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    Helbiz e Moovit ampliano partnership per mezzi elettrici in app mobilità urbana

    (Teleborsa) – Helbiz, società attiva nel settore della micromobilità e quotata sul Nasdaq da agosto 2021, ha stretto una partnership con con Moovit, che fa parte del gruppo Intel, per estendere la presenza dei suoi mezzi elettrici all’interno dell’app di mobilità urbana di Moovit. Gli utenti di Moovit avranno accesso alla gamma dei mezzi per la micromobilità messi a disposizione da Helbiz in oltre 35 città tra USA e Italia, a cui andranno ad aggiungersi nei prossimi mesi altri Paesi europei.In particolare, Moovit informerà i clienti della presenza di mezzi Helbiz nelle loro vicinanze, calcolando sia il tempo necessario per raggiungerli a piedi, sia una stima di costi del viaggio, oltre al livello di carica della batteria. “Mentre Helbiz continua ad espandersi a livello globale, siamo orgogliosi di ampliare la nostra partnership con Moovit per assicurare ai nostri clienti l’accesso a opzioni di trasporto efficienti e sostenibili ovunque si trovino”, ha affermato Ruggero Cipriani Foresio, Chief Marketing Officer di Helbiz. LEGGI TUTTO

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    Green pass, dal 15 ottobre rischio paralisi trasporto marittimo e terrestre nel Paese

    (Teleborsa) – “Se non si risolvono alcune criticità legate al Green pass al 15 ottobre il trasporto nel Paese rischia la paralisi”. A lanciare l’allarme sul nodo della certificazione verde, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo per i lavoratori, è il vicepresidente di Conftrasporto Gian Enzo Duci, a margine del convegno “Next generation shipping”, nell’ambito della “Genoa shipping week”.”Quando è stato introdotto il Green pass sul posto di lavoro il mondo dei trasporti non è stato al centro dell’attenzione del legislatore – spiega Duci –. A bordo delle navi di bandiera italiana ci troviamo con situazioni diverse da quelle di un posto di lavoro a terra. Abbiamo equipaggi multinazionali, molti provenienti da Paesi che hanno vaccinato le persone con vaccini riconosciuti dall’Oms ma non dall’Ema e quindi non in condizioni di generare il Green pass. L’armatore italiano o l’amministrazione italiana non possono somministrare un vaccino perché queste persone sono già vaccinate. Questo crea potenzialmente una situazione molto complessa, perché se il sistema dei tamponi può in parte ovviare, non è ancora chiaro come dovranno essere considerate le navi: se sono una ‘bolla’, se l’accesso ai posti di lavoro è da intendersi quando il marittimo imbarca o tutte le volte che scende a terra”. Ma il problema riguarda anche il trasporto terrestre. “Speriamo che da qui al 15 le complessità siano risolte – sottolinea Duci – perché altrimenti il tema trasporti rischia di paralizzare il Paese con una tempesta perfetta. Infatti abbiamo problemi simili nell’autotrasporto con una percentuale rilevante di autisti che si muovono sul territorio e sono stranieri, magari anche loro con un vaccino non riconosciuto dall’Ema e anche il sistema ferroviario ha problemi, per personale non vaccinato. Il rischio è trovarci in una situazione simile a quella dell’Inghilterra con gli scaffali dei supermercati vuoti o le pompe di benzina che non hanno carburante”. Le criticità determinate dall’obbligo della certificazione verde per gli autotrasportatori sono state confermate dall’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici (Anita). Secondo l’Associazione, infatti, il Green pass obbligatorio per gli autisti di mezzi pesanti aggrava il problema della carenza di personale e potrebbe portare a un blocco dei trasporti su gomma. “Il green pass esteso al settore privato è certamente uno strumento valido e da noi condiviso per tenere sotto controllo la curva del contagio e mettere in sicurezza i cittadini, i lavoratori e le attività economiche – commenta Thomas Baumgartner, presidente di Anita – tanto è vero che le nostre aziende si sono subito attivate per definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche a cui sono tenute, nel rispetto della nuova normativa. Sebbene la percentuale di non vaccinati nel nostro settore sia in linea con il dato nazionale, il problema più grave in questo momento riguarda il personale viaggiante e c’è un rischio concreto di una fuga in massa di autisti che pur di non sottoporsi alla vaccinazione o al tampone per essere in regola con il Green pass, hanno già annunciato di voler rientrare nei loro Paesi di origine o addirittura trasferirsi in altri Stati europei, dai quali difficilmente rientreranno una volta conclusa l’emergenza sanitaria. Ciò potrebbe danneggiare in maniera irreparabile l’operatività delle imprese, già provate dalla mancanza di autisti e frenare la ripresa economica. Non possiamo accettare che vi siano regole e trattamenti differenziati per i lavoratori italiani rispetto a quelli stranieri – conclude Baumgartner – pertanto occorre intervenire con urgenza prevedendo deroghe specifiche per tutti i conducenti, siano essi italiani che esteri, i quali va ricordato hanno garantito in sicurezza i servizi anche nella fase più critica dell’emergenza pandemica, applicando i protocolli di filiera concordati con il Governo e le Autorità sanitarie”. In tale scenario l’Unione delle principali associazioni dell’autotrasporto italiane (Fai-Conftrasporto, Confartigianato Trasporti, Cna-Fita, Assotir, Unitai e Fiap), presieduta da Amedeo Genedani, ha inviato una lettera al premier Mario Draghi e al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, per sottolineare “la necessità di garantire l’omogenea applicazione della norma su tutto il territorio nazionale a chiunque assicurandone il rispetto agli operatori nazionali e a quelli stranieri”. “Siamo convinti – si legge nella la lettera – che debba continuare il confronto avviato in tema di aggiornamento del ‘Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid -19 nel settore del trasporto e della logistica’, e riteniamo opportuno coniugare le disposizioni del Decreto del 21 settembre con le linee guida, promuovendone un aggiornamento”. L’auspicio delle associazioni è che si possano chiarire anche i dubbi sull’applicazione del decreto per arrivare a un risultato definitivo. LEGGI TUTTO

