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    SACBO pubblica Report Sostenibilità 2021

    (Teleborsa) – È stato pubblicato sul sito ufficiale dell’Aeroporto di Milano Bergamo, nella sezione corporate – societa` trasparente, il Report di Sostenibilita` 2021 del Gruppo SACBO. Il documento – spiega SACBO in una nota – si innesta nel processo di trasparenza e offre la descrizione qualitativa e quantitativa dei risultati sociali e ambientali che SACBO ha ottenuto in relazione agli impegni assunti e ai programmi realizzati. Il Report di Sostenibilita` 2021 – sottolinea la nota – e` stato predisposto con il medesimo impianto e impostazione dei report pregressi, suddiviso in un’introduzione (illustrativa del metodo seguito nel processo di redazione del bilancio con un focus ai risultati dell’analisi della materialita`) e in tre successive distinte sezioni (“identita`, contesto, assetto organizzativo, disegno strategico e modello di business”; “la creazione e la distribuzione del valore aggiunto”; “la relazione sociale del gruppo”), con lo scopo di permettere agli stakeholder di avere un quadro esauriente dell’attivita` svolta.Il documento si basa su identita` aziendale, sulla rilettura del bilancio in chiave di sostenibilita` e sociale, e la “materialita`” la cui matrice e` stata aggiornata proprio con la fine del 2021. Nell’aggiornamento della matrice e` stata coinvolta un’ampia platea di stakeholder (membri del Consiglio di Amministrazione, top management, dipendenti, fornitori, affidatari, maggiori handler dello scalo, cittadini e imprenditori/liberi professionisti). Al pari dei risultati della matrice 2018, i temi maggiormente rilevanti per gli stakeholder esterni sono risultati la Sicurezza e salute in aeroporto e nelle immediate vicinanze, la Qualita` dei servizi ai passeggeri con necessita` particolari, l’accessibilita` e i servizi di traporto pubblico, l’impatto acustico, le emissioni di CO2, nonche´ la tematica legata alla Legalita` e trasparenza. Il Report di sostenibilita` riflette detti risultati rimarcando le priorita` ambientali e sociali, in coerenza e in rapporto alla strategia di business del Gruppo, in cui sono centrali e di maggiore rilevanza i temi della sicurezza e salute in aeroporto, dell’accessibilita` e intermodalita`, e il tema ambientale. La rilettura dei risultati del bilancio ha permesso di determinare il Valore Aggiunto e la distribuzione dello stesso fra i vari stakeholder, tra i quali e` compreso il territorio di riferimento. LEGGI TUTTO

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    Business Integrity Forum, ENAV: “Pronti alle due diligence sulla catena dei fornitori anche sui temi ESG”

    (Teleborsa) – Enav ha ospitato oggi una tappa formativa del Business Integrity Forum, iniziativa di Trasparency International Italia, organizzazione internazionale non governativa che si occupa della lotta alla corruzione attraverso la collaborazione con grandi aziende italiane per aumentare la trasparenza, l’integrità e la responsabilità del settore economico del nostro Paese. L’evento, attivo con tavoli di approfondimento degli ambiti principali in cui la corruzione si manifesta, analisi normative, studi e raccolta di analisi dei dati, ha lo scopo di creare sempre maggiore conoscenza del fenomeno della corruzione e delle sue possibili soluzioni. L’incontro dal titolo “La supply chain dell’integrità” ha visto, tra gli altri, gli interventi della presidente di Enav, Francesca Isgrò; dell’amministratore delegato Enav, Paolo Simioni; della presidente e del direttore Transparency International Italia, Iole Anna Savini e Giovanni Colombo; dell’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier; del segretario generale della Corte dei conti, Franco Massi; della secretary general & executive director UN Global Compact Network Italia, Daniela Bernacchi; e di Virginia Colurcio, criminal and business integrity compliance, legal and corporate affairs di Enel. “Siamo consapevoli – ha affermato nel suo intervento Isgrò – che sostenibilità significa strategia e adeguato presidio dei profili di rischio, nel perseguimento del successo sostenibile dell’azienda e della creazione di valore nel lungo termine per tutti i nostri stakeholder e quindi anche per la supply chain. Ci muovono alcune parole chiave, che fanno parte del vocabolario di tutti noi: etica, semplificazione, trasparenza, anticorruzione. Su questo ultimo punto mi preme ricordare come Enav abbia ottenuto la certificazione ISO 37001 nel dicembre del 2021. Non solo un traguardo ma una svolta etica e sociale per la nostra azienda. L’auspicio è che insieme possiamo elaborare la consapevolezza di quanto sia determinante prevedere azioni volte ad adottare politiche tese a disciplinare specifiche tematiche ESG, intensificare la ricerca in innovazione tecnologica, prevedere un set di azioni finalizzate a divulgare all’interno dell’organizzazione una cultura, sia individuale sia aziendale, orientata ai principi di sostenibilità e contrasto al cambiamento climatico, legalità, trasparenza ed inclusione ed essere protagonisti di una supply chain virtuosa, flessibile e resiliente che il nostro Paese richiede”.Un impegno che la presidente di Enav, nel suo intervento ha tradotto in numeri: 1.500 ore di formazione erogate su temi etici e oltre 80 meeting organizzati con più di 65 responsabili impattati a tutti i livelli. Enav ha aderito nel 2021 a Trasparency International Italia, dopo aver iniziato l’iter di ottenimento della certificazione ISO 37001 Anti-Bribery Management Systems, elemento fondamentale per l’ingresso della Società nel Business Integrity Forum. Dopo essere stata sottoposta a procedura di due diligence per valutare la posizione dell’azienda in materia di corruzione e le pratiche messe in atto, Enav , attraverso la propria Struttura Internal Audit, ha intrapreso un percorso che l’ha vista parte attiva delle iniziative del BIF, ricoprendo il ruolo di esperti in ambito Technology & Integrity nell’evento annuale BIF National Event. Enav ha, inoltre, provveduto a riorganizzare e potenziare internamente le strutture preposte alla gestione dei controlli di primo, secondo e terzo livello in tema di Anticorruzione, rafforzando le due diligence sulla catena di fornitura, ampliando di fatto il controllo e la prevenzione in atti di corruzione e garantendo un perimetro d’azione in grado di monitorare anche la sostenibilità degli investimenti. “Sempre con l’intenzione di dare corpo e sostanza alla G, delle ESG, nel campo della corporate governance – ha spiegato Isgrò – abbiamo dato impulso al rafforzamento di presidi di controllo di primo e secondo livello in tema anticorruzione, export e trade compliance. E proprio da tale impulso nascono le strutture di Business Integrity e Contract Assurance e in linea con queste decisioni abbiamo rafforzato nella struttura Internal Audit i presidi di controllo, formalizzando nel nostro perimetro d’azione un presidio di terzo livello di Trade ed ESG Audit. Abbiamo modificato il sistema whistleblowing con l’inserimento di due ulteriori fattispecie esemplificative oggetto di possibile segnalazione, ossia:la sussistenza di rapporti con soggetti aderenti a organizzazioni criminose di qualsiasi natura ovvero che partecipino in violazione ai principi di legalità in contrasto con il Codice Etico; la violazione delle misure restrittive nei rapporti economici e commerciali e/o delle sanzioni adottate in ambito nazionale ed internazionale. Questo ultimo punto in coerenza con l’entrata in funzione dell’ ‘EU Sanctions Whistleblower Tool’ dedicato alla segnalazione del mancato rispetto delle sanzioni dell’UE. Al fine di poter innalzare il livello di presidio sull’approccio dei nostri fornitori alle tematiche ESG abbiamo sviluppato una piattaforma per la gestione della catena di fornitura sostenibile. Ripensare alla supply chain ‘imparando dal futuro’ è la nuova sfida, mettendo al centro etica e sostenibilità, acquisendo sul campo ogni giorno la fiducia della comunità che ci circonda, di cui facciamo parte, cesellando il testimone da passare alle generazioni future”. LEGGI TUTTO

