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    Open Fiber, a Lecco 5500 unità immobiliari già coperte da rete FTTH

    (Teleborsa) – A Lecco sono 5500 le unità immobiliari che possono già navigare sul web beneficiando di una velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo. Grazie a un investimento diretto di 6 milioni di euro, Open Fiber sta costruendo nella città una rete di nuova generazione ultraveloce in grado di garantire una connessione sicura, a bassa latenza. Gli edifici già raggiunti dalla fibra – comunica Open Fiber in una nota – sono nei quartieri di Laorca, Rancio, San Giovanni, Castello, Belledo e Germanedo e verranno cablati successivamente anche le zone di Acquate, Olate, Santo Stefano e Pescarenico. Il piano di sviluppo complessivo prevede il collegamento di circa 18mila unità immobiliari della città attraverso un’infrastruttura in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) di circa 120 chilometri (pari a circa 11mila km di fibra da posare). LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, ok Ue senza condizioni a CDP-Macquarie

    (Teleborsa) – Via libera senza condizioni, dell’Antitrust UE, all’operazione di Cassa Depositi e Prestiti e del fondo australiano Macquarie per l’acquisizione della quota di Enel in Open Fiber.Il egistro della direzione generale per la Concorrenza della Commissione europea aggiornato questa mattina ha segnalato che si tratta di una “autorizzazione incondizionata”. L’operazione porterà Cdp ad aumentare la quota di partecipazione al 60% e Macquarie ad acquisire il 40%. Nel suo esame per il via libera al controllo congiunto di Open Fiber da parte di Cdp e Macquarie, l’Ue ha anche valutato se, “alla luce degli interessi di Cdp in Tim”, l’aumento del 10% della quota di Cdp – che passa dal 50 al 60% – “avrebbe aumentato i rischi di coordinamento tra Open Fiber e Tim”.L’Antitrust ha concluso che “i possibili problemi anticoncorrenziali non sono specifici dell’operazione proposta poiché Cdp aveva già il controllo congiunto di Open Fiber”, ma resta valida “l’applicabilità degli articoli 101-102 dei Trattati Ue o qualsiasi altra disposi LEGGI TUTTO

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    TLC, Viasat acquisirà Inmarsat in deal da 7,3 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Viasat, società di telecomunicazioni quotata al Nasdaq, ha raggiunto un accordo per acquisire Inmarsat, società britannica di servizi per telecomunicazioni mobili satellitari, in una transazione del valore di 7,3 miliardi di dollari. Di questi, 850 milioni di dollari sono in contanti, 3,1 miliardi di dollari sono azioni ordinarie Viasat e 3,4 miliardi di dollari in debito. Viasat stima che la società combinata abbia il potenziale per una crescita di fatturato e dell’EBITDA rettificato a un tasso “mid-teens percentage”, con un percorso completamente finanziato verso un free cash flow positivo.Gli asset e le risorse risultanti dalla fusione “consentiranno la disponibilità di nuovi servizi avanzati nei segmenti mobile e fisso, guidando una maggiore scelta dei clienti nelle comunicazioni a banda larga e nei servizi a banda stretta (incluso l’Internet of Things o “IoT”)”, spiega una nota congiunta. Inoltre, la nuova società intende integrare lo spettro, le risorse satellitari e terrestri di entrambe le società in una rete spaziale e terrestre ibrida globale ad alta capacità, in grado di fornire servizi superiori in settori commerciali e governativi in ??rapida crescita.(Foto: Alberto Adán / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    TIM continua rally in Borsa. KKR interessato a ulteriore investimento in rete

    (Teleborsa) – KKR, uno dei più grandi operatori di private equity al mondo e già detentore del 27,5% di Fibercop (la società di TIM che gestisce il cosiddetto ultimo miglio), starebbe valutando un maggiore investimento negli asset di rete fissa di Telecom Italia. Lo avrebbero riferito fonti a conoscenza della situazione a Bloomberg, parlando anche di una potenziale acquisizione completa di Fibercop, ma un portavoce della società ha già precisato che “TIM non prevede al momento una riduzione della sua quota”. I riflettori si spostano ora sul consiglio di amministrazione straordinario di TIM del prossimo 11 novembre, dove il socio francese Vivendi potrebbe voler fare il punto sulle strategie e, inevitabilmente, anche sul progetto di rete unica.Frattanto Reuers scrive che un portavoce di Vincent Bolloré ha affermato di non essere a conoscenza di piani di KKR che riguardano un aumento del peso nella rete fissa di Telecom Italia.Ottima intanto la performance di Telecom Italia, che si attesta a 0,3458 con un aumento del 6,17%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 0,3588 e successiva a 0,3881. Supporto a 0,3295. LEGGI TUTTO

