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    Cina, boom di vendite di auto elettriche traina l'intero settore

    (Teleborsa) – Le vendite complessive di auto in Cina a luglio 2022 sono aumentate del 20,1% rispetto all’anno precedente a 1,84 milioni di unità, con le vendite di auto elettriche che hanno rappresentato il 26,4% del totale e sono aumentate del 117,3% a 486 mila unità, secondo i dati della China Passenger Car Association. Le vendite sono diminuite del 6,5% da giugno anche se luglio tende ad essere un mese più lento per le vendite di auto poiché il caldo dissuade i clienti dall’andare nei negozi, ha affermato l’associazione.Le vendite di Honda Motor nel paese sono aumentate del 23,5% rispetto all’anno precedente. Le vendite di Toyota Motor sono cresciute del 6% e quelle di Nissan Motor sono aumentate del 4,6%. Tesla ha venduto 28.217 auto prodotte in Cina a luglio, ha affermato la CPCA.Dopo i solidi risultati di luglio, la China Passenger Car Association ha aumentato la sua stima di vendite di veicoli elettrici per l’intero anno alla cifra record di 6 milioni di unità da 5,5 milioni. Si tratterebbe di un raddoppio rispetto ai 2,99 milioni di veicoli elettrici venduti lo scorso anno. L’aumento della previsione di 6 milioni è ancora “relativamente prudente”, ha sottolineato CPCA, aggiungendo che potrebbe essere ulteriormente aumentata all’inizio del quarto trimestre.Intanto, la Cina si mostra cauta nell’adozione dei veicoli autonomi nel trasporto passeggeri. “La gestione del trasporto con veicoli a guida autonoma dovrebbe attenersi ai principi con la sicurezza come priorità assoluta”, ha affermato il Ministero dei trasporti in una bozza di regole per regolamentare il settore della guida autonoma. Il ministero incoraggerà l’uso di veicoli autonomi come taxi in scenari facilmente controllabili in situazioni di basso traffico. Il colosso cinese Baidu ha dichiarato di aver ottenuto i permessi per operare i primi servizi di robotaxi completamente senza conducente su strade aperte in due città cinesi. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Bellanova: “Benissimo il bando di gara RFI per la Ferrandina – Matera”

    (Teleborsa) – “Benissimo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del bando di gara per la realizzazione della nuova linea Ferrandina-Matera La Martella dopo circa una settimana dall’approvazione del progetto definitivo. È la prova che la buona amministrazione non va in vacanza. Andiamo avanti per rispondere alle esigenze delle comunità e dei territori meridionali, per sostenere le attività dei tessuti economici e produttivi, per mantenere fede agli impegni assunti con il Pnrr, primo tra tutti la riduzione del divario sociale e fisico tra aree del Paese e tra Nord e Sud”. È quanto scrive su fb la viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova commentando la pubblicazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) del bando di gara per la realizzazione della nuova Linea ferroviaria Ferrandina – Matera La Martella, per un importo complessivo di circa 311 milioni di euro.Il progetto della nuova linea, la cui attivazione è prevista entro il 2026, prevede il collegamento tra la Città dei Sassi all’infrastruttura ferroviaria nazionale grazie a una linea elettrificata di 20 chilometri a binario unico. La stazione di Matera La Martella sarà servita sia da un collegamento diretto con la stazione di Ferrandina, sia da un collegamento verso Nord attraverso la nuova bretella di collegamento con la linea Battipaglia – Potenza – Metaponto.Il progetto consentirà inoltre di istituire collegamenti ferroviari di lunga percorrenza tra Matera e il sistema di Alta velocità e di potenziare l’offerta di trasporto pubblico locale sul territorio in termini di frequenza e qualità. L’investimento complessivo per la realizzazione dell’opera è di circa 430 milioni di euro, finanziati anche con risorse Pnrr. LEGGI TUTTO

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    Ddl Concorrenza, NCC: taxi vogliono scrivere norme per noi

