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    Assaeroporti, Giovannini: comparto aereo fondamentale per sviluppo economico e sociale del Paese

    (Teleborsa) – In riferimento al comunicato stampa di Assoaeroporti sulle affermazioni del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, rese durante il suo intervento in apertura del Salone CSR, si precisa che nel suo discorso, il Ministro ha fatto riferimento solo agli interventi previsti dal Next Generation EU che, sulla base del principio del “do not significant har”, non potevano essere orientati, per definizione, ad alcuni settori di attività come la costruzione di strade e gli investimenti sul trasporto aereo.Come più volte ribadito, anche in recenti occasioni pubbliche, tra cui intervento di oggi alla conferenza di alto livello dell’ICAO “One Vision for Aviation Recovery, Resilience and sustainability beyond the global pandemic”, il comparto aereo è fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. Peraltro, per compensare i danni causati dalla pandemia sono stati destinati al settore finanziamenti pari a 800 milioni di euro per i gestori aeroportuali e l’handling e 200 milioni di euro per i vettori aerei.Come emerge dal Piano strategico nazionale per lo sviluppo della mobilità aerea 2021-2030 di recente pubblicato dall’ENAC, il Governo intende accompagnare il rilancio del settore dell’aviazione civile, sia passeggeri sia cargo, nell’ambito dell’impegno verso la sostenibilità ambientale e la decarbonizzazione che caratterizza i vettori aerei e gli aeroporti. In questa prospettiva gli aeroporti italiani sono già fortemente orientati alla riduzione delle emissioni e potranno contribuire alla predisposizione di una nuova strategia nazionale per il trasporto aereo in grado di soddisfare la domanda presente e futura. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, Assaeroporti: dal Ministro Giovannini preoccupante chiusura verso sistema aeroportuale

    (Teleborsa) – Assaeroporti esprime forti perplessità e preoccupazione per le dichiarazioni del Ministro Giovannini che in occasione del Salone della Csr questa mattina ha affermato che nel PNRR e nel Fondo Complementare del MIMS “non ci sono fondi per gli aeroporti perché finché la transizione ecologica non viene avviata in modo consistente, investire sul trasporto su gomma o aereo significa danneggiare l’ambiente e andare nella direzione opposta rispetto agli obiettivi di riduzione delle emissioni e di decarbonizzazione”.L’esclusione del trasporto aereo, ed in particolare degli aeroporti, da ogni forma di finanziamento pubblico è in evidente contraddizione con l’esigenza da tutti condivisa di realizzare forti investimenti capaci di spingere il settore verso la piena sostenibilità. Il sistema aeroportuale italiano è da tempo impegnato in tale direzione ed i nostri aeroporti sono in prima linea in Europa sul fronte della decarbonizzazione. Gli ingenti investimenti necessari per accelerare tale processo non possono essere sostenuti esclusivamente dalle società di gestione, duramente colpite dalla crisi pandemica (-3 MLD di fatturato). E’ opportuno peraltro tener presente che a livello nazionale il peso del trasporto sulle emissioni complessive di Co2 nel 2019 è stato del 25,2%, di cui il 23,4% relativo al settore stradale, l’1,2% al settore marittimo e lo 0,6% al comparto aereo.D’altra parte non si può non sottolineare come questa tassativa chiusura verso il trasporto aereo da parte delle autorità di Governo appare in singolare contraddizione con il significativo volume di risorse pubbliche destinato all’operazione ITA, operazione che, peraltro, Assaeroporti ritiene positiva per il Paese. Vale la pena, infine, ricordare che il settore aeroportuale rappresenta il 3,6% del PIL italiano con 150 mila lavoratori diretti e circa 880 mila indiretti; che il trasporto aereo costituisce una formidabile leva di sviluppo del turismo e di crescita dei territori; che è il mezzo di trasporto nettamente più sicuro; che resta ovviamente insostituibile per assicurare il diritto alla mobilità sulle lunghe distanze.E’ quindi miope e palesemente priva di strategia una politica che si esaurisce nell’obiettivo di limitare il traffico aereo, invece di sostenere lo sviluppo del sistema aeroportuale ed accompagnarne la transizione ecologica e digitale, in un’ottica intermodale a beneficio della collettività. LEGGI TUTTO

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    Singapore Airlines aumenterà il numero di voli operati su Milano e Roma

    (Teleborsa) – Singapore Airlines aumenterà il numero di voli operati su Milano e Roma a partire dal 19 ottobre. Il numero di frequenze settimanali con Singapore passerà da 3 a 5 su Milano Malpensa e da 3 a 4 su Roma Fiumicino. Tre dei voli operati da Singapore Airlines sull’aeroporto milanese rientreranno nel programma Vaccinated Travel Lane (Vtl), mentre da quello previsto inizialmente su Fiumicino si passerà a due voli settimanali dal 1° novembre prossimo.Dal 19 ottobre Singapore Airlines opererà collegamenti da Amsterdam, Barcellona, Copenaghen, Londra, Los Angeles, New York e Parigi. Inoltre, la compagna aerea Scoot, controllata da Singapore Airlines, inizierà a operare su Berlino a partire dal 20 ottobre. LEGGI TUTTO

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    Sciopero trasporti, circa 1.000 lavoratori bloccano gli ingressi al magazzino Amazon di Piacenza

    (Teleborsa) – Lo sciopero nazionale di 24 ore della logistica e dei trasporti ha coinvolto anche il magazzino Amazon di a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Da questa mattina alle 11, infatti, circa 1.000 lavoratori aderenti al sindacato Si Cobas hanno bloccato i mezzi in entrata e in uscita dall’hub. Gli organizzatori hanno dichiarato di voler portare avanti la protesta fino a questa sera. L’area è presidiata da un robusto cordone di polizia e carabinieri e si svolge in un clima di notevole tensione anche se fino a questo momento non si registrano incidenti. LEGGI TUTTO

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    Pod Point, la società di ricarica di veicoli elettrici annuncia IPO sulla Borsa di Londra

    (Teleborsa) – La società britannica di ricarica di veicoli elettrici Pod Point ha annunciato l’intenzione di portare a termine un’offerta pubblica iniziale (IPO) sulla Borsa di Londra, anche se non ha fornito indicazioni sulla dimensione dell’IPO e l’obiettivo di raccolta. Le azioni dovrebbero essere negoziate nel segmento Premium del Main Market del London Stock Exchange, con un flottante di almeno il 25% del capitale che le consentirebbe di essere inclusa negli indici FTSE UK.L’offerta comprende la vendita di nuove azioni (con proventi a sostegno dei piani di crescita di Pod Point) e la vendita di azioni da parte di azionisti esistenti, tra cui Legal & General Capital Investments Limited e alcuni dipendenti. L’attuale azionista di maggioranza Electricite de France (EDF) manterrà una quota di oltre il 50% dopo la quotazione in Borsa.Al 30 giugno 2021, Pod Point ha installato più di 89.000 punti di ricarica a domicilio e oltre 13.000 unità commerciali, comprese quelle situate nei luoghi di lavoro e in luoghi come i parcheggi dei supermercati. La società ha chiuso il 2020 con ricavi pari a circa 33,1 milioni di sterline, un EBITDA adjusted negativo per 331 mila euro e una perdita di 12,3 milioni di sterline. Nei primi sei mesi dell’anno ha registrato ricavi per 26,5 milioni di euro (+122% sugli 11,9 milioni di sterline dello stesso semestre 2020), un EBITDA adjusted positivo per 487 mila euro e una perdita di 6 milioni di sterline.”Ho fondato Pod Point nel 2009 con la missione di fare in modo che i viaggi non danneggino la terra. La nostra attenzione su questa missione non ha mai vacillato – ha commentato Erik Fairbairn, amministratore delegato di Pod Point – Un’IPO sarebbe una pietra miliare nel viaggio di Pod Point, consentendoci di continuare a investire nella nostra rete, punti di ricarica, tecnologia e persone, aiutandoci a progredire verso il nostro obiettivo di un Pod Point in ogni parcheggio”. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, in corso lo sciopero nazionale di 24 ore: disagi a Napoli e Roma