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    INWIT, utile di 54,6 milioni nel 3° trimestre. Attesi sviluppi positivi da PNRR

    (Teleborsa) – INWIT, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha registrato ricavi pari a 198,1 milioni di euro nel terzo trimestre del 2021, in crescita del 6,5% sullo stesso periodo del 2020, grazie al “progressivo impatto delle nuove ospitalità contrattualizzate nei precedenti trimestri”. L’EBITDA è stato di 180,9 milioni di euro (+4,7%), con un margine sui ricavi del 91,3%. L’utile netto si attesta a 54,6 milioni di euro, in crescita del 35,7% rispetto allo stesso periodo 2020. “Prosegue il percorso di accelerazione della crescita, con l’incremento dei ricavi del 6% e delle ospitalità del 10% – ha commentato l’AD Giovanni Ferigo – L’ingresso nel segmento delle coperture dedicate stradali e autostradali rappresenta un ulteriore passo di sviluppo delle infrastrutture di INWIT a servizio degli operatori. Continua il nostro impegno per un business sostenibile con upgrade di rating ESG e il riconoscimento nell’indice top 100 D&I di refinitiv, come seconda azienda in Italia e seconda nel settore a livello globale”.Il Recurring Free Cash Flow è pari a 97,1 milioni di euro, in riduzione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo 2020, principalmente per impatto del pagamento di oneri finanziari. L’Indebitamento Finanziario netto si attesta al 30 settembre 2021 a 4,1 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo di euro riferito alla componente IFRS16. La leva finanziaria è scesa e si attesta a 5,6X (da 5,9X a fine giugno 2021).Nei primi nove mesi del 2021, i ricavi si attestano a 581,2 milioni di euro +22,8%, l’EBITDA ammonta a 529,8 milioni di euro (+22,5%) e l’utile netto del periodo si attesta a 149,6 milioni di euro, in crescita del 33,7% rispetto allo stesso periodo 2020.Da un punto di vista operativo, nel quarto trimestre del 2021, la società continuerà ad essere focalizzata sulla realizzazione di nuovi siti, sulla crescita delle ospitalità e sullo sviluppo dei ricavi da nuovi servizi. Per quanto riguarda il futuro, INWIT crede che l’andamento delle attività trarrà beneficio dal miglioramento di prospettive che sta interessando il ciclo di investimenti digitali, infrastrutturali e tecnologici in Italia (il riferimento è alle risorse del Next Generation EU). LEGGI TUTTO

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    Vodafone Business e Microsoft suppportano la transizione digitale delle PMI

    (Teleborsa) – Vodafone Business e Microsoft hanno annunciato un nuovo accordo strategico quinquennale per sostenere la trasformazione digitale delle PMI di tutta Europa. Le due aziende nuovi servizi “chiavi in mano” basati su cloud, che faranno leva su 5G, edge computing e IoT per offrire strumenti innovativi per il lavoro ibrido.Mark Allison, Direttore Strategy and Development di Vodafone ha spiegato “insieme a Microsoft stiamo fornendo soluzioni che possono essere rapidamente implementate e gestite facilmente per supportare nuovi modi di lavorare e migliorare costantemente i processi aziendali”. L’accordo si sviluppa sulla base di una collaborazione già esistente tra le due aziende e consentirà di supportare le imprese nella transizione digitale, con servizi che mettono insieme rete, cloud e sicurezza. I clienti di Vodafone avranno così accesso diretto a Microsoft 365, Teams Phone System e Microsoft Azure.Nel quadro dell’accordo, le aziende collaboreranno per realizzare insieme offerte innovative in aree come il Multi-access Edge Computing (MEC) e l’Internet of Things (IoT) concretizzando i benefici del 5G e delle reti private mobili (MPN). La prima area di collaborazione è la Mixed Reality: utilizzando i servizi di edge computing di Vodafone Business insieme al software e al visore HoloLens 2 di Microsoft, le aziende potranno ad esempio migliorare le loro attività e le esperienze di lavoro da remoto e creare processi di onboarding e formazione più fluidi per i dipendenti. .I nuovi servizi saranno disponibili per i clienti Vodafone Business in tutta Europa dal 4 novembre LEGGI TUTTO