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    Next, Benedetto: “Un device di telepedaggio che diventa anche una black box”

    (Teleborsa) – Telepass e Generali Italia insieme per una partnership all’insegna dell’altra tecnologia, con il nuovo dispositivo per auto Next, che consente di offrire 30 e più servizi di carattere assicurativo, telematico e di telepedaggio. Ne ha parlato in una intervista Gabriele Benedetto, Chief Executive Officer di Telepass, Gabriele Benedetto, illustrando le caratteristiche tecniche del device.”Una partnership che nasce qualche anno fa, perché abbiamo trovato all’interno di Generali Jeniot delle competenze digitali e di data analytics. Questo ci ha permesso di sviluppare, come azienda tecnologica, dei nuovi servizi che sono stati, in prima battuta, il rimborso per il ritardo autostradale, che già 350 mila clienti hanno attivato, in ultimo la collision”.”Siamo così arrivati a presentare oggi questo nuovo devìce – ha affermato il Ceo di Telepass – una on-board unit che è in parte telepass ed in parte black box. Messe insieme consentono l’accesso a tutti i servizi assicurativi di Generali Italia ed ai crescenti servizi di mobilità di Telepass”. Benedetto ha ricordato che “Telepass aveva già offerto all’estero un servizio di telepass satellitare, in quei paesi in cui non si paga con l’onda corta , ma con il satellitare, come la Germania ed il Belgio. Questa tecnologia satellitare, che abbiamo sperimentato all’estero – ha spiegato il manager – ci ha permesso di fondere l’onda corta italiana ed il satellitare e ci siamo ritrovati in mano una black box”.”Generali e uno dei più importanti distributori di polizze telematiche in Italia. Abbiamo dedicato a Generali questo nostro device perconsentirgli di fare la loro attività di business ed a noi di diffondere, ancora di più e con maggior aggressività, i nostri servizi dimobilità ai clienti che sono interessati ad avere auto connesse”. LEGGI TUTTO

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    IMQ, Aspi ottiene la certificazione integrata di tutti i processi aziendali

    (Teleborsa) – Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sicurezza della circolazione stradale, qualità, ambiente, anticorruzione e Diversity&Inclusion. Queste le certificazioni conformi alle norme internazionali ISO che Autostrade per l’Italia ha ottenuto nel corso degli anni. Oggi, nell’ambito del proprio Piano di Trasformazione, Aspi ha completato la certificazione integrata di tutti i processi aziendali, a seguito di audit svolto dall’ente esterno accreditato IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità). L’ente – fa sapere Aspi in una nota – ha riconosciuto all’azienda anche il certificato di eccellenza per l’impegno e la dedizione di tutti coloro che hanno partecipato al piano di integrazione dei sistemi di gestione della società.Il Sistema di Gestione è l’insieme di procedure e regole, descritte in norme riconosciute a livello internazionale, volto a definire e raggiungere obiettivi aziendali, finalizzati al miglioramento continuo delle performances. “L’azienda infatti, anche attraverso l’adozione di soluzioni tecnologicamente innovative, – si legge nella nota – mira ad essere leader nella transizione verso un modello di mobilità sostenibile, che garantisca una gestione integrata del ciclo di vita delle infrastrutture di mobilità (ricerca, ingegneria, costruzione, esercizio, manutenzione) e assicuri le migliori condizioni di lavoro e prestazioni di sicurezza (degli utenti e dei lavoratori), la tutela ambientale, la qualità dell’asset autostradale e dei servizi offerti”. LEGGI TUTTO

