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    TIM entra nel Nasdaq Sustainable Bond Network

    (Teleborsa) – TIM è entrata oggi nel Nasdaq Sustainable Bond Network, la piattaforma sulla finanza sostenibile gestita da Nasdaq che riunisce investitori, emittenti, banche di investimento e organizzazioni specialistiche. Con questa operazione TIM rafforzerà ulteriormente la platea di potenziali investitori internazionali, in particolare quelli più sensibili alle tematiche ESG.Il network fornisce informazioni finanziarie e dati sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle società quotate e rappresenta un punto di riferimento strategico per la selezione ed il monitoraggio degli investimenti sostenibili. Per celebrare l’iniziativa, il logo di TIM è stato proiettato sulla Nasdaq Tower di Times Square nel cuore di Manhattan, luogo simbolo della città di New York. LEGGI TUTTO

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    BEI, Europa indietro in investimenti sul 5G. Usare fondi Recovery

    (Teleborsa) – L’innovazione nel campo del 5G, la quinta generazione di connessioni destinata a impattare numerosi campi della vita umana, è un motore chiave per promuovere la competitività, l’innovazione e la crescita delle economie europee, assicurando al contempo un’autonomia digitale strategica dell’Europa. Il Vecchio Continente è però indietro nel campo rispetto agli Stati Uniti, in particolar modo per le applicazioni sviluppate dalle PMI, secondo un nuovo rapporto congiunto della Banca europea per gli investimenti (BEI) e dell’Unione europea.Il quadro che emerge dalla ricerca è quello di un significativo deficit di finanziamento tra Europa e Stati Uniti per l’ecosistema dell’innovazione a 5G: il Vecchio Continente investe tra 4,6 e 6,6 miliardi di euro in meno all’anno. Questo gap di investimenti rischia di far restare l’Europa indietro nella corsa alla leadership del 5G e di essere un freno alla ripresa dalla pandemia, sottolineano le istituzioni europee.È quindi di fondamentale importanza per l’Europa aumentare in modo significativo gli investimenti nell’ecosistema 5G. Lo studio suggerisce, in particolare, che l’aumento degli investimenti nelle fasi iniziali e di crescita delle startup digitali sarà la chiave per l’ulteriore sviluppo e l’adozione delle tecnologie 5G. Suggerendo di usare i fondi del Recovery plan anche per questo scopo, BEI e Commissione UE fanno notare che gli investimenti del settore pubblico saranno più efficaci se supportati da una strategia condivisa per il mercato unico, promuovendo omogeneità e standard uguali in tutto il continente.Un ulteriore focus è sulla mancanza di fondi per le PMI che sviluppano applicazioni della tecnologia 5G. Il rapporto stima che in Europa ci sia un gap di finanziamento tra 4,6 miliardi e 6,6 miliardi di euro all’anno per quelle PMI che hanno modelli di business focalizzati sul 5G. “Le imprese più piccole in particolare trarranno vantaggio dalla transizione alla tecnologia 5G – ha affermato Teresa Czerwinska, vicepresidente della BEI responsabile per innovazione e digitale – Dobbiamo sfruttare l’agilità e la creatività delle imprese più piccole, per assicurarci che l’Europa non perda le vaste possibilità e i nuovi percorsi di crescita che il 5G ha da offrire”. LEGGI TUTTO

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    TLC, Orange punta a fusioni in mercato europeo delle torri

