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    TIM, Gubitosi pronto a passo indietro per “serena e rapida” valutazione offerta KKR

    (Teleborsa) – “Al fine di favorire il processo decisionale da parte del consiglio, metto a disposizione del CdA le deleghe che mi avete conferito, per vostra opportuna valutazione. Se questo passaggio consentirà una più serena e rapida valutazione della non binding offer di KKR, sarò contento che sia avvenuto”. È quanto ha scritto Luigi Gubitosi, amministratore delegato di TIM, in una lettera indirizzata al consiglio di amministrazione in vista della riunione di domani. “Non posso tacere lo stupore generato da alcune posizioni assunte; mi permetto, quindi, di riassumere il mio pensiero”, scrive l’AD in una lunga lettera visionata dall’ANSA.”L’indicazione di interesse inviata venerdì 19 novembre da KKR riguarda il lancio di una Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria verso sia le azioni ordinarie sia le azioni di risparmio. È ovvio, quindi, che i soggetti che potrebbero esserne interessati sono tutti gli azionisti della nostra società. Il destinatario di una eventuale offerta, quindi, non è la società ma i soci che decideranno nella loro autonomia come comportarsi. In questo caso, il CdA deve rigorosamente attenersi alle regole, atteso che non ha un ruolo attivo ma deve assicurare la trasparenza e corretta informazione al mercato”.”In particolare, ai sensi della normativa vigente, qualora l’Offerta venisse formalizzata, il CdA dovrà con totale trasparenza consentire agli azionisti di valutare la convenienza dell’Offerta e la congruità del prezzo offerto”. Gubitosi si rivolge poi ai consiglieri indipendenti: “Hanno un ruolo fondamentale in quanto il Consiglio, a tempo debito, dovrà sulla base del lavoro degli amministratori indipendenti, emettere un comunicato che conterrà una valutazione degli effetti che l’eventuale successo dell’Offerta potrà avere sugli interessi della società, sull’occupazione e sulla localizzazione dei siti produttivi”.”In altre parole, il Consiglio deve agire nell’interesse di tutti i Soci e a tutela del mercato, e cioè anche degli azionisti di minoranza, e di tutti gli stakeholders (creditori, dipendenti, ecc..)”. Gubitosi si sofferma su quanto avvenuto nel CdA di domenica scorsa, 21 novembre, quando è stata esaminata l’offerta non vincolante del fondo USA. “L’idea, ventilata da alcuni consiglieri di non inserire il prezzo nel comunicato stampa o di non precisare le condizioni poste da KKR, o addirittura l’interrogativo sull’opportunità di emettere un comunicato, dimostrano la totale mancanza di rispetto verso il mercato che non può appartenere alla cultura di TIM”. “La stessa trattazione tra gli ultimi punti dell’ordine del giorno del CdA di domani può dare un senso di scarsa priorità”, aggiunge.La lettera si conclude con una riflessione sul suo ruolo: “Le non troppo velate accuse che mi sono state rivolte in relazione alla mia presunta vicinanza a KKR, oltre ad essere totalmente fuori luogo e false come ho ripetutamente fatto presente, non devono essere utilizzate strumentalmente per rallentare il processo di esame della indicazione di interesse, tentativo dal quale mi dissocio in modo netto”. Gubitosi ripete che “il nostro dovere è quello di tutelare gli interessi di tutti i nostri stakeholders, in particolare il mercato, di non privilegiare posizioni individuali e di agire nel rispetto rigoroso delle regole con rapidità per tutelare la stabilità della nostra società”. LEGGI TUTTO

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    Big Tech, domani in Consiglio Ue le norme per limitarne potere: si va verso il via libera

