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    RFI: assunzioni punto chiave per la realizzazione delle opere

    (Teleborsa) – “Il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo FS da 190 miliardi di investimenti prevede, nel corso dei prossimi dieci anni, l’assunzione di circa 40mila persone per raggiungere gli obiettivi prefissati e per consentire la realizzazione del PNRR”.Lo ha ribadito oggi a Roma Anna Masutti, la presidente di Rete Ferroviaria Italiana, società capogruppo del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, nel corso dell’Assemblea Nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi.Oggi il Gruppo FS conta oltre 83mila dipendenti. Negli ultimi anni sono state assunte 5mila persone. RFI, impegnata nella gestione e dello sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, è arrivata, grazie a questo intervento, ad avere un organico circa 30mila lavoratori.”Le assunzioni – ha proseguito Masutti – sono uno dei punti chiave per la realizzazione delle opere programmate. Le infrastrutture vengono costruite con l’ausilio delle tecnologie, ma prima ancora grazie al lavoro delle persone. I nuovi ingressi avranno ripercussioni positive anche per i nostri fornitori, le imprese che lavorano con noi per la realizzazione di queste opere e con cui condividiamo la formazione e la forte attenzione alla sicurezza, e alle quali chiediamo una costante collaborazione per garantire la qualità del lavoro che svolgiamo assieme”.”Fondata sul lavoro” è stato il titolo dell’assemblea svoltasi oggi alla quale sono intervenuti, fra gli altri, Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie e Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. I lavori sono stati aperti dal presidente della federazione Massimo Stronati. È seguito il panel, moderato dal vicedirettore del TG5 Giuseppe De Filippi, dal titolo “Competitività ed Inclusione – il lavoro buono” che ha visto partecipare, oltre ad Anna Masutti, anche Anna Ascani, sottosegretario al ministero dello sviluppo economico, Maurizio Del Conte, ordinario di diritto del lavoro dell’Università Bocconi, Adriano Leli, coordinamento soggetti aggregatori regionali – Itaca e Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.Il secondo e ultimo panel ha avuto come titolo “L’economia dei servizi – leva di sviluppo”. LEGGI TUTTO

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    Lufthansa: miliardario tedesco Kuehne diventa maggiore azionista

    (Teleborsa) – Klaus-Michael Kuehne, imprenditore e miliardario tedesco della logistica, è adesso il maggiore azionista di Lufthansa dopo aver aumentato la sua partecipazione, secondo un rapporto sui diritti di voto. La sua società Kuehne Aviation possiede ora il 15,01% della compagnia aerea tedesca, rispetto al precedente 10%. Kuehne ha così sostituito il cosiddetto Fondo di stabilizzazione economica della Repubblica Federale di Germania come azionista principale.L’obiettivo del fondo progettato da Berlino era quello di fornire capitali alle aziende che, senza alcuna colpa, si sono trovate indifficoltà durante la crisi causata dalla pandemia di coronavirus. Il Governo tedesco possiede il 14,1% del Gruppo Lufthansa. Tuttavia,dovrà cedere le sue azioni entro l’ottobre 2023, dopo che l’azienda avrà rimborsato gli aiuti di Stato diretti necessari durante la crisi.L’aumento della partecipazione di Kuehne non sorprende. Secondo una dichiarazione vincolante di Lufthansa di maggio, Kuehne Aviation aveva già dichiarato, al momento del superamento della soglia del dieci per cento, di perseguire obiettivi strategici con l’investimento e di non escludere ulteriori acquisizioni nei prossimi dodici mesi. Per gli osservatori del settore, l’imprenditore potrebbe puntare in particolare alla lucrativa attività cargo di Lufthansa. Alcunegrandi compagnie di navigazione, ad esempio, che hanno guadagnato molto durante la pandemia grazie a tariffe di trasporto elevate, hanno recentemente investito nel settore del cargo aereo. LEGGI TUTTO

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    Low-cost, Commissione di Garanzia: “Sciopero 17 luglio ridotto a 4 ore”

