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    ASPI, siglato protocollo d'intesa con Vigili del Fuoco per nuove caserme sulla Rete

    (Teleborsa) – Più presidi sul territorio, a beneficio della viabilità e la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori della rete autostradale, e una cooperazione rafforzata mediante l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente per la prevenzione, il monitoraggio e la formazione delle maestranze. Questi alcuni dei punti al centro del primo protocollo d’intesa siglato questa mattina tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico della Difesa Civile e Autostrade per l’Italia, presso la sede del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile al Ministero dell’Interno, alla presenza del sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, del capo del dipartimento, il prefetto Laura Lega, e dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi.L’accordo – spiega Aspi in una nota – parte dal comune obiettivo di aumentare la sicurezza di utenti e operatori, non solo in situazioni di emergenza, ma anche a scopo preventivo, con il monitoraggio costante del territorio attraversato dalle tratte autostradali e degli impianti presenti nelle oltre 580 gallerie della rete gestita da Aspi. Il testo infatti sancisce la possibilità di sottoscrivere accordi specifici per la realizzazione di nuove strutture o la riqualificazione di edifici preesistenti a cura di Aspi, allo scopo di aumentare la presenza di squadre dei Vigili del Fuoco a tutela della sicurezza di utenti e cittadini delle aree limitrofe. A tal proposito è già in fase di progettazione l’apertura di un nuovo stabile, in corrispondenza dello svincolo di Barberino in A1, nodo nevralgico per i collegamenti tra il Sud e il Nord del Paese.Il protocollo inoltre definisce un percorso di formazione dei dipendenti del Gruppo Aspi a cura del corpo dei Vigili del Fuoco al fine di aumentare la consapevolezza delle maestranze nella gestione della viabilità in caso di incidenti e nell’ambito della definizione dell’impiantistica necessaria per la progettazione di nuove opere. Il documento prevede inoltre il rafforzamento dei flussi di comunicazione tra i Vigili del Fuoco e le strutture operative della società, sia in situazione di emergenze sia in ottica di prevenzione di possibili incidenti. A garantire l’operatività delle diverse iniziative viene istituito un Gruppo di lavoro congiunto, con il compito di definire le attività relative alla formazione, al funzionamento dei flussi di informazione e per il potenziamento della presenza sul territorio.”Il supporto del corpo dei Vigili del Fuoco è una garanzia – afferma Tomasi – un elemento fondamentale nella gestione della viabilità sugli oltre 3mila km di rete gestita da Aspi. Questo protocollo, primo nel suo genere, rafforza ancora di più le sinergie messe in campo a tutela degli utenti e degli operatori che lavorano quotidianamente su tratta. Un supporto a tutela delle maestranze che ogni giorno operano negli oltre 300 cantieri attivi sulla rete, nell’ambito del grande piano avviato dal nostro Gruppo per il potenziamento delle infrastrutture e l’ammodernamento della rete autostradale”.All’incontro erano presenti inoltre il vice capo dipartimento, il prefetto Cinzia Guercio, l’ingegner Fernando De Maria, direttore Operation di Autostrade per l’Italia e l’ingegner Marco Perna, direttore Ingegneria Manutenzione e Impianti di Aspi. LEGGI TUTTO

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    PNRR e Piano mobilità, Giovannini: non è libro sogni, ci sono progetti

    (Teleborsa) – “Capisco che lo scetticismo è forte” ma “non è un libro dei sogni”. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, in audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera, nell’ambito dell’esame del Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci. “Vorrei ricordare che contrariamente al passato – ha detto Giovannini – gran parte di questo Piano oltre che il PNRR ha dietro progetti, quindi non è un appostamento generico”. “Ricordo – ha puntualizzato il ministro – che stiamo preparando l’allegato infrastrutture al Def 2022” che “non verrà predisposto a luglio come l’anno scorso ma molto prima visto che la ragione per cui lo scorso anno” è arrivato in ritardo è che “dovevamo consolidare il PNRR, cosa che adesso è stata definita”.”Tutti gli interventi effettuati nel corso di quest’anno programmati attraverso il PNRR e il piano complementare, la legge di bilancio, l’anticipazione Fsc per complessivi 103 miliardi di euro, di cui quasi 55 che riguardano le ferrovie. In questo modo si ha quadro complessivo delle risorse destinate ai vari interventi nel corso degli ultimi 12 mesi”, ha spiegato ancora Giovannini. Per quanto riguarda il Fondo sviluppo e coesione, Giovannini ha puntualizzato che in molti casi si tratta di interventi attesi da molto tempo, e riguardano tutto il territorio nazionale ma soprattutto “il Sud vista la caratteristica del fondo di sviluppo e coesione”.Giovannini ha ricordato che il Cipess ieri ha approvato “l’anticipazione di risorse Fsc per il 2021-2027 per circa 6,3 miliardi di euro, di cui 4,7 sono interventi con un significativo grado di maturità delle progettazioni”. Mentre “per le altre opere saranno finanziati 1,6 miliardi” con delibera successiva al “completamento del piano di fattibilità tecnico economico”. Del totale, altri 2,3 miliardi sono destinati a interventi ferroviari, di cui “quasi 2 miliardi vedono Rfi come soggetto attuatore”, ha precisato Giovannini.Quanto al dato diffuso dal Cresme “indica che nel 2021 ci sono stati 41 miliardi di aggiudicazioni di opere pubbliche e’ un dato altissimo, doppio rispetto all’anno precedente”. “Questo è un elemento di speranza ma stiamo valutando anche sulla base dell’esperienza dei commissari e di chi sta usando le nuove procedure PNRR, ulteriori semplificazioni per accelerare il tutto”, ha aggiunto.Per il Ponte dello Stretto di Messina “noi abbiamo fatto le pratiche che dovevamo fare con Rfi, che sta preparando la gara, e quindi sto attendendo dall’amministratrice delegata un report sulla tempistica. Noi abbiamo fatto gli atti che erano non solo richiesti ma anche erano doverosi. Noi attenderemo, questa è la posizione del governo, lo studio fattibilità per poi assumere le decisioni successivamente”. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Trenitalia sigla accordo con Wetaxi per una mobilità più integrata e sostenibile

    (Teleborsa) – Coprire il primo e l’ultimo miglio del viaggio in treno in maniera più facile e conveniente grazie alla possibilità di prenotare il taxi insieme al biglietto di Frecce, Intercity e Intercity Notte e allo stesso tempo accumulare punti CartaFreccia. Questo l’obiettivo della partnership avviata da Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e Wetaxi. L’accordo – spiegano Trenitalia e Wetaxi in una nota congiunta – è, infatti, volto a semplificare il viaggio unendo la capillarità e la velocità del treno con la possibilità di raggiungere in taxi la stazione o la destinazione finale del proprio viaggio. Con il claim “L’integrazione che semplifica il viaggio”, il progetto rende più integrati e sostenibili gli spostamenti dei viaggiatori per raggiungere stazioni, uffici, hotel e luoghi di interesse.Nel dettaglio le due aziende hanno sviluppato un innovativo servizio di mobilità integrata che prevede la possibilità di richiedere sul sito di Trenitalia il taxi con Wetaxi contestualmente all’acquisto dei biglietti di Frecce, Intercity e Intercity Notte oppure direttamente dal treno tramite il Portale Frecce. In pochi clic i passeggeri di Frecce e Intercity potranno pianificare facilmente i propri itinerari e viaggiare dalla porta di casa fino alla loro destinazione finale, accumulando anche punti del programma CartaFreccia. Il servizio è disponibile per tutti i passeggeri Trenitalia che viaggiano da e verso Roma, Milano, Napoli e Torino con Frecce e Intercity. Nei prossimi mesi le due aziende intendono allargare la copertura del servizio a tutto lo Stivale continuando ad innovare il servizio offerto.”Un’autentica integrazione fra treno e le altre modalità di trasporto collettivo e condiviso – ha dichiarato Luigi Corradi, ad e dg di Trenitalia – permette di costruire una mobilità sostenibile con enormi benefici dal punto di vista ambientale. A questo va associata una forte sostenibilità sociale perché accordi di questo tipo hanno l’obiettivo di liberare le città dalle auto, migliorando significativamente la vivibilità degli spazi urbani. Come Trenitalia siamo pronti ad affrontare la sfida della mobilità integrata accompagnando il passeggero nell’intero viaggio”.”Wetaxi nasce proprio con l’obiettivo di promuovere un modello di mobilità intelligente e supportare il settore nel processo di innovazione, grazie ad una tecnologia proprietaria aperta e versatile, capace di integrarsi ai sistemi esistenti – sottolinea Massimiliano Curto, ceo di Wetaxi –. Ora con Trenitalia portiamo avanti questo progetto lavorando insieme per innovare gli spostamenti degli italiani, grazie ad un innovativo servizio di mobilità door-to-door e ad una rete di trasporto pubblico sempre più integrata e al servizio dei cittadini, all’insegna della sicurezza e della convenienza”. LEGGI TUTTO

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    Trenord, 1,5 milioni di passeggeri hanno scelto Malpensa Express nel 2021

    (Teleborsa) – Nel 2021 1,5 milioni di passeggeri hanno scelto Malpensa Express per raggiungere lo scalo internazionale di Malpensa. E in un anno in cui il traffico passeggeri del trasporto aereo è stato ancora fortemente segnato dalla pandemia, – fa sapere Trenord in una nota – sono aumentati dal 13,4% nel 2019 a una media del 15,2% nel 2021 coloro che hanno frequentato l’aeroporto scegliendo il collegamento ferroviario di Trenord. Il picco si è raggiunto a novembre, quando un passeggero su cinque da e per l’aeroporto ha scelto Malpensa Express. Il trend di crescita ha interessato in particolare il secondo semestre dell’anno: con il venir meno delle limitazioni agli spostamenti legate alla pandemia, – spiega Trenord – i viaggiatori leisure e business sono tornati a crescere a ritmo costante. A novembre 2021 i passeggeri Malpensa Express hanno superato del 7% i livelli del 2017 e nel mese di dicembre, prima del nuovo calo dovuto alla diffusione della variante Omicron, in alcune giornate le frequentazioni sono state maggiori a quelle registrate nello stesso periodo del 2019.Nel 2021 le 145 corse giornaliere fra Malpensa Aeroporto e la città di Milano – da oggi completamente ripristinate dopo la parziale rimodulazione del servizio su Milano Cadorna per l’alto numero di assenze di macchinisti e capitreno dovute alla pandemia – hanno registrato una puntualità del 92%, confermando le performance positive del collegamento.I canali più utilizzati per l’acquisto di titoli di viaggio Malpensa Express sono stati le biglietterie e i punti vendita autorizzati, in particolare quelli allestiti nello scalo aeroportuale. A seguire, le vendite on line. Un dato destinato a crescere: nei prossimi giorni sul portale di SEA – annuncia Trenord – sarà implementata una funzione che consentirà di acquistare i biglietti Malpensa Express. In questo modo, i passeggeri in arrivo o in partenza da Malpensa scopriranno anche dal sito della società di gestione aeroportuale le soluzioni per il viaggio in treno verso lo scalo. La nuova opzione di vendita sul sito di SEA – si legge nella nota – è un ulteriore passo nella collaborazione avviata da tempo fra la società e Trenord. Un percorso che le due società sono al lavoro per implementare anche nel corso del 2022. Nell’ambito di questa collaborazione, nel 2021 sul sito “malpensaexpress” dedicato al collegamento ferroviario aeroportuale, è stata implementata la funzione di acquisto del servizio di SEA “ViaMilano FastTrack”, percorso per l’accesso prioritario ai controlli di sicurezza in aeroporto. LEGGI TUTTO

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    Auto, allo studio incentivi per veicoli green

    (Teleborsa) – Incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, una delle misure per il settore auto allo studio del Governo. La proposta sarebbe emersa nel corso della riunione sull’automotive che si è tenuta a Palazzo Chigi. Un primo incontro, quello di oggi, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, che ha visto la partecipazione del Ministro dell’Economia, Daniele Franco, del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, del titolare del Ministero dei Trasporti e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e del Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.La riunione, secondo quanto riferito, sarebbe stata interlocutoria. Sul tavolo l’ipotesi di stanziare le prime risorse per il comparto auto già nell’imminente decreto contro il caro energia annunciato dal Premier Draghi. Del resto Federmeccanica e Fim, Fiom e Uilm, hanno recentemente lanciato un grido d’allarme per sollecitare il rilancio dell’automotive, un settore in profonda trasformazione. In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio e ai ministri competenti hanno chiesto un incontro urgente per discutere del futuro del comparto alla luce di “un’emergenza che oscilla pericolosamente tra grandi opportunità e gravi rischi, con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere l’occupazione e la presenza industriale del settore automotive: un patrimonio italiano”. E i dati Istat certificano la crisi del settore: a dicembre la produzione industriale di autoveicoli è crollata del 12,3%, dato corretto per gli effetti di calendario, rispetto allo stesso mese del 2020. Nell’intero 2021 la produzione ha registrato un incremento dell’8,9% contro una crescita dell’11,8% dell’indice generale. Imprese e sindacati, nel loro documento congiunto, hanno ricordato che l’Unione europea ha previsto entro il 2035 lo stop alla vendita di nuove auto che producono emissioni di carbonio, confermata anche dal Governo italiano con la posizione del comitato interministeriale per la Transizione ecologica dello scorso dicembre. Questa misura, “se non accompagnata da interventi, potrebbe portare in Italia a una perdita di circa 73mila posti di lavoro, di cui 63mila nel periodo 2025-2030”.(Foto: ElisaRiva / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Trasporti, accordo Mims-Guardia Costiera-Associazioni porti

