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    FiberCop, TIM porta Mazara del Vallo la fibra ottica ultraveloce

    (Teleborsa) – Mazara del Vallo è stata inserita nel programma nazionale di copertura di FiberCop, la nuova società del Gruppo Tim che ha l’obiettivo di realizzare la rete di accesso secondaria in fibra ottica nelle aree nere e grigie del Paese per sviluppare soluzioni FTTH (Fiber To The Home) secondo il modello del co-investimento aperto previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche. Nella città siciliana Tim ha già avviato il piano di cablaggio che, con un investimento stimato di circa 3,5 milioni di euro, porta la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s. Gli interventi per la realizzazione della nuova rete – fa sapere Tim in una nota – sono già iniziati in molte zone della città, in modo da rendere i servizi progressivamente disponibili, con l’obiettivo di collegare circa 14mila unità immobiliari alla conclusione del piano. Per la posa della fibra ottica saranno utilizzate, laddove possibile, le infrastrutture già esistenti. Nel caso sia necessario effettuare scavi, questi – spiega Tim – saranno realizzati adottando tecniche innovative a basso impatto ambientale, con interventi sulla sede stradale di circa 10-15 centimetri. “Grazie agli ingenti investimenti fatti da Tim e alla proficua collaborazione con l’amministrazione comunale, Mazara del Vallo rientra in un ambizioso progetto che si propone di realizzare su tutto il territorio nazionale una rete interamente in fibra – dichiara Mariano Campo, responsabile field operations line Sicilia Ovest di Tim –. Si tratta di un’infrastruttura in grado di erogare volumi di traffico sempre maggiori e con una qualità elevatissima che consentirà a Mazara del Vallo di fare un passo importante sulla strada dell’innovazione. A beneficiarne saranno le imprese locali che avranno accesso a tutti i servizi digitali necessari allo sviluppo del proprio business e i cittadini per i quali disporre di collegamenti ultraveloci è un aspetto fondamentale per migliorare la qualità della vita”.(Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

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    Vodafone riconosciuta da Gartner quale leader nei servizi IoT

    (Teleborsa) – Vodafone viene riconfermata per la settima volta da Gartner quale “Leader” nel Magic Quadrant for IoT Connectivity Services. L’ultimo report di marzo, che ha preso in esame diciotto organizzazioni, colloca la big della telefonia mobile nella posizione più “lontana” ed “alta” del quadrante, che denota un alto punteggio rispettivamente per completezza di visione e capacità di esecuzione.”Negli ultimi 12 mesi migliaia di clienti ci hanno confermato che l’IoT li ha aiutati a diventare più resilienti, flessibili e a mantenere la continuità aziendale. Ma si tratta molto più di questo. L’IoT aiuta le aziende a innovare e a promuovere la crescita”, spiega Erik Brenneis, direttore IoT di Vodafone Business.Vodafone fornisce connettività IoT in 182 paesi e oltre 570 reti, soluzioni end-to-end e servizi di connettività gestita. Nell’ultimo sondaggio “IoT Spotlight” di Vodafone Business è emerso che l’87% delle aziende ritiene l’IoT fondamentale per il suo successo.”Ogni giorno – afferma Brenneis – vediamo clienti che grazie all’IoT possono accedere a dati altrimenti non sfruttati e guidare nuove strategie, adottare nuovi modelli di business e migliorare l’esperienza dei propri clienti. Le aziende utilizzano la tecnologia IoT per migliorare radicalmente la loro efficienza e agilità, oltre a ridurre il loro impatto ambientale”. LEGGI TUTTO

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    Telemarketing, Fastweb: collaborato con Garante e avviato programma mirato a privacy

    (Teleborsa) – “Fastweb considera la protezione dei dati e la tutela della privacy dei propri clienti una priorità e a tal fine ha cooperato con il Garante nel corso dell’istruttoria per individuare gli strumenti più idonei a garantire che i fenomeni descritti e relativi al periodo dal dicembre 2018 al febbraio 2020 non possano più verificarsi”. È la risposta della società di telecomunicazioni alla sanzione di 4,5 milioni di euro arrivata oggi dal Garante della Privacy.”Come riconosciuto dal Garante, l’azienda ha avviato immediatamente, a partire da febbraio 2020, un programma di azioni mirato in tal senso, attraverso la progressiva dismissione delle attività di telemarketing che non presentano requisiti di affidabilità, il rafforzamento delle misure di sicurezza per l’accesso ai database aziendali e l’adozione di misure di controllo più stringenti sulla rete di vendita”, sottolinea Fastweb in una nota. LEGGI TUTTO

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    Garante privacy multa Fastweb per 4,5 milioni per telemarketing aggressivo

