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    IMQ, Aspi ottiene la certificazione integrata di tutti i processi aziendali

    (Teleborsa) – Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sicurezza della circolazione stradale, qualità, ambiente, anticorruzione e Diversity&Inclusion. Queste le certificazioni conformi alle norme internazionali ISO che Autostrade per l’Italia ha ottenuto nel corso degli anni. Oggi, nell’ambito del proprio Piano di Trasformazione, Aspi ha completato la certificazione integrata di tutti i processi aziendali, a seguito di audit svolto dall’ente esterno accreditato IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità). L’ente – fa sapere Aspi in una nota – ha riconosciuto all’azienda anche il certificato di eccellenza per l’impegno e la dedizione di tutti coloro che hanno partecipato al piano di integrazione dei sistemi di gestione della società.Il Sistema di Gestione è l’insieme di procedure e regole, descritte in norme riconosciute a livello internazionale, volto a definire e raggiungere obiettivi aziendali, finalizzati al miglioramento continuo delle performances. “L’azienda infatti, anche attraverso l’adozione di soluzioni tecnologicamente innovative, – si legge nella nota – mira ad essere leader nella transizione verso un modello di mobilità sostenibile, che garantisca una gestione integrata del ciclo di vita delle infrastrutture di mobilità (ricerca, ingegneria, costruzione, esercizio, manutenzione) e assicuri le migliori condizioni di lavoro e prestazioni di sicurezza (degli utenti e dei lavoratori), la tutela ambientale, la qualità dell’asset autostradale e dei servizi offerti”. LEGGI TUTTO

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    Estate 2022, Itabus: 110 servizi al giorno, 150 fermate lungo tutta Italia e più di 800 tratte servite

