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    Ryanair conferma impegno su base Torino

    (Teleborsa) – “Ryanair, la compagnia aerea n. 1 in Italia, conferma l’impegno sull’Italia e sulla sua base di Torino, che rappresenta un investimento a lungo termine di 200 milioni di dollari che porterà circa 40 rotte e 60 posti di lavoro diretti a livello locale”. Così la compagnia in una nota sottolineando che “l’emergere della variante Omicron e le relative restrizioni di viaggio hanno costretto Ryanair a ridurre il proprio operativo di gennaio del 33% su tutto il suo network, inclusa Torino. Non sono stati ancora decisi ulteriori tagli all’operativo per febbraio o marzo ’22”. “Gli operativi – si legge ancora – saranno rivisti questo mese man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni scientifiche sulla variante Omicron”. LEGGI TUTTO

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    Iveco Group firma finanziamento sindacato di 1,9 miliardi di euro

    (Teleborsa) – In relazione alla scissione del business di Iveco Group da CNH Industrial e alle sue future necessità di finanziamento, la Società ha sottoscritto con successo in data odierna un finanziamento sindacato di 1,9 miliardi di euro con Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Barclays, BNP Paribas, BofA Securities, Citi, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario, Mizuho Bank, Santander CIB, Société Générale e Unicredit in qualità di Bookrunners e Mandated Lead Arrangers.Il finanziamento sindacato si compone di una linea di credito revolving committed di 1,4 miliardi di euro con una durata di 5 anni con due opzioni di estensione di un anno ciascuna e di un finanziamento a termine committed di 0,5 miliardi di euro con scadenza a un anno rinnovabile fino ad un ulteriore anno ad opzione della sola Società. Il finanziamento sindacato sarà utilizzato per le generali esigenze aziendali e per i fabbisogni legati al capitale di funzionamento di Iveco Group e conferma il forte sostegno a Iveco Group da parte delle sue primarie banche di relazione internazionali. LEGGI TUTTO

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    Ryanair congela la base di Torino

    (Teleborsa) – Ryanair ha annunciato la chiusura temporanea della base di Torino, aperta poco più di sei mesi fa con due aeromobili posizionati, e taglia i voli da Caselle, almeno fino a fine gennaio. Una retromarcia che il vettore irlandese imputa agli effetti della rapida diffusione della variante Omicron.Ryanair ha congelato i collegamenti da Torino con Birmingham, Bristol e Londra Luton, Budapest, Edimburgo, Cracovia, Leopoli, Malta, Palma de Maiorca, Parigi Beauvais, Tel Aviv e quello con Pescara. Ridotte, invece, le frequenze per Bari, Brindisi, Cagliari, Bruxelles, Lanzarote, Londra Stansted e Trapani.Resta in dubbio la programmazione per i mesi di febbraio e marzo 2022. Ryanair deciderà sulla base delle restrizioni di viaggio che i governi i europei decideranno eventualmente di introdurre. LEGGI TUTTO

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    Dipendenti Air Italy licenziati, la speranza in un nuovo vettore sardo

