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    Norwegian Air, Q1 2022 in perdita. Aumento prezzi carburante peserà su ripresa

    (Teleborsa) – Norwegian Air, compagnia aerea a basso costo norvegese che opera in ambito sia nazionale che internazionale, ha registrato un utile prima delle imposte (EBT) di -1.031 milioni di NOK (circa 116 milioni di euro) nel primo trimestre del 2022, rispetto a una perdita di 1.189 milioni di NOK nel primo trimestre del 2021 e un utile di 117 milioni di NOK nel trimestre precedente. A causa la perdita è stata una domanda impattata, nella prima metà del trimestre, dall’aumento dei contagi causato dalla variante Omicron del coronavirus. La domanda “si è ripresa in modo significativo durante la seconda metà di febbraio e fino a marzo”, ha sottolineato la società.A fine trimestre, la flotta operativa totale era composta da 58 aeromobili. Il controllo dei costi e la disciplina sulla liquidità hanno portato Norwegian Air a conservare la propria posizione di cassa durante un trimestre stagionale debole. A fine trimestre, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontavano a 7,5 miliardi di NOK.Nel primo trimestre del 2022, Norwegian ha avuto 2,2 milioni di passeggeri, rispetto agli 0,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso e ai 3,1 milioni del trimestre precedente. Guardando alla stagione estiva 2022, la compagnia aerea afferma che “le tendenze delle prenotazioni mostrano attualmente che i clienti stanno pianificando e prenotando i viaggi in anticipo e che c’è una maggiore disponibilità a pagare per i viaggi aerei attraverso la rete di Norwegian”. L’aumento dei prezzi del carburante dovrebbe però compensare in parte la positiva ripresa dell’azienda, ha anche sottolineato. LEGGI TUTTO

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    ASPI, utile sale a 237 milioni nel 1° trimestre

    (Teleborsa) – Autostrade per l’Italia ha chiuso il1° trimestre 2022 con un utile del periodo di pertinenza del Gruppo pari a 237 milioni di euro, in crescita di 220 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2021 (21 milioni di euro).I ricavi operativi sono pari a 887 milioni di euro, in crescita di 157 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 (730 milioni di euro). In particolare, i ricavi da pedaggi” ammontano a 791 milioni di euro, in aumento di 154 milioni di euro rispetto al periodo di confronto, a fronte di una crescita del traffico sulla rete pari a 30,3%. L’EBITDA pari a 551 milioni di euro, si incrementa di 177 milioni di euro (+176 milioni di euro su base omogenea) rispetto ai 374 milioni del primo trimestre 2021. L’EBIT è pertanto pari 397 milioni di euro e registra un incremento di 156 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 (241 milioni di euro).Cash Flow Operativo (FFO) pari a 245 milioni di euro (92 milioni di euro nel primo trimestre 2021). Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 marzo 2022 pari a 8.059 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 di 187 milioni di euro LEGGI TUTTO

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    Trasporti, batterie: al via progetto UE da 2,9 miliardi per sviluppo filiera e superlaboratorio ENEA

