More stories

  • in

    Latam riparte da Malpensa per San Paolo

    (Teleborsa) – Da domani, 3 dicembre, Latam Airlines tornerà a collegare Milano Malpensa a San Paolo in Brasile, che rappresenta al momento l’unico volo diretto tra Italia e Sud America. La compagnia aerea conta di realizzare un load factor superiore all’80%, mentre da oggi e fino a metà gennaio, complice anche il periodo delle festività natalizie, è addirittura vicina al 100%.Sulla rotta, operata con frequenza tri settimanale, sarà impiegato un Boeing 777 dotato della nuova business class. Sabato 4 dicembre Latam riprenderà anche i collegamenti da Londra, che si aggiungono a quelli già attivi da Madrid, Barcellona, Lisbona, Parigi e Francoforte. San Paolo sarà collegata a 18 destinazioni intercontinentali. LEGGI TUTTO

  • in

    RFI, Fiorani: “In Lombardia entro agosto gare per oltre un miliardo”

    (Teleborsa) – Entro agosto Rete Ferroviaria Italiana (RFI) lancerà in Lombardia gare per oltre un miliardo di euro, passando poi alla fase attuativa delle opere. Complessivamente, calcolando anche i diversi cantieri già aperti, il volume complessivo degli investimenti nella Regione supera il miliardo e mezzo. È quanto emerge – come riporta FS News, il portale di informazione del Gruppo FS Italiane – dal convegno “Piano Lombardia e PNRR”, organizzato a Milano dalla Regione Lombardia per illustrare i numeri del Piano e il ruolo delle infrastrutture pubbliche nella creazione opportunità per i territori. “Abbiamo lavorato per capire quali progetti fossero eleggibili nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, facendo tesoro del confronto che negli anni abbiamo sistematicamente intrapreso con Regioni e territori – ha affermato nel suo intervento Vera Fiorani, amministratrice delegata di RFI –. Questo ha portato a definire un pacchetto di investimenti ferroviari di 23 miliardi e mezzo, pari al 10% del PNRR, tutti con il vincolo di essere completati entro il 2026. Gli interventi sono stati definiti, alcuni sono in fase di approvazione o attuazione, le progettazioni dei rimanenti sono in corso e saranno completate entro febbraio”.Riguardo ai tempi di cantierabilità delle opere, Fiorani ha parlato di una programmazione molto chiara, con una serie di step ben definiti. “Il passaggio successivo – ha detto l’ad di RFI – sarà il completamento degli iter autorizzativi, che costituisce il momento più critico dell’intero processo. Ci sono i Commissari su molte opere ferroviarie, questo assicura maggiore celerità ma su alcune parti del percorso autorizzativo i poteri commissariali non bastano. Superata quella fase, in tre mesi e mezzo possiamo completare le procedure di gara e siamo pronti ad aggiudicare, significa che alla fine del prossimo anno possiamo avere tutto in gara, e molto di aggiudicato, per attuare le opere entro i termini chiesti dall’Europa”. Tra gli interventi in Lombardia comprensivi delle gare (tra le 15 e le 18) che saranno lanciate, Fiorani – evidenzia FS News – ha ricordato il collegamento con l’aeroporto Orio al Serio quale esempio di intermodalità, parte integrante del piano di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, ma soprattutto i lavori che coinvolgeranno la stazione di Milano Centrale. “Sarà uno di quegli interventi straordinari di digitalizzazione molto complessi, ma – ha affermato la manager – fondamentali per garantire ai servizi ferroviari prestazioni di migliore regolarità e qualità. Rete Ferroviaria Italiana ha in fase di progettazione l’alta velocità per il tratto Salerno-Reggio Calabria, un’infrastruttura completamente nuova da 22 miliardi, e il nodo di Vicenza, parte importante del collegamento da Milano a Venezia, passando per Verona, Vicenza e Padova. Una prima tranche della Salerno-Reggio Calabria è già stata finanziata, una parte dal PNRR, 1,8 miliardi, e tutto il resto grazie con fondi nazionali. La parte nord dell’opera – ha concluso – sarà pronta per il 2026, mentre il tratto rimanente punta a vedere la luce entro il 2031. I lavori sullo snodo di Vicenza sono in corso e coinvolgeranno, anch’essi, l’alta velocità”. LEGGI TUTTO