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    Boeing, ok dalle autorità Usa per satelliti per connessione internet dallo spazio

    (Teleborsa) – Boeing ha ottenuto l’autorizzazione dalle autorità americane per il suo progetto di costellazione di 147 satelliti per fornire la connessione internet dallo spazio. La Commissione federale per le comunicazioni ha “approvato una richiesta della Boeing Company per una licenza per la costruzione, il dispiegamento e la gestione di una costellazione di satelliti”, si legge in una nota. “Boeing prevede di fornire un servizio internet ad alta velocità e di comunicazione per clienti residenziali, commerciali, istituzionali, governativi e professionali”, ha aggiunto. Il servizio sarà disponibile prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, anche nelle aree più remote. LEGGI TUTTO

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    TLC, Asstel: in calo ricavi operatori, 28,5 miliardi nel 2020

    (Teleborsa) – Nel 2020 gli operatori di telecomunicazioni hanno fatto registrare ricavi per 28,5 miliardi, valore più basso degli ultimi 10 anni e in calo di 1,5 miliardi rispetto al 2019. È quanto emerge dal Rapporto sulla Filiera delle Telecomunicazioni in Italia, presentato da Asstel-Assotelecomunicazioni insieme alle organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil. Un dato, sottolinea lo studio, da attribuire a un “contesto iper-competitivo” che “ha comportato un ulteriore calo dei prezzi”. Questo nonostante il 2020 sia stato un anno record per i volumi di traffico dati: +50% sia per il fisso che per il mobile. Dal 2010 al 2020, evidenzia il rapporto, i ricavi complessivi hanno fatto registrare un calo del 32%, il radio-mobile del 40%, le comunicazioni fisse del 23%. Tale calo risulta inoltre superiore a quello degli altri principali Paesi europei. Proseguono tuttavia gli investimenti nella costruzione delle reti a banda ultra-larga, radio e in fibra. Nel 2020 i 7,4 miliardi di investimenti (oltre 100 milioni di oneri per frequenze) hanno raggiunto l’incidenza record del 26% sul fatturato totale degli operatori.Il rapporto rileva, comunque, che è pari al 26% dei ricavi totali l’investimento che gli operatori delle telecomunicazioni hanno attuato in Italia nel corso del 2020. Rispetto alle altre aziende che erogano servizi, il settore Telco si conferma quello con i maggiori investimenti, seppur con ricavi e prezzi in calo da anni.”Le telecomunicazioni costituiscono un settore strategico per il sistema Paese. Bisogna mantenere una chiara visione strategica rispetto alla trasformazione da realizzare”, dichiara il presidente di Asstel, Massimo Sarmi.La competizione del mercato mobile ha portato un calo vistoso nei prezzi delle offerte. “Ma i prezzi non li fanno i politici o i regolatori. Se c’è un calo molto forte, gli operatori devono guardarsi negli occhi”. Così il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, intervenendo al Forum Nazionale delle Tlc. “Come cliente o cittadino – ha spiegato – posso esserne contento ma se lo stesso calo viene giudicato eccessivo rispetto alle dinamiche dell’industria, non dipende dalla politica”. Il governo, dal punto di vista di Colao, si è mosso con il decreto semplificazioni e si dice pronto ad ascoltare gli altri soggetti della Filiera. “Se ci sono suggerimenti, ben vengano”, ha aggiunto. Il ministro ha poi ricordato il tema dei limiti elettromagnetici del 5G, che gran parte della Filiera chiede di innalzare, portandoli ai livelli della media europea: “Siamo consapevoli del lavoro che andrà fatto ma ci saranno altri momenti per parlarne”.Sarebbe “opportuno chiedere al Governo l’apertura di un tavolo sul settore anche per pianificare cosa ci si aspetta dal settore e che cosa è discutibile da parte del governo. In parte lo sappiamo ma come sarà messo a terra e in che tempi. Si è parlato spesso di un fondo per il settore”. Lo ha detto il vicepresidente di Confindustria con delega al digitale, Luigi Gubitosi, ad di Tim intervenuto al forum. “L’Italia sta facendo grandi passi avanti ma bisogna fare in modo che una volta che si esauriscano risorse Pnrr investimenti privati facciano da volano”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO