More stories

  • in

    Refinitiv Diversity Index, INWIT seconda tra italiane e TLC

    (Teleborsa) – INWIT si classifica al 31esimo posto a livello globale nel Refinitiv Diversity and Inclusion Index 2021, l’indice della società fornitrice di dati finanziari a livello globale che valuta oltre 11 mila società in base alle loro performance in tema di diversità e inclusione. La società – quotata sull’MTA di Borsa Italiana e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni – si è posizionata seconda tra le imprese italiane e seconda nel settore Telecommunications Services.”Questo risultato è un’altra conferma della validità del percorso di trasformazione intrapreso verso un modello di business sostenibile – ha commentato l’AD di INWIT Giovanni Ferigo – nel quale le persone rappresentano uno dei pilastri della nostra strategia e la principale leva per il cambiamento e la diffusione della cultura di sostenibilità. Siamo infatti consapevoli che una cultura aziendale che rispetti ed includa le diversità sia in grado di generare un cambiamento, oltre che per la nostra società, anche per i nostri stakeholder”.Il Diversity and Inclusion Index stila una classifica delle prime 100 società quotate che offrono l’ambiente di lavoro con il maggior grado di diversità e inclusione a livello mondiale, sulla base di 24 parametri ripartiti in quattro categorie principali: diversità, inclusione, sviluppo delle persone e controversie. I primi tre posti sono occupati – nell’edizione di quest’anno – da Gap, Royal Bank of Canada e Accenture. LEGGI TUTTO

  • in

    TIM: prima in Italia sperimenta a Torino la Fibra FTTH a 25 Gigabits al secondo

    (Teleborsa) – TIM si conferma protagonista nell’innovazione e nello sviluppo di reti e servizi di nuova generazione e, dopo la messa in campo lo scorso marzo della connettività FTTH (Fiber To The Home) fino 10 Gigabit al secondo, ha raggiunto un altro importante primato italiano, che consente un salto tecnologico per l’ultrabroadband su fibra ottica FTTH a 25GS-PON, capace di raggiungere una velocità fino a 25 Gbps in download.La sperimentazione è stata realizzata nei Laboratori TIM di Torino, in collaborazione con Nokia, utilizzando gli apparati (Optical Line Terminator, OLT) già adottati nelle centrali attive.Durante i test sono state utilizzate contemporaneamente tecnologie miste GPON, XGS-PON e 25GS-PON. In particolare, sono state sperimentate positivamente sia la capacità di banda trasmissiva del sistema 25GS-PON sia la coesistenza sulla stessa fibra ottica con le altre tecnologie già in campo, GPON (con capacità fino a 2.5Gbps in download) e XGS-PON (con capacità fino a 10Gbps). Tale caratteristica di coesistenza consente l’introduzione del 25GS-PON sulla stessa infrastruttura passiva in fibra ottica utilizzata per le attuali tecnologie GPON ed XGS-PON 10 Gbps.La nuova connessione basata su tecnologia 25GS-PON sfrutta al meglio le caratteristiche fisiche della fibra ottica, moltiplicando le capacità della rete attuale FTTH GPON (Gigabit Passive Optical Networks) per 10 volte in download e quella FTTH XGS-PON per 2,5 volte. La tecnologia 25GS-PON potrà fornire dunque maggiore velocità e capacità di connessione consentendo soprattutto alle imprese, ai distretti industriali e alla Pubblica Amministrazione di soddisfare la domanda di connettività sempre più crescente a supporto della digitalizzazione del Paese.(Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Telecomunicazioni, con nuove norme CCE a rischio investimenti e occupazione

    (Teleborsa) – Si prospettano tempi duri per il settore delle telecomunicazioni e per i consumatori, che potrebbero veder lievitare (non poco) i costi degli abbonamenti di telefonia mobile, soprattutto quelli che incorporano anche il costo dell’eventuale acquisto di smartphone ed altri dispositivi, che dovrebbe essere spalmato in un anno anziché due. L’ennesimo aggravio, in un settore che ha visto una caduta verticale della redditività, è contenuto in una norma inserita nel decreto che recepisce, italianizzandola, la direttiva europea delle Comunicazioni elettroniche, attualmente all’esame del Parlamento. Tale norma prevede che i contratti di telefonia, sia mobile che fissa, non possano avere una durata superiore ai 12 mesi, laddove il limite oggi è di 24 mesi. Il rischio – scrive Il Messaggero – è che le offerte che inglobano, oltre al costo di telefonate e connessioni, anche la vendita di altri beni come smartphone, modem o anche costi di attivazione, possano diventare troppo elevate per i consumatori. Ad aggravare la situazione del settore anche l’aumento del 50% dei costi amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze, che viene calcolato complessivamente in circa 100 milioni a livello di intero comparto e potrebbe tradursi in un indesiderato taglio degli investimenti, proprio nel momento in cui l’Italia sta portando avanti la transizione digitale grazie al PNRR. Si tratterebbe dell’ennesimo colpo ad un settore che ha già dovuto confrontarsi con l’extra costo delle aste per le frequenze 5G e con il crollo delle tariffe del roaming e del mobile – oggi fra le più basse in UE – e che in molti casi ha visto crollare la redditività al di sotto del costi dei finanziamenti. Un settore che, avendo già perso il 20% della forza lavoro nell’ultimo decennio, rischia di veder sparire altre 8mila posizioni, circa l’8% della forza lavoro attuale, nei prossimi tre anni. Fra l’altro, il provvedimento, all’esame del Parlamento giovedì prossimo, inasprisce notevolmente le sanzioni, che vengono quadruplicate e potranno arrivare fino al 5% del fatturato nei casi più gravi. Quali siano poi questi “casi” non è dato sapere, ma ciò si tradurrà in un allargamento dell’autonomia sanzionatoria dell’Authority a scapito del settore. LEGGI TUTTO

