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    WINDTRE si aggiudica il Grand Award Identity 2021

    (Teleborsa) – Il progetto “Lancio Brand Unico WINDTRE” si è aggiudicato il Grand Award 2021, massimo riconoscimento dei Touchpoint Awards Identity di Oltre La Media Group, ed è stato anche insignito del Premio Logo Design. Il premio Grand Award 2021, giunto alla seconda edizione, è stato ritirato da Isabella Matera, Head of Commercial & Corporate Communication WINDTRE, nel corso della cerimonia trasmessa in diretta streaming dal Teatro di Fabbrica di Lampadine a Milano, visibile sulla piattaforma OltreLaMedia.tv.A presentare la serata il conduttore radiofonico Luca Viscardi, che ha consegnato i sedici riconoscimenti – quindici premi di categoria e una menzione speciale – per arrivare al momento clou di premiazione dell’azienda di Tlc, che ha ricevuto il trofeo disegnato dal Maestro Ugo Nespolo. Il Grand Award è stato votato da una giuria di esperti, rappresentanti del mondo delle agenzie e delle aziende, fra i progetti che hanno brillato nella competizione aggiudicandosi almeno un riconoscimento di categoria. Partner della manifestazione sono EPDA (European Brand and Packaging Design Association), Fabbrica di Lampadine e Ital Communications (Ufficio stampa e Media relations). La serata di premiazione è arrivata a coronamento dei Touchpoint Days Identity, una maratona di tre giorni che ha visto confrontarsi con il team di Touchpoint personalità del mondo della comunicazione, dell’intrattenimento, della cultura e delle imprese, in un viaggio alla scoperta dell’identità sospeso fra “ispirazione e aspirazione”.Prossimo appuntamento con i premi di Oltre La Media Group i Touchpoint Awards Engagement, in calendario l’8 luglio, un riconoscimento che premia la capacità di ingaggio e il più efficace utilizzo dei diversi touchpoint, con un focus su tutte le attività volte a guidare la fedeltà, la crescita e la partecipazione del target di riferimento. LEGGI TUTTO

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    Tiscali, CdA approva bond convertibile da 6 milioni a favore di Nice&Green

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Tiscali ha approvato l’emissione della prima e della seconda tranche del prestito obbligazionario convertibile e convertendo in azioni Tiscali, per importo massimo complessivo pari a 6 milioni di euro, mediante emissione di massime 60 obbligazioni da offrire integralmente in sottoscrizione a Nice&Green S.A.Conseguentemente il CdA ha deliberato di aumentare il capitale sociale, da riservare a Nice&Green S.A., per un importo complessivo massimo, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, pari a 6 milioni di euro, mediante emissione di massime 220.655.181 azioni ordinarie.La società evidenzia in una nota che l’emissione delle rimanenti tranche del prestito obbligazionario convertibile e l’aumento di capitale a servizio della conversione delle rimanenti tranche saranno deliberati dall’assemblea straordinaria degli azionisti convocata per il 24 giugno 2021. LEGGI TUTTO

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    TIM, ricavi stabili nel primo trimestre. Cala il debito

    (Teleborsa) – I ricavi organici di TIM si sono attestati a 3,8 miliardi di euro nel primo trimestre dell’anno, in linea con lo stesso periodo del 2020. L’EBITDA organico di gruppo si è attestato a 1,6 miliardi di euro (-1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e quello della Business Unit Domestic a 1,3 miliardi di euro (-2,6%). Sono continuate le azioni di contenimento dei costi, che sono calati dell’8,9% sulla base addressable. È quanto emerge dalla relazione finanziaria al 31 marzo 2021 approvata oggi dal CdA dell’azienda di telecomunicazioni.Gli investimenti si sono attestati a 700 milioni di euro, in aumento rispetto al 2020 per accelerare i processi di crescita e trasformazione in Italia (reti in fibra, Cloud & Data center, partnership con DAZN) e Brasile. Il risultato netto si è attestato a -0,2 miliardi di euro per effetto delle partite non ricorrenti (-0,3 miliardi di euro) e, in particolare, per l’accantonamento destinato all’uscita di personale per il pensionamento anticipato e volontario. Al netto di questo effetto, il risultato netto è pari a 0,1 miliardi di euro, in linea con i primi tre mesi del 2020.L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 si è ridotto di 5.590 milioni di euro anno su anno (5.120 milioni di euro su base After lease), attestandosi a 21.155 milioni di euro (16.591 milioni di euro su base after lease). Alla riduzione hanno contribuito la generazione di cassa operativa e la conclusione dell’acquisto da parte di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop. L’equity free cash flow ha contribuito per 469 milioni di euro (307 milioni di euro su base after lease).Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,2 milioni, in crescita rispetto al trimestre precedente di 52 mila linee. Nel fisso accelera la migrazione della base clienti verso la banda ultralarga. Nel primo trimestre 2021 sono state attivate 424 mila nuove linee ultrabroadband retail e wholesale (retail +119% anno su anno), raggiungendo i 9,1 milioni di unità con un incremento del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. LEGGI TUTTO