    (Teleborsa) – Domani il Consiglio Ue dei ministri responsabili per il mercato interno dovrebbero concordare un orientamento generale sul pacchetto legislativo per contrastare il potere delle Big tech proposto dalla Commissione europea lo scorso dicembre. Sul tavolo in particolare le due proposte di regolamento sui mercati digitali (Dma) e sui servizi digitali (Dsa) in cui si articola il pacchetto. Secondo quanto riporta Ansa, l’Italia è favorevole al testo di compromesso sul Dma proposto dalla Slovenia, che detiene la presidenza di turno del Consiglio Ue, ma in una dichiarazione chiede che l’obbligo di accesso a condizioni eque e non discriminatorie per gli utenti commerciali sia esteso anche ai motori di ricerca e ai servizi di social network. Nella formulazione attuale, tale obbligo grava solo sugli app store. Alla dichiarazione – che verrà allegata agli atti del Consiglio – hanno aderito Spagna, Portogallo e Danimarca, mentre Germania, Austria, e Belgio si sono espresse verbalmente a favore. Anche in relazione al Dsa, l’Italia sostiene il testo di compromesso della presidenza ma in una dichiarazione congiunta con la Spagna sottolinea la necessità di estendere gli obblighi di tracciabilità attualmente previsti per i mercati online a tutti i fornitori di servizi digitali. Il Dma è stato approvato ieri dalla commissione Mercato Interno del Parlamento europeo e sarà sottoposto al voto in plenaria a dicembre, mentre per il Dsa sono previsti tempi più lunghi. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, fibra arriva anche nei piccoli comuni del Lazio

    (Teleborsa) – Dopo le grandi città anche gli abitanti dei comuni delle province di Roma, Frosinone, Viterbo e Rieti potranno accedere a un servizio che permetterà loro di navigare ad alta velocità con la fibra ottica che entrerà direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici. Open Fiber sta infatti realizzando nelle cosiddette “aree bianche” oggetto dei tre bandi Infratel, con il contributo economico delle regioni coinvolte, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultra larga in oltre 9 milioni di abitazioni in tutta Italia.Ad Agosta, Bovile Ernica, Capodimonte, Casperia e Villa Santo Stefano l’azienda ha realizzato una nuova rete estesa complessivamente per oltre 87 chilometri che in totale vede al momento 7422 unità immobiliari connesse attraverso un’infrastruttura che rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Complessivamente, il piano coinvolge oltre 7mila comuni in tutta Italia.”Grazie alle conferenze di servizi e alla preziosa collaborazione della Regione Lazio e degli uffici comunali – fa sapere Open Fiber in una nota – il piano nelle province laziali è avanzato in maniera spedita per quanto riguarda la permissistica e il riutilizzo dell’infrastruttura esistente in modo da evitare disagi per i cittadini”. LEGGI TUTTO

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    Offerta KKR su TIM, Giorgetti: “Governo valuterà interesse pubblico, rete strategica”

    (Teleborsa) – Il Governo valuterà giustamente l’interesse pubblico che è sotteso a una rete che ha profili anche strategici, quando l’OPA ci sarà e il piano sarà dettagliato”. Così il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, a margine dell’inaugurazione di Eicma, relativamente all’OPA su TIM lanciata dal fondo Usa KKR. “In questo momento c’è solo una manifestazione di interesse. Il Governo valuterà e ha deciso di farlo collegialmente con l’organo che il Presidente Draghi ha voluto. L’aspetto ovviamente è di enorme complessità”.”La lettera (di KKR, ndr) definisce l’Opa come amichevole, ma aspettiamo i dettagli per vedere in cosa consiste. E’ difficile parlare di una cosa che manca di elementi sostanziali”, prosegue Giorgetti che ha anche definito “legittima” la preoccupazione dei Sindacati. “Vedremo la proposta che viene avanti e vedremo le decisioni che adotterà il CdA di TIM venerdì”, ha sottolineato. “Astraendoci dal caso di TIM, perchè il Governo non vuol dare alcun tipo di valutazione essendo una società quotata in Borsa, l’interesse di investitori esteri per l’Italia è molto positivo”, dice Giorgetti, commentando l’interesse, in senso più generale, per l’Italia da parte di investitori esteri. “Nella mia attività in giro per il mondo – ha aggiunto – cerco di convincere gli investitori internazionali che l’Italia è un posto dove investire. Noi speriamo che nel nostro Paese venga tanta gente a investire, naturalmente a delle condizioni di ragionevolezza sotto ogni profilo”. LEGGI TUTTO