  • in

    Autostrade, ASPI: operativo il Comitato bilaterale di sviluppo strategico

    (Teleborsa) – Firmato ieri e operativo da oggi l’accordo, primo nel suo genere nel settore autostradale, tra Aspi, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl che prevede la nascita di una sede di partecipazione aziendale, ovvero il Comitato bilaterale di sviluppo strategico. A dichiararlo congiuntamente le stesse Aspi, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl.”A fronte di un Piano industriale di 21,5 miliardi di euro che Aspi ha messo in campo per la gestione e lo sviluppo di un asset infrastrutturale strategico per il Paese, le parti – si legge nella nota – hanno suggellato una nuova alleanza basata sulla visione comune circa il peso ricoperto da un sistema di relazioni industriali stabile nel perseguire gli obiettivi di competitività aziendali nell’interesse dell’utenza. L’istituzione del comitato permanente, di carattere consultivo, va quindi nella direzione di assicurare la valorizzazione delle risorse e dell’occupazione, attraverso la diretta partecipazione delle rappresentanze sindacali nelle scelte strategiche della società, nella trasformazione che la stessa sta affrontando per divenire un operatore di mobilità integrata, spingendo su innovazione e sostenibilità del servizio, anche grazie a un piano di assunzioni di 2900 risorse specializzate”.Nel dettaglio il Comitato Bilaterale di Sviluppo Strategico sarà chiamato a esprimere il proprio parere preventivo consultivo e soprattutto propositivo sui punti centrali dell’avanzamento del Piano industriale di Autostrade per l’Italia. I cinque rappresentanti delle organizzazioni sindacali si riuniranno con i vertici dell’azienda, almeno ogni semestre, per analizzare le azioni necessarie a garantire il rinnovato posizionamento della società nei mercati di riferimento. Oggetto degli incontri saranno: le prospettive produttive e le conseguenti previsioni di investimento, nonché i relativi aggiornamenti dei progetti in corso con le prevedibili implicazioni su occupazione, condizioni e sicurezza sul lavoro; gli obiettivi e i piani finanziari del Gruppo, anche tesi alla valorizzazione patrimoniale degli asset; l’andamento della produttività del Gruppo e del livello di efficienza del servizio, le iniziative condivise tra le Parti volte a promuovere progetti, investimenti e obiettivi strategici che possano avere rilevanza nazionale e impatti significativi nel settore delle infrastrutture e della mobilità integrata.Un capitolo a sé nel confronto del Comitato – sottolinea Aspi – sarà riservato alla sicurezza stradale e alla qualità del servizio al cliente, con particolare riferimento a tutte le nuove iniziative messe in atto dal Gruppo per la sostenibilità ambientale, anche attraverso l’elettrificazione della rete, al centro del piano di innovazione di Aspi per migliorare il servizio ai viaggiatori e nell’ottica di istituire sinergie virtuose con le altre modalità di trasporto, per garantire un network funzionale ad assistere l’utente door to door.”L’accordo siglato – commentano Aspi, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl – disegna un nuovo rapporto improntato su relazioni sindacali moderne. Un sistema di relazioni industriali partecipativo rappresenta non solo un importante acceleratore del Piano di investimenti che Aspi si appresta a fare, ma si pone come modello di cooperazione sociale per il Paese, in grado di rendere efficace l’esecuzione del piano di investimenti previsto dal PNRR. L’importanza strategica dell’accordo risiede nella capacità delle parti di garantire la sua piena e costante attuazione; abbiamo messo al centro il miglioramento continuo del sistema integrato di sicurezza sul lavoro della nostra comunità allargata alla filiera, e della circolazione stradale. L’organismo, che già era stato introdotto nel 2016 in Ferrovie dello Stato e in Enav, è un modello importante da esportare in tutto il settore dei trasporti. Infatti è giusto che le lavoratrici e i lavoratori partecipino alle scelte dell’azienda e non siano solamente coinvolti a fare sacrifici quando le cose vanno male. Auspichiamo quindi che sempre di più si diffondano queste pratiche che dovrebbero essere parte di una moderna democrazia economica”. LEGGI TUTTO

  • in

    Automotive, Giovannini: Mims a lavoro per individuare un sistema di misure per attrarre investimenti

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha dichiarato che il 75,6% delle risorse di competenza del suo Ministero sono destinate a progetti per il contrasto alla crisi climatica. Nel corso di un question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione sulla mobilità sostenibile, il ministro ha parlato anche degli incentivi per il rinnovo del parco circolante: “assicuro che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ferme restando le competenze dei Ministeri dello sviluppo economico, della transizione ecologica, dell’economia e delle finanze, è al lavoro per individuare un sistema di misure volte ad attrarre e consolidare gli investimenti dall’estero e dall’interno nell’intero settore dell’automotive non solo dell’automobile in senso stretto”.Quanto alle opere infrastrutturali commissariate, “emerge fino ad ora un sostanziale rispetto dei cronoprogrammi”, ha detto il ministro che ha aggiunto che “nel 2021 sono stati avviati lavori per 16 opere. Entro la fine dell’anno ci sarà l’avvio per 6 opere addizionali. Nei primi mesi del 2021 è previsto l’avvio dei lavori per due presidi di pubblica sicurezza. Quindi 22 opere i cui lavori sono stati avviati e due lo saranno all’inizio del prossimo anno”. LEGGI TUTTO

