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    Sustainability Day, ENAV: “Sostenibilità e innovazione digitale al servizio del Paese”

    (Teleborsa) – “La sostenibilità è parte integrante della nostra strategia di business e del nostro agire quotidiano. Tutti gli elementi che contribuiscono a fare di un’azienda un’organizzazione sostenibile devono essere tenuti insieme dalla responsabilità delle scelte. Una buona governance è alla base del successo delle politiche anche di sostenibilità. Le aziende sono responsabili di fronte ai mercati, di fronte alla legge, e sempre più rispetto alle persone e all’opinione pubblica. Hanno quindi bisogno di un corpus di regole capace di dar vita a comportamenti virtuosi e di garantire il mantenimento del ‘sentire comune’ e del ‘fare sistema’ avendo quei principi sociali e di sostenibilità, imprescindibili per l’ecosistema del Paese e di cui Enav è e vuole rimanere protagonista”. È quanto ha affermato Francesca Isgrò, presidente di Enav aprendo il Sustainability Day del Gruppo Enav, giunto alla sua quarta edizione. All’evento, svoltosi questa mattina presso la Lanterna di Roma, hanno preso parte, tra gli altri, con interventi da remoto, il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e Salvatore Sciacchitano, presidente di ICAO, l’organizzazione internazionale per l’aviazione civile.Enav – azienda che ha messo la sostenibilità al centro delle proprie strategie industriali, attraverso un modello di sviluppo che fa leva su innovazione, digitalizzazione e investimenti sul capitale umano – ha annunciato che raggiungerà la carbon neutrality entro il 2022 grazie all’abbattimento di circa il 70% delle proprie emissioni dirette e indirette e compensando la restante parte con progetti di tutela ambientale in Africa e Asia. Ad oggi il percorso di decarbonizzazione avviato dalla Società ha già consentito la riduzione delle emissioni legate al carburante consumato dai mezzi di Enav e all’energia elettrica utilizzata nelle sedi di oltre il 24% rispetto al 2019. La strategia di abbattimento delle emissioni scope 1, 2 e 3 è stata validata da Science Based Target Initiative, l’iniziativa internazionale d’eccellenza industriale nata dalla collaborazione tra Carbon Disclosure Project, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute e il World Wide Fund for Nature. Enav è la prima azienda italiana del settore aeroportuale ad ottenere questo riconoscimento nella lotta al climate change. Oltre ai risultati raggiunti nell’abbattimento delle emissioni di CO2, conseguiti anche grazie alla sostituzione della flotta aziendale con macchine elettriche, ibride e plug-in, nel 2021 il Gruppo Enav ha fatto sapere di aver ulteriormente ridotto le plastiche monouso in tutte le sedi aziendali, arrivando a diminuire il consumo di plastica di ben 4,6 tonnellate. Nell’ambito delle iniziative di carattere Social, l’ottenimento della certificazione ISO 37001 in materia di sistemi di gestione dell’anticorruzione, e il rinsaldamento di adeguati presidi interni in materia hanno confermato il commitment di Gruppo ai più alti livelli etici nella gestione del business, secondo un approccio di zero tolerance per i profili di compliance e di presidio e miglioramento nel continuo del sistema.Il Codice di Corporate Governance, che attribuisce al Consiglio di Amministrazione il ruolo di guida per il successo sostenibile della Società, sancisce l’integrazione delle tematiche ESG all’interno business di Enav. Il pieno commitment della governance di Enav, dal Consiglio di Amministrazione ai suoi comitati, tra cui il Comitato Sostenibilità, con l’impegno del top management e di tutte le persone del Gruppo Enav, – spiega la Società – hanno infatti consentito di mantenere gli impegni presi nel Piano di Sostenibilità 2018-2020, e di fissarne di nuovi nel Piano di Sostenibilità 2021-2023, oltre che di mettere la sostenibilità al centro delle strategie di Gruppo e di integrarla in modo organico nelle politiche di compensation. La remunerazione variabile, per l’Amministratore Delegato e per il management, consolida una visione integrata dove il business è contemperato dal progressivo perfezionamento delle azioni aventi rilevanza sul piano non finanziario. Enav – come ha ricordato nel corso del suo intervento l’amministratore delegato del Gruppo, Paolo Simioni – sta lavorando per ridurre sempre di più le emissioni dirette e indirette. “Abbiamo completamente integrato la sostenibilità nelle strategie aziendali. Il nostro piano industriale 2022-2024 – ha sottolineato Simioni – renderà Enav un ecosistema completamente integrato al suo interno, con la capacità di dare all’esterno quelle risposte e quei servizi per favorire lo sviluppo sostenibile del trasporto aereo. Le nuove piattaforme e sistemi di gestione dello spazio e del traffico aereo garantiranno traiettorie di volo sempre più efficienti, che consentiranno al sistema Italia di aumentare la propria capacità produttiva, alle compagnie di consumare minori quantità di carburante a beneficio dell’ambiente e dei costi, nonché minori tempi di volo ai passeggeri. Enav su questo è già in prima linea. Si pensi ad esempio al Free Route, enabler di un decremento di circa 640 milioni kg di CO2 dal 2016 ad oggi”.”Il tema della decarbonizzazione è oggi al centro delle attività di business di tutte le imprese del trasporto aereo – ha affermato Giovannini –. Abbiamo bisogno di favorire e accelerare questo processo, sapendo che la riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 è un traguardo possibile. Il MIMS farà la sua parte, mantenendo uno stretto confronto con tutti gli stakeholder del settore”. Sciacchitano ha fatto il punto sulla ripresa del traffico aereo e sulle misure messe in atto da ICAO per garantire la resilienza del settore nel corso della pandemia, sostenendo che il mondo deve uscire dall’esperienza del Covid con una prospettiva di trasporto aereo sempre più “verde”, verso una definitiva decarbonizzazione.Il Sustainability Day è stata anche l’occasione per tracciare il percorso di Enav nella valorizzazione delle abilità e delle diversità, temi che vedono l’azienda in prima linea con politiche e progetti dedicati. Grazie, ad esempio al “Diversity Assessment for Inclusion”, una survey svolta in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, il Gruppo Enav ha sviluppato un piano d’azione per accrescere una cultura aziendale volta all’inclusione, al rispetto dell’altro e delle diversità, elementi che contribuisco al successo sociale e di business di ogni organizzazione. LEGGI TUTTO