  • in

    Open fiber, al via i lavori per la fibra ottica FTTH a Guidonia Montecelio

    (Teleborsa) – Open Fiber ha firmato con il Comune di Guidonia Montecelio un accordo per realizzare un’infrastruttura a banda ultra larga interamente in fibra ottica, in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra che arriva direttamente all’interno di abitazioni e uffici). La centrale della fibra ottica, il cosiddetto POP (Point of Presence), sarà installata in via Locatelli e in questa zona saranno aperti i primi cantieri per la realizzazione della rete che connetterà le case e gli uffici della città alla banda ultra larga. A seguire i lavori proseguiranno verso sud in direzione Colle Fiorito.L’investimento da parte della società di telecomunicazioni – fa sapere Open Fiber in una nota – è di circa 9 milioni di euro per realizzare una rete in fibra ultraveloce di 173 chilometri che garantirà prestazioni non raggiungibili con le attuali reti in rame o miste fibra-rame. La convenzione siglata con il Comune stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica. Open Fiber utilizzerà, ove possibile, cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee o aeree già esistenti per limitare il più possibile gli eventuali disagi per la comunità. Gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale come la minitrincea e il no-dig. Grazie alla fibra ottica case, condomini, ma anche scuole, uffici e strutture della Pubblica amministrazione velocizzeranno il processo di digitalizzazione migliorando così il rapporto con i cittadini.”La nostra amministrazione ha sempre sostenuto l’utilizzo di reti veloci per la connessione internet – spiega il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet – a maggior ragione in un periodo come questo, dove lo smart working ha subito un aumento notevole, puntiamo a fornire un servizio importantissimo per tanti nostri concittadini. Un’azione che consentirà, inoltre, di usufruire maggiormente dei servizi digitali dell’Ente”. “La convenzione con Open Fiber è un importante tassello nelle numerose attività che questa amministrazione sta portando avanti per aggiornare l’infrastruttura digitale in linea con gli standard internazionali – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Correnti –. Investire nell’innovazione tecnologica significa rendere il nostro territorio maggiormente competitivo nel mercato globale e garantirà ai cittadini l’opportunità di accedere a servizi internet, pubblici e privati, sempre più numerosi e in linea con le loro esigenze”.”L’investimento su Guidonia Montecelio è finalizzato a realizzare una vera autostrada digitale, e garantire una velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo – ha commentato Alessandro Valentini, responsabile network e operations Open Fiber Lazio –. Ringraziamo l’amministrazione comunale per la collaborazione e ci impegniamo ad eseguire lavori poco invasivi e in tempi rapidi. A fine anno contiamo di connettere già 5mila unità immobiliari tra case uffici e negozi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Smart working, Gubitosi (TIM): serve ritrovare un equilibrio

    (Teleborsa) – L’amministratore delegato di TIM, Luigi Gubitosi, ha suggerito la necessità di ritrovare un equilibrio nella forma di lavoro dello smart working. “È un termine abusato, in realtà in diversi casi si è semplicemente andati a casa. Dovremmo trovare un equilibrio tra lavorare a casa ed in ufficio”, ha detto Gubitosi intervenendo al Meeting di Rimini. “Lavorare da remoto crea una serie di problemi anche di tipo sociale, di alienazione” – ha aggiunto – “lavorare in comune serve anche a trovare dei valori. Un’azienda è anche un organizzazione ed un insieme di valori condivisi”.”La tecnologia può essere un enorme alleato” e “ci deve essere una conoscenza di cittadinanza, un minimo sindacale di conoscenze date a tutti in funzione delle proprie professionalità. Anche uno studente di filosofia o di legge deve avere la possibilità di poter accedere a banche dati”, ha aggiunto. Gubitosi ha parlato anche dell’uso del Green Pass nei luoghi di lavoro. “I luoghi di lavoro devono essere sicuri ed il Green Pass dovrebbe essere sempre più diffuso. Come sapete Confidustria sostiene che dovrebbe esserci anche sul luogo di lavoro”, ha sottolineato. “Noi mandiamo tecnici a casa delle persone e dovremmo far sì che possano rassicurare le persone da cui vanno che non sono esposti al Covid e non gli portano a casa l’infezione”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    UNC, su disservizi Dazn esposto ad Agcm e Agcom

