More stories

  • in

    Rete unica, Colao: in corso una valutazione, non ci si può più permettere una lunga attesa

    (Teleborsa) – Il ministro per l’Innovazione e la Transazione digitale Vittorio Colao ha dichiarato che sulla Rete unica è in corso una valutazione ma che che non ci si può più permettere “una lunga attesa”. “Poiché si tratta di un intervento cruciale per assicurare la modernizzazione del Paese la coesione sociale e l’inclusione – ha detto il ministro durante il question time alla Camera – è necessario giungere, nel più breve tempo possibile a una definizione del contesto competitivo in grado di garantire allo stesso tempo una rapida copertura delle zone interessate e il rispetto degli enunciati principi di concorrenza”.”Non possiamo permetterci di rimanere quindi in una situazione di lunga attesa che rischia di condizionare i piani, e quindi i tempi, di copertura delle reti a banda ultra larga finanziati anche con le risorse del PNRR”, ha spiegato, aggiungendo che “coerentemente con l’impegno assunto verso quest’Aula lo scorso 20 luglio, si sta quindi procedendo ad una valutazione della situazione in essere che permetta di avviare i piani di investimento, per recuperare i ritardi accumulati e traguardare gli obiettivi europei”. Quanto alla digitalizzazione del Paese, il ministro Colao ha dichiarato che il governo vuole essere ambizioso “grazie anche alle risorse del Next Generation Eu”, raggiungendo gli obiettivi non nel 2030 ma “entro i prossimi 5 anni”. Per raggiungerli, ha dichiarato, “stiamo innanzitutto verificando la dimensione degli investimenti effettivamente necessari per soddisfare l’obiettivo della gigabit society all’interno del PNRR, incrementando sensibilmente gli investimenti originariamente previsti”. “Allo stesso tempo – ha proseguito Colao – stiamo esaminando il programma di implementazione per garantire che gli interventi siano realizzati nei tempi e nei modi previsti, cercando di recuperare il ritardo accumulato”. “A riguardo, siamo convinti che due siano i principi da applicare: quello della piena neutralità tecnologica, in grado di garantire la massima copertura possibile indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, fissa o mobile; e quello del mantenimento del rispetto delle regole di mercato e dei principi che tutelano la concorrenza”, ha ribadito il ministro. LEGGI TUTTO

  • in

    Open Fiber, Ripa: “Necessario accelerare digitalizzazione. Riforme fondamentali”

    (Teleborsa) – Open Fiber spinge sull’acceleratore per gli investimenti nella rete delle aree rurali. “Abbiamo tutti i requisiti, ora dobbiamo dare un colpo di reni per accelerare”, ha affermato l’Amministratore delegato, Elisabetta Ripa, ad un convegno organizzato dal Centro economia digitale, ricordando che l’azienda ha raggiunto circa 11 milioni di unità immobiliari in un paese in cui ce ne sono 30 milioni da raggiungere.Ripa parla di uno “sforzo corale” per coprire le aree rurali, aggiungendo che “per correre bisogna usare le infrastrutture già esistenti, evitare duplicazioni e dedicare il tempo a quello che effettivamente conta, cioè la realizzazione della rete”.”Dobbiamo costruire una rete di circa 100mila chilometri nelle aree rurali, due volte la circonferenza terrestre”, ha affermato la manager di Open Fiber, mettendo l’accento anche sull’importanza delle riforme e sulla semplificazione per “permettere la realizzazione di queste infrastrutture”.”Abbiamo recuperato come paese un gap tecnologico che ci portiamo dietro da decenni”, ha sottolineato Ripa, aggiungendo “abbiamo capito che abbiamo corso in maniera rilevante, siamo diventati una realtà rilevante, siamo il terzo operatore in Europa dopo i due incumbent Telefonica e Orange”. LEGGI TUTTO

  • in

    Digitale, Colao accelera: con Recovery spinta a fibra e 5G

    (Teleborsa) – Per una non-dipendenza europea e italiana “dobbiamo ambire all’eccellenza tecnologica, ma anche ad una eccellenza normativa, per policy e allocazione di risorse”. Lo ha detto il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, partecipando alla presentazione di un rapporto del Centro Economia Digitale su La sfida della sovranità tecnologica: una strategia per l’Italia e l’Europa. “Ce la faremo, possiamo essere ottimisti? Sono ottimista di natura: sì, ce la faremo, ci sono buone condizioni di investimento. Ma dobbiamo aggiungere un’altra ambizione, dobbiamo permettere più sperimentazione, liberare spazi giuridico-regolatori, un po’ come cambiare occhiali per guardare al futuro con gli occhiali del futuro e non gli occhiali del passato”.Quello di una “autonomia strategica” è “l’obiettivo più largo che dobbiamo avere”, dice Colao sottolineando che bisogna puntare su tre pilastri: “Una sovranità europea comune e condivisa, per ovvi motivi di dimensioni”. Poi “deve estrinsecarsi in una capacità di collaborazione italiana con progetti e persone di eccellenza”: non dei “campioni nazionali”, ma “atleti di livello internazionale”. E, aggiunge, serve “una capacità di negoziare e di fare partnership al di fuori della Commissione europea”. Per una “modernizzazione degli stati europei e semplificazione dell’ambiente innovativo” si lavora anche sul fronte del PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr). “Ci sono tutti gli elementi per una grossa spinta alla connettività e alle reti, ad esempio abbiamo carenze nell’edge computing. Dobbiamo puntare sul 5G e la fibra e guardare alle tecnologie di domani e non di ieri”, ha spiegato Colao.Centrali “le competenze” che sono “quasi tutto forse più importanti delle reti. Serve un sostegno ai settori innovativi con una accelerazione dei settori di punta. Ci sarà molto sulle persone e sulla formazione cui sta lavorando Brunetta e investimenti in Salute e ed educazione e tutto quello che sta mettendo in campo Cingolani sull’ambiente”. LEGGI TUTTO