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    AerCap esce da Russia con contraccolpo da 2,7 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – AerCap, la più grande società di leasing di aeromobili al mondo, ha cessato le sue attivi in Russia registrando un addebito ante imposte di 2,7 miliardi di dollari (2,4 miliardi di dollari al netto delle imposte) nel primo trimestre del 2022, composto da svalutazioni di attrezzature di volo, parzialmente compensate dalla cancellazione di attività e passività legate al leasing.La società ha terminato il noleggio di tutti i propri aerei e motori con compagnie aeree russe. Prima dell’invasione russa, al 31 dicembre 2021, aveva 135 aerei e 14 motori in leasing con compagnie aeree russe, che rappresentavano circa il 5% della flotta di AerCap in base al valore contabile netto al 31 dicembre 2021. La società ha spostato 22 aerei e 3 motori al di fuori della Russia, mentre 113 aerei e 11 motori rimangono in Russia.”Durante il primo trimestre, abbiamo cessato tutte le nostre attività di leasing alle compagnie aeree russe e abbiamo registrato una perdita principalmente per i nostri aerei e motori che rimangono in Russia – ha detto il CEO Aengus Kelly – Abbiamo presentato richieste di risarcimento assicurative relative a questi beni e perseguiremo vigorosamente tutti i rimedi disponibili per recuperare le nostre perdite”.AerCap ha presentato una richiesta di risarcimento per circa 3,5 miliardi di dollari in relazione a tutti gli aeromobili e motori rimasti in Russia. Tuttavia, il tempi e l’importo di eventuali recuperi nell’ambito delle polizze assicurative legate a questi bene “sono incerti e non abbiamo rilevato crediti per reclami al 31 marzo 2022”. LEGGI TUTTO