    (Teleborsa) – È in corso lo sciopero nazionale del settore dei trasporti proclamato da CUB Trasporti, USB lavoro Privato Lombardia, SGB, Al Cobas e Sol Cobas. La mobilitazione è stata indetta per 24 ore e coinvolge i settori pubblici e privati. A Napoli manifestanti Cobas e Usb hanno in mattinata bloccato una rampa di accesso all’autostrada nella zona Porto della città, accesso poi liberato. Tra le richieste ci sono la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario, un reddito universale, la rivalutazione delle pensioni, il rilancio dello Stato sociale, investimenti nella scuola nei trasporti. In città sono chiuse le funicolari centrale e Chiaia, regolare quella di Montesanto, così come la linea 1 della metro, ad eccezione della stazione IV Giornate che è chiusa al pubblico. A Roma corteo per le strade del centro organizzato da Cobas e Cub. Nella Capitale la Metro C e la ferrovia Termini-Centocelle sono chiuse mentre le linee A e B sono a servizio ridotto. Complice il maltempo sono numerosi i disagi alla mobilità registrati nella città.Sembra più tranquilla invece la situazione a Milano dove secondo quanto riferito dalla Polizia Locale e metropolitane funzionano regolarmente e non si segnalano, al momento, particolari criticità su banchine e fermate. Atm, l’azienda dei trasporti cittadina, ha confermato che “A Milano il servizio sta proseguendo su tutte le linee metropolitane. Il traffico potrebbe rallentare la circolazione delle linee di superficie” e che “l’agitazione del personale delle linee di superficie e metropolitane è consentita dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio”. Lo sciopero generale indetto dalla Cub e da altre sigle sindacali ha avuto il suo apice nel capoluogo lombardo in una manifestazione davanti alla sede di Assolombarda. Dalle 10 circa duemila manifestanti si sono trovati davanti agli uffici in via Pantano per poi muoversi in corteo verso largo Augusto, in pieno centro città. Altri presidi di protesta si registrano in via Carducci, dove Adl Cobas ha dato vita a un flash mob davanti alla sede di Enel “contro il carovita gli aumenti delle utenze i licenziamenti e la decarbonizzazione delle centrali termiche”, e in piazza Lombardia, sotto il palazzo della Regione, dove stanno manifestando una cinquantina di dipendenti di Air Italy.Nel frattempo sono 127 sull’intera rete i voli, tra nazionali e internazionali che Alitalia si è vista costretta a cancellare oggi a causa dello sciopero. Come conseguenza delle soppressioni dei voli di oggi, la compagnia, in un comunicato, ha informato di aver annullato anche 10 collegamenti già nella giornata di ieri ed altri 11 in quella di domani. Alitalia ha attivato un piano straordinario che prevede l’impiego di aerei più capienti per riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili in giornata. LEGGI TUTTO

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    ICCSAI di UNIBG vince bando Enac per il piano nazionale degli aeroporti

    (Teleborsa) – Il centro Iccsai Transport and Sustainable Mobility dell’Università degli studi di Bergamo, in cordata con la capofila Aecom e To70, è risultato vincitore del Bando Enac per l’aggiornamento del Piano nazionale degli aeroporti.Obiettivo principale del Piano nazionale degli aeroporti è quello di fornire un’analisi del ruolo degli aeroporti italiani rispetto alle esigenze e agli obiettivi, territoriali e nazionali, individuando conseguentemente indirizzi strategici ed elementi prioritari di sviluppo che forniscano al Paese una struttura aeroportuale adeguata competitiva all’interno di un piano di sviluppo sostenibile.”Aver vinto la selezione, – commenta il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Prof. Remo Morzenti Pellegrini – vista anche la valenza dei competitor che hanno partecipato al bando, è per noi un importante riconoscimento delle attività che ormai da 15 anni il Centro ICCSAI svolge nell’ambito degli studi sul trasporto aereo, oltre a essere motivo di grande orgoglio per l’intero Ateneo, che ha creduto nel valore di ICCSAI e lo ha trasformato in Centro Universitario multidisciplinare”.Paolo Malighetti, Direttore del centro Iccsai Transport and Sustainable Mobility dell’Università degli studi di Bergamo, sottolinea la particolarità della partnership che combina la conoscenza della realtà territoriale all’ampio respiro internazionale; AECOM è una multinazionale di origine americana e partecipa alla gara con 3 diverse sedi europee (Italia, Spagna e UK), mentre To70 è una società di origine olandese che vanta la propria presenza in Europa, Australia, Asia e America, particolarmente improntata alla consulenza in ambito aeroportuale. LEGGI TUTTO

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    Air India aggiudicata al Gruppo Tata con un'offerta da 2,4 miliardi dollari

    (Teleborsa) – Air India, da tempo in gravi difficoltà finanziarie, è stata aggiudicata al Gruppo Tata, che ha fatto un’offerta di 2,4 miliardi di dollari. I fratelli Tata tornano così in possesso del vettore a più di mezzo secolo dalla sua nazionalizzaizone.E’ risultata aggiudicataria della gara indetta per la vendita della compagnia aerea la società Talace Pvt Ltd, sussidiaria del Gruppo Tata, che procederà con il closing entro la fine dell’anno. Oltre alla compagnia aerea, la gara indetta dal governo indiano comprendeva anche il 50% della società Air India SATS Airport Services, che fornisce servizi di trasporto merci ed assistenza a terra.L’impero Tata detiene già la quota di maggioranza (51%) della compagnia aerea Vistara e l’84% di AirAsia India. La neo acquisita vanta una flotta di circa 120 aeromobili, 4.400 slot negli aeroporti nazionali e 1.800 all’estero, e serve il 50% di tutti i voli internazionali dall’India. Air India era pesantemente indebitata: al 31 agosto aveva accumulato un debito di 615,62 miliardi di rupie che verrà coperto per circa un quarto dal Gruppo Tata (153 miliardi di rupie) ed il resto trasferito su un veicolo ad hoc LEGGI TUTTO