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    TLC, Deutsche Telekom tratta con SoftBank l'acquisto della sua quota in T-Mobile US

    (Teleborsa) – Deutsche Telekom, la più grande azienda di telecomunicazioni europea, sarebbe in trattativa con il conglomerato giapponese SoftBank Group per l’acquisto della quota dell’8,5% di quest’ultimo in T-Mobile US, operatore di telecomunicazioni quotato al Nasdaq che ha nella stessa Deutsche Telekom il suo maggiore azionista (con una quota pari al 43%). Secondo quanto scrive Bloomberg, l’operazione permetterebbe alla società tedesca di ottenere un maggiore controllo sulla sua affiliata negli Stati Uniti.I termini del potenziale accordo non sono stati finalizzati e non è stata presa alcuna decisione definitiva su un’offerta, hanno detto fonti anonime a Bloomberg. Il gruppo giapponese è diventato comproprietario di T-Mobile US lo scorso anno, dopo che quest’ultimo ha completato una fusione da 26,5 miliardi di dollari con Sprint, che era controllata da SoftBank. La partecipazione dell’8,5% di SoftBank nella società statunitense è valutata a circa 14 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Enel eslcude investimenti in nuova rete 5G nazionale

    (Teleborsa) – Enel “non ha in programma di investire in una nuova rete 5G nazionale”. Lo precisa il Gruppo in una risposta online alle domande poste dagli azionisti in vista dell’assemblea.All’azionista, che chiedeva se fossero in programma altri investimenti dopo la vendita di Open Fiber, Enel ha risposto che “la vendita di Open Fiber non è stata obbligata, ma rappresenta la conclusione di una strategia volta a dotare il Paese di un’infrastruttura chiave e a creare valore per il Gruppo attraverso la sua cessione a soggetti che la gestiranno”. Per Enel la fibra è cruciale per il 5G ed “Open Fiber potrà sfruttare la sua capillarità territoriale e la qualità tecnologica della rete di accesso per indirizzare un’ampia fetta del mercato futuro di connettività”, afferma il Gruppo, concludendo “una rete in fibra ottica può funzionare senza 5G, una rete 5G non può esistere senza fibra ottica”. LEGGI TUTTO

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    Tiscali: ricavi in crescita nel 2020, ma il bilancio è ancora in perdita

    (Teleborsa) – Tiscali ha chiuso il 2020 con ricavi a 144 milioni di euro, in aumento di 1,4 milioni di euro (+ 1%) rispetto al 2019. L’EBITDA è stato di 29,1 milioni di euro, in crescita di 3,6 milioni di euro rispetto al 2019 (14%), mentre il risultato netto è stato negativo per 22,2 milioni di euro, in flessione di 5,7 milioni di euro rispetto al 2019, ma in miglioramento di 14,2 milioni di euro al netto delle poste non ricorrenti (pari a 4,6 milioni di euro nel 2020 e a 24,5 milioni di euro nel 2019).La variazione netta, pari a 1,4 milioni di euro, dei ricavi è imputabile a un incremento dei ricavi Accesso Broadband per 1,5 milioni di euro (1,4%) rispetto al 2019 (a sua volta supportato da un incremento BroadBand Fisso di 2,8 milioni di euro, +2,7%, e un decremento ricavi Broadband Fixed Wireless per circa 1,2 milioni di euro rispetto al 2019, -11%) e a un incremento ricavi Mobile per 2,5 milioni di euro (+19,2%) rispetto al 2019. La società ha anche registrato un decremento dei ricavi da servizi alle imprese e da Wholesale per 2,1 milioni di euro (-22,4%), un decremento dei ricavi Media per 1,4 milioni di Euro (-35,6%) e un incremento Altri ricavi per 0,9 milioni di euro rispetto al 2019.L’indebitamento finanziario netto è in crescita per 5,2 milioni di euro rispetto al 2019, a fronte di riduzione debiti tributari per -15,4 milioni di euro e riduzione dei debiti commerciali per -3,3 milioni di euro. Il portafoglio clienti complessivo ammonta a 672,7 mila unità, in crescita di circa 5 mila unità rispetto al 2019, di cui +36% sui clienti in fibra.Il CdA di Tiscali, oltre a nominare il nuovo consigliere Paolo Fundarò, ha approvato un accordo con l’investitore professionale Nice & Green S.A. per l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile e convertendo in azioni ordinarie Tiscali, da esercitarsi in più tranche, per massimi 21 milioni di euro, con opzione in capo alla società di estensione per ulteriori 21 milioni di euro, riservato Nice & Green S.A. LEGGI TUTTO

