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    Smart mobility, Banca IFIS: “Italia paese leader. Primo produttore europeo di biciclette”

    (Teleborsa) – Con oltre 3,2 milioni di pezzi fabbricati nel 2021, l’Italia è il primo produttore europeo di biciclette e paese leader della smart mobility. Una crescita trainata dal fenomeno e-Bike e dal reshoring, ovvero il rientro in Italia delle attività produttive. Sostenuto anche l’incremento del fatturato, in aumento del +7,4% rispetto al 2020 a 1,6 miliardi di euro. Questi i principali dati emersi dalla seconda edizione della ricerca “Ecosistema della Bicicletta” realizzata da Banca Ifis per fotografare andamento e prospettive di un settore protagonista della transizione sostenibile. Lo studio, presentato nell’ambito dell’“Italian Green Road Award – Oscar del Cicloturismo Italiano”, di cui l’Istituto quest’anno è main partner, ha inoltre analizzato due trend che guidano lo sviluppo del comparto: reshoring e cicloturismo. “L’Ecosistema della Bicicletta mette in luce quest’anno due fenomeni rilevanti per l’economia del Paese: l’ascesa del cicloturismo e il reshoring delle attività produttive. Per quanto riguarda il ‘viaggiare dolce’, lo studio – ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, vice presidente di Banca Ifis – rileva aspetti positivi per la sostenibilità, il benessere psico-fisico e l’inclusione, ma anche e soprattutto l’impulso che imprime all’economia, con risvolti immediati sui servizi e il turismo. Anche per questo, in linea con l’obiettivo di Banca Ifis di promuovere la crescita sostenibile dei territori, abbiamo lavorato insieme ad autorevoli stakeholder del settore per mettere a sistema diverse competenze che lavorano per costruire uno sviluppo economico che abbia impatti positivi sull’ambiente e sulle comunità in cui operiamo”. La ricerca evidenzia un settore particolarmente dinamico e resiliente. Nel triennio 2021-2023 l’incremento nella produzione di biciclette è previsto di oltre il 7% anno su anno. In vetta l’eBike che con un +25% arriva a rappresentare l’11% della produzione (in aumento dal 9% dal 2020). L’Italia si conferma primo produttore europeo con una quota di mercato del 21%, seguito da Germania e Portogallo, e con un saldo export/import di biciclette positivo per 1,3 milioni di pezzi e in crescita del +23% sul 2020. L’aumento della domanda ha sostenuto anche i ricavi: +7.4% l’incremento nel 2021 sul 2020 e +7,3% la crescita media annua del fatturato dei produttori attesa nel biennio 2022-2023, alla fine del quale potrebbe superare 1,8 miliardi di euro. Il comparto italiano della bicicletta – sottolinea il rapporto – è caratterizzato da un alto tasso di innovazione: il 25% dei produttori ha aumentato la quota degli investimenti nel biennio 2020-2021 e un altro 70% li ha mantenuti invariati proseguendo sul percorso dell’innovazione tecnologica.LA VOLATA DEL CICLOTURISMO – I numeri del cicloturismo italiano approfonditi nella ricerca vedono 4.900 percorsi adatti alle due ruote per una lunghezza complessiva di 90mila km; 4.940 operatori turistici con un’offerta cicloturistica e 4.550 alberghi che mettono a disposizione servizi dedicati alla bicicletta. Sono 8 milioni gli italiani interessati al cicloturismo, pari a circa il 16% della popolazione maggiorenne. Il Trentino-Alto Adige si dimostra come la regione più matura in termini di offerta turistica, e il Nord-Est la destinazione scelta più frequentemente (32% tra le mete cicloturistiche). Sono 9 in totale i servizi usualmente inclusi nei pacchetti turistici e 4 quelli più utilizzati dal cicloturista: noleggio della bicicletta, tour di gruppo, alloggio e copertura assicurativa. Il servizio destinato a crescere di più è la guida turistica. Questo fermento porta il 90% degli operatori turistici italiani a prevedere una crescita dei ricavi da cicloturismo. SOSTENIBILITÀ, SICUREZZA, SALUTE E INCLUSIONE – Il cicloturismo porta con sé i concetti