    (Teleborsa) – Dar vita a una filiera industriale europea delle batterie per sviluppare tecnologie di accumulo più sicure, durevoli ed economiche a supporto della mobilità elettrica e di una minore dipendenza, in particolare dalla Cina. Questo il principale obiettivo del progetto European Battery Innovation (EuBatIn) che prevede il coinvolgimento dei principali operatori del settore e delle istituzioni di 12 Paesi e un finanziamento di 2,9 miliardi di euro nell’ambito del secondo importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI, Important Project of Common European Interest). Per l’Italia partecipano Enea e Istituto Bruno Kessler sul fronte ricerca e 12 imprese (Endurance Spa, Enel X Srl, ENGITEC Technologies Spa, FIAMM Energy Technology, Fiat Chrysler Automobiles, Fluorsid Alkeemia Spa, FPT Industrial, Green Energy Storage Srl, Italmatch Chemicals Spa, Italy Srl, MIDAC Spa, Solvay). Le attività Enea – spiega l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile in una nota – inizieranno in questo mese di maggio e si protrarranno per cinque anni. All’interno del progetto è prevista la costruzione nel Centro Ricerche Enea Casaccia (Roma) dell’Advanced Battery Laboratory (AB-Lab), un innovativo laboratorio che prevede un investimento di circa 27 milioni di euro per fornire un “banco di prova” alle imprese durante la fase di prima implementazione industriale. Concepito come una piattaforma flessibile e polivalente, presso l’AB-Lab sarà possibile svolgere l’intero processo produttivo: dalla realizzazione di batterie di nuova concezione alla gestione ottimizzata del fine vita; dagli aspetti legati all’economia circolare ai materiali avanzati allo sviluppo di elettrodi, celle e moduli innovativi, dal riciclaggio allo smaltimento fino alla chiusura del ciclo.”L’AB-Lab rappresenterà una struttura in grado di fare da ‘ponte’ tra le attività di ricerca e la produzione industriale, dando impulso al trasferimento tecnologico e all’industrializzazione di prototipi di laboratorio – sottolinea il responsabile Enea del progetto, Pier Paolo Prosini, ricercatore del Laboratorio di Accumulo di energia, batterie e tecnologie per la produzione e l’uso dell’idrogeno all’interno del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili –. Ciò consentirà al nostro Paese di sfruttare le enormi opportunità che si prospettano nel campo dell’accumulo di energia elettrochimica, sia in campo stazionario che in quello automobilistico”. L’AB-Lab fornirà consulenze, analisi dei materiali, dei componenti e dei sistemi, immagini macroscopiche, microscopiche o termiche tramite la tomografia assiale computerizzata e rilievi tridimensionali. Inoltre, competenze e attrezzature innovative potranno essere utilizzate dalla comunità scientifica e universitaria oltre che dagli operatori del settore. Più in generale, per quanto riguarda il progetto EuBatIn, Enea è coinvolta con un team multidisciplinare di esperti e ricercatori che lavoreranno allo sviluppo di soluzioni da trasferire alle imprese con particolare riferimento alla durata, ai materiali innovativi e ad alta efficienza; al miglioramento delle prestazioni ambientali, economiche, di sicurezza e per ottimizzare la catena del valore e la sostenibilità, all’implementazione di procedure e metodologie di riutilizzo e per recuperare i materiali critici a fine vita (in particolare litio e fosforo). Nell’ambito di EuBatIn sono stati presentati 46 progetti da 42 aziende con ricadute economiche stimate in oltre 10 miliardi per costruire una catena del valore delle batterie competitiva, innovativa e sostenibile, con una forte attenzione a ricerca, sviluppo, innovazione e implementazione industriale. “La combinazione di competenze, capacità e attrezzature Enea, in sinergia con il mondo universitario e industriale, – conclude Prosini – rappresenta un valore aggiunto che si traduce in significative ricadute economiche dirette e indirette, contribuendo allo sviluppo sociale, alla crescita dell’occupazione, con benefici di riduzione delle emissioni di gas serra e di incremento dell’utilizzo delle fonti rinnovabili e dell’elettro-mobilità”. LEGGI TUTTO

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    Blue Air stop temporaneo a 4 rotte da Torino

    (Teleborsa) – Il processo rinnovamento della flotta e il conseguente ritardo nella consegna dei nuovi aeromobili, costringerà Blue Air a sospendere fino al prossimo 20 settembre i voli sulla base di Torino con destinazione Alghero, Iasi, Napoli e Trapani.Finora la compagnia aerea rumena ha ricevuto 5 nuovi Boeing 737-8 MAX. Blue Air ha fatto già sapere che metterà in atto piani di riproduzione dei passeggeri che nel frattempo avevano acquistato voli sulle rotte interessate. LEGGI TUTTO

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    Mascherina in aereo, stop obbligo dal 16 maggio

    (Teleborsa) – Stop all’obbligo di indossare la mascherina sui voli nell’Unione Europea da lunedì 16 maggio. E’ quanto prevedono le nuove linee guida sulla sicurezza dei viaggi pubblicati dall’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e dall’Aesa (Agenzia europea per la sicurezza aerea).La mascherina resta comunque fortemente raccomandata per chi tossiste o starnutisce e, si legge nelle linee guida, “resta una delle difese migliori contro la trasmissione di Covid-19″.”Sebbene i rischi permangano, abbiamo visto che gli interventi e i vaccini non farmaceutici hanno permesso alle nostre vite di tornare alla normalità. Sebbene l’uso obbligatorio della mascherina in tutte le situazioni non sia più raccomandato, è importante tenere presente che, insieme al distanziamento fisico e a una buona igiene delle mani, è uno dei metodi migliori per ridurre la trasmissione”, ha spiegato il direttore dell’Ecdc Andrea Ammon.Con riferimento ai passeggeri fragili, per quanto non vengano date indicazioni diverse rispetto agli altri, i due enti raccomandano di “indossare una mascherina indipendentemente dalle regole, idealmente di tipo Ffp2/N95/Kn95, che offre un livello di protezione superiore rispetto a una mascherina chirurgica standard”.Si prova dunque a tornare a una situazione di normalità nonostante la guerra alla pandemia non sia ancora completamente vinta. Le sotto-varianti di Omicron, come BA.2, BA.4 e BA.5, sono la spia del fatto che il virus SarsCoV2 sta cambiando, al punto che potrebbe portare a ondate periodiche. Lo rilevano gli esperti sentiti da Nature, in un’analisi pubblicata sul sito della rivista.Se le prime varianti, come Alfa, Delta e la stessa Omicron, erano molto diverse da quelle che le avevano precedute, le sotto-varianti di Omicron hanno somiglianze di famiglia che permettono facilmente di ricostruirne l’origine, inoltre si diffondono più velocemente di quanto non facesse Omicron, potrebbero sfuggire più facilmente agli anticorpi e causare ondate periodiche, come sembrano attualmente fare in Sud Africa le sotto-varianti BA.4 e BA.5, e in Nord America la BA.2.12.1. LEGGI TUTTO