    (Teleborsa) – “Ben venga il blitz di Ferragosto sui decreti attuativi su taxi e Ncc”. Lo dichiarano le associazioni del settore del noleggio con conducente commentando la nota diffusa sabato scorso dai deputati della Lega in Commissione trasporti Elena Maccanti ed Edoardo Rixi.”Le multinazionali non c’entrano niente col Ddl Concorrenza, come da loro dichiarato – proseguono le associazioni Ncc – qui hanno accontentato la lobby dei taxi, garantendo loro dei diritti che ormai hanno da 30 anni. In questo modo hanno privilegiato un comparto all’interno della stessa legge a danno e a scapito dell’altro comparto, quello degli Ncc”. “Si parla tanto di scelte giuste per evitare la liberalizzazione – continuano le associazioni Ncc – ma in realtà tutti sanno che nell’ormai noto articolo 10 del Ddl non c’era alcuna liberalizzazione. Si trattava solo di un riordino del settore con norme piu’ chiare per cercare di combattere l’abusivismo. Quello vero, non ciò che viene descritto dai taxi. Capisco che avere norme chiare possa rappresentare un problema per qualcuno che magari si insinua nella poca chiarezza per poter fare come gli pare. Quando però parliamo di abusivismo, ci si riferisce a coloro che non hanno autorizzazione, licenza, a quelle categorie che usano veicoli immatricolati a uso privato per trasportare persone come servizio pubblico”. Quindi un riferimento alla Lega che “parla dello stralcio dell’articolo 10 al Ddl Concorrenza come una battaglia giusta. Ma non è così. E’ un danno agli italiani e alla libertà di trasporto” concludono Acncc, Anc Anc trasporto persone, Ancci, Ani Tra.V., Asincc, Comitato Air, Comitato sindacale Ncc Fiumicino, Federencc, Federnoleggio-Confesercenti, Fia-Confindustria, Fion, Fincc, Ora Ncc, 8Puntozero, Professione Travel Ncc Donne 2030, Sindacato nazionale Llp. LEGGI TUTTO

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    UNRAE: “Soddisfazione per l'inclusione di noleggi e flotte tra i beneficiari degli incentivi”

    (Teleborsa) – L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) ha espresso “grande soddisfazione” per “l’approvazione di un DPCM – di cui si riserva una lettura piu` approfondita non appena il testo sara` disponibile – che sembra accogliere in pieno le proprie richieste, piu` volte reiterate in forma sia pubblica che riservata”. Il provvedimento, se confermato nei contenuti gia` divulgati, – sottolinea l’Unrae – “allarga la platea dei beneficiari degli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni alle societa` di noleggio a lungo termine e alle flotte aziendali, finora escluse per motivi di budget, che rappresentano il traino indiscusso della transizione ecologica nel mercato auto. Viene cosi` sanato anche il vulnus che discriminava senza motivo i consumatori, in base alla modalita` scelta per acquisire una vettura incentivabile”.”Desideriamo ringraziare il Ministro Giorgetti, il MiSE e il Governo tutto, per aver accolto l’appello di Unrae con un intervento – spiega l’Associazione in una nota – che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus. Grazie a questa misura si garantira` finalmente il pieno utilizzo dei fondi a disposizione e si scongiurera` un residuo a fine anno di oltre 300 milioni di euro. Tenuto conto che e` stata scelta la strada del DPCM, in luogo di quella piu` immediata del Decreto-Legge Aiuti 2, ci auguriamo che i tempi tecnici di attuazione del provvedimento siano ridotti al minimo per evitare un rallentamento eccessivo del mercato delle flotte” Non meno importante e`, per l’Unrae, la notizia dello stanziamento di un fondo da 40 milioni di euro per il bonus all’acquisto e alla messa in posa di infrastrutture di ricarica all’interno di condomini, nel limite di 1.500 euro per singolo punto di ricarica e 8mila per edificio. “Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica private – commenta l’Unrae – e` fondamentale per il decollo della mobilita` elettrica, ancora molto arretrata nel nostro Paese. Ora resta da sviluppare finalmente il cronoprogramma puntuale per le infrastrutture di ricarica pubbliche previste dal PNRR, che sono almeno altrettanto importanti”. LEGGI TUTTO

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    SkyExpress potenzia I collegamenti con l'Italia

    (Teleborsa) – Sky Express potenzia i collegamenti con l’Italia a partire dalla prossima stagione invernale. Dal 3 novembre nuova rotta da Atene verso Milano Malpensa, operata da giovedì a lunedì, mentre i voli per Roma Fiumicino avranno frequenza giornaliera. Nel network europeo di Sky Express figurano anche le nuove rotte per Monaco di Baviera (cinque frequenze a settimana,) e per Sofia, entrambi operativi dal 2 novembre. LEGGI TUTTO

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    Auto, Motus-E: “Rivedere incentivi a favore dell'elettrico”