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    Estate 2022, Itabus: 110 servizi al giorno, 150 fermate lungo tutta Italia e più di 800 tratte servite

    (Teleborsa) – In vista della stagione estiva Itabus ha deciso di ampliare il proprio network ed i propri servizi. I passeggeri – fa sapere Itabus in una nota – avranno a disposizione circa 110 servizi quotidiani, circa 150 fermate in tutta Italia ed oltre 800 tratte fra cui scegliere le proprie vacanze.Novità di network riguardano il debutto in regioni come Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, dove i servizi hanno preso il via ieri, 15 giugno, ma – sottolinea Itabus – “stanno facendo già registrare ottimi dati”. La Sicilia è collegata a Bari, Napoli e Roma con 8 servizi quotidiani distribuiti su 4 differenti linee con fermate a Palermo, Termini Imerese, Cefalù, Milazzo, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Catania, Taormina-Giardini Naxos, Siracusa e Augusta. In Trentino sono invece servite Bolzano, Trento e Rovereto con 4 viaggi al giorno verso Roma e Napoli. C’è poi il Friuli, con le città di Trieste (8 viaggi al giorno), Udine (2 servizi quotidiani) e Gorizia (2 collegamenti giornalieri), che sono connesse a diverse località, fra cui Venezia, Milano, gli aeroporti di Venezia e di Bergamo-Orio al Serio, Roma e Napoli. Sono partite, inoltre, – si legge nella nota – diverse connessioni che uniscono aree strategiche del Paese fra loro: Napoli-Pescara che ferma anche all’aeroporto di Capodichino, oltre che passare da città quali Avellino e Foggia verso la costa adriatica; Milano-Crotone per collegare Lombardia ed Emilia alla Calabria ionica; Milano-Bari/Matera con le nuove fermate ad Altamura, Cerignola, Barletta, Bisceglie, Trani, Molfetta; Roma-Catanzaro (città appena entrata nella rete Itabus) e Roma- San Benedetto del Tronto con fermate ad Avezzano e Pescara.Ci sono poi le più gettonate località di mare, che per l’estate Itabus ha deciso di collegare al proprio network per accompagnare i tanti turisti. C’è una linea fra Roma e Otranto, servita da 4 viaggi al giorno: 2 viaggi da Roma e Napoli verso Maglie e Otranto (passando anche per Bari e Lecce) ed altri 2 per tornare verso Roma. Per servire la costa tirrenica della Calabria, Itabus ha attivato 2 viaggi al giorno da/per Roma, Napoli e Salerno fino a Reggio Calabria, passando per località quali Scalea, Paola, Amantea, Gioia Tauro e Villa San Giovanni. Sempre dalla Capitale, transitando anche per Napoli e Salerno, Itabus accompagna i viaggiatori alla scoperta delle spiagge pugliesi come Nardò, Porto Cesareo e Gallipoli con 4 collegamenti giornalieri (due di andata e due di ritorno). Inoltre la società ha attivato 2 viaggi notturni che collegano Roma e Napoli con Alberobello, Locorotondo, Putignano, Nardò, Maglie, Porto Cesareo e Gallipoli. Attivati collegamenti anche per la costiera adriatica: partendo da Napoli e passando per Roma, si possono raggiungere Rimini, Riccione e Cattolica, linea servita con 4 viaggi quotidiani (2 servizi da Sud verso Nord e viceversa).Aumenti di network e frequenze sono resi possibili dall’ingresso in flotta di nuovi bus: dai 70 dello scorso inverno, sono arrivati 10 ulteriori pullman a fine maggio e da ieri, con la nuova offerta estiva, altri 20 Itabus (modello MAN Neoplan Skyliner) percorrono le strade italiane portando a 100 l’attuale flotta. Ha fatto così il debutto commerciale anche il bus numero 100 con una livrea speciale contrassegnata dal rosso Itabus