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    ITA, Franco: Obiettivo concludere iter cessione a giugno

    (Teleborsa) – Ita Airways “vive un momento delicato nel senso che siamo nel corso del processo di dismissione”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, aprendo l’audizione alla Commissione Trasporti della Camera sul piano industriale della Compagnia nel sottolineare che “il rafforzamento dell’attività di Ita deve tradursi in posti di lavoro di qualità e sostenibili”.”Il DPCM – ha aggiunto – autorizza il Mef ad alienare la partecipazione di maggioranza. Qui non si è fissato un limite quantitativo ma la partecipazione residua non deve essere di controllo. Il Mef può quindi mantenere una partecipazione residua per la fase successiva per la quale non si e’ fissato un termine”, ha aggiunto spiegando che questa partecipazione di minoranza del Mef sarà “un presidio del governo sugli obiettivi industriali e occupazionali”.Per la privatizzazione di Ita Airways “verrà selezionata la controparte che avrà presentato l’offerta complessivamente migliore, quindi valutando tutti gli aspetti”. La procedura, ha ribadito, sarà condotta “nel rispetto dei tempi che ci siamo dati ed in modo competitivo, trasparente e non discriminatorio”. “L’obiettivo è concludere i processi nel mese di giugno”.Capitolo partner: “Non abbiamo deciso quale debba essere. Vedremo le tre offerte, sperando che siano tre, in modo trasparente. Non ci saranno segreti”. “Non c’è alcuna decisione che sia stata presa” ha aggiunto. “Si vedranno le offerte” con l’obiettivo di “avere un’azienda che stia in piedi e che sia parte di un grande gruppo internazionale”.Quanto all’aumento di capitale “sarà comunque erogato quest’anno. Non è stato fatto adesso perchè non c’è un problema di cassa, vi sono state perdite ma resta consistenza ampia”. “Quando vi sarà bisogno procederemo rapidamente ad erogare la cassa” ha aggiunto ricordando che a fine 2021 la posizione finanziaria era positiva per circa 450 milioni.Rispetto alla vertenza dei lavoratori Covisian è una questione “complicata” in cui anche “il Mef ed il Ministero del Lavoro devono lavorare per trovare una soluzione”. “E’ una questione molto complicata in cui vi è un ruolo di Covisian, vi è un ruolo di Almaviva e uno di Ita – ha detto – Da parte del Governo ci sono due obiettivi: uno quello che Ita non torni a doversi far carico di costi eccessivi che la portino come Alitalia ad avere costi tali che non le consentono ci continuare ad essere una compagnia che opera in condizioni normali, come quelle delle altre compagnie”. “Dall’altro – ha proseguito – abbiamo 500 lavoratori in Sicilia che devono trovare una tutela ed in questo il Mef ed il ministero del Lavoro devono lavorare insieme per trovare la soluzione”. LEGGI TUTTO

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    Trasporti: Ansfisa ed Enea insieme per sicurezza, idrogeno e tecnologie innovative

