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    IVECO BUS rinnova partnership con SOTRA in Costa d'Avorio

    (Teleborsa) – Una nuova linea di assemblaggio di minibus Daily è entrata in funzione all’inizio di quest’anno presso lo stabilimento SOTRA INDUSTRIE di Koumassi, vicino ad Abidjan, rendendo la Costa d’Avorio il primo Paese in Africa ad avere un impianto produttivo di questo genere. Il progetto, iniziato nel 2018, è il risultato più recente di una collaborazione iniziata quasi 40 anni fa tra IVECO BUS, marchio di Iveco Group e produttore leader di autobus e bus granturismo, e SOTRA (Société des Transports Abidjanais), azienda di trasporto pubblico per Abidjan e la sua area metropolitana.La cerimonia di inaugurazione si è svolta lunedì 10 gennaio alla presenza del Primo Ministro della Costa d’Avorio, Sua Eccellenza Patrick Achi, di alti rappresentanti del Governo Ivoriano, nonché dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana, Arturo Luzzi, e di Stéphane Espinasse, Head of Sales & Products di IVECO BUS. Il nuovo stabilimento – che ha una capacità produttiva annua di 1.000 unità e impiega 500 persone – produrrà il Daily nella versione minibus, ribattezzata per l’occasione “Daily Ivoire”, in grado di ospitare da 16 a 26 posti a sedere. I primi 60 minibus “Daily Ivoire”, alimentati con motori a metano prodotti da FPT Industrial, altro marchio di Iveco Group e noto leader nelle tecnologie di propulsione, sono già stati prodotti. I mezzi sono destinati al mercato della Costa d’Avorio e all’esportazione in altri Paesi africani, a cominciare dall’Africa occidentale e centrale. LEGGI TUTTO

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    Icelandair amplia la rete europea con un nuovo collegamento con Roma

    (Teleborsa) – Icelandair ha annunciato una nuova tratta tra Roma (FCO) e il suo hub a Reykjavik (KEF) per l’estate 2022. L’apertura della nuova destinazione amplia ulteriormente la rete di tratte europee servite da Icelandair, con l’obiettivo di offrire ai clienti le migliori possibili opzioni di viaggio e opportunità di collegamento. La città di Roma accoglierà la nuova tratta due volte alla settimana collegando l’aeroporto di Roma Fiumicino (FCO) e Reykjavik (KEF) tutti i mercoledì e domenica dal 6 luglio al 4 settembre. La tratta FCO-KEF – sottolinea la compagnia islandese in una nota – consentirà anche collegamenti importanti tra Roma e le rotte del Nord Atlantico, permettendo ai passeggeri in transito di usufruire di uno scalo in Islanda senza alcuna tariffa aerea aggiuntiva. Insieme a Roma, Icelandair lancerà quest’estate altre due nuove destinazioni: Nizza (NCE) e Alicante (ALC). Il nuovo collegamento con il sud della Francia sarà attivo tra Reykjavik (KEF) e l’aeroporto di Nizza (NCE) dal 6 luglio al 27 agosto, il mercoledì e il sabato per tutto il periodo. La tratta per Alicante (ALC) sarà lanciata il 10 febbraio, proseguendo fino all’autunno. Le frequenze variano nel corso del periodo, i voli opereranno due volte a settimana durante la stagione estiva a partire dal 28 aprile, il lunedì e il giovedì.”Mentre entriamo nel nuovo anno, – ha commentato Bogi Nils Bogason, presidente e ceo di Icelandair – vediamo i segnali di ripresa per il settore dei viaggi. Siamo entusiasti di poter aggiungere Roma alla nostra già estesa rete di destinazioni, facilitando ulteriormente la crescita sia in entrata che in uscita. Con le aggiunte di Roma, Nizza e Alicante per l’estate, Icelandair si impegna a offrire ai nostri clienti europei e del Nord Atlantico più scelta e collegamenti convenienti”. “Siamo davvero lieti di dare il benvenuto a Icelandair, la compagnia aerea che opererà verso l’aeroporto di Fiumicino – afferma Ivan Bassato, chief aviation officer di Aeroporti di Roma –. L’inaugurazione del collegamento diretto per Reykjavik previsto per la prossima estate conferma l’efficacia delle iniziative implementate da ADR, nonché il ruolo strategico di Roma, mercato di riferimento in Europa e uno dei più importanti al mondo”. LEGGI TUTTO

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    ICS, siglato accordo con Irena per promuovere la transizione globale del carburante verde

    (Teleborsa) – Sostenere la decarbonizzazione del settore marittimo e il suo ruolo nella transizione verso un’energia globale del settore basata sulle rinnovabili. Con questo obiettivo l’International Chamber of Shipping (Ics ) – che rappresenta oltre l’80% della flotta mercantile mondiale – ha firmato un accordo di partenariato con l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena ).Siglata durante un incontro tra i capi delle due organizzazioni alla dodicesima sessione dell’Assemblea Irena 2022, la partnership – spiega l’Ics in una nota – fornirà un quadro nei prossimi due anni per Ics e Irena per assistere la decarbonizzazione del settore marittimo e l’uso di tecnologie rinnovabili in questo settore chiave dell’economia mondiale. L’accordo consentirà anche all’industria di lavorare più da vicino con i membri globali di Irena, più di 160 paesi e territori, sulle questioni relative al ruolo crescente delle energie rinnovabili nella decarbonizzazione del trasporto marittimo. Ics e Irena organizzeranno uno scambio regolare di informazioni sull’offerta e la domanda di energia rilevanti per il settore marittimo e lo scambio di dati su scenari di “carburanti futuri” (come idrogeno verde e ammoniaca), sia per gli stati nazionali che per l’industria marittima. Questo accordo di partenariato – sottolinea l’Ics – si concentra in particolare sulla necessità di garantire un’equa transizione energetica per le economie in via di sviluppo e sull’importante ruolo del rafforzamento delle capacità, nonché sul riconoscimento del fabbisogno energetico dello stesso trasporto marittimo.”Lo shipping rappresenta quasi il 3% delle emissioni globali di CO2 e il nostro viaggio verso la decarbonizzazione – ha commentato Guy Platten, segretario generale di Ics – è una sfida enorme. Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dai combustibili ad alta intensità di carbonio per alimentare le navi, anche perché negli anni a venire la flotta globale dovrà trasportare combustibili a zero emissioni di carbonio in paesi di tutto il mondo. La nostra nuova partnership strategica con Irena è un trampolino di lancio fondamentale per garantire che il trasporto di carburanti ecologici sia esso stesso reso verde. È fondamentale che il settore marittimo continui ad avvicinarsi ai produttori e ai consumatori per facilitare la transizione verso combustibili a emissioni zero, ed è una parte fondamentale della soluzione, non un ostacolo, alla transizione a emissioni zero”.Con il nuovo accesso ai governi di 167 paesi, Ics spera che l’accordo con Irena “stimolerà gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei decisori politici a rendere ampiamente disponibili sul mercato combustibili a zero emissioni di carbonio”. Ics ha fatto presente alla COP26 che sono necessari quasi 5 miliardi di dollari per accelerare il cambiamento nella ricerca e sviluppo verso combustibili a zero emissioni di carbonio nel settore marittimo, poiché è necessario sviluppare molteplici tecnologie nascenti per raggiungere un’implementazione su larga scala. Il passaggio a combustibili alternativi come idrogeno, ammoniaca, biocarburanti ed elettrificazione da fonti rinnovabili potrebbe ridurre dell’80% le emissioni del trasporto marittimo entro il 2050 come rilevato da Irena . L’accordo di partenariato vedrà anche la consultazione tra i due organismi al fine di combinare le opportunità di rafforzamento delle capacità ed evitare la duplicazione delle risorse.”Occorre un’azione urgente per accelerare il ritmo della transizione energetica globale e la decarbonizzazione dell’economia globale – ha dichiarato Francesco La Camera, direttore generale di Irena –. Il trasporto internazionale è un settore chiave dell’economia. In effetti, oltre l’80% del commercio mondiale è consentito tramite navi oceaniche. Eppure il settore è anche uno dei più difficili da decarbonizzare. In quanto tale, il settore marittimo richiede livelli significativi di investimento e cooperazione per garantire che contribuisca positivamente all’agenda globale sul clima. Per risolvere queste sfide, dobbiamo continuare con gli sforzi per costruire una grande coalizione net zero, unendo l’industria e la comunità politica. Questo accordo è un altro passo positivo in questa direzione. Nell’ambito di questa partnership, Irena lavorerà verso soluzioni congiunte per superare le sfide esistenti per decarbonizzare il settore marittimo”.Il memorandum identifica specificamente l’opportunità che esiste all’interno dei paesi in via di sviluppo, a sostegno della recente costituzione “Just Transition Maritime Task Force”, fondata alla COP26 per promuovere la decarbonizzazione del settore. Molti marittimi – evidenzia la nota – provengono da paesi in via di sviluppo, che stanno assistendo in prima persona agli effetti del cambiamento climatico. Ics vuole che questi lavoratori “ricevano le competenze ecologiche di cui hanno bisogno per mantenere in movimento il commercio globale e che le nazioni in via di sviluppo abbiano accesso alle tecnologie e alle infrastrutture per far parte della transizione verde del trasporto marittimo”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità e sicurezza infrastrutture: Aspi, Movyon ed Elis premiano i 6 progetti più innovativi