  • in

    EICMA al via, torna lo show a due ruote

    (Teleborsa) – Dopo lo stop forzato nel 2020 dalla pandemia, si è aperta in mattinata nei padiglioni di Rho di Fiera Milano, con il taglio del nastro da parte del ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, e del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, la 78esima edizione di Eicma, l’Esposizione Internazionale delle due ruote.”Oggi riapre il futuro” ha commentato il Presidente della manifestazione Pietro Meda, che si è detto “molto orgoglioso del risultato ottenuto, che non è inaspettato perché dietro c’è stato un lavoro di due anni, molto intenso e importante”.”Il termine passione mi sembra l’elemento centrale nella vicenda legata al ciclo e motociclo, una passione che contraddistingue non solo gli appassionati, ma anche gli imprenditori”, ha detto invece il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.”Eicma è un importante segnale. Con Eicma si dà spazio alla passione e all’entusiasmo, ma soprattutto si evidenzia la strategicità del settore delle fiere, che ha bisogno di questi momenti per poter presentare prodotti e innovazione”, sottolinea il governatore Attilio Fontana. Mentre per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala “sarà certamente un’esposizione di grande attualità. Il pubblico previsto sarà il 30% rispetto al 2019, ma è già ottimo. Ormai in questo momento di fiere se ne fanno pochissime, qui con coraggio e prudenza, stiamo ripartendo”.All’interno dei cinque padiglioni occupati quest’anno oltre 820 i brand (il 45% dei quali provenienti da 35 paesi esteri) che porteranno in scena fino domenica novità, anteprime e il futuro della mobilità su due ruote. Molto significativa anche la presenza delle aziende del made in Italy che, come sottolineato dal presidente di Confindustria Ancma Paolo Magri, “confermano su questo palcoscenico il proprio primato in Europa per produzione, vendite, know-how e bellezza”.I primi due giorni dell’esposizione sono riservati a stampa e operatori, mentre da giovedì 25 a domenica 28 è prevista l’apertura al pubblico. LEGGI TUTTO

  • in

    Infrastrutture, Giovannini: PNNR ma non solo

    (Teleborsa) – “C’è vita oltre il PNRR, e c’è vita oltre il 2026, perchè con la Legge di bilancio ci sono 32 miliardi stanziati per infrastrutture, sistemi di mobilità, transizione alla mobilità sostenibile”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, a margine dell’assemblea di Confindustria Firenze.”Poi -ha aggiunto – ci sono i fondi sviluppo e coesione, portati da 15 a 25 miliardi; i fondi europei ordinari 2021-27. Ora il salto prima di tutto culturale e poi operativo che dobbiamo fare è programmare questi interventi in modo sinergico, rafforzativo, complementare laddove necessario ai progetti del PNRR, ed è il lavoro che abbiamo avviato con tutti i presidenti di Regione, trovando grandissima accoglienza e disponibilità. L’esito di questi incontri dovrebbe essere un accordo su chi finanzia cosa, ma soprattutto un accordo su come concentrare i fondi nazionali e regionali su opere considerate congiuntamente come prioritarie, invece di correre a fare liste ‘di carta’ senza progettazione e finanziamento”.I tempi delle infrastrutture “sono lunghissimi, ed è per questo che abbiamo di fronte una sfida senza precedenti: abbattere i tempi medi di realizzazione delle grandi opere da 15 anni, secondo i dati della Banca d’Italia, a 5 anni”, dice Giovannini che parla di “un aspetto che non riguarda soltanto il governo ma riguarda soprattutto gli enti attuatori”. LEGGI TUTTO