    (Teleborsa) – Il Garante per la privacy ha ordinato a Fastweb il pagamento di una sanzione di oltre 4 milioni e 500 mila euro per aver trattato in modo illecito i dati personali di milioni di utenti a fini di telemarketing. Gli accertamenti svolti dall’Autorità hanno evidenziato, si legge in una nota, “importanti criticità di sistema, riconducibili al complesso dei trattamenti effettuati da Fastweb nei confronti sia dell’intera base clienti della società, sia del più ampio ambito di potenziali utenti del settore delle comunicazioni elettroniche”.Durante l’istruttoria è emerso “un allarmante ricorso all’utilizzo di numerazioni fittizie o non censite nel Registro degli Operatori di Comunicazione (Roc)”, che potrebbe essere “riconducibile ad un sottobosco di call-center abusivi che effettuano le attività di telemarketing in totale spregio delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali”. Ulteriori problemi sono stati riscontrati nella gestione delle liste dei contatti fornite a Fastweb da partner esterni.L’Autorità ha anche registrato “inadeguate misure di sicurezza dei sistemi di gestione della clientela”, portando come esempio il fatto che molti clienti hanno riferito di indebiti contatti da parte di sedicenti operatori Fastweb che cercavano di acquisire, tramite Whatsapp, i loro documenti di identità, probabilmente con finalità di spamming, phishing e per la realizzazione di altre attività fraudolente.Altre criticità sono state rilevate nell’attività promozionale svolta da Fastweb in partnership con un altro soggetto per aver usato liste di clienti fornite da quest’ultimo senza consenso, nelle procedure adottate per il servizio “Call me back”.L’Autorità ha quindi ordinato a Fastweb di adeguare i trattamenti in materia di telemarketing e di irrobustire le misure di sicurezza per impedire accessi abusivi ai propri database. Fastweb infine non potrà più utilizzare i dati contenuti nelle liste anagrafiche fornite da partner terzi, senza che questi ultimi abbiano acquisito un consenso specifico, libero e informato dagli interessati. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, Ripa: cablare l'Italia entro il 2026 è un obiettivo “alla portata”, ma serve l'impegno di tutti

    (Teleborsa) – La Ceo di Open Fiber Elisabetta Ripa ha detto che l’obiettivo posto dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao di cablare l’Italia entro il 2026 è “alla portata”, ma serve “l’impegno di tutti gli attori del mercato pubblici e privati perché non possiamo continuare a essere gli unici che contribuiscono alla realizzazione della rete in fibra in Italia”. In un’intervista al Sole 24 Ore, Ripa ha sottolineato l’impegno di Open Fiber da quando è nata – “in questi 4 anni abbiamo investito oltre 4,3 miliardi di euro per raggiungere questo obiettivo e ne investiremo oltre 1 miliardo all’anno per completare il progetto” – e ha individuato nella burocrazia uno degli scogli più difficili da superare e che ha determinato i ritardi registrati nella stesura della fibra nelle aree bianche dove non c’è interesse del mercato.”Il Governo ha dichiarato di considerare a breve ulteriori, drastiche, misure per accelerare i tempi di posa dell’infrastruttura, anche nell’ottica di un efficace utilizzo del Recovery Fund – ha dichiarato – Le riforme però devono essere scaricate a terra, e l’implementazione delle semplificazioni sul territorio è ancora deficitaria”. La Ceo ha rivendicato però i risultati ottenuti nell’ultimo anno nonostante la pandemia: “siamo riusciti, comunque, a imprimere un’accelerazione. L’Italia ha, infatti, recuperato terreno in Europa anche per quanto riguarda la copertura Ftth delle aree rurali”. Ripa ha citato un’analisi di McKinsey secondo la quale l’Italia è seconda solo alla Francia sia in termini di copertura (28% vs 31%) sia di crescita nell’ultimo anno per numero di abitazioni coperte in Ftth (+47% vs +59%).Quanto alla necessità di una nuova consultazione per individuare le nuove aree bianche alla luce degli investimenti fatti dagli operatori dopo il 2015, Elisabetta Ripa ha sottolineato che “le dichiarazioni di investimento degli operatori privati che sono state alla base della definizione delle aree bianche e in ampia misura disattese, hanno determinato situazioni paradossali sul territorio, con una parte delle cosiddette aree grigie che in realtà possono oggi essere definite ‘nuove aree bianche'”. Anche per tale ragione servirà “aggiornare la mappatura delle diverse aree del Paese in virtù dello stato di copertura e dei piani di investimento degli operatori, rendendo, se possibile, più cogenti le dichiarazioni di investimento dei privati in modo da allocare più efficientemente le risorse pubbliche”. LEGGI TUTTO

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    Rete unica, Colao: in corso una valutazione, non ci si può più permettere una lunga attesa