    (Teleborsa) – Prosegue nel solco della open innovation – attraverso la rete di sinergie messa in campo con il mondo dell’università e della ricerca, oltre alle diverse call rivolte ai talenti per contribuire all’obiettivo condiviso di un panorama infrastrutturale sempre più sicuro emoderno – il percorso avviato dal Gruppo Autostrade per l’Italia nell’ambito del suo piano di trasformazione, giunto alla soglia del terzo anno di attuazione. Si inserisce in tale scenario – fa sapere Aspi in una nota – l’iniziativa tenuta oggi a Milano, che ha visto premiati i sei progetti selezionati nell’ambito di Argo Innovation Lab, la piattaforma promossa da Movyon, operatore tecnologico della mobilità sostenibile e centro di eccellenza della ricerca e dell’innovazione del Gruppo Aspi, ed Elis Innovation Hub.Lanciata a maggio 2021, questa call for ideas ha coinvolto università, centri di ricerca, startup e aziende nello sviluppo di idee e progetti per soluzioni tecnologiche nella sfera della mobilità sostenibile e della sicurezza delle infrastrutture: nuovi sistemi di valutazione degli effetti del traffico pesante e di particolari condizioni ambientali sui ponti; metodologie per la gestione sostenibile della sicurezza della rete, sulla base di mappe di rischio che tengano conto di fattori naturali, geo-strutturali e di degrado; sviluppo di strutture di rinforzo perseguire interventi senza interrompere il traffico sui ponti… sono queste alcune delle soluzioni sviluppate nell’ambito delle idee progettuali proposte. Sono state oltre 50 – sottolinea Aspi – le proposte progettuali arrivate in questi mesi. Tra le università e i centri di ricerca promotori dei progetti vincitori figurano il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università di Salerno, l’Università degli Studi di Perugia, CIRCLE – Center for Infrastructure Resilience in Circle as Livable Enviroments ed EUCENTRE. Ad ogni progetto è stato assegnato un grant di 35mila euro che supporterà lo sviluppo della soluzione.”Il programma ha permesso di creare proficue opportunità di co-creazione con le migliori eccellenze del sistema della ricerca italiano. Con il loro talento e le loro idee hanno proposto soluzioni ambiziose e concrete all’insegna della sostenibilità e della sicurezza delle infrastrutture, elementi alla base della nostra missione – dichiara Lorenzo Rossi, amministratore delegato di Movyon –. Siamo orgogliosi di poter ora accompagnare i progetti premiati nel loro percorso di sviluppo, mettendo a disposizione per la loro sperimentazione il laboratorio a cielo aperto più grande d’Europa: i tremila chilometri della rete autostradale gestita da Autostrade per l’Italia”.”Elis Innovation Hub (realtà innovativa del Consorzio Elis) è lieta di aver co-disegnato e supportato Movyon nella creazione del progetto ARGO Innovation LAB – afferma Luciano De Propris, head of Open Innovation and Sustainability di Elis Innovation Hub –. Con tale iniziativa siamo riusciti a costruire con il mondo universitario e dei grandi centri di competenza un modello di innovazione aperto e collaborativo con la finalità di generare progetti concreti e d’impatto per il business e la società. Siamo certi che tale modello possa essere, nel corso dei prossimi anni, esteso ed ampliato all’interno e all’esterno dei propri confini aziendali per generare sempre più valore condiviso”. “L’open innovation – afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – è uno degli elementi fondanti del piano di trasformazione di Aspi, che poggia anche sul presupposto che un’azienda, per essere davvero moderna e vincente, debba generare valore. Valore è per noi anche la messa in rete dei saperi del nostro Paese, in un gioco di squadra che ci metta nelle condizioni di affrontare le sfide che il futuro ci pone: è questo il motivo per cui siamo qui oggi. In Aspi – aggiunge Tomasi – abbiamo messo in campo negli ultimi due anni uno strutturato quadro di relazioni con le principali università italiane, con cui sono state instaurate profonde sinergie, progettuali e organizzative, per sviluppare insieme soluzioni sempre più avanguardistiche per il monitoraggio delle infrastrutture e la formazione delle professionalità del futuro. Convinti che la visione, i valori, la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, siano presupposto ineludibile per il vero passo avanti. Presupposto che può prendere il volo grazie alla capacità industriale di una grande azienda come Aspi, che può esser punto di raccordo dei talenti e le idee presenti sul territorio”. LEGGI TUTTO

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    L'estate di British Airways dal London City Airport

    (Teleborsa) – British Airways punta sul London City Airport per lanciare la sua programmazione estiva.Entreranno nel network europeo i collegamenti con Milano Malpensa e Lussemburgo, giornalieri, i primi a partire dal 27 marzo, seguito da quello settimanale con Salonicco dal 18 giugno e per Barcellona, che prevede sei voli settimanali ad eccezione del sabato. Tutti i collegamenti che saranno operati con Embraer E190 di BA CityFlyer. LEGGI TUTTO

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    Ita, Vestager: ok a compensazioni da parte dello Stato per restrizioni Covid

    (Teleborsa) – “Le società che soffrono delle restrizioni per il Covid imposte dai governi possono ottenere delle compensazioni” da parte dello Stato. In risposta ad una domanda sulle difficoltà di Ita nei primi mesi di operatività lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, affermando comunque che “spetta a qualsiasi azienda entrare in contatto con il proprio governo, quindi al governo decidere e venire da noi se è necessaria un’autorizzazione”. “Ita non è Alitalia – ha anche precisato – se fosse Alitalia sarebbe responsabile degli aiuti di Stato illegali ricevuti da Alitalia”. LEGGI TUTTO

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    Antitrust Ue, stop ad acquisizione di Hyundai per navi cargo Gnl

    (Teleborsa) – L’Antitrust europeo ha deciso di bocciare il piano di acquisizione di Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering da parte della Hyundai Heavy Industries Holdings. I due giganti coreani della costruzione di navi cargo avrebbero creato un gigante globale sulle navi per il gas liquefatto (Gnl). Con una nota, la Commissione Ue ha spiegato che le due società non hanno offerto i rimedi richiesti per preservare la competizione in un segmento di mercato già molto concentrato, su cui i clienti europei contano per circa il 50% degli ordinativi. LEGGI TUTTO

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    Ponte Messina, Mims avvia procedura per studio di fattibilità tecnico-economica

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha reso oggi al Consiglio dei Ministri un’informativa sulle azioni necessarie per avviare la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina. Lo studio – spiega il Mims in una nota – dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del “ponte aereo a più campate”, in relazione ai molteplici profili evidenziati nella relazione presentata il 30 aprile 2021 dall’apposito Gruppo di Lavoro istituito nel 2020 presso il Mims, valutandone la intrinseca sostenibilità sotto tutti i profili indicati, mettendola a confronto con quella del ponte “a campata unica” e con la cosiddetta “opzione zero”. Inoltre, lo studio deve fornire gli elementi, di natura tecnica e conoscitiva, occorrenti per valutare la realizzabilità del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, anche sotto il profilo economico-finanziario.?All’acquisizione del documento di fattibilità tecnico-economica – si legge nella nota – provvederà, tramite procedura di evidenza pubblica, la società RFI, “in quanto capace di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell’intervento con quelli ferroviari progettati nei territori calabresi e siciliani”. In data odierna – fa sapere il Mims – è stato dato mandato alla Direzione Generale competente di avviare il processo amministrativo, a valere sui fondi stanziati a tale scopo dalla Legge di bilancio per il 2021. Nei mesi scorsi – come ricorda il Mims – il Governo ha provveduto a potenziare l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina, anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano complementare, destinando a tale scopo 510 milioni di euro. “Gli interventi messi in atto – sottolinea il Mims – vanno nella direzione di migliorare e velocizzare l’attraversamento dello Stretto, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima e la riduzione dell’inquinamento. Tra le iniziative adottate figurano, tra le altre, la riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario con la messa in esercizio di due nuove navi e l’ibridizzazione di tutta la flotta, il rinnovo del materiale rotabile ferroviario per velocizzare le manovre di carico/scarico dei treni, la riqualificazione del naviglio veloce per i passeggeri e delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Sono previsti anche interventi per migliorare l’accessibilità stradale ai porti”. LEGGI TUTTO