  • in

    Trenitalia porta il Frecciarossa in Spagna con il marchio iryo

    (Teleborsa) – Trenitalia si prepara a debuttare in Spagna con il Frecciarossa 1000, attraverso il nuovo marchio commerciale “iryo” creato dall’operatore ferroviario del Grippo FS appositamente per la Spagna, unendo i termini spagnoli “andare” ed “io”.Il Frecciarossa inizierà a viaggiare sui binari iberici dell’alta velocità entro il 2022, collegando le principali città a cominciare dalla tratta Madrid-Barcellona. Il nuovo nome commerciale e la livrea, rigorosamente rossa, è stato presentato da ILSA, partecipata di Trenitalia e Air Nostrum, presso il giardino tropicale della stazione di Atocha a Madrid, alla presenza di istituzioni e media spagnoli e all’Ambasciatore italiano in Spagna, Riccardo Guariglia. Quello visto alla stazione Atocha è il primo dei 20 nuovi Frecciarossa 1000 costruiti da Hitachi e Bombardier con le stesse caratteristiche di quelli in circolazione nel nostro Paese: completamente riciclabile e con un risparmio dell’80% di anidride carbonica per passeggero a tratta.Soddisfazione è stata espressa da esponenti del Governo spagnolo e di ADIF – Administrador de Infraestructuras Ferroviarias, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria iberica, che ha assegnato il 30% dei collegamenti alta velocità a iryo, che collegerà in una prima fase Madrid, Barcellona, Siviglia, Malaga, Cordoba, Valencia, Alicante e Saragozza per poi estendersi ad altri collegamenti.ILSA ha già investito in Spagna circa un miliardo di euro e prevede di generare 2.600 posti di lavoro fra diretti e indiretti e di attirare 50 milioni di passeggeri in dieci anni. Nel suo discorso alla presentazione del nuovo marchio, Simone Gorini, CEO di ILSA, ha sottolineato l’importanza di “offrire un’esperienza di viaggio adatta alle esigenze dei passeggeri in termini di personalizzazione, digitalizzazione e sostenibilità”. Carlos Bertomeu, Presidente di ILSA, ha sottolineato che “Trenitalia è il miglior socio da avere accanto in questa avventura perché ha già sperimentato la concorrenza e possiede enorme know how nell’ambito dell’alta velocità»”. LEGGI TUTTO

  • in

    FS, Ferraris: infrastruttura ferroviaria può accogliere altri flussi. Serve pianificazione integrata

    (Teleborsa) – “La ferrovia, il trasporto pubblico e collettivo in generale, possono rappresentare un mezzo fondamentale per accelerare il percorso di trasformazione energetica”. E, quindi, “è chiaro che promuovere lo sviluppo del trasporto passeggeri su rotaia rappresenta una delle risposte che bisognerà dare per affrontare questa emergenza climatica”. È quanto ha affermato Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, intervenendo al forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Coldiretti.”Chi viaggia in treno contribuisce all’emissione di CO2 nell’atmosfera – ha spiegato – per un 78% in meno ad un analogo viaggio in aereo e per un 71% in meno ad un analogo viaggio in auto”. Secondo Ferraris, “il treno può dare un grande contributo nella transizione ambientale verso un sistema di mobilità sostenibile. Il treno è il mezzo più efficiente dal punto di vista energetico e con il minor impatto ambientale”. Ferraris ha fatto poi presente che a seguito dei cambiamenti climatici “abbiamo raddoppiato i costi operativi per la gestione di questa emergenza nell’arco di 6-7 anni”.Il ruolo strategico della logisticaFerraris ha sottolineato la necessità di una migliore coordinazione tra tutti i soggetti operanti nel settore dei trasporti e di investimenti per l’intermodalità. “L’infrastruttura ferroviaria può accogliere altri flussi di traffico che arrivano dalle diverse modalità di trasporto – ha detto – Il che significa che in futuro dobbiamo sempre più privilegiare una pianificazione integrata dei sistemi di trasporto – un colloquio stretto tra alta velocità, treni regionali, autobus regionali e di linea – per sfruttare questa rete capillare”.”Questo non vale solo per i passeggeri, ma soprattutto per le merci – ha continuato – In Europa si prevede che da qua al 2030 il numero di tir che circolerà sulle strade europee salirà di 1 milione, se non faremo degli interventi strutturali nel settore delle merci. Questa quindi è una grande sfida che deve vedere impegnato non solo il Paese Italia, ma l’Unione europea nel suo complesso. La logistica – intesa come trasporto, piattaforma multimodale di spostamenti e come spazi – è un settore che diventerà sempre più strategico e dovrà favorire sempre maggiori colloqui e pianificazioni tra porti, aeroporti, interporti e piattaforme si smistamento merci”. I benefici del PNRR “Come gruppo Ferrovie, grazie a quelle che sono le ingenti risorse che il PNRR ha stanziato, stiamo lavorando per potenziare le nostre infrastrutture sul territorio, sia a livello di alta velocità che a livello di regionali, con particolare attenzione al Sud – ha affermato Ferraris – Il gruppo ha già oggi lanciato tutti i progetti che sono inclusi nei 24 miliardi di euro che il PNRR ci assegna. Sono, inoltre, in corso studi e progetti per favorire e potenziare i quattro corridoi europei (passeggeri e merci) che attraversano l’Italia”.”Questo investimento senza precedenti cambierà il volto del nostro Paese, colmando il divario tra Nord e Sud e anche tra aree urbane e interne, aumentano la coesione territoriale e assicurando uguale opportunità di sviluppo per l’intero Paese – ha aggiunto – Stimiamo che, mediamente, si avrà una riduzione del 17% del tempo medio di viaggio a livello nazionale”. LEGGI TUTTO