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    Open Fiber, in fase di conclusionei i lavori per la rete in fibra ottica a Prata Camportaccio

    (Teleborsa) – Sarà a breve operativa a Prata Camportaccio la nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultra larga. Open Fiber sta per concludere i lavori di realizzazione dell’infrastruttura di rete che consente a cittadini, imprese e professionisti del Comune in provincia di Sondrio di accedere ad Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia. L’intervento – fa sapere Open Fiber in una nota – si è in particolare concentrato sulle zone meno densamente popolate e finora sprovviste di connettività ultraveloce.La rete ultraveloce che sarà ultimata entro giugno raggiunge nel comune 1.678 unità immobiliari attraverso le tecnologie FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici) e FWA (Fixed Wireless Access). Quest’ultima è una soluzione basata sul rilegamento in fibra ottica delle stazioni radio base, in modo tale da raggiungere le unità immobiliari disperse in zone a scarsissima densità di popolazione. Tra gli edifici coperti ci sono il Municipio e le quattro scuole presenti nel comune.”Grazie alla rete FTTH e al progetto di cablaggio di Open Fiber, Prata Camportaccio – spiega Alessandro Patta, field manager coordinator Lombardia est dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Gola – si dota di una rete ultra-broadband in grado di erogare volumi di traffico dati sempre maggiori, consentendo di fare un uso veloce e abilitante dei collegamenti per lo smart working, lo streaming dei contenuti in HD, gli acquisiti online e l’accesso ai servizi da remoto della Pubblica amministrazione. La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione, che ha permesso di superare le difficoltà presentate dal territorio, dal rilascio dei permessi da parte degli Enti terzi e dal periodo della pandemia”. LEGGI TUTTO

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    TIM, con ok Commissione UE la cessione di NetCo avverrà nelle tempistiche previste

    (Teleborsa) – TIM ha preso atto “con favore” dell’autorizzazione della Commissione Europea al perfezionamento dell’operazione di cessione di NetCo a Optics Bidco, società controllata da KKR, notificata dall’acquirente lo scorso 19 aprile.La decisione assunta dalla Commissione Europea in fase 1 consente di confermare che l’operazione verrà perfezionata nelle tempistiche previste, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    TIM annulla le perdite dopo via libera UE a cessione Rete. Chiude a +1,55%

    (Teleborsa) – Dopo aver perso fino al 9% durante la mattinata, il titolo TIM ha chiuso la seduta odierna con un +1,55% a 0,249 euro per azione. A spingere gli acquisti, nell’ultima parte di seduta, è stata la notizia che la Commissione europea ha approvato senza condizioni, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione di NetCo da parte di KKR. La Commissione ha concluso che la concentrazione proposta non solleva problemi sotto il profilo della concorrenza sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia.Il titolo aveva sofferto fino a quel momento, in particolare per il fatto che i ricavi, benché in crescita a livello di gruppo nel primo trimestre dell’anno, sono scesi dell’1,3% nel domestico; inoltre, l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease in continuità al 31 marzo 2024 ammonta a 21,4 miliardi di euro, in aumento di 1 miliardo di euro rispetto al 31 dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    TIM, Commissione UE approva acquisizione di NetCo da parte di KKR

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato senza condizioni, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione di NetCo da parte di KKR. La Commissione ha concluso che l’operazione non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza nello Spazio economico europeo (SEE).La decisione odierna riguarda l’acquisizione, da parte di KKR, di NetCo, che comprende le attività della rete di telefonia fissa primaria e dorsale di Telecom Italia (TIM) e di FiberCop. FiberCop è una joint venture di TIM e KKR responsabile della rete di telefonia fissa secondaria di TIM.La Commissione ha esaminato l’impatto dell’operazione sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha concluso che l’operazione non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza. In particolare, la Commissione ha constatato che: KKR non avrà la capacità di limitare l’accesso ai servizi passivi (vale a dire le infrastrutture). Per ciascun prodotto all’ingrosso il numero di reti disponibili e di fornitori all’ingrosso rimarrà invariato e il potere di mercato di NetCo non aumenterà sostanzialmente rispetto a quello che detengono attualmente TIM o FiberCop. Gli accordi a lungo termine esistenti con diversi richiedenti l’accesso, tra cui Fastweb e Iliad, conclusi dopo la creazione di FiberCop nel 2021, garantiscono che KKR non potrà rendere meno favorevoli le condizioni di accesso all’ingrosso o porre fine a tale accesso.L’operazione non aumenterà la probabilità di un coordinamento tra NetCo e OpenFiber, dal momento che Fastweb continuerà a esercitare una pressione concorrenziale su NetCo e sulla sua concorrente di lunga data, Open Fiber. Inoltre, è probabile che NetCo e Open Fiber continuino a competere, sia per attrarre nuovi clienti sia per installare reti in fibra ottica, in nuove zone o in quelle dell’altra parte.KKR e TIM hanno inoltre concordato un accordo quadro di servizi (MSA) che disciplinerà il rapporto tra NetCo e TIM a seguito dell’operazione. La Commissione ha constatato che l’accordo MSA non è parte integrante dell’operazione, in quanto non si tratta di un accordo con cui KKR acquisisce il controllo su NetCo. Sebbene non rientri nell’ambito di applicazione del regolamento UE sulle concentrazioni, l’accordo MSA può tuttavia essere oggetto di un controllo sulla base delle norme antitrust dell’UE o dell’Italia nonché essere sottoposto a vigilanza regolamentare. LEGGI TUTTO