    (Teleborsa) – In vista della stagione estiva Itabus ha deciso di ampliare il proprio network ed i propri servizi. I passeggeri – fa sapere Itabus in una nota – avranno a disposizione circa 110 servizi quotidiani, circa 150 fermate in tutta Italia ed oltre 800 tratte fra cui scegliere le proprie vacanze.Novità di network riguardano il debutto in regioni come Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, dove i servizi hanno preso il via ieri, 15 giugno, ma – sottolinea Itabus – “stanno facendo già registrare ottimi dati”. La Sicilia è collegata a Bari, Napoli e Roma con 8 servizi quotidiani distribuiti su 4 differenti linee con fermate a Palermo, Termini Imerese, Cefalù, Milazzo, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Catania, Taormina-Giardini Naxos, Siracusa e Augusta. In Trentino sono invece servite Bolzano, Trento e Rovereto con 4 viaggi al giorno verso Roma e Napoli. C’è poi il Friuli, con le città di Trieste (8 viaggi al giorno), Udine (2 servizi quotidiani) e Gorizia (2 collegamenti giornalieri), che sono connesse a diverse località, fra cui Venezia, Milano, gli aeroporti di Venezia e di Bergamo-Orio al Serio, Roma e Napoli. Sono partite, inoltre, – si legge nella nota – diverse connessioni che uniscono aree strategiche del Paese fra loro: Napoli-Pescara che ferma anche all’aeroporto di Capodichino, oltre che passare da città quali Avellino e Foggia verso la costa adriatica; Milano-Crotone per collegare Lombardia ed Emilia alla Calabria ionica; Milano-Bari/Matera con le nuove fermate ad Altamura, Cerignola, Barletta, Bisceglie, Trani, Molfetta; Roma-Catanzaro (città appena entrata nella rete Itabus) e Roma- San Benedetto del Tronto con fermate ad Avezzano e Pescara.Ci sono poi le più gettonate località di mare, che per l’estate Itabus ha deciso di collegare al proprio network per accompagnare i tanti turisti. C’è una linea fra Roma e Otranto, servita da 4 viaggi al giorno: 2 viaggi da Roma e Napoli verso Maglie e Otranto (passando anche per Bari e Lecce) ed altri 2 per tornare verso Roma. Per servire la costa tirrenica della Calabria, Itabus ha attivato 2 viaggi al giorno da/per Roma, Napoli e Salerno fino a Reggio Calabria, passando per località quali Scalea, Paola, Amantea, Gioia Tauro e Villa San Giovanni. Sempre dalla Capitale, transitando anche per Napoli e Salerno, Itabus accompagna i viaggiatori alla scoperta delle spiagge pugliesi come Nardò, Porto Cesareo e Gallipoli con 4 collegamenti giornalieri (due di andata e due di ritorno). Inoltre la società ha attivato 2 viaggi notturni che collegano Roma e Napoli con Alberobello, Locorotondo, Putignano, Nardò, Maglie, Porto Cesareo e Gallipoli. Attivati collegamenti anche per la costiera adriatica: partendo da Napoli e passando per Roma, si possono raggiungere Rimini, Riccione e Cattolica, linea servita con 4 viaggi quotidiani (2 servizi da Sud verso Nord e viceversa).Aumenti di network e frequenze sono resi possibili dall’ingresso in flotta di nuovi bus: dai 70 dello scorso inverno, sono arrivati 10 ulteriori pullman a fine maggio e da ieri, con la nuova offerta estiva, altri 20 Itabus (modello MAN Neoplan Skyliner) percorrono le strade italiane portando a 100 l’attuale flotta. Ha fatto così il debutto commerciale anche il bus numero 100 con una livrea speciale contrassegnata dal rosso Itabus e dal color oro per celebrare questo traguardo.La compagnia continua poi ad investire sull’intermodalità per consentire ai suoi passeggeri di acquistare diverse soluzioni di viaggio direttamente dal proprio sito: ne sono un esempio i servizi di micro-mobilità urbana e di tour turistici cittadini già attivi.In quest’ottica si collocano le ultime due partnership strette da Itabus: con Alilauro per garantire gli spostamenti bus-aliscafo e con Terravision per la connessione verso gli aeroporti. Insieme ad Alilauro (realtà di primo piano nel trasporto marittimo con una consolidata esperienza di quasi 80 anni nel settore), Itabus darà modo ai numerosi turisti di raggiungere Ischia e Sorrento con un unico biglietto dalle principali città italiane come Venezia, Milano, Firenze, Roma e Bari, solo per citarne alcune. Si arriverà con i pullman Itabus (targati MAN, di ultimissima generazione con a bordo tutti i comfort come wi-fi 4/5G gratuito, toilette, distributori automatici) a Napoli e da qui si potrà prendere l’aliscafo di Alilauro, usufruendo inoltre dei servizi della palazzina Volaviamare, al molo Beverello. Sono previsti 26 servizi che collegheranno il porto di Beverello con Ischia (alcuni dei quali fermeranno anche a Forio), mentre saranno 8 quelli che consentiranno di spostarsi fra Napoli Beverello e Sorrento. Un’offerta che – sottolinea Itabus – garantisce servizi lungo tutto l’arco della giornata collegando Napoli al resto del network con oltre 70 viaggi giornalieri nelle giornate di picco.L’altra partnership è legata al mondo aeroportuale: in collaborazione con Terravision (operatore leader nel settore del trasporto turistico che offre servizi di transfer dagli aeroporti delle maggiori città europee ai rispettivi centri città), dal sito Itabus sarà possibile acquistare biglietti per i collegamenti verso gli aeroporti di Fiumicino, Ciampino e Bari. Il servizio Terravision garantisce ogni giorno 34 corse per l’aeroporto di Ciampino, 44 corse per l’aeroporto di Fiumicino e 26 corse per l’aeroporto di Bari con partenze in corrispondenza degli arrivi o delle partenze dei voli, 7 giorni su 7.Un sistema intermodale che Itabus sta sviluppando fin dal suo esordio: i bus della compagnia, infatti, fanno scalo presso tutti i principali snodi serviti dall’Alta Velocità, ne è un esempio la stazione AV di Roma Tiburtina, oltre che presso l’aeroporto di Roma Ciampino (collegato al resto del network della società, oltre che dal nuovo servizio Terravision con Roma Termini), quello di Orio al Serio, quello di Venezia e quello di Napoli Capodichino.”Il futuro della mobilità è sostenibile ed intermodale. Per questo offriamo soluzioni di viaggio condivise, che consentano ai viaggiatori di spostarsi in tutta Italia a prezzi competitivi, con il massimo del comfort e su bus green di ultimissima generazione come i nostri – dichiarano gli amministratori delegati di Itabus, Francesco Fiore ed Enrico Zampone –. Stiamo implementando costantemente il nostro network perché sul territorio c’è molta domanda ed il modello Itabus è apprezzato, lo dimostrano i numeri. Siamo partiti in un contesto complicato come quello pandemico, abbiamo scommesso sulla ripartenza perché sapevamo che c’era forte domanda. Questo primo anno ci ha dato ragione, siamo soddisfatti dei risultati ottenuti: saranno la base su cui costruire i successi futuri”. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, Ferraris illustra Piano Industriale alla Commissione Lavori Pubblici del Senato