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    Ita, Sardegna: la Regione valuta i chiarimenti per l'affidamento dei servizi di continuità territoriale

    (Teleborsa) – La commissione di gara e l’area legale della Regione Sardegna stanno valutando la documentazione presentata questa mattina da Ita come integrazione alla procedura d’urgenza per l’affidamento dei servizi in continuità territoriale aerea tra i tre scali sardi di Alghero, Cagliari e Olbia e gli hub nazionali di Roma Fiumicino e Milano Linate. La Regione Sardegna aveva infatti chiesto alla nuova compagnia aerea chiarimenti in merito alla consistenza della flotta e su altre questioni legate sulle autorizzazioni di volo.Se le integrazioni alla domanda presentate saranno ritenute valide tutti i collegamenti saranno aggiudicati a Ita, in attesa comunque della decisione del Tar della Sardegna a cui Volotea ha presentato ricorso ieri per la sua esclusione dalla gara a causa di un vizio formale. La questione però non sembra preoccupare l’assessore sardo, Giorgio Todde. “È un vettore privato ed è legittimo che possa voler far valere le proprie ragioni di fronte ad una non aggiudicazione – ha detto Todde secondo quanto ha riportato Unione Sarda – da parte nostra possiamo solo dire che la commissione è sovrana e che non credo che il ricorso possa rappresentare un un freno a tutta la procedura”.Se invece i documenti saranno ritenuti insufficienti da parte della commissione di gara, la Regione avvierà una procedura negoziata con gli stessi 12 vettori che erano stati invitati alla procedura d’urgenza. “Contiamo di aggiudicare le tratte già lunedì”, ha dichiarato in merito Todde. Tale procedura permetterebbe a Volotea di rientrare in gioco trattandosi di una trattativa sui termini dell’accordo tra la stazione appaltante e l’operatore economico – in questo caso uno dei 12 vettori – che viene scelto in base al criterio di aggiudicazione scelto, che può essere minor prezzo o miglior rapporto costi/qualità o frequenza del servizio. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane: sciopero del personale 10/11 ottobre 2021

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    General Motors punta a raddoppiare i ricavi in 10 anni

    (Teleborsa) – La casa automobilistica statunitense General Motors prevede di raddoppiare le sue entrate annuali a 280 miliardi di dollari e portare i margini al 12-14% entro la fine di questo decennio, grazie a un’accelerazione delle vendite di veicoli completamente elettrici e la diversificazione delle sue attività. Lo ha comunicato la stessa società di Detroit in occasione del suo investor day.Le entrate di GM sono state di quasi 122,5 miliardi di dollari nel 2020, in calo del 10,8% rispetto al 2019, soprattutto a causa della chiusura degli stabilimenti a seguito della pandemia. Il suo margine di profitto operativo è stato del 7,9% l’anno scorso. GM ha già annunciato piani per investire 35 miliardi di dollari entro il 2025 in veicoli completamente elettrici e autonomi, e lanciare più di 30 nuovi veicoli elettrici a livello globale.”La visione di GM di un mondo con zero incidenti, zero emissioni e zero congestione ci ha posto davanti a gran parte della concorrenza nell’elettrificazione e nei servizi abilitati dal software – ha affermato Mary Barra, presidente e CEO di GM – I nostri primi investimenti in questi trend di crescita hanno trasformato GM da casa automobilistica a piattaforma innovatrice. GM utilizzerà le sue piattaforme hardware e software per innovare e migliorare l’esperienza quotidiana dei clienti, guidando tutti nel viaggio verso un futuro completamente elettrico”. LEGGI TUTTO

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    Volotea ricorre al Tar contro esclusione gara continuità territoriale con la Sardegna

    (Teleborsa) – La gara per la continuità territoriale nei viaggi aerei da e per la Sardegna registra il ricorso di Volotea, avanzato al TAR della Sardegna chiedendo la sospensiva dell’efficacia del provvedimento con il quale è stata esclusa a causa di una asserita formalità burocratica. La compagnia chiede di sospendere l’efficacia di tale provvedimento con una misura cautelare urgente e fa sapere che i legali della low-cost stanno lavorando anche a un reclamo formale che verrà inoltrato alla Commissione europea a Bruxelles.La decisione di escludere Volotea dalla gara per una mera formalità lede, secondo quanto riporta la compagnia, i principi fondamentali del diritto nazionale e dell’Unione europea in materia di contrattazione pubblica e buon andamento dell’amministrazione, eliminando di fatto ogni forma di concorrenza tra i due partecipanti.Volotea specifica di avere preso parte alla gara indetta dalla Regione Sardegna presentando tutte le 6 offerte al fine di garantire, nel miglior modo possibile, la continuità territoriale con collegamenti in partenza dagli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia verso Milano Linate e Roma Fiumicino. L’offerta del vettore, considerevolmente più bassa rispetto a quella presentata da Ita, l’altra compagnia in gara, consentirebbe un risparmio complessivo per la Regione Sardegna, e per i suoi contribuenti, di circa 3 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Lufthansa, la quota dello Stato tedesco scende al 14%

    (Teleborsa) – Lo Stato tedesco ha diminuito la sua quota nel capitale di Lufthansa – la principale compagnia aerea del Paese – passando dal 15% al 14,09%. Lo ha comunicato l’Agenzia delle finanze, sottolineando che il Fondo di stabilizzazione economica (WSF) – istituito per contenere i danni economici causati dalla pandemia – ha ridotto la propria partecipazione dopo che la compagnia aerea ha completato un aumento di capitale da 2,16 miliardi di euro.”La partecipazione del WSF all’aumento di capitale è finalizzata alla rapida conclusione delle misure statali di stabilizzazione”, si legge in una nota. Lo Stato tedesco aveva già iniziato il mese scorso a diminuire la propria partecipazione, passando dal 20% al 15%. LEGGI TUTTO

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    Hertz nomina ex CEO di Ford Mark Fields come CEO ad interim

    (Teleborsa) – Hertz, colosso statunitense dell’autonoleggio ha nominato Mark Fields come CEO ad interim e Paul Stone presidente e chief operations officer. Fields è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Hertz a giugno. Ricopre anche la posizione di consulente senior di TPG Capital ed è ex presidente e CEO di Ford, dove ha lavorato per 28 anni.”Hertz è un’icona globale e sono onorato di aiutare a guidare l’azienda nei suoi prossimi 100 anni”, ha affermato Fields. Il suo obiettivo sarà quello di portare la sua esperienza come CEO di una società quotata e accelerare il rilancio della società. Hertz è infatti uscita dal Chapter 11 (la procedura d’insolvenza prevista dall’ordinamento USA e finalizzata alla riorganizzazione aziendale) all’inizio di quest’anno ed è ora controllata da un gruppo di investitori guidato da Certares e Knighthead Capital Management.”L’impareggiabile presenza globale di Hertz sarà combinata con investimenti lungimiranti che cambieranno completamente il volto dei viaggi e della mobilità. Il mondo sentirà molto parlare di Hertz nelle settimane e nei mesi a venire”, ha aggiunto l’esperto manager del settore automotive. LEGGI TUTTO