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    TIM: firmato accordo di co-investimento FiberCop-Iliad per accelerare diffusione fibra

    (Teleborsa) – Il Gruppo TIM, attraverso FiberCop, e iliad hanno siglato un accordo che consentirà di sviluppare il mercato dell’accesso Fiber-to-the-Home (FTTH). Le parti hanno definito infatti la partecipazione di iliad al progetto di co-investimento su rete FiberCop, società del Gruppo che realizza la rete di accesso secondaria in fibra ottica fino alle abitazioni.L’adesione di iliad all’offerta di co-investimento – che il Gruppo TIM realizza tramite FiberCop – fa seguito a quella di altri operatori nazionali, come Fastweb e quella in fase di finalizzazione con Tiscali, e conferma la validità del piano di investimenti di FiberCop che assicurerà la copertura FTTH al 75% delle aree grigie e nere del Paese entro il 2025. TIM offrirà inoltre a iliad l’accesso alla reteprimaria in fibra.L’accordo è una conferma dell’impegno di iliad a effettuare investimenti per contribuire alla digitalizzazione del paese e offrire connettività di alta qualità con offerte semplici e trasparenti.Per TIM l’intesa raggiunta conferma l’efficacia del modello del co-investimento. Questo modello consente a tutti gli operatori interessati di partecipare allo sviluppo della fibra ottica in Italia in un quadro di competizione infrastrutturale che accelera il superamento del digital divide su scala nazionale. Inoltre, permette la migrazione delle famiglie e delle imprese verso connessioni ultrabroadband con velocità superiori a 1 Gigabit al secondo.(Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

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    Covid, Microsoft: negli Usa obbligo di vaccino per il rientro in ufficio

    (Teleborsa) – Microsoft ha reso noto che chiederà ai dipendenti di essere vaccinati contro il coronavirus, a partire da settembre, per poter rientrare negli uffici statunitensi. La società di software richiederà prova di vaccinazione anche ai fornitori e agli ospiti che visiteranno il suo campus. Microsoft ha comunque aggiunto che i suoi uffici non riapriranno completamente prima del 4 ottobre, rispetto alla precedente intenzione di riaprire il 7 settembre, dopo la chiusura di marzo 2020. I dipendenti che non si vaccineranno per motivi religiosi o per condizioni mediche specifiche avranno dei luoghi di lavoro riservati. Dei 181mila dipendenti di Microsoft, 103mila lavorano negli Stati Uniti. Tra i giganti della Silicon Valley anche Facebook e Google hanno insistito perché i dipendenti venissero vaccinati, prima del rientro negli uffici, e anche loro, come Apple, hanno posticipato le riaperture. Da domani invece, mascherina obbligatoria per i dipendenti del settore automobilistico. General Motors, Ford e Stellantis hanno comunicato la loro adesione alle nuove linee guida dei centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. LEGGI TUTTO

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    INWIT, da BEI 250 milioni di euro di finanziamento a supporto degli investimenti in infrastrutture digitali in Italia

    (Teleborsa) – E` stato firmato il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) a sostegno del Piano di Investimenti di Inwit, destinato allo sviluppo delle Infrastrutture digitali in Italia a servizio degli operatori di telecomunicazione.Il progetto – spiega la società in una nota – e` in linea con il Piano Industriale di Inwit, che prevede investimenti nella realizzazione di nuove torri per la diffusione del 5G, nella realizzazione di coperture di rete mobile indoor e outdoor come small cell e sistemi DAS (Distributed Antenna System) e per la sperimentazione di nuove tecnologie innovative a supporto degli operatori. Un’infrastruttura di rete che sara` a disposizione anche per le ospitalita` delle apparecchiature Fixed Wireless Access (FWA), per ampliare la copertura della banda larga fissa in zone con una bassa densita` di popolazione.L’operazione di finanziamento da 250 milioni di euro consentira` ad Inwit di proseguire nella ottimizzazione della propria struttura del debito, perseguendo gli obiettivi di allungamento della durata e di riduzione del costo. “Si tratta del primo progetto di Inwit finanziato dalla BEI – ha dichiarato Giovanni Ferigo, amministratore delegato di Inwit – ed evidenzia l’importanza del lavoro che stiamo facendo nello sviluppo delle infrastrutture del Paese a servizio degli operatori mobili e dei FWA, proseguendo nel nostro contributo alla riduzione del digital divide nel Paese”. LEGGI TUTTO

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    TLC, Agcom sanziona compagnie per attivazione servizi premium non richiesti