    (Teleborsa) – Anche l’Unione Nazionale Consumatori ha fatto sentire la sua voce in merito ai disservizi verificatesi su Dazn durante la trasmissione di alcune partite della prima giornata di campionato di serie A, annunciando un esposto sia all’Antitrust che all’Autorità delle Comunicazioni. “Se il buongiorno si vede dal mattino andiamo male! Se è vero che tutto è dipeso da un sovraccarico, chissà cosa succederà quando tutti gli italiani saranno rientrati dalle ferie o durante big match come quelli del prossimo 12 settembre, quando si giocheranno Napoli – Juventus e Milan –Lazio”, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Per questo abbiamo deciso di presentare due esposti, uno all’Antitrust, che a fine luglio aveva chiuso il procedimento cautelare, ma a fronte di un impegno di Dazn di fornire servizi per la visione sul digitale terrestre delle partite in caso di problemi di connessione e di una garanzia di porre in essere i necessari investimenti infrastrutturali e uno all’Authority delle Comunicazioni che fin da giugno aveva emanato un atto di indirizzo per evitare fenomeni di congestione della rete e prevenire disservizi per gli abbonati”, ha annunciato Dona.”Chiediamo ora alle due Authority di intervenire con urgenza per verificare il perché dei disservizi e se siano stati rispettati tutti gli impegni che Dazn doveva rispettare – ha aggiunto Dona – Inutile aggiungere che tutti gli abbonati che hanno subito disservizi hanno diritto ora a un equo indennizzo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Piano “Italia a 1 giga”, mappatura Infratel fissa perimetro d'azione

    (Teleborsa) – Fissato il perimetro di azione del Piano “Italia a 1 giga” dalla mappatura Infratel su reti fisse e sui piani degli operatori al 2026, alla quale hanno partecipato 47 operatori che hanno risposto al questionario.L’aggiornamento della mappatura riguarda tutto il territorio nazionale, ad eccezione delle aree oggetto degli interventi finanziati con il Piano “Aree bianche” già autorizzato dalla Commissione europea ed in corso di attuazione. Gli operatori hanno reso noti i piani di copertura e hanno, inoltre, indicato le coperture di rete, disponibili alla data del 30 aprile 2021 e da realizzare entro il 2026.Avvisati i “furbetti”: Infratel “valuterà le dichiarazioni e le successive azioni degli operatori, al fine di verificare gli eventuali impatti negativi in termini di concorrenza” qualora qualcuno, spiega la relazione, abbia fornito informazioni fuorvianti, errate o incomplete o non ha rispettato il piano senza fornire una giustificazione oggettiva per le intervenute variazioni. “All’esito dell’attività di vigilanza, di concerto con il MiSE, Infratel Italia procederà a segnalare le condotte degli operatori alle competenti autorità di regolazione del settore” precisa nella sua relazione. Le case, più precisamente i numeri civici mappati sono stati 21,3 milioni e “il numero di civici neri oscilla tra il 39% e il 52% dei civici totali, quelli grigi tra il 43% e 54%, mentre quelli bianchi oscillano tra il 5% e il 7%” per sottrazione l’intervento dello Stato, previsto nelle aree grigie, è su circa 6,2 milioni di case. Un’ulteriore analisi dei dati ricevuti ha riguardato le velocità promesse, diverse velocità download stabile nelle condizioni di picco del traffico, “ossia almeno 100 Mbit/s, almeno 200 Mbit/s e almeno 300 Mbit/s” LEGGI TUTTO

  • in

    Deutsche Telekom alza nuovamente la guidance dopo trimestrale positiva

    (Teleborsa) – Deutsche Telekom – la più grande azienda di telecomunicazioni della Germania e d’Europa – ha alzato per la seconda volta la guidance per l’intero 2021, dopo i buoni risultati del secondo trimestre. La società si aspetta ora un utile core adjusted di 37,2 miliardi di euro quest’anno, in crescita di 200 milioni rispetto alle attese precedenti. La previsione per il free cash flow (after leases) rimane invariata a oltre 8 miliardi di euro.Nel secondo trimestre, i ricavi netti sono aumentati del 6,8% su base annua in termini organici (ovvero al netto delle variazioni della composizione del Gruppo e degli effetti dei cambi), raggiungendo i 26,6 miliardi di euro. L’utile core adjusted è stato pari a 9,4 miliardi di euro (+1,1%). “Tutte le aree del Gruppo hanno registrato un incremento dei risultati nel primo semestre dell’anno, continuando così la storia di crescita del Gruppo”, ha affermato Tim Höttges, CEO di Deutsche Telekom.Deutsche Telekom ha confermato di essere in trattativa per vendere le sue attività nei Paesi Bassi. “Siamo nel mezzo di una transazione in Olanda, un processo di offerta molto intenso”, ha detto Hoettges ai giornalisti durante la call post-trimestrale, non aggiungendo ulteriori dettagli. LEGGI TUTTO