    (Teleborsa) – “Avevamo previsto già mesi fa che gli incentivi a favore delle auto elettriche non avrebbero funzionato e avevamo reso partecipi di questa previsione il ministero dello Sviluppo Economico”. È quanto ha dichiarato Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, l’associazione che rappresenta gli stakeholder della mobilità elettrica. “Ora apprendiamo anche la proposta di spostare gli incentivi destinati alla mobilità elettrica verso altri comparti, quali per esempio il diesel. Quello che non ci vede d’accordo – ha proseguito Naso – è il fatto che con una serie di correttivi, già a suo tempo esposti, si potrebbe davvero far ripartire la mobilità elettrica in Italia. Per esempio, aprendo al settore, da sempre rilevante per le vendite e le immatricolazioni, delle flotte aziendali, stranamente escluso dalle attuali forme di incentivazione (che garantirebbe un usato di qualità); oppure alzando il prezzo limite per le elettriche, ora fissato a 35 mila euro. Si tratta di correttivi utili affinché gli incentivi possano davvero incidere e funzionare. Infatti, in tutti i Paesi europei la mobilità elettrica è in crescita e solo in Italia stiamo tornando indietro, a causa di una serie di difficoltà nella fruizione degli incentivi che abbiamo prontamente denunciato qualche mese fa, insieme ad altre organizzazioni di settore. Tra l’altro sono appena passati solo due mesi dall’introduzione degli incentivi per le auto elettriche ed è prematuro tirare le somme in questo momento di una strategia nata per garantire la gradualità della spesa. Infine, vediamo di buon occhio tra le proposte illustrate dal Ministro dello Sviluppo Economico, sia un rafforzamento delle strategie per l’installazione di colonnine private nei condomini, che un miglioramento delle condizioni di chi vuol accedere agli incentivi acquistando auto a diesel. Ma questa strategia funziona e produce risultati per il Paese se tutti i comparti vengono favoriti con chiarezza e pianificazione”. LEGGI TUTTO

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    Opere pubbliche e sicurezza nei cantieri: firmato accordo al Mims con i sindacati, ANAS e RFI

    (Teleborsa) – Sottoscritto dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), Enrico Giovannini, un accordo con le organizzazioni sindacali e le società del Gruppo FS, ANAS e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), per tutelare i lavoratori che operano nei cantieri, sulla base dell’Atto di Indirizzo in materia di applicazione della disciplina del subappalto, firmato dal Ministro nel mese di gennaio.L’accordo, firmato dal Ministro, dall’AD di RFI, Vera Fiorani, dall’AD di ANAS, Aldo Isi, e dai Segretari Generali Vito Panzarella (FENEAL-UIL), Enzo Pelle (FILCA-CISL) e Alessandro Genovesi (FILLEA-CGIL), prevede che venga specificato nella determina a contrarre e nei documenti di gara che il rispetto della normativa in materia di tutela del lavoro e della sicurezza nei cantieri è una condizione essenziale per l’esecuzione del contratto.Inoltre, ANAS e RFI, cui spetta il compito di realizzare ingenti investimenti stradali e ferroviari indispensabili per dotare di infrastrutture moderne il nostro Paese, si impegnano a verificare il rispetto della normativa in materia di parità di trattamento economico e normativo e l’applicazione dei relativi Contratti Collettivi Nazionali prima del ricorso al subappalto. “Una delle nostre priorità è sempre stata quella di tutelare il lavoro e la sicurezza nei cantieri”, ha ricordato il Ministro Giovannini. “Non posso che esprimere soddisfazione per questo accordo, con cui anche ANAS e RFI si uniscono al Mims nello sforzo di assicurare che i diritti dei lavoratori, e in particolare di chi opera nei cantieri, siano sempre messi al primo posto – ha aggiunto – soprattutto in un contesto di forte accelerazione delle tempistiche dettato dalle esigenze di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.”Siamo costantemente impegnati nel miglioramento della sicurezza dei lavoratori, attraverso un approccio proattivo che prevede progetti culturali, di formazione e tecnologici innovativi”, ha dichiarato Vera Fiorani, Amministratrice Delegata di RFI. “Un obiettivo del Gruppo FS e che, con il Polo Infrastrutture, vedrà una sinergia sempre maggiore mettendo a fattor comune le best practice delle società coinvolte. Dobbiamo essere attenti a tutti i nostri colleghi che ogni giorno e ogni notte lavorano nei cantieri e lo devono fare in modo sicuro”.Per l’AD di Anas, Aldo Isi, “si tratta di un importante passo avanti nel consolidamento delle attività di gestione per la realizzazione di opere infrastrutturali, volto a tutelare la qualità del lavoro degli addetti alla filiera degli appalti, in una fase di rilancio che vede l’impiego di una straordinaria mole di investimenti”.Soddisfazione espressa anche da parte dei sindacati degli edili, FenealUil – Filca Cisl – Fillea Cgil. “Si conferma l’impegno di tutti a rafforzare le tutele del Codice Appalti previste da ultimo dal decreto 77/2021 dimostrando che si può fare presto e bene, nel rispetto dei tempi prefissati per la chiusura dei cantieri ed insieme, tutelando il lavoro, le professionalità, i diritti, la salute e la sicurezza. Così il settore può crescere sano e dare quell’impulso alla ripresa nella direzione della qualità”.Con l’accordo firmato oggi le parti si impegnano, al fine di rafforzare l’attività di monitoraggio sull’andamento degli appalti relativi alle cosiddette opere commissariate e alle opere previste dal PNRR e dal Piano Nazionale Complementare, a incontrarsi semestralmente per condividere gli esiti delle attività svolte dalle Cabine di Regia attivate sulla base dei protocolli di legalità per le singole opere. LEGGI TUTTO