    (Teleborsa) – Accordo di collaborazione tra il dipartimento della Mobilità sostenibile facente capo allo stesso ministero dei Trasporti, il Comando generale del corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera e l’Associazione dei porti italiani. L’accordo prevede l’istituzione di un comitato paritetico cui saranno affidati lo studio e l’analisi delle tematiche di interesse comune.”Le relative soluzioni condivise e proposte – spiega una nota – saranno rimesse agli opportuni apprezzamenti del Ministero di riferimento ai fini della successiva valorizzazione. Un accordo che si prefigge lo scopo di mettere a fattor comune dati e informazioni di reciproco interesse, nonchè specifiche esperienze o problematiche interpretative/applicative di norme, direttive o linee di indirizzo, che richiedano un esame interdisciplinare, in modo da generare soluzioni condivise e sostenibili in chiave propositiva e di uniformità di governance dei porti”. L’iniziativa nasce dal preciso auspicio, espresso dal ministro Enrico Giovannini, di un proficuo rapporto di collaborazione tra i principali attori del settore marittimo, per meglio favorire lo sviluppo della portualità italiana, del trasporto e della sicurezza in ambito marittimo, in coerenza con il più ampio disegno governativo di rafforzamento della competitività e della modernizzazione del sistema della portualità e della logistica nazionale. LEGGI TUTTO

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    Mobilità, Atlantia rafforza presenza in Francia: investimenti per oltre 2 miliardi euro

    (Teleborsa) – Investimenti per oltre 2 miliardi di euro nel settore aeroportuale e autostradale in Francia. Lo ha annunciato il Ceo di Atlantia, Carlo Bertazzo, nella lunga intervista rilasciata a Les Echos, principale quotidiano economico d’Oltralpe. “Investiremo 1,5 miliardi di euro entro il 2044 negli Aeroporti della Costa Azzurra, che saranno tutti a zero emissioni per il 2030′, spiega Bertazzo. “Nizza – scalo controllato da Atlantia insieme al Principato di Monaco, Edf Invest e agli enti territoriali dell’area – è la seconda destinazione per numero di turisti in Francia, dopo Parigi, e il nostro obiettivo consiste nell’incrementare il livello di traffico dei passeggeri dai 15 milioni pre pandemia, superando ampiamente i 20 milioni entro il 2044”. Atlantia accelera anche sulla mobilità aerea urbana, sempre più centrale nel futuro dei trasporti: “Ci stiamo concentrando anche sullo sviluppo del business dei veicoli elettrici a decollo verticale, il cui giro d’affari in Europa sarà di 4,3 miliardi di euro nel 2030 secondo l’Agenzia Europea per la sicurezza aeronautica”, ha spiegato Bertazzo. Atlantia – scrive Les Echos – ha dato vita alla società Urban Blue anche a Nizza, per promuovere un progetto di costruzione e gestione dei vertiporti e ha investito nella società Volocopter per sviluppare la tecnologia dei taxi-droni”Sul fronte autostradale, attraverso la multinazionale spagnola Abertis, controllata da Atlantia insieme ad Acs, saranno investiti più di 700 milioni di euro nella manutenzione e ammodernamento di 2000 km delle autostrade francesi Sanef e Sapn, mentre entro il 2022 72 aree di servizio saranno equipaggiate con colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Inoltre, “investiremo 120 milioni di euro per introdurre entro il 2024 la tecnologia free flow, il pedaggio a flusso libero”, ha detto Bertazzo annunciando anche che sbarcherà in Francia anche Yunex Traffic, la società tedesca leader nei sistemi di smart city e mobilità urbana recentemente acquisita da Atlantia. LEGGI TUTTO

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    Wizz Air aggiunge Kukes a Tirana

    (Teleborsa) – L’aeroporto albanese di Kukes è entrato ufficialmente nel network di Wizz Air e si aggiunge alla presenza del vettore a Tirana, dove opera da quattro anni avendo trasportato mezzo milione di passeggeri. Da Kukes Wizz Air opererà quattro rotte, mentre ne aggiungerà due da Tirana, tra cui quella con Rimini, che sarà servita con due frequenze alla settimana, il lunedì e il venerdì. LEGGI TUTTO