    (Teleborsa) – “Con riferimento agli scioperi proclamati in EasyJet, Ryanair, Malta Air, Volotea e Crewlink per il 17 luglio 2022, la Commissione è intervenuta con delle indicazioni immediate, adottate ai sensi dell’articolo 13, comma 1, lett. d), della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni, volte a limitarne la durata”. Ad annunciarlo è la Commissione di Garanzia dello sciopero in una nota. “Le Organizzazioni sindacali Uil Trasporti e Filt Cgil – fa sapere la Commissione – si sono prontamente adeguate ed hanno ridotto le astensioni da 24 a 4 ore (dalle ore 14.00 alle ore 18.00). Le fasce di garanzia, nelle quali il servizio di trasporto aereo sarà integralmente garantito, come previsto dalla Regolamentazione provvisoria del settore (delibera n. 14/387, del 13 ottobre 2014, pubblicata in G.U. 250 del 27 ottobre 2014), sono le seguenti: 7.00-10.00 e 18.00-21.00”. Le associazioni dei consumatori, tuttavia, nonostante vi siano dei diritti e delle leggi che regolano lo sciopero, chiedono misure più severe contro le agitazioni del comparto. “Ringraziamo la Commissione di Garanzia degli scioperi per essere intervenuta riducendo la durata dello sciopero indetto dai lavoratori del trasporto aereo per il prossimo 17 luglio, ma non basta – afferma in una nota il Codacons –. I lavoratori non possono prendere i cittadini in ostaggio con le loro, seppur giuste, rivendicazioni sindacali, e devono permettere agli italiani di andare in vacanza, astenendosi da qualsiasi sciopero in questo periodo caldo sul fronte delle partenze. In tal senso la riduzione della durata della protesta decisa dal Garante non basta, e riteniamo che gli scioperi nel settore del trasporto aereo vadano vietati del tutto durante i mesi di luglio e agosto, per garantire gli spostamenti degli utenti ed evitare che i cittadini perdano giorni di vacanza e soggiorni già acquistati a causa della cancellazione dei voli”. LEGGI TUTTO

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    Mobilità e logistica: il Mims lancia Moveo

    (Teleborsa) – Ha preso il via oggi a Milano “Moveo”, il percorso di incontri con gli attori della mobilità e della logistica che accompagna la redazione del nuovo documento di indirizzo strategico del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). Il primo appuntamento di Moveo dal titolo “I fabbisogni logistici delle filiere produttive” ha visto la presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e del coordinatore della commissione istituita ad hoc, Salvatore Rossi.Nel messaggio rivolto ai partecipanti il Ministro Enrico Giovannini ha ringraziato per l’intenso lavoro della giornata: “Faremo tesoro delle proposte e delle raccomandazioni emerse dai tavoli di discussione nella redazione del documento finale, che fornirà l’indirizzo strategico delle politiche dei trasporti e della logistica. È solo la prima tappa del percorso che faremo nei prossimi mesi”.L’evento ha coinvolto oltre cento protagonisti delle diverse filiere produttive, riuniti in sei tavoli di lavoro: agroindustria; automotive; chimica e farmaceutica; design, moda e arredo; metallo, meccanica ed elettronica; turismo. Durante il confronto, i rappresentanti delle aziende e delle associazioni di categoria hanno contribuito all’analisi dell’evoluzione della domanda di trasporto di merci e persone, e alla definizione delle priorità per le infrastrutture logistiche e i servizi e delle sfide per una logistica sostenibile. A fare da sfondo alla discussione, lo scenario complesso su cui incidono i cambiamenti tecnologici, la crisi climatica, la pandemia e la situazione geopolitica.Il documento di indirizzo strategico del Mims sarà quindi concepito per adattarsi alle condizioni di contesto e a scenari futuri caratterizzati da profonda incertezza e fornirà una guida per la definizione dei piani settoriali per le ferrovie, la portualità, la logistica integrata, la ciclabilità, la mobilità sostenibile in generale.Filiere produttive, intermodalità e città sono i tre temi che verranno affrontati durante il ciclo di incontri, che si terranno in diverse città italiane: all’odierno appuntamento di Milano seguirà a Napoli il 13 luglio l’incontro sull’intermodalità, mentre a fine mese è previsto l’evento di Firenze dedicato alla mobilità delle città. LEGGI TUTTO