  • in

    TIM conferma gli obiettivi di crescita in vista dell'assemblea

    (Teleborsa) – TIM conferma la guidance che vede nel 2021 “la sostanziale stabilizzazione/leggera crescita delle Service revenues e dell’EBITDA”. Lo fa nelle risposte alle domande degli azionisti in vista dell’assemblea dei soci fissata per mercoledì 31 marzo. “La posizione finanziaria netta after lease si attesterà a 16,5 miliardi di euro escluso l’impatto dell’acquisizione di OI in Brasile che si prevede produca benefici su revenues ed EBITDA a partire dal 2022″, sottolinea la società di telecomunicazioni.”I dati 2020, pur considerato il difficile momento con l’emergenza pandemia, considerano in modo favorevole operazioni non ricorrenti e differimento delle imposte” e “mettono in evidenza una significativa riduzione del debito per oltre 3,3 punti percentuale. Un dato positivo ben oltre ad ogni aspettativa”, si legge nelle risposte.”Il titolo è cresciuto del 18% circa da inizio anno: una performance che supera sia l’indice settoriale sia il FTSE MIB”, con “oscillazioni giornaliere sono talvolta influenzate da articoli di stampa più o meno fondati”, sottolinea TIM.”Si ritiene peraltro che investitori e analisti apprezzino il sensibile miglioramento dei risultati finanziari, in particolare nel quarto trimestre, e il notevole progresso in tema di corporate governance e sostenibilità: il 62% degli analisti che esprimono un giudizio sul titolo TIM ne raccomanda l’acquisto – evidenzia la società guidata da Luigi Gubitosi – il 36% raccomanda di tenerlo in portafoglio e solo il 4% di venderlo. La crescente fiducia nel titolo è sostenuta dai traguardi raggiunti nel 2020, tra cui la stabilizzazione delle linee fisse domestiche per la prima volta dal 2001, la riduzione del debito after lease di 3,3 miliardi e la riduzione dei costi a livello domestico del 9,5%”. LEGGI TUTTO

  • in

    Recovery Fund, Gubitosi: “Fondamentale evitare perdite di tempo e sperpero risorse”

    (Teleborsa) – Le risorse del Next Generation EU faranno moltiplicare i progetti per la digitalizzazione, ma “sarà fondamentale la velocità di esecuzione ed evitare nuovi casi di perdite di tempo, sperpero di fondi pubblici e scarsa trasparenza”. L’avvertimento arriva dal numero uno di TIM, Luigi Gubitosi, in occasione di un webinar sulla digitalizzazione. A questo riguardo e in ottica di assunzione di una maggiore responsabilità, Gubitosi propone che il sistema di gare preveda un “meccanismo di salvaguardia”, in base ai quale “le imprese aggiudicatarie dei progetti siano chiamate a rispondere dei loro risultati, facendosi carico in solido delle conseguenze di eventuali inadempienze”.”Consideriamo il nostro approccio aperto e propositivo e per questo qualche mese fa abbiamo pubblicato un’offerta di co-investimento da parte di FibeCop, approccio che pensiamo possa essere ancora più efficace se applicato ai progetti del Recovery fund”, ha sottolineato l’Ad di TIM.Il manager ha ricordato che esiste “un circolo virtuoso tra domanda e offerta e per lo sviluppo del comparto digitale” e che che la nuova domanda comporterà una accelerazione delle infrastrutture e delle reti digitali e queste a loro volta genereranno nuova domanda. “TIM negli ultimi mesi ha impresso una accelerazione senza precedenti, basti pensare che abbiamo coperto 3250 comuni e 5 milioni di famiglie nelle aree bianche, altrimenti abbandonate dai progetti precedenti, ed intendiamo accelerare ulteriormente”, ha spiegato Gubitosi, aggiungendo che il Gruppo “intende essere la locomotiva dell’innovazione digitale del paese”. “Dal gestire la prima rete del paese derivano economie di scala e questo è un aspetto molto importante”, ha aggiunto l’Ad, sottolineando che la capillarità della rete consente all’azienda di avere costi inferiori a quelli di altri operatori. LEGGI TUTTO