di sostenibilità, sicurezza, salute e inclusione, attivando circoli virtuosi in grado di valorizzare i territori. Allo stesso tempo, – sottolinea l’indagine – l’elevato costo dell’energia, e l’attenzione verso la sostenibilità potrebbero incentivare l’uso della bicicletta per una vacanza attiva. La maggiore accessibilità alle e-Bike per prezzo, performance e comfort la rendono più abbordabile anche dalle fasce di popolazione meno allenate o meno giovani e incentivano forme di turismo alternativo e più sostenibili come il cicloturismo e la mobilità dolce. Oltre 2 milioni di tonnellate di inquinamento da anidride carbonica e solforica vengono risparmiate ogni anno in Europa, grazie al rientro della produzione di bici, e-Bike e componenti nel vecchio continente. Ogni lavoro ricollocato nell’industria europea della bici porta a un risparmio che va dai 30 ai 50 milioni di tonnellate di emissioni nocive. Dal punto di vista della sostenibilità sociale, per ogni 1.000 bici riconsegnate all’assemblaggio ogni anno in Europa, vengono creati da 3 a 5 posti di lavoro, mentre per ogni 1.000 e-Bike l’intervallo è compreso tra 6 e 9 posti di lavoro.IL RESHORING – Il reshoring, si legge nel report, è uno dei principali trend che stanno guidando la crescita del settore, anche a causa di alcuni fenomeni innescati dal contesto macroeconomico: crisi delle catene mondiali di fornitura; aumento della domanda dovuto all’evoluzione della smart mobility; dazi antidumping; aumento dei costi di produzione nel Far East, nell’ultimo trentennio destinazione della delocalizzazione della produzione; qualità e innovazione, che favorisce i paesi tecnologicamente avanzati; impatto economico e ambientale dei trasporti. Il Market Watch di Banca Ifis stima che la fabbricazione di 2,8 milioni di biciclette all’anno rientrerà in Europa, con un’accelerazione nel biennio 2022-2023, corrispondente al 18% della produzione totale europea. L’opportunità produttiva porta con sé la necessità di figure professionali con le competenze necessarie, che circa il 30% delle imprese ha attualmente difficoltà a trovare. Di conseguenza, gli imprenditori stanno reagendo: il 24% aumenterà gli investimenti destinati alla formazione del personale. In tutta Europa cresce l’interesse dei fondi di investimento verso l’industria della bicicletta: nel 2021 c’è stato un exploit con un +175% nel numero di operazioni di M&A finalizzate e un incremento degli investimenti, anche sui servizi collaterali (da piattaforme di sharing a assicurazioni dedicate, fino al noleggio), che ha posizionato ancora una volta, la bicicletta come protagonista della rivoluzione nella mobilità. LEGGI TUTTO

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    Vera Fiorani premiata dall'UIC per il progetto RFI Sostenibilità on the go

    (Teleborsa) – L’UIC (Union Internationale des Chemins de fer), Associazione mondiale che raccoglie tutti gli operatori del settore ferroviario, ha premiato a Berlino Vera Fiorani, Amministratrice Delegata di Rete Ferroviaria Italiana, per il progetto Sostenibilità on the go, classificatosi al primo posto nella categoria Outstanding Contribution to Sustainable Rail. Un riconoscimento che viene assegnato dall’International Sustainable Railway Awards (ISRA) alla personalità che si contraddistingue per lo sforzo innovativo e l’efficacia di impatto in termini di sostenibilità nel trasporto ferroviario. Sul gradino più alto anche StationLAND, la piattaforma di location intelligence delle stazioni per il “Best multimodal partnership”.Ulteriori prestigiosi riconoscimenti nell’ambito della sostenibilità per RFI (Gruppo FS Italiane), Gestore dell’infrastruttura nazionale e principale stazione appaltante del Paese impegnata nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.Con il progetto Sostenibilità on the go, fortemente voluto dalla stessa AD Vera Fiorani, RFI ha avviato un programma di governance e change management per accelerare