    (Teleborsa) – E’ continuato oggi il recapito delle lettere di licenziamento collettivo dei 1322 lavoratori di Air Italy, preavvisati da email della fine del rapporto con l’azienda in stato di liquidazione che aveva comunicato di non essere più disponibile a proseguire con gli ammortizzatori sociali.Neppure la proposta sindacale di derogare alla legge di bilancio, per introdurre la cassa integrazione senza oneri per l’azienda, è stata presa in considerazione. I licenziamenti colpiscono personale con un’età media tra i 48 e i 55 anni, per due terzi dislocato a Malpensa e il restante a Olbia, la base storica della compagnia aerea che aveva ereditato le ali di Meridiana. Le perduranti difficoltà in cui versa il trasporto aereo, che sta faticosamente recuperando i livelli operativi pre-Covid, non lasciano intravedere possibilità di ricollocazione nel settore. La storia di Air Italy, di fatto, è durata meno di un triennio. La livrea ha fatto la sua comparsa nel settembre 2017 dopo l’ingresso in Meridiana con una quota del 49% di Qatar Airways, con contestuale trasferimento dello hub a Malpensa. Nello scalo varesino era stato annunciato il piano di sviluppo che avrebbe assegnato al vettore cinque aeromobili con l’obiettivo di trasportare 10 milioni di passeggeri entro l’anno appena iniziato. Un proposito mai perseguito, perché all’annuncio datato febbraio 2018 ha fatto seguito un anno horribilis dal punto di vista gestionale, con una perdita di 164,2 milioni di euro. Ventiquattro mesi dopo, nel febbraio 2020, mentre la pandemia si manifestava in tutta la sua durezza, la messa in liquidazione di Air Italy, che nel mese di agosto ha visto la propria licenza di operatore aereo sospesa dall’Enac. Una parabola veloce e inarrestabile, che però ha iniziato a delinearsi negli scorsi due decenni. E’ stato l’Aga Khan a tenere in piedi l’allora Meridiana irrorando 600 milioni nelle casse tra il 2006 e il 2014. Quanto a Qatar Airways, ha impiegato 500 milioni di euro nei due anni di partecipazione in Air Italy, che in quel periodo ha accumulato 380 milioni di passivo. La scelta di tramutare la compagnia da vettore sardo a intercontinentale ha reso la gestione ancora più complicata. Ora, di fronte alla disgregazione dell’aviolinea che dal 1963 aveva rappresentato l’identità stessa della Sardegna, il governatore Solinas rilancia il progetto di una compagnia isolana da fondare entro il 2022. Iniziativa con cui si vorrebbe preservare se non tutti, almeno una parte consistente i livelli occupazionali, cercando di dare “una soluzione strutturale al tema della continuità territoriale”. Solinas fa riferimento alla legge nazionale con cui è stato approvato il finanziamento per il passaggio da Alitalia a Ita, e in cui è stata inserita la possibilità di far nascere, alla costituzione della newco nazionale, anche compagnie regionali dedicate al trasporto di corto o medio raggio a livello locale. LEGGI TUTTO

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    Borsa, balzo delle compagnie aeree europee su ottimismo variante Omicron

    (Teleborsa) – Le compagnie aeree europee stanno registrando ottime performance in borsa, in quanto gli studi pubblicati sulla variante Omicron del coronavirus suggeriscono che il nuovo ceppo abbia meno probabilità di causare malattie gravi, in particolare nelle persone vaccinate. L’aspettativa è quindi che verranno evitate restrizioni più severe sui viaggi. Sui balzi in borsa incide anche il fatto che ieri il London Stock Exchange era chiuso, e infatti i rialzi maggiori si hanno sui titoli quotato su questo mercato. Il rally del settore era già iniziato ieri, dopo che Citigroup aveva promosso Lufthansa e Air France-KLM: la banca d’affari si aspetta che le compagnie aeree traggano beneficio dalla riapertura delle rotte asiatiche, specialmente in Cina.Spicca il volo IAG (la holding che controlla British Airways e Iberia) che si attesta a 158,6, con un aumento dell’11,30%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 160,6 e successiva a quota 166,5. Supporto a 154,7.Ottima la performance di Wizz Air Holdings, che si attesta a 4.668 con un aumento dell’11,46%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 4.787 e successiva a 5.132. Supporto a 4.442.Mette le ali anche il titolo di easyJet, che si attesta a 617,9 con un aumento dell’11,14%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 628,7 e successiva a 659,9. Supporto a 597,5.Amplia il margine di guadagno Jet2, che si attesta a 1.196,8, con un aumento del 7,34%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 1.228,7 e successiva a quota 1.322,7. Supporto a 1.134,7. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, Gassman sulla Freccia di gennaio