  • in

    Digitalizzazione, Colao: piena cittadinanza digitale entro il 2026

    (Teleborsa) – Il ministro della Transizione digitale Vittorio Colao ha fatto il punto sugli obiettivi dell’Italia in termini di digitalizzazione che si intendono raggiungere anche grazie alle risorse del Recovery Plan, evidenziando la necessità di accelerare sulla connessione in banda ultra larga per famiglie, sanità e scuola. Nella sua relazione al Consiglio dei Ministri sul digitale Colao ha spiegato che, in coerenza con le ambizioni del Digital Compass 2030 che prevede anche il 100% dei principali servizi al cittadino in digitale, il 5G in tutte le aree popolate, tutti i servizi pubblici online, l’80% dei cittadini con identità e domicilio digitale e accesso al fascicolo sanitario, tra i punti c’è anche un Cloud sicuro e flessibile per la PA locale e centrale.”La differenza tra un cittadino che si sente sostenuto dal suo Stato e uno trascurato è quella di sapere di poter essere riconosciuto in maniera semplice e sicura e di ottenere senza attrito ciò che gli spetta. Con la piena cittadinanza digitale, a cui ambiamo per il 2026, questo sarà possibile per tutti gli italiani e italiane”, ha detto dopo aver presentato la relazione. L’obiettivo per quella data è infatti di “consentire a chiunque lo vorrà di interagire con la pubblica amministrazione tramite un solo punto di accesso che fornisca informazioni, servizi e notifiche e permetta pagamenti e transazioni interamente digitali”Per il ministro questo si traduce nel “garantire accesso digitale a tutta la popolazione italiana ovunque si trovi, agli studenti di tutte le scuole, a tutti gli operatori sanitari e ai pazienti sul territorio italiano”. In merito al collegamento tra i diversi sistemi, ciò “permetterà alla PA a sua volta di essere maggiormente efficiente nell’offrire i servizi e definire politiche pubbliche basate su dati aggregati tempestivamente aggiornati – ha spiegato Colao – Questo può avvenire attraverso l’adozione di infrastrutture digitali in Cloud, sicure e efficienti, flessibilmente scelte dalle PA centrali e locali secondo i diversi bisogni, che custodiranno i dati secondo principi di tutela della privacy e di riservatezza del trattamento”. LEGGI TUTTO

  • in

    Open Fiber, Salerno a tutta velocità: investimento da oltre 11milioni

    (Teleborsa) – “Open Fiber ha investito 11 milioni e mezzo di euro con la cablatura di quasi 60mila unità immobiliari. Sono salernitano e mi sento orgoglioso di aver portato la digitalizzazione nella città di Salerno”. Così Luigi Lambiase, field manager Open Fiber per la città diSalerno. “Abbiamo posato circa 2300 chilometri di cavo di fibra ottica, un grosso progetto che permetterà a tutta la città di usufruire della digitalizzazione e della velocità fino a un gigabit”. Lambiase ha spiegato che “sulla nostra rete può appoggiarsi chiunque, molti operatori, e quindi non si fanno distinzioni tra gli operatori OLO (Other Licensed Operators, ndr) “. In tal modo “la cittadinanza può usufruire dei tanti vantaggi che gli operatori metteranno a disposizione sulla nostra rete”. Interessate dai benefici anche le strutture comunali: “In base alla convenzione – ha proseguito – abbiamo cinquanta punti da collegare nelle varie sedi comunali che sono adibite ad abilitatore alla stessa Amministrazione comunale che ne farà l’uso che vuole per quanto riguarda le connessioni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari, in rialzo TIM su focus rete unica

    (Teleborsa) – Buona la performance a Piazza Affari della compagnia telefonica, che si attesta a 0,4392 con un aumento dell’1,57%, dopo che il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha sottolineato la necessità di superare rapidamente lo stallo sul progetto della rete unica.”Non è possibile che di un progetto così importante per il Paese se ne discuta da due anni, ma non si sia ancora arrivati a un traguardo – ha detto ad un evento del Sole 24 Ore – Si deve fare in tempi rapidissimi. Se invece il progetto non è più ritenuto attuale – e io penso che lo sia ancora – lo si dica chiaramente da parte di tutti i soggetti protagonisti”.”Io penso però – ha sottolineato – che già nei prossimi giorni il governo e tutti i soggetti coinvolti faranno chiarezza e daranno certezze. Lo ribadisco: alla fine i veri soggetti interessati sono cittadini e imprese destinatarie di un soggetto che diventa indispensabile”.L’accelerazione del governo sul dossier sembra testimoniata anche dal vertice di oggi pomeriggio tra il ministro dell’Economia Daniele Franco, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, e il ministro per l’Innovazione e la transizione digitale Vittorio Colao. L’incontro, come anticipato dal Sole 24 Ore, servirà a fare un punto sulla rete unica.Intanto per TIM, nel breve periodo, si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 0,4429 e successiva a 0,4508. Supporto a 0,435. LEGGI TUTTO