e Francoforte. LEGGI TUTTO

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    ITA, boom di candidature: quasi 30mila domande

    (Teleborsa) – ITA informa che alle 24:00 di ieri, lunedì 6 settembre, è terminata la campagna di raccolta di candidature per la nuova compagnia. Alla mezzanotte le candidature ricevute erano complessivamente 29.451. Di queste, 2.760 per i ruoli di comandati e piloti (1.298 provenienti da Alitalia in Amministrazione Straordinaria), 8.097 per assistenti di volo (3.311 provenienti da Alitalia) e 18.594 per il personale di staff (2.601 provenienti da Alitalia). Dai numeri, dunque, si evince che il 24,48% circa delle candidature ricevute sono di dipendenti di Alitalia in amministrazione straordinaria.La cessione del ramo aviation di Alitalia attende ancora il via libera dalla UE. Lo affermano i commissari della Società in amministrazione straordinaria in una nota. “In relazione ad indiscrezioni giornalistiche pubblicate da alcuni quotidiani – si legge -, i Commissari di Alitalia in Amministrazione straordinaria rendono noto che affermare che Alitalia venda a un euro la sua flotta è una semplificazione giornalistica fuorviante e foriera di interpretazioni non corrette. I Commissari sono quindi costretti a smentire le ricostruzioni pubblicate oggi da alcuni quotidiani. L’operazione, che attende ancora il via libera formale della Commissione Europea, è molto complessa e il valore di cessione deve tener conto dei valori attivi e passivi, che verranno valutati da un perito terzo indipendente, nominato ai sensi di legge”.Intanto, dopo l’incontro di ieri i sindacati hanno preso tempo e hanno chiesto a ITA 48 ore per verificare le proposte avanzate dall’azienda nella vertenza sul personale. LEGGI TUTTO

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    Alitalia, commissari smentiscono vendita flotta a 1 euro

    (Teleborsa) – I Commissari di Alitalia precisano che “affermare che Alitalia venda a un euro la sua flotta è una semplificazione giornalistica fuorviante e foriera di interpretazioni non corrette”. La smentita arriva dalla struttura commissariale in risposta ad indiscrezioni giornalistiche, pubblicate da alcuni quotidiani, che parlavano di un’offerta di 1 euro di ITA per il ramo aviation della compagnia. “L’operazione, che attende ancora il via libera formale della Commissione Europea – sottolineano – è molto complessa e il valore di cessione deve tener conto dei valori attivi e passivi, che verranno valutati da un perito terzo indipendente, nominato ai sensi di legge”. LEGGI TUTTO