    (Teleborsa) – Una riorganizzazione strategica in quattro Poli: Infrastrutture, Passeggeri, Logistica, Urbano. E fattori abilitanti quali innovazione, digitalizzazione, connettività e valorizzazione delle persone. Questi gli elementi portanti alla base del percorso tracciato da FS per i prossimi dieci anni. Presentato dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, nel corso dell’audizione odierna alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, il nuovo Piano decennale del Gruppo è volto a far fronte sia a una nuova domanda di mobilità in via di consolidamento, che ha subito un’accelerazione soprattutto sul turismo, sia al cambiamento climatico con impatti sulle infrastrutture. Nell’illustrare la vision alla base del nuovo Piano decennale, che ha una valenza sul PIL nell’ordine del 2%, Ferraris – come riferisce FS News, il portale di informazione del Gruppo FS – è partito dai numeri consolidati. “Il Gruppo conta 82mila persone, gestisce 16.800 km di linee ferroviarie e 32mila km di strade attraversate quotidianamente da 7 milioni di veicoli. Nell’AV abbiamo una quota di mercato del 67%, del 100% negli Intercity e sui regionali del 60% – ha sottolineato l’ad –. Complessivamente, nel periodo pre-pandemia, cioè il 2019, abbiamo registrato un miliardo di presenze sui nostri treni e autobus, di cui 50 milioni sull’AV, 600 milioni sui treni regionali, 17 milioni sugli intercity e 320 milioni sugli autobus”. Dati che, per quanto riguarda il settore business, legato agli spostamenti per attività lavorative, vedono attualmente una domanda più bassa, ma – sottolinea FS News – “auspicano un progressivo ritorno alla normalità nel 2024-2025″.”Abbiamo di fronte a noi grandi sfide che vengono aggiornate con una velocità impressionante, a seguito anche degli eventi catastrofici sotto i nostri occhi. Nell’ambito di una visione a dieci anni, – ha proseguito Ferraris – abbiamo cercato di identificare quali sono le sfide che caratterizzano il nostro settore inteso come trasporto multimodale nel suo complesso, e come operatori di infrastrutture”.Previsti, inoltre, investimenti per oltre 190 miliardi di euro, in cui rientra anche una decisa opera di ottimizzazione dell’efficienza energetica. È in programma, infatti, un piano di autoproduzione di energia rinnovabile con l’obiettivo di conseguire 2 GW di nuova capacità da fonti green per soddisfare il 40% del fabbisogno energetico di Gruppo.All’insegna della sostenibilità e dell’innovazione anche il rinnovo della flotta Trenitalia. “Da qua al 2031 – ha sottolineato Ferraris – prevediamo altri 46 treni AV, 34 intercity e 4.495 treni regionali. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, 4.660 nuovi autobus di cui 2.461 elettrici e 763 ibridi. L’investimento complessivo è di 15 miliardi di euro”.Sul fronte della logistica, sono previsti investimenti di circa 2,5 miliardi di euro, aumentando la flotta con 380 locomotive e 3500 carri, oltre ad investimenti in terminali multimodali. In questo modo – ha affermato l’ad – “va tutto nella giusta direzione per far sì che l’Italia diventi sempre più un hub logistico”. Sul capitolo internazionalizzazione, il Gruppo – ha detto Ferraris – non ha “l’ambizione di fare investimenti fuori dall’Europa, se non in un’ottica di trasferimento delle competenze e del proprio know-how”. Restando nel mercato europeo, definito sempre più domestico, il Gruppo completerà entro fine anno il percorso di presidio sull’Alta velocità in Spagna con il Frecciarossa 1000.Infine, particolare attenzione è posta anche alle assunzioni nell’arco di piano, che ne prevede circa 40mila. “Cerchiamo figure tecniche e ingegneri per RFI e Anas ed è una sfida che va raccolta immediatamente tramite partnership con università e istituti professionali. Siamo in una fase storica dove i grandi piani economici di rilancio, come il PNRR, ma anche gli altri investimenti previsti, – ha concluso Ferraris – impongono una politica molto attenta allo sviluppo di nuove competenze”. LEGGI TUTTO