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    Tessellis e Go Internet volano in Borsa dopo closing dell’accordo di investimento

    (Teleborsa) – Si muovono in rialzo a Piazza Affari i titoli Tessellis e Go Internet, dopo che ieri sera le due società hanno comunicato il closing dell’accordo di investimento di Tessellis in Go Internet del 30 novembre 2023. Inoltre, è stata comunicata la designazione di BID-GO S.r.l. quale sottoscrittore dell’aumento di capitale riservato di Go Internet e la sottoscrizione dell’aumento di capitale riservato con efficacia al 31 maggio 2024.Si sono quindi verificati i presupposti per la promozione di un’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria sulle azioni Go Internet a un prezzo pari a 0,81 euro per azione.Spicca il volo Tesselis, che si attesta a 0,584 euro, con un aumento del 5,61%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 0,6013 e successiva a quota 0,6433. Supporto a 0,5593.Ottima anche la prestazione di Go Internet, che si attesta a 0,792 euro, con un aumento dell’8,79%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 0,798 e successiva a quota 0,81. Supporto a 0,786. LEGGI TUTTO

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    Tim, al via lo switch off della rete in rame: da domani dismesse le prime 62 centrali

    (Teleborsa) – Per favorire l’adozione delle nuove tecnologie in fibra ottica e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese, a partire da domani TIM avviera` il processo di dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame. Prende cosi` il via il piano di switch off della rete di accesso in rame che prevede il progressivo spegnimento di oltre 6.700 centrali, sulle circa 10.500 esistenti, entro il 2028. Le 62 centrali oggetto di questo primo intervento sono collocate in 54 comuni distribuiti su 11 regioni: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Lo spegnimento comporta il passaggio dei collegamenti attestati su queste centrali (Adsl, Isdn e linee telefoniche Rtg) sulla rete TIM di nuova generazione, gia` disponibile totalmente o in parte in fibra.”Diamo corso ad una importante fase di trasformazione della nostra rete di accesso – dichiara Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM –. La migrazione dai servizi di accesso offerti sulla rete in rame a quelli disponibili sulla rete di nuova generazione segna l’avvio del processo di switch off, che interessera` oltre il 60% delle nostre centrali presenti sul territorio, localizzate prevalentemente in aree periferiche o comuni di piccole dimensioni. Per poter dismettere un numero cosi` consistente di centrali diventa fondamentale il costante impegno alla realizzazione delle reti che utilizzano in tutto o in parte la fibra ottica ed all’innovazione delle piattaforme tecnologiche obsolete. Stiamo lavorando per accelerare il processo e creare le condizioni per spegnere un significativo numero di centrali gia` nei prossimi due anni”.La migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga permettera` un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualita` del servizio, con consistenti benefici anche in termini di impatto ambientale. Si stima, infatti, – fa sapere TIM in una nota – che la dismissione delle centrali in rame, che comportera` anche il contestuale spegnimento di tutti gli apparati legati ai servizi tradizionali presenti nelle altre centrali ad esse collegate, consentira` a regime una riduzione dei consumi energetici di circa 450 mila MWh e minori emissioni di CO2 per 209.600.000 kg, equivalenti a 16.108.000 alberi.Gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati dall’Autorita` per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) nell’ambito del piu` ampio piano generale di rinnovamento delle tecnologie, che prevede la progressiva dismissione delle centrali della rete in rame.TIM, infine, nei mesi scorsi ha inviato un’apposita informativa a tutte le Amministrazioni comunali nei cui territori ricadono le centrali interessate dall’iniziativa, organizzando anche specifici incontri di approfondimento sul tema. LEGGI TUTTO