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    Rai Way, ricavi e utili in crescita in 1° trimestre. Focus su refarming

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre del 2021 Rai Way ha registrato ricavi core pari a 56,5 milioni di euro, in crescita dell’1,6% rispetto ai 55,6 milioni dei primi tre mesi 2020. L’EBITDA è pari a 34,2 milioni di euro, in crescita del 3,3%, mentre il margine sui ricavi si attesta al 60,6% (59,6% nei primi tre mesi 2020). L’utile netto è pari a 16,8 milioni di euro, in aumento dello 5,2% rispetto al valore dei primi tre mesi dell’anno scorso.La società, attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la RAI, ha registrato inoltre investimenti pari a 13 milioni di euro, di cui 10,1 milioni legati ad attività di sviluppo (8,7 milioni nel primo trimestre 2020, di cui 7,9 milioni in attività di sviluppo). Il capitale investito netto è pari a 219 milioni di euro, con un indebitamento finanziario netto pari a 37,3 milioni di euro, rispetto ai 46,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020.”Il primo trimestre del 2021 ha mantenuto il trend positivo in termini di risultati e di crescita, con un EBITDA in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, incrementando al contempo gli investimenti di sviluppo – ha commentato Aldo Mancino, amministratore delegato di Rai Way – Confermiamo il focus sul refarming, anche alla luce dell’aggiudicazione di frequenze locali in altre quattro regioni italiane”.Rai Way ha confermato i già comunicati obiettivi per l’esercizio 2021: una crescita dell’Adjusted EBITDA sostenuta da maggiori ricavi, sebbene limitata da un incremento dei costi operativi; investimenti di mantenimento in rapporto ai ricavi core superiori al valore del 2020 e investimenti di sviluppo in crescita per effetto delle attività di refarming. LEGGI TUTTO

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    Parità di accesso alla rete, OdV TIM presenta Relazione annuale 2021