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    TIM, titolo chiude a +30,25% e si avvicina a prezzo di OPA. Elevati i volumi

    (Teleborsa) – Chiusura brillante per Telecom Italia dopo la manifestazione d’interesse “non vincolante e indicativa” per un’offerta pubblica di acquisto da parte del fondo statunitense KKR. TIM ha mostrato un +30,25% a Piazza Affari, risultando ovviamente il miglior titolo di giornata sul FTSE MIB; i 0,451 euro per azione del prezzo di chiusura non però sufficienti per arrivare la prezzo provvisorio di OPA, pari a 0,505 euro. Alle sue spalle si è posizionata Inwit con un +4,61%, che è salita in quanto controllata da una holding che ha TIM come principale azionista. Impressionante il volume registrato dal titolo: nella giornata odierna sono passate di mano 1.726.222.126 azioni, pari a oltre l’11% del capitale della società di telecomunicazioni e a un controvalore di 758.218.374,085 euro. Durante la giornata, i rappresentanti dei lavorati hanno avanzato una richiesta di incontro all’azienda, che ha accettato di vedere i sindacati per il 1° dicembre prossimo. Asati, l’associazione che riunisce i piccoli azionisti di TIM, ha invece fatto sapere che considera “estremamente positivo” l’interesse di KKR “perché mette un punto fermo nella disputa in atto tra Vivendi e il top management dell’azienda”, ma che “tuttavia il titolo Telecom Italia è ancora troppo sottovalutato, quindi il valore di 0,5 euro ad azione, proposto da KKR, è troppo basso, per noi di Asati il valore opportuno sarebbe tra 0,7-0,8 euro per azione”. Gli analisti hanno alzato le loro valutazioni dell’azienda italiane e parlato positivamente dell’offerta di KKR.La risposta di VivendiVivendi, società francese e primo socio di Telecom Italia con circa il 24%, ha fatto sapere di non supportare l’offerta del fondo statunitense. L’offerta, pari a 0,505 euro ad azione, è “insufficiente” per il gruppo che fa capo a Vincent Bolloré. In sostanza, non valorizzerebbe adeguatamente la società, hanno fatto sapere fonti vicine a Vivendi all’indomani del CdA in cui il management ha illustrato l’offerta non vincolante.Il gruppo degli espertiIl gruppo di lavoro creato dal Governo per seguire la vicenda TIM potrebbe riunirsi già in settimana. Del gruppo, come comunicato dal Ministero dell’Economia, faranno parte “esponenti di Governo titolari delle competenze istituzionali principalmente coinvolte, oltre che dalle Amministrazioni e da esperti”. Tra questi ci saranno sicuramente i ministri dell’economia Daniele Franco, dello sviluppo Giancarlo Giorgetti e dell’innovazione tecnologica Vittorio Colao.Gli effetti sulle TLC europeeLa potenziale OPA da parte di KKR ha spinto l’intero comparto telecomunicazioni in Europa. Orange ha mostrato un rialzo del 2% a Parigi, Telefonica del 6,3% a Madrid, Deutsche Telekom del 2,6% a Francoforte, Vodafone del 3,1% a Londra e Tele2 del 2,3% a Stoccolma. Positive anche le società collegate a TIM, come la già citata Inwit e Tim Partecipacoes, che sta guadagnando oltre il 4%. LEGGI TUTTO

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    TIM incontrerà sindacati il 1° dicembre: avviata procedura raffreddamento

    (Teleborsa) – I sindacati hanno alzato il livello dell’attenzione su TIM, esperendo le preliminari procedure di raffreddamento e conciliazione previste dalla normativa vigente, prima di arrivare alla formale proclamazione di uno sciopero. Uno sciopero motivato dalle “incertezze” relative al possibile “ennesimo” cambio di proprietà della società, dalla difesa del perimetro occupazionale ed del Piano industriale di rilancio aziendale. A tal fine è stata formulata una richiesta di incontro all’azienda, che ha accettato di vedere i sindacati per il 1° dicembre prossimo, con l’obiettivo di evitare lo sciopero paventato e di avviare un confronto in merito all’offerta presentata dal fondo KKR. LEGGI TUTTO