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    TIM Enterprise, Schiavo: “Accompagniamo trasformazione digitale della PA”

    (Teleborsa) – “Come TIM Enterprise vogliamo accompagnare il percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione perché crediamo che c’è un domani da creare. E lo facciamo attraverso la più grande piattaforma ICT italiana che si avvale di competenze specialistiche e di tecnologie avanzate come Cloud, IoT, Cybersecurity e Intelligenza Artificiale”. È quanto ha dichiarato Elio Schiavo, chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM in occasione della sua partecipazione al Forum PA 2024 che si è aperto oggi a Roma al Palazzo dei Congressi e che ha come filo conduttore il rapporto tra Intelligenza Artificiale e pubbliche amministrazioni.”L’AI, argomento centrale di questi giorni, – ha proseguito Schiavo – è un fortissimo acceleratore per innovare amministrazioni locali e aziende. Un esempio virtuoso che abbiamo sviluppato è la piattaforma TIM Urban Genius, una soluzione avanzata per la gestione delle Smart City che integra le migliori tecnologie proprietarie e i contributi di startup, scaleup e del mondo dell’innovazione. La mettiamo a disposizione dei Sindaci per realizzare il modello di città evoluta, sostenibile e sicura, analizzando i dati e gestendo le aree urbane in tempo reale, per far sì che queste soluzioni, insieme all’AI, siano capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini e di valorizzare il ricco patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese. Grazie poi alla nostra rete dei 16 Datacenter e in qualità di capofila del Polo Strategico Nazionale, mettiamo a disposizione servizi cloud affidabili e sicuri”. LEGGI TUTTO

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    Sparkle: completato con successo primo test su VPN internazionale protetta con crittografia quantistica

    (Teleborsa) – Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, e Arqit Quantum Inc., azienda specializzata nella crittografia quantum-safe, annunciano di avere completato con successo il Proof of Concept (PoC) sul primo tunnel Internet Protocol secure (IPsec) tra Italia e Germania utilizzando la Symmetric Key Agreement Platform (SKA) di Arqit. Il test si è avvalso del supporto di Telsy, società del Gruppo TIM specializzata in cybersicurezza.Il PoC comprova l’integrazione della tecnologia Quantum Arqit SKA nell’infrastruttura della rete all’avanguardia di Sparkle, garantendo metodi di crittografia avanzati per la trasmissione di dati attraverso i confini geografici.La creazione di una rete virtuale privata (VPN) sicura dal punto di vista quantistico rappresenta un passo cruciale per la sicurezza delle reti. Basata su software, la SKA Platform è facilmente e rapidamente scalabile su qualsiasi rete di telecomunicazioni esistente, garantendo che i dati sensibili rimangano protetti contro la potenziale decrittazione da parte di algoritmi quantistici e attenuando i rischi associati all’evoluzione delle minacce alla sicurezza informatica.”La nostra rete globale all’avanguardia fornisce servizi critici a carrier, istituzioni e imprese che scelgono Sparkle e si affidano ai suoi servizi di connettività per mantenere i loro dati al sicuro – afferma Daniele Mancuso, Chief Marketing & Product Management Officer di Sparkle –. Il successo del completamento del PoC VPN quantum-safe, preliminare a un lancio commerciale su larga scala, anticipa la potenziale minaccia della decrittazione quantistica e conferma il nostro impegno di leader di mercato nell’innalzare continuamente i livelli di sicurezza e resilienza dell’infrastruttura di Sparkle”. “La creazione da parte di Sparkle della prima VPN quantum-safe tra Catania e Francoforte – sottolinea David Williams, Fondatore, Presidente e Amministratore Delegato di Arqit – rappresenta una pietra miliare nella cybersecurity delle telecomunicazioni. Utilizzando la SKA Platform di Arqit, Sparkle si fa pioniere di una nuova era di comunicazioni sicure, garantendo la resilienza delle reti critiche contro le potenziali incombenti minacce quantistiche”. LEGGI TUTTO