e dal color oro per celebrare questo traguardo.La compagnia continua poi ad investire sull’intermodalità per consentire ai suoi passeggeri di acquistare diverse soluzioni di viaggio direttamente dal proprio sito: ne sono un esempio i servizi di micro-mobilità urbana e di tour turistici cittadini già attivi.In quest’ottica si collocano le ultime due partnership strette da Itabus: con Alilauro per garantire gli spostamenti bus-aliscafo e con Terravision per la connessione verso gli aeroporti. Insieme ad Alilauro (realtà di primo piano nel trasporto marittimo con una consolidata esperienza di quasi 80 anni nel settore), Itabus darà modo ai numerosi turisti di raggiungere Ischia e Sorrento con un unico biglietto dalle principali città italiane come Venezia, Milano, Firenze, Roma e Bari, solo per citarne alcune. Si arriverà con i pullman Itabus (targati MAN, di ultimissima generazione con a bordo tutti i comfort come wi-fi 4/5G gratuito, toilette, distributori automatici) a Napoli e da qui si potrà prendere l’aliscafo di Alilauro, usufruendo inoltre dei servizi della palazzina Volaviamare, al molo Beverello. Sono previsti 26 servizi che collegheranno il porto di Beverello con Ischia (alcuni dei quali fermeranno anche a Forio), mentre saranno 8 quelli che consentiranno di spostarsi fra Napoli Beverello e Sorrento. Un’offerta che – sottolinea Itabus – garantisce servizi lungo tutto l’arco della giornata collegando Napoli al resto del network con oltre 70 viaggi giornalieri nelle giornate di picco.L’altra partnership è legata al mondo aeroportuale: in collaborazione con Terravision (operatore leader nel settore del trasporto turistico che offre servizi di transfer dagli aeroporti delle maggiori città europee ai rispettivi centri città), dal sito Itabus sarà possibile acquistare biglietti per i collegamenti verso gli aeroporti di Fiumicino, Ciampino e Bari. Il servizio Terravision garantisce ogni giorno 34 corse per l’aeroporto di Ciampino, 44 corse per l’aeroporto di Fiumicino e 26 corse per l’aeroporto di Bari con partenze in corrispondenza degli arrivi o delle partenze dei voli, 7 giorni su 7.Un sistema intermodale che Itabus sta sviluppando fin dal suo esordio: i bus della compagnia, infatti, fanno scalo presso tutti i principali snodi serviti dall’Alta Velocità, ne è un esempio la stazione AV di Roma Tiburtina, oltre che presso l’aeroporto di Roma Ciampino (collegato al resto del network della società, oltre che dal nuovo servizio Terravision con Roma Termini), quello di Orio al Serio, quello di Venezia e quello di Napoli Capodichino.”Il futuro della mobilità è sostenibile ed intermodale. Per questo offriamo soluzioni di viaggio condivise, che consentano ai viaggiatori di spostarsi in tutta Italia a prezzi competitivi, con il massimo del comfort e su bus green di ultimissima generazione come i nostri – dichiarano gli amministratori delegati di Itabus, Francesco Fiore ed Enrico Zampone –. Stiamo implementando costantemente il nostro network perché sul territorio c’è molta domanda ed il modello Itabus è apprezzato, lo dimostrano i numeri. Siamo partiti in un contesto complicato come quello pandemico, abbiamo scommesso sulla ripartenza perché sapevamo che c’era forte domanda. Questo primo anno ci ha dato ragione, siamo soddisfatti dei risultati ottenuti: saranno la base su cui costruire i successi futuri”. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, Ferraris illustra Piano Industriale alla Commissione Lavori Pubblici del Senato

    (Teleborsa) – Una riorganizzazione strategica in quattro Poli: Infrastrutture, Passeggeri, Logistica, Urbano. E fattori abilitanti quali innovazione, digitalizzazione, connettività e valorizzazione delle persone. Questi gli elementi portanti alla base del percorso tracciato da FS per i prossimi dieci anni. Presentato dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, nel corso dell’audizione odierna alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, il nuovo Piano decennale del Gruppo è volto a far fronte sia a una nuova domanda di mobilità in via di consolidamento, che ha subito un’accelerazione soprattutto sul turismo, sia al cambiamento climatico con impatti sulle infrastrutture. Nell’illustrare la vision alla base del nuovo Piano decennale, che ha una valenza sul PIL nell’ordine del 2%, Ferraris – come riferisce FS News, il portale di informazione del Gruppo FS – è partito dai numeri consolidati. “Il Gruppo conta 82mila persone, gestisce 16.800 km di linee ferroviarie e 32mila km di strade attraversate quotidianamente da 7 milioni di veicoli. Nell’AV abbiamo una quota di mercato del 67%, del 100% negli Intercity e sui regionali del 60% – ha sottolineato l’ad –. Complessivamente, nel periodo pre-pandemia, cioè il 2019, abbiamo registrato un miliardo di presenze sui nostri treni e autobus, di cui 50 milioni sull’AV, 600 milioni sui treni regionali, 17 milioni sugli intercity e 320 milioni sugli autobus”. Dati che, per quanto riguarda il settore business, legato agli spostamenti per attività lavorative, vedono attualmente una domanda più bassa, ma – sottolinea FS News – “auspicano un progressivo ritorno alla normalità nel 2024-2025″.”Abbiamo di fronte a noi grandi sfide che vengono aggiornate con una velocità impressionante, a seguito anche degli eventi catastrofici sotto i nostri occhi. Nell’ambito di una visione a dieci anni, – ha proseguito Ferraris – abbiamo cercato di identificare quali sono le sfide che caratterizzano il nostro settore inteso come trasporto multimodale nel suo complesso, e come operatori di infrastrutture”.Previsti, inoltre, investimenti per oltre 190 miliardi di euro, in cui rientra anche una decisa opera di ottimizzazione dell’efficienza energetica. È in programma, infatti, un piano di autoproduzione di energia rinnovabile con l’obiettivo di conseguire 2 GW di nuova capacità da fonti green per soddisfare il 40% del fabbisogno energetico di Gruppo.All’insegna della sostenibilità e dell’innovazione anche il rinnovo della flotta Trenitalia. “Da qua al 2031 – ha sottolineato Ferraris – prevediamo altri 46 treni AV, 34 intercity e 4.495 treni regionali. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, 4.660 nuovi autobus di cui 2.461 elettrici e 763 ibridi. L’investimento complessivo è di 15 miliardi di euro”.Sul fronte della logistica, sono previsti investimenti di circa 2,5 miliardi di euro, aumentando la flotta con 380 locomotive e 3500 carri, oltre ad investimenti in terminali multimodali. In questo modo – ha affermato l’ad – “va tutto nella giusta direzione per far sì che l’Italia diventi sempre più un hub logistico”. Sul capitolo internazionalizzazione, il Gruppo – ha detto Ferraris – non ha “l’ambizione di fare investimenti fuori dall’Europa, se non in un’ottica di trasferimento delle competenze e del proprio know-how”. Restando nel mercato europeo, definito sempre più domestico, il Gruppo completerà entro fine anno il percorso di presidio sull’Alta velocità in Spagna con il Frecciarossa 1000.Infine, particolare attenzione è posta anche alle assunzioni nell’arco di piano, che ne prevede circa 40mila. “Cerchiamo figure tecniche e ingegneri per RFI e Anas ed è una sfida che va raccolta immediatamente tramite partnership con università e istituti professionali. Siamo in una fase storica dove i grandi piani economici di rilancio, come il PNRR, ma anche gli altri investimenti previsti, – ha concluso Ferraris – impongono una politica molto attenta allo sviluppo di nuove competenze”. LEGGI TUTTO

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    Stellantis lascia ACEA e lancia il “Freedom of Mobility Forum”

    (Teleborsa) – Stellantis ha comunicato che cesserà di essere membro Associazione dei Costruttori Automobilistici Europei (ACEA) entro la fine di quest’anno, mentre a inizio 2023 dovrebbe organizzare il primo “Freedom of Mobility Forum”, un incontro annuale aperto per il dibattito pubblico sui temi della mobilità sostenibile per la società. Il gruppo automobilistico, nato dalla fusione tra i gruppi PSA e FCA, spiega che il forum sarà “un incontro annuale aperto di appassionati risolutori di problemi impegnati in un processo decisionale basato sui fatti, che individui le soluzioni per portare libertà di mobilità pulita, sicura e conveniente per la società a fronte delle implicazioni del riscaldamento globale.”Le sfide ambientali che ci attendono, insieme a un ambiente economico in rapida evoluzione, richiedono un approccio a 360 gradi efficiente, globale e inclusivo che coinvolga tutti coloro che desiderano contribuire alla costruzione di una mobilità sostenibile – ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis – Intendiamo creare un forum pubblico in cui i partecipanti possano riunirsi per affrontare le questioni chiave che circondano il dibattito sulla mobilità decarbonizzata e individuare i prossimi passi da compiere insieme. È in gioco l’accesso a una mobilità pulita, sicura e conveniente per i cittadini di tutto il mondo”.Il “Freedom of Mobility Forum” sarà pianificato e coordinato da un comitato consultivo di esperti che rappresenteranno i vari stakeholder del settore, tra cui fornitori di mobilità e tecnologia, accademici, politici e scienziati. Il forum ospiterà dibattiti su un numero selezionato di argomenti per ogni edizione nell’ambito dei seguenti principi di impegno: Visione globale (diverse questioni con un approccio a 360 gradi); Basato sui fatti (fatti per fornire approfondimenti e possibili soluzioni); Trasparenza (aperto al pubblico per garantire che tutte le posizioni siano rese disponibili a tutti); Rispetto prima di tutti (impegnarsi in modo onesto, rispettoso e collaborativo). LEGGI TUTTO

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    Trasporti, ADR: “Ripresi i voli Roma – L'Avana dopo 2 anni di stop”

    (Teleborsa) – Dopo oltre due anni di stop dovuti alla pandemia Roma e L’Avana sono di nuovo collegate. Da oggi Neos Air, compagnia aerea italiana del Gruppo Alpitour, è tornata ad operare, ogni lunedì, il collegamento, via Cancún (Messico), con Cuba dall’aeroporto di Fiumicino. Il ritorno del volo per l’Isla Grande – divenuta centrale nella programmazione di Neos Air e di Alpitour che ritengono Cuba una destinazione in forte ripresa – è stato accolto a Fiumicino da Aeroporti di Roma alla presenza dell’ambasciatrice di Cuba in Italia, Mirta Granda Averhoff. Durante l’ultima edizione della Bit (Borsa internazionale del turismo) di Milano l’ambasciatrice aveva rilanciato la destinazione sul mercato italiano auspicandone la ripresa e maggiori collegamenti. “Sono davvero felice di accogliere oggi qui nel principale aeroporto italiano il ritorno del volo da Roma per L’Avana della Neos Air. Questo – ha detto Averhoff – darà modo a tanti turisti italiani di tornare a visitare il nostro Paese”. La ripresa dei voli per Cuba è stata favorita dall’abolizione, a partire dallo scorso 10 giugno, di tutte le restrizioni all’ingresso nel Paese. Non è più necessario, inoltre, mostrare il certificato vaccinale, né l’esito negativo di un tampone molecolare per l’ingresso a Cuba. Abolito nel Paese anche l’obbligo generalizzato di uso della mascherina così come le restrizioni alla circolazione sul territorio nazionale. LEGGI TUTTO