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    ENAC, il trasporto aereo incontra Papa Francesco

    (Teleborsa) – Tutto il settore del trasporto aereo ha incontrato oggi Papa Francesco nel corso dell’udienza privata che si e` svolta presso l’Aula Paolo VI, organizzata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), insieme alla Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto. All’udienza hanno partecipato rappresentanti di tutti gli operatori che compongono il sistema dell’aviazione civile, dalle compagnie aeree, agli aeroporti, industria, societa` di navigazione aerea, aeronautica militare, societa` di handling. Presenti anche rappresentanti degli Organismi internazionali del settore (ICAO, ECAC, EASA, EUROCONTROL, Commissione europea), della politica e delle Istituzioni nazionali, nonche´ dei soggetti pubblici/privati e delle associazioni del settore. Il Santo Padre – fa sapere l’Enac in una nota – ha voluto partecipare personalmente all’incontro con gli oltre 3mila rappresentanti dell’aviazione civile nazionale e internazionale. “L’aviazione civile – ha detto Papa Francesco – ha contribuito allo sviluppo del mondo contemporaneo, avvicinando popoli lontani tra di loro e facendoli conoscere. Con il vostro lavoro offrite un servizio indispensabile alla Nazione e ai cittadini, contribuendo notevolmente a svilupparne la vocazione europea e mondiale. Di fronte alla ricorrente tentazione di tornare ad erigere barriere nazionali, risalta ancora di piu` che la vostra opera e` al servizio dell’incontro e della fratellanza. L’aviazione e` amicizia, e` incontro!”.”Questa dell’aviazione civile – ha detto rivolgendosi a Papa Francesco il presidente Enac, Pierluigi Di Palma – e` una comunita` impegnata a favorire una fraternita` aperta, che permette di riconoscere, apprezzare ed amare ogni persona al di la` della vicinanza fisica, al di la` del luogo del mondo dove e` nata e dove abita. La nostra e` la cultura dell’incontro, perche´ siamo consapevoli dell’intima interconnessione che esiste tra tutti i popoli della Terra. E oggi siamo pronti, dopo il Covid, a far ripartire i ponti aerei che collegano l’universo, convinti sostenitori della pace e della necessaria inclusione di tutti i Paesi”. L’udienza e` stata anche l’occasione per ufficializzare l’istituzione dell’8 ottobre, ricorrenza dell’anniversario dell’incidente di Linate, quale Giornata nazionale “Per non dimenticare”, per promuovere la sicurezza dei trasporti. “La Giornata della memoria – ha spiegato Di Palma – e` stata istituita per volonta` del Parlamento, grazie anche alla determinazione dell’onorevole Raffaella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati: gia` da quest’anno, l’8 ottobre sara`, celebrato”.”Con l’Udienza Papale – ha dichiarato il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta – proseguiamo idealmente il percorso avviato con il Giubileo Lauretano (dicembre 2019 – dicembre 2021) concesso dal Santo Padre Papa Francesco in occasione del centenario della proclamazione della Madonna di Loreto come patrona degli aviatori. L’aviazione civile, per sua natura, e` uno strumento di unione dei popoli. A testimonianza del carattere universale del trasporto aereo, i vertici nazionali e internazionali del settore hanno accolto con favore l’invito a partecipare a questo incontro corale che sotto la benedizione del Santo Padre, raccoglie un’ampia rappresentanza di tutto il mondo dell’aviazione. Dopo un periodo di crisi generale, l’auspicio e` quello di un rapido ritorno alla normalita`, per riconquistare la familiarita` con il viaggio e riprendere a volare in serenita`”. LEGGI TUTTO

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    Rigenerazione urbana, Giovannini in pressing per approvazione ddl