    (Teleborsa) – Il ministro per l’Innovazione e la Transazione digitale Vittorio Colao ha dichiarato che sulla Rete unica è in corso una valutazione ma che che non ci si può più permettere “una lunga attesa”. “Poiché si tratta di un intervento cruciale per assicurare la modernizzazione del Paese la coesione sociale e l’inclusione – ha detto il ministro durante il question time alla Camera – è necessario giungere, nel più breve tempo possibile a una definizione del contesto competitivo in grado di garantire allo stesso tempo una rapida copertura delle zone interessate e il rispetto degli enunciati principi di concorrenza”.”Non possiamo permetterci di rimanere quindi in una situazione di lunga attesa che rischia di condizionare i piani, e quindi i tempi, di copertura delle reti a banda ultra larga finanziati anche con le risorse del PNRR”, ha spiegato, aggiungendo che “coerentemente con l’impegno assunto verso quest’Aula lo scorso 20 luglio, si sta quindi procedendo ad una valutazione della situazione in essere che permetta di avviare i piani di investimento, per recuperare i ritardi accumulati e traguardare gli obiettivi europei”. Quanto alla digitalizzazione del Paese, il ministro Colao ha dichiarato che il governo vuole essere ambizioso “grazie anche alle risorse del Next Generation Eu”, raggiungendo gli obiettivi non nel 2030 ma “entro i prossimi 5 anni”. Per raggiungerli, ha dichiarato, “stiamo innanzitutto verificando la dimensione degli investimenti effettivamente necessari per soddisfare l’obiettivo della gigabit society all’interno del PNRR, incrementando sensibilmente gli investimenti originariamente previsti”. “Allo stesso tempo – ha proseguito Colao – stiamo esaminando il programma di implementazione per garantire che gli interventi siano realizzati nei tempi e nei modi previsti, cercando di recuperare il ritardo accumulato”. “A riguardo, siamo convinti che due siano i principi da applicare: quello della piena neutralità tecnologica, in grado di garantire la massima copertura possibile indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, fissa o mobile; e quello del mantenimento del rispetto delle regole di mercato e dei principi che tutelano la concorrenza”, ha ribadito il ministro. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, Ripa: “Necessario accelerare digitalizzazione. Riforme fondamentali”

    (Teleborsa) – Open Fiber spinge sull’acceleratore per gli investimenti nella rete delle aree rurali. “Abbiamo tutti i requisiti, ora dobbiamo dare un colpo di reni per accelerare”, ha affermato l’Amministratore delegato, Elisabetta Ripa, ad un convegno organizzato dal Centro economia digitale, ricordando che l’azienda ha raggiunto circa 11 milioni di unità immobiliari in un paese in cui ce ne sono 30 milioni da raggiungere.Ripa parla di uno “sforzo corale” per coprire le aree rurali, aggiungendo che “per correre bisogna usare le infrastrutture già esistenti, evitare duplicazioni e dedicare il tempo a quello che effettivamente conta, cioè la realizzazione della rete”.”Dobbiamo costruire una rete di circa 100mila chilometri nelle aree rurali, due volte la circonferenza terrestre”, ha affermato la manager di Open Fiber, mettendo l’accento anche sull’importanza delle riforme e sulla semplificazione per “permettere la realizzazione di queste infrastrutture”.”Abbiamo recuperato come paese un gap tecnologico che ci portiamo dietro da decenni”, ha sottolineato Ripa, aggiungendo “abbiamo capito che abbiamo corso in maniera rilevante, siamo diventati una realtà rilevante, siamo il terzo operatore in Europa dopo i due incumbent Telefonica e Orange”. LEGGI TUTTO

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    Digitale, Colao accelera: con Recovery spinta a fibra e 5G

    (Teleborsa) – Per una non-dipendenza europea e italiana “dobbiamo ambire all’eccellenza tecnologica, ma anche ad una eccellenza normativa, per policy e allocazione di risorse”. Lo ha detto il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, partecipando alla presentazione di un rapporto del Centro Economia Digitale su La sfida della sovranità tecnologica: una strategia per l’Italia e l’Europa. “Ce la faremo, possiamo essere ottimisti? Sono ottimista di natura: sì, ce la faremo, ci sono buone condizioni di investimento. Ma dobbiamo aggiungere un’altra ambizione, dobbiamo permettere più sperimentazione, liberare spazi giuridico-regolatori, un po’ come cambiare occhiali per guardare al futuro con gli occhiali del futuro e non gli occhiali del passato”.Quello di una “autonomia strategica” è “l’obiettivo più largo che dobbiamo avere”, dice Colao sottolineando che bisogna puntare su tre pilastri: “Una sovranità europea comune e condivisa, per ovvi motivi di dimensioni”. Poi “deve estrinsecarsi in una capacità di collaborazione italiana con progetti e persone di eccellenza”: non dei “campioni nazionali”, ma “atleti di livello internazionale”. E, aggiunge, serve “una capacità di negoziare e di fare partnership al di fuori della Commissione europea”. Per una “modernizzazione degli stati europei e semplificazione dell’ambiente innovativo” si lavora anche sul fronte del PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr). “Ci sono tutti gli elementi per una grossa spinta alla connettività e alle reti, ad esempio abbiamo carenze nell’edge computing. Dobbiamo puntare sul 5G e la fibra e guardare alle tecnologie di domani e non di ieri”, ha spiegato Colao.Centrali “le competenze” che sono “quasi tutto forse più importanti delle reti. Serve un sostegno ai settori innovativi con una accelerazione dei settori di punta. Ci sarà molto sulle persone e sulla formazione cui sta lavorando Brunetta e investimenti in Salute e ed educazione e tutto quello che sta mettendo in campo Cingolani sull’ambiente”. LEGGI TUTTO