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    Sicurezza sul lavoro: Unindustria e Luiss Business School premiano Aspi e Mario Guerrucci srl

    (Teleborsa) – Il Gruppo Autostrade per l’Italia per la categoria “Grandi imprese” e Mario Guerrucci srl per la categoria “Piccole e Medie Imprese” vincono la prima edizione del Premio Unindustria “Salute e Sicurezza sul lavoro”, organizzato da Unindustria e Luiss Business School. Obiettivo dell’iniziativa – spiega una nota – è “valorizzare l’impegno di quelle imprese associate che, nell’ultimo biennio, hanno realizzato progetti nel campo dell’informazione, formazione, prevenzione e utilizzo di tecnologie digitali applicate alla sicurezza”. Le aziende vincitrici sono state premiate con la partecipazione gratuita all’ “Executive Programme in Safety Management”, promosso ed erogato da Luiss BS, della durata di 3 mesi e del valore di 8mila euro.”Nel corso del primo anno di attività del Gruppo tecnico ‘Salute e sicurezza sul lavoro’ di Unindustria di cui sono presidente, ho pensato di promuovere in maniera innovativa la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – dichiara Gian Rodolfo Bertoli, presidente del Gruppo tecnico Salute e Sicurezza sul lavoro di Unindustria, ideatore dell’iniziativa –. Investire in formazione, informazione e prevenzione rappresenta la condivisione anche di valori etico-sociali, dove salute e sicurezza non sono considerati costi e mera applicazione di norme legislative, ma devono costituire un patrimonio culturale condiviso da parte di tutta l’azienda, con il coinvolgimento attivo di tutte le figure interessate, proprietà, dipendenti e manager. La prima edizione del premio Sicurezza Unindustria ha l’obiettivo di premiare le 2 aziende associate, per la categoria Piccole e medie imprese e categoria Grandi imprese, che si sono distinte nel Lazio per aver messo in campo, nell’ultimo biennio, progettualità innovative, investendo nella diffusione di comportamenti sicuri, consapevoli e responsabili che possano diventare delle vere best practicie all’interno del nostro sistema associativo”. “La rivoluzione digitale sta radicalmente modificando i modelli di business delle imprese, impattando anche sull’organizzazione e sui processi aziendali: le innovazioni legate alle nuove tecnologie possono essere una valida occasione per migliorare i livelli di sicurezza, salute e benessere all’interno delle aziende – ha affermato Enzo Peruffo, associate dean for Education, Luiss Business School –. Il tessuto aziendale è chiamato ancora una volta ad affrontare nuove sfide progettuali e organizzative per tutelare la sicurezza sul lavoro, integrando l’industria 4.0 nei processi di safety management. Il nostro Executive Programme in Safety Management è volto a offrire una risposta alla crescente domanda, avanzata da aziende private e pubbliche, di competenze professionali specifiche e qualificate nella prevenzione dei rischi e nella gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro. In questo contesto, l’iniziativa che oggi vede vincitori Mario Guerrucci srl e Gruppo Autostrade per l’Italia rappresenta, senza dubbio, un importante tassello nella campagna di sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro”. Al termine dell’evento di premiazione, Loredana Zollo, professore ordinario di Bioingegneria Università Campus Biomedico, ha presentato i risultati dell’ “Indagine sulla Salute e sicurezza sul lavoro e sull’utilizzo delle nuove tecnologie digitali inerenti la sicurezza nelle aziende”, promossa dal Gruppo tecnico Salute e Sicurezza sul lavoro di Unindustria. LEGGI TUTTO

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    Trasporto ferroviario, S&P: compagnie in ripresa ma inflazione comprime i profitti