    (Teleborsa) – Il volto di Alessandro Gassmann, dopo il successo tv delle fiction “I bastardi di Pizzofalcone” e “Un professore”, inaugura la prima cover 2022 della Freccia, il magazine offerto da FS Italiane sulle Frecce di Trenitalia, nei FRECCIALounge e FRECCIAClub, oltre che in versione digitale su FS News e sul canale Telegram FSNews e i profili Twitter @fsnews_it e @LaFreccia_Mag.Nel numero di gennaio, dopo una breve carrellata fotografica sullo sbarco oltralpe del Frecciarossa da e per Parigi, anche il cartellone degli spettacoli da non perdere nel 2022. A Parma, al Teatro Regio, va in scena un allestimento moderno della Carmen, che ambienta la narrazione negli anni ’60 e riflette sul ruolo della donna. Valter Malosti, direttore di Emilia Romagna Teatro Fondazione, racconta invece le iniziative per coinvolgere i cittadini e favorire la creatività sui palchi di Bologna, Modena, Cesena e Vignola.Tante le proposte per future mete, anche spirituali, da raggiungere nelle settimane a venire: in treno alla volta di 12 capolavori, chiese e monasteri selezionati dal Fondo edifici di culto per il progetto “In viaggio con l’arte” promosso da FS Italiane o nel reatino, a Poggio Bustone, per scoprire il santuario del perdono caro a San Francesco. E ancora, un giro sulle Dolomiti per il venticinquennale del più lungo ski tour d’Italia che attraversa i luoghi simbolo della Grande guerra, sulle rive del Trasimeno, alla scoperta di Castiglione del Lago, Passignano e Panicale e tra i vicoli di Napoli per conoscere i luoghi di Raffaele La Capria e Francesco Rosi a 100 anni dalla loro nascita.Si passa alla cultura con un progetto inclusivo che rende accessibili i musei alle persone con disabilità intellettiva e con ArteFiera, la rassegna più longeva del Paese che, dal 21 al 23 gennaio, torna a Bologna con il desiderio di ritrovare in presenza pubblico e operatori del settore. Nel capoluogo emiliano spicca anche Hybrida, progetto artistico che mappa le realtà più interessanti dedicate al contemporaneo.Per la moda ci sono le fiere di Pitti Uomo 101 e Pitti Bimbo 94, dall’11 al 13 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze, con focus su ambiente, innovazione e artigianalità. Da non dimenticare le due grandi mostre che, a Milano, ricordano il grande fotografo Giovanni Gastel.Nel numero di gennaio anche le interviste: a Virginia Raffaele con lo spettacolo Samusà; Nicola Savino al timone del nuovo show tv Back to school; l’eclettica soubrette Drusilla Foer on stage con il recital Eleganzissima; Giuseppe Maggio, protagonista su Netflix del film Quattro metà; la cantautrice Ditonellapiaga, protagonista a Sanremo 2022 in coppia con Donatella Rettore; e Marco Paolini che torna sul piccolo schermo per raccontare la scienza. LEGGI TUTTO

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    Air Italy, inviate lettere licenziamento. Sindacati chiedono intervento Governo

    (Teleborsa) – “Purtroppo il momento che temevamo e che abbiamo cercato di scongiurare fino alla fine è arrivato, le lettere di licenziamento dei 1.400 lavoratori di Air Italy sono partite, nella totale indifferenza delle istituzioni”. Così unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedendo “un intervento immediato del Governo per bloccare la procedura e scongiurare questa vera e propria tragedia sociale che si sta consumando”.”Più volte in questi mesi – proseguono i sindacati – abbiamo chiesto un intervento decisivo per risolvere la situazione con delle proposte concrete che sono rimaste inascoltate. Con una norma in deroga alla Legge di Bilancio, infatti, si sarebbe potuto estendere la cassa integrazione a tutti i 1400 lavoratori e lavoratrici di Air Italy anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall’azienda. Continuiamo poi a ribadire l’importanza di costituire un bacino nazionale di riqualificazione e ricollocazione del personale del trasporto aereo, fondamentale per non disperdere l’enorme bagaglio di professionalità dei lavoratori non solo di Air Italy, ma di tutto il settore”, concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo che si dicono “esterrefatti dalla completa inerzia del Governo e delle istituzioni davanti a questa drammatica situazione”. Per altre aziende di altri settori – proseguono – “si sono cercate soluzioni che hanno evitato questo dramma sociale. Per il trasporto aereo invece altrettante iniziative per salvaguardare il settore non vengono intraprese”. “Inizia nel peggiore dei modi il 2022 per oltre mille e trecento lavoratori di Air Italy. La compagnia ha infatti inviato 1.322 lettere di licenziamento riconducibili “alla procedura sindacale di licenziamento collettivo per cessazione di attività” che Air Italy ha avviato il 23 settembre scorso. Così Confael che parla di “atto atteso ma incomprensibile e inaccettabile”. Lo sottolinea il segretario del Trasporto aereo di Confael, Mario Clemente. “Nonostante l’Italia abbia ricevuto miliardi di euro dall’Unione Europea per la ripresa del nostro Paese – ha sottolineato Clemente -, 1322 lavoratori iniziano il nuovo anno con una lettera di licenziamento. Si tratta dei lavoratori Air Italy per i quali Confael Trasporto Aereo chiede che vengano applicate le stesse misure previste per i lavoratori di altre compagnie che sono, di fatto, già chiuse, come purtroppo Alitalia e Norwegian”. Confael, esprimendo la piena solidarietà a tutti i lavori interessati, conferma la richiesta di avviare un confronto immediato sulla situazione occupazionale della compagnia”. LEGGI TUTTO