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    Atlantia migliora outlook 2022. Ricavi primo semestre +18% con traffico in ripresa

    (Teleborsa) – Nei primi sei mesi del 2022 Atlantia, grazie alla ripresa del traffico autostradale (+17,9% vs 2021) e aeroportuale (+295,2% vs 2021) ha visto aumentare i ricavi del 18% a 3,3 miliardi di euro ed il margine operativo lordo (EBITDA) del 22% a 2,1 miliardi. Il debito finanziario netto è pari a 21,2 miliardi di euro (30 miliardi di euro al 31 dicembre 2021) e recepisce il corrispettivo per la cessione di ASPI di 8,2 miliardi di euro. L’utile netto consolidato balza a 6,1 miliardi (la plusvalenza realizzata su Aspi è di 5,3 miliardi.Outlook miglioratoNella nota dei dati sul bilancio del primo semestre Atlantia sottolinea che l’outlook 2022 è previsto in miglioramento con ricavi ed Ebitda attesi a 6,8 e 4,3 miliardi di euro e debito finanziario netto a 21,5 miliardi di euro. “I dati di traffico del primo semestre 2022 (+3,9% per il comparto autostradale e -38,4% per il comparto aeroportuale rispetto ai valori del 2019) hanno confermato il ritorno del traffico autostradale ai livelli pre-pandemia e una ripresa del traffico aeroportuale superiore alle aspettative di inizio anno, in particolare a partire dalla stagione primaverile”. Tale recupero “è proseguito anche nel mese di luglio 2022. Assumendo il mantenimento degli attuali volumi di traffico anche nella seconda parte dell’esercizio corrente, è possibile stimare per il 2022 un traffico autostradale in crescita di circa il 4% e un traffico aeroportuale in diminuzione di circa il 30% sempre rispetto al 2019”.Alla luce di quanto sopra – si legge nella nota – “per l’esercizio 2022 si prevedono pertanto ricavi consolidati pari a circa 6,8 miliardi di euro e un Ebitda di Gruppo pari a circa 4,3 miliardi di euro, confermando il miglioramento atteso rispetto ai risultati 2021, che beneficiavano sia del ristoro riconosciuto ad Aeroporti di Roma per le perdite da Covid-19 (circa 0,2 miliardi di euro), sia del contributo delle societa’ spagnole Acesa ed Invicat le cui concessioni sono terminate ad agosto 2021 (circa 0,4 miliardi di euro). Sono inoltre previsti un FFO di Gruppo pari a circa 2,6 miliardi di euro ed investimenti per circa 1,3 miliardi di euro. Infine, si prevede un valore del debito finanziario netto pari a circa 21,5 miliardi di euro a fine anno 2022, in miglioramento di 0,5 miliardi di euro rispetto a quanto indicato nella informativa finanziaria al 31 marzo 2022, principalmente per miglioramento dell’FFO al netto degli investimenti. Ai risultati dell’esercizio contribuirà inoltre Yunex Traffic, consolidata a partire dal 30 giugno 2022”. LEGGI TUTTO