lo sviluppo e l’integrazione di metodologie e buone pratiche di sostenibilità in tutti i processi aziendali, per arrivare nel più breve tempo possibile ad una vera e propria interiorizzazione della sostenibilità in tutte le attività, coinvolgendo anche l’intera catena di fornitura e gli altri stakeholder.Portato avanti attraverso un processo partecipativo, che ha coinvolto tutti i direttori riuniti nel Comitato di Sostenibilità (CdS), il progetto nasce dalla consapevolezza che le grandi dimensioni, i numerosi ambiti di attività e il ruolo fondamentale nell’attuazione del PNRR permettono a RFI di poter fare la differenza nella transizione green dell’intero Paese, sviluppando un modo nuovo di fare ferrovia basato sulla piena evoluzione dei processi gestionali in ottica ESG e fungendo come moltiplicatore di buone pratiche verso tutti gli stakeholder coinvolti. Un imponente e accelerato sforzo realizzativo e gestionale, improntato in ogni sua fase al rispetto dei principi della sostenibilità.”Questo riconoscimento testimonia il grande lavoro che RFI sta mettendo in campo per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso azioni concrete – ha affermato l’AD di RFI Vera Fiorani – Quello che abbiamo intrapreso nell’ultimo anno è un percorso di lungo respiro per far sì che la sostenibilità delle nostre infrastrutture non sia solo una caratteristica connessa alla modalità di trasporto, ma una best-practice da attuare in tutte le fasi del processo di realizzazione, per creare valore condiviso per i territori e gli stakeholder. Il premio rappresenta un’ulteriore tappa del nostro cammino, per progettare infrastrutture sempre più sostenibili e resilienti, incrementando al tempo stesso gli standard prestazionali della rete e l’efficienza dei consumi energetici”. Il progetto Sostenibilità on the go è articolato in due fasi: nella prima sono stati identificati i processi aziendali da estendere e sistematizzare sotto il profilo ESG, attraverso la realizzazione di una vera e propria mappa di azione strategica per la transizione sostenibile di RFI, costituita da 10 linee guida (LAS) riferite a 33 ambiti di azione; nella seconda sono state pianificate le iniziative, in corso di realizzazione, in grado di sistematizzare e integrare nei processi aziendali il nuovo approccio, con la definizione di 45 Cantieri che sono entrati a far parte strutturalmente del Piano di Impresa RFI “0””-“031.StationLAND, la piattaforma di location intelligence delle stazioni si è aggiudicata il premio “Best multimodal partnership”. Il riconoscimento premia l’impegno per la visione e la brillante realizzazione di uno strumento funzionale ad elaborare analisi avanzate delle relazioni che intercorrono tra le stazioni ferroviarie e i territori che le ospitano, fornendo input preziosi per guidare le iniziative di sviluppo, modernizzazione e miglioramento dei servizi offerti. StationLAND contiene centinaia di strati informativi che consentono una rappresentazione digitale dettagliata del territorio nazionale e che costituiscono una delle banche dati georiferite più vaste ed aggiornate disponibili oggi in Italia. Una parte rilevante di questi dati è stata ottenuta tramite partnership con Istituzioni, Enti Territoriali e Locali, Associazioni ed operatori nella convinzione condivisa che la multimodalità sia – per definizione – raggiungibile solo attraverso la collaborazione tra i differenti soggetti che – a vario titolo – svolgono un ruolo importante nella pianificazione e gestione delle infrastrutture e della mobilità. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane: “Un tempo nuovo anche per lo Statuto FS”