    (Teleborsa) – L’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di TIM (OdV) ha presentato oggi i principali risultati conseguiti nel 2020 nell’ambito della tutela del principio di non discriminazione e parità di trattamento. Si tratta della quarta relazione del Consiglio insediatosi nel 2017, presieduto da Gianni Orlandi e composto da Giovanni Amendola, Fabio Di Marco, Maurizio Mensi e Francesco Sclafani. Composto da 5 membri indipendenti di cui 3 designati da Agcom, l’Organo di vigilanza è deputato al controllo del rispetto di impegni di non discriminazione e parità di trattamento assunti volontariamente da Tim, approvati e resi vincolanti dall’Autorità nel 2008, con il via libera della Commissione europea, successivamente trasformati in obblighi regolamentari.Per quanto riguarda il 2020 sono due gli elementi di novità messi in evidenza dalla Relazione: l’avvio del processo che dovrebbe condurre progressivamente alla creazione di una società unica della rete di accesso e l’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del coronavirus SARS-CoV-2. Il primo elemento – si legge nel rapporto – consiste in un percorso iniziato da Tim per mezzo di una separazione societaria che ha portato alla creazione di FiberCop cui la stessa Tim ha conferito la propria infrastruttura secondaria di rete, lasciando aperta la possibilità ad investitori pubblici e privati di partecipare al coinvestimento. Il secondo elemento ha suscitato profondi sconvolgimenti economici, sociali e sanitari, in un evento globale senza precedenti che ha posto in evidenza il ruolo essenziale e l’importanza strategica delle reti di comunicazione elettronica. In tale scenario – sottolinea la Relazione – la funzionalità di un’infrastruttura di comunicazione a banda ultra larga efficiente per la salute, la formazione educativa e il mondo del lavoro è un fattore indispensabile per il futuro del Paese, ed il suo potenziamento costituisce un obiettivo non più procrastinabile. In Italia, infatti, la connettività a banda ultra-larga è assai più limitata che in altri paesi e presenta significative differenze tra le diverse aree geografiche sia in termini di penetrazione che di qualità. Tim auspica, dunque, “un intervento sistematico per ridurre il divario digitale e rendere il Paese totalmente e universalmente connesso, permettendo l’ampia diffusione tra aziende e privati delle tecnologie innovative”.”Quello aperto da Fibercop è uno scenario nuovo, ancora in evoluzione, che stiamo osservando con molta attenzione in attesa dell’esito delle due consultazioni avviate dall’autorità” ha sottolineato il presidente uscente dell’OdV Francesco Sclafani.Nel 2020 e nei primi mesi del 2021 – secondo quanto emerso nel corso della presentazione – “si sono create le condizioni per avviare una nuova fase regolamentare a seguito della separazione societaria della rete di accesso secondaria in rame e fibra di Tim, che è stata conferita a FiberCop, e della pubblicazione dell’offerta di co-investimento di Tim nella nuova rete Ftth che verrà realizzata da FiberCop, adottando il modello previsto dal nuovo Codice europeo delle Comunicazioni elettroniche”. FiberCop, secondo le previsioni del gruppo, “raggiungerà entro il 2025 il 76% delle unità immobiliari tecniche delle aree grigie e nere del paese. Questo nuovo scenario si rifletterà inevitabilmente sui temi della parità di trattamento e della non discriminazione, che sono oggetto delle attività dell’Organo di vigilanza, che dovrà adeguare di conseguenza i propri compiti e funzioni, attraverso un percorso condiviso con l’Autorità e Tim alla luce delle nuove esigenze del mercato”. “Le attività di vigilanza previste dagli impegni e quelle di supporto ad Agcom, svolte nel 2020, – ha affermato Gianni Orlandi, presidente dell’Organo di vigilanza – sono state ampie e con valenza prospettica. In relazione ai futuri sviluppi sull’equivalence della rete di accesso, siamo pronti a collaborare da subito con le autorità e le istituzioni mettendo a disposizione le nostre competenze professionali, per contribuire a disegnare regole sempre più efficaci in grado di garantire l’accesso paritario di tutti gli operatori all’infrastruttura di Tim”. Nel corso del 2020, inoltre, l’Organo di Vigilanza, nell’ottica di coadiuvare Agcom nell’attività di gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19, – ha proseguito Orlandi – ha garantito “la propria collaborazione nel rilevare in maniera più stringente le prestazioni offerte da Tim agli operatori nei processi di provisioning ed assurance, oltre che nel verificare il rispetto dei tempi di fornitura da parte di Tim dei circuiti di trasporto necessari a supportare l’aumento di banda degli operatori e nel monitorare l’attivazione dei cabinet Fttc nelle aree bianche nel rispetto della parità di trattamento”.”L’Italia e l’Europa – ha affermato nel suo intervento il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico Anna Ascani – devono riacquisire un ruolo strategico, di sistema nelle comunicazioni e incentivare investimenti. Neutralità tecnologica non significa indifferenza tecnologica. La neutralità tecnologica, anche nelle posizioni della Commissione europea, è sempre declinata in funzione delle prestazioni, ovvero neutralità tecnologica a parità di prestazioni. L’obiettivo – ha proseguito Ascani – è quello di non lasciare indietro nessun territorio, nessuna impresa, nessun cittadino e di non creare zone di disuguaglianza tecnologica, dove chi è più fortunato ha a disposizione la connessione migliore e chi non lo è continua ad arrancare per stare al passo dei cambiamenti della società. I principi generali che il Governo intende seguire nell’azione ‘Italia ad 1 Giga’, stanti le regole europee sugli aiuti di Stato, sono la minimizzazione della spesa e dell’intervento pubblico, al fine di non spiazzare o distorcere l’investimento privato; la non duplicazione degli investimenti dove c’è stato un intervento pubblico, e la rapidità di implementazione ed attuazione del Piano, anche in termini di costi e tempi amministrativi”.”Tim ha avuto nel suo percorso tantissime evoluzioni fino alla separazione societaria della rete di accesso secondaria nel 2021, con la creazione di FiberCop e la cessione del 42% della nuova società ad altri soggetti. Questa – ha sottolineato l’ad di Tim, Luigi Gubitosi – è una cosa unica ed è a uso dei benchmark più recenti. Si vedrà che il modello di separazione adottato da Tim è una best practice europea e internazionale e offre maggiori garanzie di parità di accesso rispetto ad esempio all’altro modello inglese di Bt Open reach che è posseduto al 100% da Bt e non ha opportunità di coinvestimento né ha altri soci. Tim invece nel 2021 ha lanciato il più grande progetto europeo di coinvestimento ed è un progetto aperto che consente a tutti gli altri operatori interessati di partecipare alla realizzazione di un piano in fibra. Il modello di coinvestimento introdotto dal Codice delle comunicazioni europeo è il nostro modello di riferimento e la nuova analisi dei mercati di accesso inviata da Agcom a seguito della notifica di FiberCop dovrà tener conto dell’offerta di coinvestimento e dovrà aggiornare e adeguare gli obiettivi dell’organismo di vigilanza attraverso un percorso condiviso con l’Autorità e con il mercato”. LEGGI TUTTO