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    Stellantis lascia ACEA e lancia il “Freedom of Mobility Forum”

    (Teleborsa) – Stellantis ha comunicato che cesserà di essere membro Associazione dei Costruttori Automobilistici Europei (ACEA) entro la fine di quest’anno, mentre a inizio 2023 dovrebbe organizzare il primo “Freedom of Mobility Forum”, un incontro annuale aperto per il dibattito pubblico sui temi della mobilità sostenibile per la società. Il gruppo automobilistico, nato dalla fusione tra i gruppi PSA e FCA, spiega che il forum sarà “un incontro annuale aperto di appassionati risolutori di problemi impegnati in un processo decisionale basato sui fatti, che individui le soluzioni per portare libertà di mobilità pulita, sicura e conveniente per la società a fronte delle implicazioni del riscaldamento globale.”Le sfide ambientali che ci attendono, insieme a un ambiente economico in rapida evoluzione, richiedono un approccio a 360 gradi efficiente, globale e inclusivo che coinvolga tutti coloro che desiderano contribuire alla costruzione di una mobilità sostenibile – ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis – Intendiamo creare un forum pubblico in cui i partecipanti possano riunirsi per affrontare le questioni chiave che circondano il dibattito sulla mobilità decarbonizzata e individuare i prossimi passi da compiere insieme. È in gioco l’accesso a una mobilità pulita, sicura e conveniente per i cittadini di tutto il mondo”.Il “Freedom of Mobility Forum” sarà pianificato e coordinato da un comitato consultivo di esperti che rappresenteranno i vari stakeholder del settore, tra cui fornitori di mobilità e tecnologia, accademici, politici e scienziati. Il forum ospiterà dibattiti su un numero selezionato di argomenti per ogni edizione nell’ambito dei seguenti principi di impegno: Visione globale (diverse questioni con un approccio a 360 gradi); Basato sui fatti (fatti per fornire approfondimenti e possibili soluzioni); Trasparenza (aperto al pubblico per garantire che tutte le posizioni siano rese disponibili a tutti); Rispetto prima di tutti (impegnarsi in modo onesto, rispettoso e collaborativo). LEGGI TUTTO

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    Trasporti, ADR: “Ripresi i voli Roma – L'Avana dopo 2 anni di stop”

    (Teleborsa) – Dopo oltre due anni di stop dovuti alla pandemia Roma e L’Avana sono di nuovo collegate. Da oggi Neos Air, compagnia aerea italiana del Gruppo Alpitour, è tornata ad operare, ogni lunedì, il collegamento, via Cancún (Messico), con Cuba dall’aeroporto di Fiumicino. Il ritorno del volo per l’Isla Grande – divenuta centrale nella programmazione di Neos Air e di Alpitour che ritengono Cuba una destinazione in forte ripresa – è stato accolto a Fiumicino da Aeroporti di Roma alla presenza dell’ambasciatrice di Cuba in Italia, Mirta Granda Averhoff. Durante l’ultima edizione della Bit (Borsa internazionale del turismo) di Milano l’ambasciatrice aveva rilanciato la destinazione sul mercato italiano auspicandone la ripresa e maggiori collegamenti. “Sono davvero felice di accogliere oggi qui nel principale aeroporto italiano il ritorno del volo da Roma per L’Avana della Neos Air. Questo – ha detto Averhoff – darà modo a tanti turisti italiani di tornare a visitare il nostro Paese”. La ripresa dei voli per Cuba è stata favorita dall’abolizione, a partire dallo scorso 10 giugno, di tutte le restrizioni all’ingresso nel Paese. Non è più necessario, inoltre, mostrare il certificato vaccinale, né l’esito negativo di un tampone molecolare per l’ingresso a Cuba. Abolito nel Paese anche l’obbligo generalizzato di uso della mascherina così come le restrizioni alla circolazione sul territorio nazionale. LEGGI TUTTO