    (Teleborsa) – “Mancata adozione di misure per prevenire l’attivazione dei servzi premium non richiesti”. Con questa motivazione l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato Tim, Vodafone e Wind.Nel dettaglio, con tre differenti delibere, l’Agcom ha sanzionato Wind per 812mila euro, Vodafone per 754mila euro e Tim per 638mila euro. “Le società – spiega l’Authority – non hanno adottato con la dovuta tempestività ed esaustività misure idonee a prevenire l’attivazione dei servizi premium in assenza del previo consenso degli utenti né a impedirne l’addebito anche in casi di chiara incompatibilità del servizio con l’espressione del consenso”. Inoltre – prosegue l’Antitrust – “non hanno adottato, con riguardo alle iniziative ripristinatorie conseguenti, ogni misura richiesta dall’ordinaria diligenza per appurare l’esatta dimensione del fenomeno e per assicurare una corretta ed efficace gestione dei reclami per l’erogazione dei rimborsi agli utenti”. Le società possono fare ricorso al Tar contro i provvedimenti entro 60 giorni. LEGGI TUTTO

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    TIM, Noovle diventa società benefit: “Rafforzato l'impegno del Gruppo per la sostenibilità”

    (Teleborsa) – Noovle, cloud company del Gruppo Tim, amplia l’oggetto sociale e diventa società benefit, ovvero impresa innovativa che opera in modo sostenibile e trasparente nell’interesse della collettività. È quanto annuncia Tim in una nota.Le società benefit sono state introdotte in Italia nel 2016 per identificare quelle aziende che oltre al profitto perseguono specifiche finalità di beneficio comune, con l’obiettivo di generare valore per i cittadini, le imprese e le realtà produttive del Paese. “Per Noovle, prima azienda del Gruppo a cambiare lo statuto in società benefit, – spiega Tim – si tratta di un importante risultato raggiunto grazie allo sviluppo di Data Center progettati e costruiti secondo criteri di eco-sostenibilità, certificati in base agli standard internazionali (LEED Gold), che prevedono l’uso efficiente degli spazi, un ridotto consumo energetico ed una particolare attenzione ai materiali utilizzati. Al tempo stesso Noovle pone particolare attenzione all’adozione di modelli di economia circolare per la rigenerazione dei server e degli apparati al fine di aumentarne la vita utile. Inoltre, queste infrastrutture utilizzano in modo crescente energia da fonti rinnovabili in linea con la politica energetica adottata dal Gruppo Tim”.Per effetto del passaggio a società benefit, Noovle si impegna a comunicare annualmente, attraverso la propria “Relazione di Impatto”, i risultati ottenuti, misurando i benefici sociali e ambientali generati con l’obiettivo di diventare un modello di riferimento. Inoltre, la società, che in questo processo è stata accompagnata da Nativa, Regenerative Innovation Company e prima società benefit e B Corp certificata in Europa, prevede un’evoluzione progressiva del proprio modello di business verso un’economia a zero emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica. “Sviluppare tecnologie digitali sostenibili è la sfida che abbiamo davanti, quindi guardiamo a questo passaggio come ad un momento molto significativo per Noovle, per il suo impatto e il ruolo nel Paese, e lo consideriamo un prezioso strumento in più per definire nuove iniziative – dichiara Mariarosaria Taddeo, presidente di Noovle –. Diventando società benefit rispondiamo alla duplice esigenza di creare una società digitalizzata sostenibile e un ambiente professionale più equo ed inclusivo. Siamo convinti che grazie a questo percorso nasceranno iniziative che genereranno valore sociale e ambientale”. “L’impegno che Noovle associa a questa trasformazione rappresenta l’evoluzione naturale di un’azienda fondata su solidi valori – sottolinea Carlo d’Asaro Biondo, amministratore delegato di Noovle –. Partiamo dall’assunto che siamo tutti responsabili della tutela degli ecosistemi e che sia necessario considerare l’ambiente, l’economia e la società come parti indissolubili di un unico organismo. Il passaggio a società benefit rafforza il nostro impegno nel promuovere la digitalizzazione nel Paese secondo criteri innovativi e in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo Tim”.Noovle, polo di eccellenza italiano per il Cloud, l’Intelligenza Artificiale e l’Edge computing,– spiega la nota – intende accelerare la trasformazione digitale di imprese attraverso innovativi servizi e soluzioni cloud e una rete di Data Center distribuita su tutto il territorio nazionale, realizzata secondo i più avanzati standard tecnologici e di sicurezza e le più recenti best practice di sostenibilità ambientale nel rispetto degli obiettivi ESG di Gruppo. LEGGI TUTTO

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    INWIT acquista da Vodafone Italia 700 impianti radioelettrici in galleria