    (Teleborsa) – Aggiornare la formulazione dell’oggetto sociale per una ancora più attuale esplicitazione del ruolo di indirizzo strategico della Holding FS, nella definizione e coordinamento del comune disegno imprenditoriale del Gruppo. Prevedere l’equilibrio di genere nella composizione degli Organi sociali come principio statutario, da applicare quindi a prescindere dalle limitazioni temporali proprie delle disposizioni di legge emanate in materia. Recepire sul piano statutario la sostenibilità come “corporate purpose” indirizzo programmatico che orienta l’attività d’impresa. Questa – spiega FS News, il portale di informazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – la triplice finalità delle modifiche al nuovo Statuto di FS Italiane deliberate dall’Assemblea degli Azionisti del 3 maggio scorso. Entrato in vigore oggi e pubblicato sul sito FS con una nuova veste grafica in linea con la brand identity di Gruppo, il nuovo Statuto definisce l’oggetto sociale, il modello di governance della Società, le principali regole di organizzazione e funzionamento degli Organi sociali, “L’aggiornamento dell’oggetto sociale – sottolinea FS News – è funzionale alla riorganizzazione strategica del Gruppo FS che, con il nuovo Piano Industriale 2022-2031, prevede per la Holding FS il ruolo di indirizzo e coordinamento strategico e finanziario sulle capogruppo di settore (RFI, Trenitalia, Mercitalia Logistics, Sistemi Urbani), che a loro volta esercitano attività di direzione e coordinamento tecnico-operativi verso le società di ciascun Polo: Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano”. LEGGI TUTTO

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    Assaeroporti: “Trasporto aereo strategico per lo sviluppo del Paese. Ma non tutti gli italiani lo sanno”

    (Teleborsa) – Molto sicuro ma poco green. Essenziale per la ripresa e strategico per i territori, ma meno per l’occupazione. È questa la percezione che gli italiani hanno del trasporto aereo e del sistema aeroportuale secondo quanto emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis per Assaeroporti, presentata questa mattina presso la sede della Stampa estera a Roma. “Percezione che, però, – sottolinea Assaeroporti – si discosta dalla realtà, in particolare su due temi: la rilevanza del sistema aeroportuale rispetto all’occupazione e l’impatto ambientale del trasporto aereo”. Alla presentazione sono intervenuti il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, il presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, la presidente dell’ENAV, Francesca Isgrò e il direttore dell’Istituto Demopolis, Pietro Vento.Nel dettaglio la ricerca ha analizzato la percezione del trasporto aereo e del sistema aeroportuale da parte dell’opinione pubblica italiana (con lo studio di un campione demoscopico di 4.800 intervistati) e di tre target strategici: fruitori del trasporto aereo, rappresentanti politici e istituzionali, imprenditori e dirigenti d’azienda.Promossi a pieni voti e in larghissima maggioranza, dai fruitori abituali del trasporto aereo, gli aeroporti italiani. E, a conferma di una caratteristica cardine del sistema, l’87% degli intervistati considera l’aereo come il più sicuro fra i mezzi di trasporto. Per gli italiani, inoltre, la ripresa del Paese passa oggi anche dagli aeroporti: per il 90%, dopo i 2 anni di emergenza Covid, il sistema aeroportuale è essenziale per la crescita dell’economia, del turismo e dell’occupazione. In generale, il profilo del sistema aeroportuale italiano – rileva l’indagine – si tratteggia con i caratteri solidi di un asset strategico, motore fondamentale per la ripresa del Paese. Irrinunciabile, secondo gli italiani, per gli spostamenti sulla media-lunga distanza: 6 intervistati su 10, infatti, tra le variabili che prendono in considerazione nella scelta del mezzo di trasporto, segnalano la rilevanza del “tempo di percorrenza”. Al contrario, l’impatto ambientale riveste un ruolo cadetto: appena il 7% degli intervistati lo valuta nella scelta di un mezzo di trasporto. Ma l’indagine fa emergere anche lo scollamento tra percezione e realtà su alcuni aspetti. Ad esempio, alla domanda su quali sistemi di trasporto siano percepiti come più “puliti” in termini di emissione di