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    FS, al via il servizio tra Vigna Clara e Valle Aurelia: tratto strategico per il quadrante nord di Roma

    (Teleborsa) – Al via il collegamento ferroviario tra Vigna Clara e Valle Aurelia, linea strategica per il quadrante nord della città di Roma, reso possibile dalla riattivazione della tratta dell’anello ferroviario Valle Aurelia – Vigna Clara e dalla riapertura al pubblico della stazione di Vigna Clara, completamente rinnovata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). “La riattivazione della tratta – sottolinea FS Italiane in una nota – rappresenta un primo passo importante verso la chiusura dell’anello ferroviario e un traguardo fondamentale per la mobilità sostenibile di Roma nord, grazie alla connessione con le linee A e B della metropolitana e la linea Fl3 per Viterbo”.Il restyling della stazione ha completamente modificato e rinnovato il fabbricato viaggiatori, creando servizi primari e secondari destinati ai passeggeri, riqualificato i marciapiedi a servizio dei treni, sostituiti gli ascensori, ammodernati i locali tecnologici, gli impianti di illuminazione e la segnaletica. Il tutto migliorerà l’accessibilità all’infrastruttura ferroviaria consentendo la fruibilità dei servizi di trasporto a tutti i cittadini, senza barriere e con facilità. L’investimento complessivo per la realizzazione della stazione di Vigna Clara è stato di circa 6,1 milioni di euro.”L’attivazione della linea e la riapertura della stazione di Vigna Clara rappresentano per noi un momento storico – ha sottolineato Vera Fiorani, commissaria straordinaria per la chiusura dell’anello ferroviario di Roma e amministratrice delegata di RFI –. Nonostante le numerose difficoltà incontrate in questi anni non ci siamo mai fermati e finalmente oggi possiamo riattivare la tratta e aprire le porte di una stazione completamente rinnovata. Ora il nostro impegno è quello di realizzare il raddoppio della Valle Aurelia-Vigna Clara per il Giubileo del 2025 e progressivamente la chiusura dell’anello ferroviario, con il proseguimento della linea verso Val d’Ala e Nomentana”.Sulla linea, grazie al Contratto di Servizio sottoscritto da Trenitalia e Regione Lazio, a partire da oggi, lunedì 13 giugno, saranno attivi 18 collegamenti giornalieri feriali, con 6 coppie di treni per S. Pietro e 3 fino a Roma Ostiense. I nuovi servizi copriranno i circa 7,5 chilometri di linea tra Vigna Clara e Valle Aurelia in meno di 10 minuti, ai quali se ne aggiungeranno ulteriori 15 per Roma Ostiense, fermando nelle stazioni intermedie di Roma S. Pietro, Quattro Venti e Roma Trastevere. LEGGI TUTTO

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    Iveco e Iveco Bus per “Arena del Futuro”: verso un sistema di mobilita` a zero emissioni e wireless