    (Teleborsa) – Il CdA di INWIT, società quotata sull’MTA e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha approvato l’operazione per l’acquisto da Vodafone Italia di circa 700 impianti radioelettrici che coprono circa 1000 km di gallerie stradali e autostradali e 40 sistemi DAS. Il pacchetto di tunnel, viene sottolineato in una nota, include tratte significative nei collegamenti nazionali per numerosità, conformazione ed esigenza di copertura cellulare in galleria.L’accordo prevede un corrispettivo pari a circa 70 milioni di euro, ed è coerente con gli obiettivi del Piano Industriale di INWIT, che prevede uno sviluppo nelle micro-coperture indoor e outdoor attraverso l’installazione di sistemi DAS e small cell a supporto di tutti gli operatori di mercato. INWIT prevede che l’operazione contribuisca nel tempo allo sviluppo dei ricavi per un run-rate atteso a oltre 10 milioni di euro, da raggiungersi progressivamente nei prossimi anni.Il closing dell’operazione è atteso tra il terzo e il quarto trimestre 2021, una volta ottenuta l’autorizzazione golden powers e i consensi di talune controparti contrattuali. Contestualmente al closing dell’operazione, INWIT e Vodafone Italia sottoscriveranno un accordo di servizi per l’ospitalità di Vodafone Italia sugli impianti ricompresi nel perimetro oggetto di compravendita su base multi-tenant, e dunque con la prospettiva di ospitalità sui medesimi impianti anche di altri operatori. LEGGI TUTTO

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    Vivendi, crescono ricavi ed EBITA in primo semestre 2021

    (Teleborsa) – Vivendi, il colosso francese attivo nel campo dei media e delle comunicazioni, ha registrato ricavi pari a 8.221 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in crescita dell’8,5% rispetto ai 7.576 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. L’aumento, sottolinea il gruppo che fa capo a Vincent Bolloré, è dovuto principalmente alla crescita di Universal Music Group (UMG), Canal+ Group, Havas Group e Editi. Il dato di quest’anno include, inoltre, il consolidamento di Prisma Media a partire dal primo giugno (+29 milioni di euro).L’EBITA è stato di 1.066 milioni di euro, in aumento del 45% rispetto al primo semestre 2020. L’EBIT è stato di 973 milioni di euro, in aumento del 47,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’utile attribuibile agli azionisti di Vivendi è stato pari a 448 milioni di euro (o 0,45 euro per azione), rispetto ai 757 milioni di euro del primo semestre 2020 (o 0,66 euro per azione), con un decremento del 35,5%. L’indebitamento netto è sceso a 2,9 miliardi di euro al 30 giugno 2021, rispetto a 4,95 miliardi di euro al 31 dicembre 2020I proventi da partecipazioni sono stati pari a 117 milioni di euro, rispetto ai 15 milioni di euro del primo semestre 2020. Per il primo semestre 2021 Vivendi sottolinea che hanno incluso il dividendo incassato da Mediaset (102 milioni di euro, ovvero 0,30 euro per azione). Gli altri oneri e proventi finanziari registrano un onere netto di 157 milioni di euro, rispetto a un utile netto di 417 milioni di euro del primo semestre 2020. Tale variazione riflette principalmente la diminuzione del valore delle partecipazioni in Spotify e Tencent Music Entertainment. LEGGI TUTTO

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    Al Mise incontro su Tlc, Giorgetti: incontro positivo su banda ultralarga e 5G

    (Teleborsa) – Si è svolto al Ministero dello Sviluppo economico l’incontro sulla banda ultra larga e 5G presieduto dal ministro Giancarlo Giorgetti e dalla sottosegretaria Anna Ascani, a cui hanno preso parte Asstel e i rappresentanti degli operatori del settore. Per Giorgetti è stato “un incontro positivo”. “L’obiettivo comune – ha sottolineato il ministro – è far andare al massimo lo sviluppo del sistema delle telecomunicazioni per il futuro del digitale, previsto anche nel PNRR. Un’esigenza che deve andare di pari passo con le legittime aspirazioni di crescita delle imprese e il raggiungimento di benefici per la collettività”. “Come Mise – ha aggiunto il ministro – siamo disponibili e auspichiamo un dialogo costruttivo con tutte le parti, lavoriamo per semplificare il quadro normativo esistente in maniera coordinata e coerente. Vogliamo capire come aiutare la filiera del settore in maniera corretta e senza favoritismi. Rispetto a un anno fa abbiamo risorse e possiamo parlare di possibilità di azioni, come l’innalzamento dei limiti, che erano inimmaginabili. Il tutto pero’ deve avvenire attraverso un percorso ordinato”.La riunione e’ stata anche occasione per esaminare le anticipazioni dei risultati del rapporto Asstel 2021 sulla filiera delle telecomunicazioni in Italia e avviare un primo confronto operativo sulle azioni e gli strumenti a disposizione per favorire cooperazione e convergenza degli obiettivi in tema di sviluppo e investimenti infrastrutturali legati al PNRR. A fronte delle importanti risorse finanziarie messe a disposizione nel PNRR, il ministro ha posto sia ad Asstel che ai singoli operatori “la necessità di agire in una logica di sistema dove l’investimento pubblico favorisca lo sviluppo delle reti in fibra, 5g e nuove tecnologie, anche attraverso la formazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori”. LEGGI TUTTO