    (Teleborsa) – “Riprendere rapidamente la discussione del testo” della legge sulla rigenerazione urbana, “arrivare all’approvazione prima in Senato e poi alla Camera entro la fine della legislatura”. E’ quanto ha auspicato il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, intervenuto al convegno “Com’è bella la città” organizzato da Ance al Teatro Regio di Parma. “La legge è stata già discussa in parlamento, si era fermata qualche mese fa per delle obiezioni della Ragioneria generale che adesso abbiamo superato – ha ricordato Giovannini -. Quindi la speranza è di riprendere rapidamente la discussione del testo, su cui già c’era una sostanziale convergenza di tutte le forze politiche, e poi arrivare all’approvazione prima in Senato e poi alla Camera entro la fine della legislatura”.Per rendere più belle le città italiane – tema discusso a Parma dai costruttori edili – non è sufficiente mettere mano alla rigenerazione urbana ma, secondo Giovannini, anche realizzare una “mobilità locale sostenibile per cambiare la mobilità, per ridurre l’inquinamento, per consentire a tutti, in modo equo di spostarsi all’interno delle nostre città. Il nostro ministero ha un rinnovato impegno in questa direzione, addirittura con un nuovo nome del dipartimento che si occupa proprio delle politiche urbane e abitative. la ricostituzione del comitato interministeriale per le politiche urbane consentirà un maggior coordinamento di tutte le azioni dei diversi ministeri sulle città”. Agli imprenditori edili che reclamano regole più semplici, il ministro ha ricordato che il governo in carica ha messo mano a un piano di semplificazione: “lo abbiamo fatto, e ci è stato riconosciuto, con il Dl 77 dell’anno scorso e le successive modifiche. Per il PNRR e non solo – ha aggiunto il ministro – abbiamo fatto semplificazioni ma anche re-ingegnerizzazione che consentiranno di realizzare le opere del PNRR nei tempi previsti per esempio evitando che un ricorso al Tar blocchi l’opera. L’impresa riceverà il necessario indennizzo ma questo non bloccherà l’opera”.Quanto al ponte sullo stretto, “non è detto che non si farà, bisogna rivedere il progetto esistente perchè non è più attuale dal punto di vista tecnico ed economico. La commissione ha indicato possibili alternative, per esempio un ponte a tre campate. Poi si farà uno studio di fattibilità tecnica-economica che ci darà una risposta definitiva. Il Parlamento dovrà poi decidere come procedere”. “La questione tecnica – ha aggiunto – è davvero complessa. Faccio un esempio, le navi portacontainer oggi hanno un’altezza radicalmente diversa rispetto a quelle di quando fu fatto lo studio. Non è semplicemente essere pro o contro, ci sono molte considerazioni da fare”. LEGGI TUTTO

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    Automotive, Anfia: export componentistica a doppia cifra nel 2021

    (Teleborsa) – L’export della filiera dei componenti per autoveicoli ritorna a crescere nel 2021 (+15,4%) dopo la frenata del 2020 (-15%) e ammonta a 21,7 miliardi di euro (in recupero anche l’export italiano di tutte le merci che chiude l’anno a +18,2%).Lo rende noto l’Anfia in un focus sulla componentistica. Nello stesso periodo, prosegue l’Anfia, si registra anche un incremento delle importazioni della componentistica (+19,3%) per un valore di 15,9 miliardi di euro, portando così la bilancia commerciale a confermare nuovamente un saldo positivo di 5,8 miliardi di euro (circa 300 milioni di euro in più rispetto al 2020), con un avanzo di 1,43 miliardi di Euro nel primo trimestre, 1,62 miliardi nel secondo, 1,29 miliardi nel terzo e 1,44 miliardi nel quarto. Sia per l’export che per l’import risultano in rialzo tutte le macroclassi di prodotto ad eccezione della componentistica legata alla riproduzione del suono. L’export della componentistica automotive ha avuto un trend positivo nella prima parte del 2021 (+10,1% il primo trimestre e +85% il secondo), per poi registrare un progressivo rallentamento nella seconda (+1,5% il terzo trimestre e -6,6% il quarto). “Il 2021 è un anno all’insegna del recupero per le esportazioni della componentistica italiana, che tornano a crescere a doppia cifra, con un primo semestre brillante e un secondo semestre in rallentamento, dopo le pesanti perdite del 2020 – afferma Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti Anfia -. Lo scorso anno, il valore dell’export e’ cresciuto verso tutti i maggiori Paesi di esportazione eccetto il Regno Unito (-8,9%), che mantiene il primato in termini di saldo positivo per la bilancia commerciale italiana (909,7 milioni di euro contro i 972,4 del 2020) e si conferma, come nel 2020, quinto mercato di destinazione dell’export, la Turchia (-1,4%) e la Serbia (-2,8%). A questi positivi risultati ha fatto seguito, tuttavia, un difficile ingresso nel 2022, che, a causa del protrarsi della crisi dei semiconduttori, delle materie prime, della logistica, e con gli effetti del conflitto in Ucraina pone le premesse per una probabile inversione di tendenza”. LEGGI TUTTO