    (Teleborsa) – Dimostrare l’efficacia e l’efficienza dell’alimentazione di veicoli elettrici mediante carica induttiva dinamica senza contatto. Questo l’obiettivo del progetto pilota italiano di ricarica a induzione per veicoli elettrici (o DWPT – Dynamic Wireless Power Transfer) – a cui partecipano, insieme ad aziende industriali, universita` e istituzioni internazionali, anche Iveco e Iveco Bus, i marchi di veicoli commerciali e autobus di Iveco Group – presentato oggi a Chiari (BS), nel circuito sperimentale “Arena del Futuro”. Lanciato a maggio 2021, il progetto è coordinato da A35 Brebemi e Aleatica.Viaggiando su corsie dedicate, i mezzi – spiega Iveco Group in una nota – si ricaricano grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’energia necessaria alle batterie di bordo.Iveco bus ha contribuito al progetto con un E-WAY elettrico di 12 metri su cui sono state integrate le apposite tecnologie di connettivita` e ricarica. Il mezzo ha svolto i test percorrendo un anello asfaltato di un chilometro alimentato tramite ricarica induttiva raggiungendo velocita` fino a oltre i 70 km/h e ricaricando una potenza elettrica di 75 kW. Le estese condizioni di test – spiega la nota – riproducono molto bene la realta` e rendono anche per questo unico il progetto “Arena del Futuro”. Tra i vantaggi della ricarica dinamica a induzione figurano, una forte riduzione della quantita` di batterie necessarie, una maggior efficienza energetica del veicolo, migliorando capacita` di carico merci e persone, un aumento della vita media della batteria stessa e una riduzione dei tempi di sosta per ricarica. La tecnologia che si sta sperimentando diventa potenzialmente un “range extender” per tutte le tipologie di veicoli elettrificati, automobili, bus e mezzi pesanti, e si applica sia ai veicoli elettrici sia a quelli a celle a combustibile. “La nostra azienda e` piu` che mai impegnata nel sostenere la transizione energetica ed e` stato quindi per noi naturale collaborare a questo progetto, apportandovi l’esperienza di milioni di chilometri percorsi in situazioni reali da centinaia di autobus elettrici – ha dichiarato Domenico Nucera, president bus business Unit di Iveco Group –. Inoltre, la tecnologia di ricarica a induzione ha potenzialita` molto interessanti anche per i veicoli commerciali e potrebbe posizionarsi come un’efficace base infrastrutturale di qualsiasi sistema di mobilita` elettrica, non solo per i veicoli puramente elettrici. Continueremo nella sperimentazione, convinti che questa tecnologia, grazie ai vantaggi che offre a tutti gli utenti, possa contribuire efficacemente al passaggio a una mobilita` a zero emissioni”. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, A1: Mims approva lavori di ampliamento della quarta corsia del tratto Milano Sud-Lodi

    (Teleborsa) – È stato approvato dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili il progetto esecutivo dei lavori di ampliamento alla quarta corsia del tratto Milano Sud – Lodi, sull’Autostrada A1 Milano – Napoli.L’intervento – spiega il Mims in una nota – ricade nella Regione Lombardia, nei territori della Città Metropolitana di Milano e della Provincia di Lodi, precisamente nei Comuni di San Giuliano Milanese (Mi), Melegnano (Mi), Cerro Al Lambro (Mi), San Zenone Al Lambro (Mi), Tavazzano Con Villavesco (Lo), Lodi Vecchio (Lo), Borgo San Giovanni (Lo) ed è previsto nel Piano Economico e Finanziario della Convenzione Unica tra Mims e Autostrade per l’Italia S.p.A. (allegato al III Atto aggiuntivo) del 12 ottobre 2007.L’importo dell’intervento ammonta a oltre 207 milioni di euro, di cui 138.9 milioni di euro per lavori a base d’asta e 68,1 milioni per somme a disposizione.I lavori, per i quali si prevede una durata di 36 mesi e che interesseranno 16,8 chilometri, comprendono l’ampliamento alla quarta corsia della Autostrada A1, dalla progressiva 4+852 (in corrispondenza della Tangenziale Ovest di Milano – A50) fino alla progressiva 22+306, ad esclusione della barriera di Milano Sud. Quest’ultimo tratto, infatti, – sottolinea il Mims – presenta già una larghezza idonea per raccordarsi con gli interventi di ampliamento alla quarta corsia.All’interno della tratta d’intervento ricadono: l’Area di Servizio S. Zenone (Km 15+100), le rampe d’interconnessione con la A50 (tangenziale Ovest di Milano – inizio intervento), lo svincolo di Melegnano-Binasco (Stazione di Melegnano-Binasco Km 7+684), l’interconnessione con la A58 (TEEM – Km 10+750) e lo svincolo di Lodi (fine intervento). All’adeguamento della tratta saranno interessati quindici cavalcavia e otto opere d’arte maggiori, tra cui il ponte sul Fiume Lambro di lunghezza pari a 147 metri.Contestualmente all’approvazione del progetto esecutivo, il ministero – conclude la nota – ha dichiarato la pubblica utilità delle opere, consentendo così l’immediato avvio delle procedure espropriative. LEGGI TUTTO