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    TIM, S&P rivede il rating a “BB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P ha rivisto al ribasso il rating a lungo termine su Telecom Italia a “BB” da “BB+”, con outlook stabile. “In contrasto con la nostra precedente previsione – scrive l’agenzia di rating – secondo cui le nostre metriche di credito rettificate per TIM sarebbero migliorate nel 2020 e sarebbero state commisurate al rating nel 2021-2022, ora ci aspettiamo che i ricavi e i profitti più bassi facciano salire la nostra metrica di leverage rettificata a 4,3x nel 2021, e che rimanga sopra la soglia di 4x, alla base del rating ‘BB+, fino al 2023”.Il taglio del rating di TIM “è dovuto all’indebolimento dei ricavi dei servizi domestici su base annua, a una ripresa più lenta del roaming e delle vendite di cellulari, e a movimenti valutari avversi che stanno ancora influenzando i contributi del business del Brasile nel 2021”. Quanto all’Italia, vengono evidenziati “i deboli benefici dai diritti televisivi sportivi di Dazn e dai sussidi per i voucher”. “Prevediamo – scrive l’agenzia di rating – una stabilizzazione a partire dal 2022 e una crescita in seguito, alimentata dai ricavi della banda larga e dell’ICT, ma non abbastanza da ridurre il leverage rettificato a meno di 4.0x”.Secondo l’agenzia di rating un’eventuale operazione nella rete unica potrebbe rafforzare gli investimenti nella fibra di TIM e la posizione competitiva. “Tuttavia, la scarsa visibilità sulla probabilità e sulla struttura di una transazione ci porta a escluderla dalla nostra analisi di rating”, afferma S&P. “Anche se una combinazione di Open Fiber e degli asset sulla linea fissa di Telecom Italia attenuerebbe il rischio competitivo nel lungo termine per il business wholesale, crediamo che la perdita di controllo sugli asset comuni eroderà probabilmente il profilo di business di Telecom Italia”, dice S&P. LEGGI TUTTO

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    Tlc, Studio WINDTRE- Luiss Business School: accelerare la digitalizzazione del Paese

    (Teleborsa) – STUDIO WINDTRE-LUISS BUSINESS SCHOOL: ACCELERARE LA DIGITALIZZAZIONE DEL PAESELa digitalizzazione ha un ruolo decisivo per favorire la crescita economica e sociale nel periodo post pandemico, ma molti Paesi, tra i quali l’Italia, non possiedono le infrastrutture necessarie a garantire la connessione in modo omogeneo alle famiglie e alle imprese. E’ quanto emerge dalle evidenze preliminari dello studio “Il settore Telco in Italia: assetto normativo e analisi di impatto”, realizzato dalla Luiss Business School di Roma in collaborazione con WINDTRE, azienda guidata da Jeffrey Hedberg.Il nostro Paese – sottolinea il report – resta in coda nella classifica europea per i servizi ultra broadband, ma il ritardo è dovuto anche alla scarsa recettività del mercato: solo il 61% delle famiglie italiane, infatti, è abbonato a servizi a banda larga. Occorre, pertanto, procedere ad una rapida e capillare alfabetizzazione digitale – evidenzia lo studio – per cogliere appieno lo sviluppo delle nuove reti, a partire dal 5G, sulla scia di una fattiva collaborazione pubblico-privato, grazie a interventi da parte delle istituzioni, quali la semplificazione burocratica per la realizzazione delle infrastrutture e le riforme relative ai limiti elettromagnetici, oggi i tra i più bassi in Europa.Il contesto in cui si colloca il settore delle telco in Italia, del resto, è caratterizzato da ingenti investimenti a fronte di una costante decrescita nei profitti. Dai dati forniti da Agcom e Asstel emerge che i ricavi degli operatori di Tlc siano passati dai quasi 46 miliardi di euro del 2007 a meno di 29 miliardi di euro nel 2020, con una riduzione di circa il 37,5% nel periodo, e di quasi cinque punti nell’ultimo anno. LEGGI TUTTO