CO2, in cima alla classifica si colloca il treno, con l’87% di indicazioni; solo il 9% cita il trasporto aereo. Al contrario, secondo i dati dell’European Environment Agency, se da un lato i trasporti rappresentano il 24,6% delle emissioni di gas serra nell’UE-27, dall’altro, i “responsabili” delle emissioni di CO2 sono, in primis, il trasporto su strada (71,8%) e la navigazione (14,1%): nella graduatoria dei quattro sistemi di trasporto più inquinanti, l’aviazione è al penultimo posto (13,2%), seguita dal trasporto ferroviario (0,4%). Tuttavia, solo il 13% degli intervistati sostiene che sia necessario ridimensionare il traffico aereo in quanto troppo inquinante.Un ulteriore gap conoscitivo riguarda l’impatto occupazionale del settore, che la maggioranza degli italiani oggi sottostima: appena il 18% individua correttamente l’indotto generato dai transiti aeroportuali, quando invece, a livello nazionale, il settore del trasporto aereo vale il 3,4% del PIL e impiega quasi 750 mila lavoratori, dei quali 200 mila diretti, pari al 3,2% dell’occupazione totale del Paese (Atag/Oxford Economics, 2020). Si stima che per ogni milione di unità trasportate si generino almeno tra i 500 e i 750 nuovi occupati.Ma dall’altra parte molto diffusa appare la consapevolezza dell’impatto della presenza di un aeroporto sui territori di pertinenza: il 73% degli italiani, intervistati da Demopolis, riconosce pienamente la capacità dei sistemi aeroportuali di creare un indotto economico irrinunciabile per i territori, una consapevolezza che raggiunge l’80% tra chi esercita un’attività produttiva. Se risulta non pienamente percepito il valore “nazionale” del sistema, viceversa è plebiscitariamente riconosciuto dall’88% degli italiani il ruolo imprescindibile del trasporto aereo per la ripresa dei flussi turistici, già in atto dopo oltre 2 anni di emergenza Covid.”Al di là di affermazioni di principio sulla rilevanza del settore, – ha dichiarato Borgomeo – nel nostro Paese c’è una generale sottovalutazione delle ricadute positive che il trasporto aereo e il sistema aeroportuale determinano sullo sviluppo economico e, in particolare, sull’occupazione. E i risultati dell’indagine lo confermano. Come pure è confermata l’eccessiva enfatizzazione dell’impatto ambientale del trasporto aereo anche se, concretamente, nelle scelte di viaggio degli italiani questo giudizio incide in modo molto marginale. Per il sistema aeroportuale cresce, quindi, l’impegno a rendere ancora più forti e incisivi i rapporti con i territori e a proseguire nei consistenti programmi di investimento green, che collocano gli scali italiani ai primi posti a livello europeo nel contrasto al cambiamento climatico. Tale impegno deve tuttavia essere accompagnato da politiche pubbliche più attente all’intero comparto. L’auspicio – conclude Borgomeo – è che, con il Piano Nazionale degli Aeroporti, il nostro settore possa recuperare centralità nel quadro delle politiche dei trasporti”.”Nel mondo dell’aviazione civile tutto sta cambiando molto velocemente, sia in volo che a terra – ha commentato Di Palma –. Di questo si ha una netta percezione, per come le distanze si sono accorciate e per come la qualità degli aeroporti si sta adeguando alle mutate esigenze dei passeggeri. Come ENAC abbiamo avviato quella che definiamo la riconciliazione tra ambiente e trasporto aereo, garantita e supportata dall’innovazione tecnologica che ne favorisce la sintesi. Tenendo conto che accanto all’integrazione intermodale treno-aereo, stiamo sviluppando un’integrazione aria-aria, in vista di una nuova mobilità che ci porterà, tanto per fare un esempio, ad arrivare alla porta di casa scendendo le scale e non salendole, perché arriveremo dal tetto e non dalla strada”.”Mi fa piacere – ha affermato Isgrò – che l’indagine presentata oggi abbia messo in luce che l’aereo sia percepito come il mezzo più sicuro. ENAV sta puntando sull’innovazione e la digitalizzazione per