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    Norwegian Air, Q1 2022 in perdita. Aumento prezzi carburante peserà su ripresa

    (Teleborsa) – Norwegian Air, compagnia aerea a basso costo norvegese che opera in ambito sia nazionale che internazionale, ha registrato un utile prima delle imposte (EBT) di -1.031 milioni di NOK (circa 116 milioni di euro) nel primo trimestre del 2022, rispetto a una perdita di 1.189 milioni di NOK nel primo trimestre del 2021 e un utile di 117 milioni di NOK nel trimestre precedente. A causa la perdita è stata una domanda impattata, nella prima metà del trimestre, dall’aumento dei contagi causato dalla variante Omicron del coronavirus. La domanda “si è ripresa in modo significativo durante la seconda metà di febbraio e fino a marzo”, ha sottolineato la società.A fine trimestre, la flotta operativa totale era composta da 58 aeromobili. Il controllo dei costi e la disciplina sulla liquidità hanno portato Norwegian Air a conservare la propria posizione di cassa durante un trimestre stagionale debole. A fine trimestre, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontavano a 7,5 miliardi di NOK.Nel primo trimestre del 2022, Norwegian ha avuto 2,2 milioni di passeggeri, rispetto agli 0,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso e ai 3,1 milioni del trimestre precedente. Guardando alla stagione estiva 2022, la compagnia aerea afferma che “le tendenze delle prenotazioni mostrano attualmente che i clienti stanno pianificando e prenotando i viaggi in anticipo e che c’è una maggiore disponibilità a pagare per i viaggi aerei attraverso la rete di Norwegian”. L’aumento dei prezzi del carburante dovrebbe però compensare in parte la positiva ripresa dell’azienda, ha anche sottolineato. LEGGI TUTTO

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    ASPI, utile sale a 237 milioni nel 1° trimestre

    (Teleborsa) – Autostrade per l’Italia ha chiuso il1° trimestre 2022 con un utile del periodo di pertinenza del Gruppo pari a 237 milioni di euro, in crescita di 220 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2021 (21 milioni di euro).I ricavi operativi sono pari a 887 milioni di euro, in crescita di 157 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 (730 milioni di euro). In particolare, i ricavi da pedaggi” ammontano a 791 milioni di euro, in aumento di 154 milioni di euro rispetto al periodo di confronto, a fronte di una crescita del traffico sulla rete pari a 30,3%. L’EBITDA pari a 551 milioni di euro, si incrementa di 177 milioni di euro (+176 milioni di euro su base omogenea) rispetto ai 374 milioni del primo trimestre 2021. L’EBIT è pertanto pari 397 milioni di euro e registra un incremento di 156 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 (241 milioni di euro).Cash Flow Operativo (FFO) pari a 245 milioni di euro (92 milioni di euro nel primo trimestre 2021). Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 marzo 2022 pari a 8.059 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 di 187 milioni di euro LEGGI TUTTO

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    Trasporti, batterie: al via progetto UE da 2,9 miliardi per sviluppo filiera e superlaboratorio ENEA