    (Teleborsa) – Orange, multinazionale francese delle telecomunicazioni, intende avviare i colloqui con altri grandi player europei per una possibile fusione delle loro torri wireless. “Stiamo esaminando coloro che in tutta Europa condividono la nostra visione di non vendere torri, ma di unire le forze e costituire insieme una forte tower company”, ha detto il CEO Stephane Richard alla stampa.Il riferimento è a due colossi come Vodafone e Deutsche Telekom. Per Richard, una vendita delle torri di Orange a un soggetto come Cellnex danneggerebbe gli interessi a lungo termine della compagnia telefonica francese e quindi preferisce una combinazione con l’infrastruttura di altri operatori telefonici europei per creare una società in grado di “competere con Cellnex e raggiungere le stesse dimensioni di Cellnex”.Fusioni e operazioni congiunte nel mercato non sarebbero una novità. Cellnex ha di recente acquisito la francese Hivory e stretto un accordo con Deutsche Telekom nei Paesi Bassi. Inoltre, il mese scorso American Tower ha acquistato più di 30.000 torri da Telefonica SA per 7,7 miliardi di euro.La società ha chiuso la giornata in borsa con un calo del 2,61% a Parigi, anche a causa della trimestrale negativa. Orange ha registrato un calo del 2,3% dell’utile operativo core del quarto trimestre a 3,18 miliardi di euro. La pandemia ha ridotto le tariffe di roaming di oltre mezzo miliardo di euro (545 milioni) nel 2020 e la società ha registrato un EBITDAaL di 12,7 miliardi di euro, in calo dell’1% su base comparabile. Orange ha confermato che proporrà un dividendo di 0,70 euro per azione per il 2020. Il gruppo si aspetta che l’utile operativo sia stabile o leggermente inferiore quest’anno.Nella giornata di oggi la società francese ha anche lanciato TOTEM, una società che raggrupperà 25.500 torri tra Spagna e Francia, i due mercati più grandi di Orange, con attività che hanno generato 300 milioni di euro di utile operativo principale lo scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Tlc, fra i dossier caldi del Governo Draghi banda ultralarga, rete unica e 5G

    (Teleborsa) – Lo sviluppo del digitale, la banda ultralarga, il progetto rete unica ed il 5G, sono fra i temi caldissimi del nuovo Governo Draghi, appena insediatosi, che dovrà dare un’impronta al Recovery Plan, distribuendo le risorse fra le varie missioni. La creazione di un Ministero per la Trasformazione Digitale la dice lunga sulle priorità dell’ex Presidente della BCE, che sarà soggetto attuatore sul terreno nazionale del Next Generation EU della Commissione europea.Il tema dello sviluppo del digitale, sia sotto il profilo delle competenze che su quello delle infrastrutture, presuppone la definizione di due ordini di problemi: le risorse ed i progetti.Le risorse messe a punto dal Governo Conte – circa 4,2 miliardi di euro – sono sembrate agli operatori del settore alquanto scarse per dare impulso ad una vera e propria transizione digitale, se si sottraggono la parte dedicata al monitoraggio satellitare (900 milioni), la quota riservata ai voucher connettività (1,1 miliardi) ed anche la parte già stanziata per la copertura delle cosiddette aree grigie e bianche (1,1 miliardi). La cifra residua, pari a 1,1 miliardi – ha denunciato Asstel – copre appena lo 0,5% delle risorse del Recovery Plan ed andrà certamente rivista.L’altro tema portante saranno i progetti e quindi lo sviluppo della rete infrastrutturale. In questo quadro rientra la diffusione del 5G, già ampiamente sperimentata con largo successo a Milano, e poi il tema di grande attualità della Rete Unica, che il Governo Conte ha “cullato” e caldeggiato. I colloqui fra gli operatori sembrano essersi arenati negli ultimi mesi, in parallelo alla crisi di governo, ma il tema sembra destinato a riemergere con il nuovo esecutivo targato Draghi.Il binomio Giorgetti al MISE e Colao alla Transizione digitale, entrambi fautori dello sviluppo della rete infrastrutturale, assicura che questo governo farà di tutto per portare la banda ultralarga in tutta Italia a parità di condizioni e parità di accesso alla rete. Un regista come Mario Draghi, europeista convinto, assicurerà poi la compatibilità di qualsiasi soluzione con le politiche ed i regolamenti europei, sia sotto il profilo della concorrenza che sotto il profilo del Codice europeo.Il dibattito degli ultimi giorni alimentato dalle parole della Commissaria europea Margrethe Vestager, ad oggi, sembra un puro esercizio verbale, avendo la titolare alla concorrenza semplicemente affermato che ad oggi non c’è alcuna operazione su cui la Commissione può esprimersi. E d’altronde, Bruxelles è sempre ben attenta a non creare pregiudizi su qualsiasi potenziale sviluppo del mercato e della concorrenza.Le Tlc sono una partita ancora tutta da giocare, dunque, sia sul fronte risorse che sulle infrastrutture, senza dimenticare il tema delle competenze, su cui l’Italia è veramente molto indietro. LEGGI TUTTO