    (Teleborsa) – L’allentamento delle restrizioni sociali in Europa durante gli ultimi mesi ha stimolato una significativa ripresa per le compagnie ferroviarie del continente. È quanto si legge in un report di S&P Global Ratings sul settore ferroviario europeo in cui si prevede un’imminente ripresa post-pandemica. Secondo le stime di S&P, nel 2022 il volume dei passeggeri dovrebbe risalire, raggiungendo potenzialmente tra il 75% ed il 90% dei volumi del 2019. Tuttavia, la forte inflazione potrebbe far aumentare i costi, comprimendo ulteriormente i profitti degli operatori ferroviari, che solitamente hanno costi fissi elevati e costi del personale tutelati dai sindacati. In assenza di ulteriori sostegni governativi, si legge ancora, gli effetti dell’inflazione potrebbero ritardare la ripresa delle metriche creditizie. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS e TIM: “Completata copertura 4G sull'Alta Velocità Milano-Bologna”

    (Teleborsa) – Il Gruppo FS Italiane e TIM hanno attivato il primo impianto di copertura radiomobile con tecnologia 4G nelle gallerie della tratta Alta Velocità Milano-Bologna, ottenendo così la copertura completa della tratta.La tecnologia 4G consente ai passeggeri di usufruire di una connessione stabile e di alta qualità anche nelle aree più sfavorevoli come le gallerie ferroviarie, sia attraverso il servizio WiFi di bordo treno sia attraverso la copertura diretta di tutti gli Operatori TLC che hanno aderito al progetto: TIM come capofila, iliad, Vodafone e WINDTRE. I lavori di upgrade verso la tecnologia 4G – si legge in una nota congiunta – saranno avviati nei prossimi mesi anche sulle tratte alta velocità tra Bologna e Firenze, per poi proseguire nel corso del 2023 da Torino a Milano, da Firenze fino a Napoli e da Bologna a Venezia. L’obiettivo è realizzare una connettività voce e dati sempre più affidabile sulle linee alta velocità ma anche sulle linee convenzionali, a partire dalle tratte a maggiore frequentazione, così da garantire un servizio di alta qualità ai passeggeri dei treni AV, Intercity e Regionali e alle imprese ferroviarie del trasporto merci.L’attivazione degli impianti sulla AV Milano-Bologna rappresenta il primo tassello dell’accordo siglato tra il Gruppo FS Italiane, tramite il gestore dell’infrastruttura RFI, e TIM nel dicembre 2021. Nell’ambito delle iniziative legate al PNRR, inoltre, sono previsti studi di fattibilità relativi al possibile utilizzo di tecnologie 5G. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, Di Palma: “In Italia riflesso criticità degli altri Paesi europei”

    (Teleborsa) – “Carenza del personale, scioperi e Covid”. Questi – come spiega a Teleborsa il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma – gli elementi alla base del caos dei voli aerei che, tra ritardi e cancellazioni, sta segnando l’estate della ripartenza. “In Italia – sottolinea Di Palma – il sistema aeroportuale ha retto perché ci sono stati indennizzi agli operatori per 800 milioni ed è stata attuata la cassa integrazione in deroga. Questo ha sostanzialmente garantito la fidelizzazione del personale che, nella ripartenza, ha potuto garantire al meglio il presidio. Negli altri paesi continentali questo non è accaduto”. “Tenuto conto che noi abbiamo solo Ita come compagnia di riferimento nazionale, è chiaro che – evidenzia il presidente dell’Enac – i disagi che si verificano negli altri paesi continentali si riflettono anche nel nostro Paese. Ne consegue che se Ita è in grado di garantire una totale puntualità, al contrario i voli che sono operati in particolare da low cost continentali, in prosecuzione possono determinare accavallamenti e ritardi”. È chiaro, dunque, che a risentire di tale scenario siano principalmente gli scali dove operano compagnie low cost. “Il tema vero – prosegue Di Palma – è che molti aeroporti in Italia hanno il traffico low cost, un diverso modo di volare che ormai si sta affermando come normale. Si tratta di vettori che hanno il loro centro direzionale a Dublino o in altre città europee interessate da uno stato di agitazione dei lavoratori e ciò si riflette anche in Italia determinando un’estate più ‘calda’ del normale. In alcuni aeroporti che riteniamo perfetti, come Bergamo che credo sia uno dei migliori aeroporti italiani, non vi è un problema aeroportuale ma vi sono criticità rispetto ai vettori che cancellano determinati voli in particolare nel caso di tratte point to point. Stiamo parlando di presidi aeroportuali ottimali nel contesto di una situazione dei vettori difficoltosa rispetto alla quale la regolamentazione comunitaria non permette di intervenire sui collegamenti ma solo sui ristori ai passeggeri. Aeroporti come Bergamo e Venezia fanno tanto anche per garantire i passeggeri che si trovano in difficoltà pur non avendo un obbligo normativo”. A spiegare come i disagi provocati dagli scioperi e dalla mancanza di addetti che hanno coinvolto compagnie estere e low cost stiano interessando di riflesso anche l’Italia sono i numeri. A Bergamo, ad esempio, – la principale base del sud Europa e d’Italia di Ryanair con oltre 130 destinazioni in 38 Paesi – nel mese di giugno, anche a fronte di giornate di sciopero a livello europeo, si è registrato un movimento superiore al periodo pre-pandemico con 1.249.409 passeggeri rispetto ai 1.235.821 del 2019 e un tasso giornaliero sempre superiore a 40mila pax. Con 5,8 milioni di passeggeri nel primo semestre 2022 l’aeroporto di Bergamo si è, inoltre, confermato terzo aeroporto nazionale dopo Fiumicino e Malpensa.Carenza del personale – “Con il Covid ci sono stati i licenziamenti e quindi oggi, in una ripresa vorticosa non prevista dagli economisti, – sottolinea il presidente dell’Enac – è chiaro che la programmazione e la riassunzione non ha funzionato. Bisogna, inoltre, tenere conto della rigidità del sistema. Non è, infatti, sufficiente solo assumere qualcuno ma è c’è bisogno anche di un lungo periodo di formazione. Ciò significa che all’assunzione non consegue il presidio. Tutto questo sta determinando una situazione di difficoltà anche in ambito aeroportuale”.Scioperi e Covid – “I vettori, in particolare delle compagnie low cost, – prosegue Di Palma – sono inoltre interessati da una fase di scioperi. Il nostro Paese ha una legislazione che permette di deferire il prossimo sciopero anche a settembre ma negli altri Paesi dove questa legislazione non c’è tali agitazioni determinano una situazione di difficoltà. A ciò si aggiunge il problema del Covid con di conseguenza gli equipaggi che non si riescono a formare”.Restrizioni al traffico aereo – A causare ulteriori disagi sono, inoltre, le limitazioni al traffico aereo imposte dai principali aeroporti europei, in particolare a Londra Gatwick e Amsterdam Schiphol. “L’intervento statuale dei paesi continentali sta limitando i voli per limitare i disservizi. Tendenzialmente – spiega Di Palma – al disservizio consegue la riprotezione su un altro volo. Ma in questo momento i voli sono anche completamente pieni e alcuni governi gestiscono tale situazione di malessere anche limitando l’operatività degli scali”. Applicazione regolamento UE – “Le compagnie stanno applicando il regolamento UE con parecchi ristori che vengono elargiti. In alcuni casi stanno venendo chiamati in causa anche gli aeroporti dal momento che nel nord Europa la responsabilità dei disagi non è solo dei vettori. In alcuni scali, ad esempio a Londra, vi sono anche servizi aeroportuali che non funzionano e che incidono molto sui collegamenti. La legislazione europea addebita ai vettori il maggior onere di responsabilità. In Italia abbiamo chiesto ai gestori aeroportuali di supportare questa situazione di difficoltà a garanzia della tutela dei diritti dei passeggeri al di là di un obbligo normativo”.Questa situazione andrà avanti per tutta l’estate? – “Non abbiamo una previsione serena. Sicuramente il mese di luglio sarà impegnativo ma speriamo che le assunzioni, o misure come l’impiego dell’esercito a Dublino o in altri scali nord continentali, possano alleggerire questa situazione di difficoltà e – conclude il presidente dell’Enac – si superi anche il conflitto sociale che c’è tra vettori e operatori del settore”. LEGGI TUTTO