    (Teleborsa) – Attività di studio, ricerca e monitoraggio per l’impiego dell’idrogeno (Fuel Cells), del GNL e Bio-GNL in ambito ferroviario, stradale e nei trasporti rapidi di massa. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi dal direttore di Ansfisa, Domenico De Bartolomeo, e dal presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce.”Ansfisa è già da tempo impegnata nello studio finalizzato a una nuova disciplina per la sicurezza della circolazione ferroviaria di particolari categorie di veicoli che utilizzeranno l’idrogeno – ha dichiarato De Bartolomeo –. Lo studio e la sperimentazione che possiamo portare avanti con Enea rappresenta una grande opportunità tecnico scientifica per capire come valorizzare questa innovazione, che è molto interessante sia per il settore stradale che per quello ferroviario in un’ottica di maggiore efficienza e sostenibilità”.”Enea opera nel contesto del Pnrr, offrendo supporto tecnico-scientifico ai diversi Ministeri titolari di azione, attraverso tecnologie, processi e soluzioni per la transizione energetica e la decarbonizzazione dei settori energia e trasporti – ha affermato Dialuce –. Questo accordo permetterà di svolgere attività congiunte di studio, ricerca, sperimentazione e monitoraggio per l’utilizzo dell’idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale. Tra gli obiettivi vi è anche lo sviluppo di best practices, replicabili ed espandibili, per la corretta progettazione, realizzazione, installazione e utilizzo di impianti e processi legati alle tecnologie dell’idrogeno e dei suoi derivati e agli usi finali in ambito ferroviario e stradale, con particolare riguardo alle linee e infrastrutture individuate dal Pnrr e dal Pnc e dai decreti ministeriali di attuazione”.Nell’ambito della collaborazione sarà analizzato anche l’impatto delle strutture di rifornimento dell’idrogeno in ambito ferroviario e stradale. L’obiettivo generale dell’accordo è quello di mettere a sistema competenze e tecnologie, nell’ambito delle proprie attività specialistiche, per contribuire a sviluppare, realizzare e approntare regole e autorizzazioni necessarie alla messa a terra di progetti innovativi e migliorativi nel settore dei trasporti, dell’energia e della mobilità sostenibile, anche correlati all’utilizzo di fondi nazionali e comunitari, del Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel dettaglio, il gruppo di lavoro congiunto, istituito con la firma dell’accordo, si occuperà di approfondire l’uso dei nuovi carburanti in ambito ferroviario e stradale; di supportare la predisposizione della disciplina tecnica e procedurale per la sicurezza del trasporto ferroviario con treni alimentati a idrogeno e di contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie. Sul fronte stradale, sono previsti approfondimenti per la riduzione delle emissioni per il trasporto pesante su gomma e l’individuazione di sistemi innovativi in grado di caratterizzare l’infrastruttura stradale esistente e pianificare la realizzazione di nuovi interventi, per valutare l’adeguatezza delle principali opere civili come ponti e gallerie, nonché definire normative, standard e procedure di sicurezza. Sotto la lente anche l’elettro-mobilità e la gestione delle reti elettriche di approvvigionamento e ricarica statiche e dinamiche. LEGGI TUTTO

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    Ita, Altavilla: da Covisian danno economico e reputazionale, già avviate azioni legali

    (Teleborsa) – Covisian ha esposto Ita Airways a “un danno economico e reputazionale, oltre a danneggiare i suoi passeggeri in partenza della stagione estiva”. È quanto ha affermato il presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, in audizione alla Camera sulla vicenda della la società che svolgeva il servizio, ora interrotto, di call center per la compagnia aerea. Altavilla ha aggiunto che Covisian ha comunicato alla compagnia “l’intenzione di non poter rispettare gli impegni assunti di fronte al ministero”, il 21 ottobre dello scorso anno, quando la società aveva sottoscritto un accordo di clausola sociale in cui si impegnava ad assumere 543 persone di Almaviva che svolgeva il servizio di call center all’Alitalia. Altavilla ha affermato che la società ha motivato la decisione con il fatto che l’obbligo all’ottemperanza della clausola sociale “aveva compromesso la profittabilità della commessa” e ha fatto sapere che la compagnia aerea ha già avviato azioni a tutela nei confronti di Covisian sia per responsabilità contrattuali che pre responsabilità precontrattuali”.Il presidente di Ita Airways ha spiegato che per tali ragioni Ita Airways a quel punto ha deciso di contattare altri fornitori qualificati per svolgere i medesimi servizi “ma, poiché nessuno di loro si è reso disponibile vista l’onerosità degli impegni assunti da Covisian in relazione alla clausola sociale, ha avuto come unica soluzione la creazione di un call center interno costruito attorno al citato nucleo iniziale di circa 40 risorse e che conta oggi circa 170 assunti, di cui oltre il 50% provenienti dalla cassa integrazione di Alitalia in Amministrazione Straordinaria, confermando una volta di più l’importanza di tale bacino di lavoratori da cui attingere per individuare risorse con elevata professionalita’”. “Ita Airways – ha aggiunto Altavilla – ha manifestato, inoltre, disponibilità all’assunzione di lavoratori provenienti da Covisian, avendone già assunti 12 con base Roma”.Ita ha calcolato che se avesse accettato l’incremento del 64% chiesto da Covisian per la prosecuzione del servizio di call center, si sarebbe verificato un aumento dei costi della compagnia per 4 milioni all’anno, con una perdita di valore di 70 milioni a carico del Ministero del Tesoro sul processo di vendita della società. “Covisian ha messo in atto una dinamica ricattatoria che avrebbe comportato, in caso di accettazione della proposta da parte di Ita Airways, un maggior esborso per quest’ultima a beneficio di Covisian”, ha affermato Altavilla.Quanto alla decisione di Covisian di licenziare le persone assunte per svolgere il servizio con la compagnia aerea, Altavilla ha sostenuto che “Ita Airways si ritiene unicamente parte lesa nella vicenda in questione e, quindi, estranea rispetto ad ogni ulteriore responsabilità, riferibile solo ed esclusivamente a Covisian”. LEGGI TUTTO