coniugare massimi standard di sicurezza alla sostenibilità. Abbiamo appena approvato il nuovo Piano industriale 2022-2024 e il Piano strategico Future Sky 2031 che porterà una trasformazione digitale dei servizi per la navigazione aerea. Integreremo nuove soluzioni sviluppate per i droni e investiremo in tecnologia sostenibile. Le nostre piattaforme consentono di far volare gli aerei in modo sempre più efficiente e, entro il 2023 attiveremo, inoltre, un nuovo sistema per aumentare l’efficienza dei voli in arrivo su aeroporti congestionati, garantendo circa 28 Kg di CO2 di minori emissioni per singolo aeromobile”. LEGGI TUTTO

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    Fiumicino, Troncone (ADR): “Ripresa traffico al 75% pre-Covid. Nessuna carenza staff”

    (Teleborsa) – La pandemia di Coid-19 ha prodotto una carenza di personale negli aeroporti europei che ora sta frenando la fase di ripresa e sta creando una serie di disservizi agli utenti, ma Aeroporti di Roma ha avuto una vision di più lungo periodo ed ha continuato ad investire sulla crescita. Lo ha raccontato l’Amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, a “Quest means Business”, un programma di punta di CNN International. “Molti operatori aeroportuali stanno affrontando con difficoltà la ripresa, a causa della mancanza di staff, perso durante la pandemia”, ha spiegato Troncone, aggiungendo “ADR è riuscita a evitare questo problema non licenziando le proprie persone durante la crisi, ricorrendo ad ammortizzatori sociali, grazie anche all’intervento del Governo, e continuando a investire”.”Ora, stiamo vivendo un momento di grande e rapida ripresa, con il 75% della capacità pre-covid e segni di sviluppo da alcuni mercati strategici, come il Nord America”, sottolinea il manager, ribadendo che la società continua ad investire sul suo futuro, come testimonia la recente inaugurazione del Molo A, seguendo “le direttive strategiche di sostenibilità, sviluppo, qualità e innovazione”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS, il magazine La Freccia di giugno introduce “Un tempo nuovo”

    (Teleborsa) – Il magazine La Freccia di giugno apre “Un tempo nuovo”. E’ questo lo strillo di copertina del mensile del Gruppo FS Italiane distribuito sui treni e nelle principali stazioni italiane oltre che su portale FSNews in versione digitale. Lo stesso claim d’altronde caratterizza la campagna istituzionale avviata dal Gruppo FS con il nuovo Piano industriale 2022-2031, che punta a obiettivi industriali e investimenti ed anche ad un cambio di mentalità ed approccio culturale che faccia da spartiacque fra il pre e post pandemia e di fronte ai nuovi drammi geopolitici. Sin dall’editoriale che apre il numero un invito a guardare il mondo con occhi diversi, immaginare con fiducia il futuro e puntare alla leggerezza come un valore da conquistare, a ritrovare il proprio modo di vivere ed il proprio tempo. Con questa aspirazione il numero di giugno de La Freccia si concentra proprio sulle persone e sui viaggi: una panoramica che spazia dai cammini mappati da Free Wheels in tutta Europa alle residenze nobiliari di Roma e provincia, senza tralasciare un giro in bici d’epoca sulla cicloturistica Nova Eroica.Spazio come sempre alla musica con una rassegna di grandi artisti nazionali e internazionali, dai Muse ai Chemical Brothers, dai Placebo ai Maneskin.E per no dimenticare mai un tuffo indietro di 30 anni alla strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e la scorta, raccontata dallo scrittore Roberto Saviano.Spazio anche ad un reportage sulla guerra in Ucraina, che si concentra su coloro che sono costretti a lasciare la propria terra per salvarsi, in vista della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra il 20 giugno.Tra i protagonisti di questo tempo nuovo le ricercatrici Alba Di Leone e Chiara Naro del Policlinico Gemelli, premiate dal Gruppo FS per un innovativo strumento di indagine sui tumori femminili. E ancora, Paolo Belli, la cantautrice brasiliana Marisa Monte, il conduttore tv Massimiliano Ossini. LEGGI TUTTO