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    Rc auto: aumenti in arrivo per 800mila automobilisti

    (Teleborsa) – A causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2021 circa 800mila automobilisti vedranno quest’anno peggiorare la propria classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto. Secondo l’analisi dell’osservatorio di Facile.it – realizzata su un campione di oltre 690mila preventivi raccolti a dicembre 2021 – il numero di automobilisti colpiti dai rincari è in crescita del 12% rispetto allo scorso anno, conseguenza diretta dell’aumento dei veicoli in circolazione e dei sinistri stradali. Per il momento, invece, restano ancora su livelli minimi le tariffe per gli automobilisti virtuosi. Secondo i dati dell’osservatorio di Facile.it, a dicembre 2021 per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 427,16 euro, vale a dire il 9,43% in meno rispetto a dicembre 2020 e addirittura il 20,3% in meno se paragonato con lo stesso mese del 2019.”Attenzione perché anche questo idillio potrebbe presto finire – spiega Andrea Ghizzoni, managing director Insurance di Facile.it –. Le tariffe godono ancora oggi del calo degli incidenti stradali rilevato per tutto il 2020, ma con il 2021 i sinistri hanno ricominciato a salire e, in virtù di ciò, ci aspettiamo che i premi assicurativi tornino a crescere, con rincari che secondo le nostre stime potranno arrivare anche a 35-40 euro per ciascun automobilista”.L’ANDAMENTO REGIONALE – Se a livello nazionale la percentuale di automobilisti che hanno dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,47%, a livello regionale i valori cambiano sensibilmente. Guardando la graduatoria al primo posto c’è la Liguria; nella regione il 3,27% degli automobilisti vedrà aumentare il costo dell’RC auto. Seguono i guidatori di Toscana (2,92%) e Sardegna (2,90%). Le percentuali più basse, di contro, sono state rilevate in Calabria (1,56%), Friuli-Venezia Giulia (1,95%) e Basilicata (1,99%). Se si confrontano i valori di dicembre 2021 con quelli rilevati l’anno precedente emergono dati interessanti che evidenziano il modo in cui i lockdown hanno influito sulla mobilità. Le regioni dove la percentuale di automobilisti che hanno dichiarato un sinistro con colpa è cresciuta maggiormente sono la Sardegna (+23% rispetto al 2020), la Sicilia (+18%) e il Trentino-Alto Adige (+17%). Una sola regione presenta valori in linea rispetto al 2020, l’Umbria dove si è addirittura registrato un lievissimo calo (-0,9%).IDENTIKIT DELL’AUTOMOBILISTA COLPITO DA RINCARI – A peggiorare la propria classe di merito – secondo l’analisi del comparatore – sarà il 2,72% del campione femminile ed il 2,33% di quello maschile. Guardando alle fasce anagrafiche emerge che gli under 24 sono gli automobilisti che hanno registrato il valore più basso (2,15%), mentre gli over 65 quello più alto (3,06%). In assoluto, però, gli assicurati più attenti sono risultati essere i neopatentati nella fascia 19-21 anni; tra di loro la percentuale di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito a causa di un sinistro con colpa è pari appena all’1,37%. Se quasi tutti gli italiani hanno limitato gli spostamenti nel corso dell’anno, una delle poche categorie professionali che ha continuato a muoversi in auto normalmente è il personale sanitario. A riprova di questo, dall’analisi è emerso che medici, infermieri e operatori sanitari sono tra i professionisti che, in percentuale, hanno dichiarato il maggior numero di sinistri con colpa nel corso del 2021 e, fra loro, il 2,85% dovrà far fronte ad un aumento del costo dell’RC auto.(Foto: © Sittipong Leetangwattana / 123RF) LEGGI TUTTO