    (Teleborsa) – Dar vita a una filiera industriale europea delle batterie per sviluppare tecnologie di accumulo più sicure, durevoli ed economiche a supporto della mobilità elettrica e di una minore dipendenza, in particolare dalla Cina. Questo il principale obiettivo del progetto European Battery Innovation (EuBatIn) che prevede il coinvolgimento dei principali operatori del settore e delle istituzioni di 12 Paesi e un finanziamento di 2,9 miliardi di euro nell’ambito del secondo importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI, Important Project of Common European Interest). Per l’Italia partecipano Enea e Istituto Bruno Kessler sul fronte ricerca e 12 imprese (Endurance Spa, Enel X Srl, ENGITEC Technologies Spa, FIAMM Energy Technology, Fiat Chrysler Automobiles, Fluorsid Alkeemia Spa, FPT Industrial, Green Energy Storage Srl, Italmatch Chemicals Spa, Italy Srl, MIDAC Spa, Solvay). Le attività Enea – spiega l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile in una nota – inizieranno in questo mese di maggio e si protrarranno per cinque anni. All’interno del progetto è prevista la costruzione nel Centro Ricerche Enea Casaccia (Roma) dell’Advanced Battery Laboratory (AB-Lab), un innovativo laboratorio che prevede un investimento di circa 27 milioni di euro per fornire un “banco di prova” alle imprese durante la fase di prima implementazione industriale. Concepito come una piattaforma flessibile e polivalente, presso l’AB-Lab sarà possibile svolgere l’intero processo produttivo: dalla realizzazione di batterie di nuova concezione alla gestione ottimizzata del fine vita; dagli aspetti legati all’economia circolare ai materiali avanzati allo sviluppo di elettrodi, celle e moduli innovativi, dal riciclaggio allo smaltimento fino alla chiusura del ciclo.”L’AB-Lab rappresenterà una struttura in grado di fare da ‘ponte’ tra le attività di ricerca e la produzione industriale, dando impulso al trasferimento tecnologico e all’industrializzazione di prototipi di laboratorio – sottolinea il responsabile Enea del progetto, Pier Paolo Prosini, ricercatore del Laboratorio di Accumulo di energia, batterie e tecnologie per la produzione e l’uso dell’idrogeno all’interno del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili –. Ciò consentirà al nostro Paese di sfruttare le enormi opportunità che si prospettano nel campo dell’accumulo di energia elettrochimica, sia in campo stazionario che in quello automobilistico”. L’AB-Lab fornirà consulenze, analisi dei materiali, dei componenti e dei sistemi, immagini macroscopiche, microscopiche o termiche tramite la tomografia assiale computerizzata e rilievi tridimensionali. Inoltre, competenze e attrezzature innovative potranno essere utilizzate dalla comunità scientifica e universitaria oltre che dagli operatori del settore. Più in generale, per quanto riguarda il progetto EuBatIn, Enea è coinvolta con un team multidisciplinare di esperti e ricercatori che lavoreranno allo sviluppo di soluzioni da trasferire alle imprese con particolare riferimento alla durata, ai materiali innovativi e ad alta efficienza; al miglioramento delle prestazioni ambientali, economiche, di sicurezza e per ottimizzare la catena del valore e la sostenibilità, all’implementazione di procedure e metodologie di riutilizzo e per recuperare i materiali critici a fine vita (in particolare litio e fosforo). Nell’ambito di EuBatIn sono stati presentati 46 progetti da 42 aziende con ricadute economiche stimate in oltre 10 miliardi per costruire una catena del valore delle batterie competitiva, innovativa e sostenibile, con una forte attenzione a ricerca, sviluppo, innovazione e implementazione industriale. “La combinazione di competenze, capacità e attrezzature Enea, in sinergia con il mondo universitario e industriale, – conclude Prosini – rappresenta un valore aggiunto che si traduce in significative ricadute economiche dirette e indirette, contribuendo allo sviluppo sociale, alla crescita dell’occupazione, con benefici di riduzione delle emissioni di gas serra e di incremento dell’utilizzo delle fonti rinnovabili e dell’elettro-mobilità”. LEGGI TUTTO