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    Norwegian Air ordina 50 Boeing 737 MAX 8

    (Teleborsa) – Norwegian Air, compagnia aerea a basso costo norvegese che opera in ambito sia nazionale che internazionale, ha raggiunto un accordo con Boeing per acquistare 50 Boeing 737 MAX 8. L’accordo prevede anche opzioni per ulteriori 30 aeromobili. I 50 aeromobili dovrebbero essere consegnati tra il 2025 e il 2028, con un programma strettamente correlato alle attuali scadenze del noleggio degli aeromobili. Ciò comporta un limitato incremento netto dell’attuale flotta della società. La società intende finanziare il saldo residuo dei pagamenti pre-consegna attraverso un flusso di cassa positivo derivante dalle attività operative. “Questo è un accordo storico che stabilisce un percorso in base al quale Norwegian possiederà un’ampia quota della sua flotta. Ciò si tradurrà in costi all-in più bassi e una maggiore solidità finanziaria, consentendoci di consolidare ulteriormente la nostra roccaforte nordica. L’accordo ci consente anche di servire i nostri clienti con velivoli all’avanguardia che possono funzionare sempre più con carburante sostenibile per l’aviazione”, afferma Svein Harald Oygard, presidente della compagnia aerea. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS, Ferraris: “verificare nuove modalità di finanziamento per le infrastrutture di trasporto”

    (Teleborsa) – “Pianificare, progettare e attuare un’infrastruttura considerando la stessa a vita intera, nel suo ciclo completo, anche prospettando nuove modalità di finanziamento. A pochi giorni di distanza dalla presentazione del Piano Industriale 2022/2031, l’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris torna su uno dei temi trattati in quella sede nel convegno organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata e dalla Corte dei conti, dal titolo La tutela della finanza pubblica per sviluppare il Paese. “I controlli pubblici: riforme ed efficacia della spesa”, iniziativa volta a promuovere politiche finalizzate a favorire la diffusione della cultura gius-contabilistica” è quanto riportata FS News il portale di informazione del Gruppo Ferrovie dello Stato.Nell’ articolo si legge che “nel corso dell’incontro ospitato dall’Ateneo romano – in coerenza con la sua missione formativa – l’AD di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris ha partecipato a un panel che ha avuto per oggetto un quadro d’insieme sulle riforme dei controlli e di quelle istituzionali, a cui hanno preso parte alti rappresentanti della politica e della società civile italiana”.”Pochi giorni fa abbiamo presentato il nostro Piano Industriale 2022/2031 da 190 miliardi di euro di investimenti, che ha tra i suoi principali obiettivi finalizzare questi investimenti pubblici realizzando le opere nei tempi previsti e creare un sistema di trasporti e logistica sempre più integrato, efficiente, sostenibile. Adeguato alle necessità di crescita del Paese”, ha sottolineato Ferraris. Un piano dal respiro decennale dunque, elaborato nella convinzione che la prospettiva temporale sia necessaria per un’adeguata programmazione delle attività e un efficace perseguimento degli obiettivi. “Ma per attuare il Piano – ha spiegato il top manager FS – è necessaria anche una rivisitazione di metodi e strumenti, fattori chiave per qualificare la spesa pubblica. Oggi – ha proseguito Ferraris – il rapporto con i grandi soggetti attuatori, come per esempio le nostre RFI ed Anas, utilizza strumenti come i contratti di programma e di servizio, gli accordi, i protocolli di intesa, le intese territoriali, che risentono ancora di una eccessiva distanza temporale tra intenzioni e attuazioni, tra cassa e competenza, tanto che la responsabilità di risultato, alla fine, non è